Archives

Comunicati

L’IMPEGNO DI KELLOGG PER UNA COLAZIONE SANA E SOSTENIBILE. NASCE ORIGINS, LA GARANZIA DI QUALITÀ DAL SEME AL CUCCHIAIO

  • Una recente ricerca svela: gli Italiani a colazione prediligono alimenti sani e naturali, meglio se consumati in casa
  • Con Origins, Kellogg migliora la qualità delle materie prime garantendo prodotti di alta qualità, sani e sostenibili
  • L’attore e modello Sergio Muniz testimonial d’eccezione

 

Milano, luglio 2015 – La colazione è il pasto più importante della giornata ed è il momento in cui gli italiani sono più attenti agli ingredienti degli alimenti presenti in tavola. Lo conferma una recente ricerca sul valore delle materie prime alimentari commissionata da Kellogg a OpinionMatters e condotta su un campione di più di 1000 persone.

La nuova ricerca mostra come gli Italiani considerino la prima colazione il pasto più importante della giornata (36%), seguito dal pranzo (25%) e in ultimo dalla cena (solo il 10%), a cui si aggiunge un 28% che li ritiene tutti ugualmente importanti. A conferma di queste considerazioni, il 58% degli intervistati dichiara di controllare sempre le materie prime dei propri alimenti da colazione e il 59% reputa fondamentale conoscerne la provenienza.

Il 40% degli intervistati sostiene che anche i bambini inizino ad essere interessati a questi argomenti e manifestino grande curiosità per gli alimenti che consumano a colazione. Questi fattori aiutano a comprende come in Italia, nonostante per tradizione si usi fare spesso colazione al bar ed in pasticceria, il 73% della popolazione preferisca gustare la propria colazione in casa. Gli intervistati, inoltre, affermano di prediligere una colazione sana (ben il 79%) e composta da alimenti naturali (63%). Infatti, nello scegliere i prodotti per la colazione, gli italiani stanno attenti principalmente al fatto che siano alimenti naturali e di alta qualità (80%), sani e nutrienti (79%). È interessante notare come anche le modalità di produzione degli alimenti siano diventate un fattore che incide molto sulla scelta dei prodotti: il 68% degli intervistati predilige che siano realizzati in modo sostenibile.

Kellogg da anni promuove una scelta consapevole delle materie prime e, per confermare questo suo impegno, lancia adesso il progetto Origins che, grazie al coinvolgimento di aziende agricole selezionate e al supporto dell’Ente Nazionale Risi, ha l’obiettivo di migliorare la qualità delle materie prime – i cereali – in maniera sostenibile, e garantire così ai propri consumatori un alimento per la prima colazione di alta qualità, sano e prodotto nel rispetto dell’ambiente.

“In Kellogg crediamo nel potere della prima colazione – ha dichiarato Richard Burkinshaw, – responsabile del progetto Origins in Europa e Senior Sustainability Manager di Kellogg – e ci impegniamo per migliorare e soddisfare il mondo con alimenti che valgono, curando il loro percorso dal seme al cucchiaio. Cerchiamo costantemente i migliori cereali e crediamo che questi debbano essere coltivati in modo sostenibile e approvvigionati in modo responsabile. Per questo abbiamo lanciato il progetto Origins”.

L’iniziativa prevede un’intensa formazione a 20 risicoltori sulle migliori pratiche agricole e la sperimentazione di queste su 4 aziende pilota, con l’obiettivo di rendere maggiormente produttive le risaie e creare valore per la comunità.

 

Per celebrare il progetto Origins in Italia, Kellogg ha scelto Sergio Muniz come testimonial dell’iniziativa: “Mi sono riconosciuto tantissimo nel progetto Origins di Kellogg e ne ho condiviso i valori sin da subito. Ho trascorso la mia infanzia nella campagna spagnola e sin da bambino i miei genitori mi hanno trasmesso l’importanza di mangiare alimenti sani e naturali, nati da materie prime genuine, coltivate con pratiche sostenibili.

Oggi, essendo anche io papà, mi preoccupo di educare mia figlia ad una alimentazione sana che inizia dalla prima colazione.

Origins è un’iniziativa che dimostra cura e attenzione per le persone e per la natura e sono fiero di esserne ambasciatore”.

 

Kellogg sostiene Origins con una campagna speciale: Cresci con Kellogg. Fino al 30 settembre, acquistando 3 prodotti aderenti alla promozione, sarà possibile collegarsi al sito https://grow.kelloggs.com/it-IT e richiedere il “kit del giardiniere” con cui far crescere una piantina e vivere così l’esperienza della coltivazione in casa apprezzando l’importanza delle materie prime naturali. All’interno del sito sarà possibile anche reperire il regolamento completo della promozione.

Fino al mese di luglio sarà on air lo spot di Kellogg sui canali tv e web dedicati ai bambini.

 

A proposito di Kellogg

In Kellogg Company (NYSE: K), ci impegniamo per migliorare e soddisfare il mondo con food e brand di valore. Con vendite pari a 14,6 miliardi di dollari nel 2014 e più di 1.600 prodotti, Kellogg è l’azienda leader mondiale nei cereali; il secondo più grande produttore di biscotti, cracker e snack salati, azienda leader in Nord America nei cibi surgelati.

In Italia I primi prodotti Kellogg’s® sono stai commercializzati fin dall’inizio del 1930 e nel 1987 è stata costituita Kellogg Italia S.p.A

I marchi disponibili sul mercato italiano nei comparti dei cereali pronti per la prima colazione, degli snack a base di cereali e degli snack salati – Kellogg’s Corn Flakes®, Special K®, Coco Pops®, Miel Pops®, Kellogg’s Choco Krave ®, Rice Krispies®, All Bran®, Frosties®, Kellogg’s Extra®, Nice Morning®,  Nutri Grain® e Pringles® – offrono un contributo per nutrire le famiglie e aiutarle a crescere.

Attraverso la nostra iniziativa Breakfast for Better DaysTM forniremo 1 miliardo porzioni di cereali e snacks – oltre la metà delle quali sono colazioni – ai bambini e famiglie in difficoltà di tutto il mondo entro la fine del 2016.

Per saperne di più, puoi collegarti ai siti www.kelloggcompany.com oppure www.kelloggs.it,

seguirci su Twitter @KelloggCompany, YouTube e su Social K.

No Comments
Comunicati

Ameropa sceglie gateprotect

Ameropa AG sceglie gateprotect per sostituire le soluzioni per la sicurezza informatica di SonicWALL e proteggere le proprie attività su scala globale. Elementi chiave per la decisione: scalabilità, semplicità di gestione e assistenza tecnica di alta qualità.

Fondata nel 1948, la svizzera Ameropa AG svolge le proprie attività commerciali attraverso 30 filiali dislocate in tutto il mondo. Dalla sede centrale a Binningen, vicino a Basilea, Ameropa AG coordina continuamente l’espansione delle proprie relazioni commerciali in tutti e cinque i continenti, puntando sulla crescita organica. L’attività primaria dell’azienda risiede nella commercializzazione internazionale di cereali, concimi chimici, prodotti petrolchimici e metalli. Ameropa AG impiega attualmente circa 4875 collaboratori, di cui gran parte figura nella forza vendite esterna.

La sede centrale di Ameropa AG Le esigenze
La comunicazione tra la forza vendite esterna , le filiali e la centrale ha luogo attraverso tunnel VPN IPSec. Gli impiegati delle filiali internazionali accedono ad applicazioni critiche per le vendite attraverso una media di 30 – 40 canali VPN costantemente aperti che passano direttamente attraverso il firewall. Agli utenti interni sono invece riservate applicazioni centralizzate per la contabilità ed il controlling, protette dal firewall contro gli accessi indesiderati. A fronte della forte crescita aziendale che ha accompagnato un notevole aumento degli utenti nelle singole filiali, il numero delle connessioni VPN doveva essere incrementato. Le soluzioni SonicWALL originariamente impiegate nell’azienda avevano raggiunto i propri limiti e dovevano essere sostituite. Si rivelava inoltre sempre più urgente dotare le filiali internazionali in forte espansione di propri firewall.

Criteri per la selezione
Per ogni filiale estera di grandi dimensioni è previsto un amministratore di sistema responsabile dell’intera infrastruttura IT in loco. La valutazione della giusta soluzione per la sicurezza informatica non poteva basarsi esclusivamente su criteri di performance ma contemplarne l’ergonomicità, a fronte della necessità di ridurre al massimo le risorse che l’amministratore di sistema avrebbe dovuto dedicare alla gestione dei dispositivi.

La scelta
Nella centrale di Binningen l’amministrazione della sicurezza IT è affidata alla Computer Löwe. “Ci sono state richieste due offerte comparative per la sostituzione della soluzione SonicWALL e l’ampliamento dell’infrastruttura di sicurezza presso le filiali internazionali di Ameropa. I produttori gateProtect e SonicWALL sono stati posti in diretta concorrenza e l’offerta del produttore amburghese è risultata la migliore“ sottolinea Markus Keller, AD di Computer Löwe. „La motivazione essenziale della decisione è stata l’estrema ergonomicità dei firewall di gateprotect”. L’alto grado di usabilità delle soluzioni gateprotect è garantito dall’interfaccia grafica intuitiva e orientata ai processi delle soluzioni gateprotect: la eGUI® (ergonomic Graphic User Interface), con cui è possibile realizzare configurazioni complesse con un semplice drag and drop.

La soluzione
Negli scorsi anni il progetto è cresciuto costantemente. Nella centrale di Ameropa sono state implementate due appliance gateprotect GPA 400 in configurazione ridondata per la massima continuità del servizio. A livello internazionale invece sono state installate quattro GPA 250 e quattro GPO 125, gestite remotamente, con la possibilità ovviamente di modificare la configurazione dei dispositivi in loco a seconda delle esigenze.

Conclusioni
A fronte delle esperienze positive con le soluzioni gateprotect, l’installazione viene ampliata costantemente. Sono infatti pianificate nuove appliance per ulteriori filiali internazionali e la sostituzione della soluzione VPN di Cisco con la soluzione di gateprotect.

*.*

No Comments
Comunicati

Viaggio verso un ipotetico ritorno alle usanze antiche, alla scoperta di uomini e mulini e varietà di cereali autoctone e antiche

A Tavola vi porta nel mese di settembre alla scoperta dell’Italia del grano, tema tanto attuale quanto dibattuto, dal Piemonte alla Campania, dove generazioni di famiglie di mugnai propongono varietà di cereali autoctone e antiche differenti a seconda del territorio.

“La nostra scelta – ci spiega Mattea Guantieri direttore di A Tavola – è ben precisa.  Andare a vedere le varietà di cereali antiche, prodotte con le macine di pietra. I nuovi mulini tornano al passato per entrare nelle cucine dei migliori ristoranti e conquistare i laboratori di panificatori e pastai. Infatti oggi, secondo un affascinante quanto suggestivo processo inverso, è nuovamente la pietra a tornare in auge per la sua caratteristica di frantumare il chicco senza scaldarlo troppo, mantenendone così inalterate le proprietà organolettiche. Al frumento si sono affiancate moltissime varietà di cereali autoctone e antiche, che erano rimaste nascoste nelle pieghe della storia nelle differenti zone d’Italia. Per rendercene conto pensiamo semplicemente che il 90% delle oltre 400 varietà di grano diffuse fino a prima della Seconda Guerra mondiale è andato perduto. Varietà e storie, quelle che raccontiamo, che nel tempo della globalizzazione e dell’appiattimento alimentare ci ricordano come sia fondamentale difendere e valorizzare le differenze”.

Ecco perché A tavola ha scelto di lanciare su facebook, una discussione, cui vi invitiamo a partecipare, riguardante la recente vicenda legata al raid ambientalista ad opera delle tute bianche e dei centri sociali avvenuta il 9 agosto nel campo transgenico di Vivaro nel pordenonese.

Da nord a sud Italia A Tavola propone una dettagliata mappa dei mulini e delle qualità dei cereali. Siamo andati ad approfondire l’attività dei mulini natanti quando c’era un tempo in cui la gente di pianura portava le granaglie a macinare navigando sul Po perché i mulini distavano dalla terra un braccio di fiume. In evidenza, anche la storia di un seme nobile con una particolare storia alle spalle: il grano “Senatore Cappelli” chiamato così in onore del senatore abruzzese Raffaele Cappelli, promotore nei primi del ‘900 della riforma agraria che ha portato alla distinzione tra grani duri e teneri. E’ un frumento duro, aristato, il più adatto per fare le pappardelle di una volta. Il pastaio Giovanni Fabbri, che ha ereditato dal bisnonno l’antica tradizione della pasta artigianale, con quel frumento, produce una tiratura limitata di pappardelle e stracci, preparate secondo le ricette antiche.

Come ogni mese A Tavola, la rivista per gli appassionati di territorio e gastronomia diretta da Mattea Guantieri, offre il proprio punto di vista per far scoprire al lettore luoghi e tradizione, convinta che qualità dei prodotti, biodiversità e forte radicamento territoriale siano le armi vincenti per combattere la sfida contro un omologante futuro.

Contatti Ufficio Stampa

045 584525

[email protected]

No Comments