La cessione del quinto è il prestito con rate fino a 10 anni e tasso di interesse fisso con cui i dipendenti statali e pubblici in cerca di un prestito ottengono fino a €75.000,00. Il prestito ottenuto può essere rimborsato attraverso il pagamento di rate che non superano mai il quinto dello stipendio e che vengono trattenute direttamente e automaticamente ogni mese dalla busta paga.
Automaticamente: a preoccuparsi di effettuare le trattenute è l’Amministrazione datrice di lavoro che, nel caso di pubblici e statali, sono Istituzioni e Amministrazioni statali. Sono le Amministrazioni per cui lavorano i dipendenti statali e pubblici a garantire sulla loro capacità di rimborsare il prestito, pagando le rate mensili. Sono loro, dunque, a rappresentare la cosiddetta garanzia di solvibilità: una garanzia solida che sollecita ai dipendenti statali e pubblici di ottenere dagli istituti di credito e dalle società finanziarie tassi di interesse e condizioni economiche più convenienti o agevolate.
Alle agevolazioni che le società finanziarie e gli istituti di credito possono decidere di applicare ai dipendenti statali e pubblici si aggiungono le agevolazioni previste per legge dalle convenzioni INPDAP, ovvero dalle convenzioni stipulate tra Ente Previdenziale e società finanziaria. Le convenzioni INPDAP sono assolutamente necessarie: senza di esse i dipendenti statali e pubblici non possono rivolgersi a società finanziarie e istituti di credito per la cessione del quinto.
Sono necessarie e rappresentano anche un impegno che gli istituti prendono nei confronti dei consumatori: un impegno alla chiarezza, alla trasparenza e al rispetto delle norme vigenti in materia di cessione del quinto.
Le convenzioni INPDAP rappresentano una tutela indispensabile e la certezza di usufruire delle agevolazioni previste per pubblici e statali interessati alla cessione del quinto.
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