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La soluzione che rivoluzionato la votazione elettronica: il sensore finger print

L’introduzione del sensore biometrico finger print è, senza dubbio, tra le principali innovazioni che hanno rivoluzionato il settore della votazione elettronica.

Nel 2009 l’Eurel Informatica S.p.a., già da tempo concentrata a elaborare soluzioni legate alla Tessera di Riconoscimentper la votazione elettronica, è stata la prima a introdurre questa soluzione nell’aula della Camera dei deputati.

Il sofisticato strumento biometrico, noto anche con il nome di voto elettronico “anti pianisti”, fu accolto con grande entusiasmo.

Come funziona il sensore biometrico fingerprint?

Il sistema, installato sul Terminale di voto, è altamente selettivo ed affidabile e si basa sulla raccolta di un Pattern.

Una volta memorizzato sulla Tessera di riconoscimento, il pattern, ricavato dalle minuzie caratteristiche di ciascuna persona, viene utilizzato in fase di abilitazione al voto per il confronto con quello letto dal sensore posto sul terminale  del votante.

In pratica il terminale verrà abilitato al voto solo se il confronto tra i dati biometrici contenuti nella tessera e quelli del dito del deputato risulterà positivo.

L’assemblea, inoltre, potrà decidere In ogni momento, in base alle esigenze dell’aula, se utilizzare o meno il sistema.

La tecnologia finger print, utilizzata offre una serie di vantaggi indiscutibili:

  • univocità del voto espresso
  • certificazione dell’identità del votante
  • rendere ancora più trasparente l’attività politica
  • evitare operazioni di voto illecite e il fenomeno dei cosiddetti “pianisti”

Il sensore biometrico Fingerprint,  utilizzato dall’Eurel Informatica S.p.a., è in grado di memorizzare più di duemila pattern diversi diversi ed identificare in tempo reale il pattern in meno di un secondo.

Una funzionalità che è destinata a diventare indispensabile per l’automazione delle attività legislative di importanti parlamenti.

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Sistema Integrato Multimediale e votazione elettronica: i vantaggi per le assemblee comunali

La presenza di sistemi di votazione elettronica e soluzioni come lo streaming video e la videoverbalizzazione, sono ormai una realtà consolidata nei Parlamenti e nelle grandi assemblee legislative.

Ma negli ultimi anni l’adozione di strumenti come il Sistema Integrato Multimediale, è sempre più frequente anche da parte di numerosi enti locali presenti in Italia, come Comuni, Province e Regioni.

Un esempio, tra gli altri, è il Consiglio Regionale della Lombardia, che già da molti anni ha trasformato l’aula consiliare in una vera e propria postazione multimediale, rendendola una delle assemblee più tecnologiche d’Italia.

Il percorso verso l’informatizzazione e la digitalizzazione è senza dubbio meno semplice e immediato per gli enti di piccole dimensioni.

Secondo l’ultimo rapporto Istat, infatti, mentre 82 grandi Comuni su 100 ha adottato tecnologie sofisticate, quelli piccoli sono solo 16 su 100.

Tuttavia, soprattutto nei comuni più piccoli, sono indiscutibili i vantaggi che l’Ict può apportare in termini di miglioramento del rapporto con i cittadini e ottimizzazione delle procedure amministrative interne.

Votazione elettronica, streaming e videoverbalizzazione. Quali sono i vantaggi per i consigli comunali?

La visibilità dei lavori consiliari e la semplificazione del lavoro di tutto lo staff di supporto sono, in genere, le principali esigenze che spingono i Comuni a decidere di adottare questo tipo di soluzioni per le loro aule, capaci di garantire notevoli vantaggi tra i quali:

• Garantire trasparenza alle attività della Pubblica Amministrazione

• Ridurre i costi

• Avvicinare le istituzioni ai cittadini permettendogli una più ampia partecipazione

• Velocizzazione e automazione dei processi burocratici

Riduzione dei tempi di trascrizione delle sedute

• Garantire sicurezza alle procedure amministrative

I Sistemi Integrati Multimediali progettati e realizzati dall’Eurel Informatica S.p.a. sono appositamente dedicati al raggiungimento di questi obiettivi.

E grazie all’esperienza acquisita in 30 anni, la qualità tecnologica garantisce assoluta affidabilità ai grandi Parlamenti così come alle piccole assemblee di Comuni, Province e Regioni.

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