Secondo le ultime stime, in questi primi mesi del 2014, l’economia globale è in via di miglioramento, ma rimane vulnerabile. E’ prevista una crescita economica del 3,0% nel 2014 e del 3,3% nel 2015.
In questo contesto, si inserisce il buon andamento del settore dell’occhialeria italiana che aveva già concluso il 2013 con un miglioramento (+7,2%). Il primo trimestre 2014 conferma l’andamento positivo delle esportazioni: una crescita tendenziale a valore del 9,5%. Nel dettaglio: le esportazioni di occhiali da sole sono aumentate del 10%, quelle delle montature dell’8%.
A fare da traino sono ancora alcuni mercati di riferimento del settore che confermano le evidenze di fine 2013: Stati Uniti, Francia e Germania ed alcuni Paesi emergenti che guidano la crescita del nostro export.
«Le esportazioni sono determinanti per il nostro settore assorbendo una significativa parte della produzione e sono da sempre la nostra maggior risorsa», conferma Cirillo Marcolin, Presidente di Anfao. «In questo clima di cauta fiducia – sia a livello nazionale sia internazionale – esse rappresentano ancora una volta l’elemento distintivo del nostro comparto che si proietta tra i migliori settori dell’I-style. Lo sviluppo dei mercati internazionali è un riconoscimento davvero incoraggiante per la cultura manifatturiera dell’occhialeria, da sempre alimentata da competenze tecnologiche e da una spiccata passione creativa».
Il 2013 si era chiuso con un segno positivo (7,2%), rispetto al 2012, raggiungendo in termini di valore i 2.811 milioni di euro, livello massimo mai realizzato. Il nuovo anno si riapre con un trend altrettanto positivo che sfiora la doppia cifra e si attesta, in termini di valore nei primi 3 mesi, intorno ai 772 milioni di euro.
Al buon risultato dei primi mesi del 2014 hanno contribuito entrambi i comparti, con un leggero vantaggio degli occhiali da sole che crescono a doppia cifra (+10%) in termini percentuali, con valore che si attesta intono ai 513 milioni. Per le montature da vista si segnala un +8 % e un valore complessivo intorno ai 243 milioni. Gli occhiali da sole, dunque, consolidano la loro posizione evidenziata nei 12 mesi 2013 tornando ad essere trainanti rispetto agli ultimi anni.
L’andamento mensile delle esportazioni, ancora complessivamente poco significativo, è comunque indicativo della crescita costante e consolidata rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, quando a mettere a segno le performance migliori era stato l’ultimo trimestre. Un ottimo inizio – con anche crescite a due cifre (febbraio) – che fa ben sperare per l’andamento annuale.
Anche nel periodo gennaio-marzo 2014 la bilancia commerciale dell’occhialeria italiana si conferma in attivo (536 milioni di euro il saldo export-import rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente).
Infine, per contestualizzare il settore all’interno dell’I-Style, si può notare il crescente apporto dell’occhialeria all’attivo commerciale del sistema moda Made in Italy: con il +9,5% è uno dei settori il cui export cresce maggiormente (secondo solo a gioielleria e oreficeria che segnano un +11,1). Questa crescita diventa maggiormente significativa negli Stati Uniti (+10,5%), dove altri settori hanno invece avuto più difficoltà di ripresa.
LE ESPORTAZIONI PER AREE GEOGRAFICHE
Le aree di riferimento per l’export del settore che più apprezzano la creatività e la qualità degli occhiali Made in Italy, sono in primis l’Europa che assorbe oltre il 50% (52,7%) delle esportazioni, cresciute in valore del 9,5% nel periodo gennaio-marzo 2014 (occhiali da sole e montature), seguita dall’area americana, che detiene una quota di circa il 26,6% delle esportazioni italiane dell’occhialeria con una crescita del 7,9% (sole+vista) rispetto allo stesso periodo del 2013. Permane buona anche la crescita sul mercato asiatico. In Asia, area che accoglie il 17,7% delle esportazioni italiane di occhiali da sole e montature, la variazione tendenziale dell’export nel primo trimestre 2014 è in ripresa rispetto al trend 2013 (quando aveva chiuso con un poco brillante +2,7%) e segna un complessivo +12,1% (12,8% le montature, 12% il sole).
Se il 2013 è stato l’anno della ripresa per le esportazioni italiane dell’occhialeria nelle due maggiori aree di riferimento del settore, Europa e America (che complessivamente assorbono quasi l’80% dell’export italiano del settore), il 2014 si profila essere quello del consolidamento di questo trend positivo, sostenuto dal cauto ottimismo generale dei mercati internazionali.
Positivi anche i risultati fatti segnare dalle esportazioni italiane del settore verso alcuni mercati emergenti.
Analizzando il dettaglio dei singoli paesi:
Negli Stati Uniti (primo mercato di riferimento per l’occhialeria italiana con una quota di circa il 22%) l’export complessivo del sole-vista ha fatto segnare un +10,5% rispetto al dato di gennaio-marzo 2013. Grande differenza tra i due comparti: mentre l’export di montature è aumentato di 6 punti percentuali, il segmento sole ha registrato invece un più significativo +12,3% nel primo trimestre dell’anno.
Il pubblico europeo si conferma particolarmente sensibile al fascino esercitato dagli occhiali italiani. Riferimento per il settore sono Francia, Germania e Regno Unito. L’export sole-vista verso la Francia fa segnare un +4,3% (montature +6,4%, Sole +2,5%) con un peso percentuale del Paese che si attesta intorno al 15%. Doppia cifra per la crescita dell’export di occhiali da sole e montature da vista verso la nazione tedesca: +14,3% (montature 8,9% e occhiali da sole 18,7%) con un peso percentuale del 7,7%. Il Regno Unito rimpiazza la Spagna – che, sebbene in ripresa, sta ancora evidenziando una contrazione dei consumi (-4,8%) – e segna un considerevole + 18,5% (+5,2% le montature, e un interessante +28,9% del sole) e un peso percentuale complessivo del 5,2%.
In Europa da segnalare le ottime performance di alcuni paesi la cui quota di mercato è ancora ridotta, ma la crescita percentuale significativa: continuano a recuperare – come evidenziato dalla chiusura del 2013 – le esportazioni italiane del settore in Grecia (+15,2%, montature +7,4%, sole +16,3%) e Paesi Bassi (+18,4% il complessivo sole+vista con +13,2% per le montature e + 22,7% per il sole). Interessanti anche le performance verso Polonia (+22,3% sole+vista, +20% le montature 25,4% il sole), Finlandia (+33,2% sole+vista; 23,9% le montature, 43,3% il sole) e Svezia (16,9% sole+vista; 21,6% le montature, 12,3% gli occhiali da sole). Si tratta però di Paesi che hanno un peso percentuale al di sotto dell’1%.
Interessanti le performance registrate nei primi 3 mesi dall’export complessivo di occhiali da sole e montature in alcuni paesi che, seppur a valori ancora relativi, possono rappresentare potenziali mercati di sbocco importanti per il futuro: Hong Kong (+51% sole + vista con un peso percentuale del 4,8%), Emirati Arabi (+18,2% sole+vista e peso percentuale del 2,2%), Brasile (+36,3% sole+vista e peso percentuale del 2,1%) e Giappone (+25,5% sole+vista e peso percentuale 1,4%).
Oltre ai paesi virtuosi, che maggiormente apprezzano l’occhialeria made in Italy, segnali preoccupanti arrivano da Paesi che fino a qualche anno fa erano ritenuti interessanti aree di sbocco per l’export, tra questi la Russia che registra un decremento delle nostre esportazioni dell’8,3 % (sole + vista); Messico (complessivo -3,7%) e Cina (-31,5%, con un crollo degli occhiali da sole -37,2%). L’economia cinese indubbiamente ha rallentato, soprattutto rispetto ai livelli del 1980-2010. Mentre in Russia a penalizzare gli acquisti made in Italy è la perdita di potere d’acquisto della valuta locale, il rublo, che da gennaio ha ceduto quasi il 10% del proprio valore nei confronti dell’euro, rendendo dunque più cari i prodotti dell’I-Style.
Ma al di là di alcune eccezioni, l’occhialeria italiana si conferma regina indiscussa sui mercati internazionali a riprova di quanto il settore sia caratterizzato da estremo dinamismo e capacità competitiva, elementi che contribuiscono a renderlo uno dei settori di punta dell’economia italiana e dell’I-Style.
«Un’attenta e mirata strategia di internazionalizzazione resta la via primaria e fondamentale per continuare a crescere », conclude il Presidente Marcolin. «I buoni risultati del primo trimestre 2014 e il clima generale di cauto ottimismo internazionale lasciano ben sperare. Resta determinante il supporto delle istituzioni che devono dare il loro importante contributo a sostegno delle imprese e alla credibilità complessiva del sistema Italia».