Halloween è finito ma non per i cinefili, c’è ancora un film al cinema, “The last Witch Hunter – L’ultimo cacciatore di streghe”. La regia è di Breck Eisner e la sceneggiatura è di Cory Goodman e Matt Sazama, gli attori protagonisti sono Vin Diesel, Elijah Wood e Rose Leslie.
È ancora nelle sale italiane visto che è uscito il 29 ottobre e sta avendo un’enorme successo. Troviamo l’altra faccia del mondo moderno, un mondo che nasconde molti segreti, ma fra le cose più sorprendente è che le streghe vivono ancora tra di noi. Sono tutte creature maligne e determinate a scatenare la Morte Nera sul mondo.
E così eserciti di cacciatori di streghe hanno combattuto in tutto il mondo per secoli contro questo nemico disumano. Fra questi vi è Kaulder, un valoroso guerriero che riuscì ad uccidere l’onnipotente Regina Delle Streghe. Di conseguenza riuscì a decimare molti dei suoi seguaci, ma poco prima di morire la stessa Regina gli fece un brutto regalo, l sua stessa immortalità.
Kaulder venne così separato per sempre da sua moglie e da sua figlia ecco perché oggi Kaulder è l’ultimo della sua stirpe, riuscendo a dare per secoli la caccia alle streghe, vivendo però l’eternità nel triste desiderio di poter riabbracciare i suoi cari perduti da tempo. Ma con l’andar dei secoli, all’insaputa di Kaulder, la Regina Delle Streghe è tornata in vita ed è alla ricerca di vendetta nei confronti del suo assassino, dando così inizio ad un’epica battaglia che sarà determinante per la sopravvivenza della razza umana.
Troveremo la nostra epoca a confronto con quella di un tempo lontano ma sempre magico, un tempo che adesso si trova a fare i conti con l’ultimo cacciatore di streghe. Questo film arriva dopo, “Hansel e Gretel cacciatori di streghe” del 2013 ma i due non hanno assolutamente niente in comune, anzi se era piaciuto questo sicuramente potrà piacere quello che è ancora nelle nostre sale.
Certo i toni sono più cupi e più drammatici, non erano comunque entrambi film per bambini. Un’unica versione cinematografica quella della fiaba tedesca riportata dai fratelli Grimm, quella che si è vista nel 2013. Il bello è che pensiamo che le versioni cinematografiche siano troppo violente, solo perché non conosciamo le origini di queste fiabe.
Ad esempio proprio la fiaba di Hansel e Gretel che è ambientata durante le carestie del XIV secolo ma è di origini medievali, quando la carestia era grave e l’infanticidio era un fenomeno molto comune. L’abbandono poi è riportato più volte nel corso della storia, ci sono infatti anche dei canti lirici che parlano di un abbandono di bambini nel bosco.
In Hansel e Gretel c’è il riscatto proprio nel momento in cui riescono a liberarsi e ad uccidere la strega, prendendo il loro oro e eliminando i problemi di fame della famiglia. Ma in questa fiaba si è acquisito con il tempo la morale, ovvero quell’essere attirati da un casa di marzapane che vuole essere similare al Paese dei Balocchi, l’eccesso dei desideri che può portare solo guai ma se ci si sa uscire si può sempre riscattare alla grande.