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REGALARE ARTE 2011: Arte sotto l’albero

Dopo le due mostre ospitate all’interno del circuito del Festival della Fotografia di Roma, “La scelta di Maria” di Chiara Coccorese e “Metropolis” di Stefano David e dopo la prima personale delle sculture di Tommaso Pellegrini
la Galleria Fondaco ripropone in collettiva le opere dei suoi artisti.

Dal 24 novembre al 24 dicembre, con due giorni di festa – venerdì 2 e sabato 3 dicembre – la Galleria Fondaco ospiterà nuovamente Arte sotto l’albero, opere a partire da € 30,00 per sostenere l’impegno di sempre: divulgare, diffondere e rendere accessibile l’arte, cogliendo ogni occasione, soprattutto quella di un regalo importante.
Gli straordinari multipli in carta e in resina di Enrico Castellani, le incisioni e le litografie mini e maxi di Maria Angeles Vila, le serigrafie dei Cuori di  Mojmir Ježek, i multipli in bronzo di Loredana Baldin e di Tommaso Pellegrini, le fotografie di Dino Ignani, di Chiara Coccorese, di Luca Donnini, di Stefano David, l’arte ri_prodotta e ri_producibile, anche di nomi già molto conosciuti come Mario Ceroli e Piero Guccione, in mostra insieme alle opere uniche di Gerdine Duijsens, di Cristiana Pacchiarotti, di Irene Campominosi,  per offrire un’ampia possibilità di scelta.

Regalare arte è alla sua terza edizione con l’idea di cogliere l’occasione del Natale per fare un regalo d’arte.
La Galleria Fondaco offre un’ampia e diversificata offerta d’arte accessibile per chi vuole arte da acquistare per se, da regalare, da utilizzare nella comunicazione.
Opere di pittura, fotografia, scultura, grafiche e oggetti d’arte, fino a 6.000,00 euro

 

GALLERIA FONDACO
ARTE SOTTO L’ALBERO
24 novembre – 24 dicembre 2011
a cura di Francesca Marino e Flora Ricordy

Venerdì 2 e sabato 3 dicembre due giorni di festa alla Galleria Fondaco.

Orario dicembre: da lunedì a sabato 10.00-13.30 e 16.00-19.00

GALLERIA FONDACO
Via degli Zingari 37 Roma
T. +39 06 4873050
[email protected] – www.fondaco.eu

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TOMMASO PELLEGRINI-Sculture e video

Galleria Fondaco – Roma – via degli Zingari 37- giovedì 27 ottobre 2011 – ore 19.00

 

Inaugurazione della prima esposizione romana delle opere di Tommaso Pellegrini

La bellezza e il mistero dell’arte primitiva americana e aborigena australiana contaminata da Rothko e dalla pop-art americana e cinese di fine anni ’90, opere in legno, terracotta e bronzo, figure totemiche e fortemente simboliche che sempre richiamano al figurativo anche quando tendono all’astrazione. Tommaso Pellegrini è un giovane artista che ha integrato la formazione artistica con esperienze vissute con gli indiani d’America e con gli aborigeni australiani che lo hanno avvicinato alla cultura sciamanica, parla 5 lingue, ha attraversato la Cina del nord, la Mongolia, la Siberia, il Canada e l’Australia.
I suoi video riescono, con la stessa naturalezza riconoscibile nelle sculture, a regalare una fresca e leggera passeggiata per le vie di Barcellona, ma anche ipnotiche e ossessive evocazioni di ritmi tribali o riti magici propiziatori.

Sono Tommaso Pellegrini, sono un artista di 32 anni, dopo essermi laureato in cinese e arte cinese antica e contemporanea e aver vissuto in Cina ho cominciato a lavorare come architetto di interni e a dedicarmi a quella che era l’espressione artistica più vicina ai miei gusti.

Sono rimasto affascinato dai racconti degli indiani d’America e degli aborigeni australiani – con i quali ho vissuto per un breve periodo di tempo –  per un semplice motivo: il loro rapporto con la natura e la magia del mondo degli animali; mi sono dedicato quindi alla scultura lignea e alla terracotta cercando di imitare la bellezza e il mistero dell’arte primitiva americana e aborigena australiana ispirandomi anche a Rothko e alla pop-art americana e cinese (di fine anni ’90).

Ho trovato, in materiali come legno e bronzo e nella figura del totem, una forma di arte spirituale  semplice e basica e ho cercato di unirla al design contemporaneo. Ho un master in design e architettura di interni a Barcellona.

Con la terracotta cerco invece di esprimermi nell’arte figurativa, che per me è sempre una sfida e una tradizione antica da non perdere mai.

Mi appassiono anche di musica, suonando flauto shakuhachi, clarinetto e contrabbasso, amatorialmente.

Ho frequentato  l’istituto d’arte etnico di Pechino, l’Accademia d’arte di Carrara e l’Istituto per la lavorazione delle pietre dure Pietro Tacca, ho lavorato per “Circo Massimo” (Raitre), parlo 5 lingue e ho viaggiato attraversando la Cina del nord, la Mongolia, la Siberia, il Canada e l’Australia nella ricerca dei simboli totemici che contraddistinguono le culture sciamaniche di questi luoghi.

In giovane età poi ho avuto la fortuna di partecipare e assistere a delle cerimonie sciamaniche pellerossa (Huicioles) per vari periodi.   Settembre 2011

 

 

TOMMASO PELLEGRINI

Sculture e video

27 ottobre-12 novembre 2011

GALLERIA FONDACO

Via degli Zingari 37 – Roma

Lunedì-Venerdì 10.00-13.30 / 16.00-19.00

Sabato 10.00-13.30 / pomeriggio su appuntamento
Mostra a cura di Francesca Marino e Flora Ricordy

L’artista sarà presente all’inaugurazione

Contatti: +39.06.4873050 
www.fondaco.eu
 [email protected]

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Mostra fotografica METROPOLIS di Stefano David

Galleria Fondaco – Roma – via degli Zingari 37- mercoledì 12 ottobre – ore 18.00

 

Inaugurazione della mostra fotografica Metropolis di Stefano David

In occasione della X edizione di FotoGrafia, Festival Internazionale di Roma

Metropolis è una selezione di 15 fotografie riprese in multiesposizione del lavoro che Stefano David conduce dal 2005 sull’area della Tangenziale Est di Roma. La mostra, curata da Francesca Marino e Flora Ricordy con Cristiano Armati, inaugura mercoledì 12 ottobre e rimarrà fino a martedì 25. L’ingresso è gratuito ed è visitabile dal lunedì al venerdì dalle ore 10 alle 13.30 e dalle ore 16 alle 19, il sabato solo la mattina. Tutte le fotografie sono multiesposizioni in ripresa, realizzate in analogico, con pellicola in bianco e nero, stampate ai sali d’argento su carta baritata.

Nell’ambito della X edizione di FotoGrafia, Festival Internazionale di Roma, la Galleria Fondaco presenta Metropolis con 15 fotografie selezionate dalla serie omonima di Stefano David, che raccontano della città e del suo divenire, di una strada e di una zona di Roma, quella della Tangenziale Est, che percorsa e ripercorsa, è sempre la stessa ma è diversa ogni volta e, nella sua ripetizione, crea nuove realtà, diverse, immaginifiche, oniriche, reali e irreali al tempo stesso. Come nel film di Fritz Lang, dove è essenziale la composizione dell’inquadratura, che crea un vero e proprio universo visionario senza ostacolare la narrazione della storia, così Metropolis di David racconta la complessità della città, a partire dalle contraddizioni che la caratterizzano e la attraversano. E l’associazione tra le foto di David e il capolavoro di Lang non riguarda solo il carattere evocativo e visionario delle immagini, anche la tecnica – l’impiego delle multiesposizioni in ripresa – nel 1927 un’assoluta innovazione – creano nelle foto, come nel film, astrazioni visionarie evocando realtà e spazi fuori dal tempo.

Tutte le fotografie sono multiesposizioni in ripresa, realizzate in analogico, con pellicola in bianco e nero, stampate ai sali d’argento su carta baritata.

 

… Di Stefano David, romano, classe 1970, possiamo dire che si tratta di un fotografo dotato di una qualità rara. Le sue immagini non vedono, ma sentono la luce. Soltanto con questa premessa è possibile accostarsi a Metropolis, il progetto sulla città che David sta portando avanti dal 2005, scegliendo Roma – teatro niente affatto virtuale di un nuovo capolavoro di Fritz Lang – come soggetto di un ritratto ambientale eseguito nei termini di lunga durata propri del reportage. Le immagini di David sentono la luce perché, nel catturarla, non si muovono nei luoghi-simbolo di Roma – «simbolo», oramai, soltanto di un vecchio modo di stampare cartoline turistiche e di vedere le cose. Ma lasciando al consumo di memorabilia storiografiche la cupola di San Pietro, il Colosseo e la Lupa Capitolina, puntano con decisione verso il vero monumento alla contemporaneità romana: i quartieri San Lorenzo, Casilino e Prenestino nella loro intersezione con l’arteria ad alto scorrimento da cui sono sovrastati, la famigerata Tangenziale. …  e ancora … sbaglierebbe di grosso chi, accostandosi alla multiesposizione di Metropolis, interpretasse la scelta di una simile tecnica come generico omaggio alla teoria del caos, come un tributo pagato alla divinità laica del post-modernismo. Al contrario, artisticamente parlando nel lavoro di Stefano David c’è quello stesso, rigoroso ritorno all’ordine proprio del grande romanzo ottocentesco: una volontà di oltrepassare l’era del concettuale per tornare a confrontarsi con il saper fare. Ed è una porta sottile – precisamente il punctum delle fotografie di David – quella attraverso la quale l’indistinta continuità del reale urbano finisce per produrre senso grazie a una tecnica ormai antica come quella che porta i sali d’argento a impressionare la carta baritata.  (Cristiano Armati, ottobre 2011)

 

Stefano David è nato a Roma nel 1970 da padre italiano e madre greca.

Si è diplomato come fotografo e stampatore presso l’Istituto di Scienza e Tecnica di Roma. Tra il settembre 2004 e l’aprile 2005 concentra la sua attenzione sugli spazi urbani della città di Roma ed è da questa osservazione e riflessione sulla realtà urbana contemporanea che è nato il lavoro fotografico Metropolis.

Negli ultimi anni opere di Stefano David, parte di diversi progetti fotografici, sono state esposte in occasione di mostre collettive e personali e sono entrate a far parte dell’archivio di diverse gallerie.

In particolare, anticipazioni di Metropolis a Milano, Firenze, Roma, Frascati, Benevento.

 

METROPOLIS Fotografie di Stefano David

GALLERIA FONDACO

Via degli Zingari 37 – Roma

Lunedì-Venerdì 10.00-13.30 / 16.00-19.00

Sabato 10.00-13.30

Mostra a cura di Francesca Marino e Flora Ricordy con Cristiano Armati

Testo critico Cristiano Armati

L’artista sarà presente all’inaugurazione

Contatti: +39.06.4873050 
www.fondaco.eu [email protected]

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