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Ecommerce, recensioni professionali

Le recensioni dei siti ecommerce sono quasi sempre molto mirate: si trovano recensioni generaliste che parlano di ecommerce come si parla di una vacanza, mentre altre sono specifiche, cioè trattano argomenti inerenti ad una specializzazione ben precisa e parlano ad un target delimitato. Si passa dallo studio dell’usabilità per ecommerce, a come si crea una creatività in linea con il brand e che richiami la call to action, a come si rende veloce un ecommerce magento, quindi si parla di sistemistica.

Sono poche le recensioni di ecommerce che si spingono oltre, che parlano, cioè, del contenuto dell’ecommerce, di come sono distribuiti i contenuti in funzione del target e di come l’ecommerce rispecchia il brand. Ultimamente, però, stanno uscendo recensioni sempre più dettagliate e che portato il lettore a capire come sia fatto il sito ecommerce ancora prima di vederlo. Non sono molte ma, navigando in rete, qualcosa riusciamo a trovare.

Fare una recensione di un ecommerce non è cosa semplice in quanto il settore commerciale può cambiare notevolmente la chiave di lettura, in particolare la consistenza dei contenuti e la loro qualità in funzione del prodotto che viene venduto.

Generalmente un sito ecommerce ha una home page che presenta, nella maggior parte dei casi, i migliori prodotti, i più venduti, i più apprezzati ecc, e le sezioni che solitamente sono molto povere, mentre dovrebbero essere ricche di contenuti proprio perché hanno la funzione di far entrare il cliente nell’area che ha scelto. L’ecommerce, quindi, nella scheda prodotto dovrebbe essere esaustivo ed capace di introdurre l’argomento attraverso un header e dei contenuti scritti appositamente per far capire all’utente dove sta entrando e cosa troverà, o, più semplicemente, per spiegare quell’area di prodotti a chi è destinata, una sorta cartello che descrive in maniera rapida ed intuitiva cosa stiamo guardando. Nella realtà la scheda prodotto, in molti siti ecommerce, è un clone di molti altri, mentre la scheda prodotto è fondamentale specialmente per alcuni settori merceologici.

Ecco perché: la scheda prodotto è il prodotto più la spiegazione del prodotto, ed è la pagina dell’ecommerce delegata alla call to action più importante, cioè il metti il prodotto nel carrello, in questa pagina è fondamentale che le foto parlino e rappresentino il prodotto visto dagli occhi dell’utente, e quindi bene in risalto, in più è necessario avere un contenuto introduttivo e dei contenuti specifici di prodotto.
I contenuti specifici di prodotto sono essenziali per non perdere l’utente. Se l’ utente è interessato al prodotto ma non trova abbastanza informazioni a riguardo, lascia l’ecommerce e si getta su google o bing alla ricerca di quelle nozioni che non ha trovato sull’ecommerce, ed è un cliente perso. E’ fondamentale che il potenziale cliente, affinchè avvenga la conversione, trovi sulla scheda prodotto tutte le informazioni necessarie ed esaustive perchè acquisti in maniera rapida senza pensare troppo e sia soddisfatto.
La velocità dell’ecommerce è un altro aspetto da smarcare: esistono ecommerce letissimi che non permettono all’utente di apprezzare prodotti e contenuti, e quindi il tasso di abbandono si alza ulteriormente.

Un altro aspetto che solitamente non viene trattato nelle recensioni è il rapporto che c’è tra l’ecommerce ed il negozio fisico, o tra l’ecommerce e la catena cui fa rireferimento. Questo è fondamentale perché non solo è un indicatore di quanto sia coerente la brand image, ma anche della strategia adottata per la vendita dei prodotti. Se volessimo alzare il tiro, ma questo è quasi impossibile da ottenere perché andrebbe monitorato un ecommerce per mesi, sarebbe interessante anche capire quali strategie pubblicitarie sono state adottate, google adwords, dem, landing page, scontistica, prodotti lancio, offerte a tempo, stretegie su social media marketing ecc.

Recensioni di ecommerce fatte bene ne troviamo sempre meno a causa del fatto che molte sono più article marketing che servono per promuovere il prodotto più che dare informazioni interessanti a chi opera nel settore, o a chi interessa il mondo dell’ecommerce. E’ impossibile effettivamente scindere la parte descrittiva dell’ecommerce senza accennare alle potenzialità e quindi fare in qualche modo pubblicità, ma sarebbe ipoteticamente interessante arrivare al limite, cioè presentare un ecommerce per le sue caratteristiche senza fare article marketing. La soglia è breve, perché è molto semplice incappare in una virtù e renderla argomento, ma la partita si gioca proprio su questo. Invitare il lettore a visitare il sito per rendersi conto di quanto è stato scritto invece è naturale e proficuo per chi scrive, perché le sue parole siano capite e confermate.

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Ecommerce B2c un mercato in espansione

Oggi in Italia si parla molto di ecommerce b2c (business to consumer), cioè orientati alla vendita a consumatori e non al commercio tra aziende (b2b – business to business).

I motivi sono tanti ma il principale è sicuramente la posizione di arretratezza del nostro paese rispetto alle altre realtà Europee. L’obiettivo del precedente governo (quello guidato da Monti) era quello di portare entro il 2015 l’Italia ad un utilizzo degli ecommerce b2c almeno del 50%, oggi è circa il 35%. L’attuale governo sta portando avanti questo obiettivo e sta incentivando le aziende ad aprire i propri ecommerce b2c. Ad esempio la Camera di Commercio di Milano ha indetto un bando che ha scadenza 20 settembre 2013 per la digitalizzazione delle imprese in cui viene offerto un contributo del 50% a fondo perduto ad aziende che decidano di portare la loro realtà commerciale su internet e a società IT che abbiano idee innovative nel settore digitale.

L’iniziativa è lodevole, soprattutto in un momento di crisi come questa, e sta spingendo tante realtà ad orientarsi verso l’ecommerce b2c. C’è però un problema: il fatto di non avere spese di locazione, di personale e, in alcuni casi, neanche quelle di magazzino spinge a fare delle analisi superficiali al momento dello start up. L’idea delle aziende è quella che basta essere online per vendere di più e in tutto il mondo. Purtroppo non è così. Realizzare un ecommerce online b2c richiede lo stesso impegno iniziale di una qualsiasi altra attività, anche se con modalità differenti.

Il consiglio è quello di creare un accurato business plan dove si definisce chiaramente quale è il prodotto e quali sono i punti di forza e debolezza. La realtà di tutti i giorni ci insegna che se un’azienda ha un buon prodotto è più facile che il cliente lo compri e che resti affezionato alla marca. Questo è un argomento molto importante perché, come per la vendita tradizionale, la fedeltà e quindi il passaparola che ne deriva, è fondamentale per far funzionare un ecommerce b2c. I social Network hanno “alzato il volume” di questi messaggi, ampliando la possibilità di diffondere il proprio apprezzamento per un prodotto o un servizio a tutta la cerchia dei propri amici. Ma il rovescio della medaglia è che hanno anche aumentato la possibilità di critica, quindi le aziende devono cambiare attitudine nei confronti del proprio business e dei propri clienti. Soprattutto gli ecommerce b2c devono aprire un canale diretto con i propri clienti, facendoli partecipare alla creazione dei propri prodotti e essendo disposti anche a subire critiche, che devono essere prese come dei suggerimenti a migliorare e a far crescere il proprio business.

Il secondo passo nella pianificazione dell’ecommerce b2c è quello dell’analisi dei competitors. E’ molto importante capire quali realtà ci sono e come sono percepite dai clienti di quel settore. Questa analisi che per l’apertura di un’attività fisica richiedeva poco tempo (un giro nella zona e due chiacchere con i negozianti storici) su internet è molto complessa. Non solo bisogna valutare quali sono i competitors diretti (quelli che fanno gli stessi prodotti) ma anche come e cosa fanno per promuovere la propria attività quali iniziative marketing portano avanti, come si comportano nei social network. Il tutto in una dimensione globale o ,a causa del costo delle spese di spedizione, almeno europea. Bisogna vedere se il prodotto esiste già, quale è il suo prezzo, quali sono i principali ecommerce b2c che vendono quel determinato prodotto e molte altre informazioni. Spesso capita che le aziende guardino solo competitors di pari dimensioni alle loro, ma su internet non funziona in questo modo. Amazon e Zalando diventano competitors del piccolo negozio che vende scarpe perché è un articolo che vendono anche loro e con una visibilità enorme. Questo è il punto chiave degli ecommerce b2c. Come i centri commerciali e le grosse catene stanno pian piano facendo chiudere i negozi a gestione familiare, così le grosse multinazionali hanno maggiore visibilità sul web e “oscurano” tanti altri ecommerce. Con oscurano intendiamo dire che sono prime nei motori di ricerca, nelle pubblicità di Facebook, nei banner promozionali e in tutte le forme di pubblicità online.

E allora cosa devono fare le piccole attività che vogliono fare un ecommerce per incrementare le proprie vendite?
Primo fra tutto, affidarsi ad una società seria per la realizzazione dell’ecommerce b2c. Internet non è un “gioco da ragazzi”, oggi è un lavoro serio. Non si può fare affidamento a persone improvvisate, o meglio si può però si è quasi sicuri (e diciamo quasi per non essere troppo drastici) che l’ecommerce b2c non venderà. L’esperienza su internet e la conoscenza dei comportamenti del cliente sono fondamentali per la buona riuscita di un ecommerce. Creare una user experience (esperienza di navigazione) positiva è alla base della finalizzazione dell’acquisto e fidelizzazione del cliente. E’ un po’ come quando si entra in un supermercato nuovo, se si riescono a trovare i prodotti subito e sono ben presentati è probabile che uno ci torni, se si trovano corsie strette, non si trova niente e si è costretti a far più volte il giro del negozio per rintracciare la merce ricercata probabilmente si comprerà una volta e inoltre se ne parlerà anche male con gli amici.

Secondo aspetto sono gli investimenti pubblicitari, che spesso devono vedere un badget superiore a quello della creazione dell’ecommerce. Ebbene si, perché il vero lavoro dell’agenzia (e anche la bravura e l’esperienza) si vedono una volta che l’ecommerce b2c è online. E’ in quel momento che vanno fatte le campagne adWords per far trovare il negozio dai clienti e la social strategy per affiliare gli amici.
Vendere online è possibile ma come con tutto bisogna impegnarsi, pianificare e affidarsi a persone competenti.

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Ecommerce o commercio elettronico, riusciranno le piccole imprese a competere?

I recenti dati del settore digital in italia mettono in evidenza che siamo all’inizio di una nuova fase. I nuovi compratori stanno aumentando notevolmente, e le imprese stanno iniziando ad affrontare il tema dell’ internazionalizzazione. Nella storia italiana l’ ecommerce ha avuto diverse fasi, inizialmente si sono affacciate a questo mercato solo quelle società di servizi che sviluppano la maggior parte del proprio business attraverso un sito web ed Internet (pure player) rivolgendosi ad un consumatore tecnologico, poi si sono affermati i modelli multicanale o Click & Mortar dove il consumatore poteva acquistare sia attraverso la distribuzione tradizionale che digitale.
Nel luglio 2012 l’osservatorio Netcomm/Human Highway ha messo in risalto un incremento di quasi 3 milioni di nuovi acquirenti online.
La crisi sicuramente ha contribuito a questo fenomeno rompendo di indugi e spingendo i consumatori a fare un balzo del 30% negli acquisti online, grazie anche a forti sconti dovuti alla forte riduzione dei costi di gestione.
L’ ecommerce italiano rimane comunque molto arretrato rispetto a tutti gli altri paesi occidentali. Solo il 15% degli italiani fanno acquisti online, e sono molteplici i freni inibitori, la scarsa cultura tecnologica, il ritardo della scuola, la pessima diffusione della banda larga, il ritardo dell’ offerta sono solo alcuni dei motivi principali.

L’ ecommerce B2c è un terreno molto competitivo, e lo diventerà sempre di più, con l’ aumentare della maturità del mercato. I costi per acquisire clienti saranno sempre maggiori e la screscità sarà condizionata dalla capacità di investimento. Purtroppo le dimensioni conteranno sempre in maniera più incisiva, più che altro per il potere di negoziazione nei confronti dei fornitori che poi determina la capacità di essere competitivi in termini di prezzo mantenendo margini di guardagno ragionevoli.
Riusciranno piccoli imprenditori e aziende a cogliere l’opportunità del momento, conquistarsi notorietà e una fetta di mercato abbastanza consistente da poter competere e crescere? Riusciranno le imprese ad affiancarsi ad un partner che sappia guidarle negli investimenti?

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Ecommerce , scegli fe-el digital agency

Fe-el digital agency dopo anni di esperienza nel settore ecommerce e dopo aver realizzato siti di vendita di prodotti online crea un dipartimento dedicato all’ecommerce.

Ecommerce.fe-el.com è un dipartimento di fe-el.srl dedicato agli e-commerce per piccole, medie e grandi imprese. Il servizio è comprensivo dello studio dei competitors, della user experience in chiave responsive design e della creatività responsive design per permettere all’e-commerce di vendere anche su dispositivi mobile.  Per Responsive design infatti si intende  lo studio dell’ esperienza utente per tutte le visualizzazioni,  adattandosi alle risoluzioni di tutti i dispositivi:  desktop , web tv,  smartphone  e tablet.

Tutto è studiato per aumentare il roi e la call to action. Fe-el Ecommerce presenta al cliente un prototipo ecommerce html, lo sottopone a test basati sul metodo persona design per verificarne la usabilità e creare una user experience positiva e in linea con le aspettative del customer e dei potenziali clienti. Fe-el ecommerce studia approfonditamente il brand al fine di creare un ecommerce in grado di migliorare la brand image.

Queste fasi sono fondamentali per strutturare un e-commerce in grado di essere navigabile in maniera semplice e comodo, accattivante, e naturalmente riconducibile al brand.

Agli studi preliminari segue sempre la realizzazione della creatività, fondamentale per spingere l’utente alla call to action ed invogliare l’acquisto. In un ecommerce ci sono alcune caratteristiche che hanno un’importanza strategica chiave. La home page in primis, che deve risultare ricca e deve mettere in risalto sin da subito alcuni prodotti o categorie di prodotto. I livelli dei prodotti, che devono essere accompagnati da contenuti per la seo compatibilità e per promuovere al meglio i prodotti di categoria e infine la scheda prodotto, che deve stimolare i sensi dell’utente attraverso le immagini e contenuti esaustivi. Quando un utente si trova nella scheda prodotto, è ancora nella fase decisionale, e creatività, foto e contenuti devono essere strutturati affinché l’utente compia l’azione di conversione.

Fe-el ecommerce usa come piattaforma di ecommerce Magento, un ecommerce di classe enterprise in grado di essere customizzato in tutte le sue parti; è infatti possibile riscrivere la totalità delle pagine della piattaforma senza toccare il core, cosi da poter creare ecommerce unici, irripetibili, affidabili, e non i classici cloni.

Fe-el ecommerce crea plugin per Magento in modo da poter far fronte a qualsiasi richiesta. Abbiamo scelto Magento perchè è l’unico ecommerce opensource di classe enterprise altamente customizzabile; si basa su zend framework e per questo è quindi robusto e veloce se montato su server di un certo livello.

Inoltre Fe-el ecommerce cura la personalizzazione di tutte le parti dell’ecommerce quali la registrazione, la scheda prodotto, il checkout per incrementare le conversioni e la seo compatibilità. Schede prodotto ben disegnate, semanticamente corrette e popolate con contenuti seo compatibili, vengono indicizzate prima e meglio. Fe-el ecommerce cura i contenuti e le descrizioni in modo che le pagine siano ben posizionate nelle serp principali. Offriamo al cliente campagne SEO off-site su misura in grado di migliorare il posizionamento organico e raggiungere nel tempo gli obiettivi fissati.

Fe-el ecommerce studia campagne Adw di google per localizzare l’investimento ed incrementare la brand image ed il ROI. Offre social media marketing per campagne virali e Dem per far conoscere rapidamente l’ecommerce a un numero ampio di vistatori, cosi da incrementare le vendite e la conoscenza del brand. Gli e-commerce di Fe-el sono ecommerce creati ad hoc per ogni esigenza, ogni e-commerce è un pezzo unico e irretibile, creato appositamente per il cliente e con il cliente.

Fe-el ecommerce usa Server Cloud linux con reverse proxy apc e molto tuning per garantire velocità e stabilità. Inoltre la soluzione cloud permette di incrementare le performance del server in maniera rapida e verticale in modo da poter affrontare picchi previsti o crescita della popolarità e delle vendite dell’ecommerce. Per i gradi customer vengono studiate soluzione ad hoc per far fronte ad accessi di migliaia di utenti e scalabilità verso l’alto. Gli ecommerce fe-el sono monitorati 24 ore al giorno, 7 giorni su 7 ed hanno backup costanti per disaster recovery.

Fe-el è una digital agency che ha maturato anni di esperienza nel settore ecommerce, realizzando diversi siti di vendita di prodotti online. Da qui la decisione di creare un dipartimento dedicato all’ ecommerce. http://ecommerce.fe-el.com

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