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Insegnare e apprendere la matematica, 2° Convegno Erickson Trento, 3 e 4 maggio 2013

Il Centro Studi Erickson presenta il 2° Convegno Insegnare e apprendere la matematica, Trento, 3 e 4 maggio 2013. Sessioni plenarie e workshop di approfondimento desiderano fornire ai partecipanti i metodi didattici di insegnamento per promuovere nell’alunno un apprendimento significativo, basato su riflessione e scoperta, mettendo in primo piano le componenti cognitive implicate, ma anche quelle metacognitive volte a un pieno sviluppo delle competenze matematiche da acquisire.

Tabelline, apprendere la geometria attraverso il gioco, il Metodo Analogico Intuitivo, sono alcuni degli argomenti trattati durante il Convegno.

Particolarmente atteso l’intervento in plenaria “Il fascino della matematica:  le componenti di fantasia  e di gioco che portano a  innamorarsi di questa materia di Piergiorgio Odifreddi, matematico, logico e saggista italiano, il suo principale campo di ricerca è la teoria della calcolabilità.

Piergiorgio Odifreddi è autore del famoso Il Vangelo secondo la scienza, Einaudi 1999, e C’è spazio per tutti. Il grande racconto della geometria, Mondadori 2010, vincitore del Premio letterario Galileo per la divulgazione scientifica nel 2011.

Attualmente è anche autore del blog di Repubblica.it: Il non-senso della vita 2.0.

 «L’educazione matematica deve contribuire, insieme con tutte le altre discipline, alla formazione culturale del cittadino, in modo da consentirgli di partecipare alla vita sociale con consapevolezza e capacità critica. »

Commissione permanente dell’Unione Matematica Italiana

Permaggiori informazioni:

http://www.erickson.it/Formazione/Pagine/Insegnare-e-apprendere-la-matematica.aspx

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Faccio io! Autonomie personali e sociali nella disabilità. Convegno Erickson, Trento 22 e 23 marzo 2013

Il Centro Studi Erickson presenta la prima edizione del Convegno Faccio io! Autonomie personali e sociali nella disabilità (Trento, 22 e 23 marzo 2013): un percorso ideato per accompagnare i partecipanti (insegnanti, genitori, operatori sociali e psicologi) alla scoperta dei metodi, degli strumenti e delle strategie operative utili per saper progettare e impostare un percorso funzionale e realmente vicino ai bisogni delle persone disabili, a scuola e nella società.
I relatori affronteranno la comprensione e attuazione di un Progetto di vita, offrendo le conoscenze utili per poter predisporre le azioni necessarie, prevedere le varie fasi di lavoro, gestire i tempi, le risorse, i pro e i contro, comprendere obiettivamente la fattibilità dei vari progetti e, al tempo stesso, crederci veramente e percepire la «possibilità» reale di intraprendere il viaggio verso l’acquisizione delle autonomie.
Le due giornate si suddivideranno in incontri in plenaria, dove i concetti di autonomia e inclusione verranno affrontati da alcuni tra i maggiori esperti italiani del settore come Dario Ianes (Università di Bolzano, cofondatore del Centro Studi Erickson), Anna Contardi (Coordinatrice nazionale Associazione Italiana Persone Down), Flavia Caretto (Associazione CulturAutismo) e Mauro Mario Coppa (Direttore dei servizi riabilitativi Lega del Filo d’Oro), e 3 workshop di approfondimento a scelta del partecipante.
Faccio io! è un Convegno progettato per fornire strumenti di immediata efficacia operativa, ma va inteso anche come «un invito a pensare in una prospettiva futura che in certi momenti vuol dire anche immaginare, fantasticare, desiderare, aspirare ma, al tempo stesso, anche volere e osare».

Il Centro Studi Erickson svolge a livello nazionale attività di formazione e aggiornamento per insegnanti, dirigenti scolastici, pedagogisti, operatori sociosanitari e educatori professionali: ogni anno organizza corsi di formazione in servizio, seminari, corsi on line e convegni internazionali.

Segreteria organizzativa
Centro Studi Erickson
Via del Pioppeto 24, fraz. Gardolo – 38121 Trento
tel. 0461 950747 – fax 0461 956733
e-mail: [email protected]
www.erickson.it

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IV Convegno internazionale sulla Qualità del Welfare: La tutela dei Minori

Il Centro Studi Erickson presenta il 4° Convegno internazionale sulla Qualità del Welfare. La tutela dei Minori. Buone pratiche relazionali, Riva del Garda (Trento), 08-09-10 novembre 2012. Strutturato in tre sessioni plenarie e 24 workshop di approfondimento con esperti italiani e stranieri, il Convegno si conferma un punto di riferimento per coordinatori di Servizi, assistenti sociali, psicologi, educatori professionali, insegnanti e operatori della Giustizia minorile, soffermandosi in particolare su temi attuali, come il penale minorile, il welfare locale, il bullismo, la collaborazione con i Servizi sociali, buone prassi, il coinvolgimento delle famiglie e le politiche dell’Unione Europea per la tutela minorile.

L’alta professionalità dei temi affrontati durante il Convegno è garantita dalla Direzione scientifica composta da Pierpaolo Donati,docente di Sociologia all’Università di Bologna e direttore del Centro studi di Politica Sociale e Sanitaria (CEPOSS) presso il Dipartimento di Sociologia dell’Università di Bologna, Fabio Folgheraiter, docente di Metodologia del servizio sociale presso l’Università Cattolica di Milano e co-fondatore del Centro Studi Erickson di Trento. Coordinamento Scientifico Maria Luisa Raineri, assistente sociale, ricercatrice, docente di Metodi del servizio sociale presso il Corso di Laurea in «Scienze del servizio sociale» all’Università Cattolica di Milano e di Brescia.

Nello scenario di ristrettezze, di fatica e talvolta di disorientamento che molti Servizi stanno attraversando, riflessioni e studio sembrano forse un lusso da non permettersi. Ma è proprio in questi momenti che la forza delle buone idee e la consistenza delle esperienze che funzionano diventano il nutrimento necessario per quegli operatori che raccolgono la scommessa di voler continuare a lavorare sul campo, e a lavorare bene.

Durante il Convegno del 2010 si è iniziato ad esplorare l’idea che i percorsi di tutela minorile, per risultare davvero efficaci, vadano costruiti partendo dal punto di vista e dalle risorse dei minori e delle famiglie interessate. Le famiglie, anche e soprattutto quelle in difficoltà, vanno ascoltare per poter costruire progetti di aiuto che siano davvero praticabili per loro, dal loro punto di vista. Perché, senza questa condizione basilare, i progetti di aiuto servono a ben poco. L’intento è di proseguire nel cammino intrapreso e allargare ancor più l’orizzonte, alla ricerca dei tanti modi possibili in cui i professionisti della tutela riescono a “farsi aiutare” dai loro utenti ad essere dei professionisti più efficaci, mentre li accompagnano nell’affrontare le difficoltà. 

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