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Fabrizio Palenzona, Atlantia-Gemina gruppo da 2,7 mld di ebitda

Il nuovo gruppo risultante dalla fusione tra Atlantia e Gemina avrà un ebitda pro-forma 2012 da 2,7 miliardi di euro, ricavi per 4,5 miliardi, una capitalizzazione di mercato al 7 marzo 2013 da 10,2 miliardi e un indebitamento netto di 11 miliardi. Un’operazione che per Aeroporti di Roma, secondo il presidente di Gemina e di Adr, Fabrizio Palenzona, offre molte opportunità e contribuisce a costruire uno dei principali operatori al mondo nei settori delle infrastrutture sia autostradali sia aeroportuali.

Un’operazione che mette insieme le capacità di Adr “a essere un grande gestore aeroportuale con la straordinaria capacità dimostrata negli anni da Atlantia di stare sui mercati internazionali e di essere tra i più efficienti operatori pubblici nel mondo”, ha aggiunto in conference call Palenzona, mentre l’ad di Atlantia, Giovanni Castellucci, ha spiegato che il deal è stato proposto perché c’è un forte fondamento in termini di sinergie industriali e finanziarie e ha assicurato che non ci sono rischi di integrazione: “l’evoluzione del rating verrà impattata non negativamente dall’operazione”.

Anzi, il merger consentirà una riduzione dei costi del piano di investimenti di Adr e non porterà a un cambiamento della politica dei dividendi (Atlantia ha proposto sul bilancio 2012 un dividendo di 75,6 centesimi di euro per azione): “non vedo ragioni per cambiare la politica dei dividendi”, ha precisato Castellucci, convinto che l’intera operazione sarà completata entro la fine dell’anno.

Prima condizione per il perfezionamento è, come auspicato dall’ad, che arrivi presto la registrazione presso la Corte dei Conti del contratto di programma tra Adr e l’Enac, dopodiché il contratto entrerà in vigore, anche se le tariffe sono già state applicate da sabato scorso. Poi ci sono l’ok dell’Antitrust, dell’Enac e delle banche finanziatrici. Quest’ultimo passaggio, secondo Castellucci, non dovrebbe essere un problema.

A Piazza Affari prevalgono i realizzi su entrambe le azioni coinvolte nel merger. Atlantia accelera al ribasso del 3,77% a 12,26 euro ed è maglia nera sul Ftse Mib.Gemina crolla del 6,45% a quota 1,29 euro. Le due società hanno raggiunto l’accordo per una fusione carta contro carta con un concambio di 1 nuova azione Atlantia per ogni 9 Gemina posseduta. “Non è molto distante da quello che il mercato si aspettava”, ha concluso l’ad. Atlantia resterà l’unica società quotata. Venerdì i titoli sono rimasti sospesi per l’intera seduta; giovedì avevano chiuso su livelli non lontani dal concambio definito dai cda.

FONTE: milanofinanza.it

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Fabrizio Palenzona, autostrade e aeroporti, l’operatore nazionale è realtà

Con la fusione di Gemina (Adr) e Atlantia (Autostrade Italia) nasce il colosso italiano delle infrastrutture: 5mila km di tracciati a pedaggio e 41 milioni di passeggeri a Fiumicino. “Un’operazione che mette insieme le capacità di Adr di essere un grande gestore di aeroporti con la straordinaria capacità dimostrata da Atlantia di stare sul mercato e gestire le più importanti opere pubbliche”, ha dichiarato così il presidente di Gemina e Adr, Fabrizio Palenzona, aprendo la conference call per illustrare la fusione per incorporazione tra Atlantia e Gemina, che controlla Aeroporti di Roma.


Come noto, il 9 marzo scorso i cda delle due società hanno approvato l’operazione, dalla quale nascerà una holding che mantiene il nome di Atlantia e resterà quotata in Borsa. Essa controllerà al 100% Autostrade (5mila km di autostrade a pedaggio, di cui 3mila in Italia e 2mila all’estero) e al 96% Aeroporti di Roma, gestore del primo scalo italiano con 41 milioni di passeggeri.
Il tipo di merging, che balza in testa tra i principali avvenuti nel Paese, prevede esclusivamente uno scambio azionario e va a completare il riassetto del gruppo Benetton, azionista di controllo con il 45,6% delle azioni della holding.

Nasce in tal modo un riferimento nazionale del settore delle infrastrutture “con molte opportunità: contribuire a creare uno dei leader mondiali nel settore delle infrastrutture e ottimizzare la realizzazione degli impegni concessionari, sia il loro costo in termini di efficienza e finanziamenti”, ha sottolineato Palenzona.

Ora la fusione è condizionata all’approvazione da parte delle assemblee e a una serie di condizioni sospensive, tra le quali la registrazione della Corte dei conti del contratto di programma di Adr, che non è ancora arrivata.

Nel frattempo il consiglio di amministrazione di Gemina ha confermato i vertici di Adr per il prossimo triennio: Fabrizio Palenzona resta presidente e Lorenzo Lo Presti amministratore delegato.

FONTE: guidaviaggi.it

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Palenzona Fabrizio: Atlantia, da fusione molte opportunita’ per Gemina e AdR

La fusione tra Gemina e Atlantia è sicuramente un’opportunità che “mette insieme le capacità di Adr di gestore aeroportuale con la straordinaria capacità di Atlantia, che è tra i più efficienti gestori di opere pubbliche”. A sostenerlo il presidente di Gemina e Adr, Fabrizio Palenzona, durante la conference call per la presentazione dell’operazione.

Per Adr la fusione contribuire a “costruire uno dei principali operatori nel settore infrastrutturale, sia autostradale che aeroportuale” mentre per “Gemina rappresenta un’opportunità di grande liquidità”.

L’amministratore delegato di Atlantia, Giovanni Castellucci, ha voluto invece precisare che l’operazione non presenta rischi di integrazione, auspicando una “rapida ratifica” da parte della Corte dei conti del contratto di servizio siglato tra Adr ed Enac per l’aeroporto di Fiumicino, una delle condizioni per l’efficacia della fusione.

Castellucci ha poi sottolineato che “non c’è nessuna ragione per cambiare la politica sui dividendi” e che questo tema verrà affrontato dopo l’assemblea di bilancio.

FONTE: teleborsa.it

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CdA presieduto da Fabrizio Palenzona sottolinea l’urgenza di avere il via libera al contratto di programma adr

Il CdA di ADR Aeroporti di Roma, presieduto da Fabrizio Palenzona, è tornato a sottolineare l’urgenza di avere il via libera al contratto che sbloccherà anche le tariffe.

Aeroporti di Roma (ADR), che fa capo a Gemina, ha chiuso il 2011 in perdita per 14,8 milioni e con un basso incremento di passeggeri del 3,8% che è frenato dalla saturazione dell’infrastruttura, il cui sviluppo è legato alla ancora attesa approvazione del Contratto di programma.

Lo spiega in una nota ADR, il cui CdA presieduto da Fabrizio Palenzona è tornato a sottolineare l’urgenza di avere il via libera al contratto che sbloccherà anche le tariffe.

Nei primi due mesi dell’anno il traffico ha avuto un andamento negativo, in calo dell’1,3%.

“In un contesto generale difficile e precario, il gruppo nel 2011 ha registrato ricavi consolidati di 613,5 milioni di euro (+3,3%). L’Ebitda ‘normalizzato’ ammonta a 292,4 milioni di euro, in miglioramento di 10,2 milioni di euro rispetto al 2010”, spiega la nota.

La perdita consolidata di competenza del gruppo è di 14,8 milioni, contro la perdita di 37,2 milioni dell’anno precedente.

Nel 2011 sono stati fatti 70 milioni di investimenti di “mantenimento” mentre il debito a fine 2011 era a 1,25 miliardi dai 1,33 miliardi della fine del 2010.

La crescita del traffico passeggeri del 3,8%, rileva la nota, è “inferiore alla media nazionale (+6,4%) a seguito della sostanziale saturazione infrastrutturale. Nel 2011 a Fiumicino è stata superata di oltre 40 volte la soglia dei 128.000 passeggeri al giorno, con criticità operative crescenti e rischi di rottura”, lamenta ADR.

A proposito del contratto di programma, “è in corso con Enac la definizione del modello tariffario che precede la valutazione da parte dei Ministeri competenti e l’avvio della seconda ed ultima fase di consultazioni con gli utenti”.

La società ha un piano di investimenti da 12 miliardi al 2044 di cui 2,5 nei primi 10 anni.

Lo scorso 24 gennaio una fonte vicina al dossier ha detto che l’incremento di tariffa per ADR “dovrebbe essere vicino a quello previsto per la Sea di 6,5-7 euro a passeggero e poi c’è da vedere se il governo riconoscerà il mancato adeguamento valutabile in 2,5 euro in più”, ha detto la fonte.

Il nodo più spinoso della trattativa sulle tariffe è infatti nelle mani del governo e riguarda la richiesta di ADR di vedersi riconosciuti gli arretrati del mancato adeguamento negli ultimi 10 anni, valutati da fonti di settore in circa 400 milioni di euro.

Il CdA ha convocato l’assemblea per il 19 aprile (20 aprile in seconda convocazione) per l’approvazione del bilancio.


FONTE: Reuters

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Fabrizio Palenzona, rivendicare la storia politica dei cattolici italiani, al servizio della carità e del bene comune

Todi, intervento di Fabrizio Palenzona al Convegno dei cattolici sulla Buona Politica. “Non avrei vergogna di rivendicare una storia senza la quale si capisce meno l’impegno politico dei cattolici in Italia”.

Cercherò di essere velocissimo. La prima cosa per me da capire è se abbiamo o no una storia. Parlando di politica, noi una storia ce l’abbiamo. È una storia gloriosa, è una storia di servizio alla comunità e di grande vittoria nelle cose che si sono fatte. Parlo di vittoria per il bene comune. Quindi non avrei vergogna di rivendicare una storia senza la quale si capisce meno l’impegno politico dei cattolici in Italia.

Seconda cosa. Io sono l’ultimo, e vi ringrazio di avermi invitato perché sono veramente onorato di essere qui. Però, quando facevo il volontario nella parrocchia, ci hanno insegnato il servizio per quello che si poteva nella parrocchia. Il viceparroco segnatamente, quando mi sono diplomato al liceo, mi ha detto: “Guarda che la più alta forma di carità è la politica, perché la politica o la fai o la subisci. Quindi, se hai interesse al bene comune devi fare politica per fare il migliore servizio possibile ai più deboli”.

Ecco, noi da qui non possiamo uscire. Capisco lo strumento, capisco il vedere come, ma dobbiamo creare una classe dirigente, dobbiamo ritornare. Se non sono le parrocchie sono i movimenti, sono le reti, sono le scuole che non ci sono più. Ma se noi non ci impegniamo partendo dai giovani a dire che la politica non è né buona né cattiva, ma dipende da come la fai, e che comunque è ineludibile perché non ci può essere mai una società senza la politica, e quindi evitare questa criminalizzazione, difficilmente riusciremo a riempire quei vuoti cui faceva riferimento Mazzotta.

Quindi – e ho veramente finito – dal mio punto di vista noi dobbiamo certamente concentrarci su un progetto condiviso. Il Paese ne ha bisogno e il vuoto è anche di idee e di proposte.

Sui valori non mi sto a perdere perché il Cardinale e tutti gli altri, ovviamente… Gli otto punti che ho sentito sono tutti condivisibili, però dobbiamo assolutamente dire che dobbiamo sporcarci le mani. Non basta programma, non bastano parole. Occorre assolutamente, nelle forme che si riterranno più opportune, lavorare sulla classe politica e quindi sulla formazione e sull’impegno politico. Senza questo, noi non esercitiamo la carità che siamo chiamati ad esercitare. Grazie.

Fabrizio Palenzona – Todi, 17 ottobre 2011

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Adr Onlus: Un SMS contro la distrofia di Duchenne – “SOStienilo anche tu. Ha la distrofia di Duchenne”

Aeroporti di Roma, società di gestione degli aeroporti della Capitale, presieduta da Fabrizio Palenzona, anche quest’anno è impegnata su iniziative di solidarietà sociale.
Tra gli altri progetti sostenuti, il Parent Project Onlus, volto a migliorare gli standard di diagnosi e trattamento della distrofia di Duchenne. Dall’11 al 20 febbraio 2012 è attiva la campagna SOStienilo anche tu che con la semplice spedizione di un SMS permette a chiunque di partecipare alla donazione per la ricerca di una cura di questa patologia genetica che colpisce i muscoli di un bambino su 3500 maschi.

L’Associazione di genitori con figli affetti da distrofia muscolare di Duchenne e Becker, Parent Project Onlus, ha organizzato la Campagna “SOStienilo anche tu. Ha la distrofia di Duchenne” che intende finanziare un progetto di Audit Civico, che sarà realizzato nei prossimi tre anni, in collaborazione con Cittadinanzattiva e Associazione Italiana di Miologia (AIM). Il progetto è volto a migliorare gli standard di diagnosi e trattamento, per garantire il diritto all’assistenza e difendere la qualità del futuro di migliaia di ragazzi affetti da questa patologia genetica che colpisce progressivamente i muscoli di 1 su 3500 bimbi maschi. Per questa malattia ancora non esiste una cura ma, grazie a un trattamento da parte di un’équipe multidisciplinare, è possibile raddoppiare le aspettative di vita e migliorarne enormemente la qualità, fornendo un ulteriore strumento al servizio della Comunità di famiglie, medici e ricercatori impegnati attivamente per confrontarsi sui diversi aspetti della patologia.

Per sostenere la campagna di Parent Project Onlus, dall’11 al 20 febbraio 2012 si può inviare un SMS al numero 45504 da tutti i cellulari personali Tim, Vodafone, Wind, 3, Poste Mobile, CoopVoce per donare 2 euro, oppure chiamare il numero da rete fissa Telecom e Fastweb per donare 2 o 5 euro o TeleTu per donare 2 euro.

Per maggiori informazioni sulla Campagna “SOStienilo anche tu. Ha la distrofia di Duchenne” e sul Progetto di Audit Civico e per essere aggiornati sulle iniziative organizzate in diverse città italiane dalle famiglie e dai volontari, visitare il sito www.parentproject.it

Fonte: Aeroporti di Roma

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Fabrizio Palenzona: Adr con ADVPS Onlus per promuovere la donazione del sangue

Aeroporti di Roma, Fabrizio Palenzona, al Leonardo da Vinci punti informativi presidiati dal personale volontario dell’Associazione Donatori e Volontari Personale della Polizia di Stato. Il 14 febbraio giorno di donazione nei locali di “Medicina 2”, nei pressi del Pronto Soccorso dello scalo. Tutti i dipendenti della comunità aeroportuale sono invitati a partecipare all’iniziativa

L’ADVPS ONLUS (Associazione Donatori e Volontari Personale della Polizia di Stato) si propone il nobile obiettivo di accrescere il numero di donazioni di sangue ed emocomponenti su tutto il territorio nazionale con la creazione e lo sviluppo di una rete di donatori abituali, affinché questo prezioso materiale non venga mai a mancare negli ospedali.


A tale proposito il 14 febbraio p.v. si terrà, grazie al sostegno di Aeroporti di Roma, una giornata di donazione presso i locali di “Medicina 2”, di pertinenza di ADR, siti in piazzale Padre Agostino Gemelli, nei pressi del Pronto Soccorso dell’aeroporto Leonardo da Vinci.

Nelle giornate dal 9 al 13 febbraio saranno presenti 2 postazioni informativi presidiati dal personale volontario dell’associazione (Terminal 1 partenze in prossimità del Banco informazioni e Terminal 3 arrivi presso la colonna Meeting point): sarà questa un’occasione per illustrare le modalità di svolgimento della giornata e per fornire tutte le indicazioni, sanitarie e organizzative, utili a chi volesse aderire all’iniziativa.

Per motivi organizzativi, è obbligatorio prenotarsi alla giornata di donazione (i posti disponibili sono circa 90); tale prenotazione potrà essere effettuata scrivendo all’indirizzo di posta elettronica [email protected] oppure telefonando ai seguenti numeri:

– Dott. Luca Repola Presidente ADVPS 339 – 1136030
– Dott.ssa Maria Rapagna 331 – 3736313

FONTE: Aeroporti di Roma

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Fabrizio Palenzona (Adr): contratto di programma entro la fine di giugno

Il nuovo contratto di programma per Aeroporti di Roma (Adr) dovrebbe arrivare entro la fine di giugno, parola di Fabrizio Palenzona.

Secondo il presidente di Assaeroporti e della stessa Adr, Fabrizio Palenzona, “l’iter per Adr dovrebbe concludersi entro l’estate”. In passato si era parlato di una soluzione simile a quella prevista per la milanese Sea, con un incremento di tariffe di circa 6,5-7 euro a passeggero. Resta invece nebuloso il discorso sul pregresso, cioè quei 400 mln di mancati adeguamenti tariffari degli ultimi 10 anni che Aeroporti di Roma ha rivendicato. “Non e’ un problema. Sono numeri e vanno valutati”, ha detto Palenzona, senza lasciar trapelare quale sia l’orientamento del governo a riguardo. Palenzona ha specificato che per quanto riguarda “i contratti di Milano e Venezia (Sea e Save sono le altre due società in attesa del completamento dell’iter, ndr) e’ questione di poco tempo”.

Per quanto riguarda i rilievi mossi da Assaeroporti al testo delle Liberalizzazioni, Palenzona si e’ concentrato su tre cardini. In primo luogo i gestori degli scali insistono perchè ci sia un’Autorità unica per la definizione e approvazione dei contratti di programma, in modo da evitare “le lungaggini e lo stallo attuale”. Perchè l’Authority di vigilanza possa agire in autonomia nel definire i modelli tariffari sarebbe poi opportuno fare riferimento alle direttive comunitarie, eliminando il confronto con la legge 248 del 2005: solo così si garantirebbe “un’effettiva concorrenza e trasparenza nelle tariffe”. Infine, Assaeroporti sottolinea l’esigenza di avere tempi certi per i rilasci delle concessioni e per la loro regolazione economica, introducendo limiti temporali vincolanti.

FONTE: Borsa Italiana

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Assaeroporti, Fabrizio Palenzona: sfiorati i i 149 MLN di passeggeri

Assaeroporti, Fabrizio Palenzona, consuntivo 2011 dati di traffico aeroportuale. Passeggeri in crescita negli aeroporti italiani: + 6,4% rispetto al 2010. Sfiorati i 149 MLN di passeggeri. L’anno appena concluso registra risultati positivi in termini di traffico passeggeri per tutte le categorie di aeroporti.

Roma, 1 febbraio 2012: Il sistema aeroportuale italiano chiude il 2011 con una crescita del traffico passeggeri pari al 6,4% corrispondente a oltre 9 MLN di passeggeri in più rispetto al 2010. Nello specifico sono stati 148.781.361 MLN i passeggeri transitati negli scali aeroportuali italiani per un totale di 1.584.956 movimenti (+0,9% rispetto al 2010).

Crescita del traffico passeggeri negli aeroporti italiani (dati in migliaia)

Fonte: Assaeroporti su dati società di gestione aeroportuale

L’anno appena concluso registra risultati positivi in termini di traffico passeggeri per tutte le categorie di aeroporti. Si rileva infatti un + 3,0% per la classe di aeroporti con traffico superiore a 10 MLN, un + 10,6% per gli scali con traffico tra 5 e 10 MLN, un + 6,5% per gli aeroporti con traffico tra 1 e 5 MLN e infine un + 9,6% per quelli con traffico inferiore a 1 MLN.
In particolare, negli aeroporti che movimentano un traffico superiore a 10 MLN di passeggeri, si è assistito ad una crescita pari al 3,6% per il Leonardo da Vinci di Roma con 37.651.700 e a una crescita dell’1,8% per l’aeroporto di Milano Malpensa con 19.303.131 passeggeri.

Nell’ambito degli aeroporti intercontinentali va sottolineato l’incremento di passeggeri avuto dall’aeroporto di Venezia che, con un traffico di 8.584.651 passeggeri, si attesta a +25,0%. A tale risultato ha contribuito la chiusura nel secondo semestre del 2011 del vicino aeroporto di Treviso.
Particolarmente dinamici si sono dimostrati anche gli altri aeroporti che movimentano dai 5 ai 10 MLN di passeggeri l’anno tra cui si evidenziano il +9,7% di Bergamo Orio al Serio con 8.419.948 passeggeri e il +9,2% di Milano Linate con 9.128.522 passeggeri.
Crescita sostenuta inoltre per i 15 aeroporti che gestiscono un traffico da 1 a 5 MLN di passeggeri. Tra questi, gli aeroporti di Brindisi +28,1%, di Lamezia Terme +20,1%, di Palermo +14,3%, di Verona +12% e di Pisa +11,3%.
A incidere maggiormente sulla crescita degli aeroporti che accolgono meno di 1 MLN di passeggeri sono stati infine gli scali di Rimini, +66,5%, Perugia, +54,9% e Cuneo, +24,7% (incrementi rispetto al 2010).
Nonostante il risultato complessivamente soddisfacente del traffico passeggeri registrato per i 37 aeroporti italiani nel corso del 2011, alcuni fattori endogeni, quali la crisi economica e l’instabilità dei paesi del nord Africa hanno determinato un rallentamento nella crescita del traffico, specialmente nel corso degli ultimi 3 mesi dell’anno. A riprova di questo, nel mese di dicembre 2011, i 37 aeroporti italiani monitorati hanno evidenziato un incremento del traffico del 2,7%, per un totale di 10.191.474 passeggeri. Alterni i risultati di traffico passeggeri nelle 4 categorie di aeroporti: -1,3% per gli aeroporti con traffico superiore ai 10 MLN; + 6,4% per gli scali con traffico tra 5 e 10 MLN; +4,9% per gli aeroporti con traffico tra 1 e 5 MLN; + 0,5% per gli scali con traffico inferiore a 1 MLN di passeggeri rispetto al valore registrato a dicembre 2010.
L’analisi dei dati cargo evidenzia una crescita nell’anno 2011 limitata al 2,3% rispetto al 2010. Il risultato, comunque positivo per il 2011, è conseguente al buon andamento dei traffici per l’aeroporto di Milano Malpensa che ha registrato un incremento del 4,1% rispetto al 2010 e che rappresenta il 47,9% del totale del traffico cargo italiano.

Crescita del traffico merci negli aeroporti italiani (dati in migliaia)

Fonte: Assaeroporti su dati società di gestione aeroportuale

I dati cargo del mese di Dicembre 2011 mostrano un calo del 5,0% rispetto allo stesso mese del 2010, rispecchiando il segnale di un’economia indebolita dalla crisi nazionale e internazionale.
L’anno appena concluso dimostra come, nonostante alcuni fattori macroeconomici avversi, il settore aereo costituisca un settore trainante dell’economia.
La crescita del traffico nel 2011 rende ancor più evidente l’esigenza di modernizzare le infrastrutture aeroportuali al fine di migliorare la qualità del servizio per il passeggero.

Le società di gestione aeroportuale auspicano che nel corso del 2012 si possano completare i procedimenti relativi ai contratti di programma e al rilascio delle concessioni totali ancora in corso, favorendo così l’attuazione dei vari piani di sviluppo in un contesto normativo finalmente definito e semplificato che incentivi la crescita del settore per ridurre il ritardo competitivo con le realtà europee maggiormente performanti.

Ulteriori informazioni sui dati di traffico 2011 sono disponibili sul sito internet Assaeroporti, www.assaeroporti.net, nell’area “dati di traffico” (tabella dati progressivi 2011 – colonna “Note”).

Ufficio Stampa Assaeroporti
Manuela Buonsante
[email protected]
066588723 – 3317608154

Assaeroporti è l’Associazione degli aeroporti italiani che rappresenta 36 società di gestione aeroportuale per 39 aeroporti. Il suo Presidente è il dott. Fabrizio Palenzona. Associata a Confindustria e a Federtrasporto, Assaeroporti è presente in Europa come membro di ACI EUROPE, l’associazione dei gestori aeroportuali europei. Assaeroporti è delegata alla definizione del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) per il personale di terra del trasporto aereo e delle attività aeroportuali.

FONTE: Assaeroporti

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Investimenti Adr: Fabrizio Palenzona 12,1 miliardi di euro per Fiumicino nei prossimi 32 anni

Aeroporti di Roma, guidata da Fabrizio Palenzona, presenta il piano di sviluppo 2012-2044. Investimenti per 12,1 miliardi di euro, 100milioni di passeggeri l’anno e 230mila posti di lavoro nel lungo termine.

Un piano biblico, 2012- 2044. Tanto biblico che all’inizio della conferenza stampa di Adr, la società che gestisce gli aeroporti romani, qualcuno ha anche pensato che l’anno di arrivo fosse un errore e si dovesse scrivere 2014. Invece no. Un piano lungo 32 anni, che ha poco senso per gli investitori di Borsa, abituati ai piani triennali, ma che acquista un significato più fondato quando si parla di infrastrutture e grandi opere.

A presentarlo, c’era il presidente Fabrizio Palenzona, classe 1953 e 91 anni quando il piano arriverà al traguardo. Si parla di investimenti per oltre 12,1 miliardi, di cui 2,5 miliardi nei primi 10 anni, che porteranno Fiumicino ad avere fino a 100 milioni di passeggeri (oggi sono 43 milioni). La stima è di creare almeno 30 mila nuovi posti di lavoro nei primi 10 anni e oltre 230 mila nel lungo termine (2044).

Nelle speranze, Fiumicino si trasformerà in un Hub europeo di secondo livello, grazie ai 4,4 miliardi destinati al potenziamento di Fiumicino Sud e altri 7,2 miliardi utilizzati per sviluppare Fiumicino Nord (il cosiddetto “Fiumicino 2”) con la costruzione di due piste entro il 2026 e di un’altra ancora nel 2037, che si affiancheranno alle tre piste esistenti.

Ciampino, l’aeroporto della maggior parte delle compagnie low cost, verrà invece riqualificato grazie a un investimento totale da 183 milioni e sarà trasformato entro il 2020 in un city airport, dopo un anno di chiusura necessario alla ristrutturazione. I voli low cost verranno spostati sullo scalo di Viterbo, che verrà aperto nel 2019 e per il quale sono stati previsti impegni finanziari per 236 milioni di euro.

Per fare tutto questo il presidente di Adr dice di non chiedere nulla. I soldi li metteranno gli azionisti, ovvero i Benetton. Poi se verranno fatti gli investimenti, si potranno aumentare le tariffe: “gli azionisti vogliono essere messi nelle condizioni di fare investimenti e se questi non vengono fatti non ci sono gli aumenti tariffari”, ha spiegato Palenzona, secondo il quale i Benetton, azionisti di riferimento di Adr, sono quanto di meglio poteva capitare a Fiumicino. Eppure per il mancato adeguamento delle tariffe dal 2001 (data della privatizzazione) ad oggi, la società chiede subito 400 milionii di euro da inserire nelle trattative che a inizio 2012 inizieranno intorno al nuovo piano tariffario.

“Vorrei sfatare una leggenda metropolitana – ha sottolineato il presidente – che riguarda i nostri azionisti che drenerebbero risorse per lo sviluppo attraverso i dividendi. I nostri azionisti vogliono talmente tanto che da quattro anni non prendono un soldo di dividendo e dal 2007 hanno lasciato tutte le risorse in aeroporto per non peggiorare la situazione, dovuta al blocco delle tariffe. I Benetton hanno preso Autogrill che è diventata una delle prime società al mondo nel food and beverage. Hanno preso Autostrade che adesso è la prima società di infrastrutture nel mondo e vince gare perché sa fare il suo mestiere in modo eccellente. Lo sarà anche Adr se sarà messa in condizione di fare il suo lavoro”.

FONTE: Repubblica.it

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Fabrizio Palenzona (Assaeroporti): il Parlamento al centro della scena

Intervento di Fabrizio Palenzona, Presidente Assaeroporti, su Il Sole 24 Ore: “Adottare misure concrete per promuovere la libera circolazione dei servizi, la concorrenza e l’interesse in un Paese dove, non sempre, si premia il merito e la competitività”.

Il presidente Monti a Bruxelles, constatato il fallimento della politica bipolare, ha ribadito la centralità del metodo comunitario e del ruolo dell’Italia. Tale contributo si realizza con la valorizzazione delle istituzioni comunitarie, dei principi costituzionali comuni, della convenzione europea sui diritti dell’uomo e rafforzando il ruolo della Corte di Giustizia.
Monti rilancia il modello di integrazione costruito con i trattati: gli Stati non sono “padroni” perché hanno rinunciato a una parte importante della loro sovranità affidandola alle istituzioni europee. Cominciando dalla Bce che deve divenire Banca centrale a tutti gli effetti e per tutta l’Unione.

Si tratta di rilanciare l’integrazione rinnovando la sfida, come si verificò fra il 1952 e il 1957. L’Europa nacque per porre fine a secoli di conflitti. L’Europa di Monti dovrà confermare, aggiornandolo, il proprio modello vincente: l’economia sociale di mercato. Ciò significa percorrere la “terza via” tra lo sfascio del socialismo reale e la fine del capitalismo senza regole.

In Italia il governo Monti dovrà mettere mano alla modernizzazione del Paese che la politica non ha realizzato. Questo vuol dire adottare misure concrete per promuovere la libera circolazione dei servizi, la concorrenza e l’interesse in un Paese dove, non sempre, si premia il merito e la competitività. Ecco alcune misure che questo Governo può proporre, consentendo di riattivare la fiducia degli investitori.

Aprire e regolare il mercato. Non basta rafforzare il principio costituzionale della libertà di iniziativa economica, occorre sopprimere le barriere di accesso al mercato. In breve ciò sarà possibile solo se le Autorità di regolazione o le amministrazioni competenti adotteranno i provvedimenti necessari per assicurare il funzionamento del mercato. Tale principio deve valere anche nel caso di investimenti effettuati in Italia da imprese di altri Stati della Ue. Se Francia e Germania non consentissero l’accesso delle nostre imprese nel proprio mercato, ciò non giustificherebbe l’introduzione da parte nostra di analoghe misure. Dovremmo comportarci da grande Paese pretendendo il rispetto dei principi comunitari di libertà di movimento dei capitali e delle imprese nel mercato interno.

Rapporto Stato-economia. Le commistioni fra Stato regolatore e Stato imprenditore pregiudicano il funzionamento del mercato, minano l’autorevolezza dello Stato facendo venir meno la sua funzione di amministrazione e di regolazione pubblica e, di garanzia. La teoria dell’in house providing è stata usata per eludere i principi della libera circolazione di servizi e concorrenza. Sarebbe utile introdurre un divieto a carico di Stato e di enti pubblici a detenere partecipazioni societarie salvo autorizzazione dell’Autorità garante, e procedere a privatizzare le imprese a partecipazione pubblica operanti in settori di mercato, mentre quelle operanti in settori regolamentati o strategici possono esserlo dopo che le Autorità di regolazione o le amministrazioni competenti abbiano provveduto a definire regole certe e trasparenti.

Certezza del diritto. Il nostro Paese ha bisogno di investimenti infrastrutturali il più possibile a carico dei privati. Condizione imprescindibile per accedere ai capitali privati è garantire una redditività coerente con la rischiosità dell’investimento. Modifiche normative e regolatorie peggiorative rispetto al contratto iniziale dovranno dare luogo ad equo indennizzo.

Rapporto regolazione/amministrazione pubblica. L’ordinamento europeo e il modello comunitario suggeriscono una riforma che favorisca: la separazione fra politica e alta amministrazione da un parte, e la regolazione dall’altra; il superamento delle numerose situazioni di “autoregolamentazione” che alimentano il corporativismo e, spesso, devastano la società italiana.

Trasporti. Il settore non funziona. Occorre prevedere: il recepimento della direttiva europea sui servizi aeroportuali; la riforma del settore portuale che preveda, ad esempio, tre (e non 35) sistemi hub di accumulazione del traffico, la massima apertura del mercato dei servizi portuali, una politica della logistica ancorata ai corridoi europei; la realizzazione delle tratte indispensabili per sostenere i traffici internazionali; l’apertura del mercato dei servizi ferroviari con la separazione di Rfi da Trenitalia e la ristrutturazione del comparto cargo; l’Istituzione dell’Autorità di regolazione dei trasporti.

Ricerca. Si deve riformare il settore in modo mirato e più competitivo. Sarebbe utile sopprimere il valore legale del titolo di studio e liberalizzare l’accesso all’insegnamento ed alla ricerca.

Per realizzare queste riforme resta centrale il Parlamento. È del Parlamento, oltre a sostenere il governo in un lavoro così delicato e impopolare, il potere di elaborare le riforme. Il fatto che la politica abbia delegato la materia a un gruppo di eccellenti tecnici non significa rinunciare a elaborare proposte innovative. Al contrario. Frenare, difendere lo status quo o subire, equivarrebbe a meritare lo sdegno dei cittadini.

Fabrizio Palenzona è presidente Assaeroporti

FONTE: IlSole24ore

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Aeroporti di Roma, Fabrizio Palenzona, bagagli, tutto ciò che è utile sapere negli aeroporti di Roma

Aeroporti di Roma, Fabrizio Palenzona, al “Leonardo da Vinci” operano sette società private di handling e ogni compagnia aerea sceglie l’handler a cui affidare l’assistenza dei propri passeggeri, prima e dopo il volo. Il personale addetto all’assistenza fornisce ai passeggeri tutte le indicazioni necessarie sulle procedure da attuare.

Dal 2000 la società di gestione ADR – Aeroporti di Roma, guidata da Fabrizio Palenzona, è responsabile soltanto della supervisione e del coordinamento degli operatori, compagnie aeree ed handler, che effettuano i servizi di assistenza a terra (handling), per qualsiasi criticità sui bagagli (smarrimento, danneggiamento, ecc.) il passeggero deve rivolgersi agli appositi uffici di assistenza delle società che svolgono servizi di assistenza a terra per conto della compagnia aerea disponibili in aeroporto.
Su ogni monitor presente nelle sale di riconsegna bagagli viene indicato:

  • la sigla del volo, lo scalo di provenienza e l’orario d’arrivo a Roma – Fiumicino
  • il numero del nastro per ritirare le valige;
  • il nome della società di handling incaricata di assistere il volo

I numeri utili per ciascuna società di handling a Fiumicino sono:

  • Alitalia Voli nazionali e internazionali 892010 – +39 06 65649
  • A.T.A. +39 06659525775 – 27712 (10.00-20.00)
  • Aviapartner +39 0665957249 (9:00-17:00)
  • Aviation Services +39 06659525591
  • Consulta +39 06659525660 (8:00-20:00)
  • Flightcare Italia +39 0665954252/6777 (24 h)
  • Globeground Italia +39 06659530964 (7:00-23:00)

Forse non tutti sanno che … Manuale elimina dubbi per passeggeri (giustamente) curiosi.

All’aeroporto “Leonardo da Vinci” ogni anno i bagagli in partenza, in transito e in arrivo sono circa 38 milioni. Si tratta di bagagli di tutti i tipi: valigie rigide, morbide, sacche, zaini, bagagli ingombranti e fuori misura, custodie, attrezzature sportive, passeggini, ecc.

In caso di smarrimento, tutti, ma proprio tutti (anche il tuo) i bagagli vengono gestiti, controllati e seguiti da un evoluto sistema informatico: ‘Worldtracer’. Ogni bagaglio che finisce in una stiva degli aeromobili viene etichettato alla partenza e inizia così il proprio viaggio; è il WorldTracer che provvede a seguirlo e a rintracciarlo, grazie all’interconnessione tra vettori e aeroporti in tutto il mondo.
Cosa può “accadere” di anomalo a un bagaglio nel suo viaggio dal check-in all’aereo?

La principale criticità può presentarsi quando dev’essere trasferito da un aereo all’altro (per esempio durante un “transito”), ma molte possono esser le cause di quello che in gergo aeroportuale si chiama “bagaglio disguidato” (left behind, in inglese).
Possono esserci inesattezze registrate sul biglietto emesso dalla compagnia, o errori di etichettatura in fase di check-in, che ne determinano il momentaneo smarrimento, ma possono esserci anche altre ragioni: un posizionamento errato, un’imprecisione all’aeroporto di arrivo, eventuali restrizioni di volume o peso, oppure legati a fenomeni meteo.

Ma che fine fanno i bagagli smarriti?

La responsabilità della gestione dei bagagli al “Leonardo da Vinci” è di competenza di sette società di handling, che gestiscono anche i cosiddetti bagagli “disguidati”.
Nel momento in cui un passeggero apre una denuncia di smarrimento nell’apposito ufficio Lost and found dell’handler di riferimento, si avvia la procedura e al bagaglio viene assegnato un codice a barre, che lo identifica con tutti i dati utili alla ricerca finalizzata alla riconsegna, il più rapida possibile, del bagaglio al legittimo proprietario.
ADR, invece, si occupa esclusivamente dei cosiddetti “bagagli tagless”, sprovvisti di scontrino con numero del volo e destinazione. In media, più del 90% di questi bagagli viene comunque riconsegnato al suo legittimo possessore.

Consigli utili per il viaggiatore

In un mondo sempre più uniforme, può accadere di possedere un bagaglio che per forma, colore e marca assomigli a quello di qualche nostro inconsapevole e sconosciuto compagno di viaggio.
Pertanto vi consigliamo di:

  • Apporre sul bagaglio un oggetto di distinzione/riconoscimento (un nastrino, un adesivo, ecc), che aiuterà te e gli altri viaggiatori nel riconoscere il tuo bagaglio ed eviterà quella spiacevole situazione di ritrovarci, una volta arrivati in hotel, magari dopo una doccia, con una valigia diversa dalla nostra.
  • Scrivere e/o aggiornare sulla valigia le etichette con tutti i nostri dati anagrafici (nome, indirizzo temporaneo e indirizzo di residenza, telefono cellulare, email, ecc.) in un lingua e con una calligrafia quanto più comprensibile

In caso di smarrimento, questi piccoli accorgimenti aiuteranno molto il personale preposto a farti ricongiungere con i tuo prezioso carico di ricordi e indumenti.

FONTE: Aeroporti di Roma

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Costi Sicurezza Trasporti: Fabrizio Palenzona una battaglia di civiltà

Intervento di Fabrizio Palenzona, Presidente Aiscat e Presidente onorario Fai, su Il Giornale. “Con prezzi sotto una soglia minima si mette a rischio la vita delle persone”.

“Una battaglia di civiltà”. Così Fabrizio Palenzona dell’Aiscat (Associazione delle società concessionarie di autostrade) e presidente d’onore Fai (Federazione Autotrasportatoti italiani) , ha definito la situazione relativa ai costi per la sicurezza del trasporto merci su strada, in un intervento su “Il Giornale”.
“Con prezzi sotto una soglia minima si mette a rischio la vita delle persone – ha affermato Palenzona -. I costi per la sicurezza sono rapidamente finiti al centro di un durissimo quanto pericoloso scontro, destinato a scaricare sui cittadini le conseguenze in termini di sicurezza e di perdite di vite umane. Uno scontro che vede opposti da una parte Confindustria, secondo la quale sotto il ‘travestimento’ dei costi per la sicurezza si nasconderebbero le vecchie tariffe obbligatorie; dall’altra gli autotrasportatori, secondo i quali, quei costi, rappresentano la soglia minima sotto la quale la sicurezza e la vita di migliaia di persone sulle strade verrebbero messe in pericolo. Nel 2005, proprio da Presidente della Fai – aggiunge – ho sottoscritto l’intesa con il governo, condivisa anche da Confindustria. Si è avuta la liberalizzazione regolata del settore, dopo 30 anni di tariffe obbligatorie. Ancora oggi – conclude – sono convinto che quella sia stata la strada giusta, come il fatto che l’articolo 83 bis, ovvero il completamento di quella legge, è stato definito, dalle maggiori organizzazioni che rappresentano interessi economici, una buona norma”.

Trasporti-Italia.com

I costi del trasporto su strada sono “una battaglia di civiltà”. È questo il concetto espresso in un articolo pubblicato su Il Giornale dal presidente onorario Fai, Fabrizio Palenzona, il quale sottolinea che “i costi della sicurezza del trasporto merci su strada, entrati in vigore appena pochi mesi fa per volere del Parlamento italiano e ritenuti tanto incomprimibili quanto indispensabili dallo stesso Governo Monti, sono rapidamente finiti al centro di un durissimo quanto pericoloso scontro, destinato a scaricare sui cittadini le conseguenze in termini di sicurezza e di perdite di vite umane”.
“Uno scontro”, prosegue Palenzona, “che vede opposti da una parte Confindustria, secondo la quale sotto il ‘travestimento’ dei costi per la sicurezza si nasconderebbero le vecchie tariffe obbligatorie; dall’altra gli autotrasportatori secondo i quali quei costi rappresentano la soglia minima sotto la quale la sicurezza e la vita di migliaia di persone sulle strade verrebbero messe in pericolo. Costi e non prezzi e tariffe”, rimarca Palenzona, che ritiene incomprensibile il no di Confindustria.
“E a chi afferma che i costi della sicurezza faranno aumentare i prezzi dei prodotti”, conclude Palenzona, “rispondo che anche qui va fatta chiarezza: se, ed è un’ipotesi fantascientifica, il prezzo del trasporto dovesse esplodere del 50%, l’aumento per il consumatore finale su un chilo di pasta o di riso sarebbe dello 0,002%. In compenso morti e feriti diminuirebbero verticalmente. E, tralasciando la tragedia umana, che è impagabile, il costo economico e sociale che l’Italia paga ogni anno per loro è altissimo”.

Borsa Italiana.it

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Voli Roma Addis Abeba: Ethiopian Airlines coincidenza immediata su oltre 40 destinazioni in tutta l’Africa

Aeroporti di Roma, Ethiopian Airlines offre a tariffe competitive voli per Addis Abeba da Roma, con coincidenza immediata su oltre 40 destinazioni in tutta l’Africa, tra cui Tanzania, Kenya, Sudafrica, Uganda.

Fondata nel 1945, si è consolidata tra le migliori compagnie africane per efficienza, operatività e altissimo contenuto tecnologico, oltre a vantare un servizio di bordo di qualità e spazio tra le poltrone fra i più ampi al mondo. Pluripremiato con riconoscimenti internazionali, è uno dei vettori in più rapida ascesa nel panorama mondiale dell’industria aerea. Ethiopian Airlines è la compagnia di bandiera dell’Etiopia. Con 65 anni di attività alle spalle è uno dei maggiori vettori del continente africano, e senza rivali in termini di efficienza e servizio, come testimoniano profitti e utili conseguiti di anno in anno.

Sempre un passo avanti nella tecnologia, si distingue per rara eccellenza come una vera e propria istituzione in Africa. Infatti è la compagnia con più destinazioni nel continente (ben 41!), e con 63 destinazioni internazionali.
Dal 13 dicembre 2011 Ethiopian è parte di Star Alliance, gruppo di 28 compagnie aeree tra cui spicca Lufthansa, che coprono ben 189 paesi nel mondo. Dall’Italia operano voli giornalieri per/da Addis Abeba da Roma. Tutti i voli hanno comode coincidenze con le destinazioni nel network. I collegamenti dagli altri aeroporti italiani sono assicurati sia via Roma che via Francoforte grazie ad accordi con altri vettori.

La rinomata Accademia dell’Aviazione dell’Ethiopian Airlines ad Addis Abeba sforna da anni piloti, tecnici e personale di cabina non solo per le proprie esigenze interne ma anche per un gran numero di altre compagnie africane e europee. I simulatori di volo di tutta la flotta Boeing operata dal vettore lavorano a tempo pieno, mentre negli hangar si fa manutenzione degli aeromobili con la piena certificazione della Boeing per l’Africa orientale.

FONTE: Aeroporti di Roma

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Aeroporti di Roma, attesi al Leonardo da Vinci 120mila passeggeri per domenica 8 gennaio

Aeroporti di Roma, con oltre 37,7 milioni di passeggeri transitati nel 2011 (+3,7% rispetto 2010) l’aeroporto internazionale Leonardo da Vinci è il sesto per traffico in Europa e il primo in Italia. Attesi 120mila passeggeri per domenica 8 gennaio.

L’aeroporto Leonardo da Vinci “ha superato con successo questo periodo dell’anno, spesso caratterizzato da criticità per il trasporto aereo. Per la fine del periodo delle feste, 6, 7 e 8 gennaio, le previsioni di traffico indicano in domenica 8 il giorno di maggiore criticità e sono attesi 120.000 passeggeri nello scalo”. Lo comunica, in una nota, Adr.

Al Leonardo da Vinci, nel periodo 22 dicembre 2011-2 gennaio 2012 sono stati oltre 1.000.000 i passeggeri che sono transitati, in occasione delle feste natalizie, nel primo scalo italiano. Nei giorni 22, 23 e 30 dicembre il flusso è stato di oltre 100.000 passeggeri con una punta, il 2 gennaio, di oltre 118.000. Nel 2011 i tempi di riconsegna bagagli al Leonardo da Vinci “sono rientrati tutti nei parametri stabiliti dalla Carta dei Servizi, documento distribuito nello scalo e che sintetizza i requisiti minimi che la Società si impegna a rispettare. Sul sito www.adr.it sono in costante aggiornamento i consigli per viaggiare più sicuri e ottimizzare i tempi di coda ai controlli di sicurezza che, ricordiamo, sono un inderogabile momento rivolto alla garanzia di sicurezza dei passeggeri”.

“Con oltre 37,7 ml di passeggeri transitati nello scalo nell’anno scorso (+3,7% rispetto 2010), grazie alle 110 compagnie aeree operanti e alle 210 destinazioni raggiungibili da Roma, l’aeroporto capitolino – si legge nella nota – è il sesto per traffico in Europa e il primo in Italia. 134 negozi e 50 tra bar, ristoranti e chioschi distribuiti su circa 24.500 mq. garantiscono un’offerta in linea, e spesso superiore, con i migliori scali europei. Il Leonardo da Vinci è un sistema all’interno del quale operano oltre 30.000 persone – delle quali oltre 2.200 di Aeroporti di Roma – responsabili dei differenti servizi erogati al passeggero nella articolata filiera del trasporto aereo che va dall’accesso all’aeroporto, alla sicurezza, al decollo dell’aereo”.

FONTE: Liberoquotidiano.it

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Fabrizio Palenzona (ADR): Cathay Pacific l’eccellenza a bordo

Aeroporti di Roma, Cathay Pacific è la principale Compagnia Aerea di Hong Kong e con un volo al giorno dal Leonardo da Vinci di Roma-Fiumicino vola a Hong Kong e in oltre 60 destinazioni del suo network: Cina, Asia, Sud Est Asiatico, Australia e Nuova Zelanda.

Cathay Pacific: l’eccellenza a bordo. Con Cathay Pacific: comode connessioni e un eccellente servizio a bordo dei nostri voli. Per chi desidera vivere la frizzante atmosfera del Capodanno Cinese; per chi ha in programma una pausa dal freddo inverno in un posto caldo; per chi vuole vivere il dinamismo delle città più belle dell’Asia. Con Cathay Pacific non c’è che da scegliere se volare in Business Class, con una comodissima poltrona con funzione lombare che si trasforma in un confortevole letto di quasi due metri, oppure volare in Economy Class e sperimentare la poltrona con la sua struttura a guscio scorrevole che consente di reclinare lo schienale senza invadere lo spazio altrui. E per tutte le classi di viaggio intrattenimento On Demand con il pluripremiato StudioCX e soprattutto il servizio di bordo che contraddistingue la compagnia aerea di Hong Kong.
Per promozioni, novità, consigli e utili spunti di viaggio nelle numerose destinazioni servite da Cathay Pacific iscriversi alla newsletter CXpecials.

Cathay Pacific è la principale Compagnia Aerea di Hong Kong e con un volo al giorno dal Leonardo da Vinci di Roma-Fiumicino vola a Hong Kong e in oltre 60 destinazioni del suo network: Cina, Asia, Sud Est Asiatico, Australia e Nuova Zelanda.

FONTE: Aeroporti di Roma

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Arte, Aeroporti di Roma, Fabrizio Palenzona, prosegue il successo della Mostra sul Genio di Leonardo al Leonardo da Vinci

Fabrizio Palenzona, Presidente di Aeroporti di Roma: “La mostra dei 21 modelli di macchine del volo e degli strumenti aeronautici di Leonardo da Vinci, aperti al pubblico all’aeroporto a lui dedicato, sono qui a ricordare un genio che fa parte del passato e del futuro del Paese. Così il nostro aeroporto, per festeggiare i 50 anni dall’apertura e i 150 dell’Unità d’Italia, da “non luogo” diventa un luogo da visitare anche da chi non si trovi a partire o arrivare, un luogo che si porrà continuamente a sostegno della cultura e delle iniziative che valorizzano la naturale vocazione della Capitale a crocevia internazionale”.

Queste le macchine di Leonardo da Vinci in mostra all’aeroporto internazionale Leonardo da Vinci di Roma.
Aliante: Ala articolata con un sistema di cinghie per l’attacco al corpo dell’uomo e di tiranti per il moto dell’aria.

Deltaplano: È possibile dividere le macchine volanti in due differenti e distinti periodi della vita di Leonardo. Le macchine del primo periodo vengono azionate dalla forza dell’uomo. Nel secondo periodo Leonardo comprende che la forza umana è insufficiente quindi decide di sfruttare la potenza dei venti e delle correnti, creando così macchine come il deltaplano. Inoltre queste macchine sono dotate di un timone che permette di regolare il volo.

Paracadute: Dal disegno di Leonardo nel foglio 1058 verso del Codice Atlantico, circa 1485. Scrive Leonardo: “Se un uomo ha un padiglione di pannolino intasato, che sia 12 braccia per faccia e alto 12, potrà gittarsi da ogni grande altezza senza danno di se”.

Vite Aerea: La macchina è costituita da una spirale di tela avvolta su un albero verticale. Manca, in Leonardo, ogni indicazione e di sollevamento.

Ornitottero: Leonardo in questa invenzione cerca di utilizzare tutte le energie dell’uomo che deve azionare i meccanismi non solo con le mani e con i piedi ma anche con la testa la quale, dice Leonardo, “farà forza per libbre 200”. L’uomo sta in posizione eretta al centro di un enorme vascello (12 metri di lunghezza).Leonardo indica anche qualche misura: 12 metri da terra la lunghezza della scala, con un’apertura alare di 24 metri per un’ampiezza di battuta di 4,8 metri. Date le enormi dimensioni Leonardo ritenne necessario l’uso di due paia di ali che battano “in croce, simile all’andare del cavallo”.

Studio d’Ala Unita: Dopo i tentativi dell’ala a sportelli, Leonardo si dirige verso un’ala ” unita “che, a somiglianza del pipistrello, prevede un unico ” panno ” teso su un’armatura in legno e canne. Interessante il meccanismo per muovere le ali affidato ad una manovella che avvolge la fune su un rullo. Il pilota doveva star seduto su una navicella.

Studio d’Ala Battente: Prova di ala battente, da un disegno di Leonardo. Per sperimentare un’ala di ornitottero, Leonardo prevede esattamente di realizzare l’ala di carta, armata di rete, con le “maestre di canna”, lunga 20 braccia, e “fermata sopra un pancone di libbre 200”. Prevede anche, “se il predetto effetto non riesce, non vi perdere più tempo”.

Macchina Volante: L’apparecchio viene sistemato sulle spalle del pilota che manovrando con i piedi abbassa e innalza le ali. Sulla sua testa una striscia come una corona (“grillanda”) è collegata con la coda dell’apparecchio, e sul collo è situato (“impolato”) il fulcro del timone.

Vite Aerea: La macchina è costituita da una spirale di tela avvolta su un albero verticale. Manca, in Leonardo, ogni indicazione e di sollevamento.

Aliante: Ala articolata con un sistema di cinghie per l’attacco al corpo dell’uomo e di tiranti per il moto dell’aria.

Inclinometro: Un filo che sostiene una palla (di piombo?) è contenuto entro una forma conica trasparente per sottrarlo alla spinta del vento, ed è collocato entro la macchina volante. La sua inclinazione segnala al pilota la posizione dell’apparecchio rispetto ai piani orizzontale e verticale.

Anemometro: La lamella pendula, investita dal vento devia dalla posizione verticale con un angolo proporzionale alla forza del vento, misurabile sull’arco graduato.

Anemoscopio: Tra gli strumenti progettati per i suoi studi sul volo, Leonardo disegna questo anemoscopio per misurare la direzione del vento.

Igrometro a Cera: Su un piano della bilancia “cera” sull’altro “bambagia” che si appesantisce quando assorbe umidità dell’aria e segnala sull’asta orizzontale graduata il variare delle condizioni atmosferiche.(Il grande disegno nella parte inferiore del foglio di Leonardo figura una macchina che, trasformando un moto alterno in continuo, solleva un peso. La stessa macchina è presentata due volte: in azione e scomposta nelle sue componenti).

Studio per Condotti Conici: Nella tavola verticale si aprono due fori (“buche” o “busi”). Detti fori sono “piramidati”, ossia formano la base di un cono o imbuto il cui vertice forato è posto davanti a pale rotanti su uno “stilo” orizzontale, su cui si avvolge la corda che solleva un peso. Chiuso il secondo foro, si misura di quanto il soffio del vento attraverso il primo solleva il peso. Chiuso il primo e aperto il secondo il sollevamento del peso dovrebbe essere superiore di cinque volte. Per verificare l’assenza di variazioni nella pressione del vento si può usare il “pennello” disegnato più in alto, cioè lo stesso anemometro a lamelle presentato nel cod. Atlantico f. 675.

FONTE: Aeroporti di Roma

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Arte, Aeroporti di Roma, guidata da Fabrizio Palenzona, inaugura la Mostra “2011-1861, 150 anni dell’Unità d’Italia”

Aeroporti di Roma, Fabrizio Palenzona, al Leonardo da Vinci rivive la Storia d’Italia nell’anno del Centocinquantesimo anniversario dell’Unità d’Italia, attraverso le pagine del giornale “l’Editore”. I passeggeri e i visitatori sono invitati ai percorsi personalizzati della Mostra, rintracciando situazioni, date, notizie, vissute in prima persona o conosciute ed elaborate attraverso la memoria di persone care o ancora, attraverso le pagine dei libri.

“2011-1861, 150 anni dell’Unità d’Italia” è il titolo della mostra di San Giorgio Editrice, in collaborazione con ADR Aeroporti di Roma, in esposizione da oggi al Leonardo Da Vinci sulla “Terrazza Roma” del Terminal 3.

Si tratta di un progetto di grande valore documentario che, attraverso le pagine del giornale “l’Editore”, tratte dal volume”2011 – 1861”, racconta gli avvenimenti più importanti e significativi della storia italiana, anno dopo anno. La Mostra, infatti, rivive la Storia dell’Italia negli ultimi 150 anni dalla sua Unità, fatti realmente accaduti e raccontati attraverso articoli di cronaca che toccano la politica, l’imprenditoria, ma anche il quotidiano di tutti coloro che li hanno vissuti: sono pagine attraverso le quali si respira la cultura e l’arte che distinguono il nostro Paese, ma anche i valori e le problematiche che ne hanno contraddistinto l’identità.

La Mostra, peraltro, offre l’opportunità ad ognuno per creare un proprio percorso, rintracciando situazioni, date, notizie, vissute in prima persona o conosciute ed elaborate attraverso la memoria di persone care o ancora, attraverso le pagine dei libri. Un allestimento essenziale e minimalista è stato scelto per creare la giusta cornice a tanta ricchezza e profondità di contenuti. Sono notizie che entrano nel quotidiano delle persone, le raggiungono emotivamente ed è proprio in questo il loro grande potenziale comunicativo. Un progetto, dunque, che parla “a tutti” e “di tutti”.


FONTE:
Aeroporti di Roma

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Fabrizio Palenzona (ADR): Aeroporti di Roma presenta le proposte culturali e di intrattenimento della Capitale

Aeroporti di Roma, guidata da Fabrizio Palenzona, presenta le proposte culturali e di intrattenimento della Capitale, tra pittura, scultura e fotografia, danza, musica, cinema, teatro, eventi, appuntamenti, suggerimenti artistici e sportivi per vivere la città. Spunti interessanti per accontentare i gusti dei turisti ma anche dei cittadini romani.

Danza. Lo Schiaccianoci, dal 20 al 30 dicembre 2011. Torna Lo Schiaccianoci al Teatro dell’Opera di Roma, il balletto, musicato da Pëtr Il’ič Čajkovskij. Il soggetto si basa sulla famosissima favola Lo schiaccianoci e del Re dei Topi di Hoffmann, adattata per i bambini e trasformata in un balletto-favola. La calda atmosfera, le emozionanti scene dei bambini, la meravigliosa danza dei fiocchi di neve e lo splendido divertissement dell’ultimo atto hanno reso “Lo Schiaccianoci” un classico senza tempo. Teatro dell’Opera di Roma


Natale all’Auditorium, 08 dicembre 2011 – 6 gennaio 2012, Auditorium Parco della Musica. Per un mese, dentro e fuori le sale, attrazioni di ogni tipo e per tutte le fasce d’età attendono i romani e, naturalmente, turisti. All’esterno il Parco della Musica torna a trasformarsi in un villaggio di attrazioni per grandi e piccoli con la coloratissima giostra d’epoca, le strenne di fine anno proposte nel mercatino di Natale e la pista di pattinaggio su ghiaccio. Dentro le sale un caleidoscopio di spettacoli di ogni tipo. Attesissimo, riprende l’appuntamento con il Roma Gospel Festival, che ospita alcune delle migliori formazioni corali e gruppi di spiritual e gospel provenienti dagli Stati Uniti con il gran finale del concerto del 31 dicembre.

Roma Gospel Festival. Dal 20 al 31 dicembre 2011, Auditorium Parco della Musica. Il Roma Gospel Festival è l’ormai consueto appuntamento all’interno del Natale all’Auditorium nel quale vengono ospitate alcune delle migliori formazioni corali e gruppi di spiritual e gospel provenienti dagli Stati Uniti. Nell’arco del festival vengono presentate le proposte più attuali di un genere musicale ormai consolidato e diffuso anche in Italia e in Europa, caratterizzato da una profonda carica di gioiosa spiritualità.

Audrey a Roma alla Casa del Cinema. Fino al 18 Dicembre 2011. Scatti inediti, video e oggetti personali appartenuti a una delle icone del nostro tempo, in mostra dal 26 ottobre al 4 dicembre 2011 al Museo dell’Ara Pacis di Roma. Un tributo alla grande star nella “sua” Roma che è stato fortemente voluto dal Club Amici di Audrey per raccogliere fondi a favore di UNICEF, a cui la stessa Audrey ha dedicato una parte importantissima della sua vita in qualità di Ambasciatrice di buona volontà. La Casa del Cinema di Villa Borghese renderà omaggio all’indimenticabile Audrey con la proiezione di 5 delle sue pellicole più famose dall’11 novembre al 18 dicembre alle ore 21.

100 Presepi. 25 novembre 2011 – 8 gennaio 2012. Sale del Bramante, Piazza del Popolo. È giunta alla 36° edizione la mostra simbolo del Natale romano. Una manifestazione competitiva internazionale che vedrà esposte circa 200 opere presepiali, poco più di 50 provenienti dai cinque contenenti e il restante dalle maggiori regioni italiane che vantano un’antica tradizione in tema di presepi: Campania, Sicilia, Lazio, Puglia e Toscana. Il visitatore potrà così ammirare i classici presepi con le ambientazioni storiche del Seicento, del Settecento e dell’Ottocento oppure quelli più moderni realizzati con cristallo, ferro e, addirittura, televisori, auto e damigiane. Si spazierà anche attraverso l’utilizzo di materiali insoliti quali popcorn, fiammiferi, cravatte, pezzi di automobili e sughero.

Natale in casa Cupiello. Fino al 18 dicembre 2011, Teatro Eliseo. La compagnia del Teatro Biondo Stabile di Palermo propone un’edizione innovativa di una delle più famose e celebrate commedie di Eduardo De Filippo. Natale in casa Cupiello, tra le commedie di Eduardo, è quella che ha avuto la gestazione più lunga e singolare. Nato quasi come uno sketch da avanspettacolo, rimpolpato dall’improvvisazione comica degli interpreti, il testo si arricchì nel tempo di particolari realistici e di momenti addirittura drammatici, senza mai perdere però la sua natura comico-umoristica.
Eduardo definiva Natale in casa Cupiello “una commedia affatata”, cioè magica, perché ogni volta che gli capitava di riprenderla il gradimento del pubblico era sempre altissimo. Per ben tre atti questa famiglia intrattiene il pubblico con i suoi contrasti tra farsa e grottesco, mostrando il volto amaro e realistico delle dinamiche parentali.


FONTE: Aeroporti di Roma

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Aeroporti di Roma, Fabrizio Palenzona, azionisti pronti a investire ma servono regole certe

Aeroporti di Roma, Presidente Fabrizio Palenzona: “Gli azionisti vogliono essere messi in condizioni di fare investimenti”. Il programma di investimenti dovrebbe creare almeno 30.000 nuovi posti di lavoro nei primi 10 anni e oltre 230.000 entro il 2044. L’effetto stimato sulla crescita dell’economia è di attività aggiuntive per circa 2,3 miliardi di euro nel 2020.

Gli azionisti di Adr , nazionali e internazionali, vogliono investire ma serve un quadro di regole certe.
Lo ha detto il presidente di Adr Fabrizio Palenzona alla vigilia del confronto con gli utenti dell’aeroporto di Fiumicino (handler e compagnie) per il piano industriale fino al 2044 da 12,1 miliardi di cui 2,5 miliardi nei primi 10 anni.
“Gli azionisti vogliono essere messi in condizioni di fare investimenti. Sono azionisti che hanno lasciato dal 2007 tutte le risorse nella società per evitare il peggio e non hanno preso dividendo”, ha detto Palenzona.
“Sono qui e sono nazionali e internazionali e vogliono essere messi in condizioni di farli gli investimenti”, ha aggiunto rivolgendosi ai rappresentanti in platea di Changi airport che gestisce l’aeroporto di Singapore e ha l’8% circa.

Poi citando un altro grande azionista, stavolta italiano, Palenzona ha ricordato il ruolo dei Benetton in altre grandi società italiane in cui il gruppo di Ponzano ha investito: “I Benetton, gli voglio anche bene e gli sono amico, hanno preso Autogrill con una gara e hanno dimostrato di saper fare il loro mestiere; hanno preso Autostrade che è oggi la prima concessionaria al mondo e vince gare ovunque perché sa fare. Lo stesso succederà in Adr se Adr sarà messa in grado di fare il suo lavoro”.
Palenzona ha spiegato che non è vero quindi che Adr non vuole investire se non ha prima le tariffe: “Vogliamo sfatare leggende metropolitane, non chiediamo niente a nessuno. Abbiamo idee chiare e un piano credibile e vogliamo un confronto con tutti e arrivare alla fine”.
Il sistema previsto per far partire gli investimenti prevede che “prima la società mette i soldi, poi lo Stato verifica e poi scatta l’aumento delle tariffe, il tutto garantito da un quadro di regole certe e preventive”, ha detto Palenzona.
“Le regole sono preventive ma l’esborso della tariffa riconosciuta al gestore è successivo alla verifica degli investimenti effettuati”, ha aggiunto.
In una nota, Adr precisa che il prerequisito essenziale per lo sviluppo dello scalo che registrerà un traffico di 38 milioni di passeggeri nel 2011, è l’approvazione del Contratto di Programma e il relativo adeguamento tariffario.
Il programma di investimenti dovrebbe creare almeno 30.000 nuovi posti di lavoro nei primi 10 anni e oltre 230.000 entro il 2044. L’effetto stimato sulla crescita dell’economia è di attività aggiuntive per circa 2,3 miliardi di euro nel 2020.

FONTE: Reuters

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Investimenti Fiumicino 2: Fabrizio Palenzona, ADR investirà 12,1 miliardi nei prossimi 32 anni

Aeroporti di Roma, 12,1 miliardi di euro per Fiumicino. La società controllata dai Benetton dice, attraverso il suo presidente Fabrizio Palenzona, che investirà 12,1 miliardi nei prossimi 32 anni. Lo scalo romano diventerà un Hub da 100milioni di passeggeri l’anno

MILANO – Un piano biblico, 2012- 2044. Tanto biblico che all’inizio della conferenza stampa di Adr, la società che gestisce gli aeroporti romani, qualcuno ha anche pensato che l’anno di arrivo fosse un errore e si dovesse scrivere 2014. Invece no. Un piano lungo 32 anni, che ha poco senso per gli investitori di Borsa, abituati ai piani triennali, ma che acquista un significato più fondato quando si parla di infrastrutture e grandi opere.


Fabrizio Palenzona, classe 1953 e 91 anni quando il piano arriverà al traguardo. Si parla di investimenti per oltre 12,1 miliardi, di cui 2,5 miliardi nei primi 10 anni, che porteranno Fiumicino ad avere fino a 100 milioni di passeggeri (oggi sono 43 milioni). La stima è di creare almeno 30 mila nuovi posti di lavoro nei primi 10 anni e oltre 230 mila nel lungo termine (2044).

Nelle speranze, Fiumicino si trasformerà in un Hub europeo di secondo livello, grazie ai 4,4 miliardi destinati al potenziamento di Fiumicino Sud e altri 7,2 miliardi utilizzati per sviluppare Fiumicino Nord (il cosiddetto “Fiumicino 2”) con la costruzione di due piste entro il 2026 e di un’altra ancora nel 2037, che si affiancheranno alle tre piste esistenti.

Ciampino, l’aeroporto della maggior parte delle compagnie low cost, verrà invece riqualificato grazie a un investimento totale da 183 milioni e sarà trasformato entro il 2020 in un city airport, dopo un anno di chiusura necessario alla ristrutturazione. I voli low cost verranno spostati sullo scalo di Viterbo, che verrà aperto nel 2019 e per il quale sono stati previsti impegni finanziari per 236 milioni di euro.

Per fare tutto questo il presidente di Adr dice di non chiedere nulla. I soldi li metteranno gli azionisti, ovvero i Benetton. Poi se verranno fatti gli investimenti, si potranno aumentare le tariffe: “gli azionisti vogliono essere messi nelle condizioni di fare investimenti e se questi non vengono fatti non ci sono gli aumenti tariffari”, ha spiegato Palenzona, secondo il quale i Benetton, azionisti di riferimento di Adr, sono quanto di meglio poteva capitare a Fiumicino. Eppure per il mancato adeguamento delle tariffe dal 2001 (data della privatizzazione) ad oggi, la società chiede subito 400 milionii di euro da inserire nelle trattative che a inizio 2012 inizieranno intorno al nuovo piano tariffario.

“Vorrei sfatare una leggenda metropolitana – ha sottolineato il presidente – che riguarda i nostri azionisti che drenerebbero risorse per lo sviluppo attraverso i dividendi. I nostri azionisti vogliono talmente tanto che da quattro anni non prendono un soldo di dividendo e dal 2007 hanno lasciato tutte le risorse in aeroporto per non peggiorare la situazione, dovuta al blocco delle tariffe. I Benetton hanno preso Autogrill che è diventata una delle prime società al mondo nel food and beverage. Hanno preso Autostrade che adesso è la prima società di infrastrutture nel mondo e vince gare perché sa fare il suo mestiere in modo eccellente. Lo sarà anche Adr se sarà messa in condizione di fare il suo lavoro”.

FONTE: Repubblica.it

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Fabrizio Palenzona: Aeroporti di Roma investe 12,1 miliardi di euro su Fiumicino e Ciampino

Fabrizio Palenzona, Presidente Aeroporti di Roma, investimenti per oltre 12,1 miliardi di euro fino al 2044, di cui 2,5 miliardi nei primi 10 anni, con la creazione al 2020 di 30mila nuovi posti di lavoro, che diventeranno 230mila nel lungo termine, e un impatto sul Pil del Lazio pari a un +1,7% a breve e a +20% a fine piano. Fiumicino passerà dall’attuale capacità di 38 milioni di passeggeri a 43 nel 2020 e a 87 nel 2044.

«Siamo usciti dal piazzale, rulliamo in pista con i motori accesi, metteteci in condizione di decollare»: è con questa metafora aeronautica, d’obbligo visto che il padrone di casa era Aeroporti di Roma, che Lorenzo Lo Presti, amministratore delegato della società che gestisce gli scali di Fiumicino e Ciampino, ha concluso la presentazione dei progetti di sviluppo futuri.
Da domani, come previsto dalla normativa Ue, l’Enac, l’Ente nazionale per l’aviazione civile, avvierà sul piano – che ha condiviso – le consultazioni con il Comitato utenti, ovvero handlers e compagnie.
Davanti a una fitta platea di stakeholders composta da istituzioni locali, enti e operatori del trasporto aereo, era stato il presidente Fabrizio Palenzona ad evidenziare subito i valori in gioco: investimenti per oltre 12,1 miliardi di euro fino al 2044, di cui 2,5 miliardi nei primi 10 anni, con la creazione al 2020 di 30mila nuovi posti di lavoro, che diventeranno 230mila nel lungo termine, e un impatto sul Pil del Lazio pari a un +1,7% a breve e a +20% a fine piano. Fiumicino passerà dall’attuale capacità di 38 milioni di passeggeri a 43 nel 2020 e a 87 nel 2044, con l’obiettivo di diventare un hub europeo secondario, mentre il nuovo scalo di Viterbo dovrebbe arrivare a 10 milioni e il City Airport di Ciampino contrarsi sotto i 3 milioni di viaggiatori.
«Dobbiamo recuperare un gap di dieci anni di inattività: i nostri azionisti – ha insistito Palenzona – italiani e stranieri, a partire da Changi Airport di Singapore, vogliono investire. È dal 2007 che non prendono i dividendi, li lasciano per non peggiorare la situazione: Fiumicino deve diventare un aeroporto competitivo e di livello come Madrid, Amsterdam, Monaco e Vienna».

Che oggi «la qualità, erogata e percepita sia inaccettabile», che lo scalo sia già congestionato, cioé oltre la soglia critica di 128mila passeggeri giornalieri, per 40 giorni l’anno, e con due fasce orarie – dalle 8.00 alle 10.30 e dalle 19.30 alle 21.30 – in cui il sistema di piste è saturo, è lo stesso Lo Presti a riconoscerlo. «Ma l’adeguamento delle tariffe, ferme dal Duemila – ha aggiunto l’Ad – è un prerequisito per lo sviluppo. Parigi e Londra costano, rispettivamente il 55% e l’86% in più di Roma». Le nuove infrastrutture, interamente finanziate con investimenti privati, saranno pagate al 50% da ricavi tariffari originati da clienti esteri.
«La discussione sulle tariffe – ha spiegato il presidente dell’Enac, Vito Riggio – non si è ancora chiusa. Noi siamo favorevoli a un ristorno per il mancata adeguamento dal 2001, ma tocca al Governo decidere. Possibilmente in fretta». Visto che il contratto di programma che scaturirà dal piano ha bisogno del via libera dei ministeri dello Sviluppo e delle Infrastrutture e dell’Economia e, infine, di un Dpcm. «Non siamo ostili all’aumento delle tariffe – ha precisato anche l’Ad di Alitalia, Rocco Sabelli – ma chiediamo trasparenza nei conti e che si facciano sì gli investimenti indispensabili, però spendendo il meno possibile».
Il Masterplan di Fiumicino prevede nuovi piazzali per gli aeromobili al 2014, un nuovo molo con pontili e aree di imbarco/transito ad elevato comfort nel 2016, l’espansione del T1 nel 2018 e la quarta pista nel 2019. Per migliorare l’accessibilità, in particolare via ferrovia per sviluppare l’intermodalità, serviranno ulteriori 5 miliardi e mezzo di euro a carico di Anas, Rfi e Roma Mobilità.

FONTE: Il Sole 24 Ore.com

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Fiumicino 2. Polverini: “Strategico per il Paese”. Aeroporti di Roma, Palenzona, presentazione piano di sviluppo 2012-2044

La presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, è intervenuta alla presentazione del piano di sviluppo 2012-2044 di Aeroporti di Roma, in vista dell’apertura delle consultazioni dell’Enac, previste a partire da martedì 13 dicembre. Il progetto, che è stato presentato dal presidente di Adr, Fabrizio Palenzona, e da Lorenzo Lo Presti, amministratore delegato della società aeroportuale, prevede investimenti per oltre 12 miliardi di euro.


“La presentazione di oggi e l’avvio delle consultazioni – ha sottolineato la presidente Polverini – sono un atto concreto che fa ben sperare che qualcosa inizia a muoversi, considerato che questo progetto è il più importante per il paese e l’area del Mediterraneo. La realizzazione di Fiumicino Due non dipende da decisioni della Regione ma su alcune questioni importanti come urbanistica e trasporti il nostro ruolo è strategico. Abbiamo ascoltato le ambizioni di Adr ed abbiamo avviato un tavolo che lavora in modo sinergico con gli attori del processo. Questo progetto non è soltanto mirato allo sviluppo di questa area – ha precisato la presidente Polverini – ma anche a tutta l’area, e il suo destino è strettamente legato a quello di Ciampino e Viterbo. Credo che se guardiamo a questo processo infrastrutturale solo per l’area di Roma Capitale non andiamo da nessuna parte perché l’aeroporto si deve collegare con il mondo, ed è anche necessario ripensare al potenziamento della linea ferroviaria Roma Fiumicino Viterbo e Roma Civitavecchia. Non ci sarà nessun margine di successo se coloro che verranno a controllare le infrastrutture per le Olimpiadi 2020 si confronteranno con l’attuale assetto di Fiumicino”.


“Nei prossimi giorni – ha concluso Polverini – incontrerò il ministro allo Sviluppo, infrastrutture e trasporti, Corrado Passera, per le tante questioni che abbiamo sul tappeto, e fra queste c’è anche l’aeroporto di Fiumicino, a cominciare dalle tariffe e anche per capire in quale direzione andiamo rispetto alla mobilità, vista l’intenzione del ministro di effettuare una rivisitazione delle Autorità e di istituire un’Autorità dei trasporti”.

FONTE: Regione Lazio

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Fabrizio Palenzona (ADR): presentazione del piano di sviluppo 2012–2044

Aeroporti di Roma S.p.A., guidata da Fabrizio Palenzona, ha presentato oggi il piano di sviluppo 2012-2044, che si pone l’obiettivo di essere volano al servizio del Sistema Paese e supportare l’espansione infrastrutturale di un Hub, quale l’aeroporto internazionale Leonardo da Vinci,in grado di soddisfare il sempre crescente traffico aereo (circa 38 milioni di passeggeri, nel 2011).

La volontà di fare di Fiumicino uno scalo sempre più efficiente,in grado di fornire a viaggiatori e compagnie aeree un servizio di altissima qualità, è quindi il principale obiettivo del Piano di sviluppo dell’aeroporto Leonardo da Vinci che Adr, con il supporto di Changi Airport, ha elaborato per gli anni 2012-2044. Un piano di investimenti per oltre 12,1 miliardi di euro (2,5 nel prossimo decennio) che tiene conto dei fattori industriali,dando nel contempo grande attenzione all’impatto ambientale delle opere che saranno realizzate.

Nel prossimo decennio bisognerà fronteggiare forti criticità operative dovute ad una evoluzione del traffico aereo che impegnerà severamente la capacità della principale aerostazione della Capitale. La stessa crescita del traffico passeggeri, che dovrebbe raggiungere 43 milioni di viaggiatori nei prossimi anni, sarà limitata dall’attuale capacità delle infrastrutture legate all’aeroporto.

Per tale motivo gli interventi programmati prevedono nel 2016 il completamento dell’area di imbarco F e dell’avancorpo del Terminal 3, nel 2019 la realizzazione della 4° pista e, negli anni 2020/2021, la realizzazione dell’area di imbarco A, l’avancorpo del Terminal 1 e il Terminal 4.

Il Piano prevede, inoltre, entro il 2020, anche un significativo miglioramento dell’accessibilità all’aeroporto. Un fattore ritenuto strategico per il successo dell’iniziativa.


Ecco i principali interventi in agenda:
Il collegamento ferroviario (prolungamento FR5) per accedere da Nord
Il collegamento stradale da Nord con svincolo sia sulla SS1 Aurelia che sulla A12 Roma Civitavecchia;
L’ottimizzazione e il miglioramento dell’esistente linea ferroviaria FR1 e del Leonardo Express;
Il corridoio della Mobilità C9 da Acilia, passando per il nuovo ponte di Dragona, la Fiera di Roma, il Parco Leonardo fino ad attestarsi nell’area a sud dell’aeroporto/Cargo City;
L’ottimizzazione di Via della Scafa;
Il completamento delle complanari Autostrada Roma-Fiumicino.
E’ evidente che, per garantire la sostenibilità finanziaria del Piano, risulta improrogabile equiparare le tariffe aeroportuali a quelle europee al fine di incentivare l’afflusso di capitali privati attraverso la sottoscrizione del Contratto di Programma e per intercettare sullo scalo capitolino i crescenti volumi di traffico di cui tutto il Paese potrà beneficiare.
L’adeguamento delle tariffe è dunque un essenziale prerequisito per lo sviluppo ed è necessario per colmare quel gap esistente con altre realtà europee che usufruiscono di una media tariffaria più alta dell’80% rispetto al Leonardo da Vinci. La media europea è infatti pari a28,9 euro/pax rispetto a quella dello scalo della Capitale che è pari a 16 euro/pax. Questo “riallineamento”consentirà di cogliere una grande opportunità sia per Aeroporti di Roma sia per il sistema Paese: riuscire a finanziare l’intero progetto, in larga parte ed in modo via via crescente, grazie ai ricavi tariffari originati da clienti esteri(circa il 50%), che oggi sono chiamati a fronteggiare tariffe di gran lunga superiori a quelle applicate da ADR.
E’ di tutta evidenza quindi come, anche da un punto di vista di politica industriale nazionale, questa rappresenti un’occasione irrinunciabile e indifferibile.
La proposta di Contratto di Programma presentata ad Enac da parte di Aeroporti di Roma S.p.A. è sostanzialmente finalizzata a:
– garantire la certezza delle regole tariffarie da applicare durante tutto il periodo concessorio (fino al 2044);
– assicurare l’equilibrio economico-finanziario del rapporto concessorio anche attraverso un’adeguata remunerazione del capitale investito;in particolare, alla cosiddetta bancabilità di alcune clausole contrattuali, ossia alla sostenibilità delle stesse di fronte al mercato bancario e degli enti finanziatori;
– individuare strumenti di pianificazione infrastrutturale e procedure di autorizzazione per quanto attiene a tempi e modalità di approvazione, in coerenza con le urgenti esigenze di sviluppo e gli ingenti investimenti da realizzare.

Occupazione: più 230 mila posti di lavoro
Il programma di investimenti messo a punto da Aeroporti di Roma genererà importanti ricadute socio-economiche sia a livello locale sia sull’intero sistema Paese. Nel prossimo decennio è infatti prevista la creazione di almeno 30.000 nuovi posti di lavoro, che arriveranno a circa 230.000 nel lungo termine (2044).
Le previsioni effettuate, basandosi su autorevoli fonti quali Airport Council International e su analoghi progetti già realizzati (aeroporti di Atlanta, Denver, Houston, Miami, Schiphol, Ottawa,Bergamo), dimostrano che, per ogni milione di passeggeri, vengono generati in totale circa 4.000 nuovi posti di lavoro, tra impatto diretto, indiretto e indotto. L’effetto stimato sulla crescita dell’economia è altrettanto rilevante: si tratta di attività aggiuntive stimabili in circa 2,3miliardi di euro nel 2020.
Le attività economiche aggiuntive riconducibili all’aeroporto sono stimate in un contributo addizionale al PIL del Lazio pari a +1,7% nel 2020 e a +20% nel 2044 (a livello nazionale+0,6% del PIL).
Tali stime tengono in considerazione solo l’operatività’del nuovo aeroporto e non includono i benefici occupazionali connessi all’implementazione dell’ingente piano infrastrutturale di investimenti previsto.

Grande attenzione all’impatto ambientale: Leonardo da Vinci sempre più green airport

Il Master Plan dell’aeroporto, redatto con il supporto della società inglese di progettazione aeroportuale Scott Wilson,si svilupperà tenendo conto dell’esigenza di far diventare l’aeroporto Leonardoda Vinci un polo a basso impatto emissivo e un esempio virtuoso per il contenimento dell’impatto acustico, per l’integrazione e il rispetto di tutti i beni paesaggistici,ambientali, culturali e archeologici. L’uso di energie rinnovabili(fotovoltaico e geotermico) ed una riduzione generalizzata dei consumi, porteranno verso il concetto di green airport. Aeroporti di Roma, infatti, haimplementato e mantiene attivo, da oltre dieci anni, un sistema di gestione ambientale, per gli aeroporti Leonardo da Vinci e G.B. Pastine,certificato ai sensi della norma ISO14001 e coerente con i principi di Politica Ambientale sottoscritti dalla Direzione aziendale. Due depuratori biologici e quattro disoleatori, progettati per trattare le acque meteoriche di dilavamento provenienti dai piazzali e dalle piste,garantiscono un processo di depurazione e controllo che consente di rispettare ampiamente i limiti di concentrazione allo scarico dei parametri di legge. Studi sulla qualità dell’aria, commissionati ormai da alcuni anni all’Istituto sull’Inquinamento Atmosferico del CNR di Roma per misurare la presenza e la natura degli inquinanti atmosferici, hanno evidenziato che i valori che caratterizzano la qualità dell’aria dell’aeroporto Leonardo da Vinci sono inferiori sia a quelli misuratiin un’area urbana interessata da traffico veicolare, sia ai limiti previsti peri centri abitati dalla normativa nazionale e comunitaria.
Aeroporti di Roma è, inoltre, all’avanguardia nella lotta ai cambiamenti climatici. Dal 2010 è attivo il progetto di quantificazione delle emissioni dirette (prodotte cioè dall’operatività aziendale) e indirette (prodotte da terzi) di anidride carbonica (CO2) associate ai singoli processi operativi per fonte d’emissione e classificate dal punto di vista organizzativo secondo una scala di influenza, al fine di controllare i processi considerati più significativi.
Convenzione Unica
Il Contratto di Programma “in deroga” offerto dal legislatore recentemente (Legge 03.08.2009n. 102) ad Enac e ai sistemi aeroportuali di rilevanza nazionale (con traffico superiore ai 10 milioni/anno di passeggeri) introduce un sistema derogatorio all’attuale quadro normativo in grado di delineare un nuovo modello di regolazione tariffaria pluriennale.
Il Contratto di Programma “in deroga” così concepito, semplifica quindi il quadro regolatorio introdotto dalla Delibera CIPE e dalle linee guida applicative di Enac, e fissa un quadro di riferimento chiaro e determinato oltre che consentire di mantenere una stretta correlazione tra l’attività di programmazione degli investimenti e la relativa copertura finanziaria degli stessi attraverso la contestuale disciplina della predisposizione del piano di sviluppo aeroportuale e del piano economico – finanziario.

FONTE: La Stampa.it

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Fabrizio Palenzona (ADR): Aeroporti di Roma ospita ogni mese passaggi eccellenti

Aeroporti di Roma, guidata da Fabrizio Palenzona, ospita ogni mese passaggi eccellenti. Sono tanti i volti noti che capita di incontrare all’aeroporto internazionale Leonardo da Vinci. Cantanti, VIP, sportivi e molti altri. Tra questi Richard Gere, ospite d’onore del Festival del film di Roma, e Fabio Volo, in aeroporto a presentare ai passeggeri il suo ultimo libro “Le prime luci del mattino”

Fabio Volo

Fabio Volo ha fatto capolino all’aeroporto internazionale Leonardo da Vinci per presentare il suo ultimo libro. Le prime luci del mattino, questo il titolo del nuovo lavoro, edito per Mondadori, e stato presentato nel punto vendita “Titoli” del Terminal 1: l’evento, che e stato seguito da un piccolo rinfresco, ha suscitato l’interesse dei passeggeri in partenza. Vero e proprio fenomeno editoriale e artistico, stimato anche dalla critica, Volo e stato uno dei presentatori del programma televisivo Le Iene e ha condotto Ca’ Volo su MTV. Tra i suoi libri, Esco a fare due passi (2001), È una vita che ti aspetto(2003), Il giorno in più (2007). Nel 2002 ha inoltre condotto il programma Il Volodi notte su La7, e ha interpretato il suo primo film, Casomai.

Richard Gere e le stelle del Festival del film di Roma

Pioggia di stelle al Leonardo da Vinci. In occasione della sesta edizione del Festival del Film di Roma, numerosi sono stati i personaggi dello spettacolo accolti nello scalo romano: dal regista Micheal Mann, alla grande attrice Olivia Newton-John, stella di Grease e protagonista dell’ultimo film di Stephan Eliott, A Few Best Man, pellicola in gara al Festival. Applausi e foto anche per Richard Gere, premiato al Festival con il Marc’Aurelio alla carriera. Sbarcato nello scalo romano con un volo provienente da Dubai, la 62enne star di Hollywood e stata attorniata da decine di passeggeri che l’hanno chiamato a gran voce e bersagliato di foto ricordo. A Roma, l’attore, oltre a ritirare il premio, ha presenziato anche alla proiezione, in versione restaurata, di Days of Heaven di Terrence Malick, film del 1978 in cui ebbe il suo primo ruolo da protagonista e ottenne il David di Donatello come miglior attore straniero. Tre volte vincitore del Golden Globe, Gere è da sempre impegnato in battaglie umanitarie e per l’ambiente

Road To London 2012

Giunta in occasione del Torneo Internazionale di Basket in carrozzina “Road To London 2012”, che si e svolto al Palafijlkam di Ostia dall’8 al 10 novembre, la squadra turca e arrivata all’aeroporto Leonardo Da Vinci insieme alle altre tre Nazionali in gara: l’Italia del neo CT Clifford Fisher, la Spagna e la Gran Bretagna. L’evento, organizzato dal Comitato Italiano Paraolimpico, con il supporto di INAIL, della FIPIC e la collaborazione del XIII Municipio, e stato un banco di prova per testare le quattro Nazionali, tutte gia qualificate ai prossimi Giochi Paraolimpici estivi di Londra 2012. “L’obiettivo della manifestazione e quello di diventare un appuntamento annuale – hanno sottolineato nello scalo romano alcuni addetti del Comitato Paraolimpico – passo fondamentale verso Roma Paraolimpica 2020’’.

FONTE: Aeroporti di Roma

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Fabrizio Palenzona (Assaeroporti): “Parlamento al centro della scena”

Governo Monti, Fabrizio Palenzona, Presidente di Assaeroporti, su alcune delle misure che il Governo potrebbe adottare per riattivare la fiducia degli investitori. L’articolo de Il Sole 24 Ore.

Il presidente Monti a Bruxelles, constatato il fallimento della politica bipolare, ha ribadito la centralità del metodo comunitario e del ruolo dell’Italia. Tale contributo si realizza con la valorizzazione delle istituzioni comunitarie, dei principi costituzionali comuni, della convenzione europea sui diritti dell’uomo e rafforzando il ruolo della Corte di Giustizia.


Monti rilancia il modello di integrazione costruito con i trattati: gli Stati non sono “padroni” perché hanno rinunciato a una parte importante della loro sovranità affidandola alle istituzioni europee. Cominciando dalla Bce che deve divenire Banca centrale a tutti gli effetti e per tutta l’Unione.

Si tratta di rilanciare l’integrazione rinnovando la sfida, come si verificò fra il 1952 e il 1957. L’Europa nacque per porre fine a secoli di conflitti. L’Europa di Monti dovrà confermare, aggiornandolo, il proprio modello vincente: l’economia sociale di mercato. Ciò significa percorrere la “terza via” tra lo sfascio del socialismo reale e la fine del capitalismo senza regole.

In Italia il governo Monti dovrà mettere mano alla modernizzazione del Paese che la politica non ha realizzato. Questo vuol dire adottare misure concrete per promuovere la libera circolazione dei servizi, la concorrenza e l’interesse in un Paese dove, non sempre, si premia il merito e la competitività. Ecco alcune misure che questo Governo può proporre, consentendo di riattivare la fiducia degli investitori.

Aprire e regolare il mercato. Non basta rafforzare il principio costituzionale della libertà di iniziativa economica, occorre sopprimere le barriere di accesso al mercato. In breve ciò sarà possibile solo se le Autorità di regolazione o le amministrazioni competenti adotteranno i provvedimenti necessari per assicurare il funzionamento del mercato. Tale principio deve valere anche nel caso di investimenti effettuati in Italia da imprese di altri Stati della Ue. Se Francia e Germania non consentissero l’accesso delle nostre imprese nel proprio mercato, ciò non giustificherebbe l’introduzione da parte nostra di analoghe misure. Dovremmo comportarci da grande Paese pretendendo il rispetto dei principi comunitari di libertà di movimento dei capitali e delle imprese nel mercato interno.

Rapporto Stato-economia. Le commistioni fra Stato regolatore e Stato imprenditore pregiudicano il funzionamento del mercato, minano l’autorevolezza dello Stato facendo venir meno la sua funzione di amministrazione e di regolazione pubblica e, di garanzia. La teoria dell’in house providing è stata usata per eludere i principi della libera circolazione di servizi e concorrenza. Sarebbe utile introdurre un divieto a carico di Stato e di enti pubblici a detenere partecipazioni societarie salvo autorizzazione dell’Autorità garante, e procedere a privatizzare le imprese a partecipazione pubblica operanti in settori di mercato, mentre quelle operanti in settori regolamentati o strategici possono esserlo dopo che le Autorità di regolazione o le amministrazioni competenti abbiano provveduto a definire regole certe e trasparenti.

Certezza del diritto. Il nostro Paese ha bisogno di investimenti infrastrutturali il più possibile a carico dei privati. Condizione imprescindibile per accedere ai capitali privati è garantire una redditività coerente con la rischiosità dell’investimento. Modifiche normative e regolatorie peggiorative rispetto al contratto iniziale dovranno dare luogo ad equo indennizzo.

Rapporto regolazione/amministrazione pubblica. L’ordinamento europeo e il modello comunitario suggeriscono una riforma che favorisca: la separazione fra politica e alta amministrazione da un parte, e la regolazione dall’altra; il superamento delle numerose situazioni di “autoregolamentazione” che alimentano il corporativismo e, spesso, devastano la società italiana.

Trasporti. Il settore non funziona. Occorre prevedere: il recepimento della direttiva europea sui servizi aeroportuali; la riforma del settore portuale che preveda, ad esempio, tre (e non 35) sistemi hub di accumulazione del traffico, la massima apertura del mercato dei servizi portuali, una politica della logistica ancorata ai corridoi europei; la realizzazione delle tratte indispensabili per sostenere i traffici internazionali; l’apertura del mercato dei servizi ferroviari con la separazione di Rfi da Trenitalia e la ristrutturazione del comparto cargo; l’Istituzione dell’Autorità di regolazione dei trasporti.

Ricerca. Si deve riformare il settore in modo mirato e più competitivo. Sarebbe utile sopprimere il valore legale del titolo di studio e liberalizzare l’accesso all’insegnamento ed alla ricerca.

Per realizzare queste riforme resta centrale il Parlamento. È del Parlamento, oltre a sostenere il governo in un lavoro così delicato e impopolare, il potere di elaborare le riforme. Il fatto che la politica abbia delegato la materia a un gruppo di eccellenti tecnici non significa rinunciare a elaborare proposte innovative. Al contrario. Frenare, difendere lo status quo o subire, equivarrebbe a meritare lo sdegno dei cittadini.

Fabrizio Palenzona è presidente Assaeroporti

FONTE: IlSole24Ore.com

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ADR, Fabrizio Palenzona, al Leonardo da vinci 15 Onlus ad aspettare i passeggeri

Aeroporti di Roma, guidata da Fabrizio Palenzona, fino all’8 gennaio Actionaid, AISM Nazionale, Associazione Amici del Campus Bio-medico, Associazione Bambino Gesù “Un Grande Cuore”, Famiglie SMA, Fondazione ANT, Fondazione Patrizio Paoletti, Fondazione Uspidalet, Human Health Foundation Onlus, Operation Smile, Parent Project, Smile Train, UILDM per Telethon, UNICEF, WFP al Leonardo da Vinci per raccontare ai passeggeri le proprie iniziative benefiche. Informazioni sul sito di Aeroporti di Roma, www.adr.it

Aeroporti di Roma S.p.A. è giunta al terzo anno consecutivo dell’azione di supporto e valorizzazione delle onlus, che operano in ogni parte d’Italia, che hanno richiesto di poter promuovere in aeroporto le loro attività. 15 associazioni (Actionaid, AISM Nazionale, Associazione Amici del Campus Bio-medico, Associazione Bambino Gesù “Un Grande Cuore”, Famiglie SMA, Fondazione ANT, Fondazione Patrizio Paoletti, Fondazione Uspidalet, Human Health Foundation Onlus, Operation Smile, Parent Project, Smile Train, UILDM per Telethon, UNICEF, WFP), avranno l’opportunità di mettersi in contatto con i passeggeri, che transiteranno in aeroporto dal 1° dicembre all’8 gennaio 2012, per promuovere e illustrare programmi e attività tramite la distribuzione di materiale informativo. Spazi dedicati situati nei Terminal 1 e 3 saranno presidiati da personale volontario delle associazioni, che potranno contare anche sul supporto offerto dal sito www.adr.it che darà informazioni sulle onlus ai suoi oltre 265.00 visitatori mensili e ai 14.000 iscritti che ricevono la newsletter. Quest’anno anche la Fondazione Anthropos, che ha curato per ADR l’allestimento della mostra Il Genio di Leonardo inaugurata il 12 ottobre al Terminal 1, aderisce all’iniziativa di raccolta fondi per il Gerontocomio e il Centro Assistenza Infanzia del Convento de Nuestra Senora de Belem di Cuba. Il progetto Uniti per sostenere Pensieri Positivi – ha dichiarato l’amministratore delegato di ADR, Lorenzo Lo Presti – è motivo di orgoglio e fa parte del DNA della società Aeroporti di Roma.

Partecipare e sostenere questo progetto significa aderire a quell’etica della solidarietà che ritengo dovere essenziale di ognuno, sia individuo sia azienda”. L’impegno di ADR dura però tutto l’anno con la raccolta fondi che viene effettuata tramite salvadanai posizionati nei punti di maggior traffico passeggeri delle aerostazioni e con lo spazio dedicato all’interno del mensile Infly distribuito in aeroporto. La rivista, con 50.000 copie distribuite al mese, attraverso la rubrica ADR-Solidarietà promuove le iniziative benefiche delle Fondazioni informando i passeggeri che transitano nell’aeroporto Leonardo da Vinci.

FONTE: Agoratv.it

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Fabrizio Palenzona, alleanza tra pubblico e privato per piano sviluppo

Fabrizio Palenzona, Presidente Aeroporti di Roma, a margine della presentazione del nuovo Leonardo Express: l’aeroporto internazionale Leonardo da Vinci “è un interesse nazionale perché è dalla sua crescita che dipende la crescita del sistema aeroportuale italiano grazie alla ottima collaborazione con ciascun altro aeroporto italiano. Questo è il progetto per far crescere il nostro Paese nella competizione internazionale”.

Adr: Palenzona, alleanza pubblico-privato e’ strategica per sviluppo. Il presidente di Aeroporti di Roma, Fabrizio Palenzona, a margine della presentazione del nuovo “Leonardo Express“, ha sottolineato “l’enorme importanza di una solida alleanza tra pubblico e privato se si vogliono realizzare infrastrutture strategiche come il Piano di Sviluppo 2012-2044 che Adr si appresta a presentare il 12 dicembre prossimo in vista dell’apertura delle consultazioni Enac, previste per il giorno seguente. Ovviamente – ha aggiunto Palenzona – nel rispetto assoluto delle proprie competenze e delle regole di trasparenza”. “Due dati chiave – secondo il presidente di Adr – consentono di avere precisa contezza della rilevanza progressivamente rivestita dallo scalo della capitale: la crescita del volume passeggeri nel decennio considerato al 38%, dato registrato pur a fronte del verificarsi di eventi nazionali ed internazionali che hanno comportato una temporanea contrazione del traffico aereo; il valore del traffico internazionale su quello commerciale complessivo, passato dal 51% (2000) al 64% (2010), a testimoniare il consolidamento dell’aeroporto nel ruolo di hub di livello internazionale”. L’aeroporto internazionale Leonardo da Vinci, ha concluso Palenzona, “e’ un interesse nazionale perche’ e’ dalla sua crescita che dipende la crescita del sistema aeroportuale italiano grazie alla ottima collaborazione con ciascun altro aeroporto italiano. Questo e’ il progetto per far crescere il nostro Paese nella competizione internazionale”.

Corriere.it

Adr: Palenzona, alleanza tra pubblico e privato per piano sviluppo. Serve una solida alleanza tra pubblico e privato per realizzare infrastruttuture strategiche come il Piano di sviluppo di Adr per l’aeroporto di Fiumicino. Lo ha detto il presidente di Adr, Fabrizio Palenzona, a margine della presentazione del nuovo ”Leonardo Express”.

Palenzona, ha infatti sottolineato ”l’ enorme importanza di una solida alleanza tra pubblico e privato se si vogliono realizzare infrastrutture strategiche come il Piano di Sviluppo 2012-2044 che ADR si appresta a presentare il 12 dicembre prossimo in vista dell’apertura delle consultazioni ENAC, previste per il giorno seguente. Ovviamente nel rispetto assoluto delle proprie competenze e delle regole di trasparenza”.

Asca

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Fabrizio Palenzona (ADR): Entra in servizio “il Gigante dei cieli” il superjumbo A380 della Emirates

Il superjumbo A380 della Emirates, il “gigante dei cieli”, entra in servizio sulla rotta Roma-Dubai con voli giornalieri operati dall’aeroporto internazionale Leonardo da Vinci. Presenti al taglio del nastro, il Direttore per l’Italia della Emirates, Massimo Massini, e il Direttore Aviation di Aeroporti di Roma, Elia Pistola. Il plauso del Presidente di Aeroporti di Roma, Fabrizio Palenzona. Lo scalo romano è il primo aeroporto italiano in grado di accogliere un A380 con l’infrastruttura operativa completa

Roma, 1 dicembre 2011 – “È certamente motivo di grande orgoglio che – ha detto Elia Pistola -, al pari dei maggiori aeroporti europei, anche l’aeroporto internazionale Leonardo da Vinci abbia un collegamento regolare assicurato da questo gigante dei cieli”.

“Questo evento – ha continuato il Direttore Aviation di ADR – è la degna conclusione di un processo iniziato già da tempo che ha interessato, in prima istanza, le infrastrutture di volo (piste e vie di rullaggio) capaci di consentire atterraggi e decolli a questo tipo di aereo e al riguardo – ha aggiunto – un ringraziamento particolare va alle strutture locali e centrali dell’Enac, che ci ha supportato nell’adeguare le necessarie normative e successivamente le infrastrutture di piazzola loading bridge ed impianti”.

“Un ringraziamento particolare – ha detto il Direttore per l’Italia della Emirates, Massimo Massini – va alla società Aeroporti di Roma che è stata al nostro fianco nello sviluppo delle infrastrutture”.

“Con l’impiego giornaliero dell’A380, che va ad aggiungersi al secondo volo operato la sera con il B777, aumentiamo del 20% la capacità complessiva di posti passati da un totale di 560 a 750 – ha aggiunto Massini – Nel nostro piccolo, in questo momento di crisi, abbiamo inoltre dato una spinta all’economia portando, ad esempio, gli handler ad acquistare camion speciali per permettere l’imbarco dei pasti al secondo piano, ma anche l’ingresso di particolari trattori capaci di spingere un aereo di queste dimensioni”.

Con 14 suite private in First Class, 76 di Business Class mini-pod e 427 posti in Economy Class, l’A380 di Emirates offre grande comfort, relax e divertimento grazie ICE, un particolare sistema che propone fino a 1200 canali di intrattenimento in volo.
Emirates opera in Italia da e per Roma (due volte al giorno), Milano (due volte) e Venezia (una volta). L’obiettivo è di passare entro il 2012 ad un totale di 8 voli giornalieri dall’Italia.

FONTE: Aeroporti di Roma – Sala stampa

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ADR, Fabrizio Palenzona: con Gulf Air-Bahrain, più vicine Italia e Medio Oriente

Elia Pistola, Direttore Aviation di Aeroporti di Roma: ”La posizione geografica del Bahrain, strategica nel Medio Oriente e l’esteso network di destinazioni servite da Gulf Air offrono al bacino di utenza romano mercati importanti”.

Dopo nove anni di assenza, Gulf Air la compagnia di bandiera del Regno del Bahrain, torna a collegare Roma e Milano con Bahrain. Quattro i voli alla settimana in partenza dall’aeroporto Leonardo Da Vinci, operati con moderni Airbus A-320, il primo dei quali decollato oggi, poco dopo le 11. A sottolineare l’importanza di questo nuovo collegamento fra il Bahrain e Roma, oggi è stato l’Amministratore delegato di Gulf Air, Samer Majali, giunto nello scalo romano per il taglio del nastro del volo inaugurale. ”Per Gulf Air questo nuovo volo aggiunge un importante tassello al network di destinazioni servite dal vettore del Golfo – spiega l’Ad di Gulf Air – e si rivolge ad un mercato potenziale molto interessante, rappresentato sia dal traffico fra le due destinazioni, sia da quello in prosecuzione.


Questo, di fatto – conclude Samer Majali – consolida il piano di espansione della compagnia verso il mercato Europeo, al fine di collegare il Bahrain con i Paesi del Medio Oriente ed il resto del mondo”. ”La posizione geografica del Bahrain, strategica nel Medio Oriente e l’esteso network di destinazioni servite da Gulf Air – sostiene a sua volta Elia Pistola, Direttore Aviation della società di gestione, Aeroporti di Roma – offrono al bacino di utenza romano mercati sensibilmente importanti, quali India, con 160.000 passeggeri da Roma nel 2010, Thailandia (141 mila), Filippine (90mila) e Pakistan (21 mila), che non hanno collegamenti diretti da Roma oppure sono insufficienti a coprire l’estesa domanda di traffico”. Con una flotta composta da 35 aeromobili, attualmente la compagnia vola verso 54 città in 33 Paesi e vanta uno dei network più ampi del Medio Oriente.


FONTE: Aeroporti di Roma

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