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Il packaging è al servizio di una visione sostenibile e anti-spreco: la campagna GIFASP for Expo Milano 2015

Lanciata dal Gruppo Italiano Fabbricanti Astucci e Scatole Pieghevoli la campagna “La cultura della protezione e della sostenibilità: conservare le cose importanti vuol dire proteggere e difendere i punti di riferimento, non solo materiali, della nostra vita”, coerente con i temi dell’Esposizione Universale. Il packaging ha un ruolo importante nella visione anti-spreco

“La cultura della protezione e della sostenibilità: conservare le cose importanti vuol dire proteggere e difendere i punti di riferimento, non solo materiali, della nostra vita” è il titolo della campagna del Gruppo Italiano Fabbricanti Astucci e Scatole Pieghevoli in fase di realizzazione, in contemporanea con Expo Milano 2015 e allineata ai temi portanti dell’Esposizione Universale. Questo significa che la cultura della protezione non deve riguardare soltanto i beni materiali, ma specialmente gli immaterial assets, cioè le cose importanti della vita.

Noi appartenenti alle società evolute abbiamo infatti perso la percezione del grande impatto positivo che prodotti ormai a noi familiari (imballaggi, frigidaire, scatole, rivestimenti ed altro ancora) producono contro lo spreco alimentare; in questo scenario interventi di conservazione migliorativa possono produrre, nel giro di poco tempo, risultati straordinari. Può dare così un contributo importante avviare una campagna di sensibilizzazione che allarghi il proprio raggio di intervento dalla sola conservazione e protezione degli alimenti sino a toccare i momenti importanti della vita, poiché anch’essi necessitano di uguale protezione, essendo i punti di riferimento del nostro essere quotidiano.

Ecco il perché di una scelta nata per interagire e per connettersi con la società civile, per proteggere con tutti i suoi sinonimi: salvaguardare, difendere, parare, schermare, custodire, sorvegliare, preservare, conservare, mantenere, riparare, curare, avvolgere. La “cultura della protezione e della sostenibilità”, GIFASP 4 Expo Milano 2015.

http://www.gifasp.com/

 

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GIFASP, Expo e la “Cultura della protezione e della sostenibilità”: laboratorio “Schiscetta Box” al MUBA di Milano

Il Gruppo Italiano Fabbricanti Astucci e Scatole Pieghevoli ha dato il via al suo programma “GIFASP Expo 2015 – Cultura della protezione e della sostenibilità” con un laboratorio, denominato “Schiscetta Box”, allestito in collaborazione con il MUBA – Museo dei Bambini di Milano. Con “Schiscetta Box”, il 21 aprile 2015 alla Rotonda di via Besana di Milano, si è voluto monitorare l’immaginario dei bambini (5-12 anni) nei riguardi del pranzo fuori casa

Declinando il claim “La cultura della protezione e della sostenibilità: conservare le cose importanti vuol dire proteggere e difendere i punti di riferimento, non solo materiali, della nostra vita”, GIFASP ha lavorato sul concetto di “lunch box ideale” (o, come si dice a Milano, di “schiscetta”). Ha creato così un laboratorio dell’immaginario sul cibo e sugli assets immateriali che accompagnano questo momento topico che si è svolto il 21 aprile 2015: è stata di 5-12 anni l’età media dei bambini partecipanti e il laboratorio si è tenuto presso la sede del MUBA – Museo dei Bambini di Milano.

Il concept del laboratorio “Schiscetta Box”, un packaging per proteggere un momento importante della giornata

Il laboratorio è partito dal presupposto che sarebbe bello se i bambini preparassero la loro “schiscetta” ideale, mettendo in una scatola di cartone creata ad hoc (“schiscetta” appunto) tutto ciò che per loro è importante e che non deve mai mancare nel loro pasto e concentrandosi su tre cibi, due persone e due emozioni.

Oltre alla lunch box e alle immagini dei vari cibi, sono state infatti fornite ai bambini anche parole che richiamano emozioni, persone, nomi propri e oggetti, in modo tale da dargli la possibilità di esprimere ciò che per loro significa “il pasto del mezzogiorno” in tutte le sue accezioni. L’obiettivo primario della proposta è stato quello di dare voce, attraverso un’attività ludica, ai desideri profondi dei bambini nei riguardi del pranzo e permettere loro di esprimere la propria visione rispetto ad un momento così importante della giornata.

Tra i tre cibi scelti dai bambini per la propria schiscetta spiccano, essendo stati preferiti da un terzo, la pizza, le patatine fritte e il gelato (tutti scelti da circa il 35%) e anche la cotoletta (30%). I bambini hanno testimoniato, attraverso la loro schiscetta, di amare molto gli alimenti dolci, calorici e fritti e non certo sani… In particolare mangiano volentieri i primi, poco le verdure e quasi per nulla la frutta (a parte le fragole) e la carne. Per quanto riguarda le persone con cui condividere il pranzo, la maggioranza dei bambini (55%) vuole la mamma e circa un terzo il papà (34%) e un amico (30%) o un’ amica (23%); la compagnia più amata sono dunque i genitori e gli amici, poi i nonni e a seguire altri parenti e i maestri. Le emozioni scelte per il lunch sono infine per la gran parte tutte positive e comprendono, seppur con percentuali differenti, allegria (42%), amicizia (36%), felicità, simpatia, amore e armonia.

Sono stati veicolati durante il laboratorio, oltre alla conoscenza della filiera ecologica di produzione del cartoncino, i punti fermi per un corretto riciclo, sottolineandone gli aspetti meno conosciuti (separazione carta/cartoncino, come riciclare la carta contaminata, ecc…). Attraverso questa iniziativa si è quindi fatto percepire quanto sia necessario “proteggere” (in un contesto ove questo concetto si esplicita in una visione di massima sostenibilità) le cose importanti della vita, compresi, naturalmente, i cibi del pranzo. E’ stata altresì data la massima attenzione affinché i contenuti diventassero funzionali e condivisibili anche in periodi successivi al laboratorio. Il prototipo della “schiscetta” è stato disegnato per questa occasione, come anche le “figurine” rappresentanti cibi, persone e concetti, creati in cartoncino riciclabile. In contemporanea al laboratorio è partita l’inchiesta “Scrivi i tuoi momenti importanti da proteggere (ricordi, emozioni, sogni ed anche alimenti e oggetti)”.

Le scuole che hanno partecipato al laboratorio sono state la II A e la II B della Scuola Primaria Setti Carraro Dalla Chiesa di Milano e la I C della Scuola Secondaria di dell’Istituto Comprensivo di Altedo-Malalbergo-Baricella.

 

http://www.gifasp.com/

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