A quanto pare la raccolta differenziata che ogni diligente cittadino attua ogni giorno in casa propria non è più sufficiente, non è più abbastanza ecosostenibile. La vera novità è il compost, ovvero una composta prodotta dalla decomposizione di un insieme di materie organiche che vanno a creare un concime organico da poter utilizzare nei propri orti e nei giardini.
A tal proposito un comune italiano in provincia di Genova ha messo a disposizione dei cittadini ben 130 compostiere da 300 litri da riempire con rifiuti organici, in questo modo chi cura un giardino o un orto potrà avere del concime organico di qualità, in maniera del tutto gratuita poiché i suoi rifiuti non dovranno essere trasportati e smaltiti in una discarica, ma soprattutto la gestione non graverà economicamente sul cittadino.
Lo stesso concetto è stato applicato sempre da un comune del nord Italia, stavolta in provincia di Belluno, nominato come il comune più ecosostenibile della penisola, grazie al suo sistema di gestione dei rifiuti. I cittadini, oltre a smistare i rifiuti secondo la tipologia, dall’anno scorso possono fare richiesta di una tanica per la conservazione dell’olio vegetale che può essere convertito – attraverso un processo – per poter essere utilizzato come lubrificante per i veicoli agricoli. E anche qui è iniziato l’uso di una compostiera dove i rifiuti organici possono essere trasformati in concimi organici.
Anche un’importante azienda viticola locata in Abruzzo, utilizza concimi organici e a detta loro è proprio questo che conferisce al loro prodotto quel forte equilibrio naturale che si sente nel loro vino.
I concimi organici che si creano attraverso i contenitori di compost, costituiscono la materia nutriente per le terre, che mano a mano che vengono sfruttate, consumano le proprie sostanze. Quello che si è fatto finora è stato utilizzare componenti chimiche per restituire la ricchezza delle sostanze alla terra, quando invece l’utilizzo di concimi organici è la scelta più naturale e migliore possibile.