Il gatto è sicuramente uno degli animali più puliti al mondo. Chiunque abbia la fortuna di condividere la sua esistenza con un piccolo felino sa quante ore dedichi a leccarsi con grande accuratezza, favorito in questa operazione dalla particolare superficie della sua lingua.
Quest’ultima, infatti, funziona come una vera e propria spazzola “multifunzione” che, mentre rimuove polvere, peli morti e residui cutanei, aiuta il sebo naturalmente prodotto dalla cute a distribuirsi uniformemente sul manto mantenendolo idratato e protetto.
Nonostante l’indubbia efficacia di questa pulizia autonoma, il gatto necessita di una toelettatura periodica in grado di assicurargli un’igiene più profonda e una più efficace rimozione dei peli morti.
Non importa a quale razza appartenga il tuo amico: che sia corto oppure lungo con sottopelo, ogni tipologia di manto richiede cure specifiche e costanti per mantenersi sano, morbido e lucente.
In tal senso, il necessaire del tuo micio dovrà essere composto da accessori e prodotti mirati per le tre operazioni fondamentali di ogni buona toelettatura, ovvero la spazzolata, il lavaggio e il taglio delle unghie.
Spazzolare il gatto
Come spazzolare il gatto in modo da favorire al massimo la salute e la bellezza del suo manto?
Affinché il tuo piccolo amico possa trarre il massimo beneficio da questa operazione, è importante innanzitutto comprendere l’esatta tipologia del suo pelo e le sue particolari esigenze: questo accorgimento, infatti, è fondamentale per poter individuare la spazzola più adatta e per stabilire la frequenza delle spazzolate.
Se il tuo amico ha un manto lungo, fitto e con sottopelo, la spazzola ideale è quella che rimuove tutto il pelo in eccesso sciogliendo al tempo stesso tutti i nodi.
I nodi, infatti, non solo risultano fastidiosi per l’animale, ma costituiscono un terreno ideale per l’annidarsi della sporcizia e dei parassiti: rimuoverli completamente, quindi, significa eliminare il rischio di irritazioni e parassitosi.
Un cardatore, in questo senso, si rivela lo strumento più adatto per raggiungere anche il sottopelo e sciogliere ogni tipo di nodo; se il problema più urgente sono i peli morti, la spazzolata può essere supportata dall’utilizzo di uno slanatore, ovvero uno speciale rastrello con lama in acciaio e pettine a denti conici in metallo in grado di raccogliere una grande quantità di pelo senza aggredire la cute dell’animale.
Per un’azione più “soft” che unisce i benefici della spazzolata a quelli di un benefico massaggio, è possibile usare un guanto cardatore, i cui denti in plastica garantiscono una pulizia profonda ma estremamente delicata.
I manti di questo genere, particolarmente “impegnativi”, richiedono di essere spazzolati con una frequenza quotidiana, che può salire a due-tre volte al giorno nei periodi di muta.
Molto più semplice, invece, è la “manutenzione” dei manti a pelo corto: per i gatti a pelo corto, infatti, bastano una o due spazzolate a settimana con una spazzola a setole morbide.
Il “bagnetto” anche per il gatto? Assolutamente si!
Un vecchio luogo comune vuole che, a differenza del cane, il gatto non necessiti di alcun lavaggio, tanto più considerando la proverbiale antipatia del piccolo felino per il contatto per l’acqua.
In realtà, anche la cute e il manto del gatto hanno bisogno di un “bagnetto” periodico, eseguito, naturalmente, con i dovuti accorgimenti e utilizzando prodotti “ad hoc”.
Ma come lavare il gatto in modo corretto?
Assolutamente vietati, in questo senso, sono i detergenti ad uso umano: i prodotti che usiamo abitualmente per la pulizia del nostro corpo, infatti, contengono sostanze non compatibili con il ph cutaneo del piccolo felino.
In più, i saponi e gli shampoo ad uso umano sono spesso addizionati con agenti chimici e schiumogeni molto difficili da risciacquare e che possono quindi lasciare su cute e manto residui nocivi.
Per il lavaggio del micio, quindi, è indispensabile orientarsi su prodotti formulati per le sue specifiche esigenze.
Gli shampoo per gatti sono lozioni molto delicate a base di ingredienti naturali: possono quindi essere usati in tutta sicurezza anche sui soggetti più sensibili.
Le formule per il lavaggio con acqua sono studiate per essere risciacquate velocemente senza lasciare residui; grazie alla loro speciale composizione, espletano una profonda azione purificante e deodorante senza aggredire la pelle del micio.
In alternativa è possibile optare per uno shampoo a secco che nutre, deterge, ammorbidisce e deodora in modo delicato e si rimuove facilmente con una semplice spazzolata.
Entrambe le tipologie di shampoo sono disponibili in una vasta gamma di versioni e profumazioni: particolarmente delicati e benefici sono gli shampoo a base di principi attivi naturali come l’elicriso, l’aloe, la calendula e la lavanda in grado di lenire la cute in caso in eritemi e pruriti.
La frequenza dei lavaggi dipende dalla tipologia di manto e dallo stile di vita del gatto. Se il tuo piccolo amico appartiene ad una razza a pelo lungo, sicuramente avrà bisogno di un lavaggio ogni 15 giorni; per le razze a pelo corto, invece, un bagnetto mensile è generalmente sufficiente.
Allo stesso modo, se il tuo gatto è solito trascorrere molto tempo fuori casa necessiterà di bagni più frequenti rispetto ad un soggetto che vive esclusivamente in casa.
Per quanto riguarda la scelta del prodotto, gli shampoo per gatti a risciacquo sono ideali nella stagione estiva, mentre i detergenti a secco rappresentano la soluzione migliore quando
fa più freddo.
In viaggio e in tutte le occasioni fuori casa, invece, non devono mai mancare le salviettine umidificate: disponibili in varie profumazioni come talco e vaniglia, puliscono, deodorano e rendono soffice il pelo in un unico gesto e sono ideali anche per la cute delicata dei cuccioli.
Come tagliare le unghie al gatto
In linea generale, il gatto provvede autonomamente anche alla sua “manicure” pulendosi le unghie regolarmente e affilandole – ahimè – su poltrone e divani.
Nonostante ciò, i suoi artigli possono richiedere una piccola spuntatina ogni tanto: le unghie del gatto, infatti, crescono con rapidità vertiginosa e non sempre l’affilatura riesce a mantenerne la lunghezza ottimale.
Contrariamente a quanto spesso si pensi, tagliare le unghie al proprio gatto non è difficile: basta munirsi dello strumento adatto e scegliere un momento tranquillo. Premendo ogni polpastrello, si farà uscire tutta l’unghia e se ne taglierà, in senso obliquo, solo la porzione terminale senza vasi sanguigni.
Per eseguire l’operazione senza rischi è importante tenere ben ferma la zampa dell’animale ed utilizzare esclusivamente il tronchesino tagliaunghie per gatti munito di barra di sicurezza ferma-unghia.