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Finanza, la guerra diventa un assist per le ambizioni della Cina

L’invasione della Russia in Ucraina può diventare un assist per le ambizioni della Cina nel mondo della finanza globale. Questa partita può diventare importantissima per il futuro di Pechino, nonostante la sua posizione sia assolutamente scomoda. Infatti da una parte ha legami ideologico-politici stretti con Mosca, ma dall’altra “dipende” dal commercio con il mondo occidentale.

Le conseguenze della guerra sulla Cina e sulla finanza

russia-cinaE’ abbastanza evidente che la Cina da decenni ambisce a rompere l’egemonia del dollaro sui mercati internazionali, creando un secondo polo che abbia il renminbi come riferimento. Non vuole scalzarlo, ma vuole porsi come alternativa forte.
Gli eventi delle ultime settimane favoriscono proprio la spinta verso un nuovo sistema finanziario globale, che si smarca dal dollaro e trova un nuovo fulcro nella valuta cinese.

Il sistema di pagamenti Cips

Questa spinta arriva dal Cips (‘Cross-Border Interbank Payments System’) che è il circuito di pagamento creato dalla Cina nel 2015 per fungere da alternativa allo Swift. Proprio l’esclusione dalla Russia da questo sistema, potrebbe fare da volano a quello alternativo cinese.
Il Cips ha circa 1.200 istituti membri in 100 paesi, quindi è ancora “leggero” nei pagamenti internazionali rispetto a Swift, che ha circa 11.000 membri.
Ma gli stessi media cinesi hanno messo in evidenza il fatto che l’espulsione di Mosca dallo Swift potrebbero spingere le istituzioni finanziarie russe a dover partecipare ai Cips.

Gli eventi spingono la Russia nelle braccia di Pechino

Bisogna infatti ricordare che lo scoppio della guerra ha provocato uno tsunami finanziario sulla Russia. Il paese è sull’orlo del default, mentre la moneta nazionale – il Rublo – è crollato del 30%. Nel frattempo invece il Renminbi continua a essere stabile rispetto al dollaro, nonostante la Cina stia vivendo una crescita economica in frenata.
Questo vuol dire che i mercati del fx trading (ossia i mercato delle valute) non guardano più alla valuta cinese come speculativa, ma come qualcosa di più solido di fronte alle turbolenze geopolitiche.

La reputazione crescente del Renminbi

La guerra dunque favorisce la globalizzazione del Renminbi e ne stimola l’utilizzo nel commercio internazionale e anche negli investimenti. Questi sono segnali operativi affidabili riguardo alla reputazione della Cina agli occhi dell’economia globale.
Questa è un’occasione unica per Pechino, che da tempo vuole rompere il dominio americano nei pagamenti nella finanza globale, malgrado non abbia la presunzione di ritenere il suo potere economico pari a quello americano.

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Ucraina, messaggio dall’Ambasciata in Italia: “Quali misure intraprendere per fermare l’escalation?”

Un anno fa il dolore è arrivato nel nostro Paese.  Nella grande famiglia ucraina adesso c’è la tragedia ed il lutto che ci hanno portato i cosiddetti “fratelli russi”. Pare che le grandi distruzioni di città e villaggi e le migliaia di morti avvenute in Ucraina, insieme con l’occupazione della Crimea e una guerra sanguinosa e mortale (non fredda e non ibrida) nella parte orientale del Paese, abbiano provocato in Europa sorpresa ed imbarazzo, e la ricerca di una risposta precisa.

Eppure un anno fa (febbraio 2014), in occasione della Conferenza sulla sicurezza di Monaco di Baviera, nessun politico o esperto suggerì o menzionò la possibilità di un tal scenario che divenne realtà dopo appena due mesi.

Tra le diverse soluzioni proposte dall’Europa al problema dell’invasione Russa nella parte orientale dell’Ucraina, c’è la conservazione della possibilità di dialogo ad ogni costo con la Russia, la garanzia di un’assistenza militare, il rafforzamento delle sanzioni contro il Paese nemico. Ciò che non accettiamo, è però la posizione di molti politici che cercano di risolvere il conflitto favorendo una soluzione che non disturbi la Russia.

Di certo l’Ucraina in breve tempo sceglierà il suo modello di sicurezza internazionale, valutando l’opzione di presentare la domanda d’ingresso alla NATO. Lo status di Paese non allineato garantito dalla legge in Ucraina, ha già dimostrato la sua incapacità di proteggere lo Stato, dall’aggressione esterna, tra l’altro, da uno dei garanti dell’integrità territoriale (in accordo con il Memorandum di Budapest del 1994).

Per questo motivo esclusivamente al popolo ucraino spetta di definire il modello di sicurezza internazionale accettabile, senza che alcuno Stato straniero abbia diritto di veto.

Infine rivolgendosi ai Paesi partner con una richiesta d’assistenza militare, l’Ucraina desidera solo proteggere se stessa dal rischio di un ulteriore avanzamento dell’aggressore nel suo territorio.

Quanto prima, dunque, il popolo ucraino dovrà difendere la sua terra, con o senza l’assistenza militare straniera: più vite umane saranno salvate, e l’aggressore accetterà più velocemente la strada effettiva delle trattative. Sarà così più semplice ristabilire la pace in Europa.

 

Ambasciata Ucraina in Italia

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Un passo in avanti verso una comunità più rispettosa e tollerante

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  • 13 Febbraio 2014
Docenze sui 30 articoli della Dichiarazione Universale
Roma  13 febbraio  2014 – Altro passo in avanti verso una comunità più rispettosa e tollerante attraverso l’operato dei volontari di Gioventù per i Diritti Umani che, questa mattina hanno tenuto docenze ad oltre un centinaio di alunni presso un istituto scolastico della capitale.Far si che i Diritti Umani diventino una realtà e non un sogno idealistico, con questa osservazione dell’umanitario L. Ron Hubbard i volontari della sezione romana di Gioventù per i Diritti Umani Internazionale animano le loro iniziative. Gli alunni oltre che a ricevere le nozioni di base sui 30 articoli che compongono la Dichiarazione Universale, hanno visionato anche  30 minispot sui Diritti Umani. Gli spot  sono prodotti da Gioventù per i Diritti Umani Internazionale, un organizzazione nò profit allo scopo di divulgare e far conoscere i diritti fondamentali di ogni uomo e donna come stabilito dalle Nazioni Unite oltre 60 anni fa. Farli conoscere, questo è lo scopo principale dei volontari. Attraverso la conoscenza si formano le basi per una futura generazione di pace e tolleranza costruita intorno questo importante documento. Si parte quindi dal far conoscere i 30 articoli della Dichiarazione Universale per “riaffermare la fede nei diritti fondamentali dell’uomo, nella dignità e nel valore della persona umana” e per “salvare le future generazioni dal flagello della guerra”. Gioventù per i Diritti Umani Internazionale ( youthforhumanrights.org) ha reso il testo della Dichiarazione accessibile ai giovanissimi anche attraverso l’uso di video e fotografie, creando inoltre uno strumento didattico consistente nella Guida per l’educatore, ossia un piano di lezioni predeterminato e di semplice utilizzo da parte di ogni educatore, che prevede l’uso del DVD “30 Diritti. 30 Articoli”, oltre ai 30 minispot di pubblica utilità, uno per ciascuno dei 30 diritti,  il DVD ha il suo opuscolo di accompagnamento, “Che cosa sono i diritti umani?”, una versione illustrata della Dichiarazione Universale che ne riproduce comunque il testo integrale nelle ultime pagine. Ma l’elemento fondamentale di questa didattica è il video UNITED, pluripremiata produzione multietnica, che con una storia di vita di quartiere, mostra il potere dei diritti umani nel vincere violenza e intolleranza. Perno del progetto Gioventù per i Diritti Umani Internazionale è quindi la Dichiarazione Universale. Riconoscendo l’importanza di renderla ampiamente conosciuta dopo la sua ufficializzazione, l’Assemblea Generale chiese che questo documento “venisse divulgato, mostrato, letto ed esposto principalmente nelle scuole ed in altri enti per l’istruzione, senza distinzione basata sullo status politico dei paesi o dei territori”, che è l’obiettivo delle attività di Gioventù per i Diritti Umani Internazionale.
Per informazioni:
youthforhumanrights.org
gioventuperidirittiumani.it
[email protected]
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Un impegno per portare buon senso e tolleranza nella comunità

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  • 12 Settembre 2013

Distribuzione gratuita dei 21 precetti laici di L. Ron Hubbard

Roma 12 settembre 2013 – Anche questa settimana i volontari della sezione romana della Via della Felicità Internazionale hanno promosso principi di buon senso attraverso una distribuzione gratuita dell’opuscolo “La Via della Felicità” nell’area di Roma
Codice morale non religioso redatto nel 1981 dall’umanitario L. Ron Hubbard “La Via della Felicità” colma il vuoto morale in una società sempre più materialistica. Contiene 21 principi (i precetti di questo libro) che guidano una persona verso una migliore qualità di vita. Interamente basato sul buon senso, i suoi 21 precetti possono essere seguiti da persone di qualsiasi razza, colore o credo, animate dal desiderio di migliorare le vite di coloro che li circondano, grazie anche ad un pratica personale dei pratici principi morali de “La Via della Felicità”.Precetti che sono stati resi anche sotto forma di video di pubblica utilità da 60 secondi ciascuno, visualizzabili sul sito twth.org .
Non conosce sosta quindi l’attività dei volontari romani, sempre pronti a promuovere il buon senso attraverso i 21 capisaldi contenuti nell’opera.
L’iniziativa di distribuzione gratuita è parte della serie di eventi che i volontari romani stanno mettendo in atto settimanalmente per invertire la spirale discendente dei valori morali e fornire 21 punti fermi universali per infondere onestà e rispetto, e facilitare la convivenza tra gli individui. Inoltre i video-precetti stanno andando in onda anche in tre tv del Lazio.
Per informazioni:
thewaytohappiness.org
[email protected]

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Un manuale per raggiungere la Felicità

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  • 5 Settembre 2013

Distribuzione gratuita dell’opuscolo “La Via della Felicità” come guida di buon senso

Roma 5 settembre 2013 – La Via della Felicità è un codice morale non religioso ideato per ripristinare i valori universali di buon senso colmando il vuoto di moralità creatosi nella società odierna. Pubblicato per la prima volta nel 1981, il suo scopo è di fermare il declino morale e ripristinare l’integrità e la fiducia nel mondo. Scritto dal filosofo ed umanitario L. Ron Hubbard, La Via della Felicità risponde alla necessità di riferimenti saldi per regolare i rapporti umani in una società sempre più materialistica. Contiene 21 principi che guidano verso una migliore qualità di vita. I precetti illustrati da “La via della felicità” possono infatti essere seguiti dalle persone di qualsiasi razza, colore o credo, e da tutti gli individui animati dal desiderio di migliorare le vite di coloro che li circondano, grazie anche ad un pratica personale dei pratici principi morali de “La Via della Felicità”.
Nel corso del prossimo fine settimana i volontari della sezione romana de La Via della Felicità saranno impegnati per l’ennesima distribuzione della versione opuscolo del omonimo libro.
La zona interessata sarà il XVIII municipio di Roma , con i volontari impegnati nel distribuire i 21 precetti morali laici, di buon senso contenuti nell’opuscolo.

Tra gli indirizzi de “La via della felicità” c’è il “non testimoniare il falso”, il
“risepetta la fede religiosa degli altri” e il “fiorisci e prospera”, un augurio finale per una vita di successo, e un invito a non abbandonare mai la retta via del buon senso, nonostante tutte le ingiustizie che si possano subire.
Per informazioni:

www.thewaytohappiness.org
[email protected]

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Volontari nella capitale per creare gli argini del buon senso

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  • 18 Giugno 2013

Distribuito l’opuscolo “La via della Felicità” per le vie di Roma
Roma 13 giugno 2013 – Sono decine di migliaia le copie della versione opuscolo del libro La via della Felicità distribuite dall’inizio dell’anno finora, ed anche questa settiman i volontari romani della Via della Felicità Internazionale si sono attivati per distribuire gratuitamente copie della versione opuscolo dell’omonimo libro per le vie di Roma.
Scritto dall’umanitario L. Ron Hubbard nel 1981, La via della Felicità conta milioni di copie distribuite in ogni parte della terra, venendo a conoscenza dei 21 precetti laici per una vita migliore e di buon senso. Ad oggi più di 70 Milioni di copie sono state distribuite in più di 90 lingue e in più di 130 nazioni.
La Via della Felicità non è semplicemente un opuscolo ispiratore, fornisce alcune verità pratiche che aiutano un individuo a prendere le decisioni corrette e a “rimettersi sulla via della felicità”. L’opuscolo fornisce 21 precetti per prevenire l’intolleranza, il crimine, la violenza, l’uso di droga e ad un ampia gamma di altre piaghe sociali.
Al termine dell’era dell’apartheid in Sud Africa, ad esempio, molta violenza è stata sedata durante il periodo di transizione del governo con quasi un milione di copie de La Via della Felicità distribuite per alleviare la tensione. Il risultato contribuì allo svolgimento delle elezioni senza violenza.
Ovunque sia stata distribuita ne è risultato un immediato cambiamento nella condizione dell’area. Tra i precetti vi è anche la Regola Aurea del “Fai agli altri ciò che vorresti fosse fatto a te” e quella che potremmo chiamare la “versione per le azioni dannose”, ovvero “Non fare agli altri ciò che non vorresti fosse fatto a te”. Questa Regola Aurea è presente persino nei Dialoghi di Confucio (quinto e sesto secolo a.C.) il quale la citava a sua volta da opere più antiche.

Per informazioni:
thewaytohappiness.org
[email protected]

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Creare i principi morali per una comunità migliore

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  • 25 Aprile 2013

Volontari in azione per distribuire l’opuscolo di L. Ron Hubbard “La via della Felicità”
Roma 25 aprile 2013 – Anche questa settimana i volontari della sezione romana della Via della Felicità Internazionale si sono attivati per distribuire gratuitamente la versione opuscolo del libro “La Via della Felicità” al municipio XVIII e di Roma, 320 le copie donate ai cittadini. Come ogni settimana le persone che ricevono l’opuscolo possono visionare i 21 precetti scritti dal filosofo ed umanitario L. Ron Hubbard per colmare il vuoto morale in una società sempre più materialistica. Attraverso precetti come “Rispetta ed aiuta i tuoi genitori”, “Evita il libertinaggio “, “Cerca di trattare gli altri come vorresti che gli altri trattassero te”, i precetti rappresentano un codice morale praticabile da persone di qualsiasi razza, colore o credo, animate dal desiderio di migliorare le vite di coloro che li circondano.

Usato già da aziende e governi in più nazioni del mondo la fondazione internazionale della “Via della Felicità” mette a disposizione ulteriori strumenti che affiancano l’opuscolo: il DVD “La via della felicità” che, con una serie di minispot e piccoli documentari mette in vita i 21 precetti che formano il principi del libro. Tre programmi da svolgere a lungo termine: uno studiato per il settore scolastico, che da allo studente i principi di base per il rispetto del prossimo, dei propi compagni e dell’ambiente, facendo da complemento al programma scolastico prevenendo eventuali episodi di bullismo, piaga molto diffusa nelle scuole negli ultimi tempi. Il programma per persone in detenzione, ripristinando il rispeto di se, delle leggi, e del vivere civile. Ed infine un programma per le aziende, per incentivare all’onestà, la produttività e portando armonia e fiducia nel contesto lavorativo. Quello di questo week end è l’ennesimo passo per costruire, man mano, quel senso di convivenza e fiducia tanto cercato dalle persone di buona volontà nella comunità
“La Via della Felicità” infatti è un vero e proprio codice morale fondato sul buon senso. Pubblicato nel 1981, allo scopo di fermare il declino morale della società e ripristinare nel mondo l’integrità e la fiducia. La fondazione “La Via della Felicità” ha anche prodotto 21 minispot che mettono in vita i contenuti di questo prezioso opuscolo, spot che vanno in onda in diverse emittenti del territorio romano e della provincia.
Per informazioni:
thewaytohappiness.org
[email protected]

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Impegnarsi per portare buon senso nella comunità

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  • 17 Gennaio 2013

Distribuzione gratuita dei 21 precetti laici di L. Ron Hubbard

Roma 15 gennaio 2013 – Anche questa settimana i volontari della sezione romana della Via della Felicità Internazionale saranno pronti nel a promuovere il buon senso attraverso una distribuzione gratuita dell’opuscolo “La Via della Felicità” nell’area del beneventano in campania.
Codice morale non religioso redatto nel 1981 dall’umanitario L. Ron Hubbard “La Via della Felicità” colma il vuoto morale in una società sempre più materialistica. Contiene 21 principi (i precetti di questo libro) che guidano una persona verso una migliore qualità di vita. Interamente basato sul buon senso, i suoi 21 precetti possono essere seguiti da persone di qualsiasi razza, colore o credo, animate dal desiderio di migliorare le vite di coloro che li circondano, grazie anche ad un pratica personale dei pratici principi morali de “La Via della Felicità”.Precetti che sono stati resi anche sotto forma di video di pubblica utilità da 60 secondi ciascuno, visualizzabili sul sito twth.org .

Non conosce sosta quindi l’attività dei volontari romani, sempre pronti a promuovere il buon senso attraverso i 21 capisaldi contenuti nell’opera.
L’iniziativa di distribuzione gratuita è parte della serie di eventi che i volontari romani stanno mettendo in atto settimanalmente per invertire la spirale discendente dei valori morali e fornire 21 punti fermi universali per infondere onestà e rispetto, e facilitare la convivenza tra gli individui. Inoltre i video-precetti stanno andando in onda anche in tre tv del Lazio.

Per informazioni:
thewaytohappiness.org
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Una guida di buon senso e moralità

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  • 26 Settembre 2012

Volontari in campo per distribuire gratuitamente La Via della Felicità

Roma 26 Settembre 2012 – Anche questa settimana i volontari della sezione romana della Via della Felicità Internazionale distribuiranno gratuitamente copie della versione opuscolo dell’omonimo libro. Al XVIII municipio di Roma i volontari daranno al possibilità di conoscere le 21 pietre miliari che fanno da argini per una vita più appagante e felice.

Pubblicato per la prima volta nel 1981, il suo scopo è fermare il declino morale della società e ripristinare l’integrità e la fiducia al mondo.
Scritto dal filosofo ed umanitario L. Ron Hubbard, con i suoi 21 principi di buon senso colma il vuoto morale in una società sempre più materialistica e guida una persona verso una migliore qualità di vita. I precetti in esso contenuti possono essere seguiti da persone di qualsiasi razza, colore o credo, animate dal desiderio di migliorare le vite di coloro che li circondano, grazie anche ad un pratica personale dei principi di buon senso de “La Via della Felicità”.
Reso disponibile in oltre 90 lingue dalla Fondazione della Via della Felicità (twth.org),
riconosciuta ufficialmente come organizzazione caritatevole, l’opuscolo viene adottato da molti insegnanti per ripristinare integrità e fiducia al mondo, preparando le future generazioni ad una vita di successo, contrastando tra l’altro il bullismo nelle scuole e l’alto costo sociale che comporta.
A tal proposito la Fondazione ha anche realizzato e diffuso una Guida per l’Insegnante che, basandosi sull’opuscolo de “La Via della Felicità”, si compone di una serie di lezioni che oltre agli alti standard educativi, che sottolineano per lo studente l’importanza dell’osservare e giungere alle proprie conclusioni, sono supportate da presentazioni audiovisive dei 21 precetti per far meglio comprendere ai giovani i veri principi di buon senso.

Per informazioni:
thewaytohappiness.org
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Buon senso e tolleranza attraverso “La Via della Felicità”

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  • 3 Maggio 2012

I volontari romani distribuiscono gratuitamente copie dell’omonimo opuscolo

Roma 2 maggio 2012 – Decine di migliaia di copie distribuite, decine le zone del
Lazio coinvolte, dal litorale sud a quello nord , nonchè una buona parte di tutte le aree
della zona cittadina. Questo è il bilancio per i volontari della sezione romana della Via
della Felicità Internazionale che, per l’appuntamento di questa settimana, si sono recati nella zona Boccea/Aurelia per distribuire gratuitamente la versione opuscolo del libro omonimo.
I Ventuno precetti in esso contenuti stabiliscono le linee guida per una vita all’insegna
della tolleranza e del senso civico. “Cerca di trattare gli altri come gli altri vorresti che
trattassero te”, questo uno dei precetti laici contenuti nel libro La Via della Felicità scritto
nel 1981 dal filosofo ed umanitario L. Ron Hubbard, che colma il vuoto morale in una
società sempre più materialistica. Ventuno principi che guidano una persona verso una
migliore qualità di vita. Interamente basato sul buon senso, può essere seguito come
guida morale da persone di qualsiasi razza, colore o credo, animate dal desiderio di
migliorare le vite di coloro che li circondano, grazie anche ad un pratica personale dei
principi morali in esso contenuti.
Stampato e distribuito dalla Fondazione della Via della Felicità Internazionale
( twth.org) in oltre 70 milioni di copie in 90 lingue e 130 nazioni del mondo,
potrebbe essere il primo codice morale non religioso interamente basato sul buon
senso.

Per informazioni:
www.thewaytohappiness.org
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Continua la campagna a Roma per una maggiore tolleranza e buon senso

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  • 20 Marzo 2012

Distribuite copie dell’opuscolo La Via della Felicità al VI municipio di Roma

Roma 20 marzo 2012- Diventata ormai tappa settimanale, la distribuzione della versione opuscolo del libro “La Via della Felicità” ha visto la sua collocazione in area del VI municipio di Roma, Torpignattara. L’obiettivo dei volontari della sezione romana de “La Via della Felicità Internazionale”, che in questa occasione hanno distribuito gratuitamente oltre 430 copie della versione opuscolo dell’omonimo libro, è la divulgazione di questo vero e proprio manuale di buon senso nella comunità romana al fine di infondere i valori di tolleranza e rispetto reciproci per una serena e pacifica convivenza, esigenza vitale in una città multietnica come Roma.
Redatta nel 1981 dall’umanitario L. Ron Hubbard, La Via della Felicità rappresenta un appello al buon senso per ripristinare i valori morali essenziali al di là del credo, della razza, dell’appartenenza per un mondo di fiducia, onesta e rispetto.
Tra i suoi 21 precetti vi è anche la Regola Aurea del “Fai agli altri ciò che vorresti fosse fatto a te” e quella che potremmo chiamare la “versione per le azioni dannose”, ovvero “Non fare agli altri ciò che non vorresti fosse fatto a te”. Questa Regola Aurea è presente persino nei Dialoghi di Confucio (quinto e sesto secolo a.C.) il quale la citava a sua volta da opere più antiche.
Distribuito dalla Fondazione della Via della Felicità Internazionale in oltre 70 milioni di copie in 90 lingue e 130 nazioni del mondo, si tratta di un codice morale non religioso per il 21° secolo.
Per informazioni:
www.thewaytohappiness.org
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Settimana con doppio appuntamento per i volontari de “La via della felicità”

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  • 14 Marzo 2012

Sempre più persone abbracciano i 21 precetti di L. Ron Hubbard

Roma 14 marzo 2012 – Anche questa settimana vedrà i volontari della sezione romana de La Via della Felicità impegnati per l’ennesima distribuzione della versione opuscolo del omonimo libro che, sommata alla distribuzione di questo week end, porterà a diverse centinaia di persone i principi in esso contenuti. Mentre nel week end passato Rocca di Papa è stata la vetrina della distribuzione da parte dei volontari, venerdi 16 marzo sarà la volta della zona di Torpignattara (RM) per una seconda distribuzione.

La Via della Felicità è un codice morale non religioso ideato per ripristinare i valori universali di buon senso colmando il vuoto di moralità creatosi nella società odierna. Pubblicato per la prima volta nel 1981, il suo scopo è di fermare il declino morale e ripristinare l’integrità e la fiducia nel mondo.
Scritto dal filosofo ed umanitario L. Ron Hubbard, La Via della Felicità risponde alla necessità di riferimenti saldi per regolare i rapporti umani in una società sempre più materialistica. Contiene 21 principi che guidano verso una migliore qualità di vita. I precetti illustrati da “La via della felicità” possono infatti essere seguiti dalle persone di qualsiasi razza, colore o credo, e da tutti gli individui animati dal desiderio di migliorare le vite di coloro che li circondano, grazie anche ad un pratica personale dei pratici
principi morali de “La Via della Felicità”.
Tra gli indirizzi de “La via della felicità” c’è il “non testimoniare il falso”, il
“risepetta la fede religiosa degli altri” e il “fiorisci e prospera”, un augurio finale per una vita di successo, e un invito a non abbandonare mai la retta via del buon senso, nonostante tutte le ingiustizie che si possano subire.

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lo stupro come arma di guerra

La cittá di Goma, situata nella zona est della Repubblica Democratica del Congo, sulla riva settentrionale del Lago Kivu (Regione dei Grandi Laghi), è il capoluogo della provincia del Kivu Nord, zona testimone e vittima delle più cruenti guerre africane.

Goma fú il campo di battaglia preferito durante la prima e la seconda guerra del Congo (1996/1997 e 1998/2005) e nonostante gli accordi di pace tra il Governo della Repubblica Democratica del Congo ed i Governi dei paesi confinanti Uganda, Ruanda e Burundi, sono state perpetrate continue violenze sulla popolazione civile.

Inoltre dal 1994 fino al 2009 l’arrivo dei rifugiati ruandesi che fuggivano dal genocidio, ha aggravato ulteriormente la già precaria situazione socio-economica della provincia, con il risultato che ad oggi si evidenzia una netta riduzione nella capacitá agricola (con la conseguente diminuzione dell’autosufficienza alimentare), la perdita di milioni di dollari all’anno dovuto allo sfruttamento illegale delle miniere e l’impossibilitá di sfruttare in pieno le potenzialitá turistiche.

Bisogna ricordare che la Repubblica Democratica del Congo, oltre ad essere ricca di risorse minerarie, è uno dei paesi africani più ricchi di bellezze e risorse naturali, basti pensare che è l’unico ad essere attraversato da sud a nord da un immenso fiume: il fiume Congo, il primo in tutta l’Africa per portata d’acqua e secondo, per lunghezza, solo al Nilo. Inoltre ci sono i grandi laghi che si stagliano lungo tutto il confine est del paese e proprio nel Nord Kivu ci sono i più bei parchi nazionali tra i quali, al confine con l’Uganda, quelli che ospitano i gorilla e che vengono visitati ogni anno da milioni di persone.

A causa di questa instabilitá permanente, la regione dei Grandi Laghi ha conosciuto un esodo rurale di proporzioni bibbliche, riversatosi principalmente nella città di Goma, che è passata in poco tempo dai circa 250.000 abitanti registrati nel 2004 ai quasi 700.000 di oggi.

Considerando che le uniche infrastrutture pubbliche disponibili erano state ideate per ospitare 150.000 abitanti, è facile immaginare quale possa essere la situazione attuale: mancanza di reti idiriche, fognarie, elettriche e stradali.

I due terzi della popolazione di Goma appartiene alle fasce piú povere che lottano ogni giorno per raccimolare pochi dollari, sempre e comunque insufficenti per offrire alle famiglie un’adeguata alimentazione.

In questo contesto storico-sociale-economico, spicca il fenomeno delle violenze sessuali a danno delle donne, che ha raggiunto livelli impressionanti ed è in continua crescita.

Questa pratica è stata utilizzata nel corso dei decenni soprattutto come “arma di guerra”, ovvero le milizie sia governative che ribelli, oltre a saccheggiare e distruggere paesi, villaggi e città che trovavano sul loro cammino, si lasciavano alle spalle numerose e devastanti violenze sessuali compiute su donne (in prevalenza) e bambine.

Essendo considerate impure e quindi indegne, le donne sopravvissute agli stupri, vengono allontanate dalle loro famiglie e dai villaggi, costrette, per sopravvivere a lavorare nelle miniere, praticamente come schiave, oppure a mendicare o a prostituirsi. Durante le guerre, lo scopo di tutto questo era di terrorizzare e creare un totale disordine all’interno delle comunità, visto che da sempre nella società africana la donna è vista come madre della terra e quindi fulcro della comunità e della vita domestica, nella maggior parte dei casi l’unica in grado di badare alla sopravvivenza della prole.

Basta pensare che dall’inizio della guerra, 1998, al 2004 ci sono stati 1.625 casi di stupro solo nella città di Goma.

Ma ancora oggi questo della violenza sessuale è uno dei fenomeni più devastanti nella provincia del Nord Kivu come nel resto della R.D. del Congo. L’età delle donne stuprate varia da 4 a 80 anni e gli stupri vengono commessi in presenza di altri membri della famiglia.

La Dott.ssa Flora Tshirwisa, membro del programma della salute riproduttiva dell’Organizzazione mondiale della sanità, sostiene che: “Anche se la guerra è ufficialmente terminata, le persone continuano a convivere con la cultura di guerra. Occorre proseguire la battaglia civile per fermare queste violazioni”.

Infatti gli stupri non sono da attribuirsi esclusivamente ad una situazione legata alle guerre e quindi perpetrata dai militari, ma circa il 60% delle vittime subisce violenze da parte del proprio compagno, in molti casi ex militari tornati alla vita civile, che continuano a commettere abusi nella loro stessa famiglia.

Secondo dati Onu, nella R.D. del Congo sono state 15.000 le violenze sessuali solo nel 2010 e i dati parziali del 2011 indicano che sono aumentate, mentre lo studio compiuto dalla Dott.ssa Amber Peterman dell’International Food Policy Research Institute (IFPRI) di New York (USA), smentisce questi dati che secondo lei sono notevolmente inferiori alla realtà, infatti dalla sua ricerca si evince che dal 2006 al 2007 risulta che il numero degli stupri è di 26 volte superiore rispetto a quanto dichiarato dall’Onu.

In realtà la Dott.ssa Amber Peterman spiega che “anche queste cifre, sebbene molto più alte, rappresentano una stima riduttiva rispetto all’effettiva incidenza del fenomeno”. Questo principalmente a causa del fatto che le donne non denunciano gli abusi subiti per la vergogna e la paura di essere allontanate dal loro ambiente familiare.

È importante sottolineare che il fenomeno degli stupri di massa ha inciso notevolmente nell’aumento dei casi di Hiv con un tasso di presenza tra le donne violate del 12%.

(Simonetta Pizzarotti)

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Un influenza calmante attraverso la Via dela Felicità

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  • 5 Marzo 2012

Continua settimanalmente l’attività di distribuzione di questo codice molale fondato sul buon senso

Roma 5 marzo 2012 – Sempre pronti a promuovere il buon senso, anche in questo week end i volontari dell’associazione La via della Felicità di Roma e Mediterraneo si sono recati nella zona di Grottaferrata (RM) per distribuire gratuitamente centinaia di copie de “La Via della Felicità” ai passanti e agli abitanti della zona. Codice morale non religioso redatto nel 1981 dall’umanitario L. Ron Hubbard, “La Via della Felicità” colma il vuoto morale in una società sempre più materialistica. Contiene 21 principi (i precetti di questo libro) che guidano una persona verso una migliore qualità di vita. I precetti possono essere seguiti da persone di qualsiasi razza, colore o credo, animate dal desiderio di migliorare le vite di coloro che li circondano, grazie anche ad un pratica personale dei pratici principi morali de “La Via della Felicità”. Le 21 pietre miliari per della via verso una vita migliore sono state rese anche in forma di video di pubblica utilità da 60 secondi ciascuno, visualizzabili sul sito twth.org .

L’iniziativa di distribuzione gratuita è parte della serie di eventi che i volonatari stanno svolgendo nell’area della capitale e della provincia su base settimanale per invertire la spirale discendente dei valori morali e fornire 21 punti fermi universali per infondere onestà e rispetto, e facilitare la convivenza tra gli individui.

Per informazioni:
thewaytohappiness.org
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Come fornire un buon esempio di rispetto e tolleranza

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  • 23 Novembre 2011

La Via della Felicità distribuita in tutta la regione

Roma 23 novembre 2011 – Il mal tempo non ha scoraggiato i volontari della sezione romana della Via della Felicità Internazionale che, dopo la distribuzione avvenuta questo week end a Grottaferrata anche questo pomeriggio si sono adoperati per una distribuzione dell’ opuscolo omonimo nella zona centrale di Lastina, nei pressi del mercato.

Gruppi e semplici volontari distribuiscono da oltre due anni ininterrottamente questo vero e proprio manuale di buon senso: Civitavecchia, Pomezia, Latina, Roma, Viterbo, ed altri luoghi della provincia hanno ricevuto, attraverso la distribuzuone dell’opuscolo, un vero e proprio manuale di buon senso per una cultura fondata sul rispetto e la tolleranza.

La Via della Felicità infatti offre la conoscenza dei margini che conducono ad una vita più appagante attraverso il rispetto per se stessi e per gli altri, e quindi attraverso una maggiore tolleranza.

Il precetto 19, “Cerca di non fare agli altri ciò che non vorresti che gli altri facciano a te”, inizia con: “Tra molti popoli, in molti paesi e per molti secoli, ci son state versioni di quella che viene chiamata la “Regola Aurea”. Quella data sopra è la versione per le azioni dannose”.

Scritto nel 1981 dall’umanitario L. Ron Hubbard, “La Va della Felicità” colma il vuoto morale in una società sempre più materialistica. Contiene 21 principi (i precetti di questo libro) che guidano una persona verso una migliore qualità di vita. I precetti possono essere seguiti da persone di qualsiasi razza, colore o credo, animate dal desiderio di migliorare le vite di coloro che li circondano, grazie anche ad un pratica personale dei pratici principi morali de “La Via della Felicità”.

Per informazioni:

www.thewaytohappiness.org
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“La Via della Felicità” passa per Roma

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  • 15 Novembre 2011

Dopo la distribuzione in campania, nuovo appuntamento nella capitale con i 21 precetti di buon senso delineati da L. Ron Hubbard

Roma – 15 novembre 2011 – Distribuire l’opuscolo “La via della Felicità” è fra le principali iniziative che i volontari della sezione romana della Via della Felicità Internazionale portano avanti ormai in modo costante da oltre 2 anni. Anche domani quindi la capitale sarà lo scenario di una nuova distribuzione della versione opuscolo del libro per una vita migliore basata sul buon senso. Oltre 30.000 le copie distribuite negli ultimi 24 mesi in svariate zone del Lazio e della Campania e quella di domani è l’ennesima distribuzione per dare alla comunità romana un’indicazione sugli argini che guidano ad una vita più appagante e di maggiore sopravvivenza.

Scritto dal filosofo ed umanitario L. Ron Hubbard, La Via della Felicità colma il vuoto morale in una società sempre più materialistica. Contiene 21 principi (i precetti di questo libro) che guidano una persona verso una migliore qualità di vita. Interamente basato sul buon senso, i suoi 21 precetti possono essere seguiti da persone di qualsiasi razza, colore o credo, animate dal desiderio di migliorare le vite di coloro che li circondano, grazie anche ad un pratica personale dei pratici principi morali de “La Via della Felicità”.

Per informazioni:

www.thewaytohappiness.org

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Una settimana di impegno per i volontari de “La Via della Felicità”

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  • 9 Novembre 2011

Diffusione costante dell’omonimo opuscolo omonimo

Roma – 9 novembre 2011 – Anche questa settimana i volontari della sezione romana de La Via della Felicità si sono impegnati per l’ennesima distribuzione della versione opuscolo.

Ancora una volta in durante questa settimana hanno portato diverse centinaia di persone i principi in esso contenuti.
La zona interessata sarà il XVIII municipio di Roma , con i volontari che si sono impegnati nel distribuire i 21 precetti morali laici, di senso comune contenuti nell’opuscolo.

La Via della Felicità è un codice morale non religioso ideato per ripristinare i valori universali di senso comune colmando il vuoto di moralità creatosi nella società odierna. Pubblicato per la prima volta nel 1981, il suo scopo è di fermare il declino morale e ripristinare l’integrità e la fiducia nel mondo.

Scritto dal filosofo ed umanitario L. Ron Hubbard, La Via della Felicità risponde alla necessità di saldi riferimenti per regolare i rapporti umani in una società sempre più materialistica. Contiene 21 principi che guidano verso una migliore qualità di vita. I precetti illustrati da “La via della felicità” possono essere seguiti dalle persone di qualsiasi razza, colore o credo, e da tutti gli individui animati dal desiderio di migliorare le vite di coloro che li circondano, grazie anche ad un pratica personale dei suoi pratici principi morali.

“La via della felicità” incita, tra i vari principi, a “non testimoniare il falso”, a “risepettare la fede religiosa degli altri” e al “fiorisci e prospera”, un augurio finale per una vita di successo, e un invito a non abbandonare mai la retta via del senso comune, nonostante tutte le ingiustizie che si possano subire.

Per informazioni:
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Instillare fiducia ed integrità attraverso i 21 precetti di buon senso de “La Via della Felicità”

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  • 31 Ottobre 2011

Distribuzione della Via della Felicità nel capoluogo agropontino
Roma 31 ottobre 2011 – Ennesima distribuzione dell’omonimo opuscolo per i volontari della sezione romana della Via della Felicità Internazionale.Durante questo week end centinaia di copie sono state distribuite nel centro della città di Latina. I ventuno precetti de “La Via della Felicità” sono le pietre miliari che guidano una persona verso una migliore qualità di vita. Interamente basato sul buon senso, può essere adottato come codice morale laico da persone di qualsiasi razza, colore o credo, animate dal desiderio di migliorare le vite di coloro che li circondano, grazie anche ad un pratica personale dei suoi pratici principi.
L’iniziativa di distribuzione gratuita è parte della serie di eventi che i volontari stanno mettendo in atto settimanalmente per invertire la spirale discendente dei valori morali e fornire 21 punti fermi universali per infondere onestà e rispetto, e facilitare la convivenza tra gli individui. Distribuito in oltre 70 milioni di copie in 90 lingue in 130 nazioni del mondo, si tratta di un codice morale non religioso e obiettivo per il 21° secolo.
“La Via della Felicità” venne scritta nel 1981 dall’umanitario L. Ron Hubbard per risolvere il declino morale della società contemporanea, con 21 principi positivi di buon senso per infondere di nuovo onesta e fiducia nel mondo.

Per informazioni:
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Weekend all’insegna della Via della Felicità

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  • 26 Ottobre 2011

Altri 350 opuscoli donati ai cittadini per indicare le 21 pietre miliari verso una vita più felice ed in armonia con gli altri
Roma 26 ottobre 2011 – Oltre 350 copie di opuscoli distribuite; questo è il bilancio dell’attività di questo fine settimana dei volontari romani della Via della Felicità Internazionale che portano ad oltre 18.000 il numero degli opuscoli distribuiti negli ultimi 24 mesi mesi. La provincia di Roma, di Rocca di Papa e la cittadina di Solofra ( AV ) sono stati lo scenario nei quali i 21 precetti laici redatti dall’umanitario L. Ron Hubbard nel 1981 hanno trovato l’interesse di migliaia di persone.
La Via della Felicità è una guida basata sul buon senso per una vita migliore ed ha aiutato milioni di persone nel mondo a condurre vite più felici e più appaganti. Codice morale non religioso più ampiamente usato al giorno d’oggi, è composto da 21 precetti di base che si applicano a chiunque indipendentemente dalla razza, dal credo o dal colore. E quando le persone trovano e seguono queste semplici linee di condotta, il risultato è una maggiore integrità, competenza ed onestà per loro stessi e per coloro che li circondano. Il programma della Via della felicità che insegna questi principi include anche il film basato sul libro dall’omonimo titolo, “La Via della Felicità”, che mette in vita ed illustra esempi dei 21 precetti nel vasto contesto della vita, per stabilire fiducia e rispetto reciproci, Come scrive l’autore: “la fiducia reciproca è il fondamento più basilare nelle relazioni umane. Senza di essa crolla l’intera struttura”.
Per informazioni:
thewaytohappyness.org
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E’ necessario ripristinare fiducia e rispetto reciproco

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  • 23 Agosto 2011

Distribuzione della guida intitolata “La Via della Felicità” per valorizzare i rapporti interpersonali ed il vivere insieme.

Roma 23 agosto 2011 – Volontari ancora una volta in campo per una distribuzione gratuita della versione opuscolo del libro “La Via della Felicità”. Questo pomeriggio i volontari della sezione romana della Via della Felicità Internazionale si attiveranno per distribuire l’omonimo opuscolo sulla via Aurelia e in Piazza Cornelia, al XVIII municipio di Roma.
Altre centinaia di copie si aggiungono alle migliaia finora distribuite su tutto il territorio della capitale e della provincia, consegnate ai cittadini per indicare le “21 pietre miliari per la felicità”, ovvero i precetti di questa opera indipendente dell’umanitario L. Ron Hubbard.
Attraverso i suoi 21 precetti di buon senso, l’opuscolo riporta speranza, tolleranza, fiducia e rispetto reciproco tra le genti di qualunque razza, colore, credo o appartenenza.
Per citarne uno, il precetto 6, “Dai il buon esempio” recita: “Noi influenziamo molte persone. Questa influenza può essere buona o cattiva” e continua “Benchè non si possa garantire che tutti gli altri siano felici, si possono aumentare le loro possibilità di sopravvivenza e felicità. E, con le loro, anche le tue”. Insomma il classico adagio di buon senso che se si semina bene si raccoglie bene di rimando.
Scritto nel 1981 dall’umanitario L. Ron Hubbard, “La Via della Felicità” contiene altri 20 principi che guidano una persona verso una migliore qualità di vita. I precetti possono essere seguiti da persone di qualsiasi razza, colore o credo, animate dal desiderio di migliorare le vite di coloro che li circondano, grazie anche ad un pratica personale dei pratici principi morali de “La Via della Felicità”.
Per informazioni:
www.thewaytohappiness.org
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Esito conferenza “Africa continente in guerra. Cosa sta succedendo?”

La lettura di uno stralcio del poema “Solo andata” di Erri De Luca, il drammatico viaggio di un gruppo di emigranti clandestini verso i porti del nord, interpretata dall’attore e regista Alfredo Lo Piero, ha aperto la conferenza “Africa continente in guerra. Cosa sta succedendo?”, organizzata dal presidente dell’Asse Afro-Mediterraneo l’avv. Corrado Labisi, presso l’Hotel Nettuno di Catania.

“Libia, Algeria, Eritrea, Angola, Congo, Ruanda, Tunisia, Zimbabwe, ogni giorno in Africa i conflitti si moltiplicano in maniera esponenziale – ha spiegato Labisi – perché a tutto il mondo fanno gola le ricchezze africane. Anche la Costa D’Avorio vive la stessa situazione ormai da mesi, con una guerra civile in corso, e dalla Sicilia noi vogliamo dare il nostro sostegno ai fratelli africani.”

Presenti alla tavola rotonda Pierre Yere Lobougnon, Ambasciatore presso l’Onu e portavoce del presidente della Repubblica Costa D’Avorio Laurent Gbagbo, il diplomatico Mireille Dibero Anokoua e il giornalista Jacob De Mel.

“Dobbiamo bloccare la risoluzione presentata dalla Francia all’Onu che sta cercando di creare le condizioni per attaccare militarmente la Costa d’Avorio”, ha dichiarato Pierre Yere Lobougnon.
“Noi non siamo venuti qui a piangere, perché la Costa D’Avorio è il paese più ricco e sviluppato di tutti i Paesi francofoni dell’Africa. La nostra è una richiesta di cooperazione, per creare un partenariato che ci aiuti a rilanciare le imprese e che possa sbloccare l’embargo voluto dalla Francia, specialmente sui medicinali.”

Totale isolamento economico con chiusura del porto di Abidjan, embargo sui prodotti locali e sulle medicine che sta portando la popolazione ivoriana a morire, anche solo a causa delle mancate vaccinazioni, vere e proprie sanzioni antiumanitarie adottate dalla Francia ai danni della Costa D’Avorio, questa la situazione illustrata dai relatori ed enfatizzata dalle agghiaccianti immagini che documentano tensioni, scontri armati e guerriglie quotidiane.

Uno stimolante dibattito, con numerosi interventi da parte del pubblico, ha concluso la conferenza.

Ufficio stampa
Asse Afro-Mediterraneo

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Il calciatore Luis Figo al Villaggio dei Bambini SOS in Giordania

Dopo aver giocato nell’Inter e aver vinto numerosi tornei, il calciatore portoghese Luis Figo è diventato uno degli ambasciatori della World Health Organization, assieme ad altri personaggi illustri come Jorge Sampaio (ex presidente del Portogallo) e l’attrice giordana Rania Ismael. Luis Figo sostiene la campagna WHO contro la tubercolosi, grave malattia che ancora colpisce molte persone nel mediterraneo

Per sensibilizzare i bambini e ragazzi, Luis Figo ha prestato il suo volto per un volume a fumetti dal titolo “Luis Figo and the World Tuberculosis Cup” , in cui una squadra di ragazzi da lui capitanata riesce a vincere una partita di calcio contro i germi della tubercolosi.

Nella sua missione contro la tubercolosi, Luis Figo ha visitato nelle scorse settimane il Villaggio dei Bambini di Amman, in Giordania. L’associazione SOS Villaggi dei Bambini Onlus si occupa da 60 anni di accogliere i bambini rimasti senza le cure dei genitori, e sostenere le famiglie per evitare che siano costrette ad abbandonare o sfruttare i loro figli. La visita di Luis Figo al Villaggio SOS ha permesso ai bambini presenti di conoscere meglio i pericoli della tubercolosi e dopo la lettura del fumetto il calciatore ha giocato con i piccoli e firmato autografi.

ll Villaggio SOS di Amman è stato costruito nel 1986 e da allora offre una casa accogliente ed una famiglia affettuosa a tutti i bambini orfani e abbandonati. Per maggiori informazioni sui programmi di sostegno di SOS Villaggi dei Bambini Onlus e sulle adozioni a distanza dei bambini è possibile consultare il sito dell’associazione italiana: www.sositalia.it

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SOS Villaggi dei Bambini Onlus è un’organizzazione a respiro internazionale. In Italia accoglie e lavora con i bambini temporaneamente allontanati dalle famiglie d’origine e nei programmi di prevenzione all’abbandono. Nei paesi in via di sviluppo promuove entrambi gli ambiti di intervento, ovvero accoglienza e prevenzione. Da sessant’anni la famiglia SOS è presente in 132 paesi del mondo, aiuta ogni anno circa un milione di persone attraverso programmi integrati di sostegno ai bambini e al loro contesto familiare e accoglie ogni anno circa 70.000 bambini. Dal sito di SOS Villaggi dei Bambini Onlus è possibile adottare un bambino a distanza o fare donazioni per sostenere le famiglie disagiate: www.sositalia.it

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Apre la nuova Biblioteca per bambini nel Centro SOS di Gulu, in Uganda!

Per incoraggiare la cultura ed i libri per bambini, il Centro di Sviluppo Sociale dell’Associazione SOS Villaggi dei Bambini in Uganda (Africa) ha recentemente aperto una libreria dedicata ai più piccoli.

Questa struttura nel Centro di Sviluppo Sociale SOS è l’unica biblioteca pubblica di Gulu ed è stata aperta grazie alle donazioni di libri da varie organizzazioni no-profit, tra cui l’UNICEF, Vision in Action ed il Rotary Club di Gulu. Il Forum delle ONG di Gulu ha anche donato un computer che, fondi permettendo, sarà il primo di molti che verranno installati nella biblioteca, per dare accesso gratuito ad internet a tutti i ragazzi del paese. Un’altra organizzazione locale ha donato gli scaffali in cui ordinare tutti i libri raccolti.

I bambini sono stati coinvolti nel processo di organizzazione della nuova biblioteca ed i ragazzi più grandi aiuteranno come volontari nella struttura quando non sono a scuola. Si prevede che la biblioteca di SOS Villaggi dei Bambini Gulu verrà utilizzata dalla popolazione e dalle scuole locali, che non hanno altro luogo in cui prendere libri in prestito. Lavorare con i bambini della biblioteca sarà un modo per contribuire al miglioramento delle loro capacità didattiche.

Durante la cerimonia di apertura i bambini hanno ringraziato i donatori ed anche i leader del consiglio locale si sono complimentati con SOS Villaggi dei Bambini, per il grande sostegno a tutta la comunità. Una volta che la biblioteca è stata ufficialmente dichiarata aperta, tutti i bambini si sono tuffati fra gli scaffali per scegliere il loro libro, per poi sedersi e rimanere assorbiti nella lettura.

Per maggiori informazioni sui programmi di sostegno di SOS Villaggi dei Bambini Onlus e sulle adozioni a distanza è possibile consultare il sito dell’associazione italiana: www.sositalia.it

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SOS Villaggi dei Bambini Onlus è un’organizzazione a respiro internazionale. In Italia accoglie e lavora con i bambini temporaneamente allontanati dalle famiglie d’origine e nei programmi di prevenzione all’abbandono. Nei paesi in via di sviluppo promuove entrambi gli ambiti di intervento, ovvero accoglienza e prevenzione. Da sessant’anni la famiglia SOS è presente in 132 paesi del mondo, aiuta ogni anno circa un milione di persone attraverso programmi integrati di sostegno ai bambini e al loro contesto familiare e accoglie ogni anno circa 70.000 bambini. Dal sito di SOS Villaggi dei Bambini Onlus è possibile adottare un bambino a distanza o fare donazioni per sostenere le famiglie disagiate: www.sositalia.it

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Terremoto in Cile: aggiornamenti dai Villaggi dei Bambini

Dopo il terribile terremoto in Cile di sabato 27 Febbraio 2010, le comunicazioni con il paese rimangono difficoltose. A neanche 2 mesi di distanza dal Terremoto di Haiti, anche il Cile è rimasto colpito da questo disastro naturale, che ha lasciato oltre 700 morti ed innumerevoli danni materiali.

Sono molte le associazioni già attive sul territorio per portare aiuti alla popolazione, come SOS Villaggi dei Bambini Onlus, presente in Cile da 45 anni. Dal 1965 SOS Villaggi dei Bambini Cile ha costruito 13 Villaggi SOS (strutture di accoglienza per i bambini rimasti senza famiglia), Asili Nido, Centri per Giovani, Scuole e Centri di Sviluppo Sociale.

Proprio i collaboratori ed i volontari di SOS Villaggi dei Bambini Cile riferiscono che nella regione Bio Bio molte zone sono ancora senza elettricità, l’aeroporto Arturo Merino Benitez rimane chiuso ed anche i mezzi di trasporto terrestre sono difficilmente utilizzabili.

Grazie alla forte presenza sul territorio, SOS Villaggi dei Bambini è riuscita ad intervenire tempestivamente per portare i primi soccorsi dopo il terremoto in Cile. L’associazione sta già organizzando l’accoglienza di quei bambini che hanno perso i genitori durante quelle terribili ore, per accoglierli nella speranza di poterli ricongiungere con dei parenti ancora in vita. Nei casi in cui i bambini fossero rimasti del tutto soli, potranno continuare a vivere all’interno dei Villaggi SOS, sostenuti grazie alle adozioni a distanza.

Per maggiori informazioni sui programmi di sostegno di SOS Villaggi dei Bambini Onlus e sull’adozione bambini a distanza è possibile consultare il sito dell’associazione italiana: www.sositalia.it

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SOS Villaggi dei Bambini Onlus è un’organizzazione a respiro internazionale. In Italia accoglie e lavora con i bambini temporaneamente allontanati dalle famiglie d’origine e nei programmi di prevenzione all’abbandono. Nei paesi in via di sviluppo promuove entrambi gli ambiti di intervento, ovvero accoglienza e prevenzione. Da sessant’anni la famiglia SOS è presente in 132 paesi del mondo, aiuta ogni anno circa un milione di persone attraverso programmi integrati di sostegno ai bambini e al loro contesto familiare e accoglie ogni anno circa 70.000 bambini. Dal sito di SOS Villaggi dei Bambini Onlus è possibile adottare un bambino a distanza o fare donazioni per sostenere le famiglie disagiate: www.sositalia.it

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L’india è la nuova capitale degli affamati: l’asia nella crisi alimentare.

L’India sta diventando rapidamente il paese del mondo con il più alto numero di persone affamate: secondo un recente rapporto un indiano su quattro è denutrito. Lo studio sviluppato dall’organizzazione Navdanya Trust, afferma che ci sono più di 200 milioni di persone senza cibo a sufficienza per vivere. Circa 57 milioni di bambini in India sono malnutriti e spesso la loro sola speranza rimane l’aiuto internazionale attraverso le adozioni a distanza.

Oggi ci sono più persone che soffrono la fame in India che nell’Africa sub-sahariana. La quantità di cibo consumato per persona in India è sceso da 186 kg pro capite all’anno (1991) a 152 kg (2001) e la situazione sta peggiorando costantemente, con i prezzi dei prodotti alimentari raddoppiati dal 2003.

L’attuale politica alimentare in India non riesce ad affrontare la crisi e nemmeno ad aiutare gli agricoltori. Secondo la BBC la fame nel Sud Est Asiatico ha raggiunto il suo livello più alto in 40 anni, con l’aumento del prezzo di cibo e carburante a livello mondiale e la diffusa crisi economica. La relazione da parte del Fondo delle Nazioni Unite per i Bambini, l’Unicef, ha affermato che nella regione ci sono almeno 100 milioni di persone denutrite in più, rispetto a due anni fa. Le zone più colpite dalla crisi nel Sud Est Asiatico sono il Nepal, Bangladesh e Pakistan.

L’associazione Onlus SOS Villaggi dei Bambini è presente in Asia fin dai primi anni 60, con programmi di emergenza, sostegno alle famiglie povere e con i Villaggi SOS, delle strutture di accoglienza per i bambini rimasti senza una famiglia, soprattutto a causa dello tsunami del 2004. Grazie all’impegno dei sostenitori, dei collaboratori e dei volontari che lavorano con i bambini, l’associazione riesce garantirgli un futuro migliore ed una alimentazione adeguata. È molto importante il sostegno internazionale per fare in modo che l’India e le regioni asiatiche possano uscire da questa crisi ed è proprio grazie alle associazioni come Unicef e SOS Villaggi dei Bambini, che è possibile vedere ancora una speranza nelle vite di milioni di persone povere.

Per maggiori informazioni sui programmi di sostegno di SOS Villaggi dei Bambini Onlus e sulle adozioni a distanza dei Bambini in Asia è possibile consultare il sito dell’associazione: www.sositalia.it

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SOS Villaggi dei Bambini Onlus è un’organizzazione a respiro internazionale. In Italia accoglie e lavora con i bambini temporaneamente allontanati dalle famiglie d’origine e nei programmi di prevenzione all’abbandono. Nei paesi in via di sviluppo promuove entrambi gli ambiti di intervento, ovvero accoglienza e prevenzione. Da sessant’anni la famiglia SOS è presente in 132 paesi del mondo, aiuta ogni anno circa un milione di persone attraverso programmi integrati di sostegno ai bambini e al loro contesto familiare e accoglie ogni anno circa 70.000 bambini. Dal sito di SOS Villaggi dei Bambini Onlus è possibile adottare un bambino a distanza o fare donazioni per sostenere le famiglie disagiate: www.sositalia.it

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Heurelho Gomes nominato Ambasciatore per SOS Villaggi dei Bambini

La scorsa settimana il portiere brasiliano Heurelho Gomes, che attualmente gioca nella squadra inglese del Tottenham Hotspu, è stato nominato ambasciatore dell’associazione Onlus SOS Villaggi dei Bambini.

Gomes guiderà la squadra nel supporto di SOS Villaggi dei Bambini, per avvicinare i rapporti con l’associazione in Inghilterra e nel resto del mondo. Il portiere brasiliano ha così commentato l’evento: “Per me è un onore essere stato invitato ad assumere questo ruolo a nome del Tottenham Hotspu. Sono molto orgoglioso di essere ambasciatore solidale per SOS Villaggi dei Bambini e sono felice di avere l’opportunità di aiutarli nel loro lavoro con i bambini in difficoltà”.

Elizabeth Rodgers dell’ufficio SOS inglese, ha aggiunto: “Siamo molto contenti del sostegno che riceviamo dal Tottenham Hotspu e accogliamo Gomes a braccia aperte come ambasciatore ufficiale della squadra! Sarà una grande aggiunta alla famiglia SOS e non vediamo l’ora di lavorare con lui nel prossimo autunno”.

SOS Villaggi dei Bambini è stata l’associazione benefica ufficiale della squadra fin dal 2007. Gran parte del lavoro di sensibilizzazione svolto assieme al Tottenham Hotspu è stato rivolto verso le problematiche del Sud Africa, dove la squadra ha finanziato la costruzione di una casa nel Villaggio SOS di Rustenburg. Proprio la scorsa settimana il Tottenham Hotspu è andato a Pechino per giocare nella Barclays Asia Trophy.

Per maggiori informazioni sui programmi di sostegno di SOS Villaggi dei Bambini Onlus e sulle adozioni a distanza dei Bambini in Africa è possibile consultare il sito dell’associazione: www.sositalia.it

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SOS Villaggi dei Bambini Onlus è un’organizzazione a respiro internazionale. In Italia accoglie e lavora con i bambini temporaneamente allontanati dalle famiglie d’origine e nei programmi di prevenzione all’abbandono. Nei paesi in via di sviluppo promuove entrambi gli ambiti di intervento, ovvero accoglienza e prevenzione. Da sessant’anni la famiglia SOS è presente in 132 paesi del mondo, aiuta ogni anno circa un milione di persone attraverso programmi integrati di sostegno ai bambini e al loro contesto familiare e accoglie ogni anno circa 70.000 bambini. Dal sito di SOS Villaggi dei Bambini Onlus è possibile adottare un bambino a distanza o fare donazioni per sostenere le famiglie disagiate: www.sositalia.it

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I profughi degli scontri in Pakistan accolti dai Villaggi dei Bambini SOS

Nelle scorse settimane gli scontri a fuoco nel Pakistan nordoccidentale hanno causato circa 2 milioni di profughi in fuga dalle zone più colpite. L’associazione internazionale SOS Villaggi dei Bambini Onlus è presente in Pakistan già dagli anni ’70 e grazie alle loro attività quotidiane nel territorio hanno potuto organizzare tempestivamente una struttura di accoglienza che può ospitare 100 persone. Il progetto mira soprattutto a sostenere vedove, mamme con i loro figli e giovani donne sole, che non avrebbero altro posto in cui trovare rifugio. La struttura di emergenza è stata organizzata nella città di Peshawar, presso una scuola attualmente chiusa per le vacanze estive.

SOS Villaggi dei Bambini Pakistan lavora in stretto rapporto con i rappresentanti delle autorità locali ed il rifugio può fornire ai profughi prodotti alimentari, abbigliamento, forniture mediche e altri servizi di base. I locali sono spaziosi e adeguati ad ogni necessità, con personale di accoglienza ben addestrato.

I primi profughi sono già stati accolti e si prevede l’arrivo di numerose altre persone entro i prossimi giorni. Le vittime che più soffrono per la situazione sono come sempre i bambini, rimasti senza alcuna prospettiva per l’immediato futuro. Un numero preciso delle vittime non è ancora stato stimato, ma si prevedono molti orfani i cui genitori sono rimasti uccisi nei combattimenti. Per questi casi sarà necessario portare avanti programmi di accoglienza a lungo termine, attraverso le adozioni a distanza che possono sostenere i bambini all’interno dei Villaggi SOS in Pakistan.

Per maggiori informazioni sui programmi di sostegno portati avanti da SOS Villaggi dei Bambini ONLUS e sulle adozioni a distanza dei Bambini in Pakistan, è possibile consultare il sito dell’associazione: www.sositalia.it

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SOS Villaggi dei Bambini ONLUS è un’organizzazione a respiro internazionale, impegnata nell’assistenza ai minori in difficoltà e nella prevenzione all’abbandono. Da più di 60 anni la famiglia SOS è impegnata in 132 paesi del mondo, aiuta ogni anno circa 72.500 minori orfani o abbandonati, così come un milione di persone che rientrano nei suoi programmi di sostegno alle famiglie. Dal sito di SOS Villaggi dei Bambini ONLUS è possibile adottare un bambino a distanza o fare donazioni per sostenere le famiglie disagiate: www.sositalia.it

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Scontri in Sri Lanka: 4.000 bambini sfollati, i Villaggi SOS pronti ad accoglierli

28/04/2009 – Fra le migliaia di profughi in fuga dalle loro case nel nord-est dello Sri Lanka, sono molti i bambini che hanno perso i genitori o non sanno più dove sono. L’associazione SOS Villaggi dei Bambini Onlus, presente anche in Sri Lanka, continua l’organizzazione con le autorità locali aiutare questi bambini nel minor tempo possibile, poiché la loro accoglienza è una priorità assoluta.

È impossibile riuscire a tener traccia degli sviluppi nella zona degli scontri, poiché la situazione è in continua evoluzione. Anche per le squadre di soccorso delle varie agenzie delle Nazioni Unite e le ONG rimane impossibile entrare nell’area colpita per fornire aiuto diretto. Il governo vuole essere sicuro che i volontari delle associazioni umanitarie non rimangano coinvolte in scontri a fuoco, come successo a molti civili.

Nel frattempo il Consorzio delle Agenzie Umanitarie (CHA) e le forze armate, responsabili dell’aiuto e della protezione dei profughi, hanno contattato la sede SOS Villaggi dei Bambini Sri Lanka per una richiesta congiunta di aiuti umanitari. La discussione è incentrata ora sul problema di come e dove ospitare provvisoriamente tutte le persone fuggite dalla zona di guerra. Le opzioni includono l’accoglienza temporanea dei bambini profughi all’interno dei Villaggi SOS di Nuwara Eliya e Batticaloa, oppure la costruzione di strutture adeguate in altri luoghi sicuri.

Al momento non vi sono statistiche precise sul numero di bambini rifugiati, scappati dai combattimenti del nord-est del paese. La cifra riportata la scorsa settimana dalle agenzie di stampa era di circa 4000 bambini, ma il numero può essere diminuito o aumentato ulteriormente negli ultimi giorni. Tutti i Villaggi dei Bambini SOS in Sri Lanka si trovano ad una distanza di sicurezza dalla zona di conflitto, che ora comprende una zona relativamente piccola.

Per maggiori informazioni sui programmi di sostegno portati avanti da SOS Villaggi dei Bambini ONLUS e sulle adozioni a distanza dei Bambini in Sri Lanka, è possibile consultare il sito dell’associazione: www.sositalia.it

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SOS Villaggi dei Bambini ONLUS è un’organizzazione a respiro internazionale, impegnata nell’assistenza ai minori in difficoltà e nella prevenzione all’abbandono. Da più di 60 anni la famiglia SOS è impegnata in 132 paesi del mondo, aiuta ogni anno circa 72.500 minori orfani o abbandonati, così come un milione di persone che rientrano nei suoi programmi di sostegno alle famiglie. Dal sito di SOS Villaggi dei Bambini ONLUS è possibile adottare un bambino a distanza o fare donazioni per sostenere le famiglie disagiate: www.sositalia.it

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Oltre la striscia di Gaza, la guerra vista dai Villaggi dei Bambini

Nel mezzo della guerra nella Striscia di Gaza, alcune bombe hanno colpito anche il nord di Israele e la paura rimane alta in tutto il paese. SOS Villaggi dei Bambini è un’associazione internazionale presente con alcuni villaggi di accoglienza anche nella zona di Gaza ed attraverso le parole dei suoi collaboratori locali, possiamo leggere le esperienze dirette della popolazione e le reazioni dei bambini. Nel 2006 il Villaggio SOS di Migdal Ha’Emek era stato coinvolto negli attacchi scatenati nella 2° Guerra in Libano e so teme per un ritorno negli scontri anche in quella zona, con la necessità di eventuali fughe di emergenza per mettere in salvo lo staff ed i bambini accolti nella struttura.

Assieme a quello di Migdal, anche il Villaggio SOS di Arad ha aperto le porte per accogliere i numerosi sfollati che stanno scappando dalle zone pericolose. Lo stesso ministero della Previdenza Sociale Nazionale ha chiesto a SOS Villaggi dei Bambini di aiutare il personale del governo per il sostegno locale.

I collaboratori di SOS Villaggi dei Bambini informano che la situazione è molto difficile, con il continuo lancio di missili sulle città, anche verso Israele. Le persone hanno paura che gli scontri si possano presto diffondere ben oltre le attuali zone di guerra. I bambini accolti nei Villaggi SOS sono ben consapevoli della tremenda crisi che sta accadendo nel paese e piangono per la paura quando gli aerei da guerra passano rombanti sopra le loro case. Tutto lo staff locale di SOS Villaggi dei Bambini sta lavorando duramente per sostenere le vittime della guerra ed allo stesso tempo proteggere i piccoli ospiti delle strutture, per fare in modo che ne escano incolumi, sia fisicamente che psicologicamente. La guerra come sempre colpisce senza pietà soprattutto i bimbi, i più piccoli e indifesi uomini che non possono fare altro che sperare nell’aiuto dei sostenitori internazionali per trovare un futuro migliore.

Per maggiori informazioni sui programmi di sostegno e l’adozione a distanza dei Villaggi dei Bambini SOS in Israele e nella Striscia di Gaza, è possibile consultare il sito dell’associazione: www.sositalia.it

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SOS Villaggi dei Bambini Onlus è un’organizzazione a respiro internazionale, impegnata nell’assistenza ai minori in difficoltà e nella prevenzione all’abbandono. Da più di 60 anni la famiglia SOS è impegnata in 132 paesi del mondo, aiuta ogni anno circa 72.500 minori orfani o abbandonati, così come un milione di persone che rientrano nei suoi programmi di sostegno alle famiglie. www.sositalia.it

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La situazione dei Villaggi dei Bambini dall’inizio della Guerra in Congo

 

I collaboratori dell’associazione SOS Villaggi dei Bambini presenti in Congo hanno riferito che a Bukavu stanno arrivando gli sfollati di Goma, la città conquistata dai guerriglieri ribelli che da tempo sono in conflitto con le truppe nazionali. A causa della guerra le provviste di cibo ed i beni di prima necessità stanno scarseggiando e le poche razioni disponibili hanno cominciato a salire vertiginosamente di prezzo. Il Villaggio SOS di Bukavu è situato a più di 200 km di distanza dai luoghi di scontro ed al momento non corre un rischio diretto di essere coinvolto nel conflitto, ma lo staff SOS si sta preparando per affrontare una eventuale emergenza. La situazione nel paese verrà monitorata costantemente da SOS Villaggi dei Bambini, per assicurare la sicurezza dei bambini accolti presso le strutture in Congo.

 

Per gli aggiornamenti sulla guerra dai Villaggi SOS sul territorio africano, è possibile consultare il sito dell’associazione: www.sositalia.it

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SOS Villaggi dei Bambini Onlus è un’organizzazione a respiro internazionale, impegnata nell’assistenza ai minori in difficoltà e nella prevenzione all’abbandono. Da più di 60 anni la famiglia SOS è impegnata in 132 paesi del mondo, aiuta ogni anno circa 72.500 minori orfani o abbandonati, così come un milione di persone  che rientrano nei suoi programmi di sostegno alle famiglie. www.sositalia.it

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