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METANO QUASI PURO “Biogas, i nuovi mostri”

“Biogas, i nuovi mostri”
Ferrara è di certo nel numero delle provincie prese di mira dalla speculazione biomassista e biogasista. una corsa al biogas, allo stravolgimento dell’agricoltura che sarebbe incomprensibile se non fosse per i super-profitti di pochi che intendono approfittare di scandalosi incentivi (pagati da tutti i cittadini, compresi quelli – i danni e le beffe – che subiscono gravi disagi per la presenza delle centrali sul loro territorio).
Le polemiche sul biogas arrivano da ogni parte d’italia, come presidente del dipartimento sicurezza di italia garantista cerchero’ con tutte le mie forze di oppormi a questo scempio che distrugge la coltivazione,il panorama,della nostra amata PATRIA.
Molti impianti, sono costruiti vicino ai centri abitati , facendo infatti riflesso anche sui cittadini ; per questo il MOVIMENTO ITALIA GARANTISTA presenterà
una mobilitazione popolare. una delegazione del MOVIMENTO guidata dal presidente nazionale del dipartimento sicurezza Domenico Marigliano , incontrera’ i rappresentanti dei comitati cittadini  che lottano contro questi nuovi mostri.Con il nostro intervento cercheremo di portare la voce le preoccupazioni,delle varie popolazioni
perche’  la situazione e’  molto chiara che il biogas, prima di potere essere immesso nella rete di distribuzione, dev’essere convenientemente depurato dai numerosi composti inerti o dannosi che contiene: anidride carbonica, in primo luogo, ma anche idrogeno solforato (fortemente corrosivo) ed altri composti organici ed inorganici. pertanto continua il presidente del dipartimento sicurezza italia garantista Marigliano, che per avere un   METANO QUASI PURO si usa  L’UPGRADING.
Questo processo, che prende il nome di “upgrading”, si realizza facendo passare il biogas attraverso opportuni reattori cilindrici, con l’aiuto di acqua e sostanze altamente porose, che rendono l’impianto simile a una minuscola raffineria. pericolosa per la salute delle persone e dell’agricoltura. Pur di guadagnare si distrugge questo e’ sbagliato e per questo noi di ITALIA GARANTISTA  siamo pronti a dare battaglia.

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E’ finita l’emergenza neve ma non quella del trasporto pubblico: Roma-Ostia ancora in tilt, insorge il Movimento Italia Garantista

Pierpaolo Zaccai, presidente del Movimento Italia Garantista: “Avvieremo una raccolta firme ed un’interrogazione parlamentare sul funzionamento del servizio pubblico. Un pool di legali guidati dal v.presidente Domenico Stamato sta predisponendo una class-action contro Atac per i disagi quotidiani provocati agli utenti”

“Basta con i continui ritardi sulla Roma-Lido – afferma il presidente del Movimento Italia Garantista Pierpaolo Zaccai – Tutti i cittadini hanno diritto ad un servizio pubblico funzionante e tale da garantire il raggiungimento del posto di lavoro in un determinato lasso di tempo. Questo non accade più su alcune tratte ferroviarie che uniscono Roma al suo hinterland ed in particolare al litorale. E’ una situazione che non abbiamo più intenzione di tollerare, per questo abbiamo dato mandato ai nostri avvocati, guidati dal v. presidente di Italia Garantista avv. Domenico Stamato, di preparare una “class-action” contro ATAC per i disagi provocati quotidianamente agli utenti del litorale romano, residenti nel XIII e XII Municipio e nei vicini comuni di Pomezia-Torvajanica e Fiumicino, trasformando 25 chilometri di ferrovia in un viaggio da incubo. Da giugno il biglietto di bus e metropolitane (Roma-Lido compresa….) aumenterà del 50% – ma il servizio, come si registra tutti i giorni, va peggiorando, questo significa costringere migliaia di persone che lavorano e studiano a Roma a vivere in maniera precaria, senza diritti o garanzie. Viaggiare nelle attuali situazioni di estremo disagio con vagoni gremiti, pochi posti a sedere per un tragitto che supera i 35 minuti e soprattutto le continue interruzioni, provocate da guasti tecnici che si “intervallano” agli “incidenti” provocati dal maltempo, per finire con le sospensioni del servizio dovute alle agitazioni sindacali indette dalle diverse sigle, non può certo definirsi un “servizio” pubblico per il quale si può chiedere il pagamento di un biglietto. Da qui una class-action, a tutela soprattutto degli abbonati e dei pendolari, le categorie più penalizzate da questa situazione estrema”.
Quanto accaduto lo scorso 15 febbraio, ad esempio, con due treni in tilt per il ghiaccio che ha bloccato le aperture idrauliche dei vagoni, non può e non deve più accadere in un paese civile, le scene di una ressa furiosa per entrare nei vagoni già pieni all’inverosimile come quelle viste ad Acilia, Casalbernocchi e Vitinia, dove, degli utenti esasperati sono scesi sui binari ritardando ulteriormente la ripresa del servizio, non devono più verificarsi. Si tratta di episodi che ripropongono per l’ennesima volta la problematica del collegamento del litorale con il centro città. A Roma si continuano a costruire nuovi quartieri ma le strade per raggiungere il centro città sono sempre e solo la Cristoforo Colombo e la Via del Mare. Il XIII Municipio conta una popolazione di quasi 300 mila abitanti e, per fare un raffronto, Messina è la 13^ città italiana in base alla popolazione residente, con poco più di 242 mila abitanti. È arrivato, pertanto, il momento di rivedere il sistema del trasporto pubblico del litorale, senza trincerarsi dietro l’alibi della mancanza di risorse e della crisi economica…ma i soldi del ammodernamento della linea stanziati da anni dove sono finiti….?
Adeguati investimenti nei trasporti pubblici su “ferro” consentirebbero positivi risparmi in termini di consumi di carburante da parte dei cittadini che usano i mezzi privati, diminuzione del traffico veicolare, abbattimento dei costi “umani” con la riduzione dei sinistri stradali, diminuzione delle giornate lavorative perse per l’impossibilità di raggiungere il posto di lavoro e, non ultimo, un decremento dell’inquinamento atmosferico.
“È ora di passare dalle parole ai fatti. – continua Zaccai – La “cura del ferro” non deve essere uno slogan elettorale ma un obiettivo da raggiungere nel più breve tempo possibile. Un milione di persone (da Ostia, Torvajanica, Fiumicino fino al Torrino-Tor di Valle) non possono aspettare ancora. Oltre la ferrovia, infatti, non meno felice è la situazione del trasporto su gomma con le principali arterie che collegano il mare alla capitale (Cristoforo Colombo,Via del Mare e pontina) che risultano del tutto inadeguate a garantire una idonea via di collegamento tra le importanti realtà abitative da esse attraversate”.
Il Presidente del Movimento Italia Garantista Pier Paolo Zaccai annuncia clamorose forme di protesta, a partire da una raccolta di firmeper una petizione da inoltrare al Sindaco di Roma Capitale Gianni Alemanno, al Presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti ed al Presidente della Regione Lazio Renata Polverini.
“In questo modo – prosegue Zaccai – la politica non potrà fare il solito scarica a barile e rimpallarsi la responsabilità lasciando che il problema ricada sulle spalle dei cittadini che non hanno a disposizione auto blu per raggiungere il posto di lavoro. In secondo luogo, promuoverò sulla situazine della Roma-Lido e del trasporto pubblico che unisce il litorale a Roma un’ interrogazione parlamentare al Ministro dei trasporti”.

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FINITA L’EMERGENZA NEVE MA NON QUELLA DEL TRASPORTO PUBBLICO … ANZI!

FINITA L’EMERGENZA NEVE MA NON QUELLA DEL TRASPORTO PUBBLICO … ANZI! IL MOVIMENTO “ITALIA GARANTISTA” ANNUNCIA BATTAGLIA CON UNA RACCOLTA DI FIRME TRA LA CITTADINANZA E STUDIA LA POSSIBILITA’ DI AVVIARE UNA CLASS ACTION CONTRO METREBUS S.P.A.   
Gli abitanti di Ostia, Ostia Antica, Acilia, Casal Bernocchi, Vitinia che utilizzano la ferrovia “Roma-Lido” stanno vivendo, da inizio settimana, delle mattine da incubo. Dalle 6 in poi, nelle ore in cui i pendolari devono raggiungere la città per recarsi ai luoghi di lavoro, all’università o a scuola, si registrano, ormai quotidianamente, disservizi sulla linea, con ritardi estenuanti e soppressioni di corse. In particolare, la mattina del 15 febbraio, intorno alle ore 8, sono saltate almeno un paio di corso verso Piramide ed il primo treno utile ha viaggiato con una carrozza chiusa, in quanto inutilizzabile per un guasto tecnico.
Il convoglio si è riempito immediatamente alle prime stazioni,cosicché ad Acilia i numerosi cittadini che si accalcavano sulla banchina non sono riusciti a salire sul treno.
La stessa scena si è ripetuta alla stazione di Casal Bernocchi, ma qui l’esasperazione ha prevalso e decine di utenti sono scesi sui binari per protestare contro i continui disservizi della linea “Roma-Lido”. Sono intervenuti gli addetti alla vigilanza della stazione e una pattuglia dei Carabinieri per cercare di ristabilire la calma e ha prevalso il buon senso. La protesta è subito rientrata e i binari sono stati liberati in considerazione che il blocco della linea non poteva che ripercuotersi negativamente sui pendolari stessi,che già erano in ritardo verso il luogo di lavoro o di studio.
L’episodio ripropone per l’ennesima volta la problematica del collegamento del litorale con il centro città. Si continuano a costruire nuovi quartieri ma le strade per raggiungere Roma sono sempre e solo la Cristoforo Colombo e la Via del Mare. Allora i mezzi pubblici??! La ferrovia “Roma-Lido” è stata costruita da Mussolini e ….forse lì si è fermata. Circolano convogli con almeno 30 o 40 anni di servizio, ma che ormai mostrano inequivocabilmente la loro veneranda età, con sempre più frequenti rotture.
Non mancano poi i furti di rame, come è avvenuto lunedì 13 febbraio, e gli imprevisti del maltempo.
Il XIII Municipio conta una popolazione di quasi 300 mila abitanti e, per fare un raffronto, Messina è la 13^ città italiana in base alla popolazione residente, con poco più di 242 mila abitanti.
Orbene, questa “grande città” che è il XIII Municipio è collegata alla Capitale con due sole strade e con una ferrovia dell’età mussoliniana. È arrivato il momento di rivedere il sistema del trasporto pubblico di Ostia e del circondario, senza trincerarsi dietro l’alibi della mancanza di risorse e della crisi economica! Adeguati investimenti nei trasporti pubblici su “ferro”
consentirebbero positivi risparmi in termini di consumi di carburante da parte dei cittadini che usano i mezzi privati, diminuzione del traffico veicolare,abbattimento dei costi “umani” con la riduzione dei sinistri stradali, diminuzione delle giornate lavorative perse per l’impossibilità di raggiungere il posto di lavoro e, non ultimo, un decremento dell’inquinamento atmosferico. È ora di passare dalle parole ai fatti. La “cura del ferro” non deve essere uno slogan elettorale ma un obiettivo da raggiungere nel più
breve tempo possibile. I cittadini di Ostia sono stanchi di aspettare! Non meno felice è la situazione del trasporto su gomma con le principali arterie che collegano la città lidense alla capitale (Cristoforo Colombo e la Via del Mare) che risultano del tutto
inadeguate a garantire una idonea via di collegamento tra le importanti realtà abitative da esse attraversate.
Ecco quindi che il Presidente del Movimento Italia Garantista Pier Paolo Zaccai

 annuncia clamorose forme di protesta quali la raccolta di firme da inoltrare al Sindaco di Roma Capitale Alemanno, al Presidente della Provincia di Roma ZINGARETTI ed al Presidente della Regione Lazio POLVERINI. Prosegue Zaccai “in questo modo la politica non potrà fare il solito scarica a barile e rimpallarsi la responsabilità lasciando il problema sui
cittadini che a differenza loro non si muovono per raggiungere il posto di lavoro con le auto blu!
Promuoverò altresì una interrogazione parlamentare al Ministro dei trasporti. In questa battaglia intendo coinvolge un pool di legali specializzati coordinati dal Vice Presidente del Movimento Italia Garantista, Avv. Domenico Stamato, il quale si farà promotore di ogni iniziativa volta a costruire un efficace class action a tutela dei pendolari consumatori lesi nei propri diritti ”.

 

 

la redazione di Italia Garantista.

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