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CIOCCOLATO ALL’OLIO D’OLIVA CHE FA BENE AI DIABETICI

Cioccolato all'olio di oliva

Cioccolato all'olio di oliva

CIOCCOLATO ALL’OLIO D’OLIVA CHE FA BENE AI DIABETICI

Il cioccolato è da sempre considerato il frutto proibito dei diabetici. Concedersi qualche delizioso quadratino può far alzare pericolosamente la glicemia. Ma ora, per questi pazienti, arriva un cioccolato molto speciale, messo a punto pensando proprio ai loro bisogni. Si tratta del primo “cioccolato all’olio d’oliva”. Messo a punto da un gruppo di ricercatori del Dipartimento di Medicina interna e Scienze mediche dell’Università La Sapienza di Roma, questo cioccolato speciale contiene oleuropeina, una sostanza derivata dall’olio extravergine d’oliva, che contribuisce a tenere bassa la glicemia.

Mangiare 40 grammi di questo cioccolato non modifica in alcun modo la glicemia, come accadrebbe con altri tipi di questo prelibato alimento. A dimostrarlo è stato uno studio sperimentale pubblicato sulla rivista Clinical Nutrition. Secondo i risultati, il nuovo cioccolato consentirà anche ai diabetici di sfruttare l’attività antiossidante e protettiva di questo alimento sul sistema cardiovascolare senza effetti collaterali. In particolare, il nuovo cioccolato è stato sperimentato su 25 pazienti con diabete di tipo 2 e su 20 soggetti sani, invitati a consumare 40 grammi di crema al cacao e nocciole, normale oppure arricchita con il 4% di oleuropeina, estratta dall’olio extravergine d’oliva. “I risultati mostrano che nei diabetici il consumo di cioccolato all’olio d’oliva riduce il picco glicemico che si ha 2 ore dopo l’ingestione del cioccolato senza oleuropeina: la glicemia media dopo il consumo di 40g di cioccolata è di 140 mg/dl, dopo aver mangiato quella arricchita con oleuropeina scende a 125 mg/dl”, spiega Francesco Violi, coordinatore dello studio, ordinario di Medicina interna alla Sapienza e presidente del Collegio dei docenti universitari di medicina interna.
Altre informazione su diabete e diete al
https://www.dieta-dimagrante.com/alimentazione/alimentazione-e-diabete-la-malattia-del-millennio/

Non solo. “Il cioccolato ‘speciale’ – continua Violi – riduce anche l’attività della dipeptidil-peptidasi-4, enzima che distrugge l’ormone ipoglicemizzante Glp-1, e al contrario incrementa i livelli di insulina in circolazione, permettendo perciò un miglior utilizzo del glucosio e dello stesso ormone ipoglicemizzante. Tutto questo si traduce in un miglior profilo metabolico dopo il consumo del cioccolato all’olio d’oliva, che può essere quindi indicato per i diabetici”. Finora questi pazienti erano costretti a scegliere prodotti senza zucchero, mentre grazie all’oleuropeina potranno assaporare un cioccolato dolce ma innocuo. L’oleuropeina è stata identificata da Violi in studi precedenti ed è responsabile dell’effetto protettivo dell’olio extravergine d’oliva sul metabolismo: contenuta in olive e foglie d’olivo, evita gli sbalzi di glicemia dopo mangiato, che nei diabetici sono assai spiccati e che contribuiscono a un peggioramento dell’aterosclerosi e a un aumento del rischio di infarto e ictus, ricorda una nota.

“Studi precedenti – sottolinea Violi – hanno verificato che il consumo di 10g di olio extravergine d’oliva ai pasti riduce di circa 20 mg/dl la glicemia postprandiale, potenzialmente prevenendo la patologia in chi è sano, ma anche contribuendo a gestirla al meglio in chi è già diabetico. Abbiamo perciò pensato di analizzare se l’aggiunta di oleuropeina, che avevamo identificato come responsabile di questo effetto, nella preparazione della cioccolata riducesse il picco glicemico: il risultato positivo ottenuto è molto importante”

Insomma un cioccolato arricchito che premia il gusto e anche la salute.

FONTE:  www.equivalente.it

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La salute nelle città come bene comune

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  • 21 Maggio 2018

A Bergamo il 9 giugno 2018 presso la Sala del Mosaico della Camera di Commercio si confrontano i massimi esponenti delle istituzioni sanitarie regionali, del management dell’ATS di Bergamo, del Comune di Bergamo, i clinici, gli esponenti di associazioni di pazienti, i ricercatori e le imprese del settore Salute sul tema della salute nelle città.

Il convegno è organizzato da ATS di Bergamo e Comune di Bergamo in collaborazione con l’Associazione Diabetici Bergamaschi e l’Associazione NOI insieme per i diabetici insulino-dipendenti con il patrocinio di OMCeO di Bergamo e dell’Health City Institute e con il contributo non condizionante di Novo Nordisk nell’ambito del progetto internazionale Cities Changing Diabetes®.
Apre i lavori Giulio Gallera, Assessore al Welfare di Regione Lombardia. Interverranno inoltre Mara Azzi, Direttore Generale di ATS di Bergamo, Giorgio Gori, Sindaco di Bergamo, Roberto Pella, Vicepresidente Vicario ANCI, Guido Marinoni, Presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri di Bergamo.

I cambiamenti demografici in corso, che includono l’urbanizzazione, il peggioramento degli stili di vita, l’invecchiamento della popolazione e l’isolamento sociale si riflettono in una crescita costante della prevalenza del diabete. Il diabete è una delle malattie croniche a più ampia diffusione nel mondo e costituisce una delle più rilevanti e costose malattie sociali della nostra epoca. Nelle città vivono oggi i due terzi delle persone affette da diabete; questo fenomeno, noto come Urban Diabetes, è un problema emergente anche in Italia visto che nelle 14 Città Metropolitane risiede il 36% della popolazione del Paese e circa 1,2 milioni di persone con diabete. A Bergamo sono 6.000 le persone con diabete e nell’intera provincia oltre 50.000.

Da qui la necessità di mettere in atto nelle aree urbane una strategia integrata, finalizzata a costruire un’idea di città come “promotore della salute”, attraverso un approccio multilivello che comprenda iniziative di vario genere, sociali prima ancora che sanitarie. In tale direzione ATS Bergamo e Comune di Bergamo hanno aderito al progetto Cities Changing Diabetes® adottando il Manifesto della Salute nelle città, documento elaborato dall’Health City Institute in collaborazione con Ministero della Salute e ANCI, che delinea le azioni da intraprendere per studiare i determinanti della salute nelle Città e migliorare la qualità di vita dei cittadini.

Il progetto Cities Changing Diabetes, primo progetto mondiale di Urban Diabetes; è un programma di parnership promosso dall’University College of London e dallo Steno Diabetes Center danese con il sostegno di Novo Nordisk ed ha l’obiettivo di creare un movimento unitario in grado di stimolare, a livello nazionale e locale, i decisori politici a considerare come prioritario il tema dell’Urban Diabetes.

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RETINOPATIA: E’ LA PRINCIPALE CAUSA DI CECITÀ IN PERSONE TRA I 25 E I 60 ANNI. IL RISCHIO E’ 25 VOLTE MAGGIORE NEI DIABETICI RISPETTO AI NON DIABETICI [1]

 

 

Milano, 30 giugno 2015 – La retinopatia diabetica è una delle complicanze più comuni del diabete e si manifesta quando i capillari della retina vengono danneggiati a causa dell’eccessivo stress ossidativo derivante da una condizione di iperglicemia cronica. Circa il 70% delle persone che convive con il diabete da più di venti anni fa i conti con problemi alla vista[2]. Anche la retinopatia, come altre complicanze relative al diabete quali la nefropatia e il piede diabetico, colpisce spesso entrambe le unità anatomiche di riferimento2, diventando così una problematica estremamente invalidante per chi è costretto a conviverci.

Harmonium Pharma svela i piccoli gesti di prevenzione quotidiana

Che prevenire sia meglio che curare non è solo un detto che appartiene alla saggezza comune, ma una pratica virtuosa che tutti dovrebbero applicare. Per questo Harmonium Pharma, l’azienda esclusivamente dedicata alla gestione quotidiana del diabete e alla prevenzione delle sue complicanze, che con prodotti dedicati e iniziative speciali punta a diventare il punto di riferimento per tutti i diabetici, svela quali sono i piccoli gesti che possono aiutare nella convivenza quotidiana con questa malattia.

“Contrastare l’insorgenza della retinopatia e limitarne gli effetti, infatti, si può. Basterebbe introdurre qualche piccola attenzione quotidiana” spiega Ugo Cosentino, presidente di Harmonium Pharma.

Ecco il breve vademecum per salvaguardare la vista:

  • Tenere sotto controllo la glicemia2. L’aumento dei livelli di emoglobina glicata è legata all’insorgenza della retinopatia. Un buon motivo per tenerla sempre sotto controllo e condurre il più possibile uno stile di vita sano e seguire con attenzione la terapia prescritta
  • Tenere sotto controllo la pressione2.  Nella retinopatia i capillari della retina si indeboliscono e una pressione arteriosa alta facilita il processo di rottura delle pareti e di fuoriuscita di sangue.
  • Non trascurare le altre complicanze2. La retinopatia è associata ad altre

complicanze, come la nefropatia diabetica, che colpisce i reni. L’acuirsi della nefropatia dovrebbe sempre far scattare un campanello d’allarme anche per la retinopatia.

  • Non sottovalutare i sintomi2. Ci sono sintomi, come macchie in movimento, annebbiamenti della vista, difficoltà di definire i contorni di una immagine e visione doppia  che non vanno sottovalutati. Se una persona con diabete riscontra anche solo uno di questi fastidi, dovrebbe recarsi immediatamente da un oculista
  • Non limitarsi a curare. Considerata l’alta percentuale di diabetici che riscontra la complicanza della retinopatia, è auspicabile intervenire per tempo e limitando e minimizzando al massimo il suo impatto. L’utilizzo di integratori specifici è un buon modo per non limitarsi a intervenire quando i danni sono già irreparabili.

“Per molte delle complicanze del diabete prevenire è fondamentale. Intervenendo per tempo si aumentano in modo sostanziale le possibilità di ritardarne o addirittura evitarne l’insorgenza. Per quanto fondamentale, l’aiuto del diabetologo non basta. E’ la persona con diabete che deve essere parte attiva, tenere monitorata la glicemia, seguire uno stile di vita sano e una dieta equilibrata. Chi ha il diabete da dieci o più anni e chi non mantiene un controllo adeguato della propria glicemia ha più probabilità di sviluppare la retinopatia. Adottando uno stile di vita sano e integrando l’apporto di sostanze preziose per la prevenzione delle complicanze il rischio può essere notevolmente ridotto”. Ha dichiarato il Dott. Sergio Denti, Diabetologo e Direttore Scientifico Associazione FAND Milano.

L’importanza dei nutraceutici per le persone con diabete

I nutraceutici contengono sostanze che tramite meccanismi spesso non ancora del tutto noti, svolgono attività antiossidante di cui il corpo ha bisogno per far fronte ai danni derivanti dallo stress ossidativo a sua volta legato all’iperglicemia.

Maria Daglia, professore dell’Università di Pavia e coordinatore del Master II livello in Prodotti Nutraceutici istituito presso la stessa Università, chiarisce l’importanza di ricorrere agli integratori alimentari nella vita quotidiana “Molte persone sottovalutano l’importanza dello stile di vita, costituito da piccoli gesti quotidiani che rappresentano fattori importanti nel mantenimento di un buon stato di salute o nel miglioramento delle condizioni generali, tra cui lo stato nutrizionale, in caso di malattia conclamata. Spesso ci si limita a trattare la malattia, o gli effetti di essa, quando questi si sono già manifestati. Gli integratori alimentari sono un valido aiuto, semplice da assumere e ricco di sostanze fondamentali, che le persone con diabete, seguendo il consiglio del Farmacista, dovrebbero considerare a supporto della terapia farmacologica impiegata nella cura quotidiana della propria malattia.”

L’impegno di Harmonium Pharma

Harmonium Pharma lavora da sempre per migliorare la gestione quotidiana del diabete per coloro che vivono con questa malattia, ascoltando e rispondendo ai loro bisogni. E’ proprio osservando l’impatto che le complicanze hanno nella vita di tutti i giorni delle persone che ne sono affette, che Harmonium Pharma ha messo in campo la sua linea di integratori studiati appositamente per persone con diabete.

Multibetix contiene 22 nutrienti (vitamine, minerali e antiossidanti) che supportano il metabolismo dei carboidrati, la vista, il sistema nervoso, cardiovascolare e immunitario. Neubetix è un integratore alimentare a base di vitamine, tra cui l’acido folico e di acido alfa-lipoico, che contribuisce alla prevenzione dell’insorgenza della neuropatia. Viubetix è un integratore alimentare a base di luteina, quercetina, vitamine e minerali con effetto antiossidante e protettivo degli occhi.

“In numeri, nel 2014 sono state vendute nel nostro Paese circa 175 milioni di confezioni di integratori. Un mercato non stagionale e mosso principalmente dalla fascia di popolazione dai 35 anni in su. Eppure, come svela uno studio condotto proprio da Harmonium Pharma, una persona diabetica su 3 non utilizza integratori per paura delle conseguenze che potrebbero avere sul diabete”3. Spiega Ugo Cosentino, presidente di Harmonium Pharma: “Vuol dire che un terzo delle persone con diabete, non avendo a disposizione prodotti pensati specificatamente per le proprie esigenze, ha rinunciato ad una corretta prevenzione. E’ soprattutto a costoro che si rivolge la nostra nuova linea di integratori, che aiuta a contrastare l’insorgenza di gravose complicanze.” 

 

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[1] Fonte: http://oculista.it/retinopatia-diabetica/

2Fonte Detto da noi, Diabete Italia Onlus, Febbraio 2014.

3 Indagine qualitativa condotta su un campione di 56 soggetti dal 27 febbraio al 2 marzo 2015

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Diabete: Abbott E Diabete Italia Insieme Per Migliorare La Qualità Di Vita

Abbott Diabete Italia sostengono la campagna “Diabete Insieme”, www.abbottdiabetescare.it, che nasce dall’ascolto dei bisogni delle persone con diabete che fanno uso di insulina.
Presso le oltre 1.000 farmacie aderenti sarà possibile incontrare uno specialista della nutrizione e scoprire quello che ancora non sappiamo su una corretta alimentazione.
Una migliore informazione e un’autogestione consapevole possono ridurre nettamente le principali complicanze di questa malattia e migliorare la qualità di vita.

Roma, maggio 2013 – Abbott presenta la campagna informativa “Diabete Insieme”, un nuovo modo di affrontare e condividere una malattia che interessa oltre 3 milioni di italiani e che costa ogni anno circa 9 miliardi di euro, in gran parte a causa delle complicanze. Una fitta rete di farmacie in tutta Italia ospiterà le giornate Diabete Insieme, fatte per moltiplicare le occasioni d’incontro e dialogo tra persone con diabete che fanno uso di insulina ed esperti della nutrizione, per ricevere nuovi suggerimenti e consigli utili e per rispondere a domande sui comportamenti da attuare per minimizzare i disagi quotidiani. Perché a una migliore informazione e un’autogestione consapevole corrisponde una netta riduzione delle principali complicanze della malattia e un miglioramento della qualità di vita.

Diabete Insieme nasce con il contributo delle persone con diabete e di Diabete Italia, l’organizzazione che raccoglie medici, operatori sanitari professionisti e associazioni di persone con diabete. Molti diabetici che fanno uso di insulina avvertono l’esigenza di condividere la propria esperienza con gli altri, oltre che con il proprio medico, per scambiarsi esperienze e consigli. Il confronto con uno specialista della nutrizione può offrire un supporto prezioso in più, in grado di fare la differenza sia dal punto di vista personale che medico. Ad oggi hanno aderito alla campagna Diabete Insieme circa 500 farmacie distribuite sull’intero territorio nazionale, ed entro la fine dell’anno si prevede di coinvolgerne almeno un migliaio.

Il diabete è una vera e propria epidemia in costante crescita in tutto il mondo ed è destinato a diventare la principale causa di disabilità e di mortalità nei prossimi venti anni. – dichiara il Dott. Salvatore Caputo, Dirigente Medico dell’Unità di Diabetologia del Policlinico A. Gemelli di Roma e prossimo Presidente di Diabete Italia – Un buon controllo glicemico potrebbe ridurre in maniera sostanziale il numero delle complicanze, limitare i costi della malattia e migliorare la qualità della vita. Diabete Insieme è un programma che contribuisce ad aumentare le informazioni sui comportamenti da attuare per minimizzare i disagi quotidiani nelle persone con diabete in trattamento insulinico. Ha il vantaggio di moltiplicare i punti di incontro con operatori qualificati nel campo della nutrizione per soddisfare i piccoli dubbi o curiosità di chi deve convivere ogni giorno con questa malattia e con la terapia insulinica.

Sul sito www.abbottdiabetescare.it è possibile trovare la farmacia più vicina che aderisce alla campagna e scaricare l’invito per partecipare alla giornata programmata. Durante la giornata Diabete Insieme si potrà condividere con uno specialista della nutrizione la propria esperienza con il diabete e apprendere suggerimenti utili alla vita di tutti i giorni, per ridurre al minimo i disagi e vivere più serenamente. A cominciare, ad esempio, dalla soddisfazione di un pasto gustoso, in cui il rispetto delle esigenze nutrizionali si coniuga al piacere di mangiare bene.

E in quest’ottica, le farmacie sono uno dei punti di riferimento per la persona con diabete e possono svolgere un ruolo potenzialmente attivo nell’educazione, informazione e assistenza personalizzata al diabetico.

A supporto della campagna Diabete Insieme è stato realizzato un sito internet www.abbottdiabetescare.it, uno spot radiofonico e una campagna pubblicitaria sul web e sui social network. Presso le farmacie, oltre alla possibilità di incontrare un operatore qualificato, sarà distribuito nel corso dell’anno materiale informativo sul diabete e sulla nutrizione realizzato da Diabete Italia in collaborazione con le persone con diabete.

Abbott Diabetes Care
Abbott Diabetes Care con sede in Alameda, California, è leader nello sviluppo, produzione e commercializzazione di sistemi per il monitoraggio della glicemia progettati per aiutare le persone con diabete.
Per ulteriori approfondimenti si invita a visitare il sito www.abbottdiabetescare.com.

Abbott
Abbott (NYSE: ABT) è tra le principali aziende del settore salute a livello globale. L’azienda persegue il miglioramento della qualità della vita attraverso lo sviluppo di prodotti e tecnologie che abbracciano il settore salute nel suo complesso. Abbott è presente in 150 paesi con oltre 70.000 dipendenti. In Italia Abbott conta circa 900 dipendenti e ha sedi a Campoverde di Aprilia (LT), Roma, e S. Donato Milanese (MI).

Per informazioni:
Abbott
http://www.abbott.com/
http://www.abbottitalia.com/
http://www.abbottdiabetescare.com/

Media
Stefania Bossiner – Abbott in Italia
Tel. 06/928929866
Cell: 335/7273209

Diffusione online a cura di Taoeweb, Servizi di Web Marketing – http://www.taoeweb.com

fonte: http://www.taoeweb.com/comunicati-stampa/diabete-abbott-e-diabete-italia-insieme-migliorare-la-qualit%C3%A0-di-vita

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Una corretta alimentazione migliora la vita: visite nutrizionistiche a Clinica Privata Villalba

Un’alimentazione sbagliata può avere molteplici conseguenze sulla nostra salute, oltre a provocere sovrappeso ed obesità. Può infatti dare disturbi gastrointestinali quali gonfiore addominale e reflusso gastroesofageo, alterazione dei valori del sangue come colesterolo e glicemia, sintomi vari come stanchezza cronica e insonnia, ma anche vere e proprie patologie quali diabete ed osteoporosi. Ecco perché è molto importante scegliere una nutrizione corretta. A Clinica Privata Villalba, struttura bolognese appartenente a GVM Care & Research (gruppo fondato e presieduto da Ettore Sansavini), un team di specialisti è a disposizione con la propria professionalità ed esperienza per dare ad ogni persona il consiglio giusto. Già, perché l’errore comune è pensare che la buona alimentazione sia identica per tutti. Naturalmente esistono concetti di base che valgono per chiunque, ma a seconda della composizione corporea, del metabolismo basale, dell’età, del sesso, dei disturbi e delle patologie di quel dato momento, la nutrizione corretta potrebbe essere anche molto differente da soggetto a soggetto. Perciò, per valutare tutte le possibili variabili, occorre affidarsi ad un professionista che indichi un modello nutrizionale personalizzato, in grado di risolvere specifici problemi e prevenire disturbi e patologie.

Info: Federico Perna, biologo, nutrizionista e dottore in biochimica, tel. 051-6443011.

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La tua dieta più leggera con il nuovo dolcificante Stevia!

Fare dieta quando si è golosi di dolci è una cosa che difficilmente è realizzabile e richiede un grandissimo sacrificio. Da alcuni anni è in commercio il dolcificante Stevia, un prodotto di origini naturali che proviene dal Paraguay e che veniva utilizzato dagli indios Guarani già migliaia di anni fa. Quali sono le propietà della Stevia? a quanto pare questo dolcificante di origine vegetale è in grado di dolcificare fino a 300 volte in più dello zucchero ma la cosa strabiliante è che è un prodotto completamente privo di calorie!! Ciò significa che è possibile mangiare dei dolci fatti con la Stevia senza dover aver paura di eccedere nelle calorie e negli zuccheri, ogni prodotto sarà consumabile inoltre anche dalle persone diabetiche senza nessun problema! Oltre a questo la Stevia ha tra i suoi principi numerose proprietà benefiche e medicinali, ciò la rende un prodotto consigliabile praticamente a chiunque senza particolari controindicazioni. Considerato il suo elevato potere dolcificante si consiglia di dosare con attenzione, scordatevi il classico cucchiaio da cucina, la Stevia si dosa utilizzando la punta di un coltello!

Il dolcificante Stevia è stato introdotto sul mercato da relativamente poco tempo e sta via via sostituendo i dolcificanti artificiali, per esempio in Giappone la Coca Cola Light utilizza il dolcificante Stevia già da un po’ di tempo. In Europa è stata introdotta da poco per via di una normativa che fino a poco tempo fa ne limitava l’utilizzo. Oggi si può trovare la Stevia in numerosi negozi e anche online sia in versione pura (detta Stevia reba98%) che in polvere o cristallizzata.

Con la Stevia possiamo smettere di dire addio ai dolci nella nostra dieta, sarà possibile dimagrire senza rinunciare ad un grande piacere!

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Il benessere inizia dalla base

Ancor prima di parlare l’uomo impara a camminare. Dapprima a gattoni poi, sempre più sicuro, si alza in piedi e comincia a correre. Queste azioni, camminare, correre, saltare sono talmente connaturate in noi che non ci dedichiamo più alcuna attenzione. In realtà siamo tutti equilibristi, anche se non lo sappiamo, poiché camminando passiamo da una posizione stabile ad una instabile che i piedi ci consentono di mantenere in equilibrio compensando, ad esempio, le diseguaglianze presenti nel terreno che calchiamo. Riflettendo un attimo ci si accorge però che, in realtà, non è così facile. Tutto parte da un giusto equilibrio che, naturalmente, origina dai piedi. Sulla base di questo concetto il Centro Ortopedico Rinascita (Cor) rinnova la propria immagine sul Web impostando la sua presenza non tanto sulla presentazione della vasta gamma dei suoi servizi, secondo il tradizionale schema accademico tra docente e discente, ma partendo dall’ascolto dei suoi clienti in modo che la sua offerta sia sempre più in sintonia con le esigenze personalizzate di chi vi si rivolge per risolvere i suoi problemi di deambulazione. Problemi che possono anche essere legati a disfunzioni posturali dovuti al diabete o ad esigenze antinfortunistiche, per cui sono disponibili i più diversi tipi di plantari e di scarpe. Modificando secondo queste linee il suo sito il Centro si inserisce pienamente nella logica conversazionale favorita dai nuovi strumenti informatici disponibili creando tutta una serie di aree tematiche, in gergo blog, in cui avviare un percorso relazionale relativamente ad argomenti particolarmente importanti in ortopedia quali, il già citato diabete, l’infortunistica o le protesi , di cui si parla ancora troppo poco. La suddivisione in blog degli argomenti presentati consentirà, infatti, oltre che di informare, di dialogare con chi non sa come risolvere questi problemi. Un modo nuovo per aiutare chi ne ha bisogno.

“Anche la nostra presenza su Facebook vuole essere un modo per porci a disposizione degli utenti, per guidarli verso la soluzione che più gli si addice” dice Nicola Perrino, titolare del Centro Ortopedico Rinascita a Cinisello.

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Retinopatia Diabetica: Quali sono le Cure Possibili

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  • 18 Maggio 2011

Nei paesi sviluppati, la retinopatia diabetica rappresenta la principale causa di cecità in persone tra i 25 e i 60 anni d’età. Il rischio di cecità è 25 volte maggiore nei diabetici rispetto ai non diabetici. “Importante è quindi la diagnosi precoce e le terapie che ne possono arrestare i danni a livello dei capillari – spiega il dr. Alberto Bellone, medico e specialista in oftalmologia – Lo sviluppo della retinopatia è in relazione alla durata della malattia diabetica: non è frequente nei primi 5 anni di diabete, ma è presente nel circa 50% dei pazienti affetti da tale malattia da 10 anni.

L’80-90% dei pazienti che soffrono di diabete da 20 anni sono affetti da retinopatia. Generalmente la retinopatia diabetica colpisce per prime le aree periferiche della retina, ma se viene interessata la macula si potrà verificare, anche in fasi precoci, annebbiamento e riduzione della capacità visiva.

Improvvise perdite della vista possono essere dovute ad una emorragia intraoculare (emovitreo) o all’occlusione di un grosso vaso (trombosi), che blocca più o meno completamente il flusso di sangue nella retina. L’OCT o tomogratia ottica a coerenza di fase è un esame utilissimo oltre all’esame fluoroangiografico retinico che consente di studiare in dettaglio la circolazione sanguigna di retina e coroide. Tra le terapie di scelta per distacco di retina abbiamo il laser ad Argon, il cerchiaggio, la pneumoretinopessia”.

Dott. Alberto Bellone
Microchirurgia Oculare
Torino | Milano | Busto Arsizio (VA)
Tel. (+39) 011.318.6318
www.albertobellone.it

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Mangiare Meno, ma Mangiare Tutti!

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  • 12 Gennaio 2011

FAO e UNICEF stimano in 1.200.000.000 le persone che soffrono la fame nel mondo, e per questo motivo muoiono circa 10.000.000 di bambini all’anno, circa 1 ogni 5 secondi, 17.000 al giorno!

Dall’altra parte, nei continenti del benessere, il 15% della popolazione mondiale utilizza l’80% delle risorse! Vi è una tale abbondanza di cibo che le persone si ammalano e muoiono per malattie dovute agli eccessi alimentari e alle conseguenti malattie metaboliche: in primo piano il diabete che fino a pochi anni fa si concentrava nei paesi sviluppati, ma che ora rappresenta una minaccia globale espandendosi nei paesi in via di sviluppo dove le carenze economiche e sanitarie non consentono neanche le più elementari terapie.

Oggi che la vita media si è notevolmente allungata essendo a cavallo degli 80 anni, mentre era di 50 agli inizi del secolo, è più che mai necessario avere una visione a lungo termine del problema. Bisogna inoltre considerare che le Malattie Cardiovascolari sono tuttora la prima causa di morte ed invalidità nel mondo occidentale, più di tutti i tipi di tumore messi insieme.

Abbiamo dei dati certi, statisticamente molto rilevanti, che la restrizione calorica favorisca la normalizzazione della pressione arteriosa, del peso corporeo e del metabolismo dei grassi e degli zuccheri e possa ridurre l’incidenza  e le conseguenze delle malattie cardiovascolari,allunga sicuramente la vita attivando dei geni specifici di longevità, ma soprattutto allunga quel periodo di salute e benessere che consentirà di vivere attivamente e con gioia anche la terza età (healthy aging).

Ridurre i consumi alimentari oggi può essere una scelta consapevole ma nel prossimo futuro sarà una necessità.

Le proiezioni demografiche prevedono un incremento della popolazione mondiale dagli attuali 6,8 miliardi a circa 9 miliardi fino al 2050, poi un progressivo calo fino ad un livellamento nella seconda metà del secolo. Il maggior incremento lo avranno i cosiddetti Paesi in via di sviluppo.

L’ Africa potrebbe raggiungere i 2 miliardi di abitanti e l’insicurezza alimentare non potrà che aumentare. L’autorevole Worldwatch Institute dal 2010 ha un tema centrale per il nostro futuro: la necessità di trasformare le culture e di passare dal consumismo alla sostenibilità. Negli ultimi 50 anni il consumismo si è imposto quale cultura dominante in un paese dopo l’altro, è diventato uno dei motori dell’inarrestabile crescita della domanda di risorse e della produzione di rifiuti che sono il marchio distintivo della nostra epoca. La corsa alle risorse, acqua compresa, sarà sfrenata e senza controllo, pensiamo all’enorme richiesta di energia! Lo sviluppo sarà insostenibile e potrà portare al ”limite critico di crescita” e al collasso l’Ecosistema.

Siamo all’inizio di una nuova Epoca Geologica totalmente caratterizzata dall’intervento umano, l’Antropocene, a differenza ti tutte le Epoche precedenti dominata dall’impatto dell’uomo sull’ambiente.

L’Umanità intera non potrà più vivere al di sopra dei limiti biofisici del nostro pianeta. Non è difficile immaginare che se non cambieremo le nostre abitudini alimentari non vi sarà cibo sufficiente per tutti. Dovremo imparare a mangiare meno ma meglio, forse come diceva Einstein con grande lungimiranza, il futuro dell’umanità sarà più vegetariano.

Dott. Guidalberto Guidi
Centro Specialistico Cardiologico Vascolare
Corso Vittorio Emanuele II° n. 91
10128 Torino – Italia
tel. 011.557.4280
tel. 331.622.750.80
www.cardioexpert.it

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L’imperativo di Smart Card è prevenire. Sapra Sanità attiva il check up per diabetici

La giornata del 14 novembre 2010 è stata dedicata a livello mondiale alla lotta contro il diabete, in questa occasione Sapra Sanità ricorda il check up appositamente strutturato per tutti i pazienti afflitti da questa patologia che, se correttamente controllata e gestita, può non degenerare in pericolose complicanze.

“Il Diabete Mellito è una condizione caratterizzata da un patologico aumento della concentrazione di glucosio nel sangue. Responsabile di questo fenomeno è un difetto assoluto o relativo di insulina, ormone secreto dalle insule di Langherhans del pancreas ed indispensabile per il metabolismo degli zuccheri”. Oggi questa patologia si sta diffondendo in modo sempre più allarmante sia in Italia che nel resto del mondo, inoltre le sue complicanze, nel caso non venga controllato in modo adeguato, sono molto gravi e di costosa gestione per il sistema sanitario mondiale.

Gli organi bersaglio di questa malattia, nel suo decorso comunque inevitabile, sono l’occhio, il rene, il sistema nervoso e il sistema cardiovascolare ecco dunque che per il paziente diabetico sarebbe opportuno, a livello preventivo, eseguire con regolarità una serie di analisi quali l’Emoglobina glicata che consente il buon controllo metabolico fondamentale per la gestione della malattia, i trigliceridi, il colesterolo per ridurre l’insorgenza di complicanze cardiovascolari, e di esami diagnostici specifici: Ecodoppler TSA e arti inferiori, l’Ecografia cuore, la Visita cardiologica ed ECG, la Visita oculistica per retinopatia diabetica.

La finalità primaria è quella di ridurre al minimo gli effetti negativi che questa patologia ha sulla salute e proprio per cercare di prevenire queste complicanze Sapra Sanità ricorda il Check Up clinico caricabile anche su Smart Card, che è stato messo a punto in modo da offrire ai pazienti gli strumenti per un controllo mirato della malattia e che andrà associato ad un sano stile di vita, attività fisica, dieta e cura farmacologica. Esso comprende tutti gli esami sopraelencati e molti altri ancora effettuabili nell’arco di 1-2 giorni presso il centro sanitario polispecialistico di Sapra.

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