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Aumentare la fertilità del terreno: i fertilizzanti adatti

Esistono vari tipi di terreno, ma per aumentare la fertilità del terreno devono essere soddisfatte le seguenti condizioni:

  • Il terreno deve essere ricco delle sostanze nutritive necessarie per la nutrizione delle piante di base, tra cui azoto , fosforo e potassio
  • Il terreno deve contenere sufficienti minerali (oligoelementi) per la nutrizione vegetale, compresi boro, cloro, cobalto, rame, ferro, manganese, magnesio, zolfo e zinco .
  • Il terreno deve contenere la materia organica del suolo che migliora la struttura e l’umidità del terreno di ritenzione.
  • Il PH del terreno deve essere nell’intervallo 6,0-6,8 per maggior parte delle piante, ma alcuni preferiscono condizioni acide o alcaline.
  • Una buona struttura del suolo, la creazione di un suolo ben drenato, ma alcuni terreni sono umidi (per la produzione di riso) o secco (per la produzione di piante sensibili ai funghi o marciume) come l’agave.
  • Devono essere presenti una gamma di microrganismi che sostengano la crescita delle piante.
  • Il terreno deve contenere grandi quantità di terriccio.

In terre utilizzate per l’agricoltura e le altre attività umane, il terreno fertile nasce in genere dall’uso di pratiche di conservazione del suolo. E’ fondamentale la capacità di un terreno di fornire elementi nutritivi.

Per la fertilizzazione del suolo l’azoto è l’elemento nel suolo che manca più spesso. Anche il fosforo e il potassio sono necessari in quantità notevoli. Per questo motivo, questi tre elementi vengono sempre computati nelle analisi sui fertilizzanti commerciali.

I fertilizzanti inorganici sono generalmente meno costosi e hanno una maggiore concentrazione di sostanze nutritive rispetto ai fertilizzanti organici. Alcuni criticano l’uso di fertilizzanti inorganici sostenendo che l’azoto crea l’inquinamento delle acque. Aumentare la fertilità del terreno è un processo complesso che coinvolge un ciclo di nutrienti costante tra forme organiche e inorganiche.

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Plagron, la linea di fertilizzanti e substrati

La coltivazione indoor e i fertilizzanti sono un legame fondamentale. Un concime organico come il Plagron può aiutare a coltivare indoor in modo molto fiorente, perché è un fertilizzante completamente naturale.

Bisogna però sapere quale tipo di prodotto Plagron utilizzare per la fertilizzazione e avere istruzioni semplici per l’uso. Infatti la linea Plagron è ricca di concimi e nutrimenti utili per coltivare molti tipi di piante, nelle tre fasi del loro Ciclo di vita: Germinazione – Crescita – Fioritura.

Per fertilizzare la pianta giusta nel momento ideale basta seguire queste tre semplici regole:

  1. Capire in quale fase del Ciclo di vita della pianta ci si trova
  2. Scegliere il tipo di nutrimento bilanciando bene la potenza del concime con la quantità delle piante da coltivare.
  3. Leggere attentamente le giuste dosi di fertilizzante da applicare

1. Per capire in quale fase del Ciclo di vita ci si trova si consiglia leggere una guida sulla coltivazione indoor completa e on line. Molto in generale dall’inizio della coltivazione la Germinazione: 1° – 2° settimana. Successivamente la Crescita: 2° – 4° settimana. La Fioritura dalla 4° – 8° settimana.

2. Per scegliere il fertilizzante ideale basta pensare a quanta acqua è necessaria per concimare le piante. Di solito, più un concime è concentrato, più è potente e meno ne serve a parità d’acqua.

3. In ogni caso un buon fertilizzante ha le sue dosi e tempi di somministrazione che vanno lette accuratamente per capire a fondo quale scegliere. Per i tempi basta seguire il punto “1”.

Plagron è la linea di concimi e nutrimenti naturali che, oltre a fertilizzare le piante, propone un’ampia gamma di substrati e sostanze nutritive per l’ambiente più idoneo a una crescita ottimale.
Infatti accanto ai rinomanti “Plagron Start up” ( Germinazione ), “Alga Grow” (Crescita ) e Plagron Green Sensation (Fioritura ) si trovano anche substrati e terricci come il “Mega Worm” o “All mix” ricchi di sostanze naturali per la fertilizzazione dei terreni.

Lorenzo Tempestini
Web marketing Idroponica
[email protected]

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Migliora la redditività delle tue coltivazioni con l’ausilio dei fertilizzanti biologici Bio Aksxter®

L’inquinamento presente nell’acqua, nella terra e nell’aria inevitabilmente altera il naturale equilibrio dell’ambiente e delle piante che vi crescono. L’inquinamento purtroppo non ha confini o barriere. Le microparticelle tossiche si disperdono nelle acque e nell’aria che respiriamo e nei terreni che coltiviamo, ovunque, toccando anche le coltivazioni biologiche.
L’impiego di prodotti organici in agricoltura, il cui processo di decomposizione e mineralizzazione spesso non è completo, depaupera ulteriormente i terreni e spesso determina pericolose contaminazioni microbiologiche.
Gli agricoltori, a causa delle avversità climatiche che concorrono alla riduzione delle autodifese della pianta, con conseguente insorgenza di malattie, sono costretti sempre più spesso ai trattamenti con zolfo e rame, dannosi sia per l’ambiente sia per il consumatore.
L’uso dei fertilizzanti disinquinanti Bio Aksxter® nelle coltivazioni aiuta a superare tutte queste problematiche perché, grazie alla loro formula naturale, si chiude il circuito delle molecole contaminanti immesse riportando le colture ed il terreno in equilibrio.

Grazie all’avanzata tecnologia che caratterizza i fertilizzanti naturali Bio Aksxter®, le coltivazioni biologiche sono realmente tali. L’azione disinquinante di Bio Aksxter® assicura prodotti agricoli privi di residui chimici e sostanze nocive. Inoltre, l’aumento delle autodifese delle piante riduce sensibilmente gli attacchi fungini, batterici e virali, e il loro stato di salute migliora notevolmente.

L’innovativa formulazione dei fertilizzanti Bio Aksxter® prodotti dall’azienda trentina AXS M31, favorisce la rivitalizzazione del terreno, il riequilibrio microbiologico e quindi la miglior capacità di umificazione. Oltre a migliorare la fertilità, i fertilizzanti Bio Aksxter® determinano la completa trasformazione e mineralizzazione della sostanza organica, evitando pericolose alterazioni della fauna microrganica.
È per questi motivi che anche le aziende agricole biologiche utilizzano i prodotti della AXS M31, superando le maggiori problematiche agronomiche solitamente riscontrate ottengono rese sempre elevate, spesso superiori a quelle di chi coltiva con il solo ausilio della chimica.

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