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Palazzo Doria D’Angri: Patrimonio storico artistico e culturale italiano a Napoli

Accedendo tra le sontuose mura aristocratiche del Palazzo Doria D’Angri, nobile dimora napoletana in Piazza Sette Settembre che vanta una tradizione storica di prestigio; non si può non restare catturati e ammaliati dalle creazioni in esso racchiuse e perfettamente conservate nei 1100 metri quadrati di elegante struttura. Capolavori di pittura e architettura ad opera di esponenti importanti, tra cui gli architetti Carlo e Luigi Vanvitelli, Fedele e Alessandro Fischetti, Angelo Viva, Gerolamo Starace, Francesco Longhetti, Giacinto Diano, che hanno conferito un valore simbolico inestimabile all’edificio e lo collegano alla Reggia di Caserta, a cui questi nomi hanno fornito il loro esperto lavoro. La storia tramanda una vicenda molto significativa, connessa all’assetto del Paese: dal balcone della suggestiva sala degli specchi si è affacciato il mitico Giuseppe Garibaldi per fare il proclama ufficiale sull’annessione del regno borbonico delle Due Sicilie al novello Stato italiano, gettando le basi per l’evoluzione territoriale sviluppatasi fino ai giorni nostri.

Gli studiosi hanno individuato una serie di opere di sublime eccellenza ideativa. Creazioni uniche nel loro genere, che incantano per la rara bellezza e fanno da esclusiva cornice di contorno per i visitatori. Spiccano nel loro massimo splendore l’ affresco “L’allegoria con Mercurio, la Sapienza e la Poesia” al primo piano nobile circondato da pregiate cariatidi di stucco e l’affresco e “L’allegoria dell’Aurora” sulla volta del boudoir in ornati di stucco d’oro zecchino. I documenti giunti ad oggi ne testimoniano l’autenticità di realizzo e l’artigianalità della progettazione, compiute con geniale estro creativo dai maestri dell’epoca.

Nella descrizione distintiva del palazzo emerge la sua peculiare posizione nevralgica. Infatti, è posto nelle immediate vicinanze di Palazzo Reale, del Teatro San Carlo, della Chiesa di Santa Chiara, della Piazza del Gesù e dello storico Gran Caffè Gambrinus. Ciò gli consente di essere un punto di riferimento, sia come contesto per visite turistiche e scolastiche, sia come luogo ospitante per iniziative e manifestazioni di alto livello, come eventi culturali e artistici, conferenze, congressi, meeting e incontri pubblici e istituzionali, esposizioni museali, caffè letterari con biblioteca. Inoltre, si può adibirlo a sede accademica e universitaria.

Da ricordare la presenza di nove stanze con bagno annesso, arredate con ogni miglior confort e design, che garantisce l’opportunità di godere di un alloggio raffinato e funzionale, dove immergersi in un’atmosfera di coinvolgente allure. Un’esperienza emozionante e al contempo arricchente per il proprio “bagaglio” personale di momenti indimenticabili.

VENDESI – Per informazioni contattare l’indirizzo mail [email protected] .

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Napoli: Dal pregiato Palazzo Doria d’Angri si tramanda la storia d’Italia

Chi si appresta a visitare l’ammaliante città partenopea non può certamente prescindere dal recarsi nel sontuoso Palazzo Doria D’Angri, ubicato in posizione di privilegiata centralità strategica, precisamente in Piazza Sette Settembre, limitrofa alla Piazza del Gesù, a Palazzo Reale, al Teatro San Carlo, alla Chiesa di Santa Chiara e allo storico Bar Gambrinus. La tradizione lo lega saldamente alla Storia d’Italia, poiché il 7 Settembre 1860 Giuseppe Garibaldi, ospitato in loco, affacciandosi dal balcone principale, adiacente al suggestivo salone degli specchi, pronunciò il discorso ufficiale sull’annessione del Regno delle due Sicilie, al novello Stato italiano, consacrando nei secoli la valenza simbolica di questo aristocratico edificio.

Oggi, rimasto intatto nel sua coreografica e affascinante imponenza, con i suoi 1100 metri quadrati di superficie disponibile, si presta per essere adibito a innumerevoli possibilità di fruizione: congressi, conferenze, riunioni, eventi, cerimonie, feste, manifestazioni e comizi politici, zone museali, sede di scuole, accademie, università, mostre d’arte e iniziative culturali. Inoltre, essendo dotato di 9 eleganti stanze con bagno, può essere utilizzato anche come esclusivo alloggio dalla moderna e confortevole impostazione.

Sulle caratteristiche distintive riguardanti la struttura e le decorazioni, è primario menzionare l’opera autorevole svolta dagli architetti Luigi e Carlo Vanvitelli, che all’epoca ne hanno acquisito la committenza del progetto, così come di quello della Reggia di Caserta, che offre interessanti parallelismi di somiglianza. Vanno poi citati altri rinomati professionisti dell’epoca, del calibro di Fedele e Alessandro Fischetti, Desiderio Costantino, Girolamo Starace, Giacinto Diano, Gennaro Fiore e Francesco Longhetti, che hanno fornito la loro eccelsa competenza durante i lavori per modellare e decorare al meglio la magnifica location.

Di intensa spettacolarità sono: L’affresco intitolato “L’allegoria con Mercurio, la Sapienza e la Poesia” con la sua radiosa luminosità, che si trova nella volta del primo piano nobile e l’opera “L’allegoria dell’aurora” posta all’interno del salone degli specchi, realizzata da Alessandro Fischetti e Desiderio, e inserita sulla volta del boudoir fatto da Fiore in ornati di stucco in oro zecchino. Da ricordare il pregevole altare settecentesco appartenente alla cappella sita al secondo piano, rimasto ancora integro e in perfetta conservazione.

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Palazzo Doria D’Angri: Meraviglia Architettonica Tutta Italiana

Chi si appresta a visitare l’ammaliante città partenopea, non può certamente prescindere dal recarsi nel sontuoso Palazzo Doria D’Angri, ubicato in posizione di privilegiata centralità strategica, precisamente in Piazza Sette Settembre, limitrofa alla Piazza del Gesù, a Palazzo Reale, al Teatro San Carlo, alla Chiesa di Santa Chiara, allo storico Bar Gambrinus. La tradizione lo lega saldamente alla Storia d’Italia, poiché il 7 Settembre 1860, Giuseppe Garibaldi ospitato in loco, affacciandosi dal balcone principale adiacente al suggestivo salone degli specchi, pronunciò il discorso ufficiale sull’annessione del Regno delle due Sicilie al novello Stato italiano, consacrando nei secoli la valenza simbolica di questo aristocratico edificio.

Oggi, rimasto intatto nel sua coreografica e affascinante imponenza con i suoi 1100 metri quadrati di superficie disponibile, si presta per essere adibito a innumerevoli possibilità di fruizione: congressi, conferenze, riunioni, eventi, cerimonie, feste, manifestazioni e comizi politici, zone museali, sede di scuole, accademie, università, mostre d’arte e iniziative culturali. Inoltre, essendo dotato di 9 eleganti stanze con bagno, può essere utilizzato anche come esclusivo alloggio dalla moderna e confortevole impostazione.

Sulle caratteristiche distintive riguardanti la struttura e le decorazioni è primario menzionare l’opera autorevole svolta dagli architetti Luigi e Carlo Vanvitelli, che all’epoca ne hanno acquisito la committenza del progetto, così come di quello sulla Reggia di Caserta, che offre interessanti parallelismi di somiglianza. Vanno poi citati altri rinomati professionisti dell’epoca del calibro di Fedele e Alessandro Fischetti, Desiderio Costantino, Girolamo Starace, Giacinto Diano, Gennaro Fiore e Francesco Longhetti, che hanno fornito la loro eccelsa competenza durante i lavori per modellare e decorare al meglio la magnifica location.

Di intensa spettacolarità sono l’affresco intitolato “L’allegoria con Mercurio, la Sapienza e la Poesia” con la sua radiosa luminosità che si trova nella volta del primo piano nobile e l’opera “L’allegoria dell’aurora” posta all’interno del salone degli specchi realizzata da Alessandro Fischetti e Desiderio e inserita sulla volta del boudoir fatto da Fiore in ornati di stucco in oro zecchino. Da ricordare il pregevole altare settecentesco appartenente alla cappella sita al secondo piano, rimasto ancora integro e in perfetta conservazione.

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Palazzo Doria D’Angri a Napoli: da simbolo storico a “contenitore ospitante”

 

Nel cuore della Napoli storica si trova un magnifico edificio impeccabilmente conservato, il Palazzo Doria D’Angri, che rappresenta il simbolo per antonomasia della proclamazione dell’Unità D’Italia. Esso è situato nella centralissima Piazza 7 Settembre 1860, che ricorda proprio nel nome la data fatidica e cruciale in cui l’indomito eroe dei due mondi, Giuseppe Garibaldi affacciato dal balcone centrale dichiarò l’annessione del Regno delle due Sicilie al “Novello” Stato Italiano, guadagnandosi l’acclamazione entusiastica della folla aitante che gremiva il luogo.

Il Palazzo, oltre che per il comparto turistico dei visitatori, ha acquisito una consolidata fama come prestigioso “Contenitore ospitante” di eventi e iniziative pubbliche e private di svariata tipologia, dalle manifestazioni artistico culturali alle conferenze istituzionali, dalle convention e riunioni professionali alle cerimonie più intime e familiari. Il contesto coniuga il gusto per l’antico ai più moderni e aggiornati confort, garantendo una resa ottimale a ogni diversa situazione in esso ambientata.

La proprietà, descrivendone la struttura esterna portante, spiega con dovizia illustrativa “Il palazzo ha pianta trapezoidale, incuneandosi tra le Vie Toledo e Monteoliveto. La facciata principale è caratterizzata dall’ingresso ad arco, affiancato da due coppie di colonne toscane, che sostengono il famoso balcone d’onore, da cui parlò Garibaldi. Più in alto, sostenuto da colonne ioniche e ospitato da una lunetta, compare lo stemma dei Doria, più in alto ancora sulla cornice dell’attico rimangono ancora conservate due sculture in marmo, sopravvissute alla Seconda Guerra Mondiale, delle quattro originarie dell’epoca. Le facciate laterali hanno nove balconi per piano, sormontati da timpani di diverse forme o incorniciati da fasce e soglie sporgenti. L’ultima facciata sullo stretto Vicolo Maddaloni ripropone le linee della facciata di Largo 7 Settembre“.

 

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“L’Italia è Unita”: Queste le parole pronunciate da Giuseppe Garibaldi da Palazzo Doria D’Angri a Napoli, il simbolo dell’Unità Nazionale

Chi sfoglia i libri di Storia Nazionale non può certo dimenticare il Palazzo Doria D’Angri a Napoli, aristocratica location simbolica davvero significativa per l’Unità D’Italia, poiché proprio dal suo balcone centrale adiacente alla coreografica sala degli specchi, si è affacciato il mitico Giuseppe Garibaldi per proclamare l’annessione ufficiale del Regno Borbonico delle Due Sicilie allo Stato Italiano di recente costituzione. Correva l’anno 1860, precisamente il 7 Settembre e ancora oggi da questo luogo sontuoso sembrano riecheggiare nel vento quelle importanti frasi pronunciate dall’eroe dei mondi, nell’occasione ospite per un periodo all’interno del secolare edificio, che mantiene perfettamente intatto il suggestivo fascino antico.

Oggi certamente è una meta ideale per essere frequentata assiduamente da numerosi visitatori, turisti anche stranieri e gruppi di scolari e studenti, che ne ripercorrono la memoria e il ricordo, rimasti impressi tra le mura possenti e si lasciano avvolgere dalla magica atmosfera. Inoltre, si presta a essere un pregiato “contenitore ospitante” di eventi, manifestazioni, meeting, convention, conferenze ed esposizioni ad altissimo livello.

Ho letto moltissimi articoli di giornali e riviste, che descrivono nel dettaglio questa vicenda così saliente per il destino dell’Italia intera” afferma la proprietaria e continua “È meraviglioso che il Palazzo possieda un così grande valore storico, oltre che artistico e culturale. Il Palazzo è un bene prezioso assai rappresentativo per tutta la nazione“.

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Napoli 1860: Garibaldi si affaccia dal balcone dello storico Palazzo Doria D’Angri proclamando “Italia Unita”, qui di seguito la storia in breve

È senza dubbio una delle location secolari più caratteristiche e pittoresche di Napoli il sontuoso Palazzo Doria D’Angri, nel quale, la storia racconta, Giuseppe Garibaldi proclamò “Italia Unita” affacciandosi dal balcone centrale. Correva l’anno 1860, precisamente il 7 Settembre, una data rimasta memorabile. La consacrazione celebrativa di quel giorno tanto speciale, in cui il mitico eroe nazionale annunciò alla folla esultante l’annessione del Regno delle Due Sicilie al nascente Stato Italiano, si è conservata tramite il ricordo tangibile e visibile del nome della piazza sulla quale si trova l’ingresso principale dell’edificio e con l’epigrafe in dedica posta sulla facciata, che da su Via Toledo.

 

L’interessante narrazione storica riferita a Palazzo Doria D’Angri, che sorge in Piazza Sette Settembre, nel cuore della suggestiva città partenopea, inizia nel 1755 quando Marcantonio Doria, per costruire il palazzo di famiglia, decise di acquistare in zona delle strutture preesistenti. Per alcuni ritardi burocratici, il Doria non vide mai l’inizio, tanto meno il compimento del suo altisonante progetto, poiché morì nel 1760. Così fu il figlio, Giovanni Carlo, a portare avanti il progetto paterno, affidando l’opera al rinomato architetto Luigi Vanvitelli, che ultimò i lavori nel 1769.

 

Soffitti magistralmente affrescati, un’infilata coreografica di saloni e scaloni monumentali, un’atmosfera quasi magica e fiabesca d’immediato effetto ancora oggi ne contraddistinguono il fascino unico e inimitabile, rimasto inalterato nel tempo.

 

La signora Gennara Miano, attuale proprietaria della magnifica dimora aristocratica spiega “Questo palazzo costituisce un bene di valore inestimabile nel patrimonio storico e culturale del paese. In futuro, vorrei venisse valorizzato al meglio come museo istituzionale oppure come albergo di prestigio, poiché i 110mq di superficie includono nove camere da letto con bagni annessi, oltre a grandi saloni affrescati. Inoltre, potrebbe essere positivamente valorizzato organizzando al suo interno mostre d’arte, convegni, congressi, manifestazioni e utilizzandolo anche come sede di un’università prestigiosa, biblioteca di libri pregiati e testi antichi, ambasciata importante”.

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