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Bando INAIL 2015: finanziamenti per la sicurezza sul lavoro

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  • 22 Dicembre 2015

Anche quest’anno l’INAIL ha messo a disposizione circa 276 milioni di euro a favore delle Imprese che investono sulla sicurezza, privilegiando le micro, piccole e medie imprese, agevolando le imprese con lavorazioni caratterizzate da rischi rilevanti, promuovendo la collaborazione tra le imprese e le strutture paritetiche, gli Organismi bilaterali, le Parti sociali e i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza e garantisce omogeneità nella distribuzione delle risorse a livello territoriale. Il bando mette a disposizione delle imprese, anche individuali, su tutto il territorio nazionale oltre 244 milioni di euro, già previsti, da incrementare con le risorse economiche residue dei bandi ISI precendenti nonchè ulteriori risorse straordinarie. Le risorse saranno ripartite in budget regionali e destinate a progetti di investimento volti al miglioramento delle condizioni di salute e di sicurezza sul lavoro. L’incentivo consiste in un contributo in conto capitale che copre fino al 65% dei costi del progetto. Il contributo massimo erogabile per ogni progetto è pari a 130.000 euro, quello minimo a 5.000 euro. Nella prima fase le imprese potranno inserire la domanda online tramite il portale dell’Inail. Se le caratteristiche del progetto sono in linea con quelle richieste dal bando e la domanda raggiunge o supera la soglia minima di ammissibilità, pari a 120 punti, è possibile partecipare alla fase successiva di invio telematico della domanda. I finanziamenti a fondo perduto verranno assegnati fino a esaurimento, secondo l’ordine cronologico di invio con possibile scorrimento delle graduatorie in caso di mancata presentazione della documentazione richiesta entro il termine di 30 giorni. L’Inail conferma il suo impegno nella lotta contro l’amianto, destinando il 30% delle risorse al finanziamento dei progetti finalizzati alla bonifica nei luoghi di lavoro dei materiali contenenti il materiale cancerogeno. Per ulteriori informazioni, anche riguardo i nostri corsi di web marketing, Qualità, Sicurezza, non esitate a contattarci al numero 800300333 o visitate il nostro sito www.modiq.it.

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Prestito personale, requisiti e vantaggi

Il prestito personale è una delle forme di finanziamento più richieste perché, a differenza dei prestiti tradizionali, non è finalizzato, cioè non è soggetto a giustificare la richiesta del finanziamento. Proprio per questo il prestito personale è il più richiesto in assoluto e anche il più facile da erogare.

Con questa forma di finanziamento il cliente riceve una somma di denaro restituibile a rate prestabilite ma che potrà spendere a suo piacimento senza doverne rendere conto all’istituto di credito. Ogni rata che il cliente andrà a rimborsare include durante interessi fissi o variabili, a seconda della formula scelta, e dei costi indicati nel T.A.E.G.

Per accedere al prestito personale bisogna avere dei requisiti che dovranno corrispondere a quelli richiesti dall’istituto finanziario, ma in linea di massima occorre avere: un’età compresa tra 18 e 70 anni, ma molte banche concedono prestiti anche a persone di età maggiore; capacità di rimborso, che tiene conto di tutte le spese familiari tra cui bollette, affitto, altri prestiti. Per dimostrare la capacità di rimborso il soggetto richiedente deve mostrare la busta paga se è un lavoratore dipendente, la dichiarazione dei redditi se si tratta di lavoratore autonomo oppure cedolino della pensione se si tratta di pensionati.

Prima di confermare la richiesta di prestito personale è consigliabile valutare le varie offerte degli istituti finanziari e controllare tassi di interesse e spese: tra i vari istituti spesso la differenza è notevole e occorre prestare attenzione ai preventivi per poter fare una scelta consapevole e conveniente. Il contratto di prestito personale deve contenere delle informazioni obbligatorie, tra cui:

  • la somma del prestito concesso e modalità di erogazione;
  • tasso di interesse praticato;
  • indicazione del T.A.E.G.;
  • tutti i costi che riguardano spese di istruttoria e oneri accessori;
  • ammontare delle rate e loro scadenza;
  • indicazione di garanzie ed assicurazioni richieste.

Per maggiori informazioni puoi visitare il sito www.prestiti120mesi.com

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Come trovare finanziamenti per girare un film: le mosse tattiche per ottenere le risorse

Realizzare un film in Italia rappresenta ad oggi uno dei successi maggiormente inseguiti non solo dagli appassionati di cinema quanto soprattutto dai talenti emergenti che, spesso più dei nomi già affermati, possono introdurre freschezza e nuove idee all’interno di un comparto basato principalmente sulla creatività. Sebbene girare un film non sia spesso così complicato in termini tecnici, grazie ai segreti snocciolati dalle notizie film dei principali titoli, altrettanto non è possibile dire del conseguimento dei finanziamenti che consentono di poter avviare nuovi progetti.

Come trovare risorse per poter mettere su schermo la propria idea e visione di una trama o sceneggiatura? Questa è forse una delle domande meno affrontate, apertamente, all’interno del settore e persino poco affrontata quando si analizzano i successi conseguiti dai più importanti registri all’interno d’interviste e notizie film, eppure rappresenta davvero il passo primario per dar vita ad un’idea che valga la pena di esser realizzata. Esistono alcuni consigli utili per poter trovare finanziamenti per la realizzazione di un film presenti di seguito:

  • Stabilire un budget
  • Stimare il profitto al botteghino
  • Realizzare un business plan di promozione del progetto
  • Preparare una lista di aziende o company interessate
  • Realizzare una campagna di marketing e branding che possa stimolare gli investitori.

Partendo dal primo dettaglio, ovvero stabilire un budget, forse vi risulterà familiare essendo uno dei pochi punti trattati all’interno delle notizie film quando si analizzano i costi del cast, dei costumi, del fitto delle zone per effettuare le riprese e dei macchinari per girare e montare le scene più importanti. Prima di chiedere finanziamenti bisogna esser certi, con prospetti orientativi, di capire esattamente quanto si necessita per poter girare il proprio film, magari cercando di condurre stime accurate per tagliare il più possibile in modo non tanto da ridurre il costo finale ma limare i margini di manovra in caso di esborsi imprevisti che possono farvi perdere tutto.

Il secondo passaggio è la stima dei guadagni al botteghino, oltre che conseguire l’approvazione della critica è importante coinvolgere le persone nella visione nelle sale e questo è uno degli aspetti capaci di stilare dei record, come spesso segnalato con gli incassi nelle notizie film. Il profitto dovrà inoltre tener conto anche dei ricavi pubblicitari, integrati tra sponsor in partenza ed acquisiti, merchandising e vendita futura di DVD o di collaborazioni per quanto riguarda i progetti digitali.

Il terzo passaggio è solo un punto di sintesi su carta dei primi due, associandosi anche al quinto punto nel quale dovrete definire una corretta campagna di marketing e branding per rendere il vostro progetto appetibile per i fans, le aziende e le testate che si occupano delle notizie film facendovi in modo indiretto pubblicità. Ciò, pur se non dichiarato apertamente, vi permetterà di esser maggiormente appetibili nel mondo di presentazione della vostra richiesta di finanziamento alle compagnie possibilmente interessate che però dovrete contattare di vostra iniziativa effettuando le dovute ricerche per esser certi di non rivolgervi a vuoto, bensì soltanto a target ottimizzati che potranno avere maggiori possibilità di fornire una risposta positiva rispetto tutto il lavoro svolto.

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Prestiti: dagli over 60 arriva il 9% delle domande

Mentre il Governo ha introdotto con una legge il cosiddetto “prestito vitalizio ipotecario”, destinato agli over 60 che vogliono ottenere un finanziamento sfruttando il valore della propria abitazione, nel settore del credito al consumo tradizionale le domande dei più anziani continuano ad essere tantissime: oltre il 9% del totale, con un importo medio di 13.400 euro. È questo che emerge nell’ultima analisi condotta dal portale Facile.it (http://www.facile.it/prestiti.html) che, in collaborazione con Prestiti.it (www.prestiti.it), ha monitorato oltre 30.000 richieste di finanziamento – prestiti personali e cessioni del quinto – negli ultimi sei mesi (da settembre 2014 a febbraio 2015).
Se la richiesta media ammonta a 13.400 euro, il tempo per la restituzione è abbastanza lungo, 67 mesi (equivalenti a cinque anni e mezzo) da rimborsare con uno stipendio o pensione di circa 1.600 euro. Le domande arrivano nel 72% dei casi dagli uomini, a conferma della maggiore dimestichezza con il credito al consumo da parte loro. Interessante sottolineare che, tra tutte le domande pervenute ai siti, ben il 36% riguarda richieste di cessione del quinto dello stipendio (o della pensione): una forma di finanziamento che permette anche ai protestati di ottenere denaro, anche se a tassi di interesse meno convenienti dei prestiti personali.
Isolando solo questi ultimi, le motivazioni che spingono gli over 60 a contattare gli istituti finanziatori sono diverse: uno su tre punta ad ottenere liquidità (32,6%) da gestire in autonomia, mentre uno su 5 (il 19,2% del campione) vuole ristrutturare casa, complici i bonus governativi in vigore da tempo. Il consolidamento debiti – tipologia di prestito che punta ad unificare tutti i debiti in corso sostituendoli con un solo finanziamento, ottenendo se necessario altra liquidità – arriva al 13,4%, soppiantando sul podio il prestito per l’acquisto di un’auto usata che solo qualche anno fa rientrava tra le motivazioni più comuni, anche tra gli ultrasessantenni.
Alcune curiosità: i prestiti per le spese mediche (5,9%) superano il numero dei finanziamenti richiesti per comprare un’auto nuova (4,7%); quasi il 3% delle domande che esprimono una finalità punta ad un prestito per matrimonio e cerimonie.
Quanto alla concessione del finanziamento, «gli over 60 sono mediamente più facilitati rispetto agli altri – spiega Mauro Giacobbe, Amministratore Delegato di Facile.it – perché un lavoro stabile o la pensione tranquillizzano non solo il richiedente, che può quindi pianificare le spese più ingenti, ma anche le banche, che possono dare liquidità persino a chi ha avuto problemi di insolvenza».
Per quanto riguarda le differenze a livello regionale, sono Marche e Molise le regioni in cui la fetta degli over 60 raccoglie la percentuale più ampia del totale dei richiedenti prestito, rispettivamente con il 13,6% e il 13%; di contro, siamo ai minimi in Trentino Alto Adige (5,4%) ed Emilia Romagna (6,3%). Gli importi più elevati vengono richiesti in Basilicata (17.300 euro), mentre le cifre minori in Friuli Venezia Giulia (10.900 euro).

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Il Progetto CLAVET sviluppato da IDP European Consultants approvato per il finanziamento dal Programma Erasmus+

IDP European Consultants vanta un ulteriore successo nella progettazione europea: approvato con successo il Progetto CLAVET (Cooperation Local Authorities for Vocational and Educational Training), un progetto sviluppato da IDP European Consultants e che prevede la partecipazione di 10 partners da 8 paesi (Belgio, Cipro, Croazia, Grecia, Italia, Romania, Spagna e Turchia).

Il progetto CLAVET sviluppera’ una piattaforma per la cooperazione transnazionale e lo scambio di buone prassi nell’ambito dello sviluppo e implementazione delle politiche a favore dell’istruzione e formazione degli adulti.  Il progetto e’ stato approvato all’interno della linea di finanziamento europeo del Programma Erasmus +, Key Action 2, partenariati strategici per la formazione professionale.

CLAVET e’ stato sviluppato dagli esperti di IDP European Consultants ed e’ stato approvato in un ambito molto competitivo: solo 31 progetti sono stati selezionati per il finanziamento a fronte delle 190 proposte ricevute.

IDP European Consultants è una società italiana con presenza a Bruxelles dal 1991, esperta in progettazione europea e fondi europei. I partners di IDP hanno una consolidata e comprovata esperienza nella progettazione europea e nella gestione di progetti finanziati dai vari programmi europei di finanziamento.

IDP European Consultants offre servizi di formazione in materia di europrogettazione. In particolare, il corso intensivo in Europrogettazione e Finanziamenti Europei, il Master Class in Europrogettazione che è arrivato alla sua 40° edizione, che si svolgerà a Bruxelles dal 18 al 21 novembre 2014.

Il Master Class è organizzato in collaborazione con l’Ufficio di Bruxelles dell’Agenzia per la Promozione all’Estero e lnternazionalizzazione delle Imprese Italiane (ICE). Il Master Class coniuga teoria e pratica sulle metodologie di progettazione europea, offrendo un percorso formativo intensivo che fornisce ai partecipanti conoscenze e tecniche vincenti relative alle opportunità di finanziamento erogate dalle istituzioni europee e alla redazione di progetti di successo.

IDP partecipa come partner a diversi progetti europei, consolidando le proprie competenze nella progettazione e nella gestione di progetti. IDP mette a disposizione dei propri clienti la propria esperienza in progettazione europea, servizi per lo sviluppo di idee progettuali, ricerca di partner e project management in ambito europeo.

Maggiori dettagli su IDP sono disponibili sul sito: www.idpeuropa.com

 

[email protected]

0032 2 2802766

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Nasce FAST: la piattaforma interattiva sui contributi e i finanziamenti

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  • 12 Giugno 2014

Dall’esperienza di Eur&ca srl, che da ben quindici anni supporta Enti Locali, Imprese ed Associazioni non profit nella partecipazione ai bandi di contributo, è nata la piattaforma FAST (https://fast.eurca.com). Il contatto diretto e costante con il territorio ci ha permesso di capire come rispondere non solo al bisogno di conoscenza dei bandi di contributo, ma anche e soprattutto come facilitare il processo di candidatura e gestione di un progetto.

Da qui l’intuizione che ha portato alla nascita di FAST: non si tratta solo di informazione sui bandi (offerta dal modulo Fast News e FAST4YOU). Questo non farebbe la differenza con quanto già offerto da molti siti e portali di informazione tematica. Il vantaggio di FAST risiede nella sua capacità di essere interattivo: in poche mosse l’utente può capire se il proprio progetto è effettivamente finanziabile da un bando (modulo Fast Progetti) oppure se il bando che ha individuato fa al caso suo (modulo Fast News e FAST4YOU) e aderire alle numerose promozioni proposte per i servizi di progettazione e candidatura a bando delle idee di sviluppo.

FAST permette di accedere a servizi di consulenza qualificati per la stesura di progetti a carattere culturale, sociale e di qualificazione territoriale e aziendale, per la predisposizione di progetti tecnici e per la stesura di Strumenti di pianificazione territoriale, a prezzi scontati rispetto alle normali tariffe proposte. Questo grazie alla possibilità di gestire l’intero flusso di progettazione on-line.

Si tratta di un prodotto in continua evoluzione (stiamo già pensando a nuovi moduli di utilità) che consente all’utente di ridurre il tempo dedicato alla ricerca dei bandi di contributo e finanziamento e di conoscere le migliori opportunità per lo sviluppo della sua impresa, del suo ente o del suo territorio.

I vantaggi per l’utente sono innumerevoli: accesso diretto e tempestivo alle informazioni di interesse, verifica in tempo reale della candidabilità del proprio progetto a bando, accesso a promozioni vantaggiose per la partecipazione ai bandi.

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Ricerca: credito d’imposta a copertura delle spese aziendali

Operativo un nuovo credito d’imposta per le attività di ricerca e sviluppo poste in essere dalle imprese nazionali.

Beneficiari

Beneficiari dell’intervento sono tutti i titolari di redditi d’impresa con un fatturato annuo inferiore a 500 milioni di euro, indipendentemente dalla forma giuridica, dal settore economico in cui operano, nonché dal regime contabile adottato. Tra questi, anche i consorzi e le reti di impresa che effettuano attività di ricerca, sviluppo e innovazione.

Spese ammissibili

Le attività premiabili con il bonus vanno dai lavori sperimentali o teorici per l’acquisizione di nuove conoscenze fino alla produzione e collaudo di prodotti, processi e servizi, a condizione che non siano impiegati o trasformati in vista di applicazioni industriali o per finalità commerciali.

Ai fini della determinazione del credito si sommeranno le spese relative a:

– Personale impiegato nell’attività di R&S anche per la creazione di nuovi brevetti;

– Quote di ammortamento delle spese di acquisto o utilizzo per strumenti e attrezzature di laboratorio, in relazione alla misura e al periodo di utilizzo per l’attività di R&S e con costo unitario non inferiore a 2.000,00 euro;

– Ricerca svolta in collaborazione con Università e organismi di ricerca;

– Ricerca contrattuale, competenze tecniche e brevetti, sia acquisiti che ottenuti in licenza da fonti esterne.

Le spese sostenute per l’attività di certificazione contabile da allegarsi al bilancio, necessaria per la partecipazione, sono esse stesse ammissibili all’incentivo entro il limite massimo di 5.000,00 euro.

Entità del contributo previsto

Sulla base dei 600MIO € stanziati per il triennio 2014-2016, sarà riconosciuto un credito d’imposta per il 50% degli incrementi annuali di spesa nel settore ricerca e sviluppo, registrati in ciascuno dei periodi d’imposta a decorrere dal periodo determinato con futuro D.M. e fino alla chiusura del periodo d’imposta in corso al 31/12/2016, con un limite minimo di spese iscritte a Bilancio di 50.000,00 euro e con un limite di credito d’imposta annuale massimo di 2.500.000,00 euro.

Il credito dovrà essere indicato nella relativa dichiarazione dei redditi, non concorrerà alla formazione del reddito né della base imponibile IRAP e sarà utilizzabile ai fini dei versamenti IRES e IRAP relative al periodo d’imposta in cui le spese sono state sostenute. L’eventuale eccedenza sarà utilizzabile in compensazione con F24 a partire dal mese successivo al termine per la presentazione della dichiarazione dei redditi.

Per informazioni contattare:
Sportello Attività Produttive S.r.l.
Via Ponte Nuovo – 87011 Cassano All’Ionio (CS)
Tel./fax: 0981-782236
E-mail: [email protected]
Sito: www.sportelloattivitaproduttive.it

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Innovazione e occupazione: bando per l’imprenditoria giovanile

Aperto un nuovo bando per la premiazione delle migliori idee innovatrici di impresa, che si inserisce tra le attività prioritarie in tema di sostegno all’imprenditorialità e all’occupazione giovanile.

Finalità

Il Premio è finalizzato a raccogliere e diffondere esperienze imprenditoriali di successo che possono avere un forte e immediato impatto sulla partecipazione dei giovani alla crescita dell’economia e allo sviluppo dei territori e che possono contribuire ad aumentare il contenuto innovativo dell’offerta di beni e servizi del nostro sistema produttivo.

Oggetto della valutazione sono innovazioni nel business, introdotte dopo il 1 gennaio 2010, che si caratterizzano per:

a) aver migliorato le performance economiche e produttive dell’azienda;

b) aver migliorato la qualità della vita delle persone che ci lavorano;

c) aver generato vantaggi sul territorio e sul mercato in cui l’impresa opera;

d) aver esteso i vantaggi acquisiti ad altri soggetti imprenditoriali.

Beneficiari

Possono candidarsi al riconoscimento le imprese di tutti i settori economici (anche non profit, associazioni e fondazioni) con sede legale in Italia e presenti sul web con un sito internet e/o su social network.

La candidatura deve essere presentata da un giovane imprenditore o manager/dirigente aziendale con età inferiore ai 40 anni che nell’azienda candidata al premio si è personalmente distinto facendosi promotore e/o facilitatore di un processo di innovazione.

Il Premio è aperto anche a più imprese che si presentano in un unico gruppo, che può comprendere anche imprese estere, nonché professionisti, soggetti pubblici, università, centri di ricerca e simili, anche esteri.

Tipologia premi

Le tre categorie di premio previste sono:

1. Primo premio: premio alla migliore innovazione nei servizi alle imprese e alla persona, con una significativa ricaduta a livello sociale e culturale (innovazioni nei servizi alla cittadinanza, nel welfare, servizi all’ambiente, ricettività, turismo e Beni Culturali, ecc.);

2. Secondo premio: premio alla migliore applicazione di nuove tecnologie, processi, strumenti o all’applicazione dei risultati della ricerca ai settori del "Made in Italy" (moda, artigianato, agroalimentare, meccanica, beni per la casa, arredamento, ecc.);

3. Terzo premio: premio alla migliore innovazione d’impresa con un forte valore "connettivo". Sono considerate in tale ambito le innovazioni nella logistica, nei servizi di comunicazione, così come negli spazi e strumenti di collaborazione tra imprese.

Entità del contributo previsto

Le tre imprese che, al termine della valutazione, risulteranno vincitrici dei rispettivi Premi beneficeranno di un cofinanziamento per la copertura del 70% dei costi relativi alla assunzione e/o collaborazione professionale, fino a un valore massimo di 38.000,0 Euro (al netto di eventuali oneri fiscali e contributivi), a valere sui 140.000,00 € stanziati, in una o più delle seguenti aree tematiche al fine di implementare i contenuti dell’innovazione premiata:

a) competizione, strategia e crescita d’impresa;

b) processi produttivi;

c) strategie di marketing, commerciali e strategie digitali;

d) bilancio e finanza d’impresa;

e) gestione del personale;

f) mentorship, coaching e sviluppo personale.

Per informazioni contattare:
Sportello Attività Produttive S.r.l.
Via Ponte Nuovo – 87011 Cassano All’Ionio (CS) 
Tel./fax: 0981-782236
E-mail: [email protected] 
Sito: www.sportelloattivitaproduttive.it

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Finanziamenti aziendali: attiva una triplice linea agevolativa

Sono stati sottoscritti tre nuovi accordi per 700 milioni di euro di finanziamenti a medio-lungo termine destinati a fornire nuove risorse al tessuto produttivo italiano.

Finalità

Gli accordi sosterranno l’imprenditorialità nazionale e l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro attraverso tre linee di intervento: occupazione giovanile, investimenti aziendali e protezione ambientale.

Beneficiari

Linea 1 – Occupazione giovanile:

PMI (fino a 250 dipendenti) e le Mid-Cap (fino a 3000 dipendenti) che abbiano almeno uno dei seguenti requisiti:

· abbiano assunto almeno un lavoratore (tre per le Mid-Cap) di età compresa fra i 15 ed i 29 anni nei sei mesi precedenti la domanda di prestito o lo assumeranno nei sei mesi successivi;

· offrano programmi di formazione professionale per i giovani, o stage/programmi di formazione per i giovani;

· abbiano stipulato un accordo di cooperazione con un istituto tecnico o scuola o università per impiegare giovani (per esempio durante stage estivi);

· presentino un assetto proprietario in cui la maggioranza del capitale (oltre il 50%) è detenuto da giovani sotto i 29 anni;

Linea 2 – Investimenti aziendali:

PMI attive in tutti i settori produttivi (agricoltura, artigianato, industria, commercio, turismo e servizi)

Linea 3 – Protezione ambientale:

PMI (fino a 250 dipendenti) e le Mid-Cap (fino a 3000 dipendenti).

Spese ammissibili

Linea 1 – Occupazione giovanile:

I finanziamenti rientrano nel programma Jobs for Youth, attivato con l’intento di finanziare progetti di investimento che favoriscano l’occupazione giovanile.

Linea 2 – Investimenti aziendali:

Acquisto, costruzione, ampliamento e ristrutturazione di fabbricati;

Acquisto di impianti, attrezzature, automezzi o macchinari;

Spese, oneri accessori e immobilizzazioni immateriali collegate ai progetti, incluse le spese di ricerca, sviluppo e innovazione;

Capitale circolante legato all’attività operativa.

I progetti finanziabili non potranno superare l’importo di 25MIO€.

Linea 3 – Protezione ambientale:

Ricostruzione di infrastrutture nei settori dell’industria, del turismo e dell’agricoltura situati nelle regioni colpite da disastri naturali, opere di prevenzione come, a titolo esemplificativo, quelle antisismiche o quelle destinate al risanamento idrogeologico dei territori italiani.

Entità del contributo previsto

Il budget stanziato per le linee di intervento è pari a: 200MIO € per l’occupazione giovanile, 400MIO € per gli investimenti aziendali e 100MIO € per la protezione ambientale.

I Finanziamenti saranno concessi in conto interessi.

Per informazioni contattare:
Sportello Attività Produttive S.r.l.
Via Ponte Nuovo – 87011 Cassano All’Ionio (CS) 
Tel./fax: 0981-782236
E-mail: [email protected] 
Sito: www.sportelloattivitaproduttive.it

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Incentivi fiscali nazionali per le startup

In vigore nuove disposizioni nazionali in favore delle start up innovative per sostenere la crescita, lo sviluppo tecnologico e l’occupazione.

Finalità

L’obiettivo è quello di favorire e sostenere gli investimenti nel capitale sociale di "start-up innovative".

Beneficiari

Possono accedere alle agevolazioni le persone fisiche e giuridiche che investono nel capitale sociale di imprese "start-up innovative" direttamente o attraverso organismi di investimento collettivo del risparmio (Oicr) o "altre società di capitali" ad esclusione degli organismi a partecipazione pubblica o destinati a imprese classificabili come "imprese in difficoltà" e a imprese operanti in alcuni settori particolari, come quello della costruzione navale, del carbone e dell’acciaio.

Spese ammissibili

Rientrano tra le spese ammissibili quelle relative a:

– conferimenti in denaro iscritti alla voce del capitale sociale e della riserva da sovrapprezzo delle azioni;

– quote delle start up innovative o delle società di capitali che investono prevalentemente in start up innovative;

– quote degli organismi di investimento collettivo del risparmio (Oicr).

Entità del contributo previsto

Le agevolazioni riguardano un risparmio di imposta a favore dei soggetti passivi Irpef e soggetti passivi Ires che investono in  "start-up innovative".

Persone fisiche (IRPEF):

la detrazione di imposta è pari al 19% della somma investita, per un importo massimo di 500.000 euro in ciascun periodo di imposta agevolabile.

Persone giuridiche (IRES):

deduzione dal reddito imponibile pari al 20% delle somme conferite, per un importo massimo non superiore a 1,8 milioni di euro.

Le percentuali sono elevabili, rispettivamente al 25% e al 27% in presenza di start up a vocazione sociale o che sviluppano e commercializzano esclusivamente prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico in ambito energetico.

Per non perdere il bonus è necessario mantenere il sostegno alle start-up per almeno due anni.

Per informazioni contattare:
Sportello Attività Produttive S.r.l.
Via Ponte Nuovo – 87011 Cassano All’Ionio (CS) 
Tel./fax: 0981-782236
E-mail: [email protected] 
Sito: www.sportelloattivitaproduttive.it

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Nuovo sostegno allo sviluppo nel settore ICT

Promosso un nuovo concorso rivolto a tutte le start up europee attive nel settore ICT.

Finalità

Obbiettivo del concorso è l’offrire alle start up europee più innovative la possibilità di sviluppare, grazie ad un sostegno in denaro, le proprie idee in campo ICT.

Beneficiari

Persone fisiche o Startup con idee innovative nei seguenti settori:

1. Health & Wellbeing;

2. Smart Spaces;

3. Cyber-Physical Systems;

4. Future Cloud;

5. Cyber Security and Privacy;

6. Internet of Things;

7. Urban Life;

8. Mobility or Smart Energy Systems.

Spese ammissibili

Tra le spese ammesse rientrano gli investimenti funzionali alla realizzazione della propria idea innovativa.

Entità del contributo concedibile

Il contributo consiste in premi in denaro del seguente valore:

– 40.000,00 euro per il primo classificato;

– 25.000,00 euro per il secondo classificato;

– 15.000,00 euro per il terzo classificato.

Previsti inoltre assistenza, mentoring e sei mesi di "office space".

Per informazioni contattare:
Sportello Attività Produttive S.r.l.
Via Ponte Nuovo – 87011 Cassano All’Ionio (CS)
Tel./fax: 0981-782236
E-mail: [email protected]
Sito: www.sportelloattivitaproduttive.it

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Crowdfunding in Italia – Il romanticismo diventa social con Crossingme.com

Tra gli argomenti più discussi del momento, troviamo ovviamente la crescita e l’influenza che i social network stanno avendo sulla società e sulle relazioni. Ad ogni esigenza di condivisione ne corrisponde uno, ad esempio: TotalCup per gli appassionati di sport, Bewons dedicato agli appassionati di danza, Moroitalia rivolto al mondo delle due ruote, Linkedin per lo share dei curricula e per la ricerca del lavoro, e così via!

Ma se si socializza e ci si conosce solo in relazione ai propri interessi, passioni e hobby, e se anche l’agenda setting è diventata “social”, come ritornare alle vecchie emozioni? A dare valore all’attimo fuggente ed al fascino di uno sguardo anche tra persone con passioni differenti?

A tutto questo ci ha pensato Crossingme.com, il social network che fa sposare romanticismo e tecnologia, il social che da valore ai momenti, agli sguardi fugaci, che emozionano. Ogni giorno si incontrano persone non solo virtualmente, ma anche nella realtà! Al supermercato, alla posta, al semaforo per strada! Ed il più delle volte ci si gode solo la magia del momento, di uno sguardo o un sorriso ricambiato, lasciato sospeso nel tempo. Con Crossingme, grazie al feticcio più importante, ovvero l’automobile, luogo dove si trascorre ormai moltissimo tempo, è possibile ricontattare la persona che ci ha colpiti ed incuriositi! Basta solo memorizzare in numero della targa e cercarlo sul web. Interessante no? Su Com-Unity.it è possibile sostenere il progetto anche attraverso un piccolo contributo, grazie al crowdfunding in Italia è infatti possibile finanziare i progetti che meritano di essere realizzati!

Carpe Diem è il concetto che Crossingme.com esprime, incoraggiando relazioni interpersonali ancora basati sull’attrazione e la spontaneità del momento, anche tra persone con interessi diversi. Conoscere qualcuno che ha passioni diverse può essere estremamente interessante, vi ricordate com’era ai vecchi tempi?

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Crowdfunding in Italia – Rimettiamo i piedi … per terra!

Negli ultimi anni, sono state tante e diversificate le risposte all’attuale situazione socio-economica. Sempre di più i giovani che, stanchi dei lavori precari e dei ritmi accelerati delle città, scelgono di spostarsi verso le campagne, optando per una vita più slow e a contatto con la natura. Fare impresa in campagna e ricreare scenari che ricordano le vecchie tradizioni, è un modo sano per riprende in mano la propria libertà, senza mai dimenticare il sostegno collettivo ed il benessere di tutti.

 

Federica ed Andrea di San Lazzaro di Savena, Bologna, sono convinti che la terra è una ricchezza da condividere, per questo hanno deciso di adibire una parte del loro Podere San Giuliano ad Orto Sociale. Si vuole creare la condizione ideale per poter non solo vendere ortaggi a prezzi molto convenienti, ma anche  offrirne una parte alle famiglie che ne hanno maggiormente bisogno. Da qui, la scelta di accostare alla classica vendita a Km 0, quella più recente ed innovativa dell’e-commerce. Oltre alle innumerevoli attività già proposte dall’azienda agricola, all’area ristorazione ed al bed&breakfast, si vogliono infatti aprire le porte a chi intende sostenere l’azienda e partecipare attivamente alla produttività dell’orto.

 

La scelta di finanziare il progetto attraverso il crowdfunding (su Com-Unity.it) è dunque legata all’idea di collaborazione sulla quale essa stessa di basa. Realizzare la piattaforma e-commerce richiede un investimento iniziale, che si tramuterà in un concreto beneficio collettivo. La stima annua degli ortaggi prodotti dall’orto è pari a 50 quintali, parte dei quali sarà destinata alle iniziative sociali utili rivolte ai comuni limitrofi, alle parrocchie ed alle associazioni che si dimostreranno affidabili. Inoltre il 25% della produzione sarà distribuita attraverso la piattaforma e-commerce sottoforma di buoni di acquisto agevolati.

 

Solo coscienza e spirito di adattamento permettono di vivere al meglio i benefici di un ambiente genuino e magico come la campagna, perché :“Senza passato non c’è futuro!”.

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Equity crowdfunding in Italia – Al via la democratizzazione della finanza

Anche in Italia il crowdfunding ha ormai cambiato il concetto di “valore”, spostandolo dai capitali alle idee. Esso rappresenta la risposta ottimistica, e significativa, all’attuale difficile situazione socio-economica del Paese. Finalmente, un progetto può essere realizzato anche se non dispone a priori di un budget da impiegare per il suo compimento, in quanto è possibile ricorrere ad un sostegno economico di natura sociale che sfrutta il potenziale della rete e dei social network.

In base ai dati del “CF Industry Report 2013”, è evidente che l’utente/finanziatore tende ormai a riporre maggiore fiducia nel web, fino a scegliere di diventare parte attiva dei processi di concretizzazione di iniziative di ogni genere. Negli ultimi anni, questa forma di finanziamento dal basso ha raggiunto cifre di grande rilievo, la cresciuta esponenziale ha interessato sia il capitale raccolto, che il numero di piattaforme presenti online (più del 60% circa).

A seguito di tale intensa espansione, l’Italia è stata la prima al mondo a dotarsi di una quadro regolamentare chiaro sull’equity crowdfunding, inserendolo nella legge Sviluppo 2.0, e dando il via ad un processo di democratizzazione della finanza che sta già sviluppando un vivace mercato di start up e nuove imprese.

Le novità della regolamentazione sono:

  • Maggiore tutela dei risparmiatori/investitori
  • I gestori devono assicurarsi che le informazioni e la documentazione presentate dalle start up siano chiare e complete e non possono dare consulenza sugli investimenti ai sottoscrittori.
  • Oltre alle banche ed alle Società di intermediazione mobiliare, saranno autorizzati come gestori anche le società con manager non appartenenti al settore finanziario, purché presentino determinati  requisiti.
  • ·         Tutte le start up innovative (vedi requisiti) potranno servirsi del crowdfunding, purché abbiamo un investitore professionale prima della chiusura della campagna.
  • Per investitore professionale si intende: privato, pubblico, fondazioni bancarie ed incubatori di start up

La Consob infine svolgerà un accurato monitoraggio sulle piattaforme di crowdfunding in Italia, ai fini di probabili revisioni future della regolamentazione stessa. Finalmente sogni e progetti potranno essere tutelati e trasformati in realtà, insieme e con un pizzico di fiducia, si contribuirà a rilanciare l’economia del Paese.

 

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Crowdfunding Italia – Ogni Start up che vale merita … credito!

 

Parlare di crowdfunding non vuol dire solo trattare uno degli argomenti più discussi del momento, piuttosto significa riscoprire valori ormai dimenticati e renderli prerogativa vincente di sogni e progetti. Nessun settore ne è escluso, perché la fiducia, la collaborazione e l’ambizione sono gli ingredienti principi di ogni idea, sono la spinta motivazionale di chi sceglie di affidarsi a forme di finanziamento innovative, seppur edificate su antichi ideali.

Com-Unity è la piattaforma di crowdfunding in Italia che promuove i sogni, dove è possibile proporre e/o sostenere progetti che mirano a migliorare la qualità della vita di tutti. Su Com-Unity.it, anche il più piccolo risparmio può trasformarsi in un importante contributo per una buona causa, ciascun prestito elargito attraverso la piattaforma è sicuro e garantito da uno staff di professionisti.

I progetti da sostenere sono tanti, uno di essi è quello del Giardino per la scuola di Medolla, proposto da Rock No War Onlus, ma anche l’innovativo Crossingme.com – incontrarsi incrociandosi, è molto interessante, proposto da Inventarechimere.com S.a.s., intende realizzare il Social Network che da valore agli sguardi e mette in contatto le persone attraverso le targhe delle auto. Segue l’orto sociale dell’agriturismo Podere San Giuliano, il quale, oltre alla vendita a Km0, intende aprire un e-commerce, attraverso il quale elargire il 25% della produzione in buoni di acquisto gratuiti.

Infine, molto importanti i due progetti rivolti al mondo dell’infanzia: la cooperativa sociale La Tempra a.r.l vuole offrire una consulenza pedagogica personalizzata per risolvere i conflitti tra bambini, genitori e insegnanti; mentre la Onlus Peribimbi.it vuole combattere le intrusioni in campo scolastico delle case farmaceutiche per opporsi alla somministrazione degli psicofarmaci ai bambini.

Insomma donare fiducia è diventato più facile, ma anche sognare progetti ambiziosi è possibile grazie al crowdfunding, perché, ogni Start up, progetto e sogno che vale, merita …credito!

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Crowdfunding Italia: Diamo ai bambini caramelle, NO psicofarmaci.

Sempre più numerose le case farmaceutiche che continuano ad intrufolarsi subdolamente all’interno delle scuole, in aumento dunque gli abusi sul territorio nazionale rivolti all’infanzia.

Ci si chiede: “Fino a che punto ci si può spingere nella ricerca di potenziali clienti?”

L’obiettivo di queste imprese è quello di procacciarsi nuovi clienti/pazienti fin dalla più tenera età, ci si serve della somministrazione di test psico-comportamentali con lo scopo di diagnosticare una qualche forma di “disfunzione” infantile. Dal consiglio farmacologico si passa all’uso di farmaci che presentano gravi effetti collaterali, come appunto i derivati del metilfenidato, spesso causa dell’infarto del miocardio.

Ma come agire per fermare tutto questo? A tal proposito, la Onlus peribimbi.it, in collaborazione con l’Unione Terre di Castelli, hanno pensato di iniziare a combattere il problema attraverso la sensibilizzazione e l’informazione delle figure direttamente coinvolte nella questione, ovvero: i genitori, gli insegnanti e il personale medico e paramedico. Si vuole mettere su carta la gravità del problema e renderne nota la drammaticità, mediante una capillare distribuzione del materiale informativo, al maggior numero di persone possibili. Una maggiore consapevolezza generale riuscirà a fermare questa enorme ingiustizia.

Ci si rivolge al crowdfunding in quanto forma di finanziamento bastato sulla fiducia e sulla collaborazione tra persone interessate a migliorare la qualità della vita di tutti. Sostenere un progetto come quello proposto dall’Associazione peribimbi.it vuol dire soprattutto essere parte attiva di un processo che mira a salvaguardare bambini ed adolescenti. Grazie alla nuova piattaforma di crowdfunding in Italia, Com-Unity.it, è possibile elargire anche piccoli importi in modo semplice e sicuro. Ogni transazione infatti, è garantita dalla Banca Interprovinciale, ente che tutela la trasparenza di ogni singola operazione. Ogni piccolo contributo dato per realizzare il sogno di qualcuno è un gesto di grande altruismo, incoraggiare il prossimo è segno di grande responsabilità civile.

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Il Crowdfunding al servizio della terra. Sostieni l’orto sociale del Podere San Giuliano

La terra è un bene da condividere. Questo è il principio sul quale si fonda il progetto dell’Agriturismo Podere San Giuliano presso San Lazzaro in provincia di Bologna. Un progetto ospitato su Com-Unity, l’unica piattaforma di crowdfunding in Italia, coadiuvata da una banca (Banca Interprovinciale), in grado di rendere sicura ogni transazione.

Oltre al ristorante del podere ed all’area vendita al dettaglio, Federica ed Andrea hanno deciso di destinare un intero ettaro di terreno alla realizzazione di un orto sociale. Ma come rendere il progetto innovativo ed ambizioso? L’idea è quella di far sposare le tradizioni della terra e della vendita a Km0, con le nuovo modalità di distribuzione, ovvero l’e-commerce.

L’obiettivo è quello di condividere e rendere più produttivo l’orto sociale e di godere insieme dei frutti (stimati intorno a 50 quintali di ortaggi annui) con famiglie e realtà più disagiate.

Previsto anche il servizio di consegne a domicilio per chi è impossibilitato e diverse iniziative socialmente utili. A tal proposito, l’idea è quella di donare il  25% della produzione dell’orto, in buoni di acquisto gratuiti distribuiti attraverso la nuova piattaforma di e-commerce. L’iniziativa è rivolta ai comuni limitrofi, alle parrocchie ed alle associazioni che si mostreranno interessate ed affidabili.

Una visione che ben sposa i principi del crowdfunding, l’unica forma di finanziamento per start up in grado di decollare solo grazie alla fiducia ed alla collaborazione. La ricompensa emotiva che se ne trae supera di gran lunga quella materiale, essa scaturisce dalla consapevolezza di aver contribuito alla realizzazione del sogno di qualcuno che ci crede profondamente. Cosa rende più valido un investimento se non la forza di volontà di chi vuole portare avanti i propri progetti? Sostieni l’orto sociale dell’Agriturismo Podere di San Giuliano su Com-Unity.it!

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Che cosa è un finanziamento personale

Necessitate di un finanziamento ma non sapete come fare?
È importante conoscere nel dettaglio come richiedere un prestito personale.
Può succedere a tutti di essere in difficoltà finanziaria e il metodo più veloce  per rispondere ai problemi è servirsi di un prestito.

Il prestito personale è la forma più comune di credito richiesta dalle persone, richiedere i prestiti attualmente è molto semplice   visto che sono numerosi i siti web in grado di fornire preventivi gratis.
Le richieste del finanziamento effettuate online generalmente vengono gestite dalla filiale di zona, che vi contatterà successivamente per un appuntamento.

Il finanziamento personale rientra nella categoria dei prestiti non finalizzati cioè che possono essere richiesti per qualsiasi necessità
Quindi, se la richiesta di prestito viene accettata, l’erogazione  della somma   avviene direttamente nelle mani del consumatore.

Il finanziamento personale può essere richiesto per molteplici bisogni, prestiti per le vacanze, prestiti per gli studi o semplicemente per le spese di tutti i giorni.
La restituzione avviene tramite rate con scadenza periodica.

Prima di erogare un prestito personale, società finanziarie e istituti di credito richiedono specifiche garanzie per evitare il rischio di mancato pagamento.
Le garanzie sui finanziamenti personali sono necessarie poiché l’ente creditore, in caso di mancata restituzione del credito, non ha possibilità di recuperare il prestito erogato.
Alcune volte come garanzia, alcuni istituti di credito richiedono la cambializzazione delle rate.

Quando la domanda di prestito personale viene fatta da un cliente con un’anzianità lavorativa recente, o se viene richiesta un importo molto elevato, la banca potrebbe imporre la firma di un coobbligato, che si impegni alla  restituzione del debito nel caso in cui il richiedente del finanziamento risultasse inadempente.

Nell’eventualità di mancato pagamento delle rate dei prestiti personali, l’inadempienza porta immediatamente ad un aumento degli interessi. Il nominativo del debitore  viene inoltre inserito nella lista dei pagatori ritardatari.
I nominativi relativi ai cattivi pagatori sono condivisi con l’intero sistema bancario e finanziario: ne consegue una difficoltà nell’ottenere credito in futuro.

Per chiedere un preventivo online dovrete inserire i vostri dati personali, presentare ultima busta paga o modello unico dell’anno precedente.

I vari tipi di prestiti personali sono molti e non deluderanno le vostre aspettative, ovviamente accertatevi di conoscere approfonditamente i tassi di interesse che sono applicati e la modalità del rimborso delle rate.

I prestiti sono all’ordine del giorno e vi permetteranno di ottenere la tranquillità economica di cui avete bisogno.

Il cliente può decidere in qualsiasi momento di estinguere il finanziamento personale anticipatamente rispetto alla scadenza stabilita nel contratto: in questo caso dovrà essere restituito il capitale residuo ancora dovuto, eventualmente maggiorato di una penale stabilita per legge.

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Consulenza e gestione di progetti per lo sviluppo del territorio

Eur&ca – European & Consulting Alliance – è una società di consulenza che opera nei settori dello sviluppo locale, della finanza agevolata, della progettazione europea e delle politiche sociali, offrendo servizi di informazione, consulenza e assistenza tecnica a favore di enti pubblici e imprese interessati ad accedere alle opportunità di finanziamento offerte ai fondi pubblici.

Eur&ca – grazie all’esperienza acquisita in più di 10 anni di attività – ha sviluppato un approccio dinamico ed interdisciplinare, che le permette di supportare attivamente i clienti nella definizione dei propri fabbisogni e nell’individuazione di adeguati strumenti di intervento.

Eur&ca è in grado di affiancare i propri clienti nello sviluppo e gestione dell’intero iter di progettazione: dalla prima definizione dell’idea di intervento, alla predisposizione della domanda di finanziamento, all’attuazione del progetto finanziato. Eur&ca si rivolge ai propri clienti con un approccio metodologico innovativo e personalizzato e con il linguaggio della semplicità, della competenza e dell’indipendenza.

Si rivolge a Enti pubblici e a partenariati pubblico/privati impegnati in percorsi di programmazione territoriale, garantendo consulenza e assistenza per ideare e realizzare progetti e programmi integrati di sviluppo nei settori del turismo, della cultura, del marketing territoriale, da attuare grazie all’accesso alle risorse previste dai finanziamenti comunitari, nazionali e regionali. Sviluppo locale.

Si rivolge agli Enti pubblici locali, alle imprese e alle associazioni che intendono ottenere contributi e finanziamenti locali, regionali e ministeriali per la realizzazione di progetti e l’attivazione di servizi specifici. L’area fornisce consulenza e assistenza tecnica per la ricerca e l’attivazione di strumenti agevolati in favore di iniziative nei settori commerciali, artigianale, turistico e ambientale.

Si rivolge a soggetti pubblici, privati e del terzo settore per accompagnarli nella ideazione e sviluppo di progetti su fondi Europei a gestione diretta. Il servizio offerto si articola nella fase di ideazione e di sviluppo dei network europei e in quella di assistenza all’attuazione degli interventi ammessi a finanziamento. Progetti europei.

Si rivolge a soggetti pubblici e del terzo settore per la pianificazione di politiche sociali, di integrazione sociosanitaria e socio-assistenziale, politiche di genere, pari opportunità e pratiche di conciliazione famiglia/lavoro, nonché per progetti di integrazione e inclusione sociale. Politiche sociali.

Per qualsiasi informazione www.eurca.com – telefono 02/48015098 – email: [email protected]

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La Fondazione Gates finanzia reportage sulla cooperazione allo sviluppo

La Fondazione Bill & Melinda Gates ha demandato al noto European Journalism Centre (EJC) di Maastricht la gestione di un bando di finanziamento per reportage sulla cooperazione allo sviluppo, per importi compresi tra 8.000 e 20.000 euro.
Il finanziamento coprirà, in primo luogo, le spese per ricerca giornalistica e viaggi di studio, gli eventuali costi tecnici per personale e attrezzature, la ricerca e analisi dei dati, la presentazione ecc.

I progetti di reportage possono essere presentati all’EJC da oggi fino al 2 settembre 2013. Possono partecipare al bando giornalisti, fotoreporter e videoreporter italiani, purchè su temi originali e/o innovativi.

Sostegno finalizzato espressamente a promuovere attività giornalistiche nell’ambito dello sviluppo globale e degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio delle Nazioni Unite.

L’EJC selezionarà i progetti giornalistici in base alla qualità giornalistica, alloriginalità e al merito, in assoluta indipendenza editoriale dalla Fondazione Gates.
L’EJC è una fondazione internazionale senza scopo di lucro che ha come obiettivo il miglioramento, il rafforzamento e il sostegno del giornalismo e dei mezzi di informazione.

La Fondazione Bill & Melinda Gates condivide con l’EJC l’idea che la mancanza di una copertura mediatica delle questioni concernenti la cooperazione allo sviluppo negli organi di informazione europei sia in parte dovuta alla mancanza di incentivi per gli addetti ai lavori ad occuparsi di questo settore.
Leggi tutto sul magazine di FirstMasterGiornalismo: finanziamenti per reportage sulla cooperazione allo sviluppo.

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Osservator​io Mensile Marzo 2013: con il febbraio elettorale peggiora ancora il grado di fiducia degli Italiani nei confronti del sistema paese

Il febbraio elettorale, oltre ad aver determinato il risultato che tutti conosciamo, porta con sé anche un peggioramento del grado di fiducia degli Italiani nei confronti del sistema – Paese. Quanto ai consumi, l’innovazione è il principale fattore a spingere gli Italiani ad acquistare un bene durevole. Ancora più della convenienza del prezzo. Non a caso, tablet e smartphone sono gli unici prodotti per i quali esistono margini di crescita significativi per i prossimi mesi. Balza al 16,7% la quota di Italiani che intende aumentare i propri risparmi nell’arco dei prossimi 12 mesi (a gennaio erano il 12,3%).

I toni durissimi della campagna elettorale, ancora prima di determinare il risultato che tutti conosciamo, hanno comportato un peggioramento del grado di fiducia degli Italiani nei confronti del sistema – Paese. E’ questo il dato rilevato dall’ dall’ultima edizione dell’Osservatorio mensile Findomestic. Per quanto riguarda il grado di fiducia, dopo la timida ripresa di gennaio, a febbraio il dato è tornato a scendere: da 3,29 a 3,21, su una scala che – lo ricordiamo – va da 0 a 10 e che ha in 7 la sua soglia positiva. Anche a febbraio, comunque, Sud e Isole e Centro Italia sono le macroregioni più “ottimiste”. Nordest e Nordovest, invece, sono quelle più “pessimiste”. Per quanto riguarda il giudizio sullo stato dell’economia del Paese, più nel dettaglio, a febbraio 91,5 italiani su 100 la valutano molto o abbastanza negativa. A gennaio, il dato – pur essendo sempre molto elevato – si fermava all’89,9, sotto la soglia psicologica del 90%.

L’arretramento della fiducia fa da contraltare al recupero della propensione al risparmio: guardando ai prossimi 12 mesi, la quota di Italiani che intende risparmiare è del 16,7%. Un mese fa, a fine gennaio, questo dato era inferiore di oltre 4 punti (12,3).

Per quanto concerne i consumi, smartphone, tablet e personal computer sono gli unici prodotti che stanno sorreggendo i consumi in un momento così difficile. Tutte le altre categorie, a cominciare dall’auto, che soffre tantissimo, sono passate in secondo piano. I tablet e gli smartphone, in particolare, sono gli unici prodotti per i quali si intravedono margini di crescita, in termini di vendite. Per tutte le altre tipologie di beni, la netta maggioranza degli intervistati manterrà un profilo di spesa sostanzialmente analogo a quello dei mesi precedenti. Del resto, il concetto di innovazione è al momento l’unico, vero driver d’acquisto. Ancora più della stessa convenienza, almeno nell’ambito dei prodotti dell’Ict.

Previsioni di acquisto a tre mesi

Elettrodomestici: previsioni in miglioramento per i bianchi e per i bruni (TV, Hi-Fi), mentre si prospettano in calo gli acquisti per i piccoli.

Sale la quota di coloro i quali si dicono pronti, di qui a tre mesi, a comperare un elettrodomestico bianco e bruno (rispettivamente 13,5% e 17,8%), mentre scendono, da 24,2 a 22,8%, gli intenzionati all’acquisto dei piccoli elettrodomestici. Valori che rispecchiano l’ammontare medio di spesa prevista, dove si registra un incremento sia per gli elettrodomestici bianchi (da 774 a 790€) che per quelli bruni (da 628 a 637€) e un leggero calo per piccoli elettrodomestici (da 175 a 171 €).

Elettronica di consumo: cala l’interesse verso il settore nel suo complesso, ad eccezione di tablet/Ebook

Escludendo la categoria dei tablet/E-book, dove si registra un lievissimo aumento di 0,2 punti (11%), cala l’interesse verso 3 tipologie su 4: telefonia (da 18,7% a 17,7%), PC/accessori (da 18,1% a 17,6%) e fotocamere/videocamere (da 10,9% a 9,4%). Al contrario la spesa media prevista fa registrare aumenti in tutte le categorie, in particolare per fotocamere/videocamere (da 282 € a 367€).

Auto e moto: scenario in calo per auto nuove e motoveicoli. Si salva l’auto usata.

Prospettive negative per il mercato delle auto nuove, dove la percentuale degli interessati all’acquisto nei prossimi tre mesi scende dal 7,1% al 6,8%. Continua il trend decrescente dei motocicli, che raggiunge quota 3,2%, mentre l’auto usata è l’unico veicolo che lascia ben sperare, in quanto le previsioni a tre mesi fanno segnare un aumento di 0,8%. Infine resta pressoché invariato l’ammontare medio di spesa prevista: 2.733 €per le moto, 7.664 € per le auto usate e 18.474 € per quelle nuove.

Casa e arredamento: propensione all’acquisto in aumento per tutte tre le categorie

In aumento le previsioni di acquisto per tutte e tre le tipologie di spesa: la casa, la sua ristrutturazione e le spese per i mobili. Nello specifico, la quota di coloro che prospettano di acquistare una casa nuova passano dal 3,7 al 4,3%, mentre quella degli intenzionati alla ristrutturazione passa dal 7,9 all’ 8,7%. I mobili, invece, fanno segnare un aumento in termini di potenziali acquirenti (da 14,7 a 15,6%) e una diminuzione in termini di spesa prevista (da 2.022 € a 1.974€).

Tempo libero: in risalita le previsioni circa l’acquisto di attrezzature e abbigliamento sportivi, viaggi e vacanze. Diminuisce il fai-da-te.

Sale al 19,9% (rispetto al 18,9% del mese precedente) la quota degli intenzionati all’acquisto di attrezzature e abbigliamento sportivi. Segno positivo anche per il numero di quanti prevedono di organizzare un viaggio o una vacanza nei prossimi tre mesi (da 28,5% a 29,5%). Prosegue, infine, il trend decrescente del fai-da-te, che fa segnare una diminuzione di circa un punto percentuale (da 23,2% a 22,3%).

Il presente comunicato e i precedenti sono disponibili on-line:
www.adhoccommunication.it www.info.findomestic.it

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Tutta la liquidità che serve, con un semplice click ed una rata comoda e conveniente

Nasce  un sito specifico per la richiesta di prestitti e finanziamenti personali richiedibili direttamente online. Il sito nasce per  dare la possibilità agli utenti di visualizzare la migliore proposta del web che andrà a fornire liquidità immediata al richiedente. Doopo aver fatto la propria richiesta, inserendo i dati nell’apposito form online, basterà attendere la risposta di un nostro consulente che contatterà l’interessato in tempi celeri, quasi immediati. I prestiti sono concessi anche in caso di protesti precedenti o per cattivi pagatori. La novità assoluta è la possibilità di richiedere un finanziamento anche per pensionati ultra novantenni.  Andando nel dettaglio, c’è una sezione che spiega  in maniera approfondita come richiedere il prestito e come rimborsare le rate grazie alla cessione del quinto del prorpio stipendio o pensione senza troppi pensieri.

Ottenere prestiti rimborsabili con la cessione del quinto è vantaggioso da ogni punto di vista; le figure ammesse nel progetto sono oltre che quelle su mensionate, anche dipendenti pubblici e statali. Un prestito del genere richieder poco impegno dando garanzie e certezze. Rivolgiti a Prestiti Taranto Online e richiedi tutte le infformazioni che desideri.

Grazie alla specifica sezione messaggi i visitatori potranno scrivere allo staff tecnico, indicando ogni tipo di dubbio in merito all’argomento. Inoltre potrete visionare le nuove offerte,  le novità o le normative aggiornate grazie alla rubrica delle news.

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Fiducia degli italiani: nuovo record negativo. Raggiunto il livello più basso mai registrato dall’Osservatorio Findomestic

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  • 13 Dicembre 2012

Da quando l’Osservatorio Findomestic ha iniziato il proprio ciclo di rilevazioni, mai si era arrivati a registrare un livello di fiducia così basso: 3,05 punti, su una scala che va da 0 a 10 e che ha in 7 la soglia positiva. Il precedente “record” era stato registrato ad aprile, quando il livello di fiducia degli Italiani era non era andato oltre 3,14. Da aprile a settembre, però, il trend aveva conosciuto un progressivo incremento dei valori mensili, che erano via via cresciuti fino al 3,33 di settembre. Da quel momento, la parabola è tornata a puntare verso il basso (ad ottobre il livello di fiducia era sceso nuovamente a 3,2 punti). Il mese scorso, poi, il minimo storico: 3,05.

A livello macroregionale, il Nordest fa segnare la soglia meno negativa, con il Nordovest e il Centro che, invece, si collocano su un livello più basso. Il Sud e le Isole, infine, si collocano in una posizione mediana.

A calare, a novembre, è stata anche la propensione al risparmio. Se, infatti, a ottobre era stata del 15,8% la quota di consumatori che si diceva pronta ad incrementare nei 12 mesi successivi i propri risparmi, nel corso degli ultimi 30 giorni, si è scesi al 13,5%.

Previsioni di acquisto a tre mesi

Elettrodomestici: cresce la propensione all’acquisto di elettrodomestici bianchi (frigoriferi, lavatrici, lavastoviglie ecc), sostanzialmente stabili le previsioni di acquisto dei bruni (TV, Hi-Fi). Diminuisce, invece, l’interesse per i piccoli.

Salgono rispettivamente al 18,5% e al 14,3% (dal 18,2 e dal 13,6%) le quote dei consumatori interessati ad acquistare un elettrodomestico bruno e uno bianco. Trend inverso per i piccoli elettrodomestici: un mese fa, gli intenzionati all’acquisto erano il 25,2% mentre oggi sono il 24,8%. In termini di importi di spesa, continua il trend decrescente per le due categorie che incidono di più sul budget famigliare: – 44 € per gli elettrodomestici bianchi, – 39 € per i bruni (TV e Hi-Fi).

Elettronica di consumo: stabili le intenzioni di acquisto per telefonia, pc e tablet. In crescita l’interesse per fotocamere e videocamere.

La quota di Italiani intenzionati ad effettuare acquisti nei comparti telefonia, PC e tablet/e-book resta stabile al mese precedente, rispettivamente al 20%, al 18% e 11,0%. Il mercato delle fotocamere, in particolare, vede crescere i potenziali acquirenti dal 10,4% al 11,7%. Per quanto riguarda la spesa prevista, invece, tutte le categorie registrano un decremento rispetto al periodo precedente: fotocamere e videocamere (-59€), tablet (-45€), telefonia (-11€), pc e accessori (-25€).

Auto e moto: giù le intenzioni di acquisto per le vetture nuove. Stabili quelle per le auto usate. Va meglio per i motocicli.

Diminuiscono le previsioni di acquisto (e finanziamento) di auto nuove, con la quota di interessati che passa dall’8,4% al 7,4; l’usato scende solo di 0,2 punti percentuali (dal 6,9 al 6,7%). Al contrario aumenta la percentuale degli interessati all’acquisto di moto e scooter: dal 4,7% di ottobre al 5,7% di novembre. Considerando invece gli importi massimi di spesa preventivati, per le auto nuove la cifra aumenta sensibilmente e sale a 19.233 €; per le usate e per i motocicli resta invece stabile (rispettivamente a 7.067 e a 2.988 €).

Casa e arredamento: in calo le intenzioni di acquisto per i mobili. Segnale positivo per le previsioni di acquisto di immobili. Stabili quelle per la ristrutturazione della casa.

Scende dal 15,9% al 13,7% la quota di quanti prevedono di acquistare mobili e complementi d’arredo nei prossimi tre mesi, mentre cresce l’interesse all’acquisto di case (da 3,7% a 4,6%). Stabile invece la quota di coloro che si dicono intenzionati alla ristrutturazione della casa (da 7,6% a 7,9%). Prosegue il trend decrescente della spesa media prevista per i mobili: per il mese di dicembre la cifra di riferimento é 2.257 €.

Tempo libero: stabili le intenzioni di acquisto per viaggi, vacanze e abbigliamento sportivo. Diminuisce l’interesse per il fai-da-te.

Stabili rispettivamente al 30% e al 22% le quote dei consumatori che prevedono di acquistare viaggi, e vacanze e articoli di abbigliamento sportivo nei prossimi tre mesi. Diminuiscono gli interessati all’acquisto di attrezzature per il fai-da-te, che passano dal 25,0% al 23,9%.

Il presente comunicato e i precedenti sono disponibili on-line:

http://www.adhoccommunication.it e http://www.info.findomestic.it

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Le famiglie Italiane e la crisi: calano i consumi e i redditi, cresce solo la telefonia (+62%) e l’home confort. Aumenta la fiducia nelle istituzioni

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  • 4 Dicembre 2012

Gli anni che abbiamo trascorso e i recenti eventi politico economici nazionali, hanno fortemente impattato sul concetto di fiducia degli italiani. Il modello di fiducia, quasi fideistica, che si era instaurato in passato era sfociato in una irresponsabilità individuale. Ora prevale un concetto “bottom up”, più aderente e controllabile dai singoli individui. Aumenta la fiducia nella sfera privata, nella famiglia, negli amici, nelle comunità solidali o in quanti sono grado di fornire aiuto, spesso vicendevole. Si afferma sempre di più il concetto che l’unione tra individui può fare la differenza.
Forze Armate, Esercito e Presidenza della Repubblica sono le istituzioni che più godono la fiducia degli Italiani. Tra i soggetti degni più affidabili emergono gli scienziati, i giornalisti, gli imprenditori e i comici, per competenza e capacità di innovare, oppure perché svolgono un ruolo di denuncia. Il contesto pubblico è in caduta verticale: rappresenta una realtà astratta e “distante”, verso la quale ci si sente impotenti… politica, economia e futuro sono irraggiungibili; si intuisce anche la debolezza degli organismi politici nel produrre una visione che possa guidare il passaggio verso un nuovo equilibrio globale. Tra i soggetti che perdono fiducia sono da annotare i politici, i professionisti della finanza, gli immobiliaristi e gli agenti di vendita.
In un contesto di fragilità socio economica evidente anche la spesa delle famiglie nel 2012 ha subito contraccolpi. I consumi sono stati fortemente penalizzati dalla dinamica del reddito disponibile. La contrazione della spesa è intervenuta nonostante la riduzione della propensione al risparmio, finalizzata a preservare i livelli di consumo a fronte di un’ulteriore compressione del potere d’acquisto delle famiglie. La tipologia di beni maggiormente sacrificata è stata quella dei durevoli, il cui acquisto è stato rinviato quando non strettamente necessario, aumentando così la vita media dei beni in dotazione delle famiglie. Nel 2012 si stima che, a fronte di un calo del reddito disponibile del 4,5% reale, i consumi interni si siano contratti del 3,4%.
Le informazioni disponibili portano a stimare un andamento della domanda ancora debole nella seconda metà dell’anno, e si ipotizza che la contrazione dei consumi possa proseguire fino a metà 2013. Sulle decisioni delle famiglie continueranno a pesare gli effetti della manovra di bilancio, la compressione del reddito disponibile e l’incertezza sulle prospettive di reddito, dovuta alle riforme rese necessarie dal risanamento dei conti pubblici.
Per il 2013 è previsto un ulteriore ridimensionamento della domanda a fronte di un’analoga diminuzione del reddito disponibile reale (-1,1% per entrambi). Alla fine del 2013 il livello dei consumi interni risulterà, in termini reali, del 5,7% inferiore rispetto a quello del 2007, mentre il reddito disponibile si sarà ridotto del 10,3% rispetto al livello pre-crisi. Per attenuare la caduta dei consumi la propensione al risparmio è stimata aver raggiunto un nuovo minimo nel 2012.
Ci si attende che nel 2013 le decisioni di spesa delle famiglie saranno ancora fortemente condizionate dagli effetti della manovra di bilancio e della fase recessiva sul reddito disponibile e che, anche se con una forte attenuazione rispetto al 2012, la domanda di beni durevoli si manterrà ancora in moderato calo, non riuscendo quindi ad imboccare un sentiero di recupero delle forti contrazioni degli ultimi anni. Nel 2012, la categoria dei durevoli (che, oltra quelli analizzati dall’Osservatorio, comprende voci come gioielleria, strumenti musicali e piccole imbarcazioni) è risultata quella maggiormente sacrificata, subendo una contrazione del 9,4%. L’acquisto dei durevoli è stato rinviato quando non strettamente necessario e la vita media di questa tipologia di beni è in continuo aumento. Fanno eccezione l’home comfort con vendite in crescita del 9,4% e, soprattutto, i cellulari (+24,1%), prodotti che conoscono un ritmo di sostituzione così elevato da mettere in discussione l’appartenenza degli stessi alla categoria dei “durevoli”.

I settori

MERCATI VEICOLI: Fin dall’inizio della crisi la spesa per la mobilità (autovetture nuove ed usate, motoveicoli e camper) era stata fortemente ridimensionata dalle famiglie, riducendosi tra il 2008 e il 2011 del 7,3% medio annuo, nonostante il temporaneo sostegno fornito al settore dagli incentivi. Il perdurare della crisi e il progressivo deterioramento del reddito disponibile hanno intensificato la tendenza al contenimento della spesa delle famiglie per la mobilità, con particolare intensità per il primo acquisto o la sostituzione del mezzo privato. Nel 2012 la spesa per veicoli si è così ridotta del 17,6% (-18,8% se non si tiene conto dell’aumento dei prezzi), scendendo a 28,7 miliardi di euro, livello del 39% inferiore rispetto a quello del 2007.
Auto Nuova: come atteso sono state le famiglie italiane a pagare il prezzo più alto della crisi: la nuova fase di recessione, una disoccupazione in crescita e l’impatto della tassazione hanno originato una forte contrazione dei redditi reali dei nuclei familiari, condizionandone in misura più rilevante le decisioni d’acquisto di automobili. Il 2012 ha fatto registrare una contrazione per la domanda dei privati pari al -23,4%, in peggioramento rispetto ai dati già molto negativi del precedente biennio, e il numero di nuove autovetture immatricolate dalle persone fisiche è sceso sotto al milione di unità. In calo di conseguenza anche le richieste di finanziamento per l’auto nuova.
Dopo una buona tenuta nel biennio 2010-’11, il segno negativo ha caratterizzato anche la domanda a volume del segmento business (-13,2%). L’incremento prospettico della pressione fiscale sull’automobile incorporato nella recente riforma del lavoro ha reso più restrittive le possibilità di deduzione dei costi dell’auto aziendale, portando a una contrazione particolarmente accentuata per la domanda delle società già nel 2012 (-17,6% nel tendenziale gennaio-ottobre).
Auto Usata: Anche il mercato dell’auto usata inverte la tendenza che l’ha contraddistinto fino al 2011 e registra una flessione notevole in termini di passaggi di proprietà e di fatturato. Il sostegno derivante dalla sostituzione dell’acquisto di nuovo con l’usato in un contesto di crisi non è stato sufficiente nel 2012 a preservare il settore da una contrazione della domanda
Motoveicoli: non si arresta la fase recessiva che interessa il mercato delle due ruote dal 2008. Contrazione superiore al 30% e doppia rispetto al 2011 per il mercato dei ciclomotori. Questo segmento risente particolarmente della flessione della domanda di giovani e giovanissimi, particolarmente penalizzati dalla crisi. Anche il mercato delle moto registra nel 2012 risultati fortemente negativi, con una flessione dell’immatricolato di poco inferiore al 20%. In controtendenza solo il segmento tra i 501 e i 750 cc.
Camper/autocaravan: In un contesto di difficoltà economiche e di incertezza cala nettamente la domanda di autocaravan. Il comparto registra nel 2012 una contrazione sia in termini di vendite che di fatturato superiore al 30%. A frenare il desiderio di acquisto dei consumatori è soprattutto l’elevato investimento che spinge le famiglie o a rimandare l’acquisto di un bene non strettamente necessario o a spostare le proprie mire verso il mercato dell’usato e del noleggio.

MERCATI CASA: Non fanno eccezione al calo dei consumi i mercati dei beni durevoli per la casa che, se pur caratterizzati da una dinamica favorevole dei prezzi, registrano una flessione sia delle vendite che del fatturato. La crisi economica e il persistente clima di incertezza inducono le famiglie a rinviare l’acquisto di beni non strettamente necessari. A farne le spese sono tutti i comparti, compresi quelli sostenuti dall’innovazione tecnologica come quello di Tv, video e Hi-fi. Si salva solo la telefonia, trainata dal segmento degli “smartphone”, e l’home comfort che si è avvantaggiato quest’anno di condizioni meteorologiche particolarmente favorevoli all’acquisto di condizionatori.
Anche la spesa per beni durevoli per la casa (mobili, elettrodomestici, telefonia, information technology e bricolage) ha subito un forte contenimento nel 2012 (-4,3% in valore), minore di quello che ha interessato la spesa per veicoli (-17,6%), ma comunque più accentuato rispetto al risultato già negativo del 2011.
Mobili e arredamento: questo settore, che aveva tenuto nel biennio 2010/2011, registra una marcata flessione della domanda, sia in termini di vendite che di fatturato. A penalizzare gli acquisti e anche le domande di prestiti per mobili e arredamento contribuiscono, oltre al deterioramento del potere d’acquisto delle famiglie e alle maggiori difficoltà di accesso al credito, l’assenza di incentivi e la contrazione delle compravendite immobiliari ad uso residenziale registrata nel primo semestre del 2012.
Elettrodomestici grandi (frigoriferi, lavatrici, lavastoviglie, piani cottura ecc.): la domanda dei consumatori, sempre più cauti e inclini a rinviare gli acquisti di beni durevoli in un clima di fiducia fortemente deteriorato, ha evidenziato una flessione consistente sia in termini di vendite che di fatturato. A livello di macro aggregati, si evince un forte deterioramento della categoria merceologica del comparto “cottura”. Meno spiccata la flessione del segmento lavaggio. Performance migliore per il comparto refrigerazione che beneficia dei driver dell’ecologia e della tecnologia.
Piccoli elettrodomestici (robot da cucina e piccoli apparecchi per la pulizia della casa e per la cura della persona): La crisi dei redditi e della fiducia delle famiglie non risparmia questo comparto che evidenzia un andamento negativo che nasconde al suo interno performance differenziate tra i vari segmenti: flessione più rilevante per il comparto “cura persona”, migliore tenuta per i piccoli elettrodomestici per la casa.
L’elettronica di consumo (Tv, video, decoder, Hi-fi) rallenta, nel 2012, la propria decrescita, pur registrando una flessione importante sia per quanto riguarda il volume di vendite che il fatturato. A mitigare la flessione del settore il passaggio al digitale terrestre che ha interessato nell’ultimo anno il Sud Italia e la Sicilia, aree che hanno registrato un andamento positivo del comparto a differenza di tutte le altre. Il comparto video conferma la propria leadership nel mercato dell’elettronica di consumo mantenendo una quota superiore all’80% del valore totale.
Fotografia: nel 2012, il comparto registra una flessione delle vendite e del fatturato. A fornire un contributo positivo all’andamento del mercato sono le macchine fotografiche con lenti intercambiabili a conferma di una tendenza dei consumatori ad acquistare prodotti tecnologicamente più avanzati e capaci di garantire una resa qualitativa maggiore. In calo invece le vendite delle macchine compatte che rappresentano ancora il segmento di gran lunga più rilevante nel settore fotografia.
Telefonia: con la migliore performance tra i settori dei beni durevoli monitorati dall’Osservatorio (+21,1% in valore), la telefonia evidenzia nel 2012 una forte crescita sia in termini di volumi che di fatturato. Questa performance deriva dal fatto che il mercato è interessato dal fenomeno di sostituzione tra cellulari tecnologicamente meno evoluti, mobilephone, e più evoluti, smartphone. I dati dei primi nove mesi del 2012 mostrano che i primi hanno fatto registrare nuovamente una flessione del valore degli acquisti (-39%), avvenuta a fronte di una contrazione dei volumi del 28%. I secondi hanno invece continuato a conquistare un sempre maggiore appeal tra i consumatori finali; nello stesso periodo, infatti, complice la crescente varietà di modelli presenti nei punti vendita a prezzi sempre più accessibili, gli smartphone hanno registrato un notevole aumento delle vendite sia in quantità (+62%) che in valore (+63%).
Informatica: l’Information Technology registra anche nel 2012 una lieve flessione delle vendite che, in virtù del nuovo calo dei prezzi, comporta una contrazione sensibile del fatturato. La crisi economica ha penalizzato soprattutto la domanda delle aziende a fronte di una sostanziale tenuta di quella delle famiglie. Le scelte dei consumatori premiano soprattutto i prodotti portabili: crescita a tripla cifra per i tablet a scapito di desktop, notebook e, soprattutto, netbook. I desktop PC hanno confermato il loro declino.
Home comfort: insieme alla telefonia, è l’unico mercato di beni durevoli, tra quelli monitorati dall’Osservatorio, ad evidenziare nel 2012 una crescita in termini di vendite e di fatturato. Il segmento è stato avvantaggiato durante tutto l’anno da condizioni metereologiche incentivanti le vendite. Le vendite di apparecchi per il riscaldamento elettrico hanno beneficiato di un inverno particolarmente lungo e rigido, quelle di condizionatori ha tratto impulso invece da una stagione estiva molto afosa.
Il comparto dell’home comfort, inclusivo dei condizionatori d’aria e degli apparecchi per il riscaldamento e il trattamento dell’aria, ha evidenziato durante l’anno trascorso una crescita a valore del 9,1%, in netta controtendenza rispetto agli altri settori degli elettrodomestici, fruendo inoltre di un livello dei prezzi complessivamente stabile.
Bricolage: calano nel 2012 i consumi delle famiglie all’interno del settore che torna ad assestarsi sui livelli del 2010 in termini di valore degli acquisti. In marcata flessione l’acquisto di utensili e attrezzi per la casa e il giardino, più contenuta la contrazione delle vendite di prodotti per la riparazione e la manutenzione domestica vista l’impossibilità di rinviare tali interventi.

AD HOC Communication Advisors:
Marina Beccantini 02 7606741
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Findomestic
Stefano Martini 335 8123542
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Il presente comunicato e i precedenti sono disponibili on-line:
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Tre Italiani su quattro scelgono la propria auto in base al prezzo

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  • 20 Novembre 2012

Prezzo d’acquisto al primo posto e dotazioni di sicurezza al secondo. L’automobilista italiano, in questi tempi di crisi, guarda prima di tutto al costo delle auto ma senza perdere di vista gli standard tecnologici che garantiscono la sicurezza attiva e passiva della vettura che vuole acquistare. Per il 75% il fatto economico è determinante. Poi, per il 63% vengono le caratteristiche tecniche e, per l’appunto, di sicurezza. L’immagine che l’auto dà di sé interessa non più del 3% dei consumatori. Mentre il peso della marca, appena l’11. Dati, quelli fotografati dall’Osservatorio Auto 2013 di Findomestic, in linea con quelli registrati in Belgio, Spagna, Francia, Germania, Portogallo, Regno Unito e Turchia, gli altri paesi coinvolti nella rilevazione. Solo in Spagna sono più disinteressati di noi per quel che concerne il brand (10% il peso di questo fattore nel paese iberico). Belgi e Francesi, i più sensibili: il blasone dalle parti di Bruxelles e Parigi incide per il 20%.

La congiuntura economica sfavorevole alla quale si aggiunge la saturazione dei parchi auto lasciano intravedere deboli prospettive di ripresa nell’immediato per il settore automobilistico le cui difficoltà, considerato il rilevante peso economico che rappresenta, non lasciano nessuno indifferente:
L’Osservatorio Auto Findomestic 2013 ha analizzato questa problematica così importante per l’industria automobilistica nel suo insieme e ha individuato cinque leve per rilanciare la crescita delle vendite in Europa.

COME FAR RIPARTIRE IL MERCATO: LE CINQUE LEVE SU CUI INTERVENIRE

A sentire il consumatore finale, la ricetta per rilanciare il mercato dell’auto è semplice: 1) per la maggioranza, più sensibile al “low cost”, meno fronzoli, con una distinzione netta tra innovazione utile e inutile; 2) veicoli più in linea con le esigenze delle famiglie, in particolare per quel che riguarda i costi di utilizzo; 3) per la fascia medio – alta del mercato, quella per la quale l’auto non è solo un mezzo di trasporto ma anche un piacere, design più accattivanti e, in generale, più attenzione al fattore emotività; 4) nuove modalità di commercializzazione e nuovo ruolo di internet, che diventa anche canale di vendita; concessionari e venditori più attenti a fornire consigli, assistenza e nuovi servizi; 5) credito, leasing e noleggio a lungo termine per accelerare il rinnovo del parco auto.

1) L’innovazione
: troppo spesso le innovazioni non figurano più, come accadeva un tempo, nel catalogo degli optional, ma sono invece imposte e contribuiscono a fare salire i prezzi. Già nel 2010 gli automobilisti europei si dicevano disposti a rinunciare ad una serie di optional al fine di vedere scendere il prezzo della vettura che volevano acquistare. In Italia, in particolare, il 51% di loro era disposto a dotazioni più povere in tema di navigazione, informazione e comunicazione; un dato in linea con quello degli altri paesi europei (il valore medio si attestava al 56%). Questa tendenza si conferma anche nel 2012. Largo quindi solo all’innovazione utile, quella che ad esempio incide sulle prestazioni, e quindi sui consumi. Le rilevazioni effettuate sul consumo medio delle auto nuove vendute è passato dai 7,5 litri ogni 100 chilometri del 2000 ai 5,5 di quest’anno.

2) I costi di utilizzo
: fatta eccezione per il prezzo d’acquisto, che resta il riferimento fondamentale per orientare il consumatore, il costo di utilizzo è, in Europa, il secondo fattore più incisivo nella scelta finale, che pesa per il 60% dei consumatori del Vecchio continente. In Italia il dato è leggermente più basso (57%) ed è superato dalla rilevanza delle caratteristiche tecniche e di sicurezza del mezzo (63%). Inglesi e portoghesi, relativamente con il 68 e il 66%, invece sono i consumatori più sensibili al tema dei costi d’utilizzo. Sempre gli inglesi, invece, sono i meno interessati ai fattori tecnici (34%).

3) Design ed emotività
: la maggioranza degli automobilisti italiani continua ad affermare che l’esigenza di rinnovare il proprio mezzo di trasporto è l’elemento che più di ogni altro spinge all’acquisto (vale per il 45% dei casi), tuttavia, tra acquisti pregressi e intenzioni d’acquisto, aumenta – dal 13 al 20% – la quota di quanti affermano di procedere ad un acquisto per pura passione di dotarsi di una vettura nuova.

4) La commercializzazione
: è internet il canale che più di ogni altro influenza i consumatori nella loro scelta. E, nonostante i siti delle case automobilistiche, dei concessionari e della stampa specializzata continuino a giocare un ruolo preminente, il ciclone dei social network si sta imponendo. In Italia, il 22% degli automobilisti viene influenzato dalle informazioni veicolate da queste piattaforme. In Turchia, questa quota sale addirittura al 30%. Meno sensibili al fattore social i belgi e i francesi (rispettivamente, 8 e 9%). La media europea è del 17. I siti delle case automobilistiche, con un dato medio del 61% guidano la classifica delle fonti alle quali accedono coloro i quali sono intenzionati all’acquisto (il dato italiano è leggermente più basso: 59%).
Nei prossimi due anni Internet potrebbe affermarsi come vero e proprio canale di vendita delle auto: già oggi il 30% degli europei, (e il 33% degli Italiani), si dice pronto ad acquistarne una sul web.
Concessionari e venditori mantengono, tuttavia, un ruolo importante per i consumatori che contano su di loro per la prova dell’auto (decisiva/abbastanza decisiva per l’acquisto per il 84% degli europei, 82% degli italiani) e per la concretizzazione dell’acquisto (i consigli del venditore sono decisivi/abbastanza decisivi per il 59% degli europei, 77% degli italiani).

5) Noleggio, leasing e credito
: per acquistare un’auto il credito o il noleggio sembrano due soluzioni interessanti agli occhi degli europei. Tra gli intenzionati ad acquistare un’auto nei prossimi 2 anni il 53% degli europei (39% degli italiani) prevede di ricorrere al prestito auto e il 6% (9% degli italiani) al noleggio o al leasing.
Quanto alle formule del leasing auto e del noleggio a lungo termine, il 37% degli Italiani (35% degli europei) si dice interessato a valutare l’opzione del leasing, il 26% (in linea con la media europea) l’opzione del noleggio a lungo termine.


L’indagine completa è disponibile on-line sul sito
www.osservatorio.findomestic.it

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Osservatorio Findomestic di Novembre 2012: a parte cellulari e pc, gli Italiani cambiano i propri beni durevoli solo se non funzionano più

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  • 6 Novembre 2012

Ci si arrende all’effetto novità solo di fronte agli smartphone e, in parte minore, ai pc e alle tv. Per tutto il resto, gli Italiani si accontentano di quanto già dispongono, accettando di sostituire i propri beni durevoli solo se questi non vanno più. La tendenza è stata fotografata dalle ultime rilevazioni dell’Osservatorio Findomestic sui beni durevoli. In numeri: a fronte di un 42% di Italiani che ammettono di cambiare lo smartphone per via dell’effetto novità, e di un 32% che per la stessa ragione si reca ad acquistare un nuovo personal computer, appena il 10% afferma di sostituire il proprio frigorifero perché il mercato propone modelli più recenti. E lo stesso vale per le lavatrici: solo il 12% dei consumatori cede alle novità contenute nei cataloghi. Tutti gli altri, si fanno bastare gli elettrodomestici presenti in casa. Per le auto la musica cambia relativamente: un Italiano su cinque (il 21%) compra un modello per via dell’effetto novità. Che, per quanto concerne moto e scooter, incide appena per il 3%. Solo di fronte ad un incentivo per l’acquisto di un’auto nuova ci potrebbe essere un cambio di passo. Purché, però, l’agevolazione sia pari o superiore a 3mila €, cifra ritenuta discriminante dal 75% degli intervistati.
Una prudenza legata a doppio filo con il grado di fiducia nei confronti dello scenario nazionale, sceso nuovamente a 3,2 punti, su una scala che va da 1 a 10 e che ha nel valore 7 la soglia positiva. A livello macro-regionale, va evidenziato il trend che si registra nel Nordest, con il grado di fiducia che da agosto è in costante risalita; tendono invece a perdere terreno Sud, Isole e Centro Italia, mentre il Nordovest si mantiene stabile.
Per quanto concerne la propensione al risparmio, si osserva un netto recupero rispetto al mese precedente. Se, infatti, a settembre il 12,8% degli intervistati si era detto intenzionato a incrementare l’accantonamento di risorse di qui ad un anno, a ottobre si è passati al 15,8%, la seconda rilevazione più elevata di tutto il 2012.

Previsioni di acquisto a tre mesi


Elettrodomestici: lieve flessione nelle previsioni di acquisto di elettrodomestici bianchi, stabili quelle per i piccoli. Aumenta l’interesse per TV e Hi-Fi.

Passa dal 14,5% al 13,6% la quota di consumatori interessati ad acquistare un elettrodomestico bianco. Trend inverso per i bruni (TV, Hi-Fi): un mese fa, gli intenzionati all’acquisto erano il 17,0%; oggi, sono il 18,2%. Resta stabile intorno al 25,2% la quota degli Italiani disposti ad acquistare piccoli elettrodomestici. In termini di importi di spesa, continua il trend decrescente per tutte le categorie: -106 € per gli elettrodomestici bianchi, -70 € per i bruni, -13 € per i piccoli, nonostante la possibilità di pagare con tipologie di carte di credito molto flessibili, come ad esempio la carta revolving.

Elettronica di consumo: previsioni positive per gli acquisti di tablet, e-book e telefonia, mentre i PC si contraggono ancora; stabili le intenzioni di acquistare videocamere.

Aumentano gli Italiani intenzionati ad effettuare acquisti nel settore tablet/e-book e telefonia (rispetto al mese di settembre il dato passa rispettivamente dal 18,8% al 19,8% di e dal 10,4% al 11,2%), mentre scende l’interesse verso PC e videocamere. Diverso, invece, il trend degli importi massimi di spesa previsti: risalgono quelli di PC e fotocamere (rispettivamente a 621 e 362 €); scendono quelli di tablet e telefonia (rispettivamente a 385 e 305 €).

Auto e moto: stabili le intenzioni di acquisto per moto, scooter e auto usate. Le intenzioni di acquisto per le auto nuove, invece, dopo la flessione di settembre, crescono all’8,4%.

Le previsioni di acquisto di auto nuove, dopo il lieve trend decrescente degli ultimi mesi, recuperano terreno. Quanti si dicono interessati all’acquisto sono l’8,4% del totale (a ottobre erano il 7,6%). Resta stabile invece la percentuale di coloro che si dicono intenzionati ad acquistare veicoli usati (il 6,9%).Scende lievemente la quota degli interessati all’acquisto di motocicli (da 4,8% a 4,7%). Per quanto concerne gli importi massimi di spesa preventivati, per le auto nuove la cifra di riferimento è scesa al 18.359 €; per le usate, e i motocicli resta stabile (rispettivamente per 7.061 e 2.873 €).

Casa e arredamento: sostanzialmente stabile l’interesse per l’acquisto di mobili, case e per la ristrutturazione.
Scende da 4,0 a 3,7% la quota dei consumatori che prevedono di acquistare casa, da 7,7 a 7,6% la quota di coloro che sono intenzionati a ristrutturare casa nei prossimi tre mesi, sebbene esistano formule molto flessibili di prestito casa. Crescono leggermente i potenziali acquirenti di mobili, passando dal 15,6% al 15,9%. Continua la diminuzione della spesa media prevista per i mobili: per il mese di ottobre la cifra di riferimento è 2.344 €.

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I prestiti con le cambiali tornano di moda

Sono tornati alla “ribalta” i prestiti con le cambiali. Si tratta di finanziamenti ormai poco utilizzati inquanto il rimborso prevede il pagamento della cambiale, un titolo in disuso. Il ritorno degli utenti ad una forma creditizia del genere vuol significare che il Paese sta attraversando un brutto periodo di crisi. I prestiti cambializzati infatti sono l’ultima spiaggia per coloro che non riescono ad ottenere un normale prestito personale perchè magari in passato hanno avuto dei problemi nel rimborsare un finanziamento e sono quindi diventati protestati o cattivi pagatori. Per diventare protestati occorre non pagare la rata di un prestito o del mutuo. Per diventare cattivi pagatori ed essere iscritti nel registro del Crif basta invece pagare le rate in ritardo. Talvolta bastano anche pochi giorni di ritardo per essere segnalati come cattivi pagatori dalla propria banca. E’ possibile richiedere i prestiti cambializzati anche se non si possiede una busta paga. Nel caso in cui non vi sono le garanzie che la banca necessita sarà necessario presentarsi al momento della firma con un garante. Il garante nei prestiti cambializzati ricopre una figura importantissima. Si fa carico di rimborsare il finanziamento nel caso in cui il richiedente fosse insolvente. Per maggiori informazioni su questa forma di credito continuate a leggere l’articolo presente sul Portale del Risparmio riguardante i Prestiti Cambializzati.

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Osservatorio Findomestic di settembre 2012: la soddisfazione degli Italiani per la situazione generale del Paese resta ai minimi

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  • 4 Settembre 2012

Da 494 € di spesa, per un figlio, a 642, nel caso in cui i figli siano due o più; in media, 548 €, con un picco di 716 per chi ha figli che frequentano il liceo. Sono queste le cifre che saranno chiamate a spendere le famiglie italiane per sostenere gli acquisti di rito in vista del nuovo anno scolastico, ormai alle porte. E’ quanto emerge dall’ultima edizione dell’Osservatorio mensile Findomestic sui beni durevoli, che fa il punto della situazione in vista dell’inizio delle lezioni. Il 57% degli intervistati che hanno figli, in particolare, ha la percezione che i costi per libri di testo, cancelleria e abbonamenti ai mezzi pubblici siano incrementati e il 28% dovrà attingere ai propri risparmi o ad aiuti esterni per far fronte alle spese scolastiche.

Non è un caso pertanto se sale al 47% la quota di quanti fanno ricorso ai libri usati, per contenere la voce di costo più rilevante, ovvero quella che per l’appunto fa riferimento ai volumi di testo. Una famiglia su due, in altre parole.

Sul fronte del grado di soddisfazione degli Italiani per la situazione complessiva del Paese, l’edizione di settembre dell’Osservatorio fotografa una situazione in linea con in mesi precedenti: il livello di soddisfazione nell’arco dei 30 giorni appena trascorsi, infatti, è pari a 3,3 punti (su una scala che va da 1 a 10 e che ha nel 7 la soglia positiva), contro il 3,2 di luglio, giugno e maggio.
La vera discontinuità si registra in materia di aspettativa di risparmio: ad agosto è salita al 17%, contro il 12,9 di luglio. Si tratta del valore più elevato in assoluto degli ultimi 12 mesi.

Previsioni di acquisto a tre mesi

Elettrodomestici:
riprendono quota le previsioni d’acquisto dei piccoli, stabili TV e Hi-Fi, segno negativo per i bianchi

Recupera quasi tre punti rispetto al mese precedente (dal 22,9 al 25,6%) la quota di quanti, nei prossimi tre mesi, si dicono interessati ad acquistare un piccolo elettrodomestico. Meno pronunciata (dal 17,3 al 17,5%) quella di TV video e Hi-Fi. Segno negativo, sempre rispetto a luglio (dal 14,5 al 13,8%), per i bianchi (freddo, lavaggio e cottura). Calano, sempre rispetto a luglio, o restano stabili anche gli importi medi preventivati: da 876 a 877 € per i bianchi, da 805 a 762 per i bruni e da 207 a 204 per i piccoli.

Elettronica di consumo:
bene la telefonia; previsioni al ribasso per i pc, mentre tengono quelle di foto, videocamere e dei tablet

Dopo la contrazione del mese precedente, sale al 19% la quota d’intervistati pronti a varcare la soglia di un negozio per comperare telefoni cellulari (a luglio erano il 17,9%), comodamente acquistabili con carte di credito a basso plafond. Trend opposto per pc e accessori: il 20,5% di luglio si è ridotto al 19,4. Stabili quelle di foto e videocamere (dal 12,4% di luglio si è passati al 12,3 di agosto) e quelle per i tablet (il 10,7 del mese precedente viene confermato ad agosto). In tema d’importo medio di spesa previsto, tutti i valori sono in diminuzione: 596 € per i pc (da 623€ del mese precedente), 435 per i tablet (da 441), 352 per foto e videocamere (da 360) e 301 € per la telefonia (da 303).

Auto e moto:
Crescono le previsioni di acquisto per auto usate. Stabili quelle per vetture nuove e motoveicoli.

Sale la percentuale di Italiani che nei prossimi tre mesi si apprestano a comprare un’auto usata (dal 5,9 di luglio al 7,1% di agosto), magari informandosi per preventivi prestiti. Stabile invece (dal 9,1 al 9,3%) la percentuale di coloro che intendono acquistarne una nuova. Cala invece (dal 4,4 al 4,2%) l’incidenza di quanti si apprestano a comperare una moto o uno scooter. Per ciò che concerne i livelli massimi di spesa, quelli per le due ruote scendono da 3.307 a 2.821 €, insieme a quelli previsti per auto nuove che passano da 18.584 a 18.098 €; mentre quelli per auto usate salgono da 6.797 a 7.125 €.

Casa e arredamento:
si contraggono le previsioni sull’acquisto di nuove case e di complementi d’arredo; stabili quelle per le ristrutturazioni.

Scende al 4,1% (dal 5 del mese precedente) la quota di quanti intendono comprare casa; per le ristrutturazioni si registra invece un lieve aumento nella propensione a 3 mesi: da 8,5 a 8,7. Per i mobili, infine, il 15,5% di luglio si contrae al 14,7%. Per questi ultimi, la previsione di spesa massima è in contrazione: da 3.002 a 2.694€.

Tempo libero:
Volge al termine la stagione estiva e si contraggono le previsioni di acquisto per viaggi e vacanze; risalgono quelle del fai – da – te e dell’attrezzatura e abbigliamento sportivi

Scende al 34,7% (dal 38,6) la quota di Italiani che da qui a tre mesi si appresta a comperare un pacchetto – vacanze; le intenzioni di acquistare attrezzature e abbigliamento sportivi passano dal 18,9 al 20,1% e salgono dal 23 al 24,7% le intenzioni per il fai – da – te.

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Osservatorio Findomestic di luglio 2012: non migliora il grado di fiducia degli italiani, dei quali uno su due non andrà in vacanza

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  • 16 Luglio 2012

Non migliora il grado di fiducia degli Italiani, che resta inchiodato a quota 3,2 punti, esattamente come il mese scorso. L’edizione di luglio dell’Osservatorio mensile Findomestic sui consumi dei beni durevoli non è foriera di quell’inversione di tendenza tanto auspicata da tutti. La scala di misurazione della fiducia, lo ricordiamo, va da 1 a 10 e ha la sua soglia positiva fissata a 7. Stabile anche il trend su base regionale, con Nordest e Nordovest che continuano ad avere i dati meno ottimisti. Migliora invece la fiducia dei più istruiti mentre è in calo quella degli intervistati con il grado d’istruzione più basso.

Cala la quota rappresentata da quanti, da qui a un anno, si dicono intenzionati a incrementare il proprio livello di risparmio. Dopo il picco del 16% toccato il mese scorso, i dati raccolti a giugno evidenziano come questa quota sia arretrata all’11%. Un dato in linea con il trend registrato nei primi tre mesi dell’anno.

Ciò che più colpisce delle rilevazioni effettuate a giugno è che nel 2012 molti Italiani, proprio alla luce delle incertezze che contraddistinguono il quadro economico, rinunceranno alle tradizionali vacanze estive, decidendo di rimanere a casa propria e risparmiare. Al 30 giugno scorso, infatti, solo il 54% della popolazione attiva ha dichiarato che si regalerà un periodo di ferie, l’anno scorso erano invece il 69%. Per quanto riguarda la destinazione, 3 intervistati su 4 resteranno in Italia.

Previsioni di acquisto a tre mesi

Elettrodomestici:
propensione all’acquisto in aumento per tutte le categorie: bianchi, bruni e piccoli

Sono registrate in aumento le previsioni di acquisto per tutte e tre le tipologie di elettrodomestico: bianco (freddo, lavaggio e cottura), bruno (TV, video, Hi-Fi) e piccolo. I primi vedono passare da maggio a giugno dal 13,6 al 14,4% la quota di coloro che si dicono intenzionati “sicuramente” o “probabilmente” a comperare uno di questi prodotti; per i secondi, dal 17,3 al 18,2%; mentre per gli elettrodomestici piccoli si sale dal 21,5 al 23,2. Allo stesso tempo, però, sempre tra maggio e giugno, calano tutti gli importi massimi di spesa ipotizzati: da 911 a 831 euro per i bianchi; da 846 a 778 per i bruni; da 225 a 210 euro per i piccoli. In relazione a questi budget, vengono molto utilizzate le carte di credito per fare acquisti.

Elettronica di consumo:
previsioni in ascesa per tutte principali le categorie di prodotto: smartphone, tablet, pc. Restano stabili quelle per foto e videocamere

Salgono dal 18% al 19% gli Italiani che sono pronti a comprare uno smartphone e passano dal 9 all’11 quelli che invece si accingono a dotarsi di un tablet. Passano poi dal 17 al 18% quanti si dicono intenzionati ad acquistare un pc o un accessorio informatico. Stabili al 12% coloro i quali vogliono comprare una fotocamera o una videocamera. Circa gli importi di spesa, i più elevati fanno riferimento ai tablet, con un valore di 450 euro (in leggero calo rispetto ai 461 del mese precedente). La flessione maggiore si registra per le fotocamere: i 290 euro messi a budget a maggio sono diventati 222.

Auto e moto:
risalgono le intenzioni d’acquisto per le auto nuove, calano quelle per i veicoli usati e per gli scooter

Passano dal 7.4 all’8,2% gli Italiani che nei prossimi tre mesi sono sostanzialmente certi di acquistare una vettura nuova; a tale proposito, aumentano parallelamente le richieste di preventivi per prestiti. Calano, invece, dal 5,4 al 5,1 quelli che pensano di comprare un’auto usata. E anche per gli scooter, la percentuale di “pronti all’acquisto” scende al 4,6%, dal precedente 5%. Per le auto nuove prosegue il trend discendente del valore massimo di spesa preventivato: dai 17.935 euro di maggio si è passati, a giugno, a 16.614 euro.

Casa e arredamento:
il mercato immobiliare resta stabile. Cresce leggermente la domanda per mobili e complementi d’arredo

Resta ancora al 4,7% di maggio la quota di italiani che nei prossimi 90 giorni compreranno casa. Sale di poco meno di un punto (da 7,7 a 8.6) quella di chi, invece, si appresta ad acquistare un immobile usato. Per il mercato dei mobili, infine, lieve rialzo: da 14,7 a 15,5%. Correzione all’insù anche per gli importi massimi di spesa. A giugno è stata preventivata una cifra massima di 3.285 euro. A maggio, ci si era fermati a 3.176.

Tempo libero:
la crisi si fa sentire. Nessuna impennata degli acquisti di viaggi e vacanze in vista della stagione estiva. Previsioni stabili.

Cresce appena di due punti, dal 36 al 38% la quota di Italiani che si appresta a comprare un pacchetto vacanze. A giugno 2011 la quota era pari al 46%. Attrezzature e abbigliamento sportivo subiscono tra maggio e giugno una leggera flessione: – 2 punti (dal 22 al 20%).

Il presente comunicato e i precedenti sono disponibili on-line:
http://www.adhoccommunication.it; www.findomestic.it

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Comunicati

Prestiti per statali, tutte le opzioni per ottenere finanziamenti

Un trasloco, la casa, la macchina, un matrimonio o spese improvvise di tipo medico: sono moltissime le motivazioni che spingono una persona o un nucleo famigliare a chiedere un prestito . Si tratta di un’esigenza naturale, anche se negli ultimi anni la stretta delle banche a causa della crisi ha portato alla necessità, da parte del richiedente, di offrire maggiori garanzie sulla capacità di solvere il debito nei tempi stabiliti.

Anche le condizioni dei prestiti per statali possono variare molto a seconda del tipo di contratto (determinato o indeterminato), dell’anzianità e dell’importo richiesto. Le possibilità più utilizzate sono quelle offerte anche ai dipendenti privati: si va dalla cessione del quinto, che sottrae ogni mese dalla busta paga fino al 20% dello stipendio, ai prestiti con delega di pagamento, che prevedono una rata fino a un terzo della retribuzione, al consolidamento dei debiti precedentemente contratti. Le condizioni migliori, come per il settore privato, vengono proposte a chi ha un lavoro a tempo indeterminato; tuttavia gli iscritti all’INPDAP, lavoratori e pensionati, possono godere di particolari convenzioni per prestiti a condizioni agevolate.

Sono dipendenti statali i ferrovieri, i dipendenti ministeriali, gli insegnanti, i poliziotti, i carabinieri, i finanzieri e gli ufficiali e sottufficiali di esercito, marina e aeronautica.

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