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Perché chiedere una consulenza finanziaria indipendente

Nel mondo della finanza sta soffiando un vento di cambiamento e di sviluppo, che si palesa in modo deciso su Internet. Questo grazie ai siti di consulenza finanziaria indipendente che permettono anche al piccolo medio risparmiatore di entrare nel mondo finanziario in modo sicuro e responsabile, grazie alla guida dei consulenti indipendenti, che guidano il risparmiatore anche nei meandri della rigida regolamentazione della finanza, della pianificazione finanziaria, del come proteggere i risparmi di una vita, ma soprattutto nella gestione ragionata dei propri investimenti.

Ovviamente il fenomeno non è ristretto all’online ma è presente anche fisicamente fra le banche e i network di promozione finanziaria che giustamente si sono adeguati alla novità e offrono il servizio ai propri clienti.
Al giorno d’oggi chiunque è proprietario di un conto corrente presso una banca, o possiede anche un conto di deposito e periodicamente tutti ricevono offerte promozionali di tipo finanziario che invitano all’investimento dei risparmi. Ma se non si conosce il significato dei termini finanziari come si può entrare e sopravvivere nel mondo della finanza, della borsa e degli investimenti? Bisognerebbe saper identificare i termini gergali per avere coscienza delle attività e degli eventi finanziari ed invece non è così, poiché la maggior parte delle persone è assolutamente a digiuno su questo argomento.

Ecco una delle tante utilità di un professionista che offre delle indispensabili consulenze finanziarie, senza secondi interessi se non la propria parcella. I soldi del risparmiatore che sono stati guadagnati con fatica e sacrifici, non devono e non possono volatilizzarsi per una mancanza di informazione ed educazione finanziaria, è impensabile gettarsi nel mondo della finanza senza alcuna nozione o una conoscenza appena sufficiente delle dinamiche finanziarie.

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Le novità della consulenza finanziaria indipendente

Mentre si attende l’albo dei consulenti finanziari indipendenti, dopo l’annuncio dei requisiti minimi patrimoniali e di indipendenza per le agenzie di consulenza finanziaria, alcune associazioni di consulenti si portano avanti con il lavoro e pubblicano un codice di autodisciplina che si basa sul regolamento Consob del 12 Gennaio 2012.

La consulenza finanziaria indipendente è differente dalla classica consulenza finanziaria, perché fra consulentee cliente non vi è un conflitto di interesse, questo causato dal fatto che se il consulente vende un numero maggiore di servizi o più costosi, il consulente guadagna una cifra analoga in percentuale. Invece questo non accade con un consulente finanziario di tipo indipendente poiché in questo caso la sua remunerazione per la prestazione professionale è a parcella. Quindi non vi è alcun interesse da parte del consulente di vendere eventuali servizi non realmente necessari.
Anzi il consulente finanziario è tenuto a prendere in considerazione il numero più ampio possibile di strumenti finanziari utilizzabili sul mercato, diversificati dal tipo, dall’emittente o produttore e non devono essere limitati agli strumenti finanziari forniti da società che hanno un legame stretto con l’intermediario.
L’agente che si occupa della consulenza finanziaria indipendente ha il veto di non poter accettare o ricevere compensi, commissioni o altri benefici in denaro pagati o prestati da una terza entità. In aggiunta il consulente finanziario indipendente ha l’obbligo di spiegare al cliente o al potenziale cliente se la sua consulenza sarà basata su un’analisi del mercato ampia o più circoscritta e se il cliente riceverà periodicamente una valutazione degli strumenti finanziari consigliati.

In ultima analisi è in pratica vitale che fra il consulente finanziario e il cliente sia presente un rapporto basato sulla fiducia che deve essere basato su elementi logici e razionali come ad esempio i risultati finora ottenuti e quindi l’oggettiva soddisfazione degli altri clienti.

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Far fruttare i propri risparmi con una consulenza finanziaria

Di recente è uscita nella Gazzetta Ufficiale la notizia del decreto che definisce le norme, le regole e i requisiti patrimoniali e di indipendenza delle agenzie di consulenza finanziaria sia del tipo Società a responsabilità limitata, sia del tipo Società per azioni.
Il documento che disciplina l’attività di consulenza finanziaria indipendente presenta alcuni punti come: il requisito di indipendenza per soci ed  esponenti aziendali, l’iscrizione all’Albo di categoria per soci, amministratori, collaboratori e dipendenti che esercitano consulenze finanziarie per conto della società ed infine è obbligatoria la denominazione sociale di “società di consulenza finanziaria”. Il decreto entrerà in vigore il 13 Giugno, ora bisognerà solo attendere la data effettiva di partenza dell’albo di categoria.

Il consulente finanziario indipendente è sicuramente una figura professionale necessaria a chi intende investire i propri risparmi nel mondo della finanza senza correre troppi rischi o fare gesti avventati che vanificherebbero anni e anni di risparmi e sacrifici di una vita. Avere troppa fiducia nelle proprie capacità e competenza finanziarie improvvisate può portare davvero brutti scherzi. Godiamo di una buona consulenza finanziaria quando quello che diciamo viene ascoltato con attenzione e ci viene poi comunicato e spiegato con parole semplici la soluzione e la strategia. Meglio ancora se al termine delle spiegazioni del consulente quest’ultimo ci chiede addirittura di ripetere tutto quello che si è ascoltato, in modo da verificare che si sia capito realmente tutto ma soprattutto in modo corretto.

La differenza sostanziale tra un consulente finanziario di tipo tradizionale e la nuova figura del consulente finanziario indipendente è che quest’ultimo non percepisce nessun guadagno dall’istituto di credito per i servizi e i prodotti che consiglia e vende ai propri clienti. Il pagamento dei suoi servizi è a parcelle anche perché non esercita attività di promozione finanziaria ne di intermediazione assicurativa.

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