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“Se Scrivendo” festeggia 600 puntate con la pubblicazione dell’antologia a cura del conduttore Christian Floris

In occasione dei festeggiamenti per le prime 600 puntate della trasmissione di promozione letteraria “Se Scrivendo” prodotta dalla Caos Film per il Gruppo Albatros, esce nelle librerie italiane l’Antologia del programma che ha visto avvicendarsi davanti alle telecamere migliaia di autori emergenti e moltissimi autori noti tra i quali Dario Fo, Maurizio Costanzo, Gianrico Carofiglio, Marcello Fois, Barbara Alberti, Riccardo Icona, Carlo Conti, Rita Charbonnier, Massimo Lugli, Margareth Mazzantini e molti altri, tutti accolti e introdotti con piglio giovanile e squisito savoir faire dal padrone di casa, il conduttore Christian Floris .

Ed è proprio Christian Floris ad aver curato questa raccolta di racconti brevi (nel caso del volume dedicato alla narrativa) e poesie (nel caso del volume dedicato alla poesia) occupandosi, tra l’altro, di scrivere una prefazione grazie alla quale comprendere ancora meglio dettagli e curiosità riguardanti gli ospiti di queste prime 600 puntate della trasmissione “Se Scrivendo”!

“Non credo ci sia nulla di più bello dei sogni.” – scrive Floris nella prefazione – “In questa antologia sono racchiusi i racconti dei sognatori che sono passati per il salotto della trasmissione che conduco ormai da più di due anni. Se Scrivendo è stata per loro una possibilità importante, per farsi conoscere, per mettere in luce personalità e talento. Ero lì con loro prima, durante e dopo le registrazioni e devo ammettere che non avrei mai pensato di incontrare così tante emozioni nei loro sguardi, tutti diversi, concentrati a esprimere la volontà di lanciare un messaggio, di uscire dall’anonimato per raccontare il proprio punto di vista sul mondo, per denunciare le ingiustizie o semplicemente per condividere sensazioni, paure, sfoghi, ed esperienze personali derivate da momenti di gioia assoluta o di dolore e malinconia…”

I due volumi, con la postfazione di Piero Gaffuri (Direttore di RAI Nuovi Media e Amministratore Delegato di RaiNet), verranno presentati al pubblico Venerdì 25 novembre 2011 alle ore 18,30 presso la Libreria Il Filo di Roma in Via Basento, 52 F.

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Il Gruppo Albatros Il Filo alla Fiera del Libro di Roma “Più Libri, più liberi”

L’evento si terrà presso la Sala Rubino del Palazzo dei Congressi dell’Eur, nell’ambito della Fiera del libro di Roma “Più libri più liberi”, martedì 7 dicembre ore 14:00. Presenterà il testo la giornalista e conduttrice del TG2 Maria Grazia Capulli.

Dopo il successo del primo libro – 11 ristampe e una seconda edizione, una traduzione in portoghese presentata lo scorso ottobre presso L’Istituto Italiano di Cultura di Maputo – l’autrice torna sulla scena editoriale con un romanzo dedicato al suo Paese d’origine. Il libro è infatti ambientato in Mozambico e descrive la storia di Nadia a partire dalla sua infanzia. Le vicende personali della ragazza si intrecciano con quelle della società in cui vive e più in generale con la storia del suo Paese, delineando un quadro tutt’altro che roseo ma all’interno del quale la protagonista, con molta tenacia, riuscirà a superare quelle difficoltà che sono endemiche in una parte di Africa rimasta sotto il giogo colonialista fino al 1975. Un’opera, quella di Amilca Ismael che, sebbene non completamente autobiografica, prende molti spunti dalla vita e dall’esperienza dell’autrice.

Amilca Ismael è nata a Maputo, in Mozambico, nel 1963, sesta di otto figli. Ha studiato al liceo scientifico e ha lavorato presso un’azienda internazionale. Si è trasferita in Italia nel 1986 dopo il matrimonio con un italiano da cui ha avuto tre figlie. Dopo tanti lavori precari ha deciso di diplomarsi come assistente per gli anziani e ora lavora presso una casa di riposo. Il primo romanzo è stato tradotto in portoghese per il mercato mozambicano dalla casa editrice Njira, del gruppo portoghese Leya.

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Il Gruppo Albatros è lieto di presentare: Il diritto di vivere di Franco Ceriati

Si terrà presso la Libreria il Filo di Roma sabato 25 settembre l’attesa presentazione del romanzo del Professor Franco Ceriati, dal titolo Il diritto di vivere. Un errore di diagnosi da parte dei medici è possibile. Che cosa può accadere ad un uomo, inaridito dalla sua vita, privo dei baluardi della religione e degli affetti, quando l’errore esprime una condanna senza alcuna concessione di speranza? Questo accade a David, ingegnere chimico presso un’industria di prodotti cosmetici. Quali conseguenze avrà una tale fatalità su questo uomo, la cui vita, ora tormentata dai dolori della malattia, è divenuta
all’improvviso senza un domani? Gli è stata vaticinata la fine dei suoi giorni, e questo lo induce ad operare una scelta drastica, decidendo di troncare i legami con tutto e tutti. La famiglia è in crisi da quando una terribile disgrazia lo ha privato dei suoi affetti; e la malattia ora gli ha alienato anche il lavoro e gli amici. Consapevole che nulla più conta per lui, si trasferisce lontano, in Oriente. Non si tratta di un’inutile fuga dal proprio destino, ma dovendo morire, questo lo autorizza a rifiutare tutto ciò che gli appartiene, cercando al contempo in quei luoghi una nuova dimensione, seppure temporanea.
Sennonché attraverso vicende alterne, tra cui un amore dolce e disperato, ed altre esperienze più drammatiche, David registra con rammarico un progressivo miglioramento della propria salute. È affranto: ha perso tutto, ha rinunciato alla sua vita perché condannata senza appello per verdetto
medico, e ora reclama la morte come un proprio diritto. Ma inesorabile il destino segue il suo corso, sarà ben diversa la conclusione finale. Diritto di vivere e diritto di morire si confrontano in un racconto intenso, a tratti drammatico, scritto per chi interroga, da chi si interroga sul senso della vita. L’autore incontrerà il proprio pubblico sabato 25 settembre alle ore 18:00 presso la Libreria Il Filo (via Basento 52/E) di Roma.
Franco Ceriati, chirurgo, è nato a Como da famiglia piacentina, ha studiato a Chieti, si è laureato in Medicina a Pavia con il massimo dei voti. Vive a Roma dal 1967. Tre specializzazioni chirurgiche, tanti anni di professione medica e di docenza universitaria. Ora è libero professionista. Convinto assertore da
sempre della prevenzione e diagnosi precoce in oncologia, ne diffonde i concetti tramite l’ AIPRO. (www.aipro.it). Ha scritto tra l’altro in passato un saggio sulla sanità in Italia, dal titolo: Salute – Quale riforma della riforma?, edito dalla Pantheon. Il diritto di vivere è il suo primo romanzo.

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IL GRUPPO ALBATROS PRESENTA “IL CASO CLAPS” DI PINO CASAMASSIMA

A partire dal 15 di novembre in edicola ed in libreria la nuova uscita della collana Crimen. Con la prefazione di Marco Travaglio, Pino Casamassima dipana la torbida vicenda di Elisa Claps: 17 anni di leggerezze, omissioni e falsità di sacerdoti, politici e investigatori.

Potenza, 12 settembre 1993. Elisa Claps, 16 anni, sta passeggiando con una sua amica, quando, verso le 11, le dice che deve assentarsi per un appuntamen¬to. Danilo Restivo, un ragazzo poco più gran¬de di lei, la sera prima le ha chiesto di poterla incontrare nella chiesa della Ss. Trinità. «Ci stavano poche persone, perché la messa era finita» dichiarerà poi Restivo, «ci mettiamo dietro l’altare per una decina di minuti, poi Elisa mi dice che a mezzogiorno deve andare in campagna, e se ne va. L’ho seguita con lo sguardo finché è uscita dalla chiesa, poi io mi sono messo a pregare». Da questo momento, della ragazza si perde ogni traccia. Fino al 17 marzo 2010, quando alcuni operai a lavoro nel sottotetto della chiesa della Ss. Trinità si imbattono in dei resti umani: quelli di Elisa, scomparsa diciassette anni prima. L’analisi necroscopica rileverà sul povero corpo “13 ferite inferte con arma da taglio e punta”. Il 19 maggio un altro colpo di scena: la polizia inglese arresta a Londra Danilo Restivo con l’accusa di aver massacrato nel 2002 Heather Barnett, una sarta sua vicina di casa. Attra¬verso un attento studio del materiale perita¬le e un’indagine svolta sul campo a contatto con amici, familiari e persone direttamente o indirettamente coinvolte, Pino Casamassi¬ma ricostruisce una delle vicende più torbide degli ultimi anni, una fitta rete di omissioni, reticenze, falsità e incredibili leggerezze, in cui sono implicati sacerdoti, politici, investi¬gatori e perfino esponenti della criminalità organizzata.

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Il Gruppo Albatros presenta Damned for the eternity di Ester Ashton

Si terrà presso la libreria “Il Filo” di Roma l’attesa presentazione del romanzo Damned for the eternity – The secret di Ester Ashton: Alexander Robert Mc Kain è nato il 15 aprile del 1880; vive con la sua famiglia in una casa al limitare del bosco; gioca a basket, ed è terribilmente bravo. Alexander Robert Mc Kain è un vampiro, un immortale, non può andare a scuola nei giorni in cui il sole splenda troppo, o tutti se ne accorgerebbero… Dalla penna di Ester Ashton nasce un universo fatto di vampiri che cercano di convivere con gli umani, demoni e potenti streghe in lotta fra loro, in un’apparente normalità che tutti cercano di raggiungere, anche se ognuno, dentro di sé, sa di essere “speciale”. E non solo per via dei poteri che si ritrova, ma soprattutto per i sentimenti che è in grado di provare. Amore, amicizia, lealtà, e tutti quei valori umani che rendono anche i più potenti tra gli immortali fragili e vulnerabili, sono i veri protagonisti di un romanzo che dà colore anche al cuore freddo e vuoto di un uomo che ha perso molto tempo fa la sua umanità. Damned for the eternity – The secret è il primo libro di una saga che ha come protagonisti Alex e la sua normale famiglia di immortali, e la bella Sarah.

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Il Gruppo Albatros è lieto di presentare L’erba delle streghe, opera d’esordio di Claudio Del Conte

Venerdì 18 giugno 2010, ore 19

Sala Polivalente – Biblioteca Comunale

Campagnano di Roma

La storia raccontata è quella di un viaggio, che il protagonista avrebbe dovuto o voluto fare più di vent’anni prima, lungo un itinerario religioso, pur non essendo lui a atto religioso, riprendendo gli itinerari antichi che i vecchi pellegrini facevano una volta con scopi di redenzione, sacrificio e preghiera […]. In particolare il percorso di questa storia va da Roma a Santiago di Compostela, dove si trovano le reliquie di San Giacomo apostolo. Le ragioni profonde di questo viaggio sono da ricercare in un mondo che il protagonista comprende sempre meno, che accetta sempre meno, dove alla crisi personale corrisponde una crisi esperienziale sociale, determinata dal venir meno di un modo di sentire fortemente ideologizzato che era il fulcro dell’identità di una generazione. Generazione che si sentiva chiamata a produrre risposte storiche importanti […]. È questo il mondo con il quale il protagonista non sa più confrontarsi, e che decide di abbandonare, lasciando tutto, il lavoro (precario), la casa, le poche cose che ha, per un viaggio lungo itinerari che un tempo producevano significati, ora del tutto perduti. Un viaggio che è senza meta reale, dove non porta nessuna cosa con sé, se non i propri ricordi di un passato mitico perduto e di un amore nostalgico, antico, inestinto. Inutile.

(dalla prefazione dell’autore)

Claudio Del Conte è nato nel 1961 nella periferia di Roma, dove vive e lavora. È psicologo clinico con specializzazione nell’ambito della psicologia del lavoro e della formazione professionale. Si occupa da diversi anni di formazione e di diverse problematiche connesse alla disabilità e al ritardo mentale, con particolare attenzione, in questi due ultimi ambiti, alla formazione professionale e all’inserimento lavorativo. L’erba delle streghe è il suo primo romanzo.


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Il Gruppo Albatros è lieto di presentare L’erba delle streghe, opera d’esordio di Claudio Del Conte

Martedì 15 giugno 2010, ore 18

Libreria Bibli

via dei Fienaroli, 28 – Roma

La storia raccontata è quella di un viaggio, che il protagonista avrebbe dovuto o voluto fare più di vent’anni prima, lungo un itinerario religioso, pur non essendo lui a atto religioso, riprendendo gli itinerari antichi che i vecchi pellegrini facevano una volta con scopi di redenzione, sacrificio e preghiera […]. In particolare il percorso di questa storia va da Roma a Santiago di Compostela, dove si trovano le reliquie di San Giacomo apostolo. Le ragioni profonde di questo viaggio sono da ricercare in un mondo che il protagonista comprende sempre meno, che accetta sempre meno, dove alla crisi personale corrisponde una crisi esperienziale sociale, determinata dal venir meno di un modo di sentire fortemente ideologizzato che era il fulcro dell’identità di una generazione. Generazione che si sentiva chiamata a produrre risposte storiche importanti […]. È questo il mondo con il quale il protagonista non sa più confrontarsi, e che decide di abbandonare, lasciando tutto, il lavoro (precario), la casa, le poche cose che ha, per un viaggio lungo itinerari che un tempo producevano significati, ora del tutto perduti. Un viaggio che è senza meta reale, dove non porta nessuna cosa con sé, se non i propri ricordi di un passato mitico perduto e di un amore nostalgico, antico, inestinto. Inutile.

(dalla prefazione dell’autore)

Claudio Del Conte è nato nel 1961 nella periferia di Roma, dove vive e lavora. È psicologo clinico con specializzazione nell’ambito della psicologia del lavoro e della formazione professionale. Si occupa da diversi anni di formazione e di diverse problematiche connesse alla disabilità e al ritardo mentale, con particolare attenzione, in questi due ultimi ambiti, alla formazione professionale e all’inserimento lavorativo. L’erba delle streghe è il suo primo romanzo.

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Il Gruppo Albatros presenta: Il sussurro di una lacrima di Andrea Repele

“Molti lustri sono trascorsi dall’inizio di questi strani eventi. E molti ancora ne dovranno trascorrere. Non è facile per me scrivere queste pagine, ma la mia coscienza m’impone di rendere giustizia a uomini di un’altra epoca. Uomini che conoscevano bene il valore di alcuni

sentimenti ora andati perduti nell’oblio del Progresso.” Questo scrive Augustus De Angelis il 28 dicembre 1798, nel momento in cui presenta il suo manoscritto a quanti, lui spera, vorranno leggerlo. Il suo intento è rendere omaggio a uomini vissuti a cavallo dell’anno Mille, in un’Europa immersa nei tormenti dell’età “buia”. E noi, lettori appassionati, ben volentieri ci lasciamo trascinare nel turbine di avvenimenti, di fatti storici e personali, di racconti leggendari in cui le strade di molte persone si incrociano, e l’intreccio di destini non può che lasciarci stupiti di fronte alla complessità e all’ampio respiro del Passato.

Andrea sarà lieto di incontrare i suoi ospiti venerdì 26 marzo 2010, ore 18 presso Tio Pepe, galleria Ognisanti, 31 (zona Portello) – Padova

Gruppo Albatros

Ufficio Stampa

via Ippolito Nievo, 27

01100 Viterbo

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IL GRUPPO ALBATROS PRESENTA: IL PESO DI ESSER STATA PESANTE DI SABINA RICCA

È generalmente condivisa nella società odierna l’idea che grossi problemi d’obesità possano essere risolti de nitivamente sotto i ferri del chirurgo. È proprio vero? Basta un’operazione chirurgica per liberarsi del peso corporeo in eccesso? La testimonianza di Sabina Ricca, operatasi di diversione bilio pancreatica, porta a riflettere a quali tipi di interventi e in quali casi sia necessario veramente l’aiuto della chirurgia. Il libro ripercorre il disagio di una donna obesa nell’arco della sua vita, dall’infanzia all’età adulta; trasmette al lettore i problemi e le insicurezze che hanno trascinato una ragazza verso la sala operatoria quale porta d’ingresso a una vita “normale”. Il racconto della sofferenza dell’organismo dell’autrice, che si trova ora a vivere in un corpo magro ma non sano, lascia spazio a un monito per tutte le persone sovrappeso: seguire un regime alimentare corretto e un’attività fisica costante sono il modo più naturale ed equilibrato per dimagrire.

Sabina Ricca è nata a Palermo il 18 agosto del 1965. È casalinga. Il peso di esser stata pesante è il suo primo romanzo.

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Il Gruppo Albatros è lieto di invitarLa alla presentazione dell’opera prima di Marco Proietti Mancini, Da parte di padre.

“Questo romanzo è la miscela di tante cose; nasce dalle storie che sin da
bambino mi ha narrato mio padre; ho messo insieme quei racconti con altri
episodi, personaggi e luoghi di Subiaco e di Roma, e ho impastato tutto con
la fantasia.”
Un racconto che parte dal lontano 1752 per arrivare alla prima metà del
Novecento, così densa di eventi e grandi cambiamenti sociali. L’autore con
sapienza narrativa e con il desiderio di farci conoscere intimamente ogni suo
personaggio, ci accompagna nelle loro case, nelle loro vite, in un susseguirsi
di descrizioni che danno forma ai racconti trasmessi di padre in figlio.
Una storia che ci coinvolge e ci prende pagina dopo pagina, seguendo
insieme il percorso di crescita nell’età e nella coscienza di un ragazzo di
paese nella scoperta della vita e di Roma, con tutte le sue seduzioni, le sue
contraddizioni, la sua storia.
Marco Proietti Mancini è nato a Roma, dove tuttora risiede. Lavora in IBM e
si occupa di marketing.
L’opera sarà presentata durante l’intervallo del concerto “Capolavori della
Musica da Camera Tedesca”, presso l’auditorium “Tito Brandsma”, via
Padre Giovanni Antonio Filippini, 1 (complesso Chiesa della Beata Vergine del Carmelo)-
Roma.

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IL GRUPPO ALBATROS PRESENTA: IO CON ME STESSO DI FABIO PANOZZO

Giovedì 22 aprile 2010, ore 21

Biblioteca Comunale, via G. D’Annunzio, 9

Quinto di Treviso

Fabio Panozzo è un uomo coraggioso, è un uomo che sa mettersi in gioco e non ha paura del giudizio altrui. Perché dico questo? Perché Fabio Panozzo si confessa nelle pagine di Io Con Me Stesso, e lo fa con un senso di immediatezza e di spontaneità raro. Forse è vero che nella poesia ciò che più conta non è tanto quello che si scrive ma la sincerità con la quale lo si fa, e allora bisogna riconoscere a Fabio Panozzo

un grande merito. Si percepisce dalla lettura delle sue liriche la necessità di scrivere per bisogno, per quel bisogno che quasi toglie il fiato: è la voce del poeta che emerge chiara e forte da queste parole, da questi versi pregni di vita. La dimensione precipua di questa raccolta è però quella dell’amore, un amore chiuso e ormai terminato, che però non manca di respirare ancora tra le ciglia del poeta.

Fabio Panozzo è nato a Camposampiero (PD) il 6 febbraio del 1979. A causa di una paresi è stato costretto all’uso della carrozzina, ma ha studiato e si è diplomato come Tecnico della gestione aziendale e ha approfondito lo studio della grafica per il web. Vive a Piombino Dese (PD) ed è impiegato presso un’azienda come grafico web. Io Con Me Stesso è la sua prima raccolta poetica.

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Il Gruppo Albatros presenta: Olio di Andrea Mazzon

 

Il Gruppo Albatros presenta:

Olio

di Andrea Mazzon

relatore

Fabrizio Cibin (Il Gazettino)

Giovedì 4 marzo 2010, ore 18,30

Caffè Letterario, piazza Indipendenza, 13 – San Donà di Piave (VE)

 

 

Andrea deve occuparsi di un’inchiesta per il giornale per il quale occasionalmente scrive: appalti truccati, corruzione tra le alte sfere della politica locale e collusione con la malavita. Niente di nuovo, in realtà, la solita, vecchia storia italiana. Tuttavia qualcosa di strano, di poco pulito, cova sotto le ceneri: un uomo misterioso, lo stesso che ha dato l’avvio all’indagine, sembra sapere su Andrea molto più di quel che dovrebbe. Enigmatiche e-mail riaprono una ferita in lui mai rimarginata del tutto: il corpo del padre, deceduto in un incidente aereo, non è mai stato ritrovato. Che non sia morto? Che sia sopravvissuto, o abbia fatto volontariamente perdere le proprie tracce? Che sia, in qualche modo, collegato all’inchiesta? Ad aiutare Andrea nella sua ricerca gli amici di sempre, fedeli compagni di una vita, e Alessia, l’amore finalmente trovato. Opera d’esordio di Andrea Mazzon, Olio è un intrigante romanzo in cui la realtà, alla fine, si mostra molto più assurda dell’immaginazione. Due gli elementi che la fanno da padrone: la provincia del nord-est, palcoscenico e quasi protagonista della vicenda, e un’ironia tagliente e scanzonata punto di forza di una narrazione incalzante e punto di forza di una narrazione incalzante e coinvolgente. volgente.

 

 

 

Andrea Mazzon è nato a San Donà di Piave il 15 dicembre del 1973. Si è diplomato all’Istituto Tecnico Commerciale “L.B. Alberti” nel 1993. Ha frequentato la Facoltà di Lettere e Filosofia a Padova. Fin dai sedici anni si è esibito nei pub e nei club della provincia veneziana, proponendo un repertorio rock formato anche da brani composti da lui. Nel 2002 ha partecipato al “Tim Tour” e a “Rock targato Italia”. Scrive saltuariamente per alcune testate locali, occupandosi di musica, cinema, costume e immigrazione. Olio è il suo primo romanzo edito.

 

 

 

 

 

 

 

 

Valeria Bergamaschi

[email protected]

via Ippolito Nievo, 27

01100 Viterbo

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IL GRUPPO ALBATROS PRESENTA: L’IRAQ DALLA A ALLA Z DI GIOVANNI MARIZZA

IL GRUPPO ALBATROS PRESENTA: L’IRAQ DALLA A ALLA Z DI GIOVANNI MARIZZA

 

 

 

 

 

 

Dall’esperienza sul campo del Generale degli Alpini Giovanni Marizza, nasce un saggio che ci racconta la varie facce dell’Iraq, che da una parte ne rivela di nuove e dall’altra permette di comprendere veramente quelle che sono sotto gli occhi di tutti. In realtà qui abbiamo tre libri in uno: un diario cronologico del periodo 2005-2006, una sorta di vocabolario, che lettera per lettera offre argomenti, e un racconto che non sfugge a un desiderio di narrare creando collegamenti e dando il giusto peso a tutti i dettagli che compongono la complessa realtà dell’Iraq. Si va da argomenti d’interesse prettamente bellico, dagli Alpini alle Regole d’ingaggio, dai Blackhawk alle Weapons of mass destruction, ad altri di rilevanza storica e religiosa, come Abramo, Babilonia o la Palestina. Forte è l’attenzione alla cultura irakena, a Bagdad, alle Mille e una notte, alle Ziggurat, e ai suoi personaggi decisivi, come Al-Zarqawi e lo stesso Saddam Hussein. Ma non mancano argomenti più leggeri: le Curiosità, le Frasi celebri, gli Insulti. Un’analisi precisa e dettagliata, corredata di appendici sulla storia e il presente dell’Iraq, le fasi del lavoro svolto dai soldati italiani, i discorsi di presidenti e alti dignitari, i comunicati dei fronti di resistenza interna, la costituzione irakena e altro ancora. Commovente e sentita particolarmente è la voce “Nassiria” e ogni pagina che racconta la vita dei militari italiani in una parte del globo tempestata da guerre, ma nella quale è viva la voglia di vivere e sperare, spesso proprio grazie agli italiani, che mostrano di essere non solo buoni soldati, ma soprattutto “soldati buoni”…

 

Generale degli alpini, giornalista e scrittore, laureato in Scienze Strategiche e in Scienze Internazionali e Diplomatiche, Giovanni Marizza è esperto in gestione delle crisi e ha una vasta esperienza di operazioni di stabilizzazione e ricostruzione in Africa, nei Balcani e in Medio Oriente. In Iraq è stato vice comandante del corpo d’armata multinazionale, costituito da truppe di ventisette Paesi. Fra i vari riconoscimenti attribuitigli, spiccano la Legion d’Onore francese, la Legione di Merito statunitense, il Premio Internazionale Bonifacio VIII e il Premio Internazionale Giovanni Paolo II. È presidente di un gruppo di pianificazione della Nato e coordinatore del master in Geopolitica presso l’Università di Roma “La Sapienza”.

 

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Il Gruppo Albatros presenta: Innocenza, repressioni, conquiste di Vittorio Di Capua

 

 

Una pellicola in bianco e nero, che procedendo pian piano prende colore: da Mussolini alla conquista della democrazia per approdare sino ai giorni d’oggi, questo breve romanzo racconta, attraverso la vita di una donna piccola, la grande storia del nostro Paese. Titina nasce nel borgo che sovrasta i sassi di Matera, (…) cresce tra ombrelli e fagotti con grandi scorte di pane fatto in casa, profumato e magicamente cotto per essere fragrante anche sette giorni dopo, con mollica gialla e crosta scura. Bimba e poi adolescente, relegata a un ruolo di marginalità nella società fascista, Titina saprà conquistarsi la propria fetta di mondo attraverso dolorose rinunce: la prematura scomparsa della madre, l’abbandono della città natia alla scoperta di un Nord affascinante, la dignitosa miseria, il perbenismo e le repressioni della Chiesa sovrana. Un viaggio tra le mille contraddizioni dell’Italia, ove gli antichi valori vanno sbiadendo nei grigi toni di un’omologazione dilagante, ma che modesti paesi custodiscono tra le loro pietre e case diroccate. Lo stile asciutto di Di Capua mira dritto al cuore: una lettura efficace, intensa, matura.

 

 

Vittorio Di Capua (Matera, 1932), laureato in legge a Napoli nel ’54, ha intrapreso una prestigiosa carriera in Fiat come Direttore Esportazione per il mondo intero e quindi come Direttore Generale Commerciale Fiat Auto. Successivamente come Amministratore Delegato di Fiat Credit International ha gestito circa 40 società finanziarie dislocate nel mondo. È stato poi vicepresidente del Gruppo Cagiva/Ducati e dal 1996 al 2000 è stato Amministratore Delegato della Automobili Lamborghini S.P.A. Dal 2003 al 2007 è stato amministratore delegato di Kelgran Group, Johannesburg. Ha pubblicato per Basilicata Editrice Attraverso la Fiat, 1999.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Gruppo Albatros

Ufficio Stampa

Valeria Bergamaschi

[email protected]

via Ippolito Nievo, 27

01100 Viterbo

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