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Verso un’urbanizzazione sostenibile, Davide D’Arcangelo: l’innovazione ha un ruolo centrale

Ospite del programma radiofonico “Io, Chiara e il green”, Davide D’Arcangelo si è soffermato su come sfruttare l’innovazione per ripensare i centri urbani e ridistribuire meglio la popolazione così da contrastare il cambiamento climatico.

Davide D'Arcangelo

Davide D’Arcangelo: trasformare i centri urbani con l’innovazione per combattere il cambiamento climatico

Il cambiamento climatico si combatte anche attraverso un processo di urbanizzazione che possa essere più in sintonia con le funzioni residenziali e la sostenibilità ambientale. Attualmente, il 55% della popolazione mondiale è concentrata nei centri urbani, che occupano solo il 3% della superficie terrestre. In un’intervista andata in onda su “Io, Chiara e il green”, Davide D’Arcangelo propone di sfruttare l’innovazione come strumento per ridefinire le città e le abitudini delle persone, così da ripopolare i territori abbandonati e ridurre l’affollamento nei principali centri abitati. Pensando a come possa essere il futuro delle città, Davide D’Arcangelo ha ricordato Carlos Moreno, il quale “parlava delle città in 15 minuti, dove i servizi pubblici vengono ripensati in chiave digitale e la mobilità diventa anche non mobilità”. Quello che abbiamo davanti deve essere, insomma, “un futuro di sostenibilità” al quale si può arrivare solamente “capendo cosa serve accentrare nelle città e cosa può essere promosso al di fuori”. Trasformare i borghi in luoghi adatti alla terza età grazie ai servizi di telemedicina, potrebbe essere un esempio di come contribuire al decongestionamento dei centri urbani con l’innovazione.

Davide D’Arcangelo: gli esempi dal mondo, da Barcellona a New York

Nel mondo esistono già diversi casi di città che hanno avviato sperimentazioni nell’ambito dell’urbanizzazione con progetti consistenti nella realizzazione di spazi dedicati all’innovazione. Davide D’Arcangelo ne ha riportati alcuni. Sorge a Barcellona il “Distretto 22@”, un’area industriale degradata della città che è stata trasformata in un quartiere dedicato alla tecnologia e che è arrivato ad ospitare circa 7.000 aziende del settore, “con effetti positivi sia sulla riqualificazione che sull’occupazione”. Un altro esempio può essere quello della “Silicon Roundabout nella zona Est di Londra, conosciuta anche come Tech City, dove le imprese digitali hanno attratto talenti e rigenerato il quartiere”. A che punto si trova, invece, l’Italia? Mentre vengono avviati progetti paralleli pure in metropoli come New York e Amburgo, il nostro Paese sembra essere ancora indietro. “Con la nuova programmazione il PON Metro, finora limitato a finanziare la digitalizzazione delle 12 città metropolitane, sarà esteso anche alle città medie come i capoluoghi di provincia. Questo approccio alla digitalizzazione e al riutilizzo degli spazi nelle città potrebbe invertire il trend stimato dall’OCSE, come sta succedendo con il south working in alcune città americane”, ha evidenziato Davide D’Arcangelo, sottolineando i benefici che deriverebbero dall’estendere tale approccio a tutte “le principali città italiane”.

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Davide D’Arcangelo: “Promuovere una cultura dell’innovazione sostenibile”

Nel corso del programma radiofonico “Io, Chiara e il green” condotto da Chiara Giallonardo, Davide D’Arcangelo, Responsabile Sviluppo di Fondazione Italia Digitale, ha approfondito il tema della tecnologia e della digitalizzazione in chiave ambientale.

Davide D'Arcangelo

Davide D’Arcangelo: digitalizzazione e impatto ambientale

Le tecnologie digitali sono ormai una parte integrante delle nostre vite e rappresentano un’importante risorsa per la transizione energetica, nonostante anche il digitale abbia un costo dal punto di vista ambientale. Secondo The European House Ambrosetti, spiega Davide D’Arcangelo, entro il 2030, grazie al digitale, contribuiremo ad abbattere le emissioni di CO2 fino al 10% rispetto ai livelli del 2019. Tuttavia, le stesse tecnologie sono responsabili quasi del 4% delle emissioni di gas serra, con prospettive fino all’8,5% nel 2025. I fattori principali sono gli enormi consumi elettrici di server e data center per l’immagazzinamento dei dati e l’elaborazione e trasmissione dei dati, oltre al consumo di risorse dovuto alla produzione di dispositivi elettrici, al loro trasporto, e così via. Per contribuire a migliorare la situazione, precisa Davide D’Arcangelo, possiamo utilizzare meglio la tecnologia che abbiamo a disposizione: servirsi del cloud per l’archiviazione dei dati e preferire il download allo streaming. Questi comportamenti intelligenti dovrebbero includere anche la diminuzione della luminosità dei nostri dispositivi e l’eliminazione dei vecchi messaggi immagazzinati.

Davide D’Arcangelo: nel nostro Paese c’è un gap da recuperare

Lo sviluppo delle tecnologie digitali, continua Davide D’Arcangelo, rappresenta anche una delle missioni del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza): il 37% dei suoi fondi sono infatti destinati alla transizione verde, mentre il 20% alla transizione digitale. Questi ingenti investimenti si sostanziano soprattutto in infrastrutture digitali, come i data center di proprietà del Paese, nella promozione di una cultura dell’innovazione sostenibile, oltre che nell’utilizzo di algoritmi e intelligenza artificiale che consumano meno energia e nelle nuove tecnologie per lo stoccaggio dei dati capace di ridurre l’impatto ambientale. È necessario un dialogo competitivo pubblico-privato per sviluppare competenze diffuse e massimizzare il loro potenziale: “In questo momento nel Paese le risorse non mancano, mancano forse le competenze in grado di accelerare i processi”, conclude Davide D’Arcangelo sottolineando che “questo è il gap da recuperare per spendere al meglio le risorse del PNRR e fare in modo che la spesa sono sia solo efficiente, ma anche efficace”. 

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Davide D’Arcangelo: la PMI IPSA chiude round di investimento da oltre 1 milione di euro

La digital health company IPSA ha chiuso un importante round di investimento, guidato dalla holding Next4, di cui Davide D’Arcangelo è co-fondatore.

Davide D'Arcangelo

Davide D’Arcangelo: Next4 protagonista nel round di investimento di IPSA

È stata la holding co-fondata da Davide D’Arcangelo, Pierluigi Sassi e Angelo Paletta a guidare il round di investimento che si è chiuso assicurando alla PMI IPSA oltre 1 milione di euro. Per la considerevole riuscita dell’operazione è stato fondamentale il ruolo svolto dal Fondo Rilancio Startup attivato da Next4, in qualità di investitore qualificato. Il Fondo, che opera esclusivamente in co-investimento con determinati soggetti proponenti selezionati, è gestito da CDP Venture Capital SGR. L’Amministratore Delegato della PMI piemontese ha espresso grande soddisfazione per l’ottimo risultato raggiunto: “Siamo molto orgogliosi di questo round di finanziamento che conferma la qualità delle nostre soluzioni, la loro competitività sul mercato e la loro funzionalità rispetto alle esigenze del SSN”.

Le parole di Davide D’Arcangelo sulla digital health company

Al termine della chiusura del round di investimento da 1,380 milioni di euro, il co-fondatore di Next4 Davide D’Arcangelo ha raccontato cosa ha spinto la holding ad investire nella digital health company piemontese: “Quando abbiamo deciso di investire in IPSA eravamo certi che l’innovatività della sua proposta e la solidità del suo programma di sviluppo potessero essere di interesse anche per un investitore istituzionale”. IPSA è ideatrice di una gamma di prodotti IoT che supportano gli operatori sanitari dei reparti ospedalieri e delle sale operatorie nei processi di stoccaggio e distribuzione grazie all’integrazione di hardware e software. “In IPSA abbiamo visto il potenziale per un nuovo standard nella sanità italiana, una champion pronta a esplodere che aveva bisogno di un piccolo boost per scalare definitivamente non solo il mercato italiano, ma anche a livello internazionale dove peraltro sta già riscuotendo molto interesse e ha già acquisito importanti commesse”, ha concluso Davide D’Arcangelo.

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Davide D’Arcangelo: IPSA, il leader del Med Tech pronto a scalare i mercati internazionali

La PMI punta a diventare leader nella digitalizzazione dei processi logistici in ambito ospedaliero. A guidare l’operazione Next4, fondata da Davide D’Arcangelo, Pierluigi Sassi e Angelo Paletta.

Davide D'Arcangelo

IPSA incassa round da 1,380 milioni, Davide D’Arcangelo: “Proposta innovativa e programma di sviluppo solido

IPSA, innovativa PMI specializzata nel settore della micro-logistica ospedaliera di farmaci, ha annunciato di aver raccolto 1,380 milioni di euro di investimenti grazie al contributo di Next4. La holding fondata da Davide D’Arcangelo, Pierluigi Sassi e Angelo Paletta ha attivato in qualità di investitore qualificato il Fondo Rilancio Startup gestito da CDP Venture Capital SGR. Scopo dell’operazione: potenziare il programma di sviluppo dell’azienda high tech e rafforzarne la presenza sui mercati esteri. Ideatrice di una gamma di prodotti e soluzioni IoT per lo stoccaggio e la distribuzione di farmaci e dispositivi medici, IPSA ora punta a diventare attore di riferimento del Med Tech e leader della trasformazione digitale in ambito ospedaliero. Per Davide D’Arcangelo il coinvolgimento di un investitore come CDP Venture Capital conferma il potenziale della PMI: “Quando abbiamo deciso di investire in IPSA – ha dichiarato il co-fondatore di Next4, nel capitale dell’azienda già da maggio 2021 – eravamo certi che l’innovatività della sua proposta e la solidità del suo programma di sviluppo potessero essere di interesse anche per un investitore istituzionale”.

Davide D’Arcangelo: da Next4 un boost per l’internazionalizzazione di IPSA

Grazie al round promosso dalla holding fondata da Davide D’Arcangelo e soci, e complici gli investimenti da oltre 4 miliardi di euro previsti dal PNRR per l’ammodernamento del parco tecnologico ospedaliero italiano, oggi IPSA ha tutte le carte in regola per diventare attore di riferimento del Med Tech e leader della trasformazione digitale in ambito ospedaliero. “In IPSA abbiamo visto il potenziale per un nuovo standard nella sanità italiana – ha spiegato Davide D’Arcangelouna champion pronta a esplodere che aveva bisogno di un piccolo boost per scalare definitivamente non solo il mercato italiano, ma anche a livello internazionale, dove peraltro – ha sottolineato – sta già riscuotendo molto interesse e ha già acquisito importanti commesse”. Anche il fondatore e CEO di IPSA Alessandro Zeppegno ha espresso soddisfazione per l’aumento di capitale: “L’innovazione è nel nostro DNA, portarla in sanità è la nostra missione; da qui deriva la nostra roadmap di sviluppo. Stiamo lavorando a nuovi prodotti e soluzioni, sia hardware che software, per coprire tutte le esigenze della logistica sanitaria sia in Italia che all’estero. Il bisogno non è infatti soltanto italiano bensì mondiale”.

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Davide D’Arcangelo: il profilo professionale dell’esperto di innovazione e politiche industriali

Davide D’Arcangelo è Vicepresidente del network di imprese Impatta e co-fondatore della holding di partecipazione Next4. È un esperto di Innovazione, politiche industriali e cluster tecnologici, e un Innovation Manager iscritto all’albo MISE.

Davide D'Arcangelo

Il ritratto professionale di Davide D’Arcangelo

Davide D’Arcangelo opera come consulente digitale per numerosi enti pubblici, tra cui MEF, Anci, IFEL e Confindustria. È membro del Nucleo di valutazione dei progetti di ricerca della Regione Lazio e della task force nazionale di Anip-Confindustria. Fa parte del Comitato Tecnico Scientifico di Anci Lazio e del Training Camp IFEL Campania. Ricopre il ruolo di Business Developer presso la holding di partecipazione da lui fondata, Next4, ed è un componente del Comitato Scientifico di Fondazione Italia Digitale, la prima fondazione italiana dedicata alle policies digitali a livello pubblico e privato. Davide D’Arcangelo è anche Investor Relator di scale-up di successo quali Speri Ingegneria, AAtech e Termo, e autore di numerosi articoli e studi incentrati su temi di politiche industriali.

Davide D’Arcangelo: formazione e primi incarichi professionali

Classe 1976, Davide D’Arcangelo si è laureato in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi “Roma Tre”. Nel corso della sua carriera ha collaborato, in qualità di advisor, con diverse realtà private, tra cui Lucciola & Partners S.r.l. e Orrick Herrington & Sutcliffe. Per conto di società di rilievo quali Menarini S.p.A., IBM S.p.A., Novamont S.p.A., Luiss Business School, IBI-Lorenzini S.p.A., IRCSS San Raffaele, Noovle S.p.A., Giomi S.p.A., Sigma Tau S.p.A. e Corden Pharma S.p.A., ha preso parte a numerosi progetti di ricerca. La sua attività più intensa è stata però dedicata all’assistenza tecnica per gli Enti locali, soprattutto in materia di fondi europei. Partner di “Iniziativa” e membro del CdA del Parco Scientifico di Castel Romano, da tempo offre supporto ad enti ed istituzioni nei progetti di politiche industriali ed animazioni territoriali.

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Davide D’Arcangelo: Next4 nel round di investimento da 1,380 milioni in IPSA

Commentando l’esito del round di investimento in IPSA, Davide D’Arcangelo ha evidenziato “innovatività e solidità” quali elementi centrali del progetto.

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Davide D’Arcangelo: Next4 punta sull’innovazione, i dettagli dell’investimento in IPSA

IPSA completa un round di investimento per 1,380 milioni di euro: è quanto emerge dall’operazione conclusa a novembre 2022 con il Fondo Rilancio Startup gestito da CDP Venture Capital Sgr e dall’investitore proponente Next4Production, holding di investimento fondata da Davide D’Arcangelo, Pierluigi Sassi e Angelo Paletta. “Quando abbiamo deciso di investire in IPSA eravamo certi che l’innovatività della sua proposta e la solidità del suo programma di sviluppo potessero essere di interesse anche per un investitore istituzionale”, ha dichiarato Davide D’Arcangelo a margine dell’operazione. Next4 continua così a puntare con forza sull’innovazione, chiudendo con successo una nuova operazione nel settore: nel ruolo di investitore qualificato, la holding di investimento ha attivato il Fondo Rilancio Startup gestito da CDP Venture Capital Sgr, che opera esclusivamente in co-investimento con selezionati soggetti proponenti.

Davide D’Arcangelo: IPSA pronta a scalare il mercato italiano e internazionale

“In IPSA abbiamo visto il potenziale per un nuovo standard nella sanità italiana”, ha aggiunto il Co-Fondatore di Next4 Davide D’Arcangelo, rilevando nella PMI piemontese “una champion pronta a esplodere che aveva bisogno di un piccolo boost per scalare definitivamente non solo il mercato italiano, ma anche a livello internazionale dove peraltro sta già riscuotendo molto interesse e ha già acquisito importanti commesse”. Nello specifico, IPSA è attiva nella realizzazione di prodotti IoT che, integrando hardware e software, supportano i processi di stoccaggio e distribuzione nei reparti ospedalieri e nelle sale operatorie. In particolare attraverso processi integrati di tracciabilità e governo della distribuzione di farmaci e dispositivi medici, in modo da migliorare la sicurezza dei pazienti, ridurre il margine di errore nella somministrazione delle terapie, diminuire gli sprechi e ottimizzare i costi. “Siamo molto orgogliosi di questo round di finanziamento che conferma la qualità delle nostre soluzioni, la loro competitività sul mercato e la loro funzionalità rispetto alle esigenze del SSN”, così l’AD di IPSA Michele Baronio: “Tutto questo ci dà oggi ulteriore spinta e fiducia per accelerare il nostro piano di sviluppo che ci vede diventare attori di riferimento del processo di trasformazione digitale dell’ospedale a beneficio della sostenibilità del sistema sanitario”.

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Davide D’Arcangelo: Next4 guida il round di investimento di IPSA

L’innovativa società piemontese IPSA conclude con successo un round di investimento per 1.380 milioni di euro: l’investitore trainante è la Next4Production di Davide D’Arcangelo, Pierluigi Sassi e Angelo Paletta.

Davide D'Arcangelo

IPSA e il ruolo della holding fondata da Davide D’Arcangelo

IPSA è una PMI specializzata nella micro-logistica ospedaliera di farmaci, dispositivi medici ed emocomponenti. Mediante l’integrazione di hardware e software, l’azienda ha ideato un’intera gamma di prodotti IoT per supportare gli operatori sanitari nei reparti ospedalieri e nelle sale operatorie. Si tratta di una soluzione che porterà miglioramenti sia in termini di sicurezza del paziente, dato che ridurrà il margine d’errore nella somministrazione delle terapie, sia in termini di efficientamento. L’utilizzo di questi prodotti consentirà infatti di perfezionare il processo di approvvigionamento e gestione dei farmaci, riducendo così gli sprechi. Nel recente round di investimento, la società è riuscita a portarsi a casa 1.380 milioni di euro. La holding di investimento fondata da Davide D’Arcangelo e i suoi soci, la Next4Production, ha avuto un ruolo determinante nell’operazione, attivando per un milione di euro il Fondo Rilancio Startup, il quale opera solo in co-investimento con determinati soggetti proponenti.

Davide D’Arcangelo: IPSA ha il potenziale per un nuovo standard nella sanità italiana

Utilizzare la digitalizzazione per rendere i servizi sanitari più efficienti è una priorità nel nostro Paese. Di fatto è uno degli obiettivi del PNRR, nel quale sono previsti investimenti per oltre 4 miliardi di euro per la digitalizzazione di circa 300 strutture sanitarie. La proposta di IPSA si muove proprio in questa direzione. Anche il Co-fondatore di Next4Production Davide D’Arcangelo ha ammesso di aver subito visto un enorme potenziale “per un nuovo standard nella sanità italiana, una champion pronta a esplodere che aveva bisogno di un piccolo boost”. “Quando abbiamo deciso di investire in IPSA – spiega – eravamo certi che l’innovatività della sua proposta e la solidità del suo programma di sviluppo potessero essere di interesse anche per un investitore istituzionale”. La società sta già riscuotendo parecchio interesse non solo sul mercato italiano ma anche a livello internazionale.

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Davide D’Arcangelo “racconta” la figura del Public Innovation Manager in un editoriale

Davide D’Arcangelo, esperto di innovazione e Vicepresidente del network di imprese Impatta, descrive in un editoriale il profilo del Public Innovation Manager, una figura “cruciale” per la transizione digitale dei Comuni.

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Davide D’Arcangelo: il Public Innovation Manager per un’amministrazione 4.0

La figura del Public Innovation Manager è stata introdotta per la prima volta dal network di imprese Impatta. L’idea alla base è che con questo nuovo professionista si possa semplificare e velocizzare il processo di trasformazione digitale della Pubblica Amministrazione. Per “traghettare gli enti locali verso l’innovazione digitale”, spiega il Vicepresidente Davide D’Arcangelo, servono “una nuova cultura e nuove professionalità con skills trasversali”, ed il Public Innovation Manager sembrerebbe rispondere a queste esigenze. Si tratterebbe di un “vero e proprio coach per ogni comune italiano”, il cui ruolo diverrebbe centrale soprattutto “alla luce del PNRR e delle ingenti somme stanziate”, attualmente in bilico a causa della mancanza di personale adeguato e in grado di presentare progetti validi.

Davide D’Arcangelo: si è concluso il primo corso per formare i Public Innovation Manager

Insieme all’Associazione del Public Innovation Management, a Impatta ed Ecoter, Davide D’Arcangelo fa sapere che si è concluso il primo corso per la formazione dei Public Innovation Manager. Realizzato con il patrocinio della Camera di Commercio di Roma, il progetto ha visto la partecipazione di innovatori provenienti da importanti realtà come il Mit di Boston e l’Università di Harvard. Lo scopo era quello di portare nella Pubblica Amministrazione “i migliori modelli organizzativi e le conoscenze più aggiornate”. Le skills trasversali che sono state trasmesse durante il corso serviranno a introdurre i futuri manager alla “diffusione del partenariato pubblico-privato, del pre-public procurement”, così come a “tutte le nuove frontiere della programmazione europea” e alle “competenze digitali e di gestione energetica” indispensabili per i progetti del PNRR. Il corso ha rappresentato pertanto un primo passo verso un nuovo approccio culturale alla Pubblica Amministrazione.

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Davide D’Arcangelo partecipa al Festival Digitale Popolare

Il Responsabile Sviluppo di Fondazione Italia Digitale, Davide D’Arcangelo, ha presenziato all’evento organizzato dalla Fondazione, tenutosi dal 7 al 9 ottobre a Torino.

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Davide D’Arcangelo presente al primo evento italiano dedicato a cultura e policy digitali

Il Co-Founder di Next4 e Vicepresidente di Impatta Davide D’Arcangelo ha partecipato al Festival Digitale Popolare, nel corso del quale è intervenuto per parlare di imprese digitali. L’evento, che si è tenuto a partire dal 7 ottobre nel capoluogo piemontese, è stato il primo in Italia dedicato alla cultura e alle policy digitali. Organizzato dalla Fondazione Italia Digitale, presso la quale Davide D’Arcangelo è inoltre Responsabile Sviluppo, con il patrocinio del Comune di Torino, il Festival si è sviluppato in tre giorni durante i quali si sono susseguiti talk, workshop e laboratori incentrati su una moltitudine di temi: dalla scuola alla cultura, dal turismo alla sanità, dal lavoro alla mobilità. Tutti affrontati seguendo lo stesso filo conduttore: il digitale.

Davide D’Arcangelo e gli altri ospiti

Oltre a Davide D’Arcangelo, che è intervenuto nel corso della prima giornata nell’ambito del modulo “Impresa digitale e innovativa”, hanno preso parte all’evento anche Pierluigi Sassi (Co-Founder di Next4, Presidente di Impatta e Earth Day Italia) e Gianluca Cecchet (CEO di Next Code Academy). Il primo ha parlato di “Blue&Green Revolution”, mentre il secondo ha affrontato il tema delle competenze digitali. Tra gli ospiti erano presenti inoltre esperti del settore, figure istituzionali, accademici e personaggi del mondo dello spettacolo, della cultura, dello sport e dell’innovazione. Tra questi: il fumettista e autore televisivo Makkox; l’epidemiologo Gianni Rezza; l’attrice e dirigente sportiva Cristiana Capotondi; il filosofo Maurizio Ferraris; il calciatore e imprenditore Giorgio Chiellini.

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Il ritratto professionale di Davide D’Arcangelo, esperto in innovazione e politiche industriali

Davide D’Arcangelo è un esperto di innovazione, politiche industriali, reti di impresa e cluster tecnologici. È co-fondatore del club deal investor Next4, Vicepresidente del network di imprese Impatta e Presidente della scuola Next Code Academy.

Davide D'Arcangelo

Gli incarichi professionali di Davide D’Arcangelo

Laureato in Giurisprudenza, Davide D’Arcangelo è molto gradito nell’ambito degli enti locali per le sue spiccate competenze nel settore dei fondi europei. È iscritto all’albo MISE degli Innovation Manager ed opera in qualità di consulente digitale per diversi enti pubblici, tra i quali MEF, Anci, IFEL e Confindustria. Attualmente fa parte del Nucleo di valutazione dei progetti di Ricerca della Regione Lazio; è nella task force nazionale di Anip – Confindustria ed è membro del Comitato Tecnico Scientifico di Anci Lazio e del Training Camp IFEL Campania. Da anni collabora, in qualità di consulente, con enti e istituzioni per la realizzazione di progetti su politiche industriali e animazioni territoriali. Tra gli enti presso cui ha operato rientrano CCIAA Roma, Roma Città Metropolitana, CNA Roma, Confcommercio Roma, Provincia di Frosinone e Comune di Latina. Di recente è entrato a far parte del comitato scientifico di Fondazione Italia Digitale, realtà italiana dedicata alle policies digitali nel pubblico e nel privato.

Davide d’Arcangelo: le esperienze nel settore privato e le pubblicazioni

Davide D’Arcangelo ha lavorato anche con realtà private come Lucciola & Partners S.r.l. e Orrick Herrington & Sutcliffe, ed ha partecipato a progetti di ricerca finanziati da Menarini S.p.A., IBM S.p.A., Novamont S.p.A., Luiss Business School, IBI-Lorenzini S.p.A., IRCSS San Raffaele, Noovle S.p.A., Giomi S.p.A., Sigma Tau S.p.A. e Corden Pharma S.p.A. Collabora inoltre con l’Università “La Sapienza” di Roma, presso la quale ha realizzato una serie di articoli, ricerche e studi pubblicati che trattano di politiche industriali. È autore, insieme ad Angelo Paletta, di “Minibond. Aziende private e pubbliche possono approvvigionarsi di liquidità a debito emettendo titoli obbligazionari da quotare in Borsa Italiana come soluzione complementare al tradizionale debito bancario nel post-coronavirus”, opera pubblicata nel 2020 da Edusc nella collana Management & Finanza Etica.

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Davide D’Arcangelo: dall’ecosistema di Impatta nasce Impatta4Equity, la nuova investment company

Finanziare l’innovability italiana traendo ispirazione dai valori espressi da Papa Francesco nell’Enciclica Laudato Si’. È questo il principale obiettivo di Impatta4Equity, il nuovo veicolo di investimento fondato da Davide D’Arcangelo, Pierluigi Sassi e Angelo Paletta.

Davide D’Arcangelo: Impatta4Equity, finanziare l’innovability italiana

Promossa da Impatta, network di imprese e professionisti, l’investment company è stata presentata lo scorso 23 giugno presso lo spazio Facebook “Binario F” della Stazione Termini di Roma. All’evento sono intervenuti i fondatori Davide D’Arcangelo, Pierluigi Sassi e Angelo Paletta. “Di fronte all’escalation della crisi climatica e alle evidenti difficoltà delle istituzioni, che nonostante 26 Conferenze sul Clima non riescono a invertire la rotta e a fermare il costante aumento delle emissioni di CO2 in atmosfera – ha commentato il CEO Pierluigi Sassi – Papa Francesco ha invitato ogni cittadino responsabile a fare la propria parte e ha lanciato una piattaforma d’azione globale, Laudato Si’ Action Platform, grazie alla quale possiamo tutti contribuire a generare il cambiamento di cui l’umanità e il pianeta hanno sempre più urgente bisogno”. Nel corso dell’evento sono stati presentati agli oltre 100 investitori i dettagli di Impatta4Equity: il nuovo programma di investimento si focalizzerà sull’innovability italiana e sulla transizione ecologica, cercando di coniugare i criteri ESG e la Dottrina Sociale della Chiesa.

Davide D’Arcangelo: piattaforme digitali e CO2, i progetti pilota

Puntando sulla migliore innovazione italiana, la nuova realtà lanciata da Davide D’Arcangelo, Pierluigi Sassi e Angelo Paletta intende finanziare aziende e start-up già attive in un percorso di economia sostenibile. Per la valutazione delle proposte di investimento, il programma di Impatta4Equity si affiderà a Value Metrics, strumento di misurazione nato dalla collaborazione tra Core Values, PWC, Anima e Movimento per l’Economia del Bene Comune. Nel corso della presentazione i fondatori hanno inoltre svelato i programmi futuri: al momento sono due i progetti pilota avviati dall’investment company. Il primo prevede la realizzazione di una piattaforma in grado di certificare, tramite blockchain, l’abbattimento delle emissioni di CO2 delle flotte aziendali. Anche il secondo progetto si baserà su una piattaforma digitale: pensato per le future Comunità Energetiche consentirà di certificare, sempre tramite blockchain, la produzione e l’autoconsumo di energia. In soli due anni il club deal investor del primo programma d’investimento di Next4 dedicato alla Sanità Digitale è stato in grado di triplicare il proprio valore: con Impatta4Equity, Davide D’Arcangelo, Pierluigi Sassi e Angelo Paletta intendono replicare tali risultati.

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Davide D’Arcangelo: Impatta4Equity, presentato il nuovo programma di investimento

L’investment company guarda all’innovability italiana ispirandosi ai valori di sostenibilità espressi da Papa Francesco. Il programma è stato presentato a Roma dai fondatori Davide D’Arcangelo, Pierluigi Sassi e Angelo Paletta.

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Davide D’Arcangelo: Impatta4Equity, gli obiettivi

Dopo il successo ottenuto dal club deal investor Next4, i fondatori Davide D’Arcangelo, Pierluigi Sassi e Angelo Paletta puntano all’innovability italiana e alla transizione ecologica. E lo fanno prendendo spunto dalle parole di Papa Francesco contenute nell’Enciclica Laudato si’. Nasce così Impatta4Equity, la prima investment company a coniugare criteri ESG e Dottrina Sociale della Chiesa. Promossa dal network di imprese e professionisti IMPATTA, ispirata all’Earth Day e coordinata da Next4, la nuova realtà è stata presentata lo scorso 23 giugno a Roma presso lo spazio Facebook “Binario F”. “Di fronte all’escalation della crisi climatica e alle evidenti difficoltà delle istituzioni, che nonostante 26 Conferenze sul Clima non riescono a invertire la rotta e a fermare il costante aumento delle emissioni di CO2 in atmosfera, Papa Francesco ha invitato ogni cittadino responsabile a fare la propria parte e ha lanciato una piattaforma d’azione globale, Laudato si’ Action Platform, grazie alla quale possiamo tutti contribuire a generare il cambiamento di cui l’umanità e il pianeta hanno sempre più urgente bisogno”, ha dichiarato nel suo intervento il CEO di Impatta4Equity Pierluigi Sassi. L’evento, al quale hanno preso parte anche Davide D’Arcangelo e Angelo Paletta, è stata l’occasione per illustrare agli oltre 100 investitori i dettagli del programma di investimento.

Davide D’Arcangelo: innovazione e abbattimento della CO2, i due progetti pilota

Attraverso il suo programma, la realtà lanciata da Davide D’Arcangelo, Pierluigi Sassi e Angelo Paletta intende finanziare la migliore innovazione italiana, puntando su aziende e start-up inserite in un percorso di economia sostenibile. La valutazione degli investimenti avverrà tramite Values Metrics, strumento di misurazione frutto della collaborazione nata tra Core Values, PWC, Anima e Movimento per l’Economia del Bene Comune. Una combinazione di criteri ESG e valori sociali grazie alla quale i promotori dell’iniziativa intendono replicare i risultati ottenuti dal primo programma d’investimento di Next4 dedicato alla Sanità Digitale, con il club deal investor che in soli due anni è stato in grado di triplicare il proprio valore. Durante la presentazione sono stati svelati anche i dettagli dei due progetti pilota avviati. Il primo andrà a finanziare la realizzazione di una piattaforma destinata alle aziende in grado di certificare l’abbattimento delle emissioni di CO2 delle flotte tramite blockchain. Il digitale è protagonista anche del secondo progetto, che riguarda sempre lo sviluppo di una piattaforma appoggiata a una blockchain ma in grado di certificare la produzione e l’autoconsumo delle future Comunità Energetiche.

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PA e innovazione, Davide D’Arcangelo: il Public Innovation Manager come abilitatore di cambiamento

Oggi, con l’avvento dell’era digitale e i cambiamenti imposti dalla pandemia, è necessario capire il valore strategico e lo sviluppo tecnologico anche nell’ambito della Pubblica Amministrazione. In un editoriale su “Formiche”, Davide D’Arcangelo ha analizzato l’importanza della figura del Public Innovation Manager.

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Davide D’Arcangelo: la trasformazione della PA e l’importanza del Public Innovation Manager

L’Unione Europea ha basato le scelte di politica comunitaria sui temi dell’innovazione, della transizione ecologica e della crescita occupazionale nel breve e lungo periodo, incentivando gli Stati membri ad abbracciare economie sostenibili e servizi digitali. Definito da Davide D’Arcangelo come un professionista “abilitatore di cambiamento”, il Public Innovation Manager ha quindi un ruolo decisivo nel processo di trasformazione e transizione digitale della Pubblica Amministrazione. Del resto, la ripresa e la rinascita del nostro Paese sono determinate dalle decisioni prese dalle istituzioni, dagli enti e dalle amministrazioni locali. Da qui la capacità della Pubblica Amministrazione di “diventare un acceleratore della crescita economica e sociale dell’Italia, un vero e proprio catalizzatore della ripresa”. Tuttavia, sottolinea Davide D’Arcangelo, tale processo di trasformazione e innovazione non può verificarsi casualmente: è infatti opportuno “traslare le competenze dell’innovation management all’interno degli enti pubblici, dando vita alla nuova figura del Public Innovation Manager”.

Davide D’Arcangelo: le competenze e il ruolo del Public Innovation Manager

Il Public Innovation Manager risponde quindi alla necessità di rendere più efficiente la Pubblica Amministrazione. Nel delineare tale figura, Davide D’Arcangelo sottolinea la multidisciplinarità del professionista che può vantare competenze in consulenza strategica, innovation management, coaching e project management. Sono infatti le soft skills trasversali e una visione strategica a contribuire alla conclusione del processo di trasformazione e transizione digitale degli enti pubblici. La nuova figura svolge “il ruolo dello stratega”, occupandosi della ricerca e dello sviluppo di progetti innovativi. Il profilo del Public Innovation Manager risulta essere capace di “governare e guidare la trasformazione dell’ente pubblico, spronandolo a pensare ed agire in modo nuovo, facilitando l’individuazione continua di nuove opportunità che si concretizzano nel benessere economico e sociale per i cittadini e le imprese”, ha aggiunto Davide D’Arcangelo. Dal momento che il fine ultimo è creare valore pubblico, non resta che sfruttare le opportunità offerte dal PNRR e impiegare le risorse in modo ottimale.

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Impatta introduce il Public innovation manager, Davide D’Arcangelo: “Così si apre al Gov-tech”

La Pubblica Amministrazione italiana ha il compito di accompagnare il rilancio economico del Paese. Una sfida che, secondo il Vice Presidente di Impatta Davide D’Arcangelo, può essere vinta solo affidandosi all’innovazione. È qui che entra in gioco la nuova figura professionale promossa dal network di imprese.

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Davide D’Arcangelo: PA deve diventare acceleratore della crescita italiana

Per sfruttare al meglio le risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, il Paese necessita di una Pubblica Amministrazione in grado di intercettare le nuove esigenze legate alla transizione digitale ed ecologica. Per stare al passo, gli enti pubblici, e in particolare quelli locali, dovranno essere capace di integrare al loro interno le competenze dell’innovation management. A sostenerlo è il Vice Presidente di Impatta Davide D’Arcangelo. Founder di Next4 ed esperto di Innovazione e politiche industriali, è tra i promotori della figura del Public innovation manager, delineata dal network di imprese Impatta in risposta alle necessità di una PA sempre più efficiente. Un vero e proprio “professionista abilitatore del cambiamento” incaricato di guidare la trasformazione degli enti pubblici: “Il Public innovation manager non è solo un acceleratore per la PA – ha spiegato Davide D’Arcangelo durante l’evento di presentazione organizzato da Impatta lo scorso novembre – ma può aprire ad una nuova filiera industriale, quella del Gov-tech”.

Davide D’Arcangelo: Innovation management veicolo per una nuova cultura nella PA

Per portare a compimento il processo di transizione digitale e cogliere la grande opportunità offerta dal PNRR, aggiunge Davide D’Arcangelo, la figura lanciata da Impatta interpreterà all’interno delle PA diversi ruoli strategici. Ricercatore di idee, esploratore dell’innovazione, responsabile Cip, sviluppatore organizzativo di progetti innovativi: grazie a skills trasversali, il Public innovation manager sarà in grado di creare “strumenti in grado di semplificare la burocrazia e veicolare una nuova cultura negli enti locali, nuovi standard e tecnologie a servizio della pubblica amministrazione”. Secondo Davide D’Arcangelo, oggi la PA italiana ha tutte le carte in regola per svolgere il ruolo di acceleratore della crescita economica e sociale del Paese. Ma non è possibile lasciare al caso un processo di trasformazione e innovazione così complesso. Con una visione strategica e soprattutto improntata alle opportunità del digitale, il Public innovation manager avrà il compito di spronare gli enti pubblici a pensare e agire in modo innovativo e a creare nuovo valore pubblico.

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Davide D’Arcangelo: il Public Innovation Manager come driver di una PA rinnovata

Gli esponenti di Impatta delineano i tratti di una nuova figura professionale, quella del Public Innovation Manager, che secondo Davide D’Arcangelo rappresenterebbe un punto di svolta nella PA.

Davide D'Arcangelo

Davide D’Arcangelo: come nasce la figura del Public Innovation Manager

L’ideatore della nuova figura professionale è Impatta, un network di imprese e professionisti impegnati nel campo dell’innovazione e dello sviluppo sostenibile, e di cui Davide D’Arcangelo è Vice Presidente. Il Public Innovation Manager nasce come una risposta all’incalzante necessità di rendere la Pubblica Amministrazione più efficiente e, soprattutto, metterla nelle condizioni di poter affrontare al meglio la sfida posta dal PNRR. Il Vice Presidente di Impatta, esperto di innovazione, politiche industriali, corporate finance e di fondi europei, ha posto l’accento sul grande valore che avrebbe tale figura professionale, la quale potrebbe potenzialmente divenire driver di una PA rinnovata.

L’intervento di Davide D’Arcangelo alla presentazione del manifesto

Il manifesto con cui è stato introdotto il Public Innovation Manager è stato lanciato durante un evento tenutosi presso la Casa del Cinema di Roma lo scorso 30 novembre. In quell’occasione sono intervenuti diversi esponenti delle istituzioni, amministratori locali e manager. Il Sottosegretario con delega agli Affari Europei, Vincenzo Amendola, ha sottolineato ancora una volta il bisogno di “cambiare in maniera profonda la pubblica amministrazione, strutturandola in maniera differente”, riconoscendo che “la proposta di un managing innovativo va in questa direzione”. Il Vice Presidente di Impatta, Davide D’Arcangelo, ha voluto invece evidenziare le potenzialità della nuova figura professionale. “Il public innovation manager – ha affermato – non è solo un acceleratore per la PA, ma può aprire ad una nuova filiera industriale, quella del Gov-tech, creando strumenti in grado di semplificare la burocrazia e veicolare una nuova cultura negli enti locali, nuovi standard e tecnologie a servizio della pubblica amministrazione”.

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Davide D’Arcangelo, la carriera dell’esperto di innovazione e reti di impresa

Laureato in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi “Roma Tre”, Davide D’Arcangelo è un professionista che si è specializzato in innovazione, cluster e reti di impresa. Oggi è Business Developer & Innovation Manager di Next4, club deal investor da lui fondato insieme ad altri soci, nonché Vice Presidente del network di imprese Impatta.

Davide D'Arcangelo

Davide D’Arcangelo: gli incarichi attuali in Next4 e Impatta

Economista dell’innovazione, Davide D’Arcangelo ha alle spalle una carriera consolidata in materia di innovazione, cluster e reti di impresa. Ha maturato solide competenze nel settore dei fondi europei, in particolare in attività di supporto verso gli enti locali. In virtù dell’esperienza acquisita, nel 2018 è protagonista della nascita di Next4, dove opera attualmente in qualità di Business Developer e Innovation Manager. Avviato insieme ad altri soci, Next4 è un club deal investor che opera come acceleratore nel mondo dell’open innovation, con progetti focalizzati nei settori Digital Health, Innovability e IT/ICT. Tra gli incarichi correnti, Davide D’Arcangelo è inoltre Vice Presidente di Impatta, network di imprese per lo sviluppo di progetti innovativi con positivi impatti economici, sociali e ambientali. Recentemente è entrato a far parte del comitato scientifico di Fondazione Italia Digitale, la prima dedicata alle policies digitali a livello pubblico e privato in Italia.

Davide D’Arcangelo: le principali attività come Innovation Manager e Investor Relator

Davide D’Arcangelo è iscritto all’albo MISE degli Innovation Manager ed è consulente per la transizione digitale di numerose amministrazioni pubbliche, tra cui Studiare Sviluppo (MEF), Anci, IFEL e Confindustria. È inoltre nel Nucleo di valutazione dei progetti di Ricerca della Regione Lazio, nella task force nazionale di Anip – Confindustria e nel Comitato Tecnico Scientifico di Anci Lazio e del Training Camp IFEL Campania. Nel ruolo di Investor Relator collabora con importanti scale-up quali Speri Ingegneria, AAtech e Termo S.p.A. Nel settore privato ha collaborato come advisor con Lucciola & Partners S.r.l. e Orrick Herrington & Sutcliffe, nonché in progetti di ricerca finanziati da Menarini S.p.A., IBM S.p.A., Novamont S.p.A., Luiss Business School, IBI-Lorenzini S.p.A., IRCSS San Raffaele, Noovle S.p.A., Giomi S.p.A., Sigma Tau S.p.A. e Corden Pharma S.p.A. In passato anche partner di “Iniziativa” e membro del CdA del Parco Scientifico di Castel Romano. Da diversi anni Davide D’Arcangelo è attivo in progetti di politiche industriali e animazioni territoriali per CCIAA Roma, Roma Città Metropolitana, CNA Roma, Confcommercio Roma, Provincia di Frosinone e Comune di Latina. Numerosi, infine, gli articoli, le ricerche e gli studi pubblicati in collaborazione con l’Università “La Sapienza” di Roma (Facoltà di Economia e Gestione delle Imprese). Nel 2019, per le sue competenze in materia di politica industriale, è stato premiato alla Camera dei Deputati nel corso dell’evento “Eccellenze del Made in Italy”.

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Next4, siglato accordo con Ulixes Capital: il commento di Davide D’Arcangelo

Club deal nato da un’idea di Davide D’Arcangelo, Pierluigi Sassi e Angelo Paletta, Next4 è un acceleratore specializzato nel mondo dell’open innovation. Obiettivo dell’accordo con Ulixes Capital è rafforzare il posizionamento del Club Deal Investor sul mercato.

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Davide D’Arcangelo: Next4 – Ulixes Capital, i dettagli della partnership

Grandi novità per Next4: il Club Deal Investor fondato dall’investor relator Davide D’Arcangelo ha reso nota la sottoscrizione di un accordo quadro con Ulixes Capital Partners, holding leader del private equity che opera attraverso investimenti mirati in startup e PMI innovative italiane. La partnership prevede lo sviluppo di progettualità comuni e potrà essere esteso, attraverso la creazione di collaborazioni verticali, agli ambiti commerciale e finanziario, oltre che a quelli relazionale e comunicativo. L’ingresso di Ulixes Capital Partners in Next4, si legge nel comunicato ufficiale, garantirà “reciproco arricchimento sia in termini imprenditoriali che di crescita di network”. Soddisfatto Davide D’Arcangelo, oggi attivo in Next4 con il ruolo di Business Developer e Innovation Manager: “Ulixes è una realtà importante nel settore del venture capital con una visione chiara del futuro e un approccio innovativo al business – ha dichiarato – Per questo siamo molto felici di questa stretta di mano e siamo certi che questa collaborazione contribuirà a farci crescere ancora sia come investitori che punti di riferimento per l’ecosistema dell’innovazione italiano”.

La fondazione di Next4 e le esperienze professionali di Davide D’Arcangelo

Next4 nasce nel 2018 grazie ad un progetto portato avanti da un gruppo di esperti di politiche industriali e di innovazione. Il Club Deal Investor opera come acceleratore e si focalizza sul mondo dell’open innovation. Nel 2019 vedono la luce già i primi progetti nel campo della sanità digitale e della sostenibilità ambientale. Tra i fondatori Davide D’Arcangelo. Originario di Roma, classe 1976, il Founder è un esperto di innovazione e politiche industriali, ed è iscritto all’Albo del MISE come Innovation Manager. Oltre ai ruoli ricoperti in Next4, opera anche come investor relator (Speri Ingegneria, AAtech e Termo S.p.A.) e advisor. Davide D’Arcangelo è conosciuto non solo nel mondo della finanza, ma anche in quello della Pubblica Amministrazione. Da oltre dieci anni opera nell’ambito dei fondi europei e della digitalizzazione. Attualmente è consulente digitale di numerosi enti pubblici (MEF, Anci, IFEL, Confindustria) ed è membro della task force nazionale di Anip-Confindustria, del Comitato Tecnico Scientifico di Anci Lazio e del Training Camp IFEL Campania.

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Gov-tech e trasformazione PA, Davide D’Arcangelo: le potenzialità del Public Innovation Manager

Founder di Next4 e Vicepresidente di Impatta, Davide D’Arcangelo è un professionista esperto in innovazione, cluster e reti di impresa. Il suo intervento a “Impatta sul Recovery – Innovare la PA” ha messo in luce la figura professionale del Pubblic Innovation Manager.

Davide D'Arcangelo

Abilitare il cambiamento: focus di Davide D’Arcangelo sul Pubblic Innovation Manager

Le potenzialità dell’innovation management per favorire la modernizzazione della PA sono oggi tra le questioni al centro del dibattito su come impiegare al meglio i fondi del PNRR. Questo poiché la Pubblica Amministrazione ha un ruolo importante nell’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Davide D’Arcangelo ha affrontato il tema intervenendo all’incontro “Impatta sul Recovery – Innovare la PA. La figura del Public Innovation Manager”, organizzato il 30 novembre da Impatta (network di imprese e professionisti coordinato da Next4 Production) e Fondazione Italia Digitale. L’evento ha visto alternarsi due momenti di confronto con esperti del settore e personalità del mondo istituzionale, tra cui il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio, delega Affari Europei, Vincenzo Amendola. L’incontro ha fornito l’occasione per discutere sull’importanza della figura del Public Innovation Manager: “Un acceleratore per la PA”, ha segnalato Davide D’Arcangelo, oltre che portatore di opportunità per sviluppare nuove filiere industriali.

Davide D’Arcangelo: trasversalità e visione strategica, nuova cultura per gli enti locali

Proprio sulla figura professionale del Public Innovation Manager Davide D’Arcangelo si è soffermato per evidenziarne le potenzialità nel presente e nel futuro del Paese. “Il Public innovation manager non è solo un acceleratore per la PA”, così il Founder di Next4 nell’intervento: tale profilo professionale, infatti, applicando competenze di tipo trasversale e grande visione strategica, può diventare un “abilitatore di cambiamento” utile oggi al Paese, nonché “aprire ad una nuova filiera industriale, quella del Gov-tech”. Secondo Davide D’Arcangelo, dunque, la grande opportunità è quella di poter “creare strumenti in grado di semplificare la burocrazia”, ha evidenziato in conclusione, veicolando parallelamente “una nuova cultura negli enti locali, nuovi standard e tecnologie a servizio della Pubblica Amministrazione”.

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Round da 1 milione per Next4Production: parla il Founder Davide D’Arcangelo

Davide D’Arcangelo è Founder di Next4 ed economista dell’innovazione. Next4Production ha chiuso in overfunding il suo aumento di capitale del valore di un milione di euro e si appresta a investire in sanità digitale e Information Technology (IT).

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Davide D’Arcangelo: il successo di Next4Production

Next4Production, il club deal investor fondato da Davide D’Arcangelo, Pierluigi Sassi e Angelo Paletta, ha chiuso in overfunding il suo aumento di capitale del valore di un milione di euro. Il prossimo step sarà investire nei mercati del digital health, dell’Information Technology e dell’innovability. Davide D’Arcangelo, figura chiave per il progetto, è Founder di Next4 ed economista dell’innovazione. Nata come startup innovativa per produrre software di digital health 4.0, oggi Next4 investe in altre startup come venture builder, può così definirsi “metastartup”. Con i suoi investimenti è in grado di supportare nella crescita e nella definizione della struttura dal punto di vista del management, così da portare le startup sul mercato e promuoverle presso fondi di investimento, industries e grandi network. Nelle ultime settimane sono state attivate diverse partnership strategiche di rilievo, come quelle con Open Italy, CubeHub, WDA (Web Digital Advisor) e Select Usa.

Davide D’Arcangelo commenta i risultati raggiunti

“Siamo molto felici della fiducia che gli investitori ci hanno accordato. Quello che viviamo è un momento storico importante per tutto l’ecosistema dell’innovazione italiano ed europeo”: così Davide D’Arcangelo ha commentato il traguardo raggiunto, sottolineando inoltre l’importanza del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza). Secondo l’economista, “il PNRR rappresenta un’opportunità straordinaria per il sistema Paese e i nostri settori di riferimento, a partire dalla sanità digitale, ne costituiscono i pilastri fondamentali”. Il rapporto tra pubblico e privato vedrà necessariamente i suoi paradigmi rivoluzionati grazie alla transizione ecologica e digitale della Pubblica Amministrazione e delle PMI: da un lato, le imprese avranno risorse e mercato per rinnovare e sviluppare prodotti di frontiera, dall’altro, ha spiegato Davide D’Arcangelo, la Pubblica Amministrazione avrà finalmente terreno per diventare più competitiva, grazie all’innovazione che ha integrato e supportato nel suo sistema. “In questo scenario”, ha concluso il Founder, “Next4 vuole giocare un ruolo da protagonista”.

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Natea, Next4 e Butterfly sottoscrivono aumento di capitale: il commento di Davide D’Arcangelo

Neonatologia e sviluppo tecnologico, “A-round” da 300mila euro per Natea. Davide D’Arcangelo: “Stiamo già immaginando sviluppo su mercati internazionali”.

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Davide D’Arcangelo (Next4): Natea presto punto di riferimento per le strutture sanitarie

“Cartella Clinica Elettronica” è un software dedicato alle terapie intensive neonatali. Il programma, attraverso tecniche di Deep Learning e Intelligenza Artificiale, è capace di elaborare i dati raccolti dalla strumentazione elettromedicale, riducendo così il rischio clinico per i piccoli pazienti. Si tratta di una delle principali novità sviluppate da Natea, start up nata quest’anno e che ha recentemente chiuso un aumento di capitale da 300mila euro. A coprire il primo Round di finanziamento Next4, club deal investor fondato da Davide D’Arcangelo, e Butterfly, azienda specializzata in soluzioni tecnologiche avanzate per la gestione dei processi decisionali. L’operazione consentirà alla start up il lancio dei primi prodotti basati sull’IA, lo sviluppo di nuovi software e il consolidamento della rete di relazioni sorta con diversi Enti di ricerca e Innovazione. “La crescita dell’impegno di Next4, già socio, è una testimonianza di fiducia da parte di tanti investitori – ha detto Mauro Cofelice, CEO di Natea – Inoltre, l’ingresso di Butterfly nel capitale sociale ci permetterà di allargare il nostro network dal punto di vista dello sviluppo tecnico”. Soddisfatto anche il Founder di Next4: “Siamo certi – ha dichiarato Davide D’Arcangeloche nel medio periodo Natea potrà diventare un punto di riferimento importante per le strutture sanitarie del Paese e stiamo già immaginando uno sviluppo sui mercati internazionali”.

Davide D’Arcangelo (Next4): Natea protagonista dello sviluppo della sanità in chiave digitale

Grazie alla nuova liquidità, nei prossimi mesi la start up potrà concentrarsi sul completamento della suite di prodotti relativi al progetto “Cartella”. L’obiettivo è sviluppare strumenti di nuova generazione che possano contribuire alla sopravvivenza neonatale, accompagnando i pazienti dalla nascita alla dismissione dell’ospedale. Per Davide D’Arcangelo il lavoro di Natea dimostra l’importanza dello sviluppo della sanità in chiave digitale: “Si tratta di uno dei temi strategicamente più rilevanti per il Paese – ha spiegato l’Innovation Manager – e questo è vero a maggior ragione per la terapia intensiva neonatale, che è stata ancora poco impattata dalle potenzialità del 4.0″. Che sotto questo punto di vista ci sia bisogno di un maggiore impegno non lo suggeriscono solo le parole di Davide D’Arcangelo, ma i numeri. Oggi infatti 1 bambino su 10 nasce prematuro e nel 2020 le complicazioni da parto prematuro hanno causato oltre 1 milione di decessi.

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