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Napoli: Palazzo Doria D’Angri capolavoro dell’architetto Vanvitelli nel quale nacque lo stato italiano

Chi si appresta a visitare l’ammaliante città partenopea, non può certamente prescindere dal recarsi nel sontuoso Palazzo Doria D’Angri, ubicato in posizione di privilegiata centralità strategica, precisamente in Piazza Sette Settembre, limitrofa alla Piazza del Gesù, a Palazzo Reale, al Teatro San Carlo, alla Chiesa di Santa Chiara, allo storico Bar Gambrinus. La tradizione lo lega saldamente alla Storia d’Italia, poiché il 7 Settembre 1860, Giuseppe Garibaldi ospitato in loco, affacciandosi dal balcone principale adiacente al suggestivo salone degli specchi, pronunciò il discorso ufficiale sull’annessione del Regno delle due Sicilie al novello Stato italiano, consacrando nei secoli la valenza simbolica di questo aristocratico edificio. 

Oggi, rimasto intatto nel sua coreografica e affascinante imponenza con i suoi 1100 metri quadrati di superficie disponibile, si presta per essere adibito a innumerevoli possibilità di fruizione: congressi, conferenze, riunioni, eventi, cerimonie, feste, manifestazioni e comizi politici, zone museali, sede di scuole, accademie, università, mostre d’arte e iniziative culturali.  Inoltre, essendo dotato di 9 eleganti stanze con bagno, può essere utilizzato anche come esclusivo alloggio dalla moderna e confortevole impostazione.

Sulle caratteristiche distintive riguardanti la struttura e le decorazioni è primario menzionare l’opera autorevole svolta dagli architetti Luigi e Carlo Vanvitelli, che all’epoca ne hanno acquisito la committenza del progetto, così come di quello sulla Reggia di Caserta, che offre interessanti parallelismi di somiglianza. Vanno poi citati altri rinomati professionisti dell’epoca del calibro di Fedele e Alessandro Fischetti, Desiderio Costantino, Girolamo Starace, Giacinto Diano, Gennaro Fiore e Francesco Longhetti, che hanno fornito la loro eccelsa competenza durante i lavori per modellare e decorare al meglio la magnifica location.

Di intensa spettacolarità sono l’affresco intitolato “L’allegoria con Mercurio, la Sapienza e la Poesia” con la sua radiosa luminosità che si trova nella volta del primo piano nobile e l’opera “L’allegoria dell’aurora” posta all’interno del salone degli specchi realizzata da Alessandro Fischetti e Desiderio e inserita sulla volta del boudoir fatto da Fiore in ornati di stucco in oro zecchino. Da ricordare il pregevole altare settecentesco appartenente alla cappella sita al secondo piano, rimasto ancora integro e in perfetta conservazione.

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Il Palazzo Doria D’angri, confermata meraviglia architettonica Napoletana, atto a svariati usi

L’atmosfera secolare di Palazzo Doria D’Angri, ubicato nella rinomata Piazza 7 Settembre, è stata lo scenario di un evento storico d’indiscussa valenza, che ancora oggi costituisce un momento decisivo per l’intera Storia D’Italia. Esattamente il 7 Settembre 1860, e da qui trae nome la Piazza, Giuseppe Garibaldi ospite in quel periodo presso il nobile Palazzo, si affacciò dalla balconata centrale e dopo aver reso omaggio simbolico al Santo Patrono protettore della città, San Gennaro, proclamò l’annessione del Regno Borbonico delle due Sicilie allo Stato Italiano appena nato. L’affascinante dimora nobile gode di una collocazione di privilegiata centralità, poiché è limitrofa alla Piazza del Gesù, a Palazzo Reale, alla Chiesa di Santa Chiara, al Teatro San Carlo, al famoso Bar Gambrinus.

Sull’origine della pregiata costruzione è stato scritto e tramandato fino ai giorni nostri parecchio materiale interessante. In particolare, si attesta che “Fu Marcantonio Doria a volere questa dimora di 1100 metri quadrati nel 1755 e per realizzarla acquistò delle costruzioni preesistenti. Marcantonio però morì prematuramente. Fu il figlio Giovanni Carlo a portare avanti il progetto del padre e affidò l’opera all’architetto Luigi Vanvitelli. Non solo la mano di Vanvitelli ha dato prestigio all’edificio, ma anche quella di Ferdinando Fuga e Mario Goffredo. Un’epigrafe posta sulla facciata nell’angolo con Via Toledo ricorda l’annuncio dell’annessione del Regno delle due Sicilie all’Italia il 7 Settembre 1860, data che in seguito diede il nome alla Piazza. Successivamente dopo il 1940 il Palazzo è stato prima adibito a filiale sede del provveditorato e poi a succursale di un’importante scuola della zona“.

Attualmente il Palazzo vanta una versatile fruibilità d’utilizzo. Infatti, è l’ideale per ospitare eventi eterogenei di tipo privato e pubblico, iniziative culturali, mostre d’arte, conferenze, congressi, riunioni, convegni politici, esposizioni museali, caffè letterario con biblioteca. Inoltre, sono presenti 9 sontuose camere corredate da bagni, da poter adibire a zona d’accoglienza lussuosa, confortevole, e dotata di moderni confort.

Nell’edificio restano custoditi nel loro massimo splendore conservativo dei capolavori di magistrale affrescatura. In particolare, spiccano nella coreografia decorativa l’opera di lucente suggestione dal titolo “L’allegoria con Mercurio, la sapienza e la poesia” posta nella volta del primo piano nobile e “L’allegoria dell’aurora” racchiusa nella celebre Sala degli Specchi realizzata da Alessandro Fischetti e Costantino Desiderio, inserita sulla volta del Boudoir in ornati di stucco d’oro fatti da Gennaro Fiore.

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Palazzo Doria D’Angri: Meraviglia Architettonica Tutta Italiana

Chi si appresta a visitare l’ammaliante città partenopea, non può certamente prescindere dal recarsi nel sontuoso Palazzo Doria D’Angri, ubicato in posizione di privilegiata centralità strategica, precisamente in Piazza Sette Settembre, limitrofa alla Piazza del Gesù, a Palazzo Reale, al Teatro San Carlo, alla Chiesa di Santa Chiara, allo storico Bar Gambrinus. La tradizione lo lega saldamente alla Storia d’Italia, poiché il 7 Settembre 1860, Giuseppe Garibaldi ospitato in loco, affacciandosi dal balcone principale adiacente al suggestivo salone degli specchi, pronunciò il discorso ufficiale sull’annessione del Regno delle due Sicilie al novello Stato italiano, consacrando nei secoli la valenza simbolica di questo aristocratico edificio.

Oggi, rimasto intatto nel sua coreografica e affascinante imponenza con i suoi 1100 metri quadrati di superficie disponibile, si presta per essere adibito a innumerevoli possibilità di fruizione: congressi, conferenze, riunioni, eventi, cerimonie, feste, manifestazioni e comizi politici, zone museali, sede di scuole, accademie, università, mostre d’arte e iniziative culturali. Inoltre, essendo dotato di 9 eleganti stanze con bagno, può essere utilizzato anche come esclusivo alloggio dalla moderna e confortevole impostazione.

Sulle caratteristiche distintive riguardanti la struttura e le decorazioni è primario menzionare l’opera autorevole svolta dagli architetti Luigi e Carlo Vanvitelli, che all’epoca ne hanno acquisito la committenza del progetto, così come di quello sulla Reggia di Caserta, che offre interessanti parallelismi di somiglianza. Vanno poi citati altri rinomati professionisti dell’epoca del calibro di Fedele e Alessandro Fischetti, Desiderio Costantino, Girolamo Starace, Giacinto Diano, Gennaro Fiore e Francesco Longhetti, che hanno fornito la loro eccelsa competenza durante i lavori per modellare e decorare al meglio la magnifica location.

Di intensa spettacolarità sono l’affresco intitolato “L’allegoria con Mercurio, la Sapienza e la Poesia” con la sua radiosa luminosità che si trova nella volta del primo piano nobile e l’opera “L’allegoria dell’aurora” posta all’interno del salone degli specchi realizzata da Alessandro Fischetti e Desiderio e inserita sulla volta del boudoir fatto da Fiore in ornati di stucco in oro zecchino. Da ricordare il pregevole altare settecentesco appartenente alla cappella sita al secondo piano, rimasto ancora integro e in perfetta conservazione.

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Baraclit celebra i 150 anni dell’Unità di Italia su Il Sole 24 Ore

17 Marzo 1861-2011. Ricorre domani il 150° anniversario della nascita d’Italia. Giuseppe Garibaldi e i suoi Mille, conclusero allora la più grande e valorosa delle Imprese italiane: unire il Paese in un solo Regno. Baraclit festeggia con orgoglio l’evento nazionale su Il Sole 24 Ore, accomunata dallo spirito patriottico di aver “costruito l’Italia” portando in 65 anni di storia i suoi prefabbricati lungo tutta la penisola.

Le realizzazioni Baraclit uniscono Nord e Sud. Una fitta rete di edifici attraversa lo stivale dalla Lombardia alla Campania, dal Piemonte alla Sardegna, per un totale di 22.000.000 di mq coperti, distribuiti su 15.000 capannoni prefabbricati. Numeri importanti il cui traguardo è stato raggiunto grazie alla qualità delle strutture Baraclit, a una rete di vendita qualificata e profondamente vicina alle realtà di ogni regione e ad un sistema logistico integrato (trasporto su gomma e rotaia) che non conosce limiti geografici.

Baraclit è presente sul territorio italiano dal 1946 con un percorso che ha visto la nota società di prefabbricatori del Centro Italia puntare alla volta di mercati più ampi e contribuire allo sviluppo del tessuto economico-sociale di un intero Paese, crescendo insieme alle aziende a cui ha dato “forma concreta”.

Nel 150° anno dalla fondazione dell’Unità di Italia, Il Sole 24 Ore dedicherà ampio spazio alle industrie e ai marchi storici che hanno “fatto” l’Italia. Un posto speciale a persone, simboli, valori ed avvenimenti per ricordarsi del nostro passato e delle origini italiane. Baraclit è una delle protagoniste nel settore dell’edilizia prefabbricata in cui da sempre si contraddistingue per innovazione, design e una forte apertura alle tecnologie verdi. I suoi edifici, dallo stile subito riconoscibile e attento ai dettagli, sono visibili in tutta la penisola con un’altissima concentrazione in Toscana.

I manufatti a marchio Baraclit, prodotti ancora oggi con cura e qualità tipicamente artigianale anche se in processi industriali, vengono spediti ovunque via treno e su camion. I suoi automezzi rosso fiammante (come le gloriose camicie garibaldine) percorrono ogni giorno il Paese in lungo e in largo, riuscendo ad alimentare fino a 25 cantieri in contemporanea. Alla sede di Bibbiena arrivano richieste di interventi costruttivi da ogni parte di Italia, isole comprese.

Domani in occasione dell’uscita eccezionale de Il Sole 24 Ore per il 150° anniversario della nascita di Italia, Baraclit lancerà il suo messaggio: “La nostra Impresa… Costruire l’Italia che lavora”. Sfidare la crisi con Solidi Valori e dar vita a una Nazione più dinamica, competitiva, unita.

Baraclit dal 1946 è leader nel settore dei prefabbricati in cemento per l’edilizia industriale e commerciale. Con una superficie produttiva di 300.000 mq e oltre 350 dipendenti, l’azienda serve il territorio nazionale e i Paesi esteri limitrofi dallo stabilimento di Bibbiena (AR), il più grande centro di prefabbricazione italiano. Baraclit si è affermata nel panorama dell’architettura industriale lanciando sul mercato strutture rivoluzionarie per innovazione, duttilità applicativa e valore aggiunto. Tra i moltissimi tentavi di imitazione, il sistema Aliant si distingue ancora oggi per l’unicità delle sue caratteristiche costruttive, architettoniche e per l’esclusivo sistema di impermeabilizzazione. Baraclit, in 65 anni di storia, ha all’attivo 15.000 strutture realizzate, oltre 22 milioni di mq coperti con un fatturato annuo di 70 milioni di euro e 2 prestigiosi premi di architettura vinti a livello nazionale, per le sedi di Prada Shoes Factory (Montegranaro, AP) e di Maglificio Gran Sasso (Sant’Egidio alla Vibrata, TE).

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