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Comunicati

Dalla provincia di Milano al sito e-commerce per lanciare Winter Mood, l’unico maglione di Natale

Comincia ufficialmente oggi l’avventura di Winter Mood, brand rigorosamente Made in Italy, che propone al pubblico un capo unico ed esclusivo da indossare durante le prossime festività e in tutto il periodo invernale: il Maglione di Natale.

L’idea di collocare nel mercato dell’abbigliamento italiano un solo capo (in tre versioni di colore) si sviluppa dalla volontà di soddisfare le esigenze di uno specifico target di clienti, in cerca di stile e originalità, con un attaccamento particolare al Natale e all’atmosfera che ricrea nei mesi più freddi.

A lanciarsi nell’avventura imprenditoriale sono due giovani under 40 della provincia di Milano: Daniele Brocchieri di Pantigliate (39 anni), titolare di una boutique in attività dal 1967, e Maurizio Zanoni di Settala (36 anni), giornalista, addetto stampa di diverse realtà e responsabile marketing e comunicazione di un’importante azienda italiana.

«La realizzazione del maglione di Natale con il marchio Winter Mood nasce prima di tutto dal rapporto di amicizia che abbiamo coltivato nel tempo – raccontano i due soci -. A un certo punto abbiamo deciso di fare squadra a livello professionale e questo progetto ne è il risultato. Dalla ricerca spasmodica dello scorso anno per reperire maglioni di Natale che soddisfacessero le nostre esigenze, ecco l’idea: crearne uno da zero secondo i nostri gusti. Nell’inverno 2019 aspiravamo ad acquistare capi con certe peculiarità, diversi dall’ordinario, da indossare o da regalare ad amici e parenti – spiegano meglio -. Abbiamo girato in lungo e in largo per settimane, senza venirne a capo. Così, abbiamo dovuto rinunciarvi. Da qui l’intuizione di offrire un maglione di Natale di qualità, con filato italiano e con una fantasia originale, che possa rappresentare un’eccellenza del Made in Italy».

Con quel desiderio Daniele Brocchieri, forte della sua esperienza nel settore dell’abbigliamento, ha preso contatti con i più importati maglifici del Paese, in grado di confezionare un capo con determinati requisiti, occupandosi di scegliere i filati e seguendo passo passo la produzione. Maurizio Zanoni ha invece creato la bozza grafica, messo in piedi il sito e-commerce e tracciato il piano di comunicazione.

«Eccoci qui dopo un anno di sacrifici e lavoro con il nostro maglione di Natale Winter Mood – dichiarano -. Siamo entusiasti di aver dato vita a questo prodotto che, proprio per le sue caratteristiche (qualità e fattura), speriamo possa collocarsi tra le unicità del periodo natalizio ed essere accolto positivamente dal pubblico. Abbiamo consapevolezza delle difficoltà del particolare momento storico dove la diffusione del covid-19 ha imposto molte limitazioni, tant’è vero che dovremo sospendere la vendita in negozio affidandoci soltanto all’online, ma restiamo ugualmente fiduciosi e positivi. D’altronde siamo dei sognatori che hanno realizzato il maglione per il Natale».

Il maglione di Natale Winter Mood si può acquistare al sito www.wintermood.it (prossimamente anche tramite social network) e da Abbigliamento Brocchieri a Pantigliate (Milano), in via Risorgimento 47 (non appena sarà possibile riaprire il negozio).

 

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Volontariato e società

Continuano le attività di prevenzione per un’estate informata per i giovani

I volontari di Dico NO alla droga Puglia insieme contro le sostanze stupefacenti.

LE STATISTICHE

Il 31,3% degli italiani fra i 15 e i 64 anni ed il 51% degli studenti (fra i 15 ed i 19 anni) ritiene “facile o piuttosto facile” reperire in poco tempo una qualsiasi sostanza stupefacente. La droga percepita come maggiormente accessibile è la cannabis, seguita da cocaina, stimolanti, eroina e allucinogeni.

 

Dal Report annuale del Parlamento nel corso del 2018 il 25,6% degli studenti italiani, circa 660.000 ragazzi, ha utilizzato almeno una sostanza psicoattiva illegale. Circa 30.000 studenti (1,2%) hanno usato sostanze senza sapere cosa fossero e nella maggior parte dei casi (78%) erano anche all’oscuro degli effetti che queste avrebbero avuto.

 

L’EVENTO

I volontari dell’O.D.V. Dico NO alla droga Puglia organizzano un nuovo incontro online intitolato “Droghe e Alcol: un’estate informata” che si terrà Mercoledì 8 Luglio alle ore 18:00. Lo scopo di questo webinar sarà quello di definire quali sono le misure che vanno a tutelare i più giovani al fine di contrastare l’abuso di alcol e droghe.

 

Tratteranno l’argomento delle sostanze stupefacenti accompagnati da alcuni ospiti, tra cui il Dott. Michele Abbaticchio, Sindaco di Bitonto, il Dott. Antonio Lorusso, Medico Esperto in Tossicologia, il Dott. Giuseppe Poggi, Dirigente Sindacale SIAP e Funzionare della Sezione Antidroga di Bari e la Prof.ssa Angela Aprile, Docente dell’Istituto I.I.S.S. Garrone di Barletta.

 

Il tutto verrà tenuto sulla piattaforma ZOOM e chi volesse partecipare può richiedere il link di accesso all’indirizzo [email protected] o al numero 347.702.3651 (Barbara).

 

I volontari vogliono trasmettere ai giovani e agli adulti, che dalla droga si può uscire, come racconteranno alcuni relatori, ma soprattutto che ci si può anche non entrare! Infatti i volontari sostengono che, come scrisse l’umanitario L. Ron Hubbard: “L’arma più efficace nella guerra contro le droghe è l’istruzione.” Per questo da anni si occupano di prevenzione, così da raggiungere i ragazzi prima che lo facciano spacciatori e droga.

 

 

Ufficio Stampa

Dico NO alla droga Puglia

 

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Volontariato e società

Discriminazione: webinar per portare maggiore consapevolezza

I volontari di Gioventù per i Diritti Umani organizzano un webinar con un ospite speciale.

Secondo il report dell’ISTAT relativo al bullismo per l’anno 2015: “Nel 2014, poco più del 50% degli 11-17enni ha subìto qualche episodio offensivo, non rispettoso e/o violento da parte di altri ragazzi o ragazze nei 12 mesi precedenti. Il 19,8% è vittima assidua di una delle “tipiche” azioni di bullismo, cioè le subisce più volte al mese. Per il 9,1% gli atti di prepotenza si ripetono con cadenza settimanale.”

E questi dati sono in continuo aumento. Per questo i volontari, nonostante la situazione globale a limitato gli spostamenti, hanno deciso di organizzare una serie di webinar gratuiti per portare maggiore informazione sul rispetto dei diritti umani.

La Gioventù per i Diritti Umani, in inglese Youth for Human Rights International (abbreviazione:YHRI) è un’organizzazione non a scopo di lucro fondata nel 2001 dalla Dott.ssa Mary Shuttleworth, un’insegnante nata e cresciuta nel Sudafrica durante il periodo dell’apartheid, assistendo in prima persona agli effetti devastanti della discriminazione dovuta alla mancanza dei fondamentali diritti umani fondamentali.

Lo scopo di YHRI è insegnare ai giovani i diritti umani, in particolare la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo delle Nazioni Unite, e così ispirarli a diventare sostenitori della tolleranza e della pace. YHRI è ora diventato un movimento mondiale, con centinaia di gruppi, club e filiali in tutto il mondo.

Gli insegna l’istruzione sui diritti umani sia in aula che in contesti didattici non tradizionali. Il nostro obiettivo è raggiungere persone provenienti da ambienti diversi, con materiale che spesso fanno appello alle varie generazioni. Attraverso l’insegnamento dei diritti umani con tutti gli strumenti disponibili: con conferenze, convegni on l’hip-hop e balletti, questo messaggio si è diffuso in tutto il mondo.

Quindi ecco in arrivo il prossimo webinar gratuito dove sarà presente anche un ospite speciale: Sofia Moschin, 2019 Italian Youth Delegate al Congresso del Consiglio d’Europa e Global Peace Ambassador per il continente europeo (nomina da Graça Machel, moglie di Nelson Mandela).

Il webinar si terrà venerdì 5 Aprile 2020 alle ore 20.30 sulla piattaforma ZOOM. Qualche ora prima di iniziare i volontari invieranno il link per accedere al seminario.

“I diritti umani devono essere resi una realtà non un sogno idealistico.” – L Ron Hubbard

Per ulteriori informazioni chiama il 391.438.1933 o scrivi a [email protected].

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Etica e Società

Ritornano i volontari di Mondo Libero dalla Droga a Vicenza

Attività di prevenzione alle sostanze stupefacenti molto sentita dai cittadini.

Sabato erano presenti dalle 10.30 alla stazione e si sono diretti verso il centro storico, passando per Campo Marzio, distribuendo gli opuscoli informativi di prevenzione dal titolo “La Verità sulla Droga”.

I volontari di Mondo Libero dalla Droga sono presenti ormai da anni sul territorio per informare i giovani sui reali effetti delle droghe.

L’Emcdda (“Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze”, un’agenzia dell’Unione Europea) ha recentemente pubblicato lo European Drug Report 2019, che contiene dati e statistiche sul consumo di stupefacenti nei 28 Paesi Ue, più Norvegia e Turchia.

Nella sezione dedicata all’Italia si legge che, in base alle rilevazioni relative al 2017 (l’anno più recente per cui sono disponibili i dati), un terzo della popolazione italiana (età 15-64 anni) ha fatto uso di droga almeno una volta nella sua vita e che un decimo ne ha fatto uso nell’ultimo anno.

La droga più consumata è la cannabis, con una persona su dieci che ne ha fatto uso almeno una volta nell’ultimo anno.

Ed è proprio questo il fenomeno che i volontari vogliono risolvere, infatti tra i tanti materiali hanno distribuito migliaia di copie dell’opuscolo intitolato “La verità sulla Marijuana” il quale spiega che negli anni questa sostanza è diventata sempre più pericolosa e dannosa a causa dell’aumento del principio attivo, il THC. Quindi i volontari vogliono puntare sulla prevenzione in quanto sostengono che, come scrisse l’umanitario L. Ron Hubbard, “L’arma più efficace nella guerra contro le droghe è l’istruzione.”

Tutte queste informazioni si completano poi, con la campagna La Verità sulla Droga che i volontari dell’associazione Mondo Libero dalla Droga, portano avanti distribuendo migliaia di opuscoli, settimanalmente tra Padova e Vicenza creando così un’informazione capillare che arriva nelle mani dei giovani.

Per maggiori informazioni scrivici a [email protected].

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Salute e Benessere

La prevenzione continua anche durante le feste

I volontari di Mondo Libero dalla Droga continuano con la distribuzione del materiale informativo per le vie di Vicenza.

Ormai il Natale è passato e il nuovo anno sta arrivando e i ragazzi di Mondo Libero dalla Droga augurano a tutti i vicentini di passare le feste serenamente e con le proprie famiglie. Infatti, i volontari dell’associazione, che anche questo week-end erano all’opera, vogliono augurare buone feste a tutti i cittadini di Vicenza.

Come ormai si sente parlare tutti i giorni dai media locali, la droga sta distruggendo i giovani e non solo, di oggi. Elemento che non solo va debellato ma anche prevenuto, in quanto, come scrisse anche l’umanitario L. Ron Hubbard “L’arma più efficace nella guerra contro la droga è l’istruzione”.

Infatti i volontari sabato mattiLa prevenzione continua anche durante le feste
I volontari di Mondo Libero dalla Droga continuano con la distribuzione del materiale informativo per le vie di Vicenza.

Ormai il Natale è passato e il nuovo anno sta arrivando e i ragazzi di Mondo Libero dalla Droga augurano a tutti i vicentini di passare le feste serenamente e con le proprie famiglie. Infatti, i volontari dell’associazione, che anche questo week-end erano all’opera, vogliono augurare buone feste a tutti i cittadini di Vicenza.

Come ormai si sente parlare tutti i giorni dai media locali, la droga sta distruggendo i giovani e non solo, di oggi. Elemento che non solo va debellato ma anche prevenuto, in quanto, come scrisse anche l’umanitario L. Ron Hubbard “L’arma più efficace nella guerra contro la droga è l’istruzione”.

Infatti i volontari sabato mattina, come ormai da anni stanno facendo, erano presenti nel centro storico di Vicenza per distribuire gli opuscoli informativi del programma “La Verità sulla Droga”: opuscoli che spiegano i veri effetti di sostanze come l’alcol, la marijuana, la cocaina, l’ecstasy, l’eroina e molte altre.

I volontari hanno inoltre tirato le somme e in soli 12 mesi hanno raggiunto più di 15000 cittadini a cui hanno consegnato gli opuscoli informativi. Un grande traguardo per l’associazione che continua con le attività anche all’interno delle scuole con delle conferenze preventive dove vengono anche trasmesse ai giovani le testimonianze di chi, per fortuna, è riuscito a uscire dal tunnel della droga.

Sicuramente, le attività continueranno nelle prossime settimane nel frattempo i volontari augurano a tutti un 2020 prospero e pieno di serenità.

Per maggiori informazioni visita il sito www.noalladroga.it o scrivici a [email protected]

na, come ormai da anni stanno facendo, erano presenti nel centro storico di Vicenza per distribuire gli opuscoli informativi del programma “La Verità sulla Droga”: opuscoli che spiegano i veri effetti di sostanze come l’alcol, la marijuana, la cocaina, l’ecstasy, l’eroina e molte altre.

I volontari hanno inoltre tirato le somme e in soli 12 mesi hanno raggiunto più di 15000 cittadini a cui hanno consegnato gli opuscoli informativi. Un grande traguardo per l’associazione che continua con le attività anche all’interno delle scuole con delle conferenze preventive dove vengono anche trasmesse ai giovani le testimonianze di chi, per fortuna, è riuscito a uscire dal tunnel della droga.

Sicuramente, le attività continueranno nelle prossime settimane nel frattempo i volontari augurano a tutti un 2020 prospero e pieno di serenità.

Per maggiori informazioni visita il sito www.noalladroga.it o scrivici a [email protected]

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Comunicati Dieta e Alimentazione

Gruppo Bracca lancia «MUST», l’acqua che parla ai giovani

È fashion è cool, è trendy e, soprattutto, è attenta all’ambiente. Gruppo Acque Minerali Bracca, il gruppo bergamasco leader nella produzione di acque minerali, lancia MUST, la nuova acqua espressione moderna del buongusto. Con uno stile unico, elegante e di tendenza, arriva negli ambienti più esclusivi e raffinati garantendo freschezza, sicurezza, qualità della materia prima.

MUST si caratterizza per essere un prodotto pensato appositamente per un pubblico giovane e grintoso, attento al glamour, ma anche ai valori di sostenibilità e responsabilità sociale. È un prodotto esclusivo dal design minimal e affusolato ad esaltare la limpidezza dell’acqua nelle sue declinazioni, rosa per la naturale e azzurra per la frizzante. Il tutto, con una caratteristica fondamentale: è riciclabile al 100%.

Tutte le bottiglie del Gruppo Bracca, inclusa la nuovissima MUST, sono totalmente riciclabili, sempre più leggere e al tempo stesso sicure.

«I contenitori in PET garantiscono sicurezza, stabilità e protezione della materia prima rientrando a pieno titolo nel’economia circolare e per questo bisogna continuare a sensibilizzare maggiormente i consumatori sulle buone pratiche di riciclo dei materiali plastici. Le bottiglie di plastica in PET sono riclabili al 100%, questo significa che, attraverso il corretto smaltimento, ogni bottiglia può dar vita ad altre bottiglie e tanti altri oggetti. Esattamente ciò che in Bracca facciamo da tempo. – dichiara Luca Bordogna, amministratore delegato del Gruppo BraccaUn impegno che rinnoviamo ed estendiamo ulteriormente anche con l’ultima arrivata: MUST. Un’acqua pura, salutare e al passo con i tempi. Naturalmente buona nella sostanza, ma più accattivante nella forma. Per conquistare anche i più giovani, diventando portavoce e promotrice di una sostenibilità ambientale che diventa, giorno dopo giorno, sempre più “un must”».

MUST infatti è un’acqua proveniente dalla Nuova Fonte Bracca e imbottigliata nel rispetto di tutte le procedure che consentono di mantenere inalterate le qualità di una risorsa primaria che nasce pura e che va preservata tale.

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Comunicati

L’Università degli Studi di Bergamo rinnova il patto con il territorio per studiare all’estero

L’orizzonte di 15 studenti dell’Università degli studi di Bergamo si amplia grazie ad altrettante borse di studio finanziate da 10 aziende dell’Alta Valseriana, guidate da Lions Club Città di Clusone e Valle Seriana Superiore per un valore totale di 50mila euro.

Dopo la positiva esperienza dello scorso anno accademico, si rinnova il progetto “Accrescere il Valore dei Giovani”. Lions Club Città di Clusone e Valle Seriana Superiore, Comelit Group Spa, Lamiflex Spa, Scame Spa, Parre Spa, Lamiflex Spa, Officine Meccaniche Ponte Nossa Srl, Sinergia Srl, a cui si sono aggiunte quest’anno Lame Moreschi srl, LM Engraving srl, hanno donato all’ateneo orobico oltre 50.000 euro. L’obiettivo del progetto è dare l’opportunità a più ragazzi possibile di arricchire il proprio curriculum con un periodo di studio negli atenei stranieri, sia europei che extra-continentali. 15 studenti, di 9 diversi corsi di laurea, studieranno in Cina, Corea, Estonia, Finlandia, Germania, Polonia, Spagna e Svezia. Tra loro, undici sono già partiti: dieci per il primo semestre e uno per l’intera annualità. Altri quattro andranno all’estero nel secondo semestre.

«Gli ottimi risultati dell’anno scorso ci portano a rinnovare il progetto “Accrescere il valore dei giovani” – dichiara il Rettore, Remo Morzenti Pellegrini -. Voglio ringraziare tutte le realtà che hanno fatto squadra con noi per raggiungere questo risultato. I fondi messi a disposizione vanno a supporto del viaggio che assicuriamo agli studenti verso la scoperta dei propri talenti, verso la conoscenza e la condivisione del sapere in altri Paesi del mondo. Grazie alle aziende del territorio e al Lions Club di Clusone è possibile sostenere in modo decisivo i ragazzi che prendono parte ai percorsi Erasmus+ e ExtraUe. Investire nell’internazionalizzazione è uno degli obiettivi principali dell’Ateneo, oltre ad essere un valore che rende la nostra offerta fortemente competitiva».

«Il mondo globalizzato propone sfide importanti e complesse ed è fondamentale poter contare su una rete per coltivare una classe dirigente all’altezza – aggiunge la Responsabile del Servizio Orientamento e Programmi Internazionali Elena GottiInvestire sui nostri giovani, come hanno fatto le aziende coinvolte nel progetto e Lions Club di Clusone e Valle Seriana Superiore vincolando la somma data a favore dei nostri studenti provenienti dal territorio, è un modo intelligente di assicurarsi un futuro di sviluppo».

«Le aree di montagna pongono difficoltà non facili da affrontare ai residenti e agli imprenditori. Il nostro, insieme alle sette importanti aziende della Valle Seriana, è un investimento per il territorio – commenta il vicepresidente del Lions Club Domenico AndreolettiPuntiamo sulle esperienze e le capacità professionali che gli studenti potranno acquisire e reinvestire in Valle Seriana in futuro».

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Volontariato e società

La prevenzione è l’arma più efficace

I volontari di Mondo Libero dalla Droga continuano con l’attività di prevenzione alle droghe.

Nel week-end i volontari dell’associazione “Mondo Libero dalla Droga” hanno distribuito gratuitamente centinaia e centinaia di copie di opuscoli direttamente nelle mani dei giovani e adulti oltre che a metterli a disposizione nei negozi del centro storico di Vicenza.

Se ne parla ovunque, appaiono tutti i giorni titoli allarmanti nelle notizie dei media. Ma tutto questo genera anche molta confusione e disinformazione. E’ evidente quindi la reale necessità di diffondere la verità sulla droga. E questo è lo scopo dei volontari che, attraverso le vaste distribuzioni di opuscoli sulle principali droghe di uso comune, stanno facendo a livello capillare per creare un mondo libero dalla droga.

Molte delle informazioni che si sentono sono false, testimonianze di ex dipendenti dalla droga ritornati sulla retta via, hanno rivelato che avrebbero detto qualsiasi cosa a qualcuno pur di fargli comprare droga. E i fatti parlano chiaro. Nel mondo si contano più di 200 MILIONI di persone che fanno uso di droga.

I volontari ritengono che per contrastare queste menzogne è necessaria un’adeguata educazione, infatti sostengono che, come scrisse l’umanitario L. Ron Hubbard “L’arma più efficace nella guerra alle droghe è l’istruzione.” Molte persone hanno riferito ai volontari che dopo aver letto uno degli opuscoli hanno o smesso di prenderle o deciso di non iniziare in primo luogo.

Per maggiori informazioni o per partecipare alle attività scrivi a [email protected] .

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Salute e Benessere Volontariato e società

Padova: da una birra all’eroina in età sempre più precoce

Per prevenire i volontari distribuiscono il materiale informativo.

 

Domenica mattina, i volontari dell’associazione Mondo Libero dalla Droga, hanno consegnato centinaia di opuscoli informativi nel centro storico della città di Padova.

 

Da anni ormai i volontari organizzano attività di prevenzione alle sostanze stupefacenti, per poter dare le corrette informazioni sull’abuso di alcol, l’uso di marijuana, cocaina, ecstasy, eroina, crack e LSD.

 

Le statistiche confermano che: “L’estate scorsa, in occasione della Giornata Mondiale della lotta alla droga, è stato lanciato l’ennesimo allarme: in Veneto il consumo di stupefacenti avviene in età sempre più precoce e il passaggio graduale che si verificava negli anni Novanta – quando si partiva da una sigaretta per poi passare allo spinello e finire con le siringhe – non esiste più. Oggi, a tredici anni, c’è chi salta direttamente da una birra all’eroina.”.

 

Ed è proprio per questo motivo che i volontari continuano incessantemente a consegnare il materiale di prevenzione, organizzare tornei sportivi e presenziare nelle scuole. Infatti sostengono che, come scrisse l’umanitario L. Ron Hubbard: “L’arma più efficace nella guerra contro le droghe è l’istruzione.”

 

Lo scopo dell’associazione infatti è quello di arrivare prima che i ragazzi facciano il loro primo sbaglio nella strada che porta alla tossicodipendenza.

 

Continueranno nelle prossime settimane le attività; per informazioni scrivi a [email protected] .

 

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Salute e Benessere

LOTTA AL DEGRADO DI CAMPO MARZO A VICENZA

Iniziativa ad opera dei volontari “Mondo Libero dalla Droga”.

 

È ormai storia di tutti i giorni, trattata nei quotidiani, nei telegiornali, nei salotti televisivi e in convegni di ogni genere. Le notizie trattano di vite spezzate o di arresti con sequestri di enormi quantitativi di queste sostante che ormai sembrano di uso comune nella società e di incredibili somme di denaro che girano intorno a questo business multimilionario.

Per sfatare il “mito” della droga, i volontari, ispirati dalle parole di L. Ron Hubbard in cui scrisse che “L’arma più efficace nella guerra contro la droga è l’istruzione”, da oltre 30 anni, conducono attività di sensibilizzazione sull’importanza di avere le corrette informazioni sugli effetti dannosi della di queste sostanze. Tali informazioni possono portare i giovani a comprendere esattamente quali possono essere le conseguenze, decidendo di condurre una vita libera dalla droga.

A tale scopo, i volontari sabato mattina hanno organizzato una distribuzione di opuscoli informativi nella zona della stazione di Vicenza e del centro storico.

L’iniziativa comprende una vasta distribuzione di opuscoli, che sono stati consegnati gratuitamente a ragazzi, genitori, negozianti e cittadini. Gli opuscoli trattano basilari dati scientifici e testimonianze sulle principali droghe da strada, come l’Ecstasy, la Marjiuana, la Cocaina, l’Eroina, l’Abuso di Alcol ecc…

Oltre alla distribuzione degli opuscoli forniti dall’associazione no-profit Mondo Libero dalla Droga, i volontari sono a disposizione di chiunque lo desideri anche per fornire ulteriori informazioni sulle varie attività che si possono condurre per creare una buona prevenzione per i giovani e per rispondere alle richieste di aiuto, contrastando così il dilagare della cultura della droga.

Per maggiori informazioni scrivi a [email protected] .

 

 

 

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Salute e Benessere

Tabacco e giovani in provincia di Bergamo: crescono i consumi tra i ragazzi e le ragazze tra i 15 e i 19 anni

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  • 6 Giugno 2019

Bergamo, 6 giugno 2019 – Il 58% degli studenti bergamaschi tra i 15 e i 19 anni (pari a 26.515) ha fumato tabacco almeno una volta nella vita (il 50,1% dei minorenni e il 69,7% dei maggiorenni). Il 23,9% (pari a 10.926 studenti) ha fumato quotidianamente nell’ultimo anno (era il 22% nel 2016). Dal 2010 i consumi quotidiani di tabacco in questa fascia d’età sono risultati in crescita fino al 2016, anno in cui si è registrato un calo (21,3% nel 2010, 24,4% nel 2011, 21,9% nel 2016). Dopo questa flessione, il consumo quotidiano di tabacco nel 2018 ha registrato una crescita, riavvicinandosi ai livelli del 2011 (23,9% nel 2018). Le percentuali di fumatori quotidiani crescono al crescere dell’età: il 13,1% dei quindicenni (12,3% nel 2016), il 26,6% dei diciassettenni (22,1% nel 2016) e il 30,9% dei diciannovenni (31,8% nel 2016).

Sempre nella fascia 15-19, fuma quotidianamente il 30,9% dei maggiorenni e il 19,3% dei minorenni (il 19,9% dei maschi e il 18,6% delle femmine). Tra gli studenti che hanno riferito di aver fumato quotidianamente sigarette nell’ultimo anno, il 59% ne ha fumate al massimo 5 al giorno, il 29% da 6 a 10 e il 12% ne ha fumate più di 10 (1.311 studenti), senza differenze di genere e di classe di età. Sono il 37% gli studenti che, almeno una volta nel corso della propria vita, hanno utilizzato sigarette elettroniche (e-cig), pari a circa 17.000 tra ragazzi e ragazze; il 26%, circa 12.000, lo ha fatto nell’ultimo anno, in particolare i maschi.

Sono questi i dati principali che emergono dallo studio condotto nel 2018, su mandato dell’Agenzia di Tutela della Salute di Bergamo, dal CNR di Pisa in collaborazione con l’Osservatorio Dipendenze del Servizio Epidemiologico Aziendale dell’Ats stessa, studio che ha riguardato un campione statisticamente significativo di ragazzi e ragazze dai 15 ai 19 anni, afferenti a istituti scolastici secondari di secondo grado della provincia di Bergamo, di diverso indirizzo e collocazione territoriale.

Carlo Tersalvi, direttore sanitario Ats Bergamo

Ats Bergamo propone stili di vita sani attraverso interventi mirati”

Come Agenzia di Tutela della Salute siamo attenti all’universo giovanile e a quello degli adolescenti. Si tratta di un’età critica (pensiamo ai comportamenti emulativi rispetto ai pari), ma è anche un terreno fertile in cui seminare buone pratiche da portare avanti e mantenere per tutta la vita. Questa indagine ci permette di monitorare e conoscere la diffusione del fumo per definire interventi di sensibilizzazione che propongano scelte consapevoli e stili di vita sani tra i ragazzi e le ragazze che sono gli adulti di domani, adulti che vogliamo in salute innanzitutto per se stessi”.

Elvira Beato, Osservatorio Dipendenze UOC Servizio Epidemiologico Aziendale Ats Bergamo

Approcci precoci accrescono la probabilità di dipendenze di lungo periodo; fondamentale il senso di responsabilità degli adulti”

I dati della provincia di Bergamo sono in linea con i dati nazionali ed europei e mostrano approcci precoci e un tendenziale aumento dei consumi di tabacco. Molti studi evidenziano come iniziare a fumare in giovane età accresca le probabilità di sviluppare una vera e propria dipendenza, che può protrarsi negli anni, senza dimenticare i danni su un cervello ancora in fase di sviluppo. Come Ats consideriamo fondamentale il senso di responsabilità degli adulti, siano essi rivenditori o genitori, al fine di mantenere una coerente posizione educativa nei confronti degli adolescenti”.

Giuseppe Sampietro, UOS Area Epidemiologica e Registri Specializzati UOC Servizio Epidemiologico Aziendale Ats Bergamo

In provincia di Bergamo tumore ai polmoni in calo tra gli uomini e in crescita tra le donne”

Il registro tumori di Ats è lo strumento che permette di individuare i casi incidenti (cioè i soggetti che sviluppano una patologia oncologica) della nostra provincia. I dati evidenziano una diminuzione del tumore al polmone nella popolazione maschile e un incremento in quella femminile. Per questa tipologia, occorre ribadirlo in un’ottica di prevenzione, il fattore di rischio più importante è il fumo di sigaretta che, da solo, determina circa l’85% dei casi. Inoltre ha un importante ruolo causale per altre patologie: cardiache, respiratorie e oncologiche”.

APPROFONDIMENTI

La popolazione target dello studio campionario ESPAD®Italia

La popolazione target dello studio è costituita dagli studenti di 15-19 anni frequentati gli istituti di istruzione secondaria di secondo grado della provincia di Bergamo.

Il 49,8% degli studenti coinvolti nello studio è di genere maschile e per il 59,4% sono minorenni, senza differenze tra i generi.

Il piano di campionamento ha dapprima richiesto la ricognizione degli istituti scolastici secondari di secondo grado presenti sul territorio e la raccolta del numero di studenti frequentanti gli istituti stessi.

Le scuole selezionate rappresentano le tipologie scolastiche superiori presenti nel territorio (licei, istituti tecnici, istituti professionali) e la numerosità campionaria di studenti è tale da essere rappresentativa della popolazione studentesca e da soddisfare i requisiti di precisione dei risultati fissati a priori. In particolare, oltre alla prevalenza attesa, sono stati fissati il margine di errore accettabile e il livello di confidenza, ovvero la probabilità che la stima si collochi all’interno di un intervallo definito secondo i margini d’errore stabiliti.

Lo studio campionario ESPAD®Italia

Le informazioni relative all’uso di sostanze illegali nella popolazione studentesca sono fornite dallo studio campionario ESPAD®Italia, che analizza i consumi psicoattivi (alcol, tabacco e sostanze illegali) e altri comportamenti a rischio, come l’uso di Internet e il gioco d’azzardo, tra gli studenti di età compresa tra i 15 e i 19 anni che frequentano le scuole secondarie di secondo grado. Lo studio rappresenta un solido standard per il monitoraggio a livello europeo ed essendo condotto da 20 anni, permette di studiare l’andamento della diffusione di consumi psicoattivi e comportamenti a rischio, nonché di valutare l’effetto di fattori economici, sociali e culturali sui vari aspetti dei fenomeni analizzati.

Lo studio ESPAD®Italia si inserisce nell’omonimo progetto europeo European School Survey Project on Alcohol and Other Drugs. Più comunemente conosciuto come progetto ESPAD, questo studio transnazionale ha come obiettivo il monitoraggio epidemiologico dell’uso di alcol, tabacco e altre sostanze ad azione psicoattiva, così come la valutazione di altri comportamenti a rischio, tra gli studenti 16enni europei. Lo studio è stato condotto per la prima volta nel 1995 in 26 paesi e ripetuto ogni quattro anni. All’ultima rilevazione condotta nel 2015 hanno partecipato 33 nazioni. Inizialmente promosso dal Consiglio Svedese per l’informazione su alcol e altre droghe (CAN), nel corso degli anni è stato sempre più supportato dall’agenzia europea European Monitoring Centre for Drugs and Drug Addiction (EMCDDA) come preziosa fonte di informazioni per il primo degli indicatori epidemiologici chiave per il monitoraggio dell’uso di sostanze psicoattive in Europa.

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Comunicati

PERCHÉ NON MANGIA? RISPONDE «SCH(IA)CCIA» L’APP CHE METTE KO ANORESSIA E BULIMIA

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  • 17 Novembre 2016

Attiva da oggi 15 novembre, l’applicazione è il nuovo strumento con cui il Centro per la diagnosi e la cura dei disturbi del comportamento alimentare di Bergamo intende mettersi in contatto con i possibili pazienti, sempre più numerosi e sempre più giovani

Bergamo, 15 novembre 2016 –Si chiama «Sc(Hi)accia dca» ed è un alleato in più per mettere al tappeto i disturbi alimentari: anoressia e bulimia in primis. In funzione da oggi, «Sc(Hi)accia dca» è l’applicazione disponibile su iOS e Android voluta dal Centro per la diagnosi e la cura dei disturbi del comportamento alimentare (Cdca) della Casa di Cura Palazzolo di Bergamo, per dare la possibilità a persone che hanno un problema alimentare, ai loro amici, famigliari, insegnanti ed educatori di ottenere informazioni ed un eventuale aiuto.

Un canale diretto per intercettare gli adolescenti, sempre più spesso vittime di questi disturbi: basti pensare che solo in provincia di Bergamo, ogni settimana si registrano almeno cinque nuovi casie il fenomeno, sempre più diffuso tra le giovanissime, registra un incremento anche tra gli uomini. Da qui, il desiderio di creare «Sc(Hi)accia dca», App che consentirà agli adolescenti, ma anche alle famiglie, di interagire direttamente con un esperto in disturbi del comportamento alimentare, trovando le risposte e l’aiuto necessario.

«“Sc(Hi)accia dca” è l’ultimo tassello in ordine di tempo di un più ampio progetto di collaborazione con il territorio e con il consorzio Solco Città Aperta con cui la Casa di Cura Beato Palazzolo sta lavorando in team per favorire la prevenzione e la diagnosi precoce nelle scuole, negli oratori, nelle associazioni sportive e per attivare percorsi di supporto ai pazienti del Cdca – ha spiegato il direttore generale, dott. Edoardo Manzoni alla presentazione della APP alle istituzioni invitate a fare sistema per affrontare l’emergenza disturbi alimentari –dal 2000, ovvero da quando il Centro ha aperto, abbiamo seguito 1743 persone e ne abbiamo ricoverate 653. È un fenomeno in continua crescita e l’App potrà offrire un supporto concreto a ragazze e ragazzi che altrimenti difficilmente si rivolgerebbero a un centro specializzato».

Sì perché chi è affetto da disturbi alimentari assume un atteggiamento di isolamento relazionale –ha aggiunto il dott. Amaglio, Direttore del Centro per la diagnosi e la cura dei disturbi del comportamento alimentare Attraverso la APP, chi rileva questo rifiuto ora sa che cosa fare. Ha, infatti, la possibilità di valutare i propri timori e affidarsi a un’équipe specializzata che attui interventi psicologici e nutrizionali mirati alla gestione dell’ansia, delle emozioni negative, del reintegro nel tessuto sociale e dell’aumento graduale del peso, finalizzato a ottenere una condizione di buona salute”.

Un contatto meno invasivo ma più immediato con il mondo sommerso di chi soffre di questa patologia, dunque, reso possibile grazie alla vittoria di un bando promosso dalla Fondazione Vodafone “Digital for Social”. L’impegno della Fondazione Vodafone Italia, con il bando “Digital for Social” si declina nella promozione del digitale e, più in generale della tecnologia, come strumento di innovazione sociale. Rientra proprio in questa dimensione l’iniziativa SC(HI)ACCIA della Casa di Cura Palazzolo di Bergamo, che è stata premiata tra più di 450 progetti ricevuti. “Come Fondazione Vodafone Italia– spiega Maria Cristina Ferradini, Sustainability manager di Vodafone e Consigliere Delegato di Fondazione – abbiamo deciso di sostenere questo progetto perche’ coniuga insieme le tecnologie digitali alle competenze psicologiche e mediche del team, la collaborazione di importanti esperienze del territorio  e soprattutto perche’ si propone di aiutare i ragazzi e le famiglie in quella dimensione del disagio nascosto e spesso negato che porta a punti di non ritorno”.

E oltre al contatto sul sito internet e via App, il centro della Palazzolo a Bergamo è a disposizione dal lunedì al venerdì dalle 14 alle 15.30 al numero telefonico 035.389206 per supportare i pazienti conpercorsi personalizzati. A partire da una “Valutazione diagnostica” con psichiatri, medici, dietisti e psicoterapeuti, per poi proseguire con “Percorso ambulatoriale” che aiuterà a elaborare le emozioni e superare le difficoltà di salute, con un lavoro terapeutico basato su immagine corporea, autostima e relazioni interpersonali.

Perché di anoressia e bulimia si può guarire, se riconosciute e curate con tempestività.

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Orchestra Inclusiva della Toscana per allievi con disabilità intellettiva

La scuola di Musica di Fiesole è capofila del progetto “In-Orchestra”, finanziato dalla Comunità Europea, in collaborazione con la Fondazione Spazio Reale (Clicca per maggiori informazioni), con il contributo metodologico della Fondazione Sequeri Esagramma e con partner italiani ed europei di grande rilievo. Il progetto ha l’obiettivo di avviare il primo Triennio di Musico Terapia Orchestrale e di Educazione Orchestrale Inclusiva nel territorio fiorentino e di formare la Prima Orchestra Sinfonica a metodo Esagramma, della Regione Toscana,  orchestra che coinvolge musicisti con disabilità e professionisti.

I percorsi sono aperti a bambini, ragazzi dai 7 ai 28 anni. Non ci sono particolari caratteristiche personali che impediscono di avvicinarsi al percorso, eccetto un forte difficoltà motoria (ad es. spasticità acuta, seria tetraparesi o cerebrolesione) o una forte aggressività verso gli altri. Non è necessaria una conoscenza musicale pregressa.

Possono accedere ai corsi persone con diverse disabilità quali:

  • disabilità intellettiva congenita o acquisita
  • disturbi dello spettro autistico
  • sindromi genetiche (Sindrome Down, X fragile, Williams, …)
  • disabilità sensoriali (ipovisione, cecità, ipoacusia, ….)
  • disabilità motoria

Il percorso è aperto a un massimo di 24 partecipanti (6 persone per gruppo, omogenei per età). Le lezioni si terranno a cadenza settimanale presso la struttura Spazio Reale di Campi Bisenzio (FI) da gennaio 2017 a giugno 2017.

I colloqui conoscitivi e presa in carico degli allievi si svolgeranno nei giorni 21-22-24-25 novembre presso Spazio Reale alla presenza dei potenziali allievi e dei loro genitori (o tutori). Ci sarà anche una sessione di coinvolgimento musicale.

Per partecipare ai colloqui, compilare il modulo anagrafico allegato o reperibile nel sito della Scuola di Musica di Fiesole www.scuolamusicafiesole.it e spedirlo a [email protected] entro e non oltre il 15 novembre p.v.

Sarete ricontattati per definire gli orari del colloquio conoscitivo entro il 18 novembre.

Per ulteriori informazioni  potete  contattare Rita Urbani nei giorni Giovedì e Venerdì ore 13:30-15:00 allo 055/5978566 oppure tramite e-mail all’indirizzo [email protected]

Per informazioni relative alla metodologia di lavoro potete consultare il sito esagramma.net.

VI ASPETTIAMO!

Fondazione Scuola di Musica di Fiesole, Fondazione Sequeri Esagramma, Fondazione Spazio Reale

Segui tutti gli aggiornamenti della Fondazione Spazio Reale su Facebook, Twitter, Instagram e YouTube

Dr. Michele Pasotti, Segreteria Comunicazione Fondazione Spazio Reale Impresa Sociale, 055 8991336 – e-mail: [email protected]

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MILLE NUOVI CONSULENTI IN 3 ANNI

GIOVANI, DONNE E SENIOR: IN SICILIA, LA SFIDA AL MERCATO DEL LAVORO DEL GRUPPO ASSICURATIVO ERGO

10 Novembre 2015 – Mille nuove opportunità di lavoro in attesa di altrettanti candidati. Dopo gli anni duri della crisi, le assicurazioni rialzano la testa e scommettono sulle nuove leve per affrontare al meglio l’evoluzione digitale del settore. Così ERGO Italia, compagnia assicurativa parte del Gruppo ERGO, presente in più di 30 Paesi nel mondo con una raccolta premi nel 2014 di 18 miliardi di euro lancia proprio al Sud, e in particolare in Sicilia, la sfida al mercato del lavoro italiano presentando Rete di ERGO, il network pensato per far crescere gli assicuratori del domani.

 

Un Campus dedicato, una formazione professionale unica e l’opportunità di diventare un Consulente assicurativo personale attento e competente. Il tutto, in un’ottica 2.0. Ecco il piano con cui ERGO intende formare e inserire sul mercato mille nuovi consulenti assicurativi personali entro i prossimi tre anni. Un progetto ambizioso pensato per dare una risposta concreta al bisogno di occupazione più evidente, quello giovanile che, dopo il tonfo degli anni precedenti, vede ancora oggi quasi 1 giovane siciliano su 2 senza lavoro, con un tasso di disoccupazione giovanile pari al 40,8%[1].

 

Un bisogno fortissimo di intervento che ERGO coglie guardando anche alle altre categorie rimaste senza lavoro a seguito della crisi che nell’intero Mezzogiorno ha fatto perdere tra il 2008 ed il 2014 ben 576mila posti di lavoro. La Sicilia, in particolare è fanalino di coda per occupazione tra tutte le regioni europee (42,4% il tasso di occupazione della popolazione compresa tra i 20 e i 64 anni). Ovvero: più di 1 siciliano su 2 in età da lavoro è disoccupato. Dato fortemente influenzato dalla bassissima partecipazione al lavoro delle donne (29,6%). Senza contare i Neet, giovani che non lavorano, non studiano e non seguono nessun corso di formazione. Se il dato europeo è al 16,3%, in Sicilia supera il 40%[2].

 

Per questo ERGO offre un’opportunità concreta a tutti i siciliani che hanno uno spiccato spirito imprenditoriale, alle persone motivate, determinate, creative, pronte a lanciarsi in una nuova avventura. Giovani al primo incontro con la professione, mamme con il desiderio di trovare una professione che consenta loro di conciliare la vita lavorativa con quella familiare, ma anche commerciali esperti che desiderano mettere a frutto le proprie capacità in un diverso ambito professionale, quello del risparmio e della protezione. Nella Rete di ERGO possono trovare spazio anche professionisti del settore assicurativo in cerca di una realtà in cui è possibile crescere in base alle proprie capacità.

 

Requisiti di base richiesti per accedere alle selezioni: laurea o diploma di scuola media superiore, ottima padronanza dei dispositivi informatici portatili, determinazione e propensione ai rapporti interpersonali. Nuove risorse che Rete di ERGO affiancherà rendendole capaci di operare sul mercato con soddisfazione, anche grazie alle nuove modalità di vendita, sempre più digital. Entrare nella Rete di ERGO, infatti, significa adottare un sistema di vendita innovativo anche da un punto di vista tecnologico grazie a My Agency, l’agenzia digitale lanciata da ERGO per rendere i consulenti assicurativi sempre più smart, flessibili e intraprendenti, con un processo di vendita interamente paperless che consentirà ad agenti e clienti di sottoscrivere e pagare immediatamente la polizza con un solo click e attraverso un unico tablet, senza alcun rischio e difficoltà. Un modo, dunque, per rispondere all’evoluzione digitale del mercato.

 

«Vogliamo che le persone riescano ad affrontare consapevolmente i temi della sicurezza e del risparmio e vogliamo farlo formando professionisti consapevoli, attenti e pronti a mettersi in gioco. Entrare a far parte di Rete di ERGO, infatti, significa scoprire o ri-scoprire un mondo, quello assicurativo, completamente mutato nel corso degli ultimi anni e sempre più votato all’innovazione. Vuol dire diventare assicuratori 2.0. Basta carta, basta orari fissi, basta location codificate: il sistema di vendita oggi richiesto dal mercato è smart e al passo con i tempi. Dopotutto, il 51% di chi naviga in rete adopera un device mobile e il 26% acquista già polizze online. L’innovazione digitale ha dunque rivoluzionato il rapporto con il cliente a livello globale, ma ha anche reso possibile un suo maggiore coinvolgimento e l’opportunità di soddisfarne le esigenze in modo più efficace. Ed è questo ciò che insegneremo alle nuove leve così come dichiarato dal nostro motto: “Assicurare è capire”» -ha commentato Fabio Naccari, Responsabile della Rete di ERGO.

 

Dopo un’attenta selezione, infatti, le risorse saranno inserite in ERGO Campus, il centro di formazione dedicato alla Rete di ERGO dove impareranno a conoscere da vicino il mercato assicurativo italiano, il Gruppo ERGO, le normative di riferimento e tutte le strategie utili per instaurare le migliori relazioni con i clienti, ascoltando i loro bisogni e intervenendo per risolvere le loro necessità. E al termine del percorso formativo iniziale, tra lezioni in aula, web-in-air ed esperienze dirette sul campo, gli iscritti avranno accesso diretto all’esame per diventare consulenti assicurativi. Il percorso di ERGO Campus, infatti, include la formazione obbligatoria necessaria per accedere al RUI, il Registro Unico degli Intermediari, l’albo professionale del settore assicurativo che certifica preparazione e professionalità dei consulenti.

 

Il tutto, senza sostenere alcun costo poiché ERGO Italia finanzia interamente il progetto investendo nella crescita dei consulenti assicurativi del domani. Consulenti che saranno accompagnati da una formazione continua anche dopo l’inserimento nella Rete.

 

Per informazioni e candidature, compilare il form su www.retediergo.it autorizzando il trattamento dei dati personali (legge 196/03).

 

 

Il Gruppo ERGO  

E’ uno dei maggiori gruppi assicurativi in Germania e in Europa, con una raccolta premi di 18 miliardi di euro nel 2014. A livello mondiale è presente in oltre 30 paesi, principalmente in Europa e Asia.  ERGO offre una gamma completa di polizze assicurative e servizi, collocandosi nel mercato tedesco tra gli operatori leader in tutti i segmenti. Circa 43.000 persone lavorano per il Gruppo, tra  dipendenti e forza vendita.  ERGO appartiene a Munich Re, uno dei principali riassicuratori mondiali. 

www.ergo.com 

 

ERGO in Italia

E’ presente sull’intero territorio nazionale con un network di oltre 200 agenzie e 3000 distributori. ERGO in Italia sviluppa soluzioni assicurative semplici e chiare dedicate alle famiglie e ai professionisti, grazie a ERGO Previdenza ed ERGO Assicurazioni, specializzate rispettivamente in prodotti per il risparmio e per la protezione della persona.

 

“Assicurare è il nostro mestiere e capire è il nostro metodo”

Giorno dopo giorno cerchiamo di consolidare e innovare attraverso un’esclusiva capacità di ascolto e comprensione di ogni singola persona. Siamo guidati dalle loro esigenze, perché per noi di ERGO “assicurare è capire”.

www.ergoitalia.it

 

 

Disclaimer

Questo comunicato stampa contiene dichiarazioni che si basano su ipotesi e previsioni da parte del management del gruppo assicurativo ERGO. Rischi noti e ignoti, incertezze e altri fattori potrebbero portare a differenze materiali tra le dichiarazioni previsionali qui riportate e l’effettivo sviluppo, in particolare dei risultati, della situazione finanziaria e della performance aziendale. Pertanto la Società non si assume alcuna responsabilità di aggiornare queste dichiarazioni previsionali o di conformarle a eventi o sviluppi futuri.

 

 

Per informazioni:

 

ERGO Italia: External Communication

Tel 02 57 44 2077 email: [email protected]

 

 

[1] Rapporto Bankitalia 2014

[2] Dati Eurostat 2014

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Mutui: dagli under 30 solo il 10% di domande e il 6,5% delle erogazioni

Lasciare i sogni nel cassetto sembra, per i giovani italiani, un obbligo a cui è impossibile sottrarsi. Anche quando parliamo di comprare casa. I portali Mutui.it e Facile.it (http://www.facile.it/mutui.html) hanno analizzato tanto le richieste di finanziamento casa compilate, quanto le erogazioni ottenute dagli italiani nei sei mesi da marzo ad agosto 2015, scoprendo che la percentuale di cittadini di età inferiore a 30 anni che hanno richiesto un mutuo si è ridotta drasticamente, passando dal 17% al 9,7% in poco più di un anno. Se addirittura nelle rilevazioni del 2012 quasi un preventivo su 4 arrivava da under 30 – a dimostrazione di come, pure in periodi difficili, la voglia di comprare casa, facendo progetti di vita “adulta”, restava alta – adesso la precarietà diffusa e le difficoltà economiche sembrano aver persino tolto la voglia di provarci.

Questo generale scoraggiamento mostrato da parte dei più giovani appare in controtendenza rispetto ad alcuni dati positivi che emergono dallo studio dei due portali. Analizzando infatti le erogazioni di finanziamento registrate nello stesso lasso di tempo, i mutui ottenuti dai più giovani hanno raccolto una percentuale più elevata che in passato: siamo al 6,5% del totale, contro il 5% registrato in maniera stabile negli scorsi anni.

Il mutuo in cifre: la domanda

Passando in esame il campione di circa diecimila domande di mutuo, si nota come la richiesta tipo fatta dai giovani aspiranti mutuatari sia finalizzata in larghissima parte all’acquisto della prima casa: è l’obiettivo del 74% del campione. Se, infatti, isoliamo solo le domande di mutuo prima casa, quelle degli under 30 rappresentano il 17,5% del totale.

In termini di importo si punta ad ottenere cifre molto vicine alla media dei finanziamenti richiesti in Italia (114.000 euro), con cui coprire il 67% del valore dell’immobile da acquistare. Il tasso preferito è quello fisso (56%) – segno di una buona consapevolezza delle interessanti opportunità presenti sul mercato – mentre il tasso variabile, pur ai minimi storici, raccoglie solo il 36% delle domande.

Guardando le differenze che emergono a livello regionale, le regioni più attive sul fronte “mutui giovani” sono quelle in cui sognare casa è un po’ più semplice: prezzi medi degli immobili più bassi oppure maggiori opportunità di ottenere un lavoro stabile spingono gli under 30 di Veneto, Emilia Romagna e Sicilia a provare a comprar casa con più convinzione dei loro coetanei che vivono nelle altre regioni italiane. Di contro, i più restii a fare domanda si trovano in Sardegna e Lazio. Le regioni da cui provengono le domande più ingenti sono: Lazio (133.000 euro), Trentino Alto Adige (130.000 euro), Toscana (125.000 euro) e Lombardia (119.000 euro).

Il mutuo in cifre: le erogazioni

Questo il quadro della domanda, ma cosa succede in fase di erogazione? Quando si sottoscrive, il mutuo si fa più piccolo: diminuisce sia l’importo erogato (si scende a 107.000 euro), sia il loan to value (63%), dati che rivelano come gli immobili acquistati siano di valore medio-basso. Si conferma la predilezione per il tasso fisso, scelto dal 61% dei mutuatari; significativo, infine, che ben il 29% dei finanziamenti erogati sia una surroga.

«Visti i tassi ben più vantaggiosi di quelli offerti ai mutuatari anche solo qualche anno fa – dichiara Mauro Giacobbe, Amministratore Delegato di Facile.it è evidente l’interesse dei più giovani a vagliare e quindi scegliere opportunità migliori; segno, questo, di una generale maturità finanziaria di una buona fetta dei sottoscrittori più giovani. Il peso delle richieste da parte degli under 30, calato fortemente rispetto al passato, tuttavia, è sintomo di una generale demotivazione di questa fascia, che pure, al momento, è vista dal mercato come clientela interessante, a cui riservare offerte particolarmente convenienti.»

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MUOVERE I PRIMI PASSI NEL MONDO DEL LAVORO AI TEMPI DEL JOBS ACT

All’interno della 23^ edizione del Rapporto annuale dell’Istat – Capitolo 4 viene affrontato anche il tema dell’occupazione giovanile, con dati che segnano una forte riduzione dei livelli occupazionali tra i giovani nel periodo 2008-2014 quando, in Italia, gli occupati con meno di 35 anni sono scesi di quasi due milioni (-27,7%). A questo forte calo è corrisposta la discesa di 11,3 punti percentuali del tasso di occupazione, che si è attestato al 39,1% nel 2014. Nel corso del medesimo anno il calo dell’indicatore si è decisamente attenuato (-0,8 punti percentuali), fino a invertire la tendenza nel quarto trimestre (+0,3 punti percentuali); dai dati del Rapporto Istat emerge inoltre una presenza costante di forme di lavoro atipico tra i giovani. Jobs Act e Garanzia Giovani, così come precariato, flessibilità e disoccupazione sono termini che in Italia fanno ormai rima con la parola giovani. Nell’attesa di riforme e proposte di sostegno verso l’ingresso nel mondo del lavoro dei giovani, si sono attivate autonomamente tante realtà imprenditoriali nel favorire l’incontro tra giovani e mondo del lavoro.

Un esempio concreto di strutture impegnatesi in questo compito è riscontrabile in WebMarketingMedia, società nata dall’esperienza di Giorgio Maggioni e Giorgio Ferracini, due professionisti che hanno deciso di attivare una relazione sinergica con una Scuola di Alta Formazione della provincia di Bergamo, svolgendo lezioni formative agli studenti dell’indirizzo Marketing e attivando il progetto “Job Shadowing Week” durante il quale otto studenti verranno introdotti nel mondo del lavoro affiancando nelle loro attività quotidiane, per una settimana ciascuno, Giorgio Maggioni – Responsabile modelli di Business in WMM e Giorgio Ferracini – Marketing & Training in WMM.

“Quello che mi ha colpito maggiormente è la freschezza di questi ragazzi. Un valore fondamentale per noi, che si concretizza in idee brillanti, nella capacità di essere reattivi agli stimoli e rispondere con entusiasmo ad ogni bisogno. – ha dichiarato Giorgio Ferracini – Marketing & Training in WMM – Credo che il passaggio scuola – mondo del lavoro debba avvenire in questo modo. Una settimana di stretta collaborazione sul campo è senza dubbio più proficua di uno sterile colloquio conoscitivo. Il progetto Job Shadowing Week ci permette di conoscere la persona, vedere il suo approccio al lavoro e avere una percezione più concreta dei suoi punti di forza”.

Le settimane di collaborazione tra i professionisti di WebMarketingMedia e alcuni degli studenti della Fondazione ITS Bergamo di San Paolo d’Argon sono partite da poco e si protrarranno fino a settembre coinvolgendo alunni iscrittisi autonomamente a questo progetto a seguito di una lezione di Web Marketing tenuta lo scorso maggio da Giorgio Maggioni: un seminario voluto dall’Istituto per permettere ai ragazzi di interiorizzare il metodo, facendogli comprendere la complessità di questa risorsa.

“Siamo rimasti fortemente colpiti dalla formazione dei primi due ragazzi aderenti al progetto Job Shadowing Week. Questa settimana permetterà loro di vedere le differenze e le similitudini tra pratica e teoria, mettendo in campo le conoscenze apprese a scuola. All’interno di WebMarketingMedia riteniamo sia fondamentale renderli fin da subito partecipi di quello che è la realtà lavorativa; la teoria è giusto farla a scuola, in questo contesto specifico devono invece fare i conti con quello che significa affrontare giorno dopo giorno, ora dopo ora, le dinamiche relative alle molteplici case history con le quali ci si può interfacciare.” – ha commentato Giorgio Maggioni, Responsabile modelli di Business in WMM, a conclusione dei primi giorni di affiancamento.

La sinergia tra l’indirizzo di marketing della Fondazione ITS Bergamo di San Paolo d’Argon e WebMarketingMedia non terminerà con questo progetto. Con il prossimo anno scolastico vi è l’intenzione di proseguire nel percorso avviato, inserendo alcuni moduli formativi tenuti dai professionisti di WMM, e dando il via ad uno stage formativo vero e proprio per uno o due alunni.

“La nostra settimana di Job Shadowing è iniziata nel migliore dei modi, abbiamo affiancato Giorgio Maggioni e Giorgio Ferracini durante le loro visite ai clienti, prendendo parte a riunioni di aggiornamento o avviamento di startup e lavorando in ufficio su quanto appreso in sede di incontro. Credo fortemente nell’importanza di questo breve percorso sul campo: un’opportunità diretta per vedere quanto la teoria si discosti dalla pratica e per metterti di fronte alle esigenze quotidiane delle aziende.” – ha dichiarato Giuseppe Fusco, studente dell’indirizzo Marketing della Fondazione ITS Bergamo di San Paolo d’Argon.

“Io e il mio compagno Giuseppe Fusco siamo i primi ad affrontare questo percorso, l’esito delle prime giornate è stato assolutamente positivo: abbiamo avuto la possibilità di lavorare concretamente, occupandoci di attività specifiche. La fiducia che i professionisti di WebMarketingMedia hanno dimostrato nei nostri confronti si è tradotta in un grande entusiasmo per questa responsabilità concessaci. Il Web Marketing è un settore affascinante, avere la possibilità di fare un’esperienza sul campo è un plus fondamentale a mio parere.” Ha aggiunto Giuseppe Langella, anche lui studente dell’indirizzo Marketing della Fondazione ITS Bergamo di San Paolo d’Argon.

Giuseppe Fusco e Giuseppe Langella sono i primi due studenti che hanno preso parte al progetto Job Shadowing Week, quest’ultimo proseguirà lungo il mese di luglio per poi concludersi a settembre con gli ultimi alunni coinvolti. Si tratta senza dubbio di una grande opportunità per i giovani che si affacciano per la prima volta al mondo del lavoro, una reale possibilità di toccare con mano tutte le sfaccettature legate al mondo del lavoro di riferimento.

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ALICE NEL PAESE DEI CALL CENTER, DI DALILA COVIELLO, EDITO DA NIKEDITRICE

‘Alice ha una laurea, un armadio pieno di speranze un po’ sbiadite, nel cassetto sogni e calzini spaiati. E, dettaglio non trascurabile, è una cittadina italiana, di quell’Italia da cui i suoi coetanei fuggono a gambe levate alla ricerca di un futuro migliore…’

Se ‘call center’ vi fa pensare alle telefonate moleste che ricevete quasi quotidianamente, o se magari è proprio il lavoro che fate per vivere mentre la vostra laurea ingiallisce appesa alla parete… questo è il libro che fa per voi.

Alice è una delle tante: una laurea, tanti sogni e lo scontro brutale con la realtà italiana. Per non arrendersi e salvaguardare la sua indipendenza, finisce in un call center e impara ad osservare e conoscere il microcosmo al suo interno, tra aspettative disattese, rabbia, rassegnazione, laureati e team-leader. Nel frattempo, non smette di mandare curriculum e sostenere improbabili colloqui..

Ironicamente pungente,questa storia vera sa far ridere ma anche riflettere: sia che siate laureati, sia che siate semplici ‘vittime’ delle telefonate dei call center, dopo questa lettura cambierete prospettiva, almeno un pò!

‘Alice nel paese dei call center’ è il primo libro di Dalila Coviello, edito da Nike Editrice e disponibile dal 16 Novembre.

Per maggiori informazioni o per prenotare la tua copia visita il sito: http://nikeditrice.com/catalogo/alice-nel-paese-dei-call-center/

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L’imprenditore Vittorio Gucci di 26MotiviPerFareArte riceve una targa premio di riconoscimento alla carriera

L’imprenditore Vittorio Gucci, conosciuto come poliedrico personaggio e showman televisivo, nonché come cantante, compositore e musicista di acclarata fama, ha ricevuto un’importante targa premio di riconoscimento istituzionale alla carriera da parte del Comune e della prefettura di Treviso, in data Venerdì 10 Ottobre 2014, in occasione del concerto dell’orchestra “I Solisti Veneti” diretta dal Maestro Claudio Scimone. L’esclusiva serata di gala, che ha celebrato i 150 anni della Croce Rossa Italiana, si è svolta nel prestigioso Auditorium Fondazione Cassamarca, a Treviso.

 

Attualmente Gucci, riconosciuto “per il grande impegno a favore dell’imprenditoria giovanile“, si sta dedicando al lancio dell’interessante progetto da lui ideato e denominato “26MotiviPerFareArte” un concorso nazionale riservato ad artisti dai 18 ai 26 anni, che potranno partecipare a titolo gratuito ad un’accurata selezione fatta da un’autorevole giuria di qualità presieduta dal critico Vittorio Sgarbi e composta da nomi di grande spicco del panorama odierno: Giorgio Forattini, Cristiano De André, Alessandro Meluzzi, Jo Squillo, Antonio Vandoni, Stefano Bidini. I 26 vincitori vedranno la loro opera d’arte realizzata ad hoc su capi d’abbigliamento, occhiali da sole e tanti altri oggetti di svariato e molteplice utilizzo. In particolare, uno dei vincitori verrà designato tra i detenuti del carcere di bollate e uno invece sarà scelto tra i membri della comunità Exodus di Don Antonio Mazzi, che riceverà anche una cospicua cifra in dono a titolo di solidarietà benefica.

 

Sono già partiti una serie di spot televisivi in onda sulle reti ammiraglie Mediaset, che promuovono la lodevole iniziativa del concorso, sul quale è possibile attingere informazioni utili per l’iscrizione visionando il sito www.26motiviperfarearte.com. Inoltre, in data Domenica 26 Ottobre 2014 dalle ore 20.30 Gucci ha organizzato una piacevole serata di festa a tema arte e musica, presso il famoso locale milanese “Gattopardo Caffè” alla quale è possibile accedere in modo gratuito, ricevendo in omaggio simpatici gadget loghizzati con il brand di 26MotiviPerfareArte.

 

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JOB REVOLUTION Trovare lavoro nell’era dei Social Media Guida per studenti e neolaureati alla scoperta del proprio “Personal Brand”

Milano, giugno 2014 – Quale futuro per i giovani italiani? Aristea Camporesi e Sabrina Mossenta la chiamano “Job Revolution”, ovvero, la rivoluzione di un lavoro che c’è, non c’è, sicuramente non è più lo stesso di un tempo.  Le due specialiste, esperte rispettivamente di Risorse Umane e Social Media, propongono una guida alla scoperta del sé, uno sguardo fiero, lucido, attento sull’evoluzione del sistema occupazione italiano. Alzano il velo sulle aspettative e le indecisioni di tanti che, con una laurea tra le mani, cercano di concretizzare i propri sogni.

 

«Come farmi conoscere? Come capire se un’azienda è seria? È meglio accettare ogni proposta o aspettare quella più in linea con la mia formazione? Inseguire la passione o la sicurezza? Restare in Italia o andare all’estero?

 

Domande che dalla generazione dei figli passano a quelle dei padri:

 

«Esiste ancora il consiglio giusto? Quale pacca di genitoriale certezza potrò dare per assicurare a mio figlio che sì: è questa la strada da prendere?»

 

C’erano anni in cui la risposta era una e una soltanto e risuonava in latino, per farsi intendere ancora meglio: “Studere, studere, studere”. Ma oggi essere diligenti non basta: “È molto importante anche confrontarsi con altre culture, fare esperienze di vita pratica, sviluppare competenze trasferibili” – spiega Aristea Camporesi. E allora: addio atenei-parcheggio, l’Università non dev’essere il prolungamento del liceo, piuttosto un luogo in cui plasmare personalità e spirito in vista degli anni futuri. Via libera, dunque, a soggiorni prolungati all’estero, lavori saltuari o di volontariato: ogni occasione è ottima per conoscere sé stessi, capire attitudini, debolezze, creare un “personal brand” da far valere in un curriculum coerente e dirompente, per poi lanciarsi una vera e propria campagna di self marketing.

 

Siamo nell’era di Internet, dove ogni cosa è pubblica e tutto è condivisibile. Perché, allora, non sfruttare questa potenza social, curando la propria presenza online, per farsi trovare più facilmente da recruiter e aziende?” – aggiunge Sabrina Mossenta che lungo tutto il libro offre spunti ed exempla di forme (riuscite) di networking moderno. Una realtà sempre più comune, alla quale dedicano ampio spazio gli HR manager intervistati dalle autrici, testimoni di una ricerca del personale che travalica i confini tradizionali e che pone spesso i candidati davanti a interviste e colloqui che riescono a sostenere solo con difficoltà, con conseguente perdita di numerose opportunità.

 

Ma la voce passa anche ai diretti interessati: otto ragazzi disposti a raccontare una storia di personale successo. C’è chi, come Riccardo, si è laureato in Disegno Industriale e adesso è stilista-imprenditore nel settore della moda calzaturiera o Sebastiano che, con una laurea in Scienze alimentari, guida l’azienda agricola di famiglia. E ancora: Valentina, laureata in Economia, attualmente Business Analyst per la Humatica AG Zurigo e Birgit, dottoranda presso il dipartimento di Storie e Metodi per la Conservazione dei Beni Culturali dell’Università degli Studi di Bologna. Percorsi diversi, morale comune: il successo non è poi così distante se sai come inseguirlo.

Job Revolution è un percorso di orientamento che con esercizi ad hoc accompagna gli studenti universitari e i neolaureati alla scoperta delle proprie inclinazioni e alla definizione di un profilo professionale. Perché la carriera, oggi, non è più compito delle aziende, la responsabilità è tutta personale.

 

 

Le autrici, Aristea Camporesi, esperta selezionatrice e consulente di carriera, e Sabrina Mossenta, esperta di Reti e Social Media, sono a disposizione dei lettori anche sul sito www.jobrevolution.it

Link: http://www.hoepli.it/libro/job-revolution-giovani-e-lavoro-nellera-dei-social-media/9788820362768.html

 

Ufficio stampa:

Emanuela Capitanio 347 4319334 [email protected]

 

Contatti:

Aristea Camporesi 347-00.45.864

Sabrina Mossenta 339-191.22.42

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INK3 PUNTA SUI GIOVANI

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  • 30 Maggio 2014

Sappiamo bene come per i giovani sia difficile, a causa della crisi economica che sta investendo il nostro paese, entrare da protagonisti nel mondo del lavoro. Spesso le aziende  preferiscono puntare su figure più qualificate da un punto di vista esperienziale e le opportunità per chi è alla ricerca di un lavoro si riducono.

Ink3, azienda di spicco nel settore dei prodotti per la stampa che oggi vanta una rete di punti vendita in franchising specializzati nella vendita di prodotti a marchio, ha deciso di andare controcorrente e puntare sui giovani con una campagna promozionale riservata agli under 35. Credere nei giovani significa credere nel futuro, questo lo spirito della Ink3 alla cui presidenza  siede un imprenditore giovane che ha affidato la guida dei pv ad altrettanti  imprenditori giovani. L’età media dei suoi affiliati non a caso è 35 anni.

L’azienda ricerca dunque ragazzi e ragazze sotto i 35 anni che abbiano ambizione e voglia di mettersi in gioco con un’esperienza imprenditoriale dinamica e vincente. Per venire loro incontro, ha creato la INK3 PROYOUNG, un’offerta privilegiata che prevede una riduzione dell’investimento iniziale e l’omaggio della prima fornitura merce con lo scopo di aiutarli nella fase dello startup.

Scegliere di aprire un negozio in franchising di cartucce rigenerate significa scegliere un business responsabile ed in continua crescita, proiettato al futuro e che garantisce un ampio risparmio in termini di costi di produzione ed impiego di risorse, con ottime prospettive di guadagno.

Per maggiori informazioni:

www.ink3.it

[email protected]

numero verde 800778769

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CV&Coffee ritorna ad Avellino per incontrare gli studenti dell’Istituto Tecnico Economico Statale “Luigi Amabile”e apre le porte al pubblico con il Patrocinio della Provincia di Avellino.

 

Londra, 19 febbraio 2014 – Durante il mese di febbraio CV&Coffee, agenzia di consulenza lavoro con sede a Londra, vola in Italia e organizza due eventi, rispettivamente in data 22 e 24 febbraio.

Il giorno 22 febbraio, a grande richiesta e con il patrocinio della Provincia di Avellino, si terrà il workshop “Come scrivere un curriculum di successo in inglese” dedicato a tutti coloro che stanno progettando un trasferimento di breve o lunga durata nel Regno Unito.

In perfetto stile CV&Coffe, che a Londra incontra i propri clienti in caffetterie trendy e indipendenti, il seminario si svolgerà nella sala del Caffè Letterario di Avellino.

Nel corso dell’incontro, con inizio previsto alle 16 e che durerà un’ora circa, saranno forniti suggerimenti e dettagli tecnici utili alla stesura di un CV competitivo, ma anche informazioni su come cercare casa, aprire un conto in banca, richiedere il National Insurance Number e tutto ciò che è necessario per lavorare nel Regno Unito.

 

Infatti non sono molti gli italiani che, organizzando una partenza per una città anglosassone, hanno la consapevolezza che «Il CV in formato europeo non è utilizzato nel Regno Unito: in un mercato competitivo come quello inglese, è importante saper redigere un CV che non passi inosservato o, come dicono gli inglesi, che ‘stand out from the crowd’»come afferma Teresa Pastena, fondatrice di CV&Coffee e originaria di Avellino.

 

I dati parlano chiaro: gli italiani che si sono rivolti a CV&Coffee sono riusciti a trovare lavoro nella capitale inglese a distanza di qualche settimana dalla revisione del CV e hanno ricevuto più telefonate da parte di agenzie di reclutamento/aziende.

 

Per partecipare al workshop è necessario prenotare  scrivendo un’ e-mail a [email protected]

Il giorno 24 febbraio invece si terrà, presso l’Istituto Tecnico Economico Statale “Luigi Amabile” di Avellino, il secondo incontro con i ragazzi che si preparano alla maturità e quindi anche ad un possibile inserimento nel mercato del lavoro. Cv&Coffee, dopo un primo seminario tenutosi a dicembre riguardante la stesura di un CV in perfetto stile anglosassone, si ripropone di preparare i ragazzi alla creazione di una cover letter, l’italiana lettera di presentazione, che accompagnando un buon CV, possa risultare competitiva nel mercato internazionale.

 

Il workshop sarà interamente svolto in lingua inglese per migliorare le competenze linguistiche e di ascolto degli studenti.

Fare questo tipo di formazione agli studenti della scuola superiore significa dar loro gli strumenti per renderli competitivi nel mercato anglosassone.

 

«CV&Coffee nasce con uno scopo educativo ed è per questa ragione che abbiamo  deciso di entrare nelle scuole superiori e università italiane per insegnare agli studenti non solo a scrivere un CV in inglese, ma anche ad approcciarsi al mondo del lavoro e ad interagire con professionalità»– Teresa Pastena. 

 

Referente del progetto presso l’Istituto Luigi Amabile è la Prof.ssa Adele Mauriello, docente di lingua inglese.

Per maggiori informazionicontattare:

Teresa Pastena

Founder & Managing Director

[email protected]

 

Elisa Lorenzini

Social Media & Communication Assistant [email protected]

 

Twitter: @cvandcoffee

Facebook: www.facebook.com/cvandcoffee

www.cvandcoffee.com

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“ORTI E RAPPORTI: COLTIVARE LA TERRA PER CONDIVIDERE VALORI”

Social Camp è un parco educativo che, attraverso le proprie attività, offre a chi vi accede la possibilità di sperimentarsi in un terreno relazionale che ne favorisce lo sviluppo cognitivo, emotivo e sociale.

Situato a Garbagnate Milanese (Mi), all’’interno del Parco delle Groane, il Social Camp, gestito da personale qualificato, si rivolge ai giovani e alle famiglie del territorio e a tutto il pubblico interessato ad attività educative attraverso l’animazione e l’ambiente; gli spazi hanno strutture ed allestimenti adatti a piccoli e grandi gruppi.

Dal 2012 sono stati attivati cinque programmi previsti all’interno delle attività proposte dal Social Camp, e nel 2014, per ampliare l’offerta e aprirsi ulteriormente al territorio, sarà realizzato un nuovo programma denominato “Orti e Rapporti” , un progetto innovativo in grado di dare risposta ad una serie di problematiche presenti sul territorio relativamente alla mancanza di spazi significativi dove sviluppare conoscenze, competenze ed esperienze di attività produttiva in grado di fornire un aiuto anche per le fasce deboli che non hanno le risorse sufficienti per arrivare alla fine del mese; tra gli utenti diretti ed indiretti ci saranno anche famiglie in difficoltà ed anziani soli.

L’ortoterapia è uno strumento alternativo capace di migliorare lo stato di salute delle persone, sia da un punto di vista prettamente fisico che psicologico; il contatto con la terra, infatti, induce un circuito positivo che non può che supportare il soggetto in una migliore riuscita personale.

Dianova, a sostegno di questa importante iniziativa, ha organizzato per sabato 22 febbraio 2014, nella Comunità di Garbagnate Milanese, una lotteria solidale   dal titolo “Orti e rapporti: coltivare la terra per condividere valori” ; è possibile acquistare i biglietti chiamando il numero 02/99022033. Il costo di ogni singolo biglietto è di 1 € in blocchetti da 20, i premi in palio sono 70.

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Giochi di Strada 2013 ai Fori Imperiali

Giochi di Strada 2013 ai Fori Imperiali di Roma

Decima edizione dei “Giochi di Strada” e nuovo successo per una manifestazione che ha visto, domenica 20 ottobre 2013 a Roma lungo via dei Fori Imperiali, una numerosa partecipazione di persone di tutte le età, che hanno così avuto modo di scoprire e riscoprire gli sport e le tante attività ludiche che la tradizione ha tramandato fino ai nostri giorni.

L’evento, ideato ed organizzato dall’Associazione ASD TORRE ANGELA – GIOCHI DI STRADA, è stata anche l’occasione per assistere a svariate gare di specialità sportive della Figest, Federazione Italiana Giochi e Sport Tradizionali, tra cui il Campionato Italiano di Tiro alla Fune, dove ha trionfato, nei 5vs 5 kg. 450, la Santa Vittoria di Porto San Giorgio, a seguire, Lubrensis e Cobra Fermo, mentre nella categoria Fuori Peso si classificano in ordine Cobra Fermo, Santa Vittoria di Porto San Giorgio e Alionti.
Inoltre, spazio anche al Torneo di Calcio Balilla, due contro due a coppie libere, gestito da Noibiliardino.it
Anche la FID, Federazione Italiana Dama e la FIPT, Federazione Italiana Palla Tamburello, vi hanno partecipato con un loro stand, un modo per vedere all’opera principianti e professionisti di questi celebri giochi.
E poi tante altre gare di giochi meritevoli di rimanere nella memoria di ognuno: campana, lancio della ruzzola, bussolotti, bocce in strada, cerchio, corsa tappi, morra, mazza fionda, freccette…
Presenti con i loro stand stand pure l’Associazione Turistica Pro Loco Roma e l’Associazione ASD TORRE ANGELA – GIOCHI DI STRADA, che da anni svolge numerose altre attività per la salvaguardia del gioco tradizionale e per la diffusione in tutta Italia della cultura ludica, specialmente tra i più giovani, come del resto afferma la Prof.ssa Dora Cirulli (ricercatrice al Corso di Laurea di Scienze Motorie all’Università di Tor Vergata, titolare di un CORSO DI GIOCHI DI STRADA, alla Università degli Studi di Roma – FORO ITALICO): “È giusto non disperdere certi valori e necessario riproporre tante attività, spesso dimenticate, al grande pubblico, portando a conoscenza dei più giovani, soprattutto di quelli nati e cresciuti nelle città, l’esistenza storica di attività ludico-sportive che in passato costituivano, oltre che un momento di svago, un motivo di aggregazione sociale e che vedevano la partecipazione di più comunità, intese come differenti paesi o anche come differenti rioni del medesimo paese.
Ricordiamo, infine, che è in corso di realizzazione, con tutti i Comuni italiani, il progetto “PAESI CHE VAI GIOCHI CHE TROVI”, con cui si invitano gli anziani ad inviare un gioco che facevano da bambini con foto e regole, mestieri, proverbi, filastrocche e antiche ricette all’Associazione Sportiva Dilettantistica ASD TORRE ANGELA – GIOCHI DI STRADA http://www.giochidistrada.it
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La Giax Tower di Giovanni Gelmetti: un polmone verde nei grattacieli di Milano

Sta già rientrando tra le opere architettoniche più innovative d’Italia la Giax Tower, un edificio di ben 25 piani, ideato dal rinomato imprenditore immobiliare Giovanni Gelmetti. Dopo diversi anni a Londra, fulcro della modernità e del cosmopolitismo, Gelmetti, in un periodo così difficile per l’economia, ha concepito la costruzione di un vero e proprio grattacielo, nel contesto del Quartiere Maciachini, in via Imbonati 62/2, a Milano, zona che, dopo gli spiacevoli episodi di cronaca, da anni ormai appare completamente riqualificata, visto anche l’insediamento di importanti multinazionali e aziende di valenza internazionale, come Cartier, Virgin, Zurich, Levis, Montblanc, Van Cleef & Arpels, Vacheron Costantin, Findomestic, Officine Panerai e molte altre.

 

Gelmetti, con la Giax Tower, porta il suo contributo, creando centinaia di posti di lavoro e nuove soluzioni abitative, anche per le generazioni più giovani. Giax Tower, infatti, presenta circa 100 appartamenti, secondo le esigenze di ognuno, a prezzi low cost, confronto gli standard milanesi, per i suoi importanti ed esigenti clienti. Comprare un appartamento nella città ambrosiana partendo da 200.000 € è diventato non solo possibile, ma anzi, è un astuto investimento, fatto impensabile fino a poco tempo fa.

 

Siamo di fronte ad un’impresa coraggiosa e geniale. L’edificio è creato sul concetto dell’eco sostenibilità, infatti è tutto in classe energetica A, con ridotto consumo energetico e con impianti ecocompatibili. Con i suoi 6000mq di polmone verde e i suoi giardini pensili, la Giax Towerpossiede il panorama più bello e naturale che si possa ammirare a Milano.

 

Non solo eco friendly, ma anche funzionale. Il grattacielo di moda della città sarà un punto di riferimento, di aggregazione e di svago, orientato al relax dei residenti, cosa non semplice in un contesto così frenetico. La Giax Towervanta infatti di due piscine, club house, spa, palestra, solarium e library room. Molto importante la sua accessibilità, infatti è facilmente raggiungibile dal centro storico, tramite la linea 3 della metro gialla ed è nelle immediate vicinanze dei principali accessi autostradali e ferroviari.

 

GIAX TOWER

Tel. 02.89655701 – Mail: [email protected] – Sito web: www.giaxtower.com

 

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ConsigliLavoro.it: uno spaccato puntuale sulla condizione lavorativa in Italia

Sono passati poco più di 6 mesi dal debutto on line del portale www.consiglilavoro.it specializzato nell’offrire consulenza e consigli gratuiti alle tante persone che, soprattutto a causa dell’ormai perdurante crisi economica, hanno perso il lavoro o il lavoro non l’hanno ancora trovato.

“Al di là dei positivi risultati raggiunti dal sito – sostiene Luigi Torquati Communication Manager della società – al quale sono affluite in soli 180 giorni più di 1.000 domande, ciò che più ci colpisce è che attraverso questi quesiti è stato possibile in breve tempo tracciare un vero e proprio spaccato, preciso e puntuale, di quella che è l’attuale condizione lavorativa nel nostro Paese”.

“Purtroppo – prosegue Torquati – la panoramica, come ci si può aspettare, non è certo delle più incoraggianti. Elevatissima in particolare la percentuale degli over 35 che si sono trovati sbalzati fuori dal mercato del lavoro dalla sera alla mattina, a volte senza neppure una valida spiegazione. Persone che, e questo è un caso tutto italiano, a soli 40 anni si sentono già vecchi, superati e non considerati da un sistema che estromette dal lavoro proprio quella classe lavorativa con più esperienza che ha ancora tanto da dare e tanta voglia di esprimere il proprio elevato potenziale. E parliamo in massima parte di manager pluristipendiati che si ritrovano senza una lira in tasca.
Emblematico quanto dichiarato in una delle domande da un ex manager che ci ha scritto: “…Non so se una persona della mia portata possa ”spaventare le aziende” o l’età oppure ancora la necessità di assumere giovani cavalli che corrono all’impazzata anche con molta meno esperienza…(io correrei ancora volentieri)….”. ” Un’affermazione del genere – continua Torquati – nasconde in sé ironia, riso, malinconia, ma non arrendevolezza nonostante i 54 anni del dottore in questione”.

Un mondo a parte è quello formato dai giovani, da quel mostruoso 40% di chi il lavoro non l’ha ancora trovato e chissà quando mai lo troverà.
“Molti espatriano all’estero, alla ricerca di una terra più accogliente che possa dare loro una mano a tradurre nella pratica lavorativa ciò che hanno appreso negli anni di studio, altri si accontentano di sbarcare il lunario come meglio possono, inviando CV a ripetizione nella speranza che qualche lungimirante selezionatore li noti”.

“Siamo solo all’inizio di questo percorso e ci auguriamo, nel nostro piccolo, di poter dare una mano a chi si rivolge a noi, magari contribuendo a fare ritrovare un po’ di quella speranza perduta, certi che prima o poi le cose cambieranno e, ce lo auguriamo davvero, si possa tornare a rimirare un cielo più azzurro”.

Per chi fosse interessato, il sito è raggiungibile all’indirizzo www.consiglilavoro.it

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Colmare i vuoti di conoscenza con una corretta informazione

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  • 3 Ottobre 2013

Distribuzione di opuscoli informativi sulle droghe al V° Municipio di Roma

 

Roma 3 ottobre  2013 – Durante questa settimana centinaia di opuscoli sono stati distribuiti per dare un messaggio “no droga” attraverso l’ennesima iniziativa dei volontari di Roma della Drug Free World ( Fondazione Internazioanle per un Mondo libero dalla droga ) al V° Municipio di Roma. Gli opuscoli offrono ai giovani un momento di riflessione attraverso un messaggio molto semplice e diretto, sfatando i falsi miti sulle droghe fornendone una comprensione chiara e comprensibile. Gli opuscoli sono parte di un più vasto programma di prevenzione e strumenti didattici fra cui 16 annunci di pubblica utilità, già in onda su diverse emittenti regionali del Lazio. Gli annunci vengono molto spesso mostrati a studenti nelle scuole, e sono proprio questi annunci di pubblica utilità, associati alla distribuzione di opuscoli, a fornire ai giovani un “buon motivo” per vivere una vita libera dalla droga all’insegna del divertimento e la gioia di vivere.

Le docenze di prevenzione intendono colmare il vuoto di conoscenza che ce sulle sostanze stupefacenti portando maggiore consapevolezza ai giovani in quei luoghi di aggregazione, come succede ad esempio, nelle scuole dove a volte nascono dei focolai che troppo spesso nelle cronache locali sfociano in eventi infausti a rischio e pericolo della propria vita e quella degli altri. Il tema comune nei contenuti e nelle informazioni degli opuscoli è che “le droghe privano la vita delle gioie e delle sensazioni che rappresentano, comunque, l’unica ragione per vivere”, osservazione dell’umanitario L. Ron Hubbard.

Per informazioni:

drugfreeworld.org

[email protected]

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Mutui e precari: il 2,7% dei mutui concessi è sottoscritto da chi ha un contratto a tempo determinato

Anche se i lavoratori precari in Italia sono circa il 13% del totale* quando si tratta di comprar casa l’incidenza dei mutui concessi a chi ha un contratto a termine rispetto al totale dei finanziamenti accordati si riduce drasticamente: secondo il portale Mutui.it (www.mutui.it) sono appena il 2,7% del totale. L’indagine, svolta in collaborazione con Facile.it (http://www.facile.it/mutui-prima-casa.html), è partita dall’analisi di oltre 6.000 domande di mutuo e relative erogazioni concesse in Italia da gennaio a luglio 2013 e ha evidenziato come, se anche riescono ad ottenere un finanziamento, i lavoratori precari non sono mai gli unici firmatari del mutuo.
«Quando a chiedere un mutuo è un soggetto che non è assunto a tempo indeterminato – dichiara Lorenzo Bacca, responsabile business unit mutui dell’azienda – le banche reagiscono irrigidendo ancora di più i loro parametri: la presenza di un cointestatario assunto a tempo indeterminato o perlomeno di un garante in grado di coprire il pagamento del finanziamento in caso di difficoltà diventano, così, conditio sine qua non per la concessione.»
Nel dettaglio, il 60% dei mutui fra i cui intestatari vi è un lavoratore precario vede la presenza di un garante, il restante 40% è intestato ad un secondo soggetto, impiegato a tempo indeterminato o libero professionista. L’importo medio erogato ammonta a circa 130.000 euro e si finanzia, in 9 casi su 10, l’acquisto della prima casa; il loan to value, vale a dire la percentuale del valore dell’immobile acquistata col mutuo, è più alto della media e arriva al 66%. La durata del finanziamento che si riesce ad ottenere è di poco meno di 25 anni (23,5) mentre l’età media del primo firmatario è di 35 anni, leggermente inferiore alla richiesta “tipo” di mutuo in Italia.
Per quanto riguarda i tassi, la preferenza assoluta va al tasso variabile, scelto dal 68% dei mutuatari: si tratta, probabilmente, di soggetti convinti di migliorare le proprie condizioni economiche negli anni a venire, che pertanto preferiscono le oscillazioni del variabile alla rata certa, ma più elevata, del mutuo a tasso fisso.
Non tutti i contratti a tempo determinato, però, sono uguali per la banca: le categorie che possono essere più ottimiste circa l’ottenimento del mutuo sono i precari della scuola, che spesso vantano molti anni di servizio presso lo stesso datore di lavoro e, pertanto, vengono visti di buon occhio dall’istituto finanziatore, in quanto titolari di una fonte di reddito pressoché certa. Ovviamente, anche loro devono ricorrere ad un garante o cointestatario, ma il loro stipendio può andare a comporre il reddito complessivo su cui calcolare la rata.
«La recente approvazione del Piano Casa da parte del Governo Letta ha riportato in auge le difficoltà dei precari e dei più giovani ad ottenere un finanziamento per l’acquisto casa – conclude Bacca – ed auspichiamo che, nei prossimi mesi, aumenti la probabilità dei precari di accedere al Fondo per la concessione di mutui a tassi agevolati; la fotografia attuale, ad ogni modo, resta piuttosto grigia.»
* Dati Istat, 2010

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Giovani e indebitati: il 16% dei prestiti chiesti da chi ha meno di 30 anni

Li chiamavano generazione 1.000 euro e adesso si scopre che, di quella cifra, buona parte viene usata per pagare i prestiti contratti prima ancora di aver compiuto 30 anni. Stando a un’indagine condotta dal comparatore Facile.it (http://www.facile.it/prestiti.html) in collaborazione con Prestiti.it (www.prestiti.it), che ha preso in esame oltre 50.000 richieste di prestito personale presentate in Italia da gennaio a luglio 2013, i finanziamenti richiesti dagli under 30 rappresentano quasi il 16% delle domande di prestito personale (15,7%).
Non si deve però cadere in facili moralismi e credere che i giovani italiani che chiedono un prestito personale assomiglino più alla cicala che alla formica; in realtà sembrano avere la testa sulle spalle e reagire come possono alla crisi economica che colpisce loro più di tutti.
La stragrande maggioranza vuole un finanziamento per comprare l’auto, ma usata (31,8% dei prestiti totali richiesti) o per avere liquidità con cui affrontare spese varie, magari impreviste (16,5%). Dato poi che comprare casa è sempre più difficile, molti scelgono di ristrutturare quella in cui abitano (magari con i genitori) e allora al terzo posto fra le finalità per cui i giovani si rivolgono a banche e finanziare ecco proprio la ristrutturazione di immobili (9,3%).
«Chi ha oggi meno di 30 anni – dichiara Lorenzo Bacca, Responsabile Business Unit Prestiti dei due broker online – deve fare i conti con una situazione economica molto diversa rispetto a quella vissuta dai genitori. Per fortuna, però, le nuove generazioni hanno una maggiore consapevolezza delle possibilità offerte dal credito al consumo, inteso non come strumento per condurre una vita al di sopra delle proprie possibilità, ma per vivere con maggiore serenità le spese da affrontare».
Il profilo tipo del richiedente under 30 corrisponde a quello di un uomo (75% delle domande), di 26 anni che mira ad ottenere un finanziamento pari a 9.650€. Lo stipendio medio di chi ha meno di 30 anni e vuole un prestito personale è pari a 1.470€ e la durata del piano di ammortamento che preferisce è pari a 55 rate, vale a dire 4 anni e 8 mesi.
Non sorprende che le regioni in cui, percentualmente, le richieste di prestito presentate dagli Under 30 sono più alte siano anche quelle in cui trovare un impiego è più semplice. Così, se come detto a livello nazionale i finanziamenti ai giovani rappresentano il 15,7% del totale, in Lombardia diventano il 18,4%, in Veneto il 18,2%, in Trentino Alto Adige il 18,1% e in Piemonte il 17,1%.

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CHIUDE L’ASSOCIAZIONE ‘A VOCE D’ E’ CREATURE, INTERVISTA A DON MEROLA: NOI ABBANDONATI

Da www.ambrogiocrespi.it – Don Luigi Merola, il prete anticamorra, da anni lotta a Napoli per togliere dalla strada i ragazzi e per rimetterli su un cammino di giustizia e legalità con la sua associazione ‘A Voce d’e’ Creature’ che ora, come spiega nell’intervista che ho realizzato per Clandestinoweb, è costretta a chiudere per mancanza di fondi. Affronta il problema con decisione e senza peli sulla lingua: “ Nessuno ha preso a cuore questa situazione, da venerdì ad oggi nessuna telefonata” ci spiega, sottolineando come al momento senta solo attorno a sé un grande tifo, ma pochi giocatori in campo.

L’associazione, spiega ancora Don Merola, ha lavorato finora solo con l’apporto dei volontari e le donazioni dei privati, ma per sopravvivere e continuare con il lavoro di bonifica del territorio dalla camorra e dalle mafie, è necessario mettere in campo qualcosa di più, azioni concrete come ci spiega con le parole forti di chi crede fino in fondo in quello che fa.

Don Merola, lei si è visto costretto a chiudere la fondazione di recupero minorile ‘ A Voce d’e’ Creature’ da lei fondata a Napoli, per mancanza di fondi…

La fondazione nasce anni fa da un bene confiscato alla Camorra. Il nostro intento è quello di far tornare i bambini a scuola perché l’abbandono scolastico a Napoli è una vera e propria piaga. Abbiamo attività pomeridiane che vanno dallo sport, alla musica, ai corsi di informatizzazione; cerchiamo poi di avvicinare i ragazzi al mondo del lavoro. Fino ad ora queste attività sono state portate avanti grazie ai proventi della pubblicazione de la “Provvidenza” e del 5 per mille, ma mai nessun ente pubblico ci ha sostenuto. Purtroppo oggi ci troviamo a chiudere schiacciati dalle spese tra cui quelle delle tasse, come quella sui rifiuti solidi urbani, la Tarsu, da cui i beni confiscati non sono esentati e che ci ha messo molto in difficoltà. E’ caduto nel vuoto il nostro appello ai Parlamentari per fare una legge per tutelare chi gestisce i beni confiscati. Nessuno ha preso a cuore questa situazione, da venerdì ad oggi nessuna telefonata.

Qual è attualmente la situazione?

Siamo stati abbandonati, solo un imprenditore ci ha chiamato e ci ha detto di essere intenzionato a fare una donazione. Faccio un appello perché anche la vostra voce ci aiuti a diffondere la nostra richiesta di aiuto che a Napoli finora non è stata ancora preso a cuore neanche dal sindaco che ho cercato di incontrare, ma che ancora non mi ha ricevuto.

Cosa si può fare per salvare la vostra Associazione?

La realtà è che si tratta di un problema da risolvere a monte. Noi non riusciamo a pagare le tasse: non è possibile che a livello nazionale nessuno si faccia carico di questa situazione, che non riguarda solo l’Associazione di Don Merola. I beni confiscati non possono pagare le tasse: c’è in questo senso un vuoto legislativo che va colmato, altrimenti il lavoro delle forze dell’ordine, nel recupero e nella bonifica viene disperso e diventa inutile. Ho fatto una proposta al riguardo, ma è rimasta lettera morta e nessuno ha avuto il coraggio di portarla avanti. Nella proposta di legge chiedevamo che chi gestisce i beni confiscati sia esentato dal pagamento delle tasse e dalle utenze che vengono utilizzate per finalità sociale; tutto il conto può rientrare sul fondo unico di giustizia: i soldi sarebbero così presi dalle confische fatte alla criminalità organizzata. Altrimenti ci prendiamo in giro. L’Italia è un bel paese, ma tutti sono bravi a predicare… poi nella concretezza chi è che fa la lotta alla Camorra? Dopo le grandi operazioni e i grandi blitz, tutto ritorna come prima. Nessuno si preoccupa di mantenere nella legalità i “soldatini del boss”. Abbandonati a loro stessi non possono che ritornare a chiedere i soldi alla malavita.

Quanto è radicata sul territorio la sua associazione, quali i traguardi raggiunti, insomma: perché è così importante per Napoli far continuare a vivere ‘ A Voce d’e’ Creature’ ?

La nostra associazione non è radicata solo in Campania, ma anche fuori dalla Regione: nasce sei anni fa, ma è in rete con 1200 istituzioni scolastiche. Il nostro lavoro si basa tantissimo sul sostegno e sull’impegno dei volontari senza i quali noi avremmo chiuso già tre anni fa. Fino ad ora siamo andati avanti grazie all’esercito dei volontari, ma ormai neanche questo basta più. Serve un’analisi sociologica degna di questo paese, e si deve smettere di fare la lotta alla camorra e alle mafie solo attraverso le conferenze stampa: un quartiere non viene bonificato solo con l’arresto del boss. E in questi anni ‘ A Voce d’e’ Creature’ ha fatto questo: ha bonificato realmente il territorio e i quartieri, togliendo dalle strade i ragazzi, dando una nuova speranza. Al momento però mi sento solo: mi sembra di avere solo tanti tifosi e nessun giocatore in campo con me. Mi auguro che dalla chiusura della fondazione nasca in Italia, nei partiti, ma anche nella gente comune, la voglia di incominciare ad affrontare i problemi, chiamandoli per nome. Io devo fare il prete, non voglio fare il politico, ma non possiamo non dire che un buon amministratore, come dice il Papa deve essere un uomo umile. La politica potrà dire ancora tanto, ma nel momento in cui comincia a essere umile, semplice. E questo è il pensiero di chi la politica la ama e la intende nella forma più alta, quella della carità cristiana. A differenza di Grillo voglio prendere il popolo e dire “amiamo la politica”, per il suo vero significato, di servizio, di salvaguardia del nostro territorio, per dare occupazione.

Come riuscite a portare questi ragazzi su un cammino di giustizia e legalità?

I nostri ragazzi hanno bisogno di vedere immagini, di toccare con mano. Gli facciamo capire che quello del boss è un futuro già morto, già spento. Per questo gli facciamo vedere che i boss finiscono tutti in carcere o morti ammazzati, gli facciamo fare i conti con la realtà. Poi gli facciamo provare come solo lo studio e la cultura in questo momento possono salvare il nostro sud Italia, ma anche il Nord. La mafia ha le radici al Sud, ma i rami più belli, i frutti migliori li ha al nord, perché lì ci sono gli investimenti. Noi facciamo scoprire ai nostri ragazzi quanto è bello avere un lavoro onesto, rimanere sul tuo territorio; vogliamo far capire loro che le risorse sono a portata di mano, che non c’è bisogno di andarsene. Ma tutto questo con amore, l’amorevolezza, senza repressioni che non servono a niente. Diamo loro un lavoro, li facciamo appassionare.

Un’ultima battuta: in una intervista ha detto che per lei Cosentino non è un camorrista? Come si è fatto questa idea?

A me era stato chiesto se Cosentino fosse camorrista o meno. Questo lo dovrà stabilire un tribunale e non sta a noi cittadini: i processi si fanno nei tribunali, non sulla carta stampata e neanche per teoremi, come qualcuno purtroppo ama fare. Quello che io ho ribadito è che è immorale che sia detenuto in carcere perché non può inquinare le prove, non può fuggire perché si è costituito e non può reiterare il reato perché non è più in parlamento, non è più un uomo potente. Venute meno queste tre circostanze ho detto solo che è immorale che sia in carcere in attesa di giudizio. Può aspettare a casa il suo processo. Per aver detto questo mi hanno accusato di aver criticato i magistrati, per le mie opinioni sono stato attaccato in maniera feroce e dura come neanche la Camorra quando ero a Forcella. Siamo un paese democratico, o un paese in cui non si può esprimere le proprie opinioni?

 

COME AIUTARE L’ASSOCIAZIONE DI DON MEROLA

PER DONAZIONI

Fondazione Onlus ‘a VOCE d”e CREATURE

C/O BANCO DI NAPOLI

COD. IBAN: IT82G0101003400100000014001

 

OPPURE

Fondazione Onlus ‘a VOCE d”e CREATURE

C/O UNICREDIT

COD.IBAN: IT02K0200803474000102274869

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DONA IL TUO 5 X MILLE

Fondazione ONLUS

‘a VOCE d”e CREATURE

C.F.: 95097930630

Per maggiori informazioni visitate http://ambrogiocrespi.it/chiude-lassociazione-a-voce-d-e-creature-intervista-a-don-merola-noi-abbandonati/

 

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Portare la conoscenza sulle sostanze stupefacenti ai giovani

Ennesimo appello della Drug Free World per una vita libera dalla droga
Roma 10 aprile 2013 – Continua l’impegno dei volontari della sezione romana della Drug Free World ( Fondazione per un Mondo libero dalla droga ) che anche in questa settimana hanno ribadito il loro impegno nel portare la verità sulle droghe a centinaia di giovani. Tre le iniziative portate avanti: la prima vede una distribuzione gratuita di opuscoli al quartiere prenestino di Roma a seguire un altra distribuzione nella zona Colli Albani ed infine una distribuzione nell’area della stazione ferroviaria di Monte Mario, quest’ultima frequentatissima da giovani che escono dalla scuola per recarsi a casa dopo la giornata scolastica.
Il materiale informativo, prodotto dalla “Fondazione Internazionale per un Mondo Libero dalla droga” si colloca fra i principali strumenti che i volontari usano per le loro iniziative di prevenzione, a cominciare dagli annunci di pubblica utilità mostrati a centinaia di studenti ogni settimana. Si tratta di 16 minispot che in poco meno di un minuto sbugiardano le false informazioni che i giovani raccolgono e che spesso rappresentano il motivo della loro “prima esperienza” con le droghe. Ci sono poi appunto gli opuscoli, una pubblicazione chiara e semplice che da l’opportunità di ricevere utili informazioni sui pericoli derivanti dall’abuso di alcol e dall’assunzione di sostanze stupefacenti in generale.
L’iniziativa è parte di un programma che mira a garantire ai giovani una corretta informazione, anche sull’abuso di alcol ed alla sua sconsiderata assunzione che, in buona parte dei casi, è causa di infausti episodi di cronaca di cui spesso si legge nei giornali.
Gli opuscoli si sono dimostrati, in base alle testimonianze, una via efficace per portare ad un consapevole “no alla droga, sì alla vita”, e per demolire le menzogne e la disinformazione con cui giovani ed adulti vengono irretiti nella trappola della droga, un flagello il cui costo sociale richiede il supporto e la partecipazione responsabile di un gran numero di persone nel fare qualcosa al riguardo.
Seguiranno altre iniziative per tenere i giovali liberi dalle droghe e per evitare che gli stupefacenti privino la loro vita “delle gioie e delle sensazioni che rappresentano,
comunque, l’unica ragione per vivere”, come l’umanitario L. Ron Hubbard ha scritto,
e che i volontari sostengono.
Per informazioni:
drugfreeworld.org
[email protected]

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