La pasta ha mantenuto nel corso dei secoli le sue prerogative e connotazioni, pur prestandosi a sempre nuove interpretazioni, fino a quelle più attuali dei grandi Chef contemporanei. Pastificio Fabianelli individua nel grande assortimento di formati, uno dei segreti di questa versatilità ed ecletticità: spaghetti, penne, tortiglioni e così via è impossibile non trovare la pasta giusta per qualunque condimento.
L’Italia è da sempre la culla di una creatività e una fantasia che hanno trovato ampia espressione anche nella capacità di inventare e produrre un numero impressionante di formati di pasta. Catalogarli tutti è un’impresa a dir poco ardua, si è giunti ad individuare più di 300 forme diverse che variano da regione a regione e molto frequentemente anche da città a città.
Formati giunti fino ad oggi grazie a tradizioni tramandate di padre in figlio come accaduto nel Pastificio Fabianelli, che dal 1860 produce pasta di semola di grano duro. Una genialità che si manifesta ugualmente attraverso i nomi presi dalla zoologia (farfalle, orecchie di asino, conchiglie) dalla botanica (nocciole, sedani, gramigna), dalla religione (capelli d’angelo, paternostro, strozzapreti).
Ogni formato presente nel catalogo Fabianelli esprime un carattere proprio, una tradizione che lo lega ad un angolo del paese, una specificità di piatti e usi culinari. Dallo spaghetto alle orecchiette, dalle penne agli ziti, dai maccheroni allo sverzino (formato di pasta creato e prodotto in esclusiva da Fabianelli).
Un discorso a parte merita lo spaghetto, così amato, apprezzato e conosciuto in tutto il mondo da essere diventato una vera icona del Bel Paese. L’amore per gli spaghetti è a dir poco intramontabile: il preferito non solo tra le “paste lunghe” è il re incontrastato delle vendite. Il suo nome fu registrato per la prima volta nel 1819, quando nel Dizionario della Lingua Italiana di Tommaseo e Bellini, alla voce spago si faceva riferimento a una “minestra di spaghetti”.