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Il principio attivo nelle preparazioni galeniche magistrali

Galenus è stato un medico dell’antica Grecia che ha utilizzato come farmaci, le erbe medicinali oppure dei loro estratti. Al giorno d’oggi quando si parla di preparazioni galeniche, ci si riferisce proprio a questo personaggio storico, perché in effetti fino agli anni ’30 la mansione principale di un farmacista era quella di preparare farmaci galenici. In seguito questa attività divenne sempre più marginale e meno richiesta dai pazienti a causa dell’introduzione dei farmaci di produzione industriale.

La realizzazione di preparati galenici, ovviamente è regolamentata da apposite leggi e regolamentazioni.
Il Ministero della Salute ha redatto un elenco delle piante che si possono utilizzare per la preparazione di farmaci galenici e ovviamente anche una lista di piante che non sono ammesse per l’allestimento di preparazioni galeniche. Insomma, quando un paziente entra in una farmacia con in mano una ricetta redatta da un medico, con elencato una serie di piante ed estratti, il farmacista deve consultare e quindi verificare che le piante richieste siano effettivamente utilizzabili e rispettino la legge 94/98 Legge Di Bella che regola quali sono i principi attivi permessi nella prescrizione di un galenico magistrale.

Che cos’è un galenico magistrale? Si tratta di un farmaco allestito dal farmacista, basato sulla ricetta di un medico che ne ha scelto il principio attivo, le sostanze e i dosaggi di ognuno di essi. Ovviamente sono presenti dei limiti sul principio attivo della preparazione galenica, ad esempio deve essere presente all’interno della farmacopea ufficiale, ovvero deve essere stato già sperimentato e devono essere già noti gli effetti terapeutici e quelli eventualmente collaterali. Oppure un altro limite è il dosaggio massimo consentito delle sostanze, anche questo regolamentato in una delle tabelle della farmacopea ufficiale.

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