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APPLICAZIONE MEDIOLANUM, AL PRIMO POSTO IN ITALIA TRA LE APP DEL SETTORE

A neanche un anno di vita l’Applicazione Mediolanum si è conquistata il primo posto in Italia tra le applicazioni degli istituti di credito; è quel che risulta dai dati comScore dello scorso Luglio.
La classifica delle Mobile App più usate dagli italiani, vede nello specifico, per l’anno in corso, l’applicazione MEDIOLANUM al trentaduesimo posto nella classifica generale, al quattordicesimo tra le App made in Italy e al primo posto tra quelle delle banche.

“Abbiamo creduto nella strategia Mobile – afferma Oscar di Montigny, direttore Marketing di Banca Mediolanum – per facilitare sempre di più ai nostri clienti l’operatività quotidiana. Con 20 milioni di smartphone in Italia nel 2011, il +52% rispetto al 2010, non potevamo stare a guardare e così abbiamo sviluppato l’applicazione Mediolanum per iPhone che da gennaio a oggi conta quasi 30.000 download e una media nell’ultimo periodo di circa 3000 login al giorno.
L’ultima nata, quella per Android, è stata rilasciata nel maggio scorso e sta registrando una crescita del 15% mensile in termini di installazioni, un numero in costante aumento”.

Alle consuete attività di consultazione, l’Applicazione Mediolanum per iPhone e Android aggiunge la possibilità di effettuare operazioni dispositive: dai bonifici alle ricariche telefoniche, dalle carte prepagate al trading online, e contiene anche utilities come la georeferenziazione degli sportelli bancomat e degli sportelli convenzionati più vicini e i recapiti del Family Banker®.

“Il costante sviluppo dell’applicazione – conclude Di Montigny – ci consentirà di essere a breve la prima banca al mondo in grado di offrire il servizio di customer care tramite VOIP: chiamata, videochiamata e chat. Un ulteriore contatto diretto tra cliente e Banking Center. In un anno di lavoro siamo arrivati oggi a occupare, nel panorama delle banche italiane, il primo posto tra le Mobile Apps”.

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Tassi alti, tutte le proposte

Banca Mediolanum: non un solo prodotto ma un investimento sui propri clienti

Mentre le prospettive sui tassi scendono, la Banca alza le remunerazioni dei prodotti per la clientela

Prodotti con rendimenti elevati. Ma non solo. Oltre agli alti tassi di remunerazione, Banca Mediolanum offre al cliente molto di più.

Ad un risparmiatore poco attento, le molteplici offerte bancarie presenti sul mercato dei conti correnti e conti deposito, potrebbero sembrare simili tra loro e semplici da comparare, soprattutto se ci si limita a un mero raffronto dei numeri più evidenti, il tasso di remunerazione in primis. Ma per comprendere appieno il valore dell’offerta, è necessario considerare altri importanti aspetti, tra cui la strategia di mercato attuata dalla Banca e la qualità del servizio che è in grado di fornire.
Molte banche seguono spesso, se non esclusivamente, strategie di prodotto. Vale a dire, puntano a promuovere un solo prodotto, acquisendo quindi “clienti di prodotto”, che non scelgono il servizio bancario nel suo complesso. Si instaura quindi, tra banca e cliente, un rapporto di durata equivalente alla durata del prodotto stesso.
La strategia che sta alla base delle diverse soluzioni di risparmio e investimento realizzata da Banca Mediolanum, è invece coerente con il suo obiettivo: diventare, entro il decennio in corso, una delle principali banche ‘retail’ (vale a dire, rivolte alla clientela privata) del mercato bancario italiano. E per raggiungere questo importante traguardo, Banca Mediolanum non persegue una strategia di prodotto, ma una strategia di crescita di lungo periodo, proponendo un ventaglio di possibilità a cui corrisponde, quindi, non uno ma una gamma di tassi, tutti ai massimi livelli di mercato.

Per Banca Mediolanum, infatti, gli alti tassi di remunerazione offerti rappresentano non un semplice costo per ottenere risultati a breve, ma un vero e proprio ‘investimento’ per costruire con i propri clienti una pianificazione finanziaria personalizzata e che duri nel tempo.
Basti guardare alle azioni e alle scelte concrete fatte nell’ultimo periodo. Fino allo scorso luglio, le stime dei tassi erano in crescita, seppure graduale, e già in quello scenario i tassi di remunerazione applicati da Banca Mediolanum erano costantemente ai vertici del mercato. Ma a partire da agosto, la situazione è fortemente mutata, e ora le stime prevedono, per i prossimi mesi, una significativa discesa dei tassi. Anche in questo nuovo quadro, Banca Mediolanum ha deciso di ‘investire’ sui propri clienti, aumentando il tasso del conto deposito InMediolanum dal 3,50% al 3,75% lordo annuo per le somme depositate per 12 mesi. Un valore oggi pari al 2,73% netto, ma che dal primo gennaio 2012 salirà al 3% netto (con l’aliquota fiscale applicata sui depositi bancari che passerà dall’attuale 27% al 20%).
Un altro passo importante da parte della Banca è stato l’incremento dei tassi di remunerazione anche per i depositi di durata più breve (3 e 6 mesi), che proprio in queste fasi, risultano ancora più vantaggiosi. Oltre al Conto Deposito, Banca Mediolanum ha incrementato tutti i tassi della sua gamma di prodotti. Il tasso di remunerazione del servizio Double Chance, che permette di investire in maniera graduale e pianificata sui mercati finanziari, è stato aumentato dal 4,11% al 5% annuo lordo. Il Pronti Contro Termine ‘InMediolanum Plus Pct Evolution’, per le somme a scadenza 12 mesi, presenta ora un tasso del 3,20% lordo annuo, che corrisponde ad un tasso netto annuo del 2,80%, che dal 1° gennaio 2012 incrementerà sino al 3,06% annuo netto (lordo 3,50%); mentre il conto corrente Mediolanum Freedom, per le somme in giacenza oltre i 15mila euro, dal primo ottobre aumenterà la remunerazione, passando dal 2,85% al 3,15% lordo annuo.

Una strategia per creare valore, efficace e di lungo periodo, per la Banca e per i suoi clienti.

Condizioni contrattuali e fogli informativi sul sito www.bancamediolanum.it e presso gli uffici dei Family Banker®

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In California dove si lavora per il futuro

Viaggio di lavoro in California per il top management Mediolanum. Obiettivo: conoscere le tecnologie del futuro nel campo della comunicazione. La visita si è svolta nella Silicon Valley, l’area a sud di San Francisco a fortissima concentrazione di aziende legate all’elettronica. Qui, dagli anni Trenta, nascono tutti i prodotti che hanno rivoluzionato le nostre interazioni, quelle che riguardano i nostri rapporti di comunicazione personali e di lavoro, aziendali e globali. Dal computer al telefonino a tutte le più sofisticate applicazioni, a tutti i più articolati sviluppi di questi due strumenti che hanno rivoluzionato il nostro modo di vivere, di lavorare, di divertirci, di conoscere cose e persone. E, per i clienti Mediolanum, anche di compiere ogni operazione bancaria da soli, oppure affiancati da un operatore, oppure insieme a un operatore e al Family Banker personale. Via pc, via telefono, via cellulare, via chat, videochiamata e con tutti i nuovi “prodotti derivati” mobili.
“Non s’è trattato di un viaggio turistico, ma di esplorazione, per sapere in quale direzione si stanno muovendo You Tube, Google, Skype, Cisco” spiega Oscar di Montigny, Direttore Marketing e Comunicazione di Banca Mediolanum. “E si è trattato dell’ultimo “viaggio di studio” in ordine di tempo per Banca Mediolanum, che già nel 1982 andò negli Usa per vedere come funzionavano le principali reti di distribuzione dei prodotti finanziari. Seguirono poi altri viaggi, per esempio per imparare a fare la Corporate TV e la Corporate University, visto che quelle che da noi in Italia sono ancora oggi rarità, negli Stati Uniti erano già trent’anni fa realtà collaudate”.
In questo modo Mediolanum mantiene la promessa di essere “la banca costruita intorno a te”: allora aveva anticipato i tempi, costruendosi e organizzandosi al servizio del cliente, creando la figura del Family Banker e strutturando un Banking Center a disposizione del cliente via telefono; oggi li anticipa non solo adottando tutte le tecnologie, dalle più avanzate alle più semplici, da quelle ancora elitarie a quelle più diffuse, dalle più complesse alle più intuitive, perchè ogni cliente possa scegliere quella che più gli è comoda. Li anticipa anche continuando nella tradizione di indagare su quanto la ricerca sta studiando o sta sperimentando. Lo scopo: quello di sempre, cioè offrire al cliente gli strumenti più semplici ed efficienti, più pratici ed esaustivi per interagire con la banca. Mettere il cliente sempre più nelle condizioni di “usare” la banca come e quando vuole. Non a caso oggi il motto della Banca è evoluto: oggi è il cliente che definisce Mediolanum “la banca costruita intorno a me”.
Nota personale: “Nella Silicon Valley ho incontrato e osservato centinaia di persone, le ho ascoltate, le ho viste lavorare” confida Oscar di Montigny. ” E mi sono piaciute, perché mi sono reso conto che siamo in sintonia: anche loro, come noi, sono donne e uomini che vivono nella ricerca incessante del costante miglioramento. Apparentemente lavorano per qualcosa di effimero, che oggi funziona e domani è già sorpassato. In realtà ogni passo che fanno è un passo in avanti. In avanti verso il miglioramento. Ed è questo che noi vogliamo fare ogni giorno. Sono donne e uomini, ancora oggi, di frontiera, perché si pongono ogni giorno dei limiti da superare. Vogliono costruire qualcosa che incida beneficamente nella vita della persone. E questo è anche il nostro obiettivo, lo scopo del nostro lavoro quotidiano”.

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BANCA MEDIOLANUM AL THINK MOBILE DI GOOGLE

“Siamo convinti che nel prossimo futuro l’utilizzo della rete in mobilità avrà un forte sviluppo anche in campo bancario e finanziario. Abbassando ulteriormente i limiti di spazio e di tempo, il mobile banking sarà sempre più uno strumento in grado di avvicinare la banca al cliente. E’ fondamentale, quindi, per una Banca come la nostra a forte vocazione tecnologica, fornire un servizio completo ed efficiente, per andare incontro alle nuove e sempre più esigenti aspettative dell’utente.”
A sostenerlo è Oscar di Montigny, Direttore Marketing di Banca Mediolanum durante la tavola rotonda “Think Mobile di Google” tenutasi ieri, lunedì 26 settembre, al Palazzo della Triennale a Milano.

“Ad avvalorare la tendenza ci sono i numeri – prosegue di Montigny – l’applicazione Mediolanum per Android, che abbiamo rilasciato nel maggio scorso, cresce del 15% mensile in termini di installazioni, un numero in costante crescita che non mostra segni di rallentamento. Quella per iPhone, da gennaio a oggi conta quasi 30.000 download da iTunes Store e una media nell’ultimo periodo di circa 3.000 login al giorno.”

Alle consuete attività di consultazione, l’applicazione Mediolanum per iPhone e Android aggiunge la possibilità di effettuare operazioni dispositive; dai bonifici alle ricariche telefoniche, dalle carte prepagate al trading online, e contiene anche utilities come la georeferenziazione degli sportelli bancomat e degli sportelli convenzionati più vicini e i recapiti del Family Banker®.

“Il costante sviluppo dell’applicazione – conclude di Montigny – ci ha consentito di essere la prima Banca in Italia a fornire il trading online tramite un’applicazione Android e da ottobre ci renderà la prima al mondo in grado di offrire il servizio di “customer care” tramite VOIP: chiamata, videochiamata e chat. Un ulteriore contatto diretto tra cliente e Banking Center.”

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“VIDEOCHAT TRA CLIENTI E BANKING CENTER” PIU’ TECNOLOGIA, PIU’ SICUREZZA, PIU’ TRASPARENZA

Massimo Doris

Amministratore Delegato e Direttore Generale di Banca Mediolanum

In banca via chat o addirittura videochat: è l’ultima novità di Banca Mediolanum, che intende continuare a qualificarsi come la banca all’avanguardia nei servizi al cliente. In pratica sarà possibile interloquire con un operatore Mediolanum anche via Internet, non soltanto col telefono.

L’annuncio è stato dato da Massimo Doris, amministratore delegato e direttore generale di Banca Mediolanum, durante la convention annuale di Banca Mediolanum

In pratica: se sei al computer per lavoro o per diletto e vuoi fare un’operazione bancaria, non è più necessario prendere il telefono, cercare il numero che non ricordi più, chiamare, identificarti e spiegare cosa vuoi fare. Basta collegarsi via chat. E se l’operazione che vuoi fare è laboriosa e preferisci vedere in faccia con chi stai parlando, ti colleghi via videochat.  Un operatore ti risponderà.

Ma non finisce qui. Se per esempio vuoi fare un investimento in un fondo di cui ti ha parlato il tuo Family Banker ma di cui non ricordi il nome, l’operatore chiama il tuo Family Banker al cellulare, la conversazione diventa a tre, e poi procedi col medesimo operatore.

La novità segue di poco l’introduzione dell’uso di tutti i dispositivi portatili per connettersi con la Banca: non solo il cellulare, ma anche tra dicembre 2010 e marzo 2011, l’Iphone, l’Ipad, e da ieri anche i telefoni Android.

“Lo scopo di queste nostre iniziative è di lasciare a ogni cliente la libertà di “venire” in banca a modo suo, secondo il proprio grado di abilità tecnologica e le proprie esigenze del momento” ha spiegato Massimo Doris “perché ognuno ha il diritto di essere libero e tecnologico a modo suo”.

Certo, la libertà costa e la tecnologia pure: “Abbiamo investito negli ultimi dieci anni 629 milioni di euro, qualcosa come 1217 miliardi di lire, in tecnologia e relativa formazione del personale. Un lavoro che ha impegnato e impegna 524 persone e 15 società di consulenza e sviluppo”.

Nota bene: questa “ondata tecnologica” non ha stravolto la visione Mediolanum, che pone al primo posto nella graduatoria dei valori il rapporto di servizio e fiducia col cliente. Un rapporto prima di tutto umano e diretto: Mediolanum è l’unica banca dove ogni cliente ha un proprio esperto bancario e finanziario di fiducia e un Banking Center che non è un semplice Call Center, ma “impiegati” bancari che rispondono gratuitamente al telefono con una velocità – è stato certificato –  da record e una disponibilità di tempo per chiamata praticamente illimitata.  

“Questa potenza di fuoco tecnologica, per funzionare, ha bisogno di persone che sappiano utilizzarla al meglio” ha aggiunto l’amministratore delegato. “Il valore della nostra azienda sono i  nostri 4700 Family Banker , ai quali i clienti affidano risparmi e patrimoni, e i 430 operatori del Banking Center, il servizio telefonico a disposizione dei clienti anche la sera e il sabato mattina. Siamo come un’orchestra, il cui valore sta soprattutto nel singolo orchestrale. Non basta un violino eccezionale, uno Stradivari, per una esecuzione di successo: è Paganini che fa la differenza”. E Paganini non ci si improvvisa.

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1 e 2 maggio, Convention di Banca Mediolanum

L’1 e il 2 maggio si terrà alla Fiera Nuova di Rimini la grande Convention annuale di Banca Mediolanum.

L’evento assume una grande importanza in quanto per la prima volta sarà completamente aperto, è infatti prevista la partecipazione di clienti, giornalisti, analisti e investitori internazionali, oltre, naturalmente, alla rete di Family Banker.

Da sempre Banca Mediolanum si è voluta distinguere per la trasparenza nel proprio rapporto con la clientela e proprio in quest’ottica si è pensato di aprire alle varie comunità di riferimento quello che è considerato il momento clou della visione aziendale.

Alla Convention saranno presenti ospiti internazionali di grandissima rilevanza, tutti collegati a momenti topici che caratterizzeranno le varie fasi delle due giornate.

Ci saranno Stephen Gary Wozniak, Patch Adams, il premio Nobel Lech Walesa e Rita El Khayat che porteranno testimonianze fondamentali per capire l’importanza della tecnologia, dei rapporti interpersonali e del cambiamento. Inoltre i rappresentanti delle più importanti case di investimento del mondo quali BlackRock, JPMorgan Asset Management, Morgan Stanley Investment Management, DWS Investments, Franklin Templeton Investments e PIMCO.

Estote Parati, cioè “Siate Pronti” in latino, è il titolo dell’evento che tratterà al suo interno soprattutto dell’importanza di farsi trovare pronti per i cambiamenti che al giorno d’oggi sono sempre più rapidi e frequenti in ogni settore.

Naturalmente verranno anche presentate moltissime novità di Banca Mediolanum; dall’anteprima della nuova campagna pubblicitaria ai nuovi prodotti ai servizi,  alle iniziative riguardanti i rapporti tra clienti e Family Banker.

Si parlerà molto anche di innovazione tecnologica, che sarà un altro degli argomenti di grande interesse che coinvolgeranno i quasi 6.000 partecipanti.

Non mancherà il punto aggiornato sui mercati.

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Mercati, diversificare per cogliere la ripresa

Per cogliere nuove opportunità d’investimento è essenziale una strategia adeguata e l’assistenza dei Family Banker Mediolanum

Nonostante diversi avvenimenti nell’ultimo periodo ne abbiano contrastato lo slancio, dalla crisi libica ed il relativo caro-petrolio, ed i timori per una nuova spinta dell’inflazione, alla recente tragedia del terremoto in Giappone, la ripresa dell’economia mondiale appare bene avviata e in grado di proseguire a buona andatura, nella prospettiva di poter contare sempre più sulle  proprie forze, e senza ulteriori programmi governativi di sostegno , dopo la crisi finanziaria internazionale e la fase recessiva degli ultimi anni.

Il ritmo della ripresa è disomogeneo nelle diverse aree e Paesi, e restano incognite ed elementi di incertezza, legati innanzitutto al costo del greggio, ai suoi riflessi sulle attività produttive, e all’andamento dei prezzi, ma che la ripresa economica globale sia sempre più concreta e, in prospettiva, dovrebbe continuare a rafforzarsi costantemente, lo conferma, ad esempio e tra l’altro, anche l’ultimo bollettino mensile della Banca centrale europea (Bce), che fa il punto sugli scenari dell’economia e dei mercati.

Una ripresa globale in atto che a inizio 2011 ha dato nuovi segni di rafforzamento e diffusione, con il coinvolgimento delle principali economie avanzate, a cominciare da Stati Uniti e Germania, mentre colossi asiatici come Cina e India continuano nella loro forte corsa allo sviluppo.

Negli Stati Uniti l’attività economica continua a rafforzarsi, l’Indice guida della Borsa di New York, il Dow Jones Industrial Average, è raddoppiato negli ultimi due anni e, anche dopo i contraccolpi causati dalle crisi politiche in Nord Africa, resta ben al di sopra dei livelli toccati nel settembre 2008 prima del crollo di Lehman Brothers, mentre per la prima volta in due anni il tasso di disoccupazione è sceso in febbraio al di sotto del 9% (all’8,9%).

Anche in Europa nell’area dell’euro la ripresa economica è in corso e, come indicano gli esperti della Banca centrale europea, in prospettiva si prevede che continui, trainata sempre più dalla domanda interna, e in misura minore dalle esportazioni. L’attività economica nell’Eurozona è andata espandendosi dalla metà del 2009, nel 2010 il Pil (Prodotto interno lordo) di Eurolandia è aumentato complessivamente dell’1,7 per cento, mentre le proiezioni degli analisti della Bce prevedono una crescita del Pil in termini reali nell’area dell’euro compresa fra l’1,3 e il 2,1 per cento nel 2011 e fra lo 0,8 e il 2,8 per cento nel 2012. E anche in Italia si osservano segnali più decisi di accelerazione della ripresa economica, anche se in questo scenario si sono inseriti nuovi o più recenti fattori di tensione, come la scossa rappresentata dal rincaro delle materie prime e in particolare del petrolio, con i possibili effetti sull’andamento dell’inflazione. Proprio per contenere questi fenomeni, nelle ultime settimane il governatore della Bce, Jean Claude Trichet, ha preannunciato la possibilità di aumento del tasso ufficiale d’interesse probabilmente a partire dall’aprile prossimo (tasso che dall’1% attuale dovrebbe verosimilmente crescere di uno 0,25 per cento). Ma anche in questo caso si tratterebbe di riportare il costo del denaro a livelli più in linea con la ripresa economica, dopo che negli anni scorsi le banche centrali di tutto il mondo hanno ridotto i tassi d’interesse su livelli minimi.

Scenari che restano complessi, ma anche densi di nuove opportunità di investimenti, e proprio per questo, a maggior ragione in un periodo come quello che stiamo attraversando, è sempre importante attenersi a una regola fondamentale per una valida strategia d’investimento: quella della massima diversificazione. Geografica, settoriale, temporale. Non a caso questa è la strategia d’investimento che Banca Mediolanum persegue e promuove da sempre per impiegare al meglio le risorse finanziarie della propria clientela. In modo da valorizzare le possibilità offerte dai miglioramenti delle prospettive economiche rispetto al biennio appena trascorso, soprattutto in un’ottica di più lungo periodo.

E per tutti questi motivi, per la complessità degli scenari economici e finanziari internazionali, per un investitore privato risulta sempre più essenziale rivolgersi a un professionista finanziario altamente qualificato e di fiducia, come i Family Banker Mediolanum, presenti in maniera capillare in tutta Italia, dalle grandi città ai piccoli centri di provincia, e in grado di assistere ogni proprio cliente attraverso un rapporto diretto, di persona, costante e continuativo nel tempo. Che in moltissimi casi prosegue per anni o decenni, sia attraverso le fasi più critiche dei mercati finanziari, sia in quelle di ripresa, di crescita, e di nuove opportunità da valorizzare al meglio.

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Mediolanum Corporate University Incontra l’Eccellenza: “Non siamo fatti per rischiare”

Una conferenza del prof. Paolo Legrenzi sulla finanza comportamentale

Il segreto del successo del Family Banker?  Applicare da sempre i princìpi di una disciplina relativamente giovane, la finanza comportamentale, una scienza nata ufficialmente una trentina di anni fa come branca della psicologia cognitiva e poi diventata specialità nell’integrazione con l’economia classica. Quell’economia che nel tempo ha sviluppato modelli matematici pressoché perfetti. O meglio: che sarebbero perfetti se noi, uomini e donne del ventunesimo secolo, fossimo robot totalmente razionali, immuni da sentimenti e emozioni. Fossimo insomma numeri, sempre universalmente uguali a noi stessi.

Ma così non siamo, e le depressioni e le euforie dei mercati ne sono la prova e la conseguenza. “La finanza comportamentale si basa  sulla comprensione del rapporto tra i modi di pensare da economisti e il funzionamento della mente umana” spiega Paolo Legrenzi, docente di psicologia cognitiva all’IUAV, l’università che dell’Istituto universitario di architettura di Venezia fondato nel 1926 ha mantenuto il nome, ma allargato le competenze. In una lezione durata una mattina e un pomeriggio il professore ha parlato di finanza comportamentale a un pubblico eterogeneo composto anche di Family Banker, nell’ambito del ciclo “Mediolanum Corporate University Incontra l’Eccellenza”.

Apparentemente “la finanza comportamentale è una cosa semplice” ha esordito il professore, già docente in Svizzera, Gran Bretagna e a Princeton (la cosiddetta “università dei premi Nobel”) perché si occupa della gente comune, dei suoi comportamenti nei confronti del denaro e del risparmio. È una scienza sperimentale” che come tale a priori non fornisce modelli né enuncia princìpi, ma trae deduzioni dall’osservazione del comportamento del risparmiatore medio.

E cosa ci dice questa osservazione?

“L’osservazione ci mostra che il risparmiatore è un individuo ben più complesso da come se lo immagina la finanza tradizionale “dice il professore. “Per esempio: soffriamo per una perdita più di quanto riusciamo a gioire per un guadagno equivalente. Si chiama effetto dotazione: una cosa vale di più se la perdiamo. Di qui la nostra preferenza per gli investimenti che ci fanno guadagnare di meno, ma anche perder di meno”.

Altro elemento: “Siamo portati a scegliere ciò che conosciamo, anche se questo limita molto la nostra possibilità di guadagno”. Per esempio: uno dei cardini della finanza è l’investimento diversificato, meno rischioso di quello correlato. Ma diversificare significa investire anche in mercati che non conosciamo personalmente, e questo cozza contro la nostra educazione. “Siamo stati educati a decidere dopo aver conosciuto e ponderato le alternative. Fin da piccoli ci insegnano che la saggezza non si concilia con la sperimentazione di nuove vie, nuove soluzioni”. Un paradosso, ma tant’è.

Terzo elemento: “Prendiamo decisioni che riguardano il futuro in base alla nostra esperienza del passato” osserva lo studioso “ma possiamo rappresentarci il passato in tanti modi differenti”. Per valutare correttamente un evento, dovremmo aver presente l’intera serie storica in cui esso si inserisce “ma questo in finanza è praticamente impossibile, perché la nostra vita è sempre troppo corta per inquadrare quell’evento, per capire per esempio se si tratta di un fatto normale o di un fatto eccezionale”.

Tutto ciò s’inquadra nella nostra riluttanza ad affrontare il rischio: “Non siamo fatti per rischiare. Il mondo è diventato più complesso di quanto la nostra mente sia in grado di controllarlo, è evoluto più in fretta di noi”.

Una riprova? “Più diventiamo colti, meno ci accorgiamo della nostra ignoranza. Più conosciamo un pericolo, tanto più lo sottostimiamo”, con tutti i rischi, anche economici, che ciò comporta. Un’arroganza che può costar cara, una superficialità che il mondo della finanza non perdona. Sembra un controsenso, ma per affrontare complessità e insidie moderne (anche) finanziarie, in mancanza di un’intelligenza sovrumana, dovremmo ricorrere al “so di non sapere” degli antichi greci. E, affidarsi a chi, come un Family Banker, di mercati, borse, indici sa tutto quanto è necessario. E la finanza comportamentale, come ha riconosciuto il prof. Legrenzi, la pratica empiricamente da sempre.

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