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Tutto quello che c’è da sapere sul corso antincendio: normativa, classificazione e didattica

In Italia, i temi della salute e della sicurezza nei luoghi di lavori sono affrontati e disciplinati dal decreto legislativo n. 81 del 2008, detto anche Testo Unico. Tale decreto, che sostituisce la precedente normativa in materia, il decreto legislativo n. 626 del 1994, è entrato in vigore il 15 maggio 2008 e prevede, fra le altre cose, l’obbligo per il datore di lavoro di designare gli addetti antincendio. Tali addetti, come stabilisce lo stesso decreto legislativo 81/2008, devono frequentare un corso di formazione: corso antincendio, i cui contenuti sono elencati dal D.M. 10 marzo 1998, la normativa in materia di prevenzione incendi e protezioni antincendio nei luoghi di lavoro.
Gli addetti antincendio devono quindi frequentare corso antincendio, il quale si divide in tre tipologie: corso antincendio basso rischio, corso antincendio medio rischio e corso antincendio alto rischio. Questa differenza si basa su un’altra distinzione: il livello di rischio incendio presente nel luogo di lavoro.

Sono classificati come “luoghi di lavoro a rischio incendio basso”, e gli addetti antincendio devono quindi frequentare corso antincendio basso rischio della durata di 4 ore: quei luoghi di lavoro o parte di essi, in cui sono presenti sostanze a basso tasso di infiammabilità e le condizioni locali di esercizio offrono scarse possibilità di sviluppo di principi di incendio in cui, in caso di incendio, la probabilità di propagazione dello stesso è da ritenersi limitata.

Sono classificati come “luoghi di lavoro a rischio incendio medio”, e gli addetti antincendio devono quindi frequentare un corsi antincendio rischio medio della durata di 8 ore: quei luoghi di lavoro o parte di essi, in cui sono presenti sostanze infiammabili e/o condizioni locali e/o di esercizio che possono favorire lo sviluppo di incendi, ma nei quali, in caso di incendio, la probabilità di propagazione dello stesso è da ritenersi limitata.

Sono classificati come “luoghi di lavoro a rischio incendio alto”, e gli addetti antincendio devono quindi frequentare un corso antincendio rischio alto della durata di 16 ore: quei luoghi di lavoro o parte di essi, in cui per presenza di sostanze altamente infiammabili e/o per le condizioni locali e/o di esercizio sussistono notevoli probabilità di sviluppo di incendi e nella fase iniziale sussistono forti probabilità di propagazione delle fiamme, ovvero non è possibile la classificazione come luogo a rischio di incendio basso o medio.

Il corso antincendio è strutturato in due parti: una pratica e una teorica, i contenuti del corso variano a seconda della tipologia, ma, in linea generale, tutti e tre trattano argomenti come la combustione, le sostanze estinguenti e le misure di prevenzione incendio e protezione antincendio.

Ricordiamo che tutti gli addetti devono, una volta designati, frequentare il corso di formazione. Gli addetti antincendio, per poter svolgere questa mansione all’interno dell’azienda, devono essere fisicamente e psicologicamente ideonei a svolgere l’incarico.

Al termine del ciclo didattico, gli addetti riceveranno un attestato di formazione comprovante l’avvenuta frequentazione del corso.

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Corso antincendio: obblighi e normativa

Quando si parla di salute e sicurezza all’interno dei luoghi di lavoro si fa riferimento al d.lgs. 81/2008, il decreto legislativo che recepisce e integra il precedente d.lgs. 624/1994. Tale dettato normativo, all’art. 37 dispone che il datore di lavoro deve assicurare che “ciascun lavoratore riceva una formazione sufficiente e adeguata”. A tal proposito, il D.M. 10 marzo 1998, all’art. 7, impone l’obbligo al Datore di lavoro di formare i lavoratori incaricati di attuare le misure di prevenzione incendi e protezione antincendio. Obbligo ribadito dall’art. 46 del d.lgs. 81/2008 che sancisce espressamente l’obbligo di formazione antincendio. Gli addetti antincendio devono quindi frequentare corso antincendio, che, sempre il D.M. 10 marzo 1998, divide in tre tipologie a seconda del livello di rischio presente in azienda.

Il D.M. 10 marzo 1998 fa infatti una distinzione fra corso antincendio basso rischio, il quale ha una durata di 4 ore, corso antincendio medio rischio, il quale ha una durata di 8 ore, e corso antincendio alto rischio, il quale ha una durata di 16 ore.

A questo punto una domanda sorge: qual è il livello di rischio della mia azienda? Il D.M. 10 marzo 1998, all’Allegato I punto 1.4.4. “Classificazione del livello di rischio di incendio” definisce cosa si intendo per rischio incendio basso, medio e alto. A titolo esemplificativo, sono considerati a rischio incendio basso, e devono quindi frequentare corso antincendio basso rischio, quei luoghi di lavoro in cui sono presenti sostanze a basso tasso di infiammabilità e la possibilità di sviluppo di principi di incendio è scarsa.

I contenuti del corso antincendio sia basso che medio che alto sono definiti dal D.M. 10 marzo 1998, in generale, comunque, entrambe le tipologie di corsi antincendio prevedono la trattazione di temi quali: la combustione, le sostanze estinguenti, le misure comportamentali, l’evacuazione, la chiamata dei soccorsi e gli estintori.
I corso antincendio si dividono in parte teorica e parte pratica. Al termine del percorso formativo viene rilasciato agli addetti antincendio un attestato il quale conferma l’avvenuta frequentazione del corso. Nonostante la normativa in materia di corso antincendio non parli espressamente di aggiornamento periodico, l’art. 37 di cui abbiamo già parlato, impone un aggiornamento periodico della formazione, compreso l’antincendio.

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Corso antincendio per addetti alle emergenze

Con l’emanazione del decreto legislativo 81/2008 è stato dato un importante giro di vite al tema della sicurezza sul lavoro. Se prima si tendeva a chiudere un occhio, oggi non è più così, specie per quanto riguarda la formazione. Il d.lgs. 81/2008, ad esempio, prevede l’obbligo per il datore di lavoro di designare i lavoratori incaricati di attuare le misure di prevenzione e lotta antincendio. Tali lavoratori, una volta designati, devono frequentare un corso antincendio la cui durata vari a seconda dell’attività lavorativa svolta dall’azienda in cui essi operano.

Il decreto ministeriale 10 marzo 1998, infatti, divide le aziende in tre gruppi di rischi: basso, medio e alto, e a seconda del rischio impone che il lavoratore designato frequenti il relativo corso antincendio, che può essere o basso, o medio o rischio. Il motivo che sta alla base della differenza dei tre tipi di corsi antincendio risiede, come già detto, nella tipologia di attività svolta nell’impresa. Se il pericolo che nasca e si propaghi un incendio in un’azienda classificata come “ a rischio elevato” (ad esempio una CERCA) l’addetto antincendio debba ricevere una formazione destramente approfondita e precisa.

Come dicevamo, le tre tipologie di corso antincendio hanno una durata diversa: il corso antincendio basso rischio dura 4 ore, quello medio 8 ore e, infine, quello alto 16. I contenuti minimi del corso antincendio sono correlati alla tipologia di rischio. Comunque, tutti e tre i corso antincendio trattano temi che riguardano l’incendio, la prevenzione incendi, la protezione antincendio, le misure e le tecniche che bisogna adottare in caso di incendio, nonché le esercitazioni pratiche. Il corso antincendio si divide in due parti: una pratica e una teorica. L’obiettivo del corso antincendio è quello di addestrare gli addetti all’incendio in modo tale che essi siano in grado di attuare le misure di prevenzione incendi che gli sono state insegnate durante il corso, e spegnere un principio di incendio.

Ricordiamo che gli addetti antincendio, e quindi colore che dovranno frequentare il corso antincendio, devo essere fisicamente e psicologicamente idonei a volgere l’incarico. Devono cioè reggere le condizioni di sforzo fisico nonché emotivo cui potrebbero essere potenzialmente esposti.

Alla fine del ciclo didattico è previsto un test di verifica finale, superato il quale verrà rilasciato al corsista un attesto di avvenuta formazione.

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