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Agenzia Promoter: Philippe Daverio ospite alla “Milano Art Gallery” visita la mostra di Gianni Ettore Marussi organizzata dal manager Salvo Nugnes

Alla rinomata galleria milanese “Milano Art Gallery” in via G. Alessi 11, il noto critico d’arte Philippe Daverio ha fatto una graditissima visita a sorpresa in occasione della mostra “Arte e Materia” di Gianni Ettore Marussi, inaugurata con successo il 3 novembre e organizzata dal manager Salvo Nugnes, agente di nomi di spicco in ambito cultural artistico. L’esposizione durerà fino al 18 novembre ed è visitabile con ingresso libero al pubblico.

Spirali cosmiche, ammassi globulari, astrazioni di materia, che assumono forme sinuose: c’è tutto questo e molto altro nelle opere di Marussi, poliedrico artista e storico giornalista collaboratore del TgCom. La rassegna è in forma antologica dopo 27 anni dall’ultima mostra in chiave personale svoltasi nel capoluogo lombardo con dipinti, libri trasformati in creazioni d’arte, opere di poesia visiva e originali installazioni. È presente anche un video intitolato “Nuvole: gli dei seminano pensieri” un cortometraggio, che raccoglie una sequenza di aulico lirismo di scatti fotografici dedicati alle nuvole.

Giorgia Cassini, curatrice della mostra commenta “Legato ai valori tradizionali della pittura occidentale, propone una sorta di alfabeto mentale, che dà luogo a opere basate su composizioni accuratamente progettate, rivelatrici di un linguaggio di grande maturità artistica“.

L’opera scelta come icona testimonial è il quadro “Spirale cosmica” che raffigura uno dei temi iconografici preferiti da Marussi. Costituisce l’apice di una serie di complesse astrazioni, mediante cui esplora le relazioni tra forma e spazio. La materia si dispone in sagome flessuose, che trasmettono un’idea di dinamismo e costante movimento, che si incanala in un vortice evidenziato dalle gradazioni dimensionali e dalle sfumature di tonalità cromatiche, conservando il senso di astrattezza sostanziale e nel contempo offrendo un intenso impatto emotivo all’osservatore.

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MILANO ART GALLERY: GILLO DORFLES OSPITE ALLA MOSTRA DI GIANNI MARUSSI ORGANIZZATA DA SALVO NUGNES

Davvero un ritorno sempre molto gradito per la storica “Milano Art Gallery” in via G. Alessi 11 a Milano, quello del grande decano della critica e maestro d’arte pluricentenario Gillo Dorfles, che in occasione della prestigiosa mostra “Anima e Materia” di Gianni Ettore Marussi è stato ospite in visita alla galleria in data Martedì 12 Novembre. L’esposizione è organizzata dal noto manager Salvo Nugnes, agente di rinomati personaggi in ambito artistico culturale e durerà fino al 18 Novembre, con ingresso libero al pubblico.

In precedenza Dorfles è stato protagonista di due eventi importanti nell’esclusivo contesto della “Milano Art Gallery” allestendo una corposa mostra personale in chiave antologica, curata dal Prof. Vittorio Sgarbi e presentando in anteprima il suo primo libro di poesie inedite, accolto dalla platea gremita.

Per Marussi l’arte è concepita come forma di comunicazione fatta di capacità creativa, costante ricerca tecnica a livello stilistico sperimentale frutto di vivace curiosità. Gestisce la materia con sapiente abilità ed esperte doti strumentali. Si ravvisano aspetti caratteristici, che evocano mistero, sogno, immaginario in una sorta di espressione personalizzata ispirata da un surrealismo informale.

Nelle opere vengono dosate con maestria luce, effetti luminosi, tinte forti e decise con colori evanescenti e sfumati, che compongono un insieme omogeneo e ben equilibrato. L’osservatore deve cogliere i messaggi, che trapelano da elementi simbolici, segni, alfabeto grafico come le emozioni, che affiorano dalle pieghe velate della sfera interiore più intima.

Marussi vanta un curriculum artistico assai eterogeneo e le sue creazioni sono conservate in collezioni di pregio a livello internazionale. Dagli anni sessanta ha sviluppato una ricerca poetico-visuale, che si è riconosciuta e diversificata in molteplici tentativi di definizione come poesia concreta, poesia visuale, poesia visiva, poesia totale, scrittura simbolica, nuova scrittura.

Si cimenta anche utilizzando tecnologie innovative strumentali di lavorazione, come quelle ricavate mediante l’uso computerizzato delle immagini rappresentate proiettando la sua sperimentazione in una sorta di “Villaggio globale” che stimola le percezioni emotive sensoriali dell’osservatore trasportandolo in una dimensione di viaggio fantastico tra sogno e realtà.

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GIANNI ETTORE MARUSSI PRESENTA LA SUA MOSTRA ALLA MILANO ART GALLERY ORGANIZZATA DA SALVO NUGNES

Il noto giornalista del Tgcom24, nonché talentuoso pittore contemporaneo Gianni Ettore Marussi ha scelto l’esclusivo contesto della galleria milanese “Milano Art Gallery” in via G. Alessi 11 per allestire una prestigiosa mostra personale dal titolo “Anima e Materia” che si svolgerà dal 3 al 18 Novembre 2013 con l’organizzazione di Salvo Nugnes, manager di noti personaggi della cultura e dello spettacolo. Il vernissage inaugurale si terrà Domenica 3 Novembre, alle ore 18.30. L’esposizione è visitabile con ingresso libero al pubblico.

Curatore della mostra è Giorgia Cassini, critico d’arte di chiara fama, che così commenta l’esposizione: “L’orizzonte cosmico, gli ammassi globulari che Gianni Ettore Marussi crea riflettono l’influenza liberatoria della calligrafia gestuale dell’espressionismo astratto. Legato ai valori tradizionali della pittura occidentale, propone una sorta di “alfabeto mentale” che dà luogo ad opere basate su composizioni accuratamente progettate, rivelatrici di un linguaggio di grande maturità artistica. Di fatto il quadro “Spirale Cosmica”, di squisito cromatismo e complessità compositiva, scelto a logo della mostra, esemplifica uno fra i temi iconografici prediletti dall’artista; è l’apice di una serie di complesse astrazioni iniziate nel duemila in cui Marussi esplora le relazioni positivo-negative di forma e spazio. Un universo arcano dove l’impressione di profondità è data dalla materia disposta a sagome sinuose che nell’insieme creano una sensazione di movimento verso l’interno, il disco galattico. È la gradazione di dimensioni e di sfumature del vortice a creare un senso di movimento che ne suggerisce la profondità, con un gesto espressivo altamente disciplinato.  La sapienza artistica di Marussi e la sua padronanza degli elementi compositivi rendono pertanto godibile a noi osservatori l’immagine preservandone al tempo stesso l’intrinseca astrattezza dell’opera e la sua forza emotiva. Nei suoi quadri ricerca di fatto la verità nel “racconto cosmogonico” ed in questa ricerca procede con una tecnica diretta, concentrata sul messaggio comunicazionale  mediante un processo sia fotografico che computer grafico, fondamentale ai contenuti che desidera esprimere. Con il suo stile personale trasferisce i mezzi delle nuove tecnologie utilizzandoli in maniera calligrafica sulla superficie della tela o del foglio. Nel linguaggio allusivo di un “racconto cosmogonico” tratta dell’instaurazione di modi di esistenza umani, del kósmos inteso come sistema ordinato di cose ed eventi.  Una produzione stilisticamente definita per forza espressiva e misurato equilibrio; un processo creativo il cui tema di ispirazione sono vere e proprie cosmogonie, ampi “orizzonti celesti”, studi intimistici i cui principali mezzi espressivi, colore e segno, composizione e consistenza, sono i cifrati messaggi che catturano l’essenza del suo  logós, frutto di un singolare connubio fra la violenza della materia e l’energia grafica. Manifestazioni artistiche che sono espressione dell’ordine cosmico, la cui funzione non è solo estetica, ma acquista valore di ricerca poetico-visuale. Opere digitali che parlano di movimento, di maestosità, di genesi, di anelli di polvere cosmica, realizzazioni di straordinaria efficacia icastica, ispirate ad un preciso senso di verità.

Sono creazioni cariche di anima, armonia e contenuto. Ritmiche composizioni, in realtà figurazioni simboliche che alludono alla duplice natura umana, fatta di spirito e materia. La sua è volutamente una dimensione senza contorni, palpitante di forza narrativa, dove di fronte all’allure degli spazi interstellari si resta come sospesi in un crepuscolo emotivo. Marussi non ricerca solo l’identità fisica, materica, ma l’anima, la sensibilità d’artista.”

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