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Nuovo farmaco contro il colesterolo, sperimentazione Nhs in Inghilterra

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  • 17 Gennaio 2020
inclisiran nuvo farmaco contro il colesterolo

Nuovo farmaco contro il colesterolo, sperimentazione Nhs in Inghilterra

Roma, 16 gennaio – Si chiama inclisiran, è un medicinale che “silenzia” alcuni geni  che  regolano una delle proteine coinvolte nella produzione del colesterolo e si somministra soltanto due volte all’anno,  per iniezione. Questo il farmaco su cui punta il Nhs inglese, che ha in corso una sperimentazione, per  disporre di un’altra importante arma trerapeutica contro l’ipercolesterolemia. Secondo il  ministro per la Salute e l’assistenza sociale d’oltre Manica, Matt Hancock (nella foto),  inclisiran potrebbe salvare le vita di 30 mila persone nei prossimi dieci anni.

inclisiran nuvo farmaco contro il colesteroloIl farmaco si rivolge direttamente all’Rna messaggero, cioè all’Rna che trasporta informazioni durante la trascrizione dal Dna alle zone in cui vengono prodotte le proteine. Attraverso un meccanismo naturale del corpo, l’interferenza dell’Rna, l’inclisiran silenzia (quindi blocca la produzione) una proteina, la PCSK9 del fegato, e facilita la rimozione di colesterolo cattivo dal sangue. In questo modo, riesce a ottenere una riduzione dei livelli di Ldl.

Come è noto, il colesterolo è una sostanza grassa presente all’interno del sangue, prodotta dal fegato, che può aumentare in modo graduale all’interno della pareti dei vasi sanguigni. Quando si accumula può compromettere o comunque rendere più difficile la circolazione del sangue e aumentare il rischio di avere un infarto o un ictus.

Gli studi presentati nel 2019 all’European Society of Cardiology hanno dimostrato che l’inclisiran sarebbe in grado di ridurre i livelli di colesterolo cattivo entro mezza settimana. Esperti dell’Imperial College di Londra, che hanno seguito gli esperimenti, parlano di un “enorme potenziale”. E il Dipartimento della sanità e dell’assistenza sociale inglese sostiene che, su 300.000 pazienti trattati, potrebbe prevenire 55.000 infarti e ictus ogni anno.

È stato chiesto di partecipare allo studio a quei pazienti che non hanno avuto attacchi di cuore o ictus, ma corrono un alto rischio di averli. I possibili partecipanti sono circa 40.000. Il farmaco sarà poi valutato per utilizzi di routine l’anno prossimo, sulla base delle evidenze fornite dai precedenti studi.

Il colesterolo alto e i loro livelli sono pericolosi anche in molti tra i pazienti che assumono statine. Diversi studi hanno infatti rilevato come almeno nella metà dei pazienti con colesterolo alto le statine non producano tutti gli effetti attesi, quasi sempre perché tra le molte tipologie di statine disponibili sul mercato capita spesso che i pazienti non assumano quella più adatta a loro. Un’altra ragione è la mancata aderenza alla terapia, con i pazienti che spesso dimenticano di assumere il loro medicinale.

Dagli studi in corso, in ogni caso, emerge  che statine e iniezioni di inclisiran potrebbero lavorare bene insieme.

FONTE:  rifday.it
IMMAGINE:  pixabay.com

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Una leggenda di cuore

Vi siete mai chiesti quando, come e dove è nato il Rugby?

Le sue origini risalgono al primo Novembre del 1823, quando con un atto rivoluzionario, il giovane William Webb Ellis, durante una partita di calcio giocata sul prato della Public School di Rugby, cittadina inglese del Warwickshire, prese la palla con le mani, gesto all’epoca consentito dalle regole, e cominciò a correre, cosa invece proibita dal regolamento, fino alla linea di fondo dove depositò la palla.

Questo dice la leggenda, presa come versione ufficiale, perché ai rugbisti piace pensare che il Rugby sia nato con il Cuore e con il coraggio di andare contro le regole.

E proprio questo Cuore è il protagonista del breve video.

Da una parte i rugbisti, uomini veri e leali, e dall’altra Olio Cuore, che da quasi cinquant’anni grazie all’acido linoleico contribuisce a controllare il colesterolo.

Quindi non è un caso che Olio Cuore abbia scelto proprio quattro campioni di Rugby per mandarci un importante messaggio: scopriamo quale in questo video e godiamoci il suo finale a sorpresa.

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Mettersi in gioco con Olio Cuore

Siamo cresciuti giocando a rugby (…) Questo sport meraviglioso ci ha insegnato tanto: il valore dell’amicizia, il significato di una sconfitta o di una rinuncia, la gioia di una vittoria, la fatica per raggiungere un obiettivo. Il rugby per noi è diventato un buon paradigma di vita, ma il rugby non è la vita; in noi è cresciuta l’esigenza di soddisfare le nostre curiosità e di annegare i pensieri anche in altre cose”.

Questo è il pensiero di alcuni tra i nostri Azzurri. Ogni sportivo mette anima e corpo in quello che fa.

Così, tra un’emozione e un’altra e tra un viaggio e l’altro, questi campioni hanno deciso di mettersi in gioco anche fuori dall’abituale recinto rettangolare, provando a calpestare un’erba diversa da quella del loro solito campo, e hanno fatto ciò per lanciare un importante messaggio, che congiunge sport e salute grazie a un noto ingrediente di cui proprio loro sono i testimonials.

Scoprite il nuovo video-backstage di Olio Cuore!

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Il quotidiano impegno di Olio Cuore

Da sempre uno sgradito nemico del nostro corpo e della nostra salute è il colesterolo. La molecola è presente, in diversa quantità, nella maggior parte degli alimenti che compaiono sulla nostra tavola. È quindi fondamentale essere consapevoli del ruolo che il colesterolo ha nella nostra vita, ed è altrettanto importante sapere come controllarlo.

Bisogna capire cosa e come mangiare, e impegnarsi a svolgere un’attività fisica, necessaria ad aiutare il nostro corpo a bruciare il colesterolo in eccesso.

Per fortuna in questo impegno continuo abbiamo un affezionato sostenitore: Olio Cuore, ricco di polinsaturi omega 6, soprattutto di acido linoleico, che aiuta a controllare il colesterolo.

È importante, per la nostra salute, essere a conoscenza di questo, e ora anche alcuni famosi sportivi hanno deciso di mettersi in gioco per testimoniare quanto sia fondamentale una sana e leggera alimentazione. Scoprite chi sono nel video del backstage.

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Il giusto condimento con Olio Cuore

Qualsiasi attività sportiva – che sia calcio, nuoto, rugby, ballo o yoga – ci aiuta a stare meglio. È il nostro corpo che ci chiede movimento, ci chiede sforzo e fatica. Così come una qualsiasi macchina, anche il nostro corpo ha bisogno di energia per vivere meglio, e questa deve essere sufficiente a ricaricarci. Cominciare uno sport a stomaco vuoto non aiuta il risultato, come neanche mangiare una pesante lasagna o delle patatine, quindi bisogna optare per cibi leggeri e facilmente digeribili. Non è però necessario che i nostri piatti siano sconditi, ma bisogna scegliere il giusto condimento: Olio Cuore è l’olio di mais con acido linoleico che aiuta a controllare il colesterolo, un alleato per mangiare sano e leggero.

E ora Cuore è il protagonista, assieme a quattro famosi rugbisti, di questo video con un finale che ci sorprenderà. Scopritelo subito!

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Olio Cuore e il Rugby

Olio Cuore e il Rugby cosa mai possono avere in comune?

Cuore è il condimento che ci aiuta a rendere i nostri piatti più leggeri, il Rugby è un gioco duro e di forza.

Ma entrambi sono anche altro: Cuore nei suoi quasi cinquant’anni di vita è stato sempre coerente a se stesso, sincero e leale verso il suo pubblico, e così è il Rugby, una competizione leale, uno sport vero fatto da uomini veri.

E così, per testimoniare quanto sia fondamentale il giusto comportamento a tavola, Cuore ha scelto proprio quattro giovani rugbisti: Edoardo Gori, Michele Campagnaro, Giovanbattista Venditti e Francesco Minto.

I quattro campioni come si comporteranno davanti alla macchina da presa? Scopriamolo in questo originale video.

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Un originale backstage

Cosa ci fanno Edoardo Gori, Michele Campagnaro, Giovanbattista Venditti e Francesco Minto in un originale backstage? I quattro rugbisti della Nazionale Azzurra questa volta si sono allontanati dalla mischia per mettersi in gioco, con Olio Cuore, in un campo molto diverso dal solito.

Un making of accattivante ed esilarante in cui il povero Edoardo Gori, viene preso in giro dai suoi cari compagni di squadra. Vediamo se il nostro campione riuscirà a mandare a noi tutti l’importante messaggio: Olio Cuore con acido linoleico che aiuta a controllare il colesterolo.

Scoprite come andrà a finire nel nuovo originale video-backstage di Olio Cuore!

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Controllare il colesterolo con Olio Cuore

Per stare bene e vivere bene è necessario mangiare correttamente e in modo sano. L’attenzione a tavola è fondamentale, e questa accuratezza deve essere totale. Spesso, invece, si pensa solo alla pietanza in generale senza analizzarla più in particolare, così la giusta idea di mangiare un’insalata leggera e salutare viene spezzata dal modo in cui decidiamo di condirla. I grassi del condimento sono importanti, e in alcuni casi insani, come i cibi sui quali si aggiungono, e allo stesso modo influenzano la salute. È indispensabile fare la scelta giusta, e scegliere Olio Cuore è la corretta alternativa: è l’olio di mais con l’acido linoleico che aiuta a controllare il colesterolo.

In questo video Cuore ci vuole dire quanto sia importante una sana e leggera alimentazione, ma questa volta per ricordarcelo ha chiesto aiuto a quattro campioni di Rugby.

Vediamo come se la caveranno i giovani sportivi nel divertente video-backstage.

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Forza staccionata di Olio Cuore

Nata nel 1959, la staccionata di Olio Cuore è sicuramente la più famosa d’Italia. Sempre pronta a sorreggere i balzi di chi, con simpatica leggerezza, si metteva alla prova saltandola. L’inflessibile ostacolo è stato superato da famosi sportivi italiani come Martina Grimaldi, Tommaso Rinaldi, Flavia Tartaglini, Valerio Aspromonte e Amaurys Pérez.

È notizia recente che la celebre staccionata ha subito un durissimo colpo. Quattro forti e possenti rugbisti, conosciuti da tutta Italia, ne hanno combinato di tutti i colori. Alcuni collaboratori si stanno impegnando per rimetterla in sesto, ma la prognosi è riservata. Che cosa sarà successo alla povera staccionata? Le prossime ore saranno decisive, e a noi tutti non resta che aspettare e sperare.

Intanto guardate il video per scoprire cosa i campioni di Rugby hanno combinato.

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Una battuta difficile

Un aiuto-regista con il suo megafono chiede alle giovani comparse “movimento”.

Riconosciamo uno dei protagonisti, un famoso rugbista: Edoardo Gori. Il campione, in piedi dietro la famosa staccionata di Olio Cuore, è alle prese con una battuta non tanto facile, non si capisce esattamente cosa voglia dire, sembra non sappia come finire la parola. Per fortuna ci sono i suoi “cari” compagni di squadra: Michele Campagnaro, Giovanbattista Venditti e Francesco Minto a suggerire!

Come andrà a finire con i quattro campioni? Riuscirà il bravo rugbista a dire la sua battuta?

Guardate il nuovo video del backstage di Olio Cuore per scoprirlo!

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Danone ci ricasca: Asso-Consum denuncia il colosso alimentare all’Antitrust per ennesima pubblicità ingannevole

Il 27 gennaio, Asso-Consum, l’associazione che tutela i consumatori, ha denunciato nuovamente la Danone all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) per aver messo in atto “scorrete pratiche commerciali”.

Questa volta nell’occhio del ciclone è finita la campagna pubblicitaria dello yogurt anticolesterolo Danacol, andata in onda nelle maggiori reti nazionali. A tale prodotto è attribuita la miracolosa capacità di far calare il colesterolo fino al 10 per cento in appena tre settimane. Questo significa che un tasso di colesterolo pari a 220, cioè il limite massimo, dovrebbe calare a 22.

Tuttavia, nel claim dello spot si intravede (volutamente per pochi istanti) una scala di valori che passa da 220 a 195, facendo intendere che la diminuzione del colesterolo sarebbe solo del 10 per cento, una possibilità confermata da studi medici che indicano una riduzione massima del 5-7 per cento rispetto ai valori iniziali.

Asso-Consum ha denunciato la Danone in base all’art.18 e sgg del Codice del Consumo, poiché l’uso della frase errata “fino al 10 per cento” in luogo di quella corretta “del 10 per cento” porta erroneamente  il consumatore a pensare che il prodotto debelli completamente il colesterolo.

 

Gabriella Rita Tesoro

Ufficio stampa Asso-Consum

 

ASSO-CONSUM

Associazione per la difesa dei consumatori degli utenti e dei cittadini

Sede nazionale, Via Lombardia, 30 – 00187 Roma

tel. 06 97611916 – fax 06 06 97 61 20 46 – [email protected]

C.F. e P.I. 07950490636

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Una corretta alimentazione migliora la vita: visite nutrizionistiche a Clinica Privata Villalba

Un’alimentazione sbagliata può avere molteplici conseguenze sulla nostra salute, oltre a provocere sovrappeso ed obesità. Può infatti dare disturbi gastrointestinali quali gonfiore addominale e reflusso gastroesofageo, alterazione dei valori del sangue come colesterolo e glicemia, sintomi vari come stanchezza cronica e insonnia, ma anche vere e proprie patologie quali diabete ed osteoporosi. Ecco perché è molto importante scegliere una nutrizione corretta. A Clinica Privata Villalba, struttura bolognese appartenente a GVM Care & Research (gruppo fondato e presieduto da Ettore Sansavini), un team di specialisti è a disposizione con la propria professionalità ed esperienza per dare ad ogni persona il consiglio giusto. Già, perché l’errore comune è pensare che la buona alimentazione sia identica per tutti. Naturalmente esistono concetti di base che valgono per chiunque, ma a seconda della composizione corporea, del metabolismo basale, dell’età, del sesso, dei disturbi e delle patologie di quel dato momento, la nutrizione corretta potrebbe essere anche molto differente da soggetto a soggetto. Perciò, per valutare tutte le possibili variabili, occorre affidarsi ad un professionista che indichi un modello nutrizionale personalizzato, in grado di risolvere specifici problemi e prevenire disturbi e patologie.

Info: Federico Perna, biologo, nutrizionista e dottore in biochimica, tel. 051-6443011.

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Il bergamotto: un rimedio naturale per favorire il controllo del colesterolo

Il colesterolo, si sa, è un nemico giurato della salute del cuore. Gli integratori, tuttavia, possono aiutare a controllarne il livello nel sangue, meglio ancora se nella formulazione è presente il bergamotto, i cui principi attivi estratti aiutano l’organismo e le funzioni metaboliche.

Diversi studi scientifici hanno dimostrato come livelli eccessivi di colesterolo e trigliceridi e una dieta ricca di grassi possano interferire con il sistema cardiovascolare, causando talvolta danni irreversibili. Nei pazienti affetti da sindrome metabolica, o che presentano valori alti di colesterolo e livelli bassi di HDL (comunemente chiamato “colesterolo buono”), il rischio cardiovascolare aumenta.

Esistono anche altre cause che possono interferire con il metabolismo del colesterolo e alterare il quadro lipidico: la sedentarietà, il fumo, il diabete, la menopausa e  la predisposizione genetica. Se dunque si è esposti a uno o più fattori di rischio, è consigliabile sottoporsi a dei controlli periodici per tenere sotto controllo i valori del colesterolo, dei trigliceridi e della glicemia. Insieme alle cure tradizionali si dimostra utile l’assunzione di integratori, realizzati in maniera tale da aiutare il fegato nella sua funzione naturale di eliminazione del colesterolo in eccesso.

I ricercatori hanno dimostrato, in particolare, come il bergamotto, e nello specifico i flavonoidi in esso contenuti, possano favorire la normalizzazione di un quadro lipidico alterato. Tra i prodotti disponibili in commercio per inserire coadiuvare il controllo del colesterolo, il Tokaber presenta una formulazione a base di bergamotto che sfrutta le proprietà benefiche che si possono ricavare dal succo estratto da questa pianta.

L’evidenza scientifica che dimostra quanto il bergamotto possa essere d’aiuto nei processi di riduzione del colesterolo è contenuta in una ricerca effettuata presso l’università di Catanzaro, secondo la quale i flavonoidi presenti nel succo di questo agrume hanno un’azione ipolipemizzante. L’efficacia è stata testata su pazienti affetti da ipercolesterolemia con o senza diabete di tipo 2, e su ratti che presentavano anch’essi un quadro lipidico alterato. L’assunzione di succo di bergamotto venti minuti prima dei pasti ha contribuito a ridurre sia il colesterolo che i trigliceridi nei pazienti che si sono sottoposti al test. Inoltre, nessuno dei partecipanti alla sperimentazione ha dimostrato intolleranza o effetti indesiderati dopo l’assunzione del succo di bergamotto. Maggiori informazioni in merito possono essere reperite leggendo l’articolo Mollace V, Sacco I et al. Hypolipemic and hypoglycaemic activity of bergamot polyphenols: from animal models to human studies, pubblicato sulla rivista “Fitoterapia”.

In base ai risultati presentati da questo studio nascono rimedi come il Tokaber, che sfrutta i vantaggi che si possono ricavare dall’uso del bergamotto per il controllo dell’ipercolesterolemia e dell’iperglicemia.

La salute dell’apparato cardiovascolare è un obiettivo irrinunciabile per tutti per qualsiasi persona affetta da sindrome metabolica, ipercolesterolemia, iperglicemia e ipertensione. Ancora una volta la natura, e in particolare i principi attivi benefici contenuti in determinate piante, ci offrono l’opportunità di ottenere risultati efficaci se supportati da uno stile di vita più regolare e sano, nel quale sono messi al bando i nemici principali del cuore, ossia la sedentarietà, l’abuso di alcool e fumo e una dieta sbilanciata.

La redazione di Media For Health

Ridurre il colesterolo grazie al bergamotto, un alleato per la salute

 Nasce Tokaber, un integratore alimentare a base di bergamotto che sfrutta le proprietà benefiche del succo di questa pianta per il controllo del colesterolo. A sostegno di tale efficacia sono state condotte alcune ricerche, che mostrano come i flavonoidi e i polifenoli contenuti nel bergamotto agiscano nell’abbattere i livelli di colesterolo e di trigliceridi nel sangue.

 Il bergamotto e la sua efficacia nella cura di ipercolesterolemie e sindrome metabolica

Dimostrata dall’università di Catanzaro l’efficacia del succo del bergamotto nella cura dei pazienti affetti da ipercolesterolemia e sindrome metabolica. Una dieta variata e sana, attività fisica e l’assunzione di integratori alimentari a base di bergamotto, come il Tokaber, possono favorire l’organismo nei processi di smaltimento del colesterolo in eccesso.

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Trigliceridi alti? Fatti la liposuzione

Secondo la ricerca scientifica svolta negli U.S.A., la diminuzione dei livelli presenti nel sangue di trigliceridi e la conta dei leucociti dopo la chirurgia estetica ed in particolare a seguito della liposuzione hanno un effetto positivo sulla diminuzione sistemica dello stato infiammatorio, e potrebbe spiegare il ruolo dell’adipe sottocutaneo in rapporto a quello viscerale per quanto riguarda alcuni meccanismi patologici.

I soggetti che si sono stati studiati sono stati sottoposti ad interventi di chirurgia estetica per il rimodellamento del corpo (liposuzione / addominoplastica) potrebbero veder trasformato il metabolismo diventando meno soggetto a patologie cardiovascolari ed altre malattie.

Lo studio scientifico ha rivelato che i pazienti con livelli di trigliceridi normali non hanno subito alcuna variazione significativa dopo la liposuzione. Mentre i pazienti con livelli altri di trigliceridi (> 150 mg / dL ) hanno dimostrato una diminuzione del 43%. Effettivamente, il 62% dei pazienti i cui valori erano a rischio prima dell’ intervento ha presentato valori normali dopo la liposuzione. Valori di trigliceridi maggiori a 150 mg/dL sono collegati ad un maggiore rischio di ictus, diabete di tipo 2, patologie coronariche e cardiocircolatorie.

I ricercatori hanno studiato i dati di 322 pazienti (270 donne / 52 uomini). ll 22% degli stessi aveva un indice di massa corporea superiore a 30 e cioè erano obesi. Sono stati eseguiti esami ematochimici prima dell’ intervento, dopo un mese e dopo 3 mesi.

I risultati relativamente ai valori dei trigliceridi sono sorprendenti: i livelli medi di trigliceridi si è abbassato del 26%. Il 37 % dei pazienti studiati prima della chirurgia presentava valori superiori al massimo (> 150 mg / dL ). Dopo la chirurgia questo valore è sceso a 18%. I valori ottenuti con i pazienti operati di addominoplastica sono meno significativi. La ricerca scientifica è stata illustrata nella conferenza annuale della American Society of Plastic Surgeons (ASPS) e divulgata dalla Pallaoro Medical Laser.

La riduzione del grasso presente nel corpo ha modificato le proporzioni di massa. Maggiore è stata la diminuzione del rapporto massa grassa / massa totale e più accentuata si è dimostrata la riduzione dei valori di trigliceridi. L’  entusiasmante risultato deve necessariamente essere approfondito per capire l’esatto meccanismo tra grasso sottocutaneo in relazione alle patologie sopraindicate.

Gli studiosi hanno inoltre osservato una diminuzione sostanziosa del numero di globuli bianchi 3 mesi dopo gli interventi chirurgici praticati. Precedenti ricerche scientifiche hanno verificato che gli individui con più alto numoero leucociti hanno un rischio nettamente maggiore relativamente a patologie coronariche. Nessuna modifica significativa è stata registrata per i valori del colesterolo.

In conclusione questa ricerca afferma che alcuni interventi di chirurgia estetica come la liposuzione o l’ addominoplastica riducono il rapporto tra massa grassa e massa totale. Questa diminuzione si è dimostrata causa dell’ abbassamento del livello di trigliceridi e del numero di leucociti presenti nel sangue. Questo abbassamento è collegato con una netta riduzione di rischi di alcune malattie gravi. I risultati ottenuti comunque richiedono conferme di lungo periodo ma stando ai dati attuali, la chirurgia estetica non solo ci fa più belli ma anche più sani.

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Pericolo Sissite: San Valentino, regala il tuo davvero il tuo cuore a chi ami

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  • 13 Febbraio 2009

Mentre tutto il mondo straparla di cuore,
organo-oggetto conteso tra Marketing e Pubblicità, qui sul Blog di
Autodifesalimentare abbiamo deciso di parlarne sul serio!

Cominciamo con la causa originaria più comune delle malattie di cuore: si
chiama “Sissite” ed è una delle malattie degenerative più
diffuse (e allo stesso tempo più sconosciute) della nostra società occidentale,
malattia che noi della Redazione di Autodifesa Alimentare – abbiamo
l’ardire di proclamare –
stiamo portando allo
scoperto
!

Sì sì lo so che dovrei, ma…” seguito da una
excusatio non petita, è il sintomo principale che
indica il lento e progressivo estendersi della “Sissite” che
intossicherà lentamente i vari organi del discernimento… …Tanto che il
malcapitato affetto da questa malattia, da questa sorta di amnesia
selettiva
, protrarrà comportamenti (alimentari e di stile di vita)
sconsiderati che, piano piano, lo porteranno da un piccolo lieve disturbo (mal
di testa, stipsi, ansia, depressione, gonfiore, stanchezza etc…), seguito da
una cronicizzazione del problema, prima, e al divampare della malattia, poi …

In poche parole abbiamo scoperto che la maggior parte delle persone
pensa di sapere esattamente cosa deve fare per stare bene, ma
chissà perchè non ha la minima coscienza delle conseguenza
delle sue azioni ed ha legato a qualche monelleria infantile l’esigenza
di fare esattamente l’opposto di quello che sa essere giusto. Eppure in cattedra
alla scuola della salute non abbiamo un bonario maestro che si
lamenta con i nostri genitori alla riunione trimestrale, ma un medico chirurgo
armato di bisturi. Se va bene!

Soprattutto parlando di prevenzione cardiovascolare, un
argomento molto conosciuto dagli italiani ma davvero poco consapevolizzato, la
“Sissite” è la trappola più pericolosa!

Teoria senza il perchè, senza il domani, senza – in parole
povere – la pratica!

Da un’indagine di qualche mese fa, in occasione della
Giornata Mondiale del Cuore, è emerso come l’89% degli italiani
conosca quale sia la norma per almeno 1 tra i 3 livelli di pressione,
colesterolo e glicemia e come quasi la totalità degli intervistati (il 98%)
sappia il suo specifico valore di almeno 1 di questi 3 fattori. Al contrario,
molto pochi quelli coscienti dell’importanza di monitorare la
pressione regolarmente e di come questi 3 valori concorrano ad alzare il rischio
cardiovascolare.

La “Sissite” imperversa, infatti ben il 45% degli
intervistati, colto sul fatto, ammette di averne almeno 1 fuori della norma,
colesterolo in prima linea con un grasso 20%, “eh,
sì si lo so che dovrei abbassare il colesterolo…
“, seguito da pressione
eh, sì si lo so che la mia pressione è un po’ altina…

La cosa incredibile è che sebbene il oltre 2/3 degli ipertesi segua una
terapia specifica, il 70 per cento di questi (7 su 10)
non riesce a mettere sotto controllo la pressione con i
farmaci… cannando pericolosamente l’obiettivo.

Sarà per caso che affidare alla “pillola della pressione
tutta la vicenda, continuando imperterriti con uno stile di vita alimentare
sbagliato, senza un minimo di movimento, sia alquanto inutile? Il dramma
delle pillole magiche
impera, persone che “a vita” assumono farmaci che
– per altro – non sortiscono sempre l’effetto desiderato! E
chissà perchè pochi hanno interesse ad evidenziarlo!

Ed ogni volta che ci sono articoli su queste tematiche è raro che si ponga
l’attenzione sull’alimentazione nel modo corretto. Sì
l’alimentazione è lì, come spauracchio fastidioso sempre in
agguato
, difficile che si parli di educazione alimentare, mai che si
diano consigli davvero pratici, si promuovano iniziative non sponsorizzate da
Big Pharma o che si trovi un sistema per rendere l’argomento simpatico…
(esclusi i presenti, ovviamente, meno male che in rete c’è un progetto
indipendente che si chiama “Autodifesa
Alimentare
“) …

Sempre le solite frasi fatte che sono subito archiviate dal lettore nello
speciale compartimento mentale “sì sì lo so che
dovrei
“, tanto poi l’articolo continua e, scandalosamente, appare
sempre l’ultimo farmaco, l’ultimo ritrovato
miracoloso… facile, si compra, si ingoia ed è molto rassicurante.
Sfortunatamente per il 70% inefficace. Soldi buttati, chimica in giro, salute
persa.

Le cardiopatie, lo ricordiamo, sono la prima causa di morte
nel mondo occidentale, il corpo invecchia male, non ne può più di tante
disattenzionie, ed il cuore semplicemente si rompe. Oppure si
intasa una vena o scoppia un’arteria nel cervello. Oppure il diabete consuma il
cuore, e anche lì, poco da fare…

E stando all’indagine gli Italiani sono molto sereni riguardo alle loro
condizioni di salute… solo poco più della metà, è un po’ preoccupato per il
suo cuore, un po’ di più si preoccupa se pensa all’ictus. Eh già,
l’ictus spaventa un po’ di più… la possibilità di restare
inabili, di non riuscire a gestire un pezzo di sè, di finire la propria
esistenza su una sedia a rotelle e dipendere dagli altri in tutto. E’ una
prospettiva davvero angosciante per sè e per le persone che ci
amano
e ci assistono.

Dulcis in fundo, è proprio il caso di dirlo, gli italiani non
conoscono la glicemia, uno dei fattori risultati meno
familiari, e quanto questa, a braccetto con il diabete, possa
incidere sulla salute del cuore! Appena 1/5 dei nostri connazionali è al
corrente di questo legame. Ma in fondo perchè preoccuparsi?

Oltre il 77% delle persone nel Bel Paese – forse grazie anche alla
fantastica campagna di disinformazione campanilista su quanto
sia salutare in realtà la dieta mediterraneapasta e pane
tutti i giorni
” – è convinta di mangiare bene. Alla faccia
dell’epidemia di obesità e sovrappeso che dilaga in tutte le classi di età dai
bimbi agli anziani…

Ignara dei meccanismi perversi dei picchi glicemici che innescano un
circolo vizioso che porta a desiderare cibo di continuo, gli italiani pensano
sì sì lo so che dovrei (mangiare meno / fare un po’ di sport) ma…
è più forte di me!
” … una considerazione assolutamente fuori
luogo quando con un semplice programma di nutrizione si può tranquillamente
arrivare a spezzare questa catena, avere più energia e iniziare a stare meglio.

E lo sport? Neanche a parlarne. Il 53% degli over 40 intervistati non sanno
neanche cosa sia.
Che dire? Per ricominiciare a volersi bene c’è sempre il nostro progetto di
Autodifesa
Alimentare

Ed insieme consiglio un bel libro, un libro che dovrebbe
stare in ogni casa ci sia un adulto, uomo o donna sopra i 30 anni.

Un libro che – al di là di cuori di pezza e pelouche sintetici pieni di
cioccolatini – potrebbe essere un vero regalo per San
Valentino. dire_no_alle_malattie_cardiache.jpg

Un libro sul cuore.
Dire NO alle Malattie Cardiache
Come l’Ossido Nitrico può prevenire e far regredire le malattie
cardiache
.

Un manuale di facile e piacevolissima lettura scritto dal Premio Nobel
Lou Ignarro, chimico e ricercatore italo-americano. Un uomo
eccezionale che ho avuto l’opportunità di ascoltare più volte dal vivo. E che mi
ha reso ancora più consapevole! Leggi i dettagli qui.

E allora, a San Valentino, facciamo un regalo davvero con il cuore alle
persone che ci vivono accanto e che amiamo!

Decidiamo di regalargli il nostro cuore sul serio, un cuore nuovo e
revisionato
. E soprattutto concediamoci di vivere
insieme a loro una vita longeva, sana, piena,
vitale, fino all’ultimo meraviglioso giorno!

Viviana Taccione
Wellness Angel Coach e Trainer Autodifesa Alimentare
www.autodifesalimentare.it/blog

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