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Il connubio tra Carlo Pignatelli e la musica: da Mario Biondi a Raphael Gualazzi, un trionfo di stile

 

Carlo Pignatelli è uno stilista che si distingue per aver vestito alcuni degli artisti più interessanti del panorama musicale italiano contemporaneo, come Mario Biondi e Raphael Gualazzi  fino alla rivelazione Antonio Maggio a Sanremo 2013.

Tutti questi artisti indossando abiti Pignatelli hanno costruito  e cesellato un proprio personalissimo stile. Questo è quanto accaduto ad esempio a Mario Biondi nel suo tour 2013, con  una rinnovata collaborazione che ha portato il cantante jazz italiano, già dotato di una forte personalità artistica ma anche d’immagine, a vestire Carlo Pignatelli per tutte le tappe del suo tour europeo estivo, in Italia il l 14 giugno scorso, dopo l’ottimo inizio alla Royal Albert Hall di Londra il 10 maggio 2013.

Abiti firmati Pignatelli anche per il giovane promettente musicista italiano Raphael Gualazzi, secondo posto all’Eurovision Song Contest 2011,  il festival della canzone europea. In questa importante occasione Raphael ha scelto di indossare lo stile e l’eleganza di Carlo Pignatelli. Raphael Gualazzi, raffinato e originale interprete, cantautore e musicista, è autore di una musica fusion tra regtime, blues, jazz e soul, con sonorità tipiche del pre jazz. Il suo personalissimo stile, con agli abiti Pignatelli, ha trovato il suo “habitat” naturale, grazie all’innata eleganza di un brand fortemente caratterizzato per la sua raffinatezza e classe senza tempo.

Ultimo ma “non ultimo” per le sue indubbie qualità artistiche, il musicista Antonio Maggio, talentuoso  interprete e vincitore di Sanremo  Giovani 2013, elegantissimo in un indimenticabile abito rosso con papillon “targato” Carlo Pignatelli, così come tutti gli altri abiti indossati fino a quello della vittoria finale.

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Carlo Pignatelli presenta venti collezioni moda, tra storia, tradizione e innovazione

 

Carlo Pignatelli presenta oltre venti collezioni moda tutte da scoprire, haute couture che abbraccia ricerca della qualità e innovazione, partendo dalla tradizione dei capi su misura.

Oggi le oltre venti collezioni Carlo Pignatelli, comprese quelle della sua linea di accessori, abbracciano sia il mondo femminile che maschile.  Usando le parole di Carlo Pignatelli: “In ciascuna delle mie collezioni troverete una parte della mia formazione, l’arte dell’haute couture, l’attenta ricerca della qualità e dell’innovazione, principi di base del nostro Made in Italy”.

E’ con profondo rispetto per la tradizione dei capi su misura che Pignatelli ha fatto la sua prima collezione maschile a mano per il suo debutto a Torino nel 1980. Uno sposo atipico appare sulla pista: linee insolite, colori e tessuti sono proposti per un uomo che può finalmente giocare un ruolo da protagonista in una cerimonia che fino a quel momento ruotava esclusivamente intorno alla sposa. Una collezione di haute couture emerge per la prima volta nella storia della moda maschile. Il successo di Carlo Pignatelli comincia allora e là, ottenendo un grande successo in Italia e in tutto il mondo . “Per me, la sartoria si basa sui valori, ed è uno strumento unico per essere utilizzato per la ricerca della perfezione e la bellezza del corpo. La mia sfida è applicarla costantemente alla ricerca e creatività in modo tale da portare tradizione e innovazione insieme “.

Nato a Latiano, Brindisi (Italia) nel 1944, designer di fama mondiale, Carlo Pignatelli è particolarmente rinomato per l’abbigliamento formale dei suoi uomini. Più di quarant’anni sono passati da quando ha iniziato la sua carriera negli studi di sarti noti, imparando l’arte della couture. Lo stile della sartoria Pignatelli, lo ha chiaramente distinto fin dalle prime collezioni dedicate all’abbigliamento formale maschile e femminile. Lo stilista ha quindi rivoluzionato soprattutto il settore dell’abbigliamento formale, con abiti da cerimonia Pignatelli dallo stile unico e originale e degli abiti da sposa, con una creatività e la costante richiesta d’innovazione che lo ha guidato verso una ri-progettazione della forma stilistica e contenutistica del settore moda in una zona profondamente radicata nella tradizione.

La griffe torinese passò sulle passerelle della sfilata Milano Collezioni Uomo ( come si chiamava allora) per la prima volta nel 1993. Il successo che ha incontrato la convinse ad adeguare il suo ciclo di produzione trasferendo alcune tecniche industriali alle sue procedure artigianali. Il designer progetta oggi ciascuna delle sue collezioni con l’aiuto del suo staff presso la sede Carlo Pignatelli S.p.A. di Torino. I prototipi sono tutti realizzati lì. Fino ad oggi, l’atelier cuce abiti su misura per le celebrità e per clienti molto esigenti.

Il 1995 segna l’affiliazione memorabile tra Pignatelli e la Juventus, per la quale disegna la divisa ufficiale della squadra di calcio. Dopo la squadra italiana, segue l’esempio anche l’Olympic de Marseille (1999), il Torino (2001) e il Watford (2002) Club calcio.

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