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Vini italiani abbinati ai piatti di un pranzo

Tracciando una regola generale, il gusto di un piatto è caratterizzato fondamentalmente da quattro fattori quali sapidità (l’intensità di sapore), aroma (percepito sia per mezzo delle narici sia per via retro nasale, ovvero quando mastichiamo e deglutiamo il boccone), grassezza (produzione di sensazioni di untuosità e morbidezza) e dolcezza (è percepita dalla punta della lingua e viene immediatamente avvertita). Queste caratteristiche hanno una corrispondenza in altrettante qualità dei vini italiani online:

  • Alcol;
  • Profumo;
  • Astringenza;
  • Morbidezza.

Seguendo questa corrispondenza, ad un cibo più saporito dovrà essere accompagnato un vino con un tasso alcolico più elevato; il profumo del vino dovrà avere una corrispondenza con l’aroma del piatto; la grassezza sarà compensata dall’accompagnamento di un vino dalla buona acidità e tannicità; il grado di dolcezza, infine, richiederà un vino morbido e dolce.

La sequenza da seguire, consigliata dall’enoteca online migliore, nel servire i vini italiani online a tavola è la seguente:

  1. Spumanti secchi;
  2. Vini bianchi secchi giovani e fruttati;
  3. Vini bianchi secchi aromatici;
  4. Vini bianchi secchi maturi e strutturati;
  5. Vini rosati;
  6. Vini rossi novelli;
  7. Vini rossi mediamente invecchiati;
  8. Vini rossi molto maturi;
  9. Spumanti dolci, come lo spumante toscano;
  10. Passiti;
  11. Vini liquorosi.

 

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La regola principale è quella secondo cui si deve partire dai toni più leggeri e passare pian piano a quelli più marcati.

È sbagliato iniziare un pranzo con un antipasto ricco di sapori decisi e successivamente consumare un primo delicato e morbido: è consigliabile invece una progressione che vedrà cucina e cantina avanzare in modo parallelo. Vi sono alcune regole cardini di comportamento come quella riguardo ai vini bianchi impiegati solitamente per aprire il pranzo, mentre solo successivamente vanno serviti prima i vini rosati e poi i vini rossi.

I vini italiani online a bassa gradazione alcolica precedono quelli con maggior grado alcolico. I vini più secchi precedono i vini amabili o decisamente dolci. I vini da bere freddi o freschi vanno serviti prima di quelli a temperatura ambiente.

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Il vino made in Italy

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  • 17 Aprile 2013

L’Italia è uno dei più grandi produttori di vino del pianeta tanto che il vino italiano è esportato in tanti paesi e molto amato dai migliori intenditori. Regioni come la Lombardia, il Piemonte, l’Umbria o ancora il Friuli Venezia Giulia  danno vita al Riesling, al Barolo, al Sagrantino di Montefalco o al Picolit  con gusti e profumi che inebriano la mente e il cuore.

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La vasta scelta di vini italiani ci permette di abbinare un vino differente a pietanze differenti, come i vini rossi per esaltare il sapore della carne o dei formaggi stagionati o i vini bianchi per gustare piatti di pesce raffinati o piatti a base di verdure, acquistando  tra vini più o meno costosi quello più opportuno per il palato e per le tasche. Sulla nostra enoteca on line è possibile trovare vini di eccelsa qualità come l’Amarone Morar di Valentina Cubi  o il Verdicchio San Michele di Vallerosa Bonci a prezzi altamente competitivi.

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La rarità, il vino Picolit

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  • 29 Giugno 2010

Considerato una vera e propria gemma dell’enologia italiana, il Picolit è anche conosciuto come il vino dei re. Infatti è stato servito e degustato presso le corti più importanti d’Europa, da quella Asburgica a quella Francese e Russa; nonché sulle mense dei Papi. Pregiato e raro,il Picolit nasce dall’omonimo vitigno sui colli orientali del Friuli. Il suo nome sembra derivi dalla piccolezza della quantità degli acini e dei grappoli che produce la sua vite. Vendemmia: La raccolta è manuale e differenziata secondo maturazione con passaggi bisettimanali avviene per tutto il mese di ottobre. Vinificazione: Il 20% delle uve raccolte vengono vinificate nel modo classico, pressatura soffice, decantazione e fermentazione controllata. Il rimanente 80% delle uve viene posta ad appassire per oltre un mese, arrivando a perdere circa il 40% del peso. Quando le uve raggiungono i valori analitici ed organolettici ottimali, vengono diraspate e pressate per mezzo di piccoli torchi verticali, il mosto ottenuto molto concentrato, viene fatto fermentare in piccole botte di rovere, nelle quali rimane fino all’estate Quindi viene fatto l’assemblaggio dei due vini i quali maturano per altri 4 mesi in botte d’acciaio. Affinamento: 4 – 6 mesi in bottiglia . Terreno collinare costituito da marne ed arenarie stratificate di origine eocenica Sistema di allevamento: Cappuccina Vino degustato: Picolit 2007 Az. Arzenton Maurizio Tipologia: Bianco D.O.C.G. Uve: Picolit 100%, Gradazione: 14% Bottiglie prodotte: 432 da 0,500 lt. Resa per ettaro: 20 HL / ha Altitudine: 80/100 metri s.l.m. Esame Visivo: Giallo oro. Esame olfattivo: La successione dei profumi è impressionante con deliziose folate di frutta candita, miele di acacia, mela cotta, albicocca matura, torrone. Esame gustativo: Raffinatissimo al gusto, con dolcezza garbata e persistenza infinita. Abbinamento: I classici lo abbinano al fegato grasso d’oca e ai formaggio verdi. Un abbinamento curioso è con ostriche crude, tartufi di mare, caviale e scampi crudi. Do un consiglio, per le sue caratteristiche è un vino da “meditazione”, quindi da degustare da solo, nei momenti importanti. Stato evolutivo: Pronto-Maturo Temperatura di servizio: 12 ° C Prezzo di vendita al pubblico in negozio: € 24,50 – € 31,00. Dove acquistarlo nel web al miglior prezzo: online vini Le Cantine Dei Dogi. Punteggio: 90/100. Conclusione: Elegantissimo nel suo vestito d’orato. E’ una sinfonia di profumi, una magia al palato.

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