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Nova Koinè organizza la terza edizione di Volti & Voci del Sud: appuntamento a Marigliano il 13 e 14 luglio

L’Associazione Nova Koinè è lieta di annunciare le date di Volti & Voci del Sud 2013, festival dedicato al tema del gemellaggio tra culture accomunate dal concetto di Sud, inteso come luogo universale del vissuto più che come convenzione geografica. Il 13 e 14 Luglio nella Villa Comunale di Marigliano (Napoli) la terza edizione proporrà un viaggio nella cultura culinaria e musicale mediterrana articolato in 4 concerti serali, 2 workshop culinari, 2 documentari di testimonianza.

All’insegna del gusto i workshop di ricette si incentreranno su due ricette tipiche dell’area berbera e nord africana: il celebre cous cous e il semplice e squisito mesemmen, dei quali verranno spiegati tutti i segrei di preparazione ad opera di un cuoco marocchino. La riflessione attorno ai tempi principali dell’azione di Aps Nova koinè verrà svolta sulla scorta delle suggestioni provenienti da due documentari indipendenti: “United: campioni fuori dal ghetto ” di C. Sabatino e G. Amore è una storia di integrazione sulle ali dello sport, mentre  “Non è un paese per neri” documenta la condizione dei lavoratori extracomunitari dell’agro aversano, terra di camorra e schiavitù. Il pomeriggio di sabato 13 luglio sarà impreziosito dall’intervento degli esperti di Vox Alterna, che terranno un seminario divulgativo sulle tecniche di musicoteprapia.

L’area adibita per gli espositori sarà animata dalla presenza del Sahara Bar, dove, al riparo di una tenda marocchina da deserto fedelmente ricostruita in loco, sarà possibile rilassarsi con narghilè variopinti e tè marocchini.

Solcheranno il palco di Volti & Voci del Sud 2013 il duo composto dalla maestra di danza del ventre Claudia Soheir e Paolo Occhinegro, la carica elettrica dei Milk & Bullets, l’instancabile combo samba dei Bateria Pegaonda e il ritmo irresistibile afro-mediterraneo dei Sunigal Tribales.

Massimo Andrei, regista e attore, co-ideatore di Cogito Ergo Sud sarà ospite d’eccezione della serata di sabato 13 luglio.

Info e orari del programma:

novakoine.it/festival

Contatti:

[email protected]

3297907424

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Grano, cereale trasformista: dalla farina al bulgur

Dalla semola di grano duro setacciata fino a ottenere piccoli granelli, si ottiene il cuscus. Questo viene poi cotto e servito in pentole ad hoc: le cuscussiere. Questa semola  è la base per moltissime ricette della tradizione araba nord-africana. Inoltre è possibile incontrarla, tiepida o calda, sulle tavole siciliane e spagnole per via delle passate colonizzazioni. Per evitare tempi lunghi di preparazione, la soluzione più comoda e veloce è la versione precotta: si prepara unendo la semola all’acqua bollente leggermente salata, subito dopo si spegne e si lascia ammorbidire, chiusa da un coperchio per pochissimi minuti. Ovviamente, la quantità di acqua da portare ad ebollizione varia a seconda di quanta semola si aggiunge e di quale condimento farà da accompagnamento (se risulta particolarmente liquido è preferibile tenere il cuscus un po’ più al dente).  Come per altri cereali, in commercio è possibile trovare anche tipologie semi-integrali e integrali.

Un altro ingrediente tipico della cucina mediorientale, in particolare della Turchia, è il bulgur. A differenza del cuscus  in quelle regioni si consuma generalmente freddo. Si produce lavorando il grano duro germogliato, che viene fatto essiccare e successivamente viene ridotto ad una granella abbastanza grossolana. Dal momento che deriva dal grano germogliato, il bulgur ha più elementi nutritivi rispetto al cuscus o addirittura al chicco intero. Da un punto di vista nutrizionale fornisce molte fibre, vitamine del gruppo B, fosforo e potassio. Si presta a innumerevoli tipi di ricette: con verdure , formaggi, uova  o legumi. A seconda della grandezza del granello cambia la tipologia di bulgur, e di conseguenza i suoi tempi di cottura. Il bulgur è adatto sia come primo estivo o invernale, sia come elemento di accompagnamento a secondi gustosi.

Grano tenero

Produce soffici farine. La farina 00, bianchissima e sottile, risulta povera di proteine, minerali, vitamine e fibre. È adatta per la preparazione di tutti i prodotti da forno, per la pasta all’uovo e per addensare salse. La farina 0, è leggermente più ricca di principi nutritivi e quindi più equilibrata. Le farine 1 e 2, meno raffinate, si prestano per la preparazione di pane e dolci rustici. Lo stesso vale per la farina integrale, ottenuta dalla macinazione del chicco intero, compreso il germe ricco di oli insaturi, proteine, minerali e vitamina E. Origina impasti piuttosto asciutti e friabili e quindi richiede una maggiore aggiunta di liquidi o condimenti: per ovviare a ciò si può miscelare la farina integrale con la 0 o la 00.

Grano duro

Dai suoi chicchi derivano semole con granelli spigolosi e irregolari, tendenti al giallo, leggermente più proteiche e, di conseguenza, ricche di glutine rispetto agli sfarinati di grano tenero. Il chicco intero di grano duro è particolarmente nutriente e saziante, si utilizza per alcuni dolci tradizionali, come la pastiera napoletana, e per minestre e insalate sia calde che fredde. Richiede una notte di ammollo e una cottura di circa un’ora. Per accelerare i tempi, è possibile acquistare i chicchi di grano duro parboiled, pronti in circa 10 minuti. La semola di grano duro è base di minestre, gnocchi, polentine, creme dolci o salate e altre numerose ricette. Quando viene doppiamente macinata (“semola rimacinata”) diventa più sottile e simile alla farina. Ed è proprio questa farina a conferire l’irresistibile profumo, il sapore e un bel colore tendente al giallo, dei pani del nostro meridione e in particolare di quello siciliano.

Scegliere il grano integrale o quello raffinato?

I prodotti integrali hanno diversi punti a loro favore riguardo l’apporto di sostanze nutritive. Occorre maggiore tempo prima che l’organismo le assorba, e questo evita bruschi picchi/cali glicemici e favorisce un corretto e naturale appetito, arginato da un solerte senso di sazietà. Garantiscono molte vitamine, minerali e ottime proteine. Il grano integrale contiene sostanze che aiutano a prevenire alcuni tipi di tumore e garantisce l’equilibrio della flora batterica intestinale. Però, i cereali integrali possono non essere particolarmente adatti quando si hanno problemi di digestione, di gonfiore addominale e nei bambini molto piccoli. In ogni caso, è sempre importante, preferire grano biologico per garantire un’alimentazione sana e davvero naturale.

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Cucina Internazionale : Informazioni Utili

La Enogastronomia Internazionale come strumento per conoscere un centro abitato.

La enogastronomia incarna l’aspetto più profondo ed reale della arte di un paese, cucinare i piatti peculiari di un spazio, non è semplicemente la creazione di un piatto, ma è la conoscenza di una innovativa arte, delle tradizioni, della tradizione di un paese, mostrata grazie al cibo.

Per questo ragione, uno dei modi ottimali di scoprire un paese, è quello di assaporarne la cucina tradizionale , potendone conoscere, in questo modo, gli prospettive più sconosciuti e peculiari, le consuetudini secolari, i piatti che si tramandano di di famiglia in famiglia e gli incrementi di ogni epoca.

Ogni borgo possiede la sua cultura enogastronomica tradizionale, ed ai nostri giorni, grazie soprattutto alla globalizzazione, è possibile gustare nella penisola italiana ad esempio, le ricette caratteristici delle nazioni Cinese, Giapponese e Thailandese, grazie ai numerosi ristoranti, che sono in maniera particolare nelle grandi città.

Dietro ad ogni piatto, si cela una tradizione secolare, ed i gusti ti permettono di viaggiare alla scoperta della nazione, recarsi in una località e fondere, al splendore dei edifici e della storia antica, anche la consapevolezza delle preparazioni tipiche, potrà essere innegabilmente il modo ideale di trascorrere un soggiorno.

Molti sono i piatti di cucina etnica che,nel nostro paesema più in generale in tutto il mondo, saranno famosi e rendono celebri le nazioni da cui provengono, soprattutto : Maiale agli Aromi e Polpette di Ceci dalla gastronomia africana,Zuppa di Gamberi e Pollo alle Mandorle per la cultura enogastronomica cinese, Full Mudammas e Rqaqat Jibnehper la gastronomia araba, Patate Ripiene e Torta di Mosto per la gastronomia greca, Zuppa di Soia e Cumino e Udon in Brodo per la cucina giapponese, Kashmir Kebab e Kulfi al Cardamomo per la cultura enogastronomica indiana, Noodle con Curry e Gamberi Satay per la cucina Thailandese, Riso alla Messicana e Gazpacho per la cultura enogastronomica messicana.

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