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Le suggestioni di dicembre del Museo del Sottosuolo

TOUR ATTRAVERSO IL TEMPO CON “MEDIOEVO” .
IN SCENA L’ESTREMA VOLUTTA’ CON “VULIO”
POESIA E SUGGESTIONI CON LUCI DEL SOTTOSUOLO DI SIMONA PERCHIAZZI

SABATO 15 DOMENICA 16 E SABATO 22 DICEMBRE 2012 AL MUSEO DEL SOTTOSUOLO DI NAPOLI

Tornano le iniziative del Museo del Sottosuolo di Napoli (piazza Cavour 140).
Visite guidate speciali per tutto il mese di dicembre di venerdì, sabato e domenica alle ore 10.00, 12.00, 14.00, 16.00 e 18.00.

Un modo per conoscere i misteri della Napoli che vive e si è sviluppata all’ombra, tra cunicoli, cisterne ed antichi acquedotti romani, poi riconvertiti durante il secondo conflitto mondiale, in rifugi antiaerei.

Uno strumento per addentrarsi in come si viveva in diverse epoche e per conoscere dal vivo le varie destinazioni d’uso.

Per toccare con mano le espressioni della fede, della paura, della speranza, ma anche i tanti risvolti della vita quotidiana, spostatasi dalla luce del sole al sottosuolo.

Tante, poi, le espressioni delle bellezze naturalistiche che il cuore della cela in sé: dai cristalli naturali alle foto ed alle ricostruzioni in 3 D delle esplorazioni speleologiche.

Il tutto accompagnati da esperti, animati da profonda passione ma anche da professionalità e rigore.

GLI EVENTI IN PROGRAMMA

Un ricco programma di eventi attende i visitatori delle viscere della terra.

Si parte sabato 15 dicembre con “Medioevo”, una ricostruzione medievale (gli orari coincidono con quelli delle visite, suddivise tra mattina e pomeriggio) organizzata in collaborazione con la Reenactment Society (www.reenactmentsociety.org).

Si tratta, secondo quanto spiega Luca Cuttitta presidente dell’associazione La Macchina del Tempo che gestisce il Museo, di una vera e propria riambientazione medievale all’interno della splendida cornice del Museo del Sottosuolo.

La Reenactment Society ha l’obiettivo, senza scopo di lucro, di promuovere, valorizzare e riscoprire le tradizioni storico-culturali europee delle genti vissute nei secoli scorsi, attraverso la rievocazione storica e il living history (o storia vivente), che prevede l’utilizzo di attrezzi e abbigliamento per la realizzazione di quadri viventi.
Via libera al “viaggio del tempo”. Sarà così possibile visionare tre tipici mestieri ed attività proprie del periodo compreso tra il XII e il XIII secolo. Naturalmente, nella medesima occasione, ci sarà anche la possibilità di visitare il museo stesso.

Durante la giornata del 15 dicembre sarà anche possibile accostarsi all’universo della scherma storica, una delle attività patrocinate dalla Reenactment Society, in collaborazione con le sale di scherma storica campane.

Proprio per questo saranno presenti alcuni atleti e istruttori dell’arte del combattimento che
presenteranno le attività svolte nelle palestre inerenti quest’arte combattuta a colpi di spada, daga e pugnale, lo show fighting, caratterizzato da vari stili di combattimento, e lo studio dei trattati storici.

La quota di partecipazione, comprensiva di visita al Museo, è di 10 euro.

GLI SPETTACOLI

Domenica 16 dicembre alle ore 18.00 l’appuntamento è con lo spettacolo “Vulio” messo in scena dalla compagnia teatrale Extravagantes.

Il “vulio” , termine tipicamente partenopeo, rappresenta la suprema voluttà, la voglia di sentire la mancanza e quindi provare e riprovare la brama di soddisfare un bisogno, il tendere spasmodicamente verso qualcosa, ma è anche la tentazione a cui si vuole cedere. E’ il desiderio che si accende e brama di essere placato, quell’acqua “che non toglie la sete”.

Protagonisti, quindi, i mille volti del desiderio, fisico e mentale, le cui spire avvolgono l’essere umano, tenendolo avvinto alla terra ed a questa vita. Ed ogni desiderio altro non è che un’espressione della forza vitale, “la brama di sentirsi vivi, avvertire la forza prorompente della vita che esprime capricci e voglie”.

E’ nell’oscurità dell’animo umano, nei suoi anfratti segreti, che assomigliano a quelli delle viscere della terra, che nascono voglie e desideri

E’ per questo che “Vulio” prende corpo proprio nelle viscere della terra partenopea.

Una ninna nanna e assieme una serenata segreta dedicata ai mille calori ardenti di “un popolo che non ha intenzione di morire”.

La quota di partecipazione, comprensiva di visita al Museo, è di 15 euro

I cunicoli sotterranei sabato 22 dicembre si animano con “Luce del Sottosuolo”, evento curato da Simona Perchiazzi (www.luminarianapoli.it; 366 534 20 61).

Dall’incontro con la realtà ed il fascino del Museo del Sottosuolo nasce “Lungo le pendici della gola”, di TeatrInGestAzione, uno degli episodi creativi che fanno parte di AvVento un’opera sistemica pluriennale.

I diversi episodi di volta in volta vengono rielaborati in dialogo con gli spazi e i nuovi corpi che attraversano.

Al centro dell’episodio il confine tra la pelle (la parte visibile) della Città delle Sirene, e le sue viscere nascoste. Ogni confine è una ferita, come ricordano gli organizzatori, perché interrompe un’ideale linea di continuità territoriale e identitaria, e va rimarginata

Ha così origine una meditazione filosofico-visionaria sui confini, su cosa significhi attraversarli ed
oltrepassarli. “Confini tra i territori, fra le lingue, margini della visibilità, confini che segnano il limite del corpo. Confini di luce, che separano il visibile dall’invisibile, attraversati nel tentativo di conquistare la possibilità di vedere oltre la visione”.

Il risultato, ottenuto attraverso un sapiente e suggestivo gioco di luci, è un insieme di percorsi, che dischiudono sorprendenti e inattesi panorami poetici.

Gli spettacoli si terranno alle ore 18.00, 20.00 e 22.00.

Alla fine della performance organizzatori ed artisti saranno lieti di condividere con il pubblico un momento conviviale con un buon tè caldo.

La quota di partecipazione, comprensiva di visita al Museo, è di 15 euro.

Ma le sorprese non finiscono qui.

Infatti con un unico biglietto (12 €) sarà possibile visitare sia il Museo del Sottosuolo sia l’Ipogeo dei Togati (databile tra la fine del IV e gli inizi del III sec. a.c.). Qui i visitatori potranno ammirare, intagliato nel masso tufaceo, un autentico unicum: l’altorilievo raffigurante una scena di commiato funebre.

Per maggiori informazioni e prenotazioni:

Museo del Sottosuolo: piazza Cavour 140
Associazione La Macchina del Tempo www.lamacchinadeltempo.info
Tel 392 159 89 96; fax 081 00 99 113
E-mail: [email protected]

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La manutenzione e pulizia per noi e l’ambiente: le cisterne interrate

I recenti allarmi ambientali e conseguenti disagi sia a livello faunistico e ambientale hanno riportato alla luce le tematiche relative all’inquinamento, piaga dei nostri tempi, e a tutte le dinamiche ad esso correlato come la manutenzione degli impianti e l’installazione di nuovi.
Una delle tipologie di impianti che vengono utilizzati dagli anni ’60 ma la cui tutela e manutenzione è stata regolarizzata pedissequamente solo nell’ultimo decennio è sicuramente quella dei serbatoi interrati. Queste cisterne costruite appositamente per essere collocate sotto la superficie terrestre sono utilizzate soprattutto negli impianti di distribuzione di carburante, ossia i punti di rifornimento, o altresì negli impianti e negli insediamenti industriali di grosse dimensioni dove vi è la necessità di uno stoccaggio di grosse quantità di materiali e sostanze combustibili. La loro diffusione capillare è avvenuta durante gli anni ’60, si pensi che solo in Veneto le cisterne interrate installate sono ben 20.000 quelle censite senza contare quelle che sono state installate prima della normativa che ne ha segnato il censimento e la gestione unitaria e peculiare. E’ stata proprio la mancanza di regolamentazione che ha reso evidente la necessità di monitorarne l’installazione e il funzionamento. E questa è divenuta una necessità fondamentale: si pensi solo all’impatto ambientale che può avere una falla nella cisterna di una stazione di rifornimento e sarà evidente il bisogno di regole che siano rispettate da tutti e vengano fatte rispettare da tutti.
E’ l’ANPA l’organo preposto alla realizzazione del censimento e alla costruzione del catasto informatizzato con la stretta collaborazione degli enti regionali preposti a tale reperimento di dati. Oltre al censimento di tale strutture impiantistiche necessaria con gli anni ne è divenuta la manutenzione che ha subito una normativa molto stretta che punta a omologare tutte le procedure e uniformare le caratteristiche richieste e le modalità di utilizzo. Solitamente ci sono delle aziende che si occupano esclusivamente di tali procedure che sono certificate dagli enti locali e quindi obbligate a seguire delle particolari fasi per la bonifica serbatoi inteinterrati.
Per quanto riguarda l’installazione di nuovi impianti anche questa è ormai segnata da normativa in ogni sua fase in modo che i serbatoi siano ispezionabili direttamente dalla superficie esterna mediante targhe che segnalino la sostanza contenuta al suo interno, la capienza e l’ultima revisione. I nuovi serbatoi infatti devono essere progettati, costruiti e installati tendendo conto dell’integrità strutturale durante l’esercizio, il contenimento e il rilevamento delle perdite in maniera immediata e deve consentire la possibilità di poter effettuare i controlli previsti dalla legge. Per quanto riguarda le caratteristiche fisiche i serbatoi da interro devono essere a doppia parete con sistema di monitoraggio in continuo dell’intercapedine, mentre le pareti devono essere metalliche e anticorrosione a contrario delle tubazioni che devono assolutamente essere in materiale non metallico. Sicuramente quando si ha la necessità di installare tali tipi di impianto diventa fondamentale rivolgersi alla competenza di una ditta specializzata in tali tipi di impianti e nella loro bonifica assicurandosi che sia certificata e che possa fornirci adeguata assistenza anche nella pulizia serbatoi e garanzie di rispetto della legge e dell’ambiente che ci circonda.

A cura di Martina Celegato

Prima Posizione srl

Ufficio stampa

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