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A GOLOSARIA MILANO, LO STREET FOOD DEL CONSORZIO BRIANZA CHE NUTRE

Il Consorzio Brianza Che Nutre partecipa all’undicesima edizione di Golosaria, rassegna enogastronomica ideata dal giornalista Paolo Massobrio. E’ l’unica realtà di aggregazione a rappresentare la Brianza. Il food truck del consorzio proporrà le specialità territoriali che valorizzano anche il riutilizzo alimentare, in perfetta linea con il tema di quest’anno: il cibo come fattore di civiltà.

Milano – Dal 5 al 7 novembre prossimi il food truck di Brianza Che Nutre, un Bedford vintage anni ’70 con la carrozzeria decorata a mano dall’eclettico artista Alberto Casiraghy, servirà nei tre giorni di Golosaria, rassegna che celebra il gusto e i sapori d’Italia, i piatti del menu della tradizione brianzola con un valore intrinseco aggiunto: la valorizzazione del riutilizzo alimentare.

Così spiega il neopresidente del consorzio Carlo Maria BrambillaE’ passato solo un mese dall’approvazione della legge contro gli sprechi alimentari e i piatti della tradizione brianzola che proponiamo in questa rassegna, come unici rappresentanti di una realtà di aggregazione, sono di estrema attualità in quanto dimostrano come, da sempre, sia possibile cucinare con prodotti semplici, poveri ma gustosi e che il riutilizzo alimentare sia etico e civile. Lo spreco non appartiene a nessuna cultura contadina.”

Le ricette tipiche sono un esempio concreto di come la cucina della tradizione brianzola abbia da sempre utilizzato anche le parti meno nobili delle materie prime, come il musetto, l’orecchio o la cotenna del maiale (cassoeula), il pane raffermo (torta paesana) o gli avanzi di carni varie anche cotte in modi diversi (mondeghini), con risultati eccellenti.

Il Consorzio Brianza Che Nutre, dunque, condivide e rilancia le indicazioni di Andrea Segrè, professore all’università di Bologna e creatore dell’Osservatorio nazionale Waste Watchers, che promuove la sensibilizzazione dei cittadini per diminuire la quantità di rifiuti domestici indirizzandoli verso comportamenti virtuosi. Senza però rinunciare, naturalmente, alla qualità e al gusto.

Infatti le materie prime utilizzate dal food truck provengono quasi esclusivamente dal territorio a Km zero in quanto tra i consorziati vi è chi produce e fornisce carni, verdure e frutta biologica, vino, birra artigianale, pane e dolci.

Il furgone di Brianza Che Nutre, a cura dello staff del consorziato Manifattura del Gusto di Monza, sarà presente a Golosaria nell’area interna Cucine di Strada. Qui si potranno degustare le specialità ideate per l’occasione dal Tavolo della Ristorazione e rivisitate dagli chef dei ristoranti eccellenti appartenenti al consorzio, nella loro versione street:

Mondeghini – uno tira l’altro ovvero polpettine di carne, pane ammollato nel latte, aglio, prezzemolo, scorze di limone, uovo, pane grattuggiato, sedano, carote, cipolle, noce moscata, sale, pepe.

Pan cassoeula – panino per tutte le stagioni. Pane croccante all’olio con verza nell’impasto, costina disossata, verza, verzit, stufati con sedano, carote, cipolle, salvia e aglio.

Torta paesana su stecco – tradizione e innovazione.

Il consorzio è formato da una trentina di soci ed il settore alimentare e della ristorazione è un punto di forza, un settore consolidato e di prestigio, che unisce innovazione, tradizione ed eccellenza. Il personale è esperto e altamente professionale. Brianza Che Nutre ha stipulato una convenzione di collaborazione con cinque scuole superiori, tra cui una alberghiera: agli studenti vengono offerte possibilità di stage e di alternanza scuola-lavoro.

Ideata dal giornalista Paolo Massobrio, l’undicesima edizione della kermesse si svolgerà a Milano dal 5 al 7 novembre negli spazi del MiCo – Fieramilanocity (zona Amendola Fiera – MM Lilla fermata Portello.

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Lievitazione naturale e grani antichi per una pizza gigante; ecco la formula vincente di “AL VICOLO PIZZA&VINO”

Food made in Sicily: l’eccellenza è servita

E dopo la pizza, nasce la “Cotoletteria”: una nuova scommessa tutta catanese

www.alvicolopizzaevino.it

 

CATANIA – «Lui è la mente creativa, io l’organizzatore». Lui è Lucio Ferlito, l’altro è Angelo Scaringi: due giovani catanesi che insieme gestiscono quello che è ormai diventato punto di ritrovo indiscusso per tutta la città etnea, “Al Vicolo Pizza&Vino”.

Una semplice chiacchierata tra amici al bar ed ecco, dopo qualche mese, la realizzazione di un progetto, che è anche un sogno. “Al Vicolo” sorge in una piccola via interna, un vicolo appunto – da cui l’idea del nome – che dà sulla centralissima via Manzoni, a due passi da piazza Stesicoro e dai resti dell’anfiteatro romano, uno dei luoghi storici più suggestivi di Catania. Dal 31 gennaio 2013 (data d’apertura) a oggi, il brand nato sotto il Vulcano è cresciuto molto: «Siamo partiti con trenta coperti all’interno più una cinquantina all’esterno – racconta Angelo – oggi contiamo oltre quattrocento clienti che ogni sera sperimentano i piatti e i vini della nostra cantina».

La coppia parte già, sin dall’inizio, con le carte vincenti: lui con la passione per il cibo e in particolare per le pizze, l’altro commerciante di professione, con il fiuto per gli affari. Ciò che però distingue “Al Vicolo” dagli altri locali è soprattutto un elemento: le dimensioni della pizza, tanto grande quanto buona. Una pizza gigante, soffice e allo stesso tempo croccante, merito della lievitazione naturale – con un tempo di riposo che va dalle 24 alle 36 ore – e della farina di alta qualità utilizzata. Tra queste la Tumminìa di Castelvetrano o Timilia, variante di grano duro conosciuto sin dagli antichi greci, prodotto pregiato da cui deriva una farina – macinata a pietra – integrale al 100% e con un basso indice di glutine. Oltre alla più conosciuta farina di Kamut, dall’alto contenuto di proteine e sali minerali, facilmente digeribile anche da chi soffre di lievi intolleranze.

Tutti gli alimenti impiegati, dai condimenti alle carni, sono a Km0, genuinamente siciliani. E anche prodotti come la Burrata pugliese o la Scottona fiorentina giungono al Vicolo attraverso una filiera di fornitori tracciati. Anche in fatto di carni “Al Vicolo” ha voluto fare la differenza lanciando la “Cotoletteria”. Dalla tradizione milanese nasce una forma riadattata di “cotoletta alla catanese”: carne di pollo, vitello o cavallo – sempre di grandi dimensioni – usata come se fosse la base di una pizza e quindi arricchita con vari condimenti. Dalla cotoletta alla margherita a quella capricciosa, ecco serviti al tavolo questi gustosissimi piatti, con carni cotte rigorosamente al forno – guai ad usare la frittura, “è troppo pesante e rovina tutto” – per mantenerne intatti i sapori.

Al Vicolo però è conosciuto anche per i suoi gustosi dolci, a partire dalla cheesecake fatta in casa, “appuntamento fisso per molti dei nostri clienti”, aggiunge ancora Angelo. Anche per i più golosi c’è l’imbarazzo della scelta, insomma, e il dolce del giorno in menù cambia sempre. Il ristorante offre poi un’ampia gamma di vini delle migliori cantine e birre artigianali, alcune delle quali provenienti dal vicino birrificio del Faro o da quello Tarì di Modica. Ottime per accompagnare una pizza altrettanto al top, conosciuta e apprezzata anche da personaggi del mondo dello spettacolo, come Anna Falchi, Enzo Iacchetti e gli attori di Centovetrine. «Ultimamente anche il famoso rapper Rocco Hunt è venuto a farci visita», racconta il ristoratore, che aggiunge pure calciatori e politici alla lista degli ospiti VIP.

Aperto sette giorni su sette, Al Vicolo si lavora costantemente fino a tarda sera grazie a una squadra di oltre 25 persone, che dal prosecco all’amaro, gestiscono i tavoli e i clienti con grande professionalità. Quella del Vicolo è però una pizza migliorata, un prodotto di qualità, vero mantra per i due gestori.

«Io sono un commerciante e sono cosciente che l’anima del commercio è la vendita – ci spiega ancora Angelo – ma per esperienza so anche che i risultati si ottengono solo con la qualità». Una pizza profondamente legata alla sua Catania, tanto da prendere i nomi delle vie più celebri: dalla classica Via Etnea (la tradizionale margherita) alla più saporita Via Biscari (arricchita con pistacchio), le pizze accontentano tutti i palati. Se è la qualità quella che premia, allora perché non esportarne la formula della “food-experience”, diffondendo il know-how, il format e la conoscenza del prodotto? C’è anche questo tra i progetti futuri del Vicolo: creare una rete di franchising in tutto il mondo, serbando però gelosamente la ricetta segreta.

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Lievitazione naturale e antichi grani per una pizza gigante. Ecco la formula vincente del “VICOLO PIZZA&VINO”

Food made in Sicily: l’eccellenza è servita

E dopo la pizza, nasce la “Cotoletteria”: una nuova scommessa tutta catanese.

CATANIA – «Lui è la mente creativa, io l’organizzatore». Lui è Lucio Ferlito, l’altro è Angelo Scaringi: due giovani catanesi che insieme gestiscono quello che è ormai diventato punto di ritrovo indiscusso per tutta la città, “Al Vicolo Pizza&Vino”. Una semplice chiacchierata tra amici al bar ed ecco, dopo qualche mese, la realizzazione di un progetto, che è anche un sogno. “Al Vicolo” sorge in una piccola via interna, un vicolo appunto – da cui l’idea del nome – che dà sulla centralissima via Manzoni, a due passi da piazza Stesicoro e dai resti dell’anfiteatro romano, uno dei luoghi storici più suggestivi di Catania. Dal 31 gennaio 2013 (data d’apertura) a oggi, il brand nato sotto il Vulcano è cresciuto molto: «Siamo partiti con trenta coperti all’interno più una cinquantina all’esterno – racconta Angelo – oggi contiamo oltre quattrocento clienti che ogni sera sperimentano i piatti e i vini della nostra cantina».

La coppia parte già, sin dall’inizio, con le carte vincenti: lui con la passione per il cibo e in particolare per le pizze, l’altro commerciante di professione, con il fiuto per gli affari. Ciò che però distingue “Al Vicolo” dagli altri locali è soprattutto un elemento: le dimensioni della pizza, tanto grande quanto buona. Una pizza gigante, soffice e allo stesso tempo croccante, merito della lievitazione naturale – con un tempo di riposo che va dalle 24 alle 36 ore – e della farina di alta qualità utilizzata. Tra queste la Tumminìa di Castelvetrano o Timilia, variante di grano duro conosciuto sin dagli antichi greci, prodotto pregiato da cui deriva una farina – macinata a pietra – integrale al 100% e con un basso indice di glutine. Oltre alla più conosciuta farina di Kamut, dall’alto contenuto di proteine e sali minerali, facilmente digeribile anche da chi soffre di lievi intolleranze.

Tutti gli alimenti impiegati, dai condimenti alle carni, sono a Km0, genuinamente siciliani. E anche prodotti come la Burrata pugliese o la Scottona fiorentina giungono al Vicolo attraverso una filiera di fornitori tracciati. Anche in fatto di carni “Al Vicolo” ha voluto fare la differenza lanciando la “Cotoletteria”. Dalla tradizione milanese nasce una forma riadattata di “cotoletta alla catanese”: carne di pollo, vitello o cavallo – sempre di grandi dimensioni – usata come se fosse la base di una pizza e quindi arricchita con vari condimenti. Dalla cotoletta alla margherita a quella capricciosa, ecco serviti al tavolo questi gustosissimi piatti, con carni cotte rigorosamente al forno – guai ad usare la frittura, “è tropo pesante e rovina tutto” – per mantenerne intatti i sapori.

Al Vicolo però è conosciuto anche per i suoi gustosi dolci, a partire dalla cheesecake fatta in casa, “appuntamento fisso per molti dei nostri clienti”, aggiunge ancora Angelo. Anche per i più golosi c’è l’imbarazzo della scelta, insomma, e il dolce del giorno in menù cambia sempre. Il ristorante offre poi un’ampia gamma di vini delle migliori cantine e birre artigianali, alcune delle quali provenienti dal vicino birrificio del Faro o da quello Tarì di Modica. Ottime per accompagnare una pizza altrettanto al top, conosciuta e apprezzata anche da personaggi del mondo dello spettacolo, come Anna Falchi, Enzo Iacchetti e gli attori di Cento vertrine. “Ultimamente anche il famoso rapper Rocco Hunt è venuto a farci visita”, racconta il ristoratore, che aggiunge pure calciatori e politici alla lista degli ospiti VIP.

Aperto sette giorni su sette, Al Vicolo si lavora costantemente fino a tarda sera grazie a una squadra di oltre 25 persone, che dal prosecco all’amaro, gestiscono i tavoli e i clienti con grande professionalità. Quella del Vicolo è però una pizza migliorata, un prodotto di qualità, vero mantra per i due gestori. “Io sono un commerciante e sono cosciente che l’anima del commercio è la vendita – ci spiega ancora Angelo – ma per esperienza so anche che i risultati si ottengono solo con la qualità”. Una pizza profondamente legata alla sua Catania, tanto da prendere i nomi delle vie più celebri: dalla classica Via Etnea (la tradizionale margherita) alla più saporita Via Biscari (arricchita con pistacchio), le pizze accontentano tutti i palati. Se è la qualità quella che premia, allora perché non esportarne la formula della “food-experience”, diffondendo il know-how, il format e la conoscenza del prodotto? C’è anche questo tra i progetti futuri del Vicolo: creare una rete di franchising in tutto il mondo, serbando però gelosamente la ricetta segreta.

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A Vallesaccarda i laboratori didattici dedicati al gusto

Spazio ai più giovani alla terza edizione della Rassegna d’Arte Culinaria dell’Appennino Meridionale
L’approccio ad una corretta alimentazione, che possa seguire e condividere i valori e la filosofia dell’Eco-gastronomia, comincia sin da giovani. La necessità di avvicinare le nuove generazioni ad un rapporto sano con il cibo ha reso sempre più importante l’organizzazione di attività didattiche volte a favorire la diffusione della conoscenza delle buone pratiche di educazione alimentare. Proprio per questo, nell’ambito della Terza Rassegna d’Arte Culinaria dell’Appennino Meridionale, l’evento dedicato all’eco-gastronomia organizzato dal Comune di Vallesaccarda, si terranno speciali laboratori didattici riservati ai più giovani, dedicati alla gastronomia sostenibile. Si comincia Domenica mattina, alle 10.30, con “Scopri Vallesaccarda con le ricette tipiche di Pina”, pensato per far conoscere il gusto tipico del territorio ai bambini, si prosegue poi con “A Vallesaccarda vinci la Natura”, gioco didattico volto alla promozione del patrimonio ambientale locale. Per l’occasione sarà possibile, inoltre, partecipare a un percorso didattico articolato in quattro laboratori che verteranno su vari argomenti, come “Mani in pasta” in cui le anziane mamme lavoreranno la pasta e insegneranno i metodi antichi per la realizzazione dei formati tradizionali; “Il luna park”, una rivisitazione di giochi del passato per divertirsi con poco; “I colori delle favole”, un laboratorio creativo per la visione del “piccolo popolo” e infine “Ricicliamoci”, laboratorio di rigenerazione di vecchi giocattoli e oggetti cui dare una nuova vita. In conclusione è prevista la sessione di cucina per ragazzi “Eco-chef e integrazione” diretta da Suraia Abboud Coaik, Chef di cucina regionale, internazionale ed ecologica, finalizzata a trasmettere i valori della sana alimentazione e dell’eguaglianza, attraverso la messa a confronto di una ricetta della Baronia e di una ricetta tipica uruguaiana. Sempre nella mattinata di domenica sarà possibile, su prenotazione, partecipare al Tour guidato “il percorso degli angeli per Viaggiatori”, un itinerario alla scoperta delle bellezze storiche e naturali dei comuni facenti parte della Baronia di Vico, a cura degli Angeli per Viaggiatori della Community Baronia. E per chi desidera una speciale sosta culinaria sono a disposizione gli speciali menù convenzionati presso i ristoranti Minicuccio e Oasis Antichi Sapori.
Tutte le info su: www.vallesaccardaecogastronomia.it

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ItalyFood24.it è online!

Dall’inizio del 2013 è online Italy Food 24, un magazine online di Web Italia Network 24. Il debutto di questa nuova versione .it e non più .com, come potete notare, si presenta con  una grafica di impostazione tipo magazine del tutto rinnovata e un layout molto vivace e preciso, pieno di informazioni e di immagini.
Vita Nuova e contenuti Aggiornati ovviamente, infatti il restyling che abbiamo voluto intraprendere per il nostro magazine non riguarda solo la veste grafica ma anche la sua struttura è da oggi molto più ampia e ricca di nuove categorie e nuovi contenuti.
Questo nuovo Italy Food 24 desidera essere uno strumento di contatto e informazioni per tutti i soggetti impegnati o che vogliono conoscere più da vicino il mondo dell’enogastronomia italiano, infatti come sempre condivideremo con tutti news, contenuti, articoli, riflessioni, eventi, attività, itinerari, etc.
Vi aspettiamo, quindi, ogni giorno sulle nostre pagine www.italyfood24.it

Lo Staff di Italy Food 24

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Un viaggio tutto Italiano tra Torino, Parma e Firenze

Il piacere del gusto e dell’arte.

Alla Villa dei Capolavori di Mamiano di Traversetolo, Parma, sede della Fondazione Magnani Rocca di Parma, arrivano le opere della mostra “Delvaux e il Surrealismo: un enigma tra De Chirico, Magritte, Ernst, Man Ray”, in esposizione fino al prossimo 30 Giugno.

Da anni la gestione del ristorante e del bar del museo è affidata all’Hotel Palace Maria Luigia: un’occasione perfetta per dedicarsi una pausa di gusto tra un’opera e l’altra. (http://www.palacemarialuigia.com/)

Per chi invece vuole vivere un soggiorno indimenticabile nei pressi di Parma, Il Relais Villa Matilde, la splendida villa patrizia nel cuore del Canavese, riapre i battenti in occasione della Pasqua ed inaugura una nuova stagione ricca di appuntamenti: ricevimenti, passeggiate in bicicletta, visite culturali, tour gastronomici e tante altre sorprese in una meta tutta da scoprire. ( www.relaisvillamatilde.com )

Per gli amanti del gusto invece ecco una ricetta esclusiva creata dallo Chef del Ristorante Conservatory del Grand Hotel Villa Medici di Firenze ( www.villamedicihotel.com): risotto con zucca gialla e tartufo.

Per la preparazione si necessita di 1 kg di riso arborio, 300 g di zucca gialla a pezzetti, 100 g di tartufo nero, 4 litri di brodo vegetale e 100 g di parmigiano grattugiato.

Bollire il brodo vegetale, mentre in un’altra padella si tosta il riso con un po’ di burro; aggiungere la zucca gialla al riso, mescolare ed aggiungere anche il brodo; cuocere a fuoco medio mescolando per tutto il tempo ed aggiungere brodo se il composto si secca; spegnere il fuoco dopo 15 minuti, aggiungere il parmigiano e saltare. Un tocco di tartufo nero a lamelle ed il piatto è pronto per essere gustato!

Dipinti e grandi tromp d’oeil color pastello affrescano le pareti dell’Hotel Palace Maria Luigia, facendo da quinta luminosa e serena agli arredi di gusto classico. Raffinatezza e calda accoglienza caratterizzano anche il servizio, all’altezza del nome che l’Hotel porta, quello di Maria Luigia, la moglie di Napoleone che regnò a Parma. Città d’arte e di grande tradizione musicale e gastronomica, Parma vive con passione i suoi riti fra cui la buona cucina, la cultura e il piacere degli incontri sociali. Per questo il salone dai marmi rosati dell’Hotel si apre su “La Piazzetta”, il patio esterno diventato punto di ritrovo irrinunciabile per un aperitivo.

Quando il grande cancello del Relais Villa Matilde si chiude alle vostre spalle, non avete dubbi: in questa splendida villa del ‘700, state per vivere un’esperienza da film. Ricordate “Berry Lindon”, il capolavoro di Kubrick? Arredamenti d’epoca, quadri, marmi, fregi, caminetti, specchi, scuderie trasformate in ristorante e un parco secolare: le atmosfere, raffinate e colte, sono quelle volute e vissute dalla famiglia aristocratica Bocca e conservate grazie all’attento restauro. Ma dove ci troviamo? Nell’antico paese rurale di Romano Canavese, nella campagna piemontese, famosa per le sue specialità enogastronomiche e i suoi castelli, fra la città di Torino e la Valle d’Aosta, sulla linea diretta dei trafori del Gran S. Bernardo e del Monte Bianco, a soli 40 km dall’aeroporto di Torino Caselle.

Ci sono ambienti che per il loro equilibrio e la loro eleganza infondono in noi un benessere profondo. Tra questi, il Grand Hotel Villa Medici, annoverato tra i 500 World’s Best Hotels dalla prestigiosa rivista Travel+Leisure. Nei suoi ampi saloni, nel suo giardino con piscina, nelle camere con preziosi interior decor, nella terrazza che si spalanca sulla città, si respira grande armonia. L’anima settecentesca della villa, espressa dai suoi fregi, broccati e marmi, si sposa con arredi sobri ed eleganti dove il ritmo fra pieno e vuoto è sapientemente dosato. La posizione è invidiabile: nel cuore storico di Firenze, a pochi passi dall’Arno, in un contesto riservato e tranquillo, dove il verde del giardino con piscina crea una gradevole isola di relax nella città.

Sina Hotels: ad ogni gusto il suo.

 

 

Il marchio Sina Hotels nasce nel 1958, quando una villa del ‘700 di Firenze diventa il primo dei Sina, il gruppo di hotel di lusso che cresce di anno in anno, scegliendo solo location uniche e trasformandole in hotel dal fascino indiscusso e dalla raffinata ospitalità. Così, da Romano Canavese a Milano, da Roma a Firenze, da Perugia a Parma, da Venezia a Viareggio, Sina Hotels offre un viaggio nell’hotellerie di lusso italiana con 11 location, da vivere con tutti e cinque i sensi. Merito del fascino degli spazi e del servizio di alto livello offerto da uno staff di grande valore, accuratamente selezionato e costantemente aggiornato.

[email protected]   www.sinahotels.com

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L’eccellenza vinicola italiana e francese alla Rocca di Fontanellato

Autunno; tempo di vendemmia e di pigiatura ma – anche – tempo per “incontrare” il vino e i suoi produttori. E’ ciò che accade domenica 7 e lunedì 8 ottobre all’interno della meravigliosa Rocca di Fontanellato, nella terra del Po in provincia di Parma. Terra dove odori e sensazioni si uniscono al gusto di quei prodotti tipici che hanno fatto di questa zona della Pianura Padana la capitale del gusto. E allora ben venga questa prima edizione di “Terra Bolle Rocca” che presenta oltre cinquanta produttori tra Rècoltants della Champagne, e italici vignaioli, banchi d’assaggio con insolite proposte francesi insieme ad eccellenze gastronomiche nostrane correlate da dibattiti, degustazioni guidate e professionisti pronti a soddisfare ogni curiosità.

Il programma, prevede, nella giornata di domenica 7 ottobre, un evento dedicato ai professionisti di settore, wine lovers e curiosi. L’ingresso (€ 25,00), previa precedente iscrizione, offre la libera degustazione presso tutti gli stands degli espositori oltre ad assaggi di gastronomia specializzata. Stesso programma, ma solo per gli “addetti ai lavori”, per la giornata successiva.

Questo evento, ideato e realizzato da Il Bere Alto e l’Enoteca Maurizio Cavalli, prevede – anche – interessantissimi dibattiti/degustazioni/confronti nel pomeriggio di lunedì a partite dalle 14,30 con l’istantanea di una grande annata nei riflessi di 6 Champagne di Territori: era dieci anni fa. Affinità, richiami e suggestioni in degustazione alla cieca del millesimo 2002.
Moderato da Federico Graziani e Marco Pozzali (autori di Grandi Vini di piccole cantine) con la degustazione condotta da Giuseppe Palmieri, Maitre-Sommelier dell’Osteria Francescana di Modena (tre stelle Michelin).

A seguire (ore 16,30) un viaggio tutto italiano alla scoperta di territori, vitigni e uomini nel millesimo 2001, il profumo di una straordinaria, imprevedibile annata. 6 grandi vini proposti alla cieca in un gioco di rimandi, affinità e differenze.

Modera il giornalista Marco Pozzali e conduce la degustazione Federico Graziani, Sommelier e coordinatore della carta vini de Il Luogo di Aimo e Nadia di Milano (due stelle Michelin).

La partecipazione per un massimo di 35 persone costa € 35,00.

Per prenotare: [email protected]

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La cottura al dente per una pasta gustosa e salutare

“Cotta al dente” tenera all’esterno, consistente all’interno, non c’è espressione che racchiuda in sé, in modo così assoluto, il magico mondo della pasta. Un susseguirsi rapido di pochi minuti che porta la pasta ad esprimersi al meglio delle sue potenzialità esaltando l’incontro con il condimento perfetto. Così Fabianelli definisce la cottura della pasta né troppo cotta né cruda, semplicemente al punto giusto.

La cottura al dente è diventato un must assoluto per chi ama mangiare la pasta. L’Italia fa scuola in tutto il mondo non solo in materia di produzione ma anche di sistemi e tempi di cottura. Si tratta di procedure attente, dal carattere quasi scientifico: guai a far scattare quel minuto in più che comprometterebbe la riuscita finale del piatto. Si tratta di un processo che si basa sull’inevitabile tensione che si instaura tra l’amido, che tende per natura a fuoriuscire dalla pastadurante la cottura e il glutine che crea una fitta rete preposta a contenere la fuga dell’amido.

Eppure, come sottolineato anche dagli studi condotti da Pastificio Fabianelli in materia di usi e gusti in tema Pasta, la Cottura al dente non rappresenta una semplice tendenza affermatasi negli anni o una moda creata per contrastare quanto accadeva nei secoli passati quando la pasta veniva gustata decisamente scotta, usanza ancora in uso oggi in molti paesi del Nord Europa. Oggi si è infatti consapevoli che la giusta cottura apporta benefici in termini di gusto e salute.

Cuocere la pasta al dente non solo consente di trattenere maggiormente i principi nutritivi e di esaltare pienamente il sapore del piatto, con maggiore soddisfazione del palato, ma rende più facile la digestione dal momento che la rete di glutine trattiene gli amidi di amido rendendo più graduale la sua assimilazione ed eliminando i picchi glicemici dopo il suo consumo.

 

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SCROCCHIARELLA: PIZZA IN PALA LEGGERA E GUSTOSA, FACILE DA PREPARARE.

Italmill Gruppo Mobe, con la linea “Miscele del Gusto”, propone a pizzaioli e professionisti della ristorazione “Scrocchiarella”: un semilavorato per produrre in modo semplice e veloce una straordinaria pizza in pala. Grazie alla presenza del lievito madre e a una selezione di ingredienti di altissima qualità, Scrocchiarella risulta croccante al primo morso e morbida all’interno, con una consistenza leggera e delicata e una masticabilità senza resistenza. L’impasto è facilmente lavorabile e malleabile ma allo stesso tempo, grazie all’ottima tenuta e alla grande elasticità, rimane compatto nella manipolazione evitando strappi o collassi.

Scrocchiarella è quindi la base ideale per poter creare una pizza di successo, interpretandola a fantasia del pizzaiolo: bianca con un filo d’olio oppure con pomodoro e condimento a piacere.

Servita tutta intera come pizza “a metro” a centrotavola è un piacere alla vista che attrae l’attenzione, induce alla convivialità e stuzzica l’appetito.

La qualità e professionalità di Italmill, da sempre attenta all’eccellenza della propria offerta, propone così un prodotto facile da preparare, leggero e gustoso da consumare, un’ottima soluzione che contribuisce a fidelizzare la clientela di pizzerie e esercizi di ristorazione.

 

Novella Donelli
Ufficio Stampa Jit
0459698304
[email protected]
http://justintimesrl.wordpress.com

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Impronte al “Paradosso”

Impronte al “Paradosso”

Incontro tra arte e gusto.

Moreno Panozzo, dopo aver percorso i sensi legati alla vista, il tatto e l’olfatto si concentra sul gusto. Questa nuova sperimentazione si svolgerà presso le sale del Ristorante “Paradosso” nel centro storico di Milano dal prossimo 11 novembre. Al vernissage saranno presenti oltre all’artista, il critico Giuseppe Possa e Carlo Motta responsabile del Catalogo dell’Arte Moderna. In questa occasione verrà inoltre presentato “The walls of the soul” volume edito da Giorgio Mondadori, in cui l’artista viene raccontato attraverso le parole di noti critici. Un viaggio intorno al mondo dove performance e installazioni vanno da Milano a New York, da Miami a Parigi, da Venezia a Buenos Aires, da Manchester a Istanbul per tornare nella sua Asiago. Ogni sua performance è ricca di spettacolarizzazione e di dettagli. Il motto di Panozzo sembra essere quello di Sir Henry Royce: “Mirate alla perfezione in tutto ciò che fate. Prendete il meglio e miglioratelo. Se non esiste, createlo”. E così, come uno chef Panozzo amalgama i proprio “ingredienti” per creare qualcosa di perfetto, di nuovo ed inimitabile. Tutto viene studiato nei minimi dettagli ed ogni materiale/ingrediente si mescola in modo armonioso per trovare il giusto equilibrio. Come la classica cucina italiana, la sua arte è semplice, fatta di pochi elementi che deliziano lo sguardo. Il corpo si nutre di queste visioni e le assapora appieno: un misto tra forza e morbidezza. Tecnica e sentimento, impulsività e precisione queste sono le contraddizioni che fanno di Panozzo un artista dal talento unico che fa nascere opere dai tratti spontanei e pieni di significato. I dettagli sono presenti in tutte le sue opere e con la loro leggerezza, con il loro mistero realizzano la creazione stessa. Opere che si sviluppano verticalmente, quasi a voler raggiungere un qualcosa d’irraggiungibile. I colori dei metalli esaltano le forme a simboleggiare una sorta di sacralità e d’immortalità. L’anima tende all’infinito ad una serenità interiore in cui l’individuo può trovare il proprio equilibrio e staccarsi dalla materialità della vita.

Impronte al “Paradosso”

Dal 11 novembre 2010 al 31 gennaio 2011

Vernissage 11 novembre 2010 ore 18.30

c/o Ristorante Paradosso

Via Santa Maria Segreta, 7

20123 – MILANO

Tel. 02 89011536

Moreno Panozzo

Tel. 3387626390

[email protected]

www.morenopanozzo.com

Vista, gusto, olfatto, tatto.
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Bonsignore e Nonis a Grado, per registrare dei servizi della rubrica Gusto del TG5.

L’Isola del Sole sarà protagonista di alcune puntate di “Gusto”, la popolare rubrica del TG5 dedicata all’enogastronomia. Gioacchino Bonsignore, Fabrizio Nonis e la troupe di “Gusto”, ospiti della manifestazione “Laguna Golosa” lo scorso 5 settembre, hanno realizzato a Grado delle puntate per presentare le specialità enogastronomiche locali, svelandone ricette e aneddoti attraverso le interviste agli chef gradesi.

Ospiti dell’evento “Laguna golosa”, felice connubio di percorsi degustativi e di visita della ricchezza naturalistica della laguna di Grado che ha richiamato nella laguna di Grado oltre 1.500 ospiti, Gioacchino Bonsignore e Fabrizio Nonis assieme alle troupe di “Gusto” del TG5, hanno potuto apprezzare le tipicità della cucina gradese. Tre delle specialità gastronomiche di Grado sono state così scelte come protagoniste di altrettante puntate della popolare rubrica diretta da Bonsignore.

Dopo un primo servizio dedicato alle “seppioline settembrine sofegàe” con la polenta preparate dallo chef Athias Tarlao del ristorante “Tavernetta all’Androna”, andranno in onda la preparazione dei “fusilli con le sarde” dello chef Giuseppe Margaglione del ristorante “Da Sandra” e la presentazione del “boreto de canoce” a opera degli chef Giuseppe Nasti e Federico Battig del ristorante “Alla Fortuna”, la cui messa in onda è prevista rispettivamente per martedì 14 e sabato 18 settembre 2010, al termine dell’edizione delle ore 13.00 del telegiornale Mediaset.

Alla descrizione e realizzazione delle ricette da parte degli chef gradesi, si sono affiancati il racconto di storia e aneddoti legati alla cucina gradese fatti da Gioacchino Bonsignore e le immagini di Grado registrate con la collaborazione di Fabrizio Nonis, giornalista enogastronomico e volto noto della rubrica “Gusto”, già curatore di servizi dedicati alla enogastronomia dell’Isola del Sole, come per il suo format televisivo Sconfinando, in onda su SKY e sulle principali emittenti private televisive del Nord Italia.

Informazioni per il PUBBLICO

Comune di Grado

Ufficio Turismo e Relazioni esterne

Tel +39_0431_898239-898224

Fax +39_0431_898205

[email protected] [email protected]

www.grado.info

Informazioni per la STAMPA

BLU WOM – www.bluwom.com

33100 Udine_Via Marco Volpe, 43

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Comunicati

Moreno Cedroni firma Ricette dello Chef di Reggiana Gourmet

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  • 13 Maggio 2010

Reggiana Gourmet, azienda reggiana leader della pasta ripiena, ha presentato la nuova linea Ricette dello Chef, firmata dal celeberrimo chef Moreno Cedroni, in concomitanza con Cibus 2010.
Una nuova e sofisticata proposta di pasta ripiena, che rappresenta uno degli esempi più riusciti di sinergia fra creatività e tradizione gastronomica, con l’obiettivo di offrire un’inedita esplorazione del gusto.

I prodotti della gamma Ricette dello Chef sono quattro.
Quattro sapienti elaborazioni culinarie, quattro accostamenti tanto insoliti quanto straordinari, quattro delizie pensate per sorprendere:

o Anolini culatello e Parmigiano Reggiano
o Raviolini pollo, zenzero e salsa di soia
o Ravioli funghi porcini
o Ravioli formaggio di fossa con buccia d’arancia

L’idea
Ricette dello Chef nasce da un’idea di Reggiana Gourmet e dalla voglia di accostare la ricerca di nuovi sapori alle ricette della tradizione, la cucina d’avanguardia ai piatti di pasta fresca.
Questo percorso gastronomico si basa dunque sulla sinergia tra la sapiente creatività dello chef Moreno Cedroni e la professionalità di Reggiana Gourmet, azienda specializzata nella produzione di pasta ripiena emiliana. Un incontro di esperienze che valorizza accostamenti inediti, senza dimenticare il patrimonio del territorio, e che “apre” un nuovo ristorante in ogni casa.

Il risultato
Dalle prime idee alle prove definitive, Reggiana Gourmet e Moreno Cedroni hanno portato avanti questo progetto con entusiasmo e determinazione, tanto da ottenere la totale corrispondenza fra le motivazioni di partenza e il risultato finale.
La scelta dell’azienda di collaborare con un maestro della cucina italiana non poteva che ricadere su Moreno Cedroni, il food designer che ha fatto della creatività la propria cifra stilistica, grazie ad audaci mash up fra tradizioni, cibi e culture diverse.
Quando un grande cuoco e una grande azienda lavorano insieme, possono nascere solo grandi idee.

Il target
La proposta Ricette dello Chef è indirizzata a un pubblico vasto, come può essere quello della grande distribuzione, ma sensibile e attento alla cultura del gusto.
Le quattro ricette sono state pensate per stupire, per rendere sfiziose le serate con gli amici, per rinnovare pranzi e cene a casa propria, per regalarsi fantastici momenti di piacere e assaporare di più.
Grandi piatti da cucinare in fretta e gustare con calma, lasciandosi sedurre dalla bontà degli ingredienti e dall’originalità dei sapori.

L’azienda
Reggiana Gourmet è l’azienda, con sede a Bagnolo in Piano (Reggio Emilia), che da 20 anni realizza prodotti alimentari freschi e surgelati, come pasta all’uovo (ripiena e liscia) e primi piatti.
L’obiettivo di Reggiana Gourmet è valorizzare le delizie tipiche dell’Emilia, una regione generosa e ricca di tradizioni a livello gastronomico. L’azienda si è così specializzata nella produzione di pasta ripiena e piatti pronti, che seguono scrupolosamente le ricette tradizionali di ogni provincia. La mission aziendale si basa su valori come la qualità del sapore e il rispetto per la genuinità, diventati la chiave del successo grazie all’equilibrio tra passione artigiana e innovazione tecnologica della produzione.

www.reggianagourmet.com

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