Integrazione del digitale, nuove modalità didattiche e approccio ESG: Giovanni Lo Storto, Direttore Generale dell’Università Luiss, racconta a “Fanpage” le principali novità dell’offerta formativa dell’Ateneo.
Giovanni Lo Storto: Luiss, le caratteristiche del nuovo modello didattico
Stimolare gli studenti a disimparare, allenarli alle diversità e soprattutto a fare domande. E, grazie anche all’integrazione stabile della strumentazione digitale, prepararli ad affrontare le sfide delle future crisi globali, climate change in primis. A descrivere le principali novità del nuovo modello didattico dell’Università Luiss, in un’intervista rilasciata a “Fanpage”, è il Direttore Generale Giovanni Lo Storto. “Enquiry based” – questo il nome scelto dall’Ateneo – si differenzia rispetto ai modelli di formazione classici per l’approccio investigativo: “La chiave di tutto è l’allenamento, dapprima alle diversità, che è la cosa più difficile per l’essere umano. E poi l’allenamento a fare le domande, ad imparare a fare le domande giuste”. Si evolve anche il ruolo del docente: “Non dobbiamo più pensare al docente come un drone di contenuti, che trasmette la conoscenza in modo verticale trasferendola allo studente – spiega Giovanni Lo Storto – piuttosto vogliamo insegnanti che siano designer di ispirazione e di motivazione”. Per il Direttore Generale della Luiss è necessario iniziare a pensare le università non solo come centri di formazione specialistica, ma anche come palestre che aiutino gli studenti a formare la propria identità come persona e cittadino e a valorizzarne talenti e soft skills.
Climate change, Giovanni Lo Storto: “Stiamo ragionando su corsi di laurea specifici”
Fondamentale anche l’attenzione alle tematiche ESG (Environmental, Social e Governance), con le aziende che oggi sono sempre più alla ricerca di figure in grado di guidare i cambiamenti in atto e generare uno sviluppo sostenibile e duraturo. “Stiamo riflettendo come ateneo di lanciare dei percorsi formativi ad hoc per affrontare queste sfide – ha detto Giovanni Lo Storto – C’è tempo fino al 3 aprile per iscriversi al test d’ammissione per le nostre lauree magistrali, ma stiamo ragionando già per il prossimo anno accademico se individuare degli indirizzi all’interno di questi corsi di laurea per trattare in modo molto specifico i temi non solo della sostenibilità ma anche del climate change”. L’approccio ESG diventa ancora più determinante per gli studenti che vogliono affacciarsi allo studio delle scienze sociali ed economiche, con la Luiss prima università in Italia e 22esima nel mondo in Scienze politiche internazionali: “La guerra in Ucraina ha riportato le relazioni internazionali al centro degli interessi – è il commento di Giovanni Lo Storto – e la Luiss è il posto giusto per i ragazzi e le ragazze che vogliono capire il mondo che cambia, ma anche agire nel mondo globale, diventare classe dirigente e provare a cambiare le cose”.