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Scegliere con consapevolezza il proprio Pavimento in Cotto Il Palagio

La scelta di un pavimento è soggetta ad una tale molteplicità di fattori che, nella maggior parte dei casi, è pressoché imprevedibile. C’è chi sceglie basandosi esclusivamente sulla percezione visiva, chi si fa guidare unicamente dal design, chi dalla qualità, chi dal costo, chi dalla percezione tattile. Sono quindi molteplici gli aspetti da tenere in considerazione nella fase di progettazione di un prodotto e soprattutto della sua comunicazione con il pubblico.

Sul web oggi è possibile, attraverso pochi click, entrare in contatto diretto con le aziende produttrici e imparare a conoscere una grande varietà di prodotti prima di effettuare la vera scelta: si tratta di un processo spesso complesso che necessita di attente valutazioni per arrivare a conciliare la funzionalità del prodotto rispetto all’uso, l’aspetto estetico, il valore di mercato, il pregio e il senso di distinzione. In questo contesto ben si esplica l’azione Social che Il Palagio ha iniziato ad intraprendere in questi mesi: comunicare con il mondo la funzionalità, la bellezza e la contemporaneità dei suoi pavimenti in cotto imprunetino.

Per chi ama l’estetica, la naturalità e il pregio associati a resistenza, durevolezza e texture dai toni caldi e accoglienti non può che far ricadere la propria scelta sui pavimenti e rivestimenti in cotto con marchio Il Palagio. Il sapore di tradizione, di calore e un forte senso di solidità si fondono con una capacità di adattarsi ad ogni tipo di stile, arredamento e design davvero fuori dal comune.

Il Cotto risponde alle esigenze visive, portando a compimento opere di alto livello estetico e con finiture di valore assoluto, al contempo le percezioni tattili riescono a trasmettere un forte legame con la terra e la naturalità: un pavimento in cotto si integra perfettamente nella propria concezione di vivere la casa, fondendosi con l’intimità familiare.

La varietà di prodotti Il Palagio si esplica in un vasto assortimento di lavorazioni, finiture, colori, formati e pezzi speciali e questo consente di effettuare qualunque tipo di intervento, sia in ambienti interni che esterni: pavimenti, vialetti, bordi piscina, scale, terrazze, giardini, porticati si vestono, così, con ricercatezza ed eleganza  esprimendo con forza la propria personalità.

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Il Palagio produce pavimenti in cotto a km 0

La tendenza attuale porta le aziende ad abbracciare sempre più frequentemente un sistema di gestione ambientale tale da riuscire ad entrare a pieno titolo nella green economy. Il Palagio si inserisce in quest’analisi, dal momento che ha investito ed investe risorse economiche, strumentali ed umane per ridurre l’impatto ambientale del suo sistema produttivo per pavimenti e rivestimenti in cotto di qualità.

Oggi accade sempre più di frequente che le aziende reperiscano materie prime all’estero, magari da paesi in via di sviluppo perché a minor costo. Ma qual è il prezzo reale che il nostro pianeta paga per tutto questo?. “Un interrogativo che deve far riflettere. Noi di Il Palagio non rinunceremo mai all’argilla prodotta dalle cave situate nelle vicinanze dello stabilimento, sia per la qualità eccelsa del prodotto, sia per un senso di responsabilità nei confronti dell’ambiente e del nostro territorio. Perché cercare altrove quello che abbiamo sotto i nostri occhi, anzi sotto i nostri piedi?”.

Dal punto delle qualità chimico fisiche l’argilla galestro, con cui vengono prodotte le tavelle in cotto di Il Palagio, non ha eguali; è la migliore reperibile sul mercato ed è la base su cui trova fondamento l’eccellenza ed il pregio di tutta la produzione del noto marchio imprunetino. Inoltre non necessita di onerose movimentazioni, se non quelle concernenti la distribuzione al cliente del prodotto finale.

Per tutti questi motivi il concetto km 0, che rappresenta la distanza ideale che la materia prima dovrebbe percorrere per giungere il comparto produttivo, si applica perfettamente al contesto di Il Palagio. L’azienda ha assunto la consapevolezza che accorciare le distanze di approvvigionamento significa aiutare l’ambiente e ridurre l’impatto provocato dall’emissione di gas serra dei mezzi di trasporto. Infatti questo aspetto consente a Il Palagio di contribuire in modo evidente ad una minore immissione in atmosfera di polveri sottili, ossidi di azoto e di carbonio, piombo, composti organici volatili e ossido di zolfo.

Inoltre l’utilizzo di materie prime locali e il sostegno ad una produzione che ha luogo interamente in stabilimenti situati nel territorio sono volti a promuovere il patrimonio del territorio e a produrre lavoro e ricchezza che portino sviluppo e crescita al distretto imprunetino.

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Riciclare, la parola d’ordine per Cotto Impruneta

Cotto Impruneta un marchio che ha chiaramente scelto di perseguire un comportamento responsabile nei confronti della sostenibilità ambientale. Investire in tal senso non è un ostacolo per i profitti dell’azienda e al contempo consente di dare il proprio contributo per la salvaguardia e la tutela del pianeta.

Le tavelle per pavimenti e rivestimenti Cotto Impruneta sono realizzate miscelando insieme argilla e acqua, elementi che danno vita ad un materiale naturale al 100%. Nello stabilimento del noto brand imprunetino tutto il processo produttivo è sottoposto a rigidi controlli per diminuirne l’inevitabile impatto ambientale. Particolare attenzione viene posta al riciclo, quale strumento ideale per il contenimento dei volumi di rifiuti da smaltire in discarica e per il risparmio di risorse naturali non rinnovabili, quali la preziosissima argilla Galestro, che rende unico ed inimitabile il cotto imprunetino.

Per quanto riguarda gli scarti di prodotto si riscontrano essenzialmente due tipi di riciclo che concorrono entrambi allo stesso risultato: mantenere inalterata la naturalità del cotto e rispettarne il territorio e l’ambiente. Il riciclo primario vede coinvolti gli scarti di argilla non cotta che, frutto dei tagli e della messa in forma dell’impasto di argilla e acqua, vengono immessi nuovamente nel ciclo produttivo miscelandoli all’argilla essiccata in cava durante la fase di soleggiatura estiva.

Il riciclo secondario, invece, coinvolge tutti gli scarti delle lavorazioni successive all’asciugatura delle tavelle e quelli provenienti dal controllo qualità perché non rispondenti agli elevati standard qualitativi imposti da Cotto Impruneta. In questa fase vengono macinati e successivamente: le polveri derivanti da questa macinazione rispettano i rigidi parametri di granulometria e vengono direttamente inserite nelle fasi successive di lavorazione, aggiunti all’argilla durante la fase di impasto.

La mission di Cotto Impruneta, in questo specifico contesto, mira ad ottenere un prodotto finale che nulla perde in termini di pregio e qualità e che al contempo possa essere considerato un alleato della difesa dell’ambiente e dell’ecosistema: infatti la purezza e la naturalità del cotto non sono in alcun modo alterate perché per entrambi i tipi di riciclo vengono utilizzati solo strumenti ad azione meccanica senza aggiunta di additivi di alcun genere.

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Scegliere il pregio e la naturalità con un pavimento in Cotto Il Ferrone

Il mercato attuale offre infinite soluzioni costruttive e di finitura in tema di pavimenti e rivestimenti. Perché dunque fra tutte queste opportunità si dovrebbe proprio scegliere il cotto imprunetino di Il Ferrone? Interrogativo legittimo che spinge ad analizzare in profondità questo materiale di rivestimento che risale alle origini della storia dell’edilizia.

La storicità e il legame del cotto imprunetino Il Ferrone con una tradizione fatta di artigianalità, lavorazioni manuali e qualità eccellente sono sicuramente le primissime risposte che affiorano. Queste peculiarità sono sinonimo da secoli di affidabilità e pregio: una sorta di “garanzia” per la buona riuscita del progetto edile in corso d’opera.

Tuttavia è necessario andare più in profondità, superare quell’aurea di fascino ed eleganza che tutto avvolge nel mondo del cotto Il Ferrone, per apprezzare a pieno questa scelta. La distinzione sta anche altrove, per l’appunto. Il cotto, infatti, è innanzitutto un materiale vivo, capace di trasferire “calore” all’abitato e soprattutto è naturale: si tratta, in assoluto, del materiale da costruzione a minore emissione di radon e non cede mai composti nocivi all’ambiente durante la lavorazione, durante la sua esistenza e anche in fase di smantellamento.

Inoltre il cotto con marchio Il Ferrone è disponibile in un grande assortimento di finiture, formati e pezzi speciali, in grado di incontrare il gusto e le richieste di un pubblico vasto e sempre più esigente. Gli architetti e gli interior designer hanno la possibilità di vedere concretizzate fantasiose ed ardite realizzazioni grazie alla flessibilità compositiva del cotto che consente di accostare colorazioni e misure fra loro differenti con originalità e distinzione estetica.

L’eccellenza produttiva dello stabilimento Il Ferrone consente di proporre sul mercato un prodotto dalle qualità superiori: resistente al gelo, agli agenti atmosferici e all’usura dovuta al calpestio quotidiano. Una materia prima di eccezione, l’argilla del distretto imprunetino, consente al cotto di conservare intatto il suo antico fascino per secoli, senza perdere nulla in termini di adattabilità alle necessità abitative contemporanee. Dunque un materiale di rivestimento molto resistente e durevole, con un alto coefficiente di coibentazione, capace di dare lustro all’intera abitazione.

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Realizzate da Palagio Engineering le pareti ventilate e schermature frangisole al Grips di Tokyo

Completato nel 2009, la realizzazione del Grips di Tokyo ha rappresentato per Palagio Engineering un’esperienza progettuale molto stimolante e che vede il cotto imprunetino assolvere in modo esemplare molteplici ruoli: da quello estetico di pregio e valore, a quello tecnico e funzionale in una commistione di utilizzi che vede interfacciarsi pareti ventilate e schermature frangisole.

Questo progetto è uno dei primi commissionati dal governo giapponese. Il costo dell’edificio, della sua amministrazione e del suo mantenimento è finanziato con soldi pubblici per 15 anni. Imperativo d’obbligo la scelta di materiali di qualità capaci di preservarsi inalterati nel tempo e che richiedano pochissimi interventi di conservazione. Prediligere il cotto imprunetino con marchio Il Palagio ha rappresentato una scelta in “sicurezza”, visto le sue eccellenti doti di durabilità.

Ulteriori prerogative progettuali hanno confermato la necessità di stabilire una partnership con Palagio Engineering, data l’alta efficienza climatica dei suoi rivestimenti in terracotta: le pareti ventilate consentono al calore accumulato sulla superficie di non essere trasmesso agli strati sottostanti ma dissipato grazie all’effetto camino.

Ampie le superfici vetrate: i frangisole, progettati da Palagio Engineering per ridurre l’impatto della luce sulla struttura, sono usati per rivestire gran parte dell’edificio più alto. Elementi in cotto assemblati a secco e messi in opera tramite dispositivi a fissaggio meccanico in modo da formare un grigliato di schermatura, che però impedire di godersi la vista sugli verdi spazi circostanti.

Per il rivestimento delle parti opache sono stati utilizzati circa 2.600 m2 di pannelli in terracotta,  per realizzare i quali sono state impiegate lastre tipo “TERRAONE”: il processo altamente specializzato, che ha portato alla loro realizzazione ha visto la partecipazione attiva di Palagio Engineering che ha assunto un ruolo dominante sia nella loro progettazione che nella messa in opera. Per i frangisole del blocco più basso, montati su telai e strutture in metallo, sono stati utilizzati “TERRATUBE” per una superficie totale di circa 1200 m2.

L’utilizzo della terracotta in questo progetto nipponico assume un ruolo metaforico molto importante. Infatti se nelle realizzazioni occidentali di Palagio Engineering il cotto imprunetino rappresenta il legame per eccellenza con la tradizione architettonica e costruttiva millenaria, in Giappone non ha questo ruolo, essenzialmente svolto dal legno: il cotto diventa quindi simbolo di avanguardia, design, contemporaneità.

Ubicazione: Tokyo

Superficie rivestita:  3.800 mq

Progettista:  Richard Rogers Partnership

Anno di realizzazione: 1999-2005

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Il Gruppo VIVATERRA recupera le aree di escavazione a tutela dell’ambiente

Il tema del recupero delle aree scavate è sempre più attuale in un contesto che mira alla tutela e preservazione del territorio. Un argomento di grande interesse per il Gruppo industriale VIVATERRA, regolato da direttive regionali e coinvolto nella pianificazione ed attuazione di un piano strutturale per il rinverdimento e il recupero delle aree dismesse o in abbandono.

Le attività estrattive in Toscana hanno sempre avuto una parte rilevante per l’economia regionale e rappresentano la base per lo sviluppo dell’attività produttiva di cotto imprunetino dei marchi controllati da VIVATERRA: Il Ferrone, Il Palagio e Cotto Impruneta. Certamente le cave sono necessarie ma proprio per questo necessitano tutta l’attenzione e la capacità che esperti professionisti possono mettere in campo. Esse rappresentano da sempre un segno distintivo del paesaggio imprunetino e ne fanno parte in modo integrante.

I materiali prodotti dalle cave del Gruppo VIVATERRA sono classificati ad uso industriale, per costruzioni edili e opere civili. Si tratta di cave “generazionali” con fasi di coltivazione molto diluite nel tempo ben pianificate e programmate con scrupolo, per dare vita ad una organizzazione dei lavori sempre tesa ad ottimizzare il processo produttivo e ad uno sfruttamento che non deturpi in modo sostanziale il territorio e il paesaggio.

Infatti VIVATERRA ritiene con convinzione e fermezza che la buona tecnica di coltivazione e la tutela dell’ambiente non cerchino di raggiungere finalità contrapposte a meno che non si esageri in un senso o nell’altro. Ad esempio la valutazione e i criteri di stabilità dei fronti di scavo sono sempre coerenti a quanto previsto nel progetto di coltivazione ponendo grande attenzione a che non si verifichino dissesti idrogeologici. I luoghi di lavoro, le attrezzature e gli impianti sono inoltre progettati, utilizzati e mantenuti in efficienza in modo sicuro.

La vecchia cava adiacente allo stabilimento di Il Ferrone è stata completamente rinverdita negli anni 2001-2003. Oggi la zona è stata restituita alla natura con alberi frondosi ad alto fusto. Le due cave attuali sono rinverdite nelle parti esaurite, mentre quella di Il Ferrone porta nella concessione di autorizzazione la progettazione di un parco che sarà ceduto al Comune di Greve a fine utilizzo.

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Palagio Engineering progetta una Comunicazione “Social”

Diventare gli artefici della comunicazione, fornire le proprie interpretazioni della progettazione architettonica contemporanea e instaurare una conversazione forte riuscendo ad essere trasparenti, credibili ed esaustivi: questa la missione che Palagio Engineering si è prefissato con l’apertura di un nuovo spazio social, il blog, e con molte altre iniziative di comunicazione integrata.

La progettazione architettonica si inserisce in un contesto altamente tecnologico, utilizza strumenti all’avanguardia che consentono realizzazioni ardite e risultati fino a qualche anno fa impensabili: questo il pane quotidiano con cui si confronta Palagio Engineering. Perché non sfruttare questa esperienza anche in un settore, la comunicazione, che consente di raggiungere i propri interlocutori in ogni angolo della terra?.

La sfida che vede scendere in campo Palagio Engineering, in queste ultime settimane, ha un sapore diverso e si svolge in un territorio meno consueto, in cui non dominano compassi, giochi di linee e squadre ma che necessita di altrettanta precisione, dedizione e proporzioni perfette. Palagio Engineering ha preparato una vera evoluzione al suo comunicare ed entra con l’eleganza e il pregio delle sue realizzazioni nel mondo della comunicazione 2.0.

Il blog da pochi giorni on-line vuole essere una piattaforma non solo informativa ma di riferimento per tecnici architetti e ingegneri, progettisti in materia di rivestimenti di edifici dove dibattere, porre quesiti e proporre soluzioni su misura, versatili ed efficienti. Verranno inserite comunicazioni dall’azienda, realizzazioni, fotogallery, news, post, dettagli tecnici e molto altro ancora.

Una voce nuova si leva, dunque, dal web, contemporanea, tecnica e specializzata ma che vuole anche aprirsi in modo più informale e diretto a tutti coloro che condividono con Palagio Engineering la passione per design, costruzione, architettura e ingegnerizzazione.

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I pavimenti in cotto Il Palagio rivelano la loro anima Green

L’acqua, oltre ad essere il bene più prezioso per l’umanità tanto da essere considerato il petrolio del 21° secolo, è anche uno degli elementi alla base della produzione di pavimenti e rivestimenti in cotto. Il Palagio rivolge un’attenzione sempre più consapevole all’ambiente e nello specifico al riciclo dell’acqua all’interno del suo stabilimento produttivo. Adottare gli accorgimenti giusti per il risparmio dei consumi ed ottimizzarne il recupero, questi alcuni gli aspetti su cui si focalizza la mission aziendale del marchio di cotto imprunetino.

L’acqua insieme all’argilla è l’elemento chiave nella produzione di elementi in cotto: le prestigiose tavelle nascono per l’appunto dalla loro unione. Proprio per questo motivo Il Palagio ritiene che il riciclo dell’acqua, oltre ad essere un’importantissima risorsa per l’azienda in quanto permette notevoli risparmi energetici ed economici, rappresenti in realtà un atteggiamento responsabile nei confronti di un ambiente così generoso: “L’area imprunetina fornisce un’argilla di assoluta eccellenza che ci consente di produrre un prodotto di grande pregio, è nostro dovere osservare il territorio lavorando in modo da preservarlo”.

Il riciclo produce un risparmio di acqua pregiata, ne migliora la qualità dell’approvvigionamento, la rende disponibile per l’ambiente ed inoltre riduce la quantità di affluente trattato, che viene quotidianamente riversato in fiumi e mari in ogni angolo del pianeta, riducendo il conseguente inquinamento.

Nello stabilimento di Il Palagio si effettua un riciclo completo dell’acqua durante le varie fasi di lavorazione del cotto. I risultati, nel corso degli ultimi due anni, sono stati così eccellenti da aver portato ad una riduzione del consumo idrico annuale di circa i ¾. A livello produttivo l’unica acqua che viene effettivamente ancora dispersa  è quella sotto forma di vapore nella fase di essiccatura.

Infine Il Palagio si occupa anche di depurare l’acqua di servizi, docce, spogliatoi e mensa per mezzo di metodologie a basso impatto ambientale, quali i fanghi biologici, prima che essa venga scaricata nei corsi d’acqua, in modo da ridurre l’impatto sul sistema ecologico e sulle riserve idriche per uso alimentare.

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Vivaterra si impegna per la realizzazione di un prodotto ecosostenibile: il cotto imprunetino

Vivaterra è un gruppo industriale che ha assunto un comportamento socialmente responsabile sotto molteplici punti di vista, fra cui quello della tutela dell’ambiente e del territorio in cui opera.

Il cotto imprunetino dei marchi detenuti da Vivaterra, è apprezzato e conosciuto in tutto il mondo per il suo pregio e quale simbolo di eleganza e distinzione. Nell’ottica dell’architettura moderna vede il suo valore ulteriormente accresciuto grazie alla naturalità, che lo qualifica come un prodotto biosostenibile d’eccellenza.

Vivaterra assicura lo sviluppo dell’attività dei suoi marchi, Il Ferrone, Il Palagio e Cotto Impruneta, con grande trasparenza, responsabilità e attenzione volte a perseguire un uso efficiente di risorse naturali e di energie. Una nuova leva competitiva che consente al gruppo di affermarsi ai più alti standard.

L’impegno di Vivaterra a sostegno dell’ambiente e del territorio, in cui i marchi detenuti esplicano la loro attività produttiva, si evince dall’interesse posto alla realizzazione di una serie di prodotti, che per la natura delle materie prime utilizzate, si attestano a pieno diritto tra i materiali costruttivi e di arredo biocompatibili.

L’impegno ecologico di Vivaterra diventa così parte integrante della sua mission, garantito dalla certificazione ISO 14001: 2004, e si estende anche alla salvaguardia dell’ambiente e alla tutela della salute di chi lo abita provvedendo a controlli mirati agli stabilimenti produttivi.

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Le pareti Ventilate di Palagio Engineering protagoniste alla fiera AIA 2011 di New Orleans

Palagio EngineeringPalagio Engineering esporrà a Aia 2011 nello spazio dedicato alle ceramiche italiane, in collaborazione con ICE. La prestigiosa società ingegneristica toscana, leader nella progettazione e realizzazione di pareti ventilate e schermature frangisole in terracotta imprunetina, attende partner, collaboratori e visitatori professionisti presso lo stand 3041 per esplorare le nuove tendenze in materia di design e costruzione.

La progettazione di “involucri” che sappiano attribuire un’identità immediatamente identificabile, è un aspetto di fondamentale importanza nella progettazione architettonica degli edifici. Le facciate ventilate e le schermature frangisole di Palagio Engineering interpretano questo ruolo con grande efficienza ed attualità e proprio per questo non potevano mancare un appuntamento così importante come AIA 2011, che si svolgerà a New Orleans dal 12 al 14 maggio.

Una marcata sensibilità per materie prime di eccellenza, naturalità, affidabilità, tecnologia e design sono le prerogative a cui Palagio Engineering si ispira per una “messa in scena” di pregio che risponde a precise esigenze estetiche, a cui sa coniugare elevate prestazioni fra cui quelle termo energetiche e la riflessione dei rumori esterni.

Questi i presupposti su cui Palagio Engineering basa la partecipazione a AIA 2011. La società toscana è una realtà ingegneristica che ha saputo costruirsi un successo internazionale che si fonda sulla qualità e la funzionalità del prodotto e del servizio offerto. Palagio Engineering sarà presente presso lo spazio espositivo 3041 dedicato alle Ceramiche Italiane, concesso in collaborazione con ICE. Non solo una presenza istituzionale in quanto collaboratori, partner e visitatori professionisti di tutto il mondo avranno la possibilità di entrare in contatto diretto con la varietà, la qualità e la raffinatezza delle soluzioni progettuali proposte.

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Il cotto imprunetino è al centro della Mission aziendale del Gruppo VIVATERRA

VivaterraIl Gruppo VIVATERRA può vantare con i marchi controllati Il Ferrone, Il Palagio e Cotto Impruneta e la partner Palagio Engineering, una forte presenza sul mercato, orientata al cliente, alla tutela della tradizione e alla produttività. Il progetto prevede lo sviluppo un programma di lavoro a lungo termine che si basa sulla solidità finanziaria del gruppo e su una dinamicità che lo rende pronto ad accogliere le sfide del futuro.

Il Gruppo Industriale VIVATERRA, è stato creato con la ferma volontà di dare rilievo ed impulso ad un patrimonio della Regione Toscana e più nello specifico del distretto imprunetino: il cotto, realizzato con argille uniche al mondo per le qualità chimico-fisiche. L’obiettivo sostanziale è quello di prendersi “cura”, con efficacia e determinazione, della diffusione di un prodotto che esalta la terra, nella sua accezione più semplice, portandola ai massimi livelli di raffinatezza ed eleganza, ma riscoprendone l’accessibilità, la fruibilità e la versatilità, tutti aspetti attraverso i quali le esigenze architettoniche di oggi possono esprimersi.

VIVATERRA si impegna attivamente in una ricerca volta alla tutela e promozione di elementi e processi produttivi naturali. Può, infatti, vantare la certificazione ISO 14001:2004, e l’adozione di tutti i sistemi di gestione qualità necessari a promuovere un materiale unico, la terracotta, per la sua capacità di coniugare pregio, naturalità e resistenza, tre caratteristiche che lo rendono vincente sul mercato.

Proprio per tutti questi motivi VIVATERRA ha attivato un sistema di comunicazione chiaro e veritiero nei confronti di un pubblico sempre più esigente, fornendo un servizio efficiente, affidabile e competitivo. Oggi tutto il mondo economico, e non solo, è in costante trasformazione sulla scia di mode e nuove occasioni di consumo, per cui l’offerta non può essere statica, ma deve evolversi sotto una guida strategica forte e determinata.

I marchi controllati, Il Ferrone, Il Palagio e Cotto Impruneta assieme alla partner Palagio Engineering sono di assoluta qualità e coprono ogni esigenza del settore “rivestimenti di edifici, interni esterni”, grazie a gamme complete, a formati nuovi e a tecnologie sempre più all’avanguardia. Il lavoro portato avanti dal Gruppo VIVATERRA consente ai marchi di operare con tranquillità finanziaria e di affrontare le sfide del domani con solidità.

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L’innovazione il suo punto di forza, la tradizione della terracotta le sue solide basi: il Gruppo VIVATERRA

Quattro marchi di qualità e distinzione della terracotta imprunetina hanno trovato nell’azienda VIVATERRA la forza e le risorse necessarie per rinnovarsi e proporsi sul mercato più solidi che mai. Da questa unione nasce un progetto che si realizza attraverso le peculiarità, il lavoro e lo sviluppo che ogni brand persegue nella progettazione e commercializzazione dei suoi prodotti.

VIVATERRA è un gruppo industriale nato 10 anni fa quando Il Palagio, affermata realtà della terracotta imprunetina ha acquisito uno dei più prestigiosi marchi del settore a livello mondiale: Il Ferrone. La solidità e lo spiccato spirito imprenditoriale si sono andati ancora più affermando attraverso la partnership con Palagio Engineering e con la recentissima acquisizione di Cotto Impruneta. In VIVATERRA si coniugano l’espressione dell’innovazione di un gruppo attivo, giovane e dinamico con il rispetto per la tradizione propria della terracotta.

L’azienda ha sede nel cuore del distretto imprunetino, fra le colline toscane, a testimonianza del legame profondo che ciascun marchio, che essa rappresenta, ha con il territorio e con il prodotto principe che rende la terracotta imprunetina unica al mondo: l’argilla. La flessibilità nella gestione che VIVATERRA fa dei suoi brand consente di mantenerne le singolarità e le peculiarità che li caratterizzano e che ne hanno decretato il successo nel corso degli anni e di valorizzare l’artigianalità di alcune lavorazioni.

Una guida, dunque, una sorta di garanzia di solidità per il mondo, ecco il ruolo svolto da VIVATERRA che, pur coordinando le varie attività, lascia che vengano attuate tutte le politiche di libera concorrenza, di indipendenza, di sviluppo e rinnovamento tipiche di ogni brand, fornendo al contempo una nuova sicurezza finanziaria, un miglior approccio con il territorio che consente un’espressione piena della propria vitalità aziendale.

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Palagio Engineering annuncia la partecipazione a AIA 2011, National Convention and Design Exposition

L’esposizione è programmata dal 12 al 14 Maggio 2011 a New Orleans presso l’Ernest N. Morial Convention Center e promette di essere l’evento dell’anno, a livello mondiale, in materia di innovazione e sviluppo in ambito architettonico e di design. Palagio Engineering, con la sua pluriennale esperienza nel settore ingegneristico e nella realizzazione di pareti ventilate e frangisole in cotto imprunetino, non poteva mancare questo appuntamento.

800 espositori provenienti da tutto il mondo per presentare al pubblico nuovi prodotti, tecnologie e soluzioni innovative per il design. Vedere e toccare con mano, prendere informazioni dettagliate direttamente da chi progetta e produce: questi gli aspetti peculiari della manifestazione. In questo contesto si esplica la partecipazione di Palagio Engineering, che nella sua attività di progettazione e realizzazione di pareti frangisole e ventilate collabora con ingegneri ed architetti nazionali ed internazionali.

AIA sin dal 1857 ha rappresentato un punto di riferimento per il mondo dell’architettura, catturando l’attenzione di tutti gli addetti al settore e dettando le ultime tendenze progettuali. I membri di questa organizzazione, che anche quest’anno sta ultimando i preparativi per la manifestazione, aderiscono ad un codice etico e professionale sinonimo di garanzia, per clienti e collaboratori, di elevatissimi standard di competenza, preparazione e serietà.

Un appuntamento che vedrà anche Palagio Engineering tra gli assoluti protagonisti, in un momento in cui i materiali naturali di rivestimento per pareti esterne di edifici e costruzioni gode di grandi favori. Palagio Engineering offre soluzioni all’avanguardia, studiate e perfezionate in ogni dettaglio sia esso strutturale sia estetico. Inoltre si trova a poter contare su un materiale, la terracotta imprunetina, di gran pregio e dalle qualità altamente vantaggiose sia in termini di bellezza e raffinatezza, sia di risparmio energetico, di assorbimento acustico  e di manutenzione. Le lastre in cotto di “Il Palagio” sono forgiate dalla terra con acqua e fuoco, realizzate in loco, contribuendo così a ridurre le movimentazioni di materiale su strada, per cui si inseriscono alla perfezione nel contesto dell’ecosostenibilità.

AIA 2011, un evento che quest’anno si presenta ancora più rinnovato e incrementa ulteriormente il suo ruolo di vetrina di idee innovative e green e soluzioni tecnologiche all’avanguardia che ispireranno e condizioneranno la progettazione del prossimo futuro.

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L’argilla Galestro patrimonio e ricchezza di Il Palagio

Dai tradizionali orci e vasi alle costruzioni architettoniche più contemporanee e futuriste, così si esplica la versatilità della terracotta del distretto imprunetino con marchio Il Palagio. Una materia prima dalle qualità particolari, la più compatta ed elastica al mondo, consente di realizzare prodotti in cotto resistenti, durevoli e di grande impatto estetico.

La cava di Il Palagio e il suo stabilimento produttivo si trovano all’interno del distretto imprunetino, zona caratterizzata da innumerevoli cave a cielo aperto di una delle argille più preziose al mondo. Dalle sue colline, nate in un’epoca geologicamente piuttosto recente circa 350 milioni di anni fa, viene estratto il Galestro un’argilla scistosa, ad alto tenore di ferro, estratta in Impruneta stessa o sui poggi vicini, a Tavarnuzze, al Ferrone o lungo la Val di Greve.

Utilizzata sin dall’epoca degli etruschi è divenuta poi protagonista dei progetti architettonici rinascimentali per radicarsi definitivamente, nel corso dei secoli, nell’economia locale: da allora l’applicazione di nuove metodologie e innovazioni tecniche hanno portato questa argilla a caratterizzare la progettazione di abitazioni, ambienti urbani, luoghi di culto, centri commerciali e molto altro ancora.

Si tratta di un’argilla dal color azzurro violaceo, ricca di minerali e materiali organici che attraverso le sue caratteristiche chimici fisiche riesce a dare origine a un cotto dalle qualità straordinarie. Il Palagio è riuscito ad ottimizzare e perfezionare queste caratteristiche grazie all’applicazione di tecnologie all’avanguardia che consentono di realizzare un prodotto dalle particolarità estetiche uniche, durevole, resistente alle intemperie, agli sbalzi di temperatura e all’attrito e tale da garantire applicazioni sempre ai massimi livelli.

In grado di soddisfare tutte le esigenze architettoniche sia in stile contemporaneo che più tradizionale, l’argilla di Il Palagio, estremamente elastica nella fase di lavorazione con l’acqua, diventa compatta e solida dopo la fase di cottura ad alte temperature, per pavimenti e rivestimenti in cotto adatti ad arredare tanto gli interni quanto gli esterni.

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Cotto Impruneta presenta la promozione Terrae Nove

Cotto Impruneta inaugura il 2011 con una promozione molto interessante, che vede il cotto Terrae Nove in veste di interprete assoluto. A fare da corollario il suo fascino, il suo legame con la tradizione e la sua praticità, che permettono realizzazioni con tempi di posa brevi e con un risultato finale di qualità.

Il cotto si scopre protagonista di questo inverno che volge al termine, con la promozione Terrae Nove. Il lancio avverrà nei prossimi giorni da parte di Cotto Impruneta, un marchio che ha fatto dell’argilla lavorata con acqua e fuoco, un materiale principe nel mondo dei pavimenti e rivestimenti destinati all’edilizia. Realizzato seguendo ancora un rituale antico ma con evoluzioni tecnologiche all’avanguardia hanno portato ad un prodotto moderno e adattabile ad ogni stile e necessità.

In Terrae Nove si esaltano la naturalità delle sue origini e la praticità della posa, che grazie ad un sistema di lavorazione esclusivo, richiede tempi molto più brevi e nessun trattamento specifico con cere e agenti chimici, per un Cotto che consente un’abitabilità immediata, garantendo al contempo una durata unica anche a pavimentazioni caratterizzate da un intenso e frequente calpestio.

La lavorazione a ingobbio permette di realizzare superfici più luminose e trasparenti, in cui le tonalità tipiche del cotto imprunetino si esaltano, ed assicura un’impermeabilità una resistenza antimacchia ai massimi livelli. Il Cotto così prodotto non teme umidità, non dà mai efflorescenze e grazie ai formati, alle misure e ai pezzi speciali consente una versatilità molto apprezzata nell’ambito dell’edilizia. Terrae Nove arreda con arte e stile ogni spazio abitativo e non, con una riuscita impeccabile, espressione ancora una volta dell’eleganza e della forza di Cotto Impruneta.

Per tutti i dettagli visitate il mini-sito http://terraenove.cottoimpruneta.it

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Il Ferrone e la promozione Cotto “Artigiani a Mano”

In fase di ultimazione i preparativi per il lancio della promozione Cotto “Artigiani a mano” che ha come protagonista il prestigioso marchio Il Ferrone. Poche le indiscrezioni rilasciate in merito ma di sicuro si tratterà di un’occasione da non perdere, nel corso dei primi mesi del 2011, affinché le porte delle case di molti italiani si aprano al vero “cotto imprunetino”.

Un nome, Il Ferrone, che è da 40 anni sinonimo di qualità e pregio nel panorama del cotto non solo italiano ma internazionale, una promozione che vede i riflettori puntati su un articolo molto particolare che sa coniugare l’estetica e la bellezza delle lavorazioni artigianali, con le esigenze di posa che solo i prodotti industriali riescono a dare.

“Artigiani a mano” è un cotto che nulla cede in termini di pregio, eleganza e gusto estetico, evocatore di atmosfere da sogno ma al contempo estremamente durevole e solido. Un cotto che mantiene inalterata tutta la raffinatezza ed il pregio di un prodotto naturale che trae la sua forza dalla terra, dall’acqua e dal fuoco, gli elementi da cui è ancora oggi forgiato. Il suo stile si esprime anche attraverso i colori delle varianti disponibili che evidenziano ancora di più la sua versatilità e adattabilità ad ogni ambiente: colorazione rosso imprunetino per Corte Antica, rosata per Terre Chiare, Colorazione base rosso imprunetino con venature sparse tendenti al tabacco per Recupero e ocra tenue per Spoleto.

La molteplicità di formati e misure commercializzati consentono di soddisfare tutte le esigenze estetiche e di design sia degli interni che degli esterni, inoltre Il Ferrone mette a disposizione della sua clientela un formato speciale dallo spessore di soli 13mm che rende ancora più facile la posa su pavimenti già esistenti, mantenendo inalterate le sue qualità di resistenza.

A breve Il Ferrone comunicherà tutti i dettagli inerenti la promozione Cotto “Artigiani a Mano”, un’iniziativa che è in realtà un’occasione per entrare in contatto con un materiale, con una storia secolare, dalle caratteristiche tecniche e dai contenuti estetici che ne confermano validità e attualità.

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Comunicati

Il Cotto con marchio Il Palagio ora è su internet con il Blog, Facebook e Twitter

Ha preso il via proprio in questi giorni l’era 2.0 di Il Palagio, cotto pregiato imprunetino. Il blog aziendale, le pagine di Facebook e Twitter sono molto più di semplici vetrine virtuali, infatti esprimono la necessità, da parte del prestigioso marchio, di rafforzare la conoscenza presso il pubblico sia dei materiali prodotti, già affermati sul mercato da 30 anni, sia dei valori e delle qualità aziendali.

È una svolta in chiave davvero contemporanea quella di Il Palagio, che tramite l’apertura del Blog e delle pagine di Facebook e Twitter compie un ulteriore passo verso i propri clienti facendosi conoscere più a fondo ed anche interagendovi in modo diretto per ascoltarne le necessità, e comunicare loro tutte le novità, le anticipazioni e le promozioni in materia di “cotto”: la dinamicità e l’intraprendenza trovano così un nuovo canale per esprimersi.

Uno spazio aperto ai commenti e ai suggerimenti in uno scambio continuo e proficuo, in cui raccontare di progetti in corso e futuri, di innovazioni adottate, del know-how ed dell’expertise sviluppati nel tempo, di valori, stile di vita aziendale: un modo per far emergere la realtà di Il Palagio in modo più informale, al di fuori dei rigidi schemi imposti dalla comunicazione tradizionale.

Per un marchio che ormai da anni è abituato alle luci della ribalta ecco aprirsi un nuovo palcoscenico da solcare, in chiave del tutto mediatica, non solo come supporto divulgativo nei confronti del pubblico appassionato, ma anche come valida fonte di informazioni e news per la stampa: un’opportunità per diventare a tutti gli effetti editori dei propri punti di vista, della mission aziendale e molto altro ancora.

Il look è semplice e minimale, tutta l’attenzione è centrata sulla notizia, sulle belle immagini che sempre l’accompagnano e sull’opinione di tutti coloro che vorranno partecipare all’attività di questa piccola web community che sta crescendo. Ogni posts racconterà un piccolo pezzo di “storia” di questo marchio che da 30 anni arricchisce edifici ed abitazioni in tutto il mondo.

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