Pochi giorni fa si è chiuso il Congresso Internazionale della Societa’ Italiana di Implantologia Osteointegrata (SIO) che si è svolto a Roma. Un’occasione per fare il punto della situazione sulla tecnica dell’implantologia nel nostro paese, ovvero la branca dell’odontoiatria che si occupa dell’inserimento di nuovi denti artificiali in sostituzione dei denti naturali mancanti.
Nella capitale sono giunti i massimi esperti che concordano sulla crescente richiesta di interventi di questo tipo in Italia che oramai rappresenta il terzo mercato dopo Stati Uniti e Germania. La chirurgia orale è in forte crescita e ad oggi il 65% degli odontoiatri italiani esercita questo tipo di intervento.
Il problema nasce anche in questo settore, come oramai in molti nel mondo occidentale, dal pericolo della contraffazione che è strettamente legato alla salvaguardia della qualità della cura e della salute del paziente. Vi sono infatti copie provenienti da paesi come Cina e Brasile e nel nostro paese non tutti i sistemi implantari sono in possesso di documentazione scientifica che ne attesti l’affidabilità nel lungo periodo che rappresenta uno degli obiettivi di interventi dentari di questo tipo.
Lo scopo quindi delle associazioni di categoria con la collaborazione del Ministero della Salute è di tutelare i pazienti iniziando una lotta alla contraffazione molto dura e serrata facendo sì che la qualità delle prestazioni aumenti. Tuttavia il Ministero punta il dito anche sulla riduzione dei costi ed infatti non è escluso che interventi di implantologia possano essere inseriti all’interno delle forme integrative di assistenza.
Una buona notizia per i pazienti italiani che speriamo trovi un seguito nelle relative azioni.