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Un aiuto indispensabile per le cucine dei ristoranti: le confezionatrici sottovuoto

Una delle attrezzature per ristorazione meno considerate quando si allestisce una cucina professionale è la confezionatrice per il sottovuoto. Solitamente le prime macchine alimentari che ci si affretta ad acquistare sono le cucine a gas, i forni professionali, gli armadi frigo e così via, indubbiamente tutte attrezzature fondamentali per l’avvio di una attività di ristorazione, ma le macchine per il sottovuoto svolgono una funzione che non può essere definita secondaria nel lavoro della cucina di un ristorante.
Il motivo è molto semplice: spesso si ha la necessità di gestire grandi pezzature di carne o consegne di grandi quantità di pesce o altri alimenti deperibili. Avendo a disposizione una confezionatrice per il sottovuoto si possono lavorare i cibi con calma, prendendo, di volta in volta, solo la quantità di cui si ha bisogno.
I vantaggi di questa particolare attrezzatura per ristoranti sono chiari: una maggiore praticità per la preparazione del piatto, un aumento della qualità del prodotto, poichè eliminando l’ossigeno si riduce l’ossidazione degli alimenti, ed infine una possibilità di conservare il prodotto per un periodo più lungo. A proposito di quest’ultimo fattore, è possibile tener presente che una confezionatrice per il sottovuoto raddoppi, in media, il periodo di normale conservazione dell’alimento, anche se questo spettro temporale può avere in realtà, delle oscillazioni in più o in meno, in base al tipo di cibo.
Un altro vantaggio riguarda il fatto di poter confezionare anche alimenti che dovranno poi essere congelati, in modo da proteggerli contro il freddo.
Affinché si possano ottenere tutti questi vantaggi, bisogna assicurarsi che il processo di confezionamento sia svolto adeguatamente e quindi è necessario lavorare in totale pulizia, per azzerare il rischio di contaminazioni batteriche e soprattutto confezionare gli alimenti appena acquistati, per non fargli perdere la freschezza.
Sul mercato si possono trovare molteplici tipi di confezionatrici per il sottovuoto, ma normalmente la scelta ricade quasi sempre sui modelli a campana, visto che quelli domestici non sono adatti per le attività di ristorazione.

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L’installazione delle cappe aspiranti nelle cucine professionali

Al momento dell’allestimento di un locale di ristorazione, di qualunque genere esso sia, è importante che il progettista rispetti delle precise norme igienico-sanitarie dettate dalle direttive europee e dai regolamenti delle ASL di appartenenza. Nella selezione delle attrezzature e dell’arredamento per la ristorazione occorre quindi ricordarsi di acquistare solo prodotti omologati, in grado di garantire un definito livello di sicurezza alimentare. L’areazione del locale di ristorazione è un tema molto delicato al riguardo.
Tanto per iniziare la legge impone che il piano cottura, la friggitrice professionale ed il forno a girarrosto dei ristoranti siano sempre essere dotati di cappe aspiranti o a dispersione automatica dei vapori; è altresì necessario che tali cappe di aspirazione e parte del banco caldo, siano in acciaio inox ed a tenuta stagna.
Per la ristorazione esistono infatti due varianti di cappe aspiranti: le cappe filtranti a carboni attivi e sbocco a parete e le cappe aspiranti con sbocco in canna fumaria o a parete. Con le prime l’aria aspirata viene filtrata attraverso dei carboni attivi e, una volta depurata, viene reimmessa nell’ambiente oppure all’esterno allo stato di vapore acqueo, mentre con le classiche cappe di aspirazione, i fumi ed i cattivi odori vengono espulsi direttamente all’esterno attraverso specifici condotti di evacuazione. Nelle cucine dei ristoranti però, a differenza delle cucine casalinghe, i vapori post filtrazione non possono essere reimmessi all’interno, ma dovranno obbligatoriamente essere sfogati all’esterno, una volta che siano stati depurati e deodorati.
La potenza e la portata delle cappe di aspirazione per ristoranti devono essere scelte in base alle attrezzature per la ristorazione presenti nella cucina professionale: in particolare devono essere adeguate alla dimensione del piano cottura installato, senza dimenticare che la larghezza della cappa aspirante non può mai essere inferiore a quella del piano cottura della cucina a gas; inoltre eventuali grill o friggitrici, presenti nella cucina del ristorante, richiedono cappe di aspirazione di potenza elevata.
La periodica manutenzione degli impianti di aspirazione industriale e la sostituzione dei filtri che hanno perso la loro capacità di depurazione, sono una condizione necessaria affinchè l’aria venga mantenuta costantemente salubre all’interno delle cucine professionali.

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