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Intervista a Luca Maris, famoso cantante campano, in occasione dell’imminente Festival di Sanremo

Sta per iniziare il Festival della canzone italiana, arrivato alla sua 65° edizione. Per l’occasione è stato intervistato il noto cantautore napoletano Luca Maris, per dare la sua opinione sul famosissimo Festival di Sanremo, che si terrà dal 10 al 14 Febbraio 2015.

 

D: Da esponente del mondo canoro e musicale, un suo commento di riflessione sull’imminente Festival di Sanremo e sulla sua storica tradizione;

R: Penso che anche quest’anno, come negli ultimi anni, ci attenderanno poche novità sul palco dell’Ariston e sicuramente i brani in gara confermeranno il trend degli ultimi anni, in tre parole, originalità in fuga.

 

D: Di solito segue con attenzione tutte le varie serate di svolgimento del Festival?

R: Di solito seguo le varie serate, anche se trovo che il Festival di Sanremo negli ultimi anni non sia più il Festival di una volta. Secondo il mio punto di vista non ci sono più così tante belle canzoni come un tempo, che si canticchiavano già al primo ascolto.

 

D: Ritiene, che la presenza di Carlo Conti alla conduzione sia congeniale come scelta? E l’idea di affiancargli due giovani cantanti di successo come Arisa ed Emma le piace?

R: Da spettatore mi sarebbe piaciuta la presenza alla conduzione di un presentatore o di una presentatrice che non sia sempre in televisione, altrimenti si perde già in partenza un po’ il gusto di vedere facce e proposte nuove nel piccolo schermo. Identica cosa la penso per le co-conduttrici, stessa cosa per i cantanti in gara. È da qualche anno che, più o meno, ci sono gli stessi nomi presenti, molti già visti anche nei vari talent show, come anche quest’anno, e questo non fa parte di una proposta musicale diversa per i telespettatori, fatta di gusti e mondi nuovi. Così facendo, nel tempo, ne risentirà ancora di più tutto il progetto del Festival di Sanremo non creando nuova curiosità.

 

D: Tra i cantanti big, che si esibiscono in questa edizione, ha delle particolari preferenze? Vuole provare a fare un pronostico ipotetico di vittoria designando i primi tre premiati?

R: Non ho nessuna preferenza tra i big che si esibiscono in questa edizione 2015 del Festival di Sanremo. Il mio pronostico ipotetico di vittoria designando i primi tre premiati è: Malika Ayane (Sugar Music) – Chiara Galiazzo (Sony Music) – Nina Zilli (Universal Music).

 

D: Se potesse di sua iniziativa consegnare un simbolico premio della critica e uno per la carriera a chi li darebbe?

R: Il mio premio simbolico della critica e uno per la carriera lo darei a Tony Esposito. Un artista con la A maiuscola. Colui che ha inventato uno strumento unico come il Tamborder, suono onomatopeico di uno dei suoi più famosi brani come “Kalimba de luna”. Uno dei pochi musicisti italiani che ha collaborato con diversi grandi musicisti internazionali tra i quali: Gilberto Gil, Nanà Vasconcelos, Moncada, Paul Buckmaster, Don Cherry, Don Moye, Gato Barbieri, Eumir Deodato, Brian Auger, Eddie Blackwell, Billy Cobham, Gema Quadro, Seydon Kienou e molti altri ancora. Tony Esposito è l’unico musicista italiano che si è esibito al “Festival della gioventù” de L’Avana, a Cuba. E’ l’unico musicista italiano che si è esibito al “Rock in Rio”, a Rio De Janeiro insieme al mitico Gilberto Gil. E’ l’unico musicista italiano che è stato ospite al Sambodromo di Rio de Janeiro, nella serata finale del carnevale più importante al mondo. Alcune hit che adoro di Tony Esposito esportate all’estero e che hanno scalato le classifiche e vendendo oltre 10 milioni di copie in giro per il mondo sono: Kalimba de luna, Sinuè, As tu as, Papa Chico.

 

D: Cosa pensa dell’attesissima presenza di Al Bano e Romina Power, di nuovo insieme ad esibirsi sul mitico palcoscenico dell’Ariston?

R: Al Bano e Romina Power sono due artisti che fanno parte della storia della musica italiana e sicuramente sarà un piacere rivederli cantare insieme al Festival di Sanremo come ospiti. Questo contribuirà all’interesse maggiore del pubblico.

 

D: C’è una canzone di Sanremo che le è rimasta nel cuore? C’è una canzone sanremese che avrebbe voluto scrivere?

R: La canzone del Festival che mi è rimasta nel cuore è quella cantata da Mino Reitano nel 1988 dal titolo “Italia” scritta testo e musica da Umberto Balsamo. La canzone sanremese che avrei voluto scrivere è stata cantata da Toto Cotugno nel 1983 dal titolo “L’Italiano”, con il testo della canzone scritto da Cristiano Minellono e la musica composta da Toto Cotugno.

 

D: Se le proponessero un duetto sanremese con una cantante donna, con chi vorrebbe esibirsi?

R: Se mi proponessero un duetto sanremese con una cantante donna mi piacerebbe esibirmi con la straordinaria cantante e attrice Napoletana Angela Luce.

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Festival di Sanremo: il punto di vista del manager produttore di grandi eventi Salvo Nugnes sull’attesissima kermesse musicale sanremese

Sta per prendere avvio sul famoso palcoscenico del Teatro Ariston l’edizione 2015 del mitico Festival di Sanremo, che compie ben 65 anni, dimostrando il suo inossidabile valore. In una recente intervista fatta al manager produttore di grandi eventi Salvo Nugnes gli è stato chiesto di esprimere un suo autorevole commento di riflessione sull’imminente kermesse musicale sanremese.

Nugnes spiega “Il Festival di Sanremo nella sua esclusiva unicità gode di un’incredibile risonanza mediatica sempre in crescendo e riesce a catalizzare l’attenzione e a far parlare l’opinione pubblica prima, durante e dopo il suo svolgimento, catturandone e conquistandone nel tempo il positivo apprezzamento”.

E prosegue nel sottolineare come “Non bisogna poi dimenticare il prezioso contributo del Festival per la valorizzazione del mercato commerciale dell’industria discografica, che risentendo della crisi economica e della concorrenza sleale esercitata dalle varie forme di pirateria, viene intaccato e danneggiato fortemente e sta attraversando una fase critica molto delicata. Tramite il Festival viene trasmesso un efficace e concreto stimolo a livello popolare, che incentiva l’acquisto dei cd e tutela i canali ufficiali di vendita e distribuzione”.

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Il manager Salvo Nugnes afferma: “il Festival di Sanremo è un tassello e una vetrina imprescindibile della canzone d’Italia nel Mondo”

Continua la sfida tra i migliori cantanti affermati ed emergenti al Festival della Canzone italiana, giunto alla 64° edizione e come ogni anno, organizzato nella splendida cornice dell’Ariston di Sanremo. Avvistato assieme ad illustri personalità del mondo della musica, il rinomato manager Salvo Nugnes, agente di personaggi di spettacolo e cultura, che sta seguendo da molto vicino la kermesse.

Trattenuto dietro le quinte per un breve commento, Nugnes ha affermato che “il Festival di Sanremo è un tassello e una vetrina imprescindibile della canzone d’Italia nel Mondo ed è strettamente legata a ricordi, pensieri, episodi, situazioni particolari, che ciascuno nutre e conserva” proseguendo “Quest’anno, come sempre, ho sentito dei bei pezzi, anche da parte delle giovani proposte. Tra i big tifo per De André, un amico che ritengo molto talentuoso. Vediamo chi sarà il più fortunato!“.

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Intervista al manager agente dei vip Salvo Nugnes sull’imminente Festival di Sanremo

1) Innanzitutto, le piace il Festival di Sanremo?

Da grande amante, appassionato da sempre di musica, sono un estimatore del Festival, perché è una vetrina importantissima della canzone italiana nel Mondo ed è portavoce del talento canoro nazionale e internazionale. Poi, Sanremo è diventato un tassello imprescindibile nella storia del Paese, essendo giunto trionfalmente alla 64° edizione, una presenza ufficiale e direi quasi -istituzionale- nella tradizione, che negli anni si è profondamente radicata. E’ ancora attesissimo e seguitissimo dal pubblico di fedeli spettatori, che lo seguono di generazione in generazione.

 

2) Un commento sulla conduzione della coppia professionale già collaudata con successo Fabio Fazio e Luciana Littizzetto;

Direi, che insieme formano una perfetta squadra di lavoro vincente: entrambi sono degli esperti professionisti, simpatici, carismatici, affiatati tra loro in sinergica complicità. Essendo già degli acclamati beniamini del pubblico, certamente la loro popolarità è garanzia di successo per il Festival e poi il loro lato di ironia sagace e arguta comicità, talvolta anche improvvisata sul momento, risulta sempre accattivante e nel contesto sanremese sarà un ulteriore piacevole intrattenimento, intervallato all’ascolto delle canzoni e a quanto previsto nella scaletta del programma.

 

3) Quali novità l’attirano di più in questa edizione?

Mi incuriosisce molto il pre Festival affidato a Pif, Alias Pierfrancesco Diliberto, ex -iena- e personaggio di MTV.

Un volto televisivo già noto e apprezzato, ma che per la prima volta si cimenta con questa kermesse, dando il suo contributo con un’anteprima introduttiva alle varie puntate, realizzata in giro per il paese, tra le vie e i luoghi più caratteristici, con monologhi e dichiarazioni in stile filmato, che fungeranno da apri pista simbolico alle serate sul palcoscenico dell’ Ariston. Senza dubbio, lo stile di Pif, acuto, tagliente, ma nel contempo esilarante e coinvolgente saprà conquistare la platea nazional-popolare.

 

4) C’è una fase del Festival, che attende di più oltre alla finalissima del sabato, ovviamente?

Direi, che la serata celebrativa di Venerdì 21 febbraio, dedicata al Sanremo Club in omaggio alla canzone d’autore genovese sarà un momento canoro di emozionante suggestione nel ricordo di grandi artisti, come Fabrizio De Andre’. Mi sembra un’ottima iniziativa far cantare ai big in gara gli intramontabili classici della canzone italiana, duettando con altre star della musica. Inoltre, reputo molto significato l’omaggio preparato in onore dell’esimio maestro Claudio Abbado, scomparso di recente, che lascia un segno indelebile nella storia dell’evoluzione musicale.

 

5) Un suo parere sulla particolare scenografia predisposta all’ Ariston?

Mi sembra azzeccata e originale nell’impatto, la scenografia ispirata all’elemento romantico, con l’accostamento congiunto di due tematiche per rievocare il concetto di bellezza e celebrare l’anniversario dei 60 anni di storia della tv. 

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Il punto di vista del manager produttore di grandi eventi Salvo Nugnes sull’attesissimo Festival di Sanremo

Conto alla rovescia iniziato per il mitico Festival di Sanremo, giunto alla sua 64° edizione con una storia, che si è intrecciata con quella dell’ Italia, nelle sue evoluzioni sociali e nelle trasformazioni dell’assetto strutturale avvenute negli anni.

 

Il noto manager produttore di grandi eventi Salvo Nugnes, interpellato in merito asserisce “Sanremo è uno strumento autorevole per la diffusione di un messaggio sulla musica, concepita come linguaggio universale di comunicazione e offre un intrattenimento piacevole, adatto a tutti i target di fruitori.  Poi, detiene una valenza simbolica, che va oltre quella di essere una prestigiosa manifestazione musicale di rilievo internazionale. Infatti, l’atmosfera del Festival scalda i cuori di tutti gli italiani, è strettamente legata a ricordi, pensieri, episodi, situazioni particolari, che ciascuno nutre e conserva, ricollegandoli in qualche modo a questo speciale spettacolo, che continua a mantenere il suo primato da record di kermesse più seguita d’ Italia. nel mondo è considerato un evento distintivo della nostra eccellenza musicale e nella sua unicità esclusiva, gode di un’incredibile risonanza mediatica e riesce sempre e comunque a fare parlare l’opinione pubblica, catturandone l’attenzione e conquistandola nel tempo“.

 

E proseguendo, sottolinea come non bisogna dimenticare il prezioso contributo del Festival per la valorizzazione del mercato commerciale nell’industria discografica, che risentendo della crisi economica e della concorrenza sleale esercitata dalle varie forme di pirateria, viene intaccato e danneggiato fortemente e sta attraversando una fase critica molto delicata. Attraverso il Festival sanremese, viene trasmesso un efficace e concreto stimolo a livello popolare, che incentiva l’acquisto dei cd e tutela i canali ufficiali di vendita e distribuzione.

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