Archives

Comunicati

Efficienza energetica e riduzione nelle emissioni di CO2 non sono un Miraggio allo Sheraton Mirage

Lo Sheraton Mirage Resort è un edificio iconico sulla Gold Coast del Queensland, in Australia, costruito durante il boom edilizio degli anni ’80. La struttura sorge di fronte all’Oceano Pacifico sulla penisola naturale di Southport, ed è circondata da più di tre ettari di giardini tropicali e 5.000 m² di lagune, oltre alla magnifica piscina lagunare di oltre  750 m² che sorge di fronte alla famosa spiaggia Gold Coast.

Nel 2011, riconoscendo la necessità di affrontare un’importante opera di ristrutturazione, la nuova proprietà approvò un programma di ristrutturazione per un valore totale di oltre 26milioni di dollari che prevedesse il recupero delle camere e delle aree comuni, compresi bar e ristoranti.
Dall’altro lato Starwoods, il nuovo gestore della struttura, con il suo marchio Sheraton, era cosciente del fatto che per garantire ai suoi ospiti un’esperienza a cinque stelle fosse necessario garantire elevati livelli di comfort, pur nel rispetto delle responsabilità ambientali di una struttura tanto imponente, collocata in una posizione di assoluto prestigio.

Per essere sicuri che il resort rispondesse a tutti questi requisiti, sono stati messi in atto una serie di interventi per migliorare non solo l’estetica ma anche la performance energetica totale dell’edificio.
L’intervento ha infatti previsto l’installazione di nuove luci al LED, collegati a sensori di presenza, la sostituzione dei termostati nelle camere, collegati anche questi a sensori di presenza e contatti finestra.
Gli impianti meccanici e il BMS della struttura in prima battuta non furono inclusi nei piani di intervento, ma dopo una serie di guasti e black out avvenuti nel periodo Natalizio, con la struttura quasi al completo, si decise di intervenire anche su questi punti.

Il General Manager dello Sheraton Mirage diede incarico ad Airmaster, partner di Climaveneta in Australia, di condurre un audit energetico sulla struttura.
Tra i vari problemi identificati venne rilevato un malfunzionamento al sistema BMS e una grande inefficienza delle unità per la climatizzazione installate, che erano arrivate alla fine del loro ciclo di vita. Gli stessi chiller operavano inoltre con il refrigerante R11 (in phase out dal 1996, con il Protocollo di Montreal) ed R22, attualmente in phase out. In tutto furono identificate 30 misure indispensabili per ottenere un importante risparmio energetico sulla struttura. Riconoscendone l’urgenza, tali misure furono quindi inserite da subito nel programma di ristrutturazione.

FOCUS  SULL’IMPIANTO DI CLIMATIZZAZIONE

Nonostante la sostituzione delle unità per la climatizzazione avrebbero dimostrato vantaggi immediati sui consumi energetici, Airmaster e Climaveneta identificarono alcune opportunità in grado di aumentare ulteriormente le performance energetiche del Resort, installando due chiller condensati ad aria, abbinati ad una unità polivalente ad acqua per la produzione simultanea di caldo e freddo.
Si progettò quindi un impianto di climatizzazione basato su due unità ad alta efficienza TECS2 a levitazione magnetica, abbinate ad un ERACS2-WQ della gamma INTEGRA. Si tratta di un’evoluzione dei tradizionali gruppi frigo reversibili a pompa di calore, cioè di unità in grado di produrre contemporaneamente acqua refrigerata e calda, specifiche per impianti a 4 tubi.
In tutti quei mesi dell’anno in cui nell’edificio è prevalente la richiesta di freddo (estate e mezze stagioni), il caldo che viene generato sul condensatore è gratuito, al contrario  quando nell’edificio è prevalente la richiesta di caldo (inverno pieno), il freddo che viene generato sull’evaporatore è gratuito.
La peculiarità delle unità INTEGRA di Climaveneta è che in ogni momento dell’anno le stesse massimizzano autonomamente l’efficienza del ciclo energetico con cui si genera l’energia calda e fredda.  In particolare l’efficienza massima si ha nei periodi medio stagionali nei quali più probabile è la contemporaneità di richiesta di caldo e di freddo.

Per massimizzare l’efficienza dell’impianto Climaveneta ed Airmaster hanno suggerito l’adozione di una soluzione impiantistica largamente diffusa in Europa che prevede lo sfruttamento dell’acqua di falda, in grado di mantenere una temperatura costante durante tutto l’anno. Nel caso dello Sheraton, si è deciso di sfuttare l’acqua della laguna antistante la struttura come parte integrante del nuovo impianto.
Oltre all’aumento di efficienza energetica, un ulteriore beneficio derivato dal nuovo impianto è stato la semplificazione dell’installazione, con il conseguente contenimento dei costi.

“Climaveneta costruisce unità intelligenti. Quello che ci piace è che costruisce con successo unità polivalenti da anni , usando componenti comuni, di marchi noti, che ci sono assolutamente familiari. Ma ancora più importante è il fatto che ogni unità sia testata prima di lasciare la fabbrica, evitanto qualsiasi spiacevole sorpresa in fase di avviamento.”
Wayne van Aken,  Responsabile  della filiale Airmaster di Queensland.

L’audit ha anche evidenziato l’inefficienza del sistema usato per scaldare l’acqua della piscine.
L’acqua, mantenuta ad una temperatura costante di 27,5 °C durante tutto l’anno, come da parametri Sheraton, veniva infatti riscaldata da una caldaia a gas, dai consumi elevati e capace di produrre una quantità di emissioni di CO2 consistenti.  Per ottimizzare l’efficienza energetica Airmaster ha diviso i carichi tra elevati e parziali tra i tre chillers Climaveneta. I due vecchi chiller per i carichi elevati da 1290kW sono stati sostituiti da due unità Tecs ad acqua da 1220kW, mentre i il chiller dedicato ai carichi ridotti è stato sostituito da un ERACS da 640kw, leggermente più largo del suo predecessore ma molto più performante.

L’installazione di ogni chiller è avvenuta nell’arco di cinque giorni con gli altri 2 chiller ancora in funzione, quindi senza mai spegnere del tutto l’impianto, garantendo continuità al funzionamento della struttura.
“Ad essere sinceri, grazie agli sforzi sostenuti in fase di installazione, non c’è stato nessun disguido all’impianto ne nessun fastidio per la clientela. Dal momento che nessuna delle tre unità serviva l’intero complesso non è stato necessario chiudere la struttura né disturbare la clientela” Ha affermato il direttore dei lavori allo Sheraton Mirage Resort.

Questo progetto è stato completato con l’installazione di un sistema di supervisione: ClimaPRO.
Si tratta di un sistema di gestione e ottimizzazione di impianti centralizzati, utilizzato per ridurre drasticamente i consumi legati alla climatizzazione ed al riscaldamento dell’acqua delle piscine.
Il sistema ha consentito di ottenere e misurare una riduzione dei consumi di gas di oltre il 60% e di elettricità del 30% rispetto all’anno precedente.
Sei mesi dopo l’installazione delle nuove unità Climaveneta, le performance dell’impianto hanno già superato le più rosee aspettative. Grazie ad un monitoraggio e ad un’ottimizzazione continua, l’impianto continuerà a migliorare le proprie performance energetiche.

Non è quindi un caso che questo edificio sia stato inserito tra la rosa di candidati a due prestigiosi riconoscimenti come i premi CIBSE e l’AIRAH per le performance energetiche degli edifici.
E non è un caso se le soluzioni d’avanguardia Climaveneta sono scelte nei progetti in più sfidanti tutto il mondo, sia nei nuovi edifici che nelle ristrutturazioni, per aumentare l’efficienza energetica e ridurre gli sprechi, garantendo sempre il massimo comfort interno, anche nelle strutture ricettive più rinomate come lo Sheraton Mirage Resort in Australia.

No Comments
Comunicati

Climaveneta per il grattacielo più bello del Mondo

Il prestigioso traguardo è stato annunciato lo scorso  19 novembre dal Politecnico di Milano, dove Bosco Verticale progettato da Stefano Boeri è stato scelto tra oltre 800 progetti  e nominato all’unanimità come il grattacielo più bello del mondo. Nella motivazione all’assegnazione si legge “Il Bosco Verticale è un progetto meraviglioso e rappresenta sicuramente un modello per lo sviluppo di aree ad alta densità di popolazione in altri paesi europei”.

Il premio, nato nel 2003 e consegnato ogni due anni, è rivolto a tutti quegli edifici non inferiori ai 100 metri di altezza e valuta numerosi  parametri tra cui sostenibilità, design, qualità degli spazi e integrazione con il contesto urbano. E proprio all’insegna della sostenibilità è stato progettato e realizzato anche l’impianto di climatizzazione di Bosco Verticale, complesso composto da due torri residenziali di 80 e 112 metri di altezza (27 e 19 piani, 113 residenze totali) in grado di ospitare 800 alberi fra i 3 e i 9 metri di altezza, 11.000 fra perenni e tappezzanti, 5.000 arbusti, per un totale di oltre 100 specie diverse.

FOCUS SULLA CLIMATIZZAZIONE

Questi edifici, moderni e complessi, richiedono nell’arco dell’anno freddo e caldo anche contemporaneamente. Sono quindi state selezionate per questo impianto 4 unità INTEGRA  ERACS2-WQ 2152 di Climaveneta, con condensazione ad acqua, un’evoluzione dei tradizionali gruppi frigo reversibili a pompa di calore, in grado di produrre contemporaneamente acqua refrigerata e calda.  In tutti quei mesi dell’anno in cui nell’edificio è prevalente la richiesta di freddo (estate e mezze stagioni), il caldo che viene generato sul condensatore è gratuito,.al contrario  quando nell’edificio è prevalente la richiesta di caldo (inverno pieno), il freddo che viene generato sull’evaporatore è gratuito. La peculiarità delle unità INTEGRA di Climaveneta è che in ogni momento dell’anno le stesse massimizzano autonomamente l’efficienza del ciclo energetico con cui si genera l’energia calda e fredda. In particolare l’efficienza massima si ha nei periodi medio stagionali nei quali più probabile è la contemporaneità di richiesta di caldo e di freddo.

Per massimizzare l’efficienza energetica dell’impianto, il progetto energetico prevede lo sfruttamento dell’acqua di prima falda, risorsa rinnovabile peculiare dell’area Milanese, con temperatura costante di 15°C circa tutto l’anno. L’acqua viene estratta dal sottosuolo tramite 12 pozzi di mungitura ed inserita in un anello di distribuzione da 350 mm che raccorda tutti gli edifici del  nuovo quartiere di Porta Nuova. L’acqua “energeticamente esausta” che esce da ogni edificio confluisce poi in una seconda rete ad anello che va a scaricare nella Martesana.

Il livello del corso d’acqua è monitorato da un sensore di livello in modo da impedire lo scarico qualora si verificassero condizioni di piena. In tali frangenti, limitati nel tempo sia in termini di durata che di frequenza, l’acqua viene dirottata verso sei pozzi di re immissione in falda.

Obiettivi primari del sistema impiantistico progettato sono la flessibilità di utilizzo degli spazi in termini di riconfigurabilità in base alle esigenze dell’utilizzatore finale, di modificabilità dei carichi trattati e degli orari di utilizzo;  la possibilità di contabilizzare tutti i consumi di ogni singolo ipotetico affittuario, la semplicità di utilizzo e l’efficienza energetica.

L’installazione di unità polivalenti per la climatizzazione estiva ed invernale in grado di lavorare sfruttando una risorsa rinnovabile quale l’acqua di falda hanno permesso di accrescere notevolmente l’efficienza energetica e ridurre drasticamente le emissioni locali di CO2 degli edifici del rinato quartiere Porta Nuova di Milano, tutti certificati LEED, o, come nel caso di Bosco Verticale, in fase di certificazione LEED GOLD.

No Comments
Comunicati

ACCURATE 2.0: maggiore flessibilità per un’efficienza senza paragoni

A seguito del successo della famiglia ACCURATE, Climaveneta, leader europeo nella climatizzazione e condizionamento di precisione, presenta ACCURATE 2.0, il secondo step evolutivo della gamma di condizionatori di precisione ad acqua refrigerata. Disponibile da subito per entrambi i mercati a 50 e 60 Hz, la nuova serie si arricchisce di nuove tecnologie mirate a migliorare la flessibilità e affidabilità delle macchine garantendo allo stesso tempo gli elevati standard di efficienza richiesti dalle applicazioni IT.

Per la nuova gamma Climaveneta ha posto particolare attenzione all’adozione di componenti tecnologicamente all’avanguardia, arrivando a riprogettare internamente gli  scambiatori di calore per permettere alle unità di lavorare con temperature dell’acqua più elevate. Pur mantenendo inalterate le dimensioni dell’unità, sia in altezza che in larghezza, l’area di scambio è stata aumentata per assicurare un ulteriore miglioramento delle performance e ridotte perdite di carico. Per la sezione ventilante inoltre, sono stati selezionati dei ventilatori EC PUL con motore a commutazione elettronica realizzati in materiale plastico ultraleggero che assicurano una modulazione costante e precisa del flusso d’aria e una riduzione fino al 25% dell’energia assorbita rispetto ai tradizionali ventilatori EC.

La principale novità della gamma è l’introduzione di due nuove versioni EXPANDED concepite per far fronte alle esigenze di raffreddamento di data center di medie e grandi dimensioni. Le unità presentano infatti un nuovo layout costruttivo che prevede una sezione ventilante completamente indipendente, filtri con dimensioni maggiorate e scambiatori sovradimensionati; tutte scelte tecnologiche che permettono di sfruttare al meglio la potenzialità del free cooling, assicurando risparmi energetici fino al 40% e valori di EER senza precedenti. Disponibili nelle due versioni standard e con doppia batteria, AC e AB EXPANDED si affiancheranno alle unità ACCURATE 2.0 AB e AC standard, offrendo ai gestori di data center un ventaglio ancora più completo di soluzioni per installazioni con o senza pavimento flottante.

Il cuore intelligente delle unità è Evolution+, un controllore integrato di ultima generazione che si adatta velocemente alle condizioni e ai parametri ambientali grazie ad avanzate logiche di gestione e controllo. Basato su un algoritmo avanzato denominato ADS (Adaptive Set Point), Evolution + consente di bilanciare dinamicamente i carichi termici delle unità mediante un sistema innovativo denominato ACTIVE REDUNDANCY e di gestire in maniera ottimale le unità che lavorano in free cooling sfruttando appieno il potenziale energetico dell’aria esterna per raffreddare il data center(ACTIVE FREE COOLING).

Disponibile con due diverse modalità di raffreddamento a singolo e doppio circuito, la nuova gamma ACCURATE 2.0 copre un esteso range di potenze da 4 a 235 kW. Un’offerta sempre più vasta di soluzioni per una versatilità a 360°, sempre accompagnata da un approccio customizzato e orientato al cliente per rispondere concretamente anche alle richieste più sfidanti.

No Comments
Comunicati

Efficienza energetica e comfort nella nuova sede di AB Medica SpA

Quasi ultimati i lavori di realizzazione della nuova sede della società AB Medica SpA, specializzata nella produzione e commercializzazione di tecnologie mediche, bio-materiali, dispositivi chirurgici e macchine robotizzate per operazioni chirurgiche.

L’edificio, situato alle porte di Milano, è stato sviluppato dall’Architetto Giuseppe Tortato e dalla società di ingegneria impiantistica Planning S.r.l. coniugando gli aspetti funzionali e simbolici espressi dalla società committente, alla volontà di demarcazione e riqualificazione di un contesto periurbano affiancato dal tratto autostradale della Milano-Varese.

Parlando della nuova sede ABMedica l’Architetto Tortato afferma “La mia attività è sempre stata volta a rompere le convenzioni  proponendo progetti che restituiscano la centralità dell’esperienza sensoriale, immaginando un uomo cosciente, desideroso di vivere esperienze vere.

Il risultato è un edificio icona, in grado di rappresentare i valori di eccellenza ed innovazione propri della filosofia del gruppo, ma anche fortemente contemporaneo con una grande attenzione all’efficienza energetica ed al benessere psicofisico dell’ambiente di lavoro.

La particolare conformazione del lotto ed i vincoli autostradali hanno infatti guidato il disegno verso una forma triangolare simile a uno scafo nautico che scivola tra colline artificiali con funzione di isolamento termico e acustico dell’insieme.

L’edificio è stato dotato di impianti tecnologici all’avanguardia che sfruttano energie rinnovabili associate all’acqua di falda e all’aria rispondendo alle prerogative di un edificio di Classe A.

FOCUS SULLA CLIMATIZZAZIONE

L’analisi energetica condotta su questo sistema edificio-impianto ha portato alla progettazione di  una centrale termofrigorifera con un sistema ibrido di pompe di calore: una pompa di calore del tipo polivalente acqua-acqua ERACS2-WQ 3202 S con sfruttamento dell’acqua di falda ed una pompa di calore del tipo polivalente aria-acqua ERACS2-Q 1762 XL-CA-E con sfruttamento della componente termica dell’aria. In funzione della richiesta di energia dell’edificio, della temperatura dell’aria esterna e della conseguente efficienza della centrale, il sistema di controllo provvede alla attivazione di una o dell’altra pompa di calore.

Entrambe le unità polivalenti installate presso la nuova sede di AB Medica SpA appartengono alla gamma INTEGRA di Climaveneta. Si tratta di un’evoluzione dei tradizionali gruppi frigo reversibili a pompa di calore, cioè di unità in grado di produrre contemporaneamente acqua refrigerata e calda, specifiche per impianti a 4 tubi.

In tutti quei mesi dell’anno in cui nell’edificio è prevalente la richiesta di freddo (estate e mezze stagioni), il caldo che viene generato sul condensatore è gratuito, al contrario  quando nell’edificio è prevalente la richiesta di caldo (inverno pieno), il freddo che viene generato sull’evaporatore è gratuito. La peculiarità delle unità INTEGRA di Climaveneta è che in ogni momento dell’anno le stesse massimizzano autonomamente l’efficienza del ciclo energetico con cui si genera l’energia calda e fredda. In particolare l’efficienza massima si ha nei periodi medio stagionali nei quali si ha la massima contemporaneità di richiesta di caldo e di freddo.

A completamento dell’impianto è stato installato ClimaPRO, il nuovo sistema di gestione e di ottimizzazione di Climaveneta studiato per minimizzare i consumi energetici e semplificare la conduzione e la manutenzione della centrale termofrigorifera. Il dispositivo di super visione controlla ogni singolo componente della sala macchine direttamente coinvolto nella produzione e nella distribuzione dell’energia termica e frigorifera, coinvolgendo quindi le unità termofrigorifere, i gruppi di pompaggio e gli eventuali sistemi di smaltimento, garantendo la priorità della sorgente di energia rinnovabile (acqua o aria) al fine di minimizzare i consumi.

Inoltre, ClimaPRO misura dal campo in tempo reale le variabili di funzionamento di ogni singolo dispositivo e ramo di impianto per mezzo di dedicate linee di comunicazione seriale ed analogiche. I dati letti vengono confrontati con i dati di progetto di ogni singola unità alle diverse condizioni di lavoro, consentendo quindi di attuare strategie di controllo basate su algoritmi dinamici che tengono in considerazione le reali condizioni operative.

Da sottolineare che ClimaPro è un sistema completamente aperto, capace cioè di integrarsi con altri sistemi di gestione per scambiare tutte le informazioni necessarie sui controlli, sull’allarmistica e sui dati in generale.

L’Ing Marazzi, di Planning Ingegneria Impiantistica, che ha curato la progettazione tecnica dello stabile afferma: “Il sistema ClimaPro è il cuore innovativo della centrale termofrigorifera. La visualizzazione e la storicizzazione delle variabili controllate, permettono di effettuare un effettivo e sostanziale energy management. Inoltre la garanzia di una costante e continua verifica del mantenimento delle performance nei range di progetto e la segnalazione immediata di ogni scostamento permettono di mantenere la centrale in efficienza senza prevedere la presenza di personale specializzato.”

No Comments
Comunicati

Una nuova definizione di comfort altamente efficiente

Climaveneta, leader europeo con oltre 40 anni di esperienza nel settore della climatizzazione e del condizionamento dei moderni edifici, ha ideato WTA, una nuova unità autonoma e altamente versatile per il trattamento, il rinnovo e la purificazione dell’aria. WTA è infatti in grado di integrarsi perfettamente con impianti di climatizzazione diretta o idronica, offrendo una soluzione che ben si adatta alle richieste di specifiche applicazioni quali uffici, centri direzionali, scuole, ospedali e centri commerciali.

Concepita per assicurare livelli di efficienza molto al di sopra della media e un comfort perfetto in ambiente, la neo nata in casa Climaveneta combina un sistema di recupero attivo con uno statico, sfruttando l’aria di espulsione come sorgente energeticamente vantaggiosa per il funzionamento del circuito termodinamico. La batteria di smaltimento infatti non utilizza l’aria esterna come sorgente di scambio, ma impiega l’aria di estrazione contenuta in ambiente che si trova ad una temperatura più favorevole. Questo consente alla macchina di lavorare con temperature di condensazione ed evaporazione ideali aumentando notevolmente l’efficienza del circuito frigorifero.

Tutte le unità presentano logiche di controllo evolute e componenti tecnici ad elevata capacità di regolazione che consentono di rispondere puntualmente alle più diverse richieste termiche e di rinnovo dell’aria. Il compressore scroll con motore inverter permette infatti di modulare in maniera continua, precisa e automatica la resa termica dell’unità, erogando esattamente la potenza necessaria e mantenendo costante la temperatura dell’aria di mandata senza alcuno spreco di energia. La movimentazione dell’aria è invece affidata ai ventilatori plug fan a controllo elettronico, particolarmente rinomati per l’elevata affidabilità assicurata e gli elevati rendimenti entro un ampio campo di funzionamento.

Per incrementare ulteriormente l’efficienza della macchina, il recuperatore di calore a flussi incrociati è stato dotato di una speciale serranda by-pass particolarmente utile nei periodi in cui il clima è più mite. Quando infatti la temperatura dell’aria esterna diminuisce ed è prossima alla temperatura dell’aria di espulsione, il contributo del recuperatore a flussi incrociati diminuisce, per cui risulta molto più vantaggioso per l’unità by-passarlo evitando così inutili sprechi di energia.

La nuova gamma WTA è disponibile in 9 taglie che coprono un range di portata d’aria da 2.100 a 12.600 m3/h. Ulteriori componenti come ad esempio la batteria di pre-trattamento ad acqua e la sonda di CO2, sono disponibili come accessori opzionali per far fronte anche alle richieste impiantistiche più sfidanti.

No Comments
Comunicati

FOCS3-W, la tecnologia c’è ma non si vede

A seguito del successo internazionale della rinomata gamma FOCS, Climaveneta amplia l’offerta di chiller condensati ad acqua e presenta FOCS3-W, il nuovo  refrigeratore con compressore vite ed evaporatore a fascio tubiero allagato.

L’unità è il risultato di un processo di innovazione continuo nell’ambito della progettazione interna dei componenti mirato ad offrire ai clienti una soluzione altamente efficiente, affidabile e allo stesso tempo flessibile.

Differentemente dagli altri prodotti della famiglia FOCS, FOCS3-W utilizza un esclusivo evaporatore allagato progettato e realizzato internamente da Climaveneta per raggiungere livelli di efficienza sempre più elevati (EER 5,8).  Grazie ad un design unico, questo componente assicura una perfetta separazione e recupero dell’olio, massimizzando così la potenza frigorifera dell’unità e ottimizzando l’operatività dei compressori. Un ulteriore incremento dell’efficienza è garantito dall’adozione della valvola ad espansione elettronica localizzata all’interno dell’evaporatore che garantisce il perfetto allagamento dei tubi sia a pieno carico che ai carichi parziali e permette di minimizzare le perdite di carico, assicurando così una completa evaporazione del refrigerante.

Dal punto di vista estetico, FOCS3-W si presenta molto più compatta rispetto alle altre unità della gamma. Un layout essenziale che non significa  meno innovazione; al contrario tutta la tecnologia è  contenuta in meno spazio così da assicurare una maggiore flessibilità in fase di progettazione sia nel caso di nuovi impianti che in impianti preesistenti.

Il cuore dell’intero sistema è il controllore W3000 caratterizzato da logiche di controllo proprietarie e un rinnovato software che assicura la massima rapidità e flessibilità di adattamento ad ogni dinamica. Come opzione è disponibile anche la nuova interfaccia touch screen con ingresso USB per  assicurare rapidi e facili aggiornamenti dell’applicativo.

Tutte le unità FOCS3-W sono disponibili oggi con range di potenza da 188 a 1693 kW.

Una gamma completa pensata per rispondere puntualmente alle esigenze più sfidanti di applicazioni comfort e di processo.

No Comments
Comunicati

La gamma FOCS60 pronta per nuovi mercati

Per venire incontro alla richiesta sempre maggiore di unità alimentate elettricamente alla frequenza di 60 Hz, Climaveneta presenta in questi giorni FOCS60, i nuovi chiller con compressore vite per installazione esterna. Una combinazione perfetta tra comfort, flessibilità ed efficienza resa possibile da un’attenzione estrema alla qualità dei componenti e da scelte tecnologiche all’avanguardia, tra le quali spiccano l’adozione di esclusivi evaporatori a piastre o a fascio tubiero, questi ultimi in grado di garantire un risparmio energetico compreso tra il 40% e il 60% sul consumo delle pompe se combinate con il sistema opzionale VPF a portata variabile .
Fulcro delle performance elevate della gamma è la termoregolazione precisa e accurata che rende la macchina altamente affidabile e facilmente adattabile alle più diverse condizioni di carico richieste dai moderni edifici. Anche il campo di funzionamento risulta estremamente vasto; tutte le unità FOCS60 infatti sono in grado di operare a pieno regime con aria esterna fino a 46°C (115°F) e addirittura oltre grazie all’utilizzo di uno speciale Kit HT disponibile come accessorio.

Ulteriore elemento di differenziazione è la possibilità di recuperare parzialmente il calore di condensazione grazie all’adozione di uno speciale desurriscaldatore disponibile come accessorio.
Il calore recuperato, pari al 20% della potenza frigorifera, viene quindi utilizzato per produrre acqua calda sanitaria gratuitamente recuperando energia che sarebbe dispersa in ambiente.
La consapevolezza che in numerose applicazioni i livelli sonori sono il fattore critico di maggior rilievo, ha portato Climaveneta a focalizzare particolare attenzione sul tema delle emissioni acustiche proponendo un speciale kit Noise Reducer NR che contribuisce a ridurre le emissioni sonore di 7dB(A), rendendo le unità FOCS60 la miglior combinazione silenziosità/efficienza disponibile oggi sul mercato.

La gamma FOCS60 è disponibile in due versioni che rappresentano la migliore garanzia di risposta precisa ad ogni richiesta impiantistica: FOCS60/K da una parte si propone come la gamma più completa con capacità frigorifere da 147 a 1728 kW (41-492 tons). La versione CA invece è stata concepita come la scelta vincente in quelle applicazioni dove i requisiti di efficienza sono particolarmente vincolanti. Grazie infatti all’adozione di scelte tecnologiche innovative e ad una progettazione ottimale di tutti i componenti interni, FOCS60/CA è caratterizzata da prestazioni elevatissime sia a pieno carico che ai carichi parziali.

No Comments
Comunicati

Unità Climaveneta ad elevate efficienza presso la nuova sede Coca-Cola a Londra

Coca-Cola Enterprises Ltd’s UK e Coca-Cola Europe hanno trasferito più di 550 dipendenti presso la nuova sede di New Bakers Court, un edificio degli anni 60 appena rinnovato, situato ad Uxbridge, west London, con una superficie totale di 10.000mq.
Il vecchio stabile con la facciata di mattoncini rossi a vista è diventato oggi una moderna palazzina uffici dalle facciate bianche, per cui Coca-Cola ha firmato un contratto d’affitto di 15 anni.
Gli ottimi collegamenti con il centro di Londra e con l’Europa, grazie alla vicinanza ai terminal di treni e autobus anche diretti al vicino aeroporto di Heatrow, sono stati uno dei motivi che hanno spinto il colosso delle bibite gasate a scegliere questa come nuova sede per le proprie attività, unita al fatto che anche la precedente sede si trovava nelle vicinanze.
New Bakers Court ha ottenuto la certificazione BREEAM ‘Excellent’ ed è attualmente oggetto di valutazione di idoneità da parte di BREEAM.
Le misure sostenibili adottate comprendono l’utilizzo di materiali riciclati ove possibile, la presenza di centri raccolta e smistamento rifiuti ed una migliore gestione dell’energia con il relativo monitoraggio dei consumi.
In particolare l’illuminazione si interna che esterna è stata progettata rispettando le linee guida del CIBSE, le unità per la climatizzazione sono state selezionate in classe A secondo Eurovent, e la gestione delle acque piovane risponde alle direttive dell’Agenzia per l’ambiente. Sono inoltre state adottate misure specifiche per rispettare la biodiversità con l’introduzione di aree verdi composte da vegetazione locale, che hanno sostituito le specie esotiche preesistenti.

La gestione razionale dell’energia ed il payback degli impianti sono risultati essere parametri di valutazione dell’edificio fondamentali per il cliente. In effetti in passato i tenants erano interessati principalmente ad avere un comfort ottimale all’interno dello stabile, mentre oggi si aspettano di combinare questo aspetto ad un’elevata efficienza energetica dell’edificio.
Il progettista degli impianti tecnologici e meccanici di New Bakers Court afferma: “Abbiamo utilizzato le tecnologie più avanzate in questo recupero edilizio di prestigio, incluso un sistema di climatizzazione innovativo per creare un ambiente di lavoro confortevole rispettando le indicazioni sulla sostenibilità imposte da BREEAM.”

Il progetto, in quanto recupero edilizio di edificio storico, è stato sottoposto a vincoli particolari che hanno escluso l’utilizzo di alcune tecnologie, tra cui le turbine eoliche e le pompe di calore geotermiche, giudicate troppo invasive.

Fotovoltaico e solare termico sono invece stati esclusi dalla progettazione rispettivamente per vincoli finanziari e tecnici, che non hanno reso conveniente il loro utilizzo per costi elevati o complessità dell’installazione.
Dall’analisi è quindi emerso che la scelta dei refrigeratori di liquido per soddisfare le esigenze di climatizzazione dell’edificio era la migliore possibile e che a fronte di un investimento di poco superiore per l’acquisto di unità ad alta efficienza, era possibile ottenere grandi risparmi in termini di costi di esercizio annui.
Le unità Climaveneta sono quindi apparse la migliore scelta possible, rappresentando il giusto compromesso tra le esigenze di climatizzazione dell’edificio, i vincoli imposti e le richieste di efficienza energetica del cliente.
Sono quindi state selezionati due refrigeratori di liquido ad alta efficienza con sorgente aria per installazione esterna FOCS2/CA, in Classe A per Eurovent, che garantiscono una potenza frigorifera totale di 1800kW. I FOCS2/CA sono unità flessibili ed affidabili, capaci di adattarsi automaticamente alle differenti condizioni di carico termico grazie alla precisa termoregolazione, garantendo così consumi energetici ridotti in fase di funzionamento.
“Abbiamo cercato tra le tecnologie più innovative” afferma il progettista degli impianti tecnologici e meccanici “ e questa soluzione è apparsa la più adatta per una ristrutturazione di rilievo come questa. Le unità saranno idonee allo scopo anche per il prossimo futuro.”
Grazie alla grande esperienza Climaveneta nel riscaldamento e raffrescamento di edifici nuovi e restaurati in tutto il mondo, l’azienda ha conquistato la fiducia dei progettisti più esigenti e delle aziende più innovative come Coca-Cola.

Sian Jones, Direttore Progetti di Coca-Cola-Enterprises, commenta: “La nostra sede è stata per molti anni ad Uxbridge e siamo quindi molto contenti di essere rimasti in questa zona, contribuendo al processo di rinascita di un vecchio edificio. Ora abbiamo una sede di lavoro all’avanguardia che ha la flessibilità di accogliere le nuove esigenze del nostro business incoraggiando allo stesso tempo i nostri impiegati ad accrescere la loro cultura sostenibile. Siamo infatti orgogliosi che la nostra sede sia un edificio a basse emissioni e zero rifiuti”.

No Comments
Comunicati

i-FX (1+i): quando eccellenza tecnica e sostenibilità vanno di pari passo

La pluriennale esperienza nel settore del condizionamento e riscaldamento di moderni edifici, unita all’esigenza sempre maggiore di strategie che mirano al rispetto dei parametri di sostenibilità e risparmio energetico, hanno portato Climaveneta ad elaborare una nuova unità in grado di offrire livelli di efficienza imbattibili e una spesa energetica ridotta. Una nuova concezione di efficienza che porta il nome di i-FX (1+i): il primo chiller con compressore vite inverter driven caratterizzato da valori di EER e ESEER senza precedenti sia a pieno carico che ai carichi parziali.
Tale soluzione, unica nel suo genere, prevede l’abbinamento di un compressore vite a velocità fissa (1), con un compressore vite inverter (+i). I singoli compressori sono frutto di una stretta collaborazione con Bitzer, azienda leader nella produzione di compressori per la refrigerazione e il condizionamento.
Sostenibilità non significa solo offrire un’unità altamente performante e a basso impatto ambientale, ma anche garantire una tecnologia alla portata di tutti attraverso un rapido ritorno dell’investimento iniziale. La neo nata in casa Climaveneta grazie alle sue elevate efficienze energetiche in tutte le condizioni di utilizzo, traduce l’investimento iniziale richiesto in un payback di soli 2 anni rendendo la nuova tecnologia di chiller con compressori inverter altamente vantaggiosa.
Disponibili con un range di potenza da 567 a 1273 kW, tutte le unità sono certificate Eurovent e rispondono agli standard imposti dal protocollo internazionale di sostenibilità ambientale LEED. Una scelta perfettamente coerente con l’impegno per la trasparenza come miglior garanzia di qualità e affidabilità verso i propri clienti .

No Comments