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Un piccolo stratagemma Store Van.

Con l’allestimento di un Mercedes-Benz Vito Long L1LH1 per un’azienda d’impianti elettrici, Store Van non si rivolge soltanto agli addetti del comparto per proporre loro soluzioni ad hoc per l’arredo del furgone ma allarga l’orizzonte a quanti, nella loro attività, hanno l’esigenza di organizzare lo spazio anche in funzione del trasporto di un pallet standard con dimensioni 1200×800 mm.

Con gli arredi modulari per veicoli commerciali prodotti da Store Van – accessori, rivestimenti di protezioni e attrezzature incluse – il più semplice dei camioncini può trasformarsi nell’officina mobile ideale per chi ha bisogno di un mezzo attrezzato per il trasporto del materiale necessario ad eseguire riparazioni “itineranti”.

Considerando l’impossibilità di “allungare” la superficie di calpestio del vano di carico, con un astuto stratagemma si è ricavato dello spazio vuoto per l’alloggio del pallet: dotare i vani bassi delle due scaffalature di chiusura a persiana, azzerando l’ingombro ed aumentando l’efficienza e la comodità già fornita da una serie di elementi “nati per rendere il lavoro on the road una passeggiata”.

Partendo dall’osservazione dello scaffale sinistro, notiamo, infatti, un banco morsa estraibile utilissimo per i piccoli lavoretti, una serie di cassetti di varia dimensione, valigette in plastica asportabili, ripiani con divisori, gronda telescopica e traversa con cinghie blocca valigette. Lo scaffale sul passaruota destro, dal canto suo, oltre al succitato vano con apertura a persiana presenta anche un portello ribaltabile in alluminio, un ripiano con vasche con separatori e un pannello per cassette porta viterie (bit.ly/scaffalatura).

L’alto livello di funzionalità di questa soluzione Store Van è suggerito dal pannello in legno fenolico con barra e cinghia fermacarico sul retrocabina, dalle selle reggicavo, dal porta rotoli di carta e dal set lavamani.

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“5 Elementi 5” legno . fuoco . terra . metallo . acqua Armonie e contrasti della natura visti attraverso l’Arte e il Feng Shui “5 Elementi 5” legno . fuoco…

“5 Elementi 5” legno . fuoco . terra . metallo . acqua

Armonie e contrasti della natura visti attraverso l’Arte e il Feng Shui

La mostra collettiva presentata presso il complesso dell’Ex Cartiera Latina di via Appia Antica, debutterà sabato 11 maggio 2013 con un nuovo allestimento presso 04m Odaka per mostrArti in via S. Maria in Monticelli 66 – Roma

Uno spazio contenitore di idee e di arte nella contemporaneità dei suoi artisti, che si mostrano in un contesto differente, nella fusione tra le discipline dello Yoga e la passione per l’arte.

Tra yoga e arte

Dalle idee ai fatti, dagli ideali al suggestivo piacere di vederli prender vita.

La pittura può essere una forma di yoga: lo yoga che propone una creazione, in quello spazio di arte senza confine che si apre al colore e si espande dal colore all’unione.

Scheda tecnica

Titolo della manifestazione:

5 Elementi 5 / legno . fuoco . terra . metallo . acqua

Armonie e contrasti della natura visti attraverso l’Arte e il Feng Shui

A cura di: Antonietta campilongo

Concept: Luigi Straffi

Genere: Arte contemporanea e cultura orientale

Progetto e organizzazione:

Associazione Neworld – ecologia e sociale – NWart – Fengshuiroma school

Ufficio Stampa: NWart

Periodo esposizione: dal 11 al 30 maggio 2013

Sede: o4m Odaka per mostrArti

Indirizzo: via S. Maria in Monticelli 66 – Roma

Vernissage: sabato 11 maggio ore 18.00

Orari di apertura al pubblico: lunedì . mercoledì . giovedì ore 14.30 – 17.00 martedì . venerdì ore 11.00 – 17.00 | sabato 14.00 – 19.30 | domenica chiuso

Ingresso mostra: libero

Programma sabato 11 maggio:

Ore 18.00 Apertura mostra

Ore 18.30 Breve esposizione teorica sul Feng shui di Luigi Straffi e Pasquale Fonte docenti della Fengshuiroma architecture&design School

Ore 19.00 Demetra | Prosa Poetica di Antonella Catini Lucente

Ore 19.30 Performance di Yoga

Artisti:

Rosella Barretta, Rossana Bartolozzi, Mariagrazia Borhy, Antonietta Campilongo, Cristina Castellani, Antonella Catini, Federica Cecchi, Andrea Ciampini , Elena Colusso, Davidbart (Davide Preti) Sara De Nardis, Francesco Fai, Elvi Maccari, Sante Muro, Lucia Nicolai, Sabrina Pantacchini, Adalgisa Santucci, Claudia Scalera, Angela Scappaticci, Antonella Spanò, Andrea Sterpa, Paolo Vignini.

Performance:

Il moto come onde che si inseguono

degli istruttori dell’accademia di Yoga “Odaka”

Ruggero Ruggeri
Paola Bonucci
Petra Szerdahelyi
Gaia Del Vecchio

Aver speso molto tempo a contatto con l’oceano mi ha dato

l’ispirazione per creare una forma di Yoga “liquida”, dove fossero

racchiusi tutti questi aspetti, dove i concetti basilari si fondano su

fluidità, adattabilità, trasformazione e potenza al contempo.

Basato sulle dinamiche del moto degli oceani e dei ritmi corporei ai

quali ci connettono, il fluire della pratica dello OYC ci offre la

sensazione di “fonderci con il nostro corpo fino ad assumere una

forma liquida”. Nel far questo, sperimentiamo un senso di libertà e

l’abilità di trasformare ogni vincolo e limite per scoprire nuove

“forme” in noi stessi.

Roberto Milletti

Info:

www.nwart.it – www.neworldproject.it – www.fengshuiroma.com

www.mostrarti.it – www. odaka.it

[email protected]

Tel. 339 4394399 – 393 3298266

5 Elementi 5

legno . fuoco . terra . metallo . acqua

Armonie e contrasti della natura visti attraverso l’Arte e il Feng Shui

L’inizio che non ha mai avuto inizio e mai avrà fine

Sin dall’inizio della civiltà umana, si è sentito il bisogno di arrivare a conoscere il profondo mistero della vita e di svelarne le leggi che la governano. La religione, la filosofia e la scienza hanno indagato in ogni direzione e dato risposte (apparentemente) diverse, nel tentativo di scoprire soprattutto la scintilla dell’origine.

Diverso è stato anche l’atteggiamento tra Occidente e Oriente: razionalizzante, estroverso ed antropocentrico il primo; introverso, metafisico e naturalistico il secondo.

Tra le interpretazioni della realtà ultima, tra le vie di conoscenza che astraggono dall’idea di un Assoluto creatore vi è il Taoismo che si sviluppò in Cina alcuni millenni fa.

Nella sua visione, il Tao, la realtà con tutti i suoi fenomeni, è trasformazione ciclica senza soluzione di continuità, esistenza di ciò che accade senza sforzo in quell’istante e in quello spazio. Pensano i taosti: che senso ha interrogarsi concettualmente sull’origine e sulle cause, quando ogni cosa fluisce spontaneamente?

Il Tao agisce con il Ch’i (il soffio vitale); Il Ch’i con le polarità Yin e Yang; Yin e Yang producono i cinque movimenti: Legno, Fuoco, Terra, Metallo e Acqua.

Qui s’inscrive l’arte (o scienza?) del Feng shui tramandata dei Maestri antichi, la conoscenza dell’alternanza delle forze, dell’equilibrio e del disequilibrio e dei modi per creare l’armonia.

Feng shui (vento e acqua)

Wu-Ji è il vuoto che tutto contiene, calma assoluta senza spazio e senza tempo, è l’indistinto, il non-manifesto, assenza di dualismo. Quando in Wu-ji un dinamismo accade, ecco avvenire la separazione: due poli Yin e Yang; di loro la natura

ci mostra le prove evidenti: il positivo e il negativo, la notte e il giorno, l’inverno e l’estate, il freddo e il caldo, denso e leggero, il concavo e il convesso, e così via per tutte le categorie di opposti. Nessuna qualità formale è loro attribuita, ma solo trasformazione in aspetti mutevoli della stessa realtà. Yin e Yang armonizzandosi dinamicamente nel Tai Ch’i, il simbolo dinamico, sono presenti uno nell’altro, e questa è la loro interdipendenza, l’uno non potrebbe esistere senza l’altro.

Il Ch’i è la forza che scorre in tutto l’universo e che tutto sostanzia, lo yin e lo yang i due opposti in cui essa si alterna; i cinque movimenti (elementi) sono le qualità delle forze con le quali si mostrano le fasi.

Il Legno si espande, crea il Fuoco e depaupera la Terra;

Il Fuoco ascende, produce la Terra, fonde il Metallo;

La Terra compatta, genera il Metallo, esaurisce l’Acqua;

Il Metallo concentra, alimenta l’Acqua, taglia il Legno;

Acqua discende, nutre il Legno, annienta Fuoco.

I cinque elementi danno vita a “le diecimila manifestazioni”, ovvero tutto ciò che esiste, appare alla nostra coscienza e chiamiamo realtà.

Luigi Straffi

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Gioielli Alchemici

Un gioiello alchemico è un monile che viene creato con il metodo di fusione a cera persa. Questo antico metodo usato da Sumeri, Egizi, Etruschi, popoli Africani e Precolombiani presenta in ogni fase di lavorazione una simbologia che appartiene per molti versi al processo di creazione della vita umana. Questa tecnica rende ogni gioiello unico ed irripetibile, come l’essere umano.Usare questo metodo però non basta, è necessario essere coscienti di ciò che avviene in ogni passaggio. La filosofia applicata alla tecnica di laboratorio darà un significato profondo ad ogni oggetto, sia per quanto riguarda la natura del gioiello in se stesso sia per quanto riguarda la sua forma. Inoltre per definire un gioiello “alchemico”, è importante che il materiale di cui è composto sia un materiale ETERNO, abbia in sé il principio “ETER”, il quinto elemento, ovvero ciò che lo farà resistere alle prove di Saturno, il padrone del tempo.Questo significa utilizzare materiali come l’oro – nell’ambito dei metalli nobili – oppure la Lega Stellite (acciaio chirurgico) o il titanio – nell’ambito dei metalli non nobili.La mancanza di ossidazione, il mantenimento della brillantezza, la perfetta compatibilità con il corpo e le sue energie, fanno di ciascuno di questi tre metalli la materia prima ideale per creare gioielli che resistano al tempo e che contemporaneamente rispettino la salute delle persone che li indossano.In un’epoca di perdita di valori e di significati un gioiello alchemico rappresenta una piccola scultura da indossare, che ha un simbolismo profondo, una sua “anima” e quindi indossarlo significa portare con sé una forma-pensiero che genera una “forza” speciale, esattamente come fanno alcuni cristalli che si utilizzano per armonizzare le energie.
Ciò che determina la natura di un gioiello “alchemico” è inoltre legato allo spirito ed allo stile di vita di chi lo fa. E’ necessario che esista una coerenza, una responsabilità che si evidenzia nello stile di vita del creatore. L’artista imprime quindi al gioiello qualcosa di sé e della sua essenza: proprio questo aspetto è ciò che per gli alchimisti rende preziosa la loro opera.
Quando “arte e vita” coincidono, infatti, l’arte racchiude in sé l’essenza del tempo e dello spazio, l’alchimista la raccoglie e la esprime nell’opera, ma tra tutte le tecniche, quelle che prevedono l’uso del fuoco sono le più affascinanti poiché riescono a trasmettere al meglio l’Essenza della vita. IL CORSO:L’appuntamento è per il 28 e 29 Marzo al Bosco WWF di Vanzago.Il corso avrà la durata di un weekend, durante il quale ognuno potrà sperimentare la propria creatività per dar vita al suo gioiello alchemico attraverso un percorso che prenderà in considerazione, oltre all’alchimia dell’oggetto – con preparazione in cera, fusione e formulazione di un “intento” – anche l’alchimia della persona.

Il corso sarà infatti supportato da tecniche di alchimia umana come la meditazione, lo yoga, l’arte, l’incontro con la natura e con i quattro elementi per generare una trasformazione vera e profonda di se stessi, proprio come avviene nel metallo. Questo aiuta a trasformare gli aspetti di noi che vogliamo cambiare (piombo) per manifestare la parte più pura e migliore di noi (oro) oppure confermare più coscientemente i progetti che già stiamo vivendo.

Per informazioni e prenotazioni:

www.oracolodiwilde.it 

[email protected] 

tel. 338.9866577 347.4586287

 

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Gioco dell’Oracolo

Tra le varie attività dell’associazione culturale Oracolo di Wilde, che opera nel campo del benessere psico-fisico soprattutto attraverso percorsi di meditazione e crescita interiore, il Gioco dell’Oracolo è naturalmente l’attività che dà il nome all’associazione e che quindi rappresenta idealmente il modo migliore per conoscere e apprezzare la metodologia di lavoro proposta dal gruppo. L’appuntamento è per sabato 21 Febbraio, dalle 10,00 alle 18,00, nella cornice incantata del Bosco WWF di Vanzago, alle porte di Milano.  Entusiasmante e sorprendente, il Gioco dell’Oracolo si discosta dalle classiche proposte di meditazione guidata e offre in maniera del tutto originale la possibilità di guardarsi dentro per capire, o semplicemente per ricordare, quel magico mondo di cui si fa parte. Dona indicazioni sul “qui e ora” della persona e suggerisce il modo migliore per proseguire il cammino, per comprendere e superare blocchi e difficoltà. Scava un solco tra il prima e il dopo e dona un seme dal quale nascerà una nuova consapevolezza. E’ un “laboratorio esistenziale” indicato sia come ricerca di precise risposte, sia come inizio di un percorso per una nuova conoscenza di sé stessi.
L’Oracolo finale analizza le indicazioni ricevute dal percorso e gli obiettivi possibili per migliorare la qualità della vita e il rapporto con se stessi e con gli altri.

I partecipanti avranno l’opportunità di entrare in contatto con le proprie parti più nascoste, di osservarle e di ascoltarle, muovendosi su un percorso (il Gioco) che rappresenta la Vita, e come nella Vita si potrà scegliere quale direzione prendere.

I giocatori incontreranno delle prove, ascolteranno e lavoreranno con i cinque sensi, i quattro elementi della natura e altro ancora attraverso meditazioni, lavori singoli e di gruppo.

Per informazioni e prenotazioni:

www.oracolodiwilde.it 

[email protected]

tel. 338.9866577 347.4586287

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