Con l’approvazione della spending review, lo scorso 31 Luglio, è stata data una forte scossa al mondo dei farmaci. Infatti, per quanto riguarda la loro prescrizione, il medico sarà obbligato a indicare sulla ricetta solo il nome del principio attivo del farmaco e non il suo nome commerciale, come avveniva finora. D’ora in poi, quindi, la scelta del farmaco ricadrà sul paziente con l’aiuto del farmacista, a tutto vantaggio del farmaco generico, che ha gli stessi effetti del farmaco di marca ma costa meno.
Durante una lunga intervista il dottor Giorgio Foresti, presidente di Assogenerici, chiarisce meglio la nuova situazione. Il Dott. Foresti spiega che lo status quo precedente era anche dovuto al fatto che gli stessi medici erano esitanti a prescrivere il farmaco generico in quanto attraverso l’attività di informazione scientifica il farmaco di marca veniva affermato presso la classe medica, “screditando” in un certo senso il farmaco generico. Afferma inoltre che l’incremento nel consumo di farmaco generico si tradurrà anche in un concreto risparmio per il Sistema Sanitario Nazionale, a patto però che si generi concorrenza nel mercato.
E voi, che ne pensate?
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