E’ un saggio consiglio che ci è stato tramandato dai nostri progenitori latini. Quale migliore occasione, se non il Carnevale, per dare ascolto a chi di feste se ne intendeva veramente? Pensiamo all’antica Roma, quando, cioè, si festeggiava per giorni e giorni fino allo sfinimento. Il Carnevale è senz’altro la festa più allegra dell’anno. La più attesa dai bambini, la più trasgressiva per i più grandi. Nel nostro Paese le manifestazioni “carnevalesche” imperversano colorando e risvegliando le vie di ogni città. Inutile dire che anche a livello gastronomico si hanno in Italia innumerevoli tradizioni, che rispecchiano pienamente lo spirito di tale festa. Ogni regione vanta ricette gastronomiche particolari soprattutto nel “DOLCE” si nota una singolare voglia di evasione e di trasgressione; non a caso le ricette caratteristiche, seppur con varianti minime, vedono al primo posto i dolci fritti. Un detto popolare recita che fritto è buono tutto, anche l’aria, ma è certamente lo zucchero caramellato e dorato dall’olio ad alta temperatura a trasformare anche il più semplice impasto in qualcosa di irresistibilmente stuzzicante e profumato.
Il Maxistore Decò in occasione del Carnevale prepara, nel reparto panificio, dolci tipici: chiacchiere, castagnole, struffoli, zeppole e il tradizionale “Causone Napoletano”.
Nel reparto ricorrenze già si possono comprare coriandoli, cappellini, festoni, mascherine, fischietti, stelle filanti e tante altre novità.
Non dimentichiamo che anche a Carnevale “a tradizione ce vò ce vò Decò!”
Buon Carnevale a tutti!!!
Il Carnevale in Irpinia e… al Partenio!
Il Carnevale è la festa in cui si sprigiona forte, travolgente e spontanea la vitalità. Ognuno scherza col travestimento, il non essere per un giorno riconosciuti celandosi dietro una maschera. Momenti di gioia, e di festa sfrenata coinvolgono tutti, spettatori e figuranti, rendendoli protagonisti di un unico film che va in scena in tutta l’Irpinia ma che assume in ogni zona caratteri e connotati specifici. La mascherata è una costante in tutta la provincia e non mancano le farse improvvisate o a soggetto, oppure cortei mascherati che al ritmo delle tammurriate e delle tarantelle (tipica danza irpina) attraversano i paesi e le contrade. Montemarano, Paternopoli, Castelvetere, Bellizzi Irpino, vantano una tradizione carnevalesca plurisecolare e lo spontaneo travestimento che sfocia in variopinti balletti folcloristici ben si intreccia a Paternopoli con la sfilata di carri allegorici. La tammurriata di Montemarano, quella di Castelvetere, e poi è ancora forte qui in Irpinia un’espressione del folclore campano, la Canzone di Zeza, una farsa tragicomica le cui origini sono collocate in Napoli alla corte dei regnanti Borbone, nella quale si narra con il canto, per strada, la storia di un matrimonio contrastato.
Il Centro Commerciale Partenio mantiene alta la tradizione Irpina …festeggiando il Carnevale…conservando spontaneità, usi e originalità tramandati nei secoli e molto sentiti dalla popolazione.
Un cucciolo per amico
Un cagnolino o un gattino è un compagno di giochi che aiuta a crescere bene il vostro bambino.
Spesso si è in dubbio se comprare un cane di razza o un bastardino. La differenza sta nel fatto che di un cane di razza potete sapere in anticipo la morfologia che avrà da adulto e qualche tratto distintivo del carattere. Cose che in bastardino non sono sempre facili da intuire. In ogni caso tenete presente che la femmina è quasi sempre meno aggressiva del maschio.
Se optate per un cucciolo da allevamento, le razze che si prestano maggiormente a crescere con un bimbo sono quelle più tranquille, equilibrate e socievoli come i Labrador e i Golden Retriever, i boxer ricordando che comunque tutti i cani vanno educati.
Per un bambino crescere con un cane è una gioia, è un arricchimento. Il rapporto che saprà costruire con il suo amico a quattro zampe gli darà gli strumenti per imparare a conoscere le esigenze degli altri, a rispettare il diverso, a prendersi le sue responsabilità.
Inoltre l’animale sviluppa la motricità e l’agilità del bambino che ne imita le posture e il modo di camminare. Ma affinché questo rapporto cresca nella serenità c’è bisogno di qualche regola fin dai primi momenti.
Il bimbo, come il cucciolo del resto, deve infatti, essere educato. I genitori, che supervisioneranno gli approcci tra i due piccoli, devono far capire al bambino che il cagnolino (o il gattino) non è un giocattolo. Per cui code e orecchie non devono essere tirate e pizzicate. Gli devono insegnare che mentre un animale dorme e mangia non deve essere disturbato. Che anche il cucciolo ha bisogno di possedere peluche e pupazzi, e quelli saranno solo suoi. Anche i giochi a base di urla, strattoni, mani in bocca non vanno bene, perché potrebbero fomentare l’irruenza dell’animale.
Qualche regola di buona educazione, un po’ di impegno e amore e il vostro bambino avrà un amico che gli darà davvero tanto.
Se è da un po’ che ci pensate e l’idea di regalare al vostro bambino un cucciolo vi alletta parecchio fate un giro da Ayoka, nel Centro Commerciale Partenio, il primo negozio dell’Irpinia pensato esclusivamente agli animali da compagnia.