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Orizzonte di valori 30 Aprile – 2 Maggio

La Fondazione Nuova Italia, in collaborazione con i Circoli della Nuova Italia e il Centro studi Geopolitica.info organizza alcune giornate di studio per affrontare i temi cruciali dell’attuale dibattito politico-culturale: la trasformazione dello Stato sociale, il rilancio del tema della “partecipazione”, il nuovo valore dell’ “identità” e la necessità di una più incisiva politica per la famiglia.

Si tratta di un’occasione per riflettere su come la grave crisi che stiamo affrontando non solo abbia messo in discussione consolidati equilibri economici e sociali, ma abbia anche rotto l’argine in cui il pensiero “unico” teneva compresse le spinte identitarie che si agitavano nell’animo profondo dei popoli. I valori incardinati nel nostro orizzonte – tradizione, identità e bellezza – coniugati con una rinnovata centralità della persona, possono consentirci di costruire una democrazia “attiva” e di dar vita a un nuovo modello di sviluppo in grado di arrestare il declino e di competere nei mari aperti del mondo globale.

Programma delle giornate:
• Venerdì 30 aprile
ore 16.00 Arrivo e accreditamento.
ore 16.30 Inizio lavori e saluti delle autorità.
ore 17.30 Radicare un’idea: struttura, programmi e prospettive dei Circoli della Nuova Italia (F. Biava).
ore 18.30 Pausa.
ore 19.00 Presentazione del libro “La Sfida del presente, idee e proposte per il Partito per la nazione” (G. Castellino si confronta con F. dell’Orefice).
ore 20.30 Cena.

• Sabato 1° maggio
ore 10.00 Partecipare per competere (M. Castro).
ore 11.00 La famiglia al centro della Comunità nazionale (B. Saltamartini).
ore 12.00 Obiettivo Sud (M. Taglialatela).
ore 13.30 Pranzo.
ore 15.00 Political trainer: nuovi modelli di marketing e coaching elettorale (G. Cuscusa, N. Lanza e F. Padovan).
ore 16.30 Tavola rotonda: Eclissi della democrazia? L’Occidente tra astensionismo, ansie di partecipazione e chiusure oligarchiche (G. Giorgini, G. Natalizia, A. Mellone, G. Sacco e S. Santangelo).
ore 18.00 Pausa.
ore 18.30 Role-playing: contrasto all’agro-pirateria e tutela del Made in Italy. Case history e simulazione (a cura di A. Manzo).
ore 20.30 Cena.

• Domenica 2 maggio
ore 10.00 Tavola rotonda: Quale futuro per l’Italia? Le giovani generazioni di fronte alla crisi e all’antipolitica (C. Fidanza e C. Varchi).
ore 11.30 L’identità come categoria politica (G. Alemanno).
ore 13.30 Pranzo.
ore 15.00 Consegna degli attestati di partecipazione.

Sede: Monastero di Santo Spirito (Ocre – Aquila)

Per info e accreditamenti:
Giuliano Castellino 392.4828927
Alfonso Magliocco 328.7048276
Lorenzo D’Amico   349.3917849

Contatti:
Fondazione Nuova Italia
Dott. Salvatore Santangelo
Via in Lucina, 17
00186 Roma
Tel. 06 68309342 – 06 68136735
Fax. 06 68214920

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Il Comune di Roma nel ricordo dell’eccidio delle Fosse Ardeatine

Il sindaco Gianni Alemanno ha inaugurato nel pomeriggio di ieri una targa commemorativa per le vittime italiane dell’eccidio delle Fosse Ardeatine del 24 marzo 1944. Il massacro compiuto a Roma dalle truppe di occupazione della Germania nazista, ai danni di 335 persone, rastrellate a caso tra personale civile e sanitario, militari, membri attivi della Resistenza e prigionieri italiani, fu un atto di violenza inaudita deciso dal comando nazista come l’unica risposta possibile all’attacco partigiano del giorno precedente. Il 23 marzo, infatti, in via Rasella a Roma, 12 partigiani del Gruppo di Azione Patriottica, su emanazione del CLN, uccidevano con una bomba 31 militari tedeschi. Dieci ostaggi fucilati per ogni tedesco ucciso, questa, la decisione nella notte degli ufficiali della SS. 

Per la sua barbarie, l’enorme numero di vittime e per le insolite circostanze che portarono al compimento di un simile gesto, il massacro delle Fosse Ardeatine rappresenta, oggi, una delle pagine più tristi e violente della storia nazionale, un esempio crudo ed efferato di ciò che fu il sopruso nazista durante il periodo dell’occupazione italiana. Le stesse cave, teatro del massacro, furono scelte dal comando nazista quale miglior luogo di esecuzione per occultare i cadaveri e i corpi della rappresaglia, e custodire con maggiore segretezza l’illogicità dell’accaduto.Nella giornata di ieri, il Sindaco di Roma, Gianni Alemanno e il sovraintendente ai Beni culturali del Comune di Roma, Umberto Broccoli, hanno partecipato alla cerimonia per l’anniversario delle Fosse Ardeatine, per omaggiare il ricordo delle vittime italiane con una targa commemorativa posta all’ingresso di palazzo Barberini.

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Fondazione Nuova Italia: cultura nazionale, rinnovamento, partecipazione

Partecipazione, attivismo, tutela e custodia dei valori umani e civili più concreti, promozione della cultura popolare e della dottrina cristiana, ma anche rinnovamento, volontà di modernizzazione, di cambiamento, queste le fondamenta, i principi, la fede che muove e mobilita l’impresa comune della Fondazione Nuova Italia, punto d’incontro e di collaborazione tra tutti i cittadini lungo il territorio nazionale. Quando le istituzioni, la politica economica e sociale di un Paese tende ad arenarsi, a scontrarsi in meccanismi  conservatori che dimenticano qualsiasi possibilità di nuove manovre, di crescita o maturazione, il cittadino sente la necessità dell’iniziativa, riconosce l’urgenza delle sue azioni.

La Fondazione Nuova Italia nasce per questo, una “fondazione di partecipazione”, così come viene riconosciuta dallo statuto interno, così come riconosciuta dal suo Presidente Gianni Alemanno, nella consapevolezza di un necessario coinvolgimento e intervento di tutti, nella coscienza di dover cancellare ogni forma di immobilismo sociale per il bene della comunità, per il bene del Paese.

In tutti questi anni la Fondazione ha operato, rispettando forma e identità, in numerose attività di ricerca scientifica, di divulgazione e confronto, in progetti di formazione culturale ed elaborazione di proposte da poter consegnare ai decisori sociali e politici del Paese. La Fondazione Nuova Italia rappresenta, oggi, un centro di intervento e sostegno sociale di indiscutibile efficacia per il benessere dell’intera collettività: un’organizzazione che possa finalmente promuovere  e sostenere le attività delle associazioni, delle imprese e delle organizzazioni locali, che possa finanziare da sé  programmi e opere rilevanti di utilità sociale, nella piena fierezza e affermazione dei personali principi di solidarietà e sussidiarietà al nostro Paese.

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Gran Premio di Roma e Gran Premio di Monza: pace fatta?

Dal blog di Alemanno  la notizia, attesa, dell’accordo tra Bernard Charles Ecclestone, l’imprenditore britannico che, di fatto, ha definito e reso azienda l’impero sportivo della Formula 1, e la Sias, la società che gestisce l’autodromo brianzolo, accordo che garantisce l’appuntamento con il Gran Premio automobilistico di Monza  fino all’anno 2016. La firma è, quindi, un segnale inequivocabile della volontà, per entrambe le parti, di mantenere il circuito nella città lombarda a prescindere dalla presenza prossima del Gran Premio per la Roma Capitale. Coesistenza possibile, quindi, e cadrebbero, così d’un tratto, qualsiasi accusa o qualsivoglia critica lanciata negli ultimi tempi all’amministrazione comunale romana, di voler mettere in discussione il Gran Premio d’Italia a Monza, allo scopo ultimo di regalare beneficio, esclusività, profitto al solo circuito romano.

Il Sindaco di Roma, Gianni Alemanno, lo aveva ripetuto più volte, e oggi, finalmente, le sue dichiarazioni ritrovano i riscontri e le conferme dovute: le accuse sono totalmente prive di fondamento e l’ennesimo emendamento della Lega contro il Gran Premio di Roma non ha alcuna ragione d’essere, un incomprensibile e inaccettabile tentativo di interferire nella vita interna della città. Dal 2012 o al massimo dal 2013, l’Italia potrà vantare l’invidiabile situazione di avere ben due Gran Premi di Formula 1 sul proprio territorio, manifestazioni sportive che rafforzeranno e incrementeranno la promozione turistica e la valorizzazione commerciale del nostro Paese.

Il Gran Premio di Roma è un nuovo indotto necessario per l’economia nazionale, in termini di turismo locale, occupazione, investimenti, una condizione estremamente favorevole per risollevare l’immagine e le tasche del Paese e non un evento concorrente nato al solo scopo di fagocitare storia e successi del Gran Premio d’Italia. Roma lo sa, in tanti, purtroppo, non riescono ancora a capirlo.

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