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Ma quante allettanti e gustose sorprese, dai fichi della Calabria!!

Dite la verità, chi non ha mai sentito parlare del gusto unico e del sapore esclusivo dei fichi calabresi?? Un prodotto coltivato secondo tradizione ed amorevolmente lavorato in tutte le sue successive fasi, sì da poterne avere una delizia della gastronomia tipica della regione che va ben oltre le golose tipicità del periodo natalizio.

Povero, se consideriamo che in fin dei conti si tratta di un semplice frutto che sovente (i fichi secchi) accompagnava i contadini di una volta nelle dure giornate di lavoro nei campi, giusto per spezzare qualche momento in cui le energie avevano bisogno di essere “ricaricate”. Ma nel contempo ricercato, visto che nel corso degli anni è stato “affrancato” a vera prelibatezza, e dato che se ne è creata una vera “eccellenza” nelle sue svariate elaborazioni.

Il segreto risiede sicuramente nelle modalità di preparazione degli stessi, visto che vengono raccolti con cura a fine stagione estiva, quando il sole settembrino li “indora” fino a giusta maturazione; da qui inizia il paziente lavoro di essiccazione naturale: sarebbe infatti semplice passarli in forno (…il tempo “costa”) ma, obiettivamente, non è la stessa cosa!!!

Ed eccoli qui…i veri fichi secchi calabresi, già eccellenti nella loro versione “base”; ma v’è di più, considerato che vengono elaborati con noci e mandorle (le crocette), ovvero tuffati in delizioso cioccolato (bianco o fondente). Tutti prodotti comodamente acquistabili sulle vetrine virtuali di prodotti tipici calabresi che li propongono nel loro assortimento in particolare durante la stagione fredda, quando le temperature rigide invogliano a farsi tentare da sapori accattivanti e lasciarsi coccolare da gusti intensi e avvolgenti .

Eppure le proposte regionali, in merito, non si fermano qui: della confettura di fichi, ad esempio, ne vogliamo parlare?? Si tratta di una classica mostarda preparata, anche in tal caso, a fine estate, con quel mirabile tocco segreto dettato dalla tradizionale esperienza dei produttori, che riescono a cogliere e proporre un giusto equilibrio tra la dolcezza del frutto e lo zucchero aggiunto in fase di preparazione. Ai più nostalgici delle cose buone di un tempo questa marmellata racconta di quando la si preparava in casa con passione ed amore, con le nostre mamme indaffarate a “far manovre” tra pentoloni e cucchiaioni di legno, diffondendosi per le stanze un profumo unico ed indimenticabile che in molti ricordano ancora.
La confettura di fichi regala un sapore dolce e delicato sulle fette biscottate, riservando energie infinite alla colazione del mattino, o sul classico pane per la merenda dei bambini. I più esigenti e dal palato “fine” troveranno ottima questa confettura anche come accompagnamento ai formaggi stagionati.

Ed una ulteriore “evoluzione” a questa mostarda la si ottiene nella “chicca” marmellata di fichi e noci, una ricetta in cui servono dei fichi maturi ma sodi, scelti tra i migliori e di buona qualità, eliminando quelli piccoli o macchiati; delle noci pestate grossolanamente ed un limone: la segreta ricetta calabrese riesce poi mirabilmente ad amalgamarne i sapori. Già di suo rappresenta una vera e propria chicca gastronomica, anche se da il meglio di sé ove venga utilizzata per farcire crostate e biscotti, ovvero servita con i formaggi!!

…come vedete, dunque, non si tratta mai di “un banale fico” (secco)!!
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Golosità dell’autunno in Calabria: i fichi secchi.

Se si dovesse davvero dar retta ai modi di dire, il fico sarebbe una di quelle cose che non valgono proprio niente: “ ….non me ne importa un fico secco!! “. E invece, se vi è capitato di assaggiarne qualcuno, sapete benissimo che i fichi valgono, eccome se valgono!!
 

In Calabria, in particolare, il frutto viene raccolto e trattato con i guanti bianchi, sì da farne delle specialità esclusive, proposte in rete con il sistema del commercio elettronico da portali di prodotti tipici calabresi, giusto per garantire il vero prodotto indigeno di quelle terre; qui i fichi vengono, infatti, raccolti al giusto punto di maturazione, allorquando il caldo sole del mese di agosto ha compiuto per benino il proprio compito; in particolare, si scelgono quelli dalla buccia opaca e polpa morbida, dunque più tenera e dolce, e staccandoli dall’albero con il relativo peduncolo.
 
Passaggio successivo, ed altrettanto essenziale, è quello di farli essiccare naturalmente al caldo sole del periodo: il momento è semplice, ma richiede nel contempo il massimo dell’ attenzione, l’utilizzo di cannicci puliti sui quali riporli evitando il contatto tra frutti, con l’occhio del sìcono posto verso l’alto fino alla completa coagulazione del succo interno. In particolare, l’essiccamento esige il quotidiano rituale di rivoltare sistematicamente i fichi per un disseccamento omogeneo e graduale, eliminando quelli piccoli o macchiati, comprimendo quelli rigonfi per eliminare le sacche d’aria e proteggendo i fichi dalle impurità.
Un essiccamento ottimale richiede la perdita d’acqua di almeno il 30-35%.
 

Concluso l’iter dell’essicazione naturale, in Calabria il prodotto lo si conserva e gusta così, naturalmente, secondo antica tradizione che si tramanda da padre in figlio, per ricordare oggi sapori nati in luoghi incantati. La testimonianza della prelibatezza dei fichi secchi calabresi è nota dai tempi di Giovanni Pascoli, che quando insegnava a Messina non perdeva occasione di fare un salto in Calabria per assaggiare quelle prelibatezze; nondimeno, innamorato così tanto dal prodotto e preso dalle tentazioni della gola, nelle sue lettere si raccomandava con un collega della regione di spedirgliene molte, visto che ne andava così goloso da non poterne praticamente più far a meno.
 
Oppure riproponendo la ricetta magica dei fichi a crocette (i fichi “chini”), ove la filosofia seguita è quella della naturalezza assoluta, che si porta avanti negli anni secondo antica tradizione contadina, fatta di un mondo dalle regole semplici ma dal gusto genuino, povera di ingredienti per necessità ma nel contempo ricca di sapori. Quattro fichi uniti tra di loro a forma di croce, in mezzo due noci intinte nel miele di fico, il tutto poi cotto al forno.


E la voglia di sperimentare soluzioni sempre nuove, utilizzando al meglio questo fantastico frutto, ha portato a proporre poi versioni diverse di prodotto: come i fichi al cioccolato, offerte nelle diverse versioni bianco / nero, utilizzando solo ed esclusivamente puro cioccolato (..non quello da copertura, per intenderci!!), come questa delizia del palato giustamente merita.


In ogni caso, qualunque sia la tipologia di fichi secchi (naturali o più o meno elaborati) siamo certi che si tratta comunque di un prodotto salutare a 360°, per il contenuto di ferro, potassio e fibre, la tanta Vitamina A e Vitamina C, regalate in quantità ancora maggiori se i fichi sono secchi.


Dunque, una vera bomba di salute: altro che “un fico secco.”

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