Negli ultimi anni fare welfare è diventato quasi una “moda” e sempre più aziende hanno scelto di investire in questo settore. Il welfare aziendale è certamente importante, ma è necessario assicurarsi di sviluppare programmi che portino a dei risultati concreti. Molte aziende, infatti, hanno cominciato a preoccuparsi di “misurare il welfare”, per capire quali siano i reali benefici generati dal proprio investimento.
Per andare incontro a quest’esigenza Eudaimon e il Network IEP (Imprese e Persone) hanno ideato CWI (Corporate Welfare Index), un sistema che consente di valutare i risultati effettivi dei propri piani di welfare, analizzando 3 dimensioni: persona, azienda ed efficienza complessiva.
Il CWI si basa su alcuni indicatori tangibili (utilizzo dei servizi offerti da parte dei dipendenti, efficacia della comunicazione del welfare, risparmio economico e di tempo, etc.) e intangibili (grado di valore che i lavoratori danno ai benefit di cui usufruiscono).
Dal punto di vista dei risultati tangibili è stato stimato che un buon piano di welfare può far risparmiare ai dipendenti fino a 150 euro al mese e, per quanto riguarda quelli intangibili, un programma efficace è ritenuto “di grande valore” dall’80-90% dei lavoratori.
Grazie al CWI è possibile:
- ottenere un indice di posizionamento rispetto alle altre realtà che si occupano di welfare
- capire se il proprio investimento possa essere ottimizzato a livello economico
- tracciare le linee di evoluzione dei programmi di welfare aziendali in modo che soddisfino requisiti di efficienza e di rispondenza a esigenze mutevoli delle persone.