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Cosa si intende per event-driven nelle pagine html

Gli eventi nelle pagine html
la gestione dell’interattività da parte di funzioni di script all’interno delle pagine Html è di tipo event-driven, ovvero dipendente dagli eventi. Ciò significa che qualsiasi operazione che venga compiuta dall’utente all’interno della finestra del browser (anche soltanto il semplice spostamento del mouse) produce comunque degli eventi che vengono inviati all’interprete. Solitamente non capita nulla perché questi eventi non vengono intercettati da nessuna funzione e quindi vengono semplicemente perduti.
Ma nel momento in cui ci interessa associare ad un certo evento una particolare funzione od un particolare comportamento, questo evento dovrà essere intercettato da parte dell’oggetto della pagina coinvolto, quindi dal Tag che lo identifica o lo definisce.
Il fatto che il parametro TITLE faccia apparire la descrizione contestuale del l’oggetto definito dal Tag significa che, quando è specificato questo parametro, viene rilevato l’evento corrispondente al cursore del mouse sopra l’oggetto ed in corrispondenza a questo evento viene visualizzata la finestrella di informazioni.
Va notato che quando si costruiscono delle funzioni di script che intercettano determinati eventi di un oggetto, queste vengono considerate più importanti di eventuali funzioni di sistema per lo stesso evento, che quindi
non avranno effetto. Se ad esempio specifichiamo il parametro TITLE in un tag in cui viene anche gestito l’evento OnMouseOver (mouse sopra l’oggetto, lo stesso evento del parametro) da parte di una semplice funzione che
cambia l’icona del cursore, non comparirà il testo specificato nel parametro TITLE.
La lista seguente mostra l’elenco di eventi che possono essere intercettati all’interno dei Tag html.

onabort – l’utente ha annullato lo scaricamento di un’immagine.
Applicabile a:  APPLET, BODY, BUTTON, CAPTION, DIV, EMBED, IMG, INPUT, MAP, OBJECT,
SELECT, TABLE, TD, TEXTAREA, TR

onbeforeunload – accade prima che una pagina venga scaricata per cari
care l’oggetto o la pagina successiva.
FRAMESET, window

onbeforeupdate – viene generato prima che venga avviato un aggiorna mento di un oggetto o di un trasferimento dati.
Applicabile a: APPLET, BODY, BUTTON, CAPTION, DIV, EMBED, IMG, INPUT, MAP, OBJECT,
SELECT, TABLE, TD, TEXTAREA, TR

onblur – viene generato quando l’oggetto corrispondente ha perso il focus, ovvero è stato spostato il mouse per cliccare un altro oggetto.
Applicabile a: A, APPLET, AREA, BUTTON, DIV, EMBED, HR, IMG, INPUT, OBJECT, SELECT, SPAN, TABLE, TD, TEXTAREA, TR, window

onchange
– viene generato ogni volta che il contenuto di un oggetto (ad esempio il campo di testo in un form) viene cambiato.
Applicabile a: INPUT, SELECT, TEXTAREA

onclick – viene generato quando è stato fatto click col pulsante sinistro del mouse.
Applicabile a: A, ADDRESS, APPLET, AREA, B, BIG, BLOCKQUOTE, BODY, BUTTON, CAPTION, CENTER, CITE, CODE, DD, DFN, DIR, DIV, DL, DT, EM, EMBED, FIELDSET FONT, FORM, H1, H2, H3, H4, H5, H6, HR, I,
IMG, INPUT, KBD, LABEL, LEGEND, LI, LISTING, MAP, MENU, OBJECT, OL, OPTION, P, PLAINTEXT, PRE, S, SAMP, SELECT, SMALL, SPAN, STRIKE, STRONG, SUB, SUP, TABLE, TBODY, TD, TEXTAREA, TFOOT, TH, THEAD, TR, TT, U, UL, VAR, XMP, document

ondataavailable – ogni volta che attraverso una connessione dati sono disponibili nuove informazioni non ancora acquisite.
Applicabile a: APPLET, IMG, MAP, OBJECT
ondatasetchanged – ogni volta che i dati di una connessione, collegata ad una serie di informazioni già visualizzate, cambiano.
Applicabile a:
APPLET, IMG, MAP, OBJECT

ondatasetcomplete – ogni volta che è stato completato il trasferimento di un gruppo di dati (ad esempio dopo che è stato applicato un filtro per selezionare un gruppo di record).
Applicabile a: APPLET, IMG, MAP, OBJECT

ondblclick – l’utente ha fatto doppio click col pulsante sinistro del mouse
sull’oggetto.
Applicabile a: A, ADDRESS, APPLET, AREA, B, BIG, BLOCK QUOTE, BODY, BUTTON, CAPTION, CENTER, CITE, CODE, DD, DFN, DIR, DIV, DL, DT, EM, EMBED, FIELDSET, FONT, FORM, H1, H2, H3, H4, H5, H6,
HR, I, IMG, INPUT, KBD, LABEL, LEGEND, LI, LISTING, MAP, MENU, OBJECT, OL, P, PLAINTEXT, PRE, 5, SAMP, SELECT, SMALL, SPAN, STRIKE, STRONG, SUB, SUP, TABLE, TBODY, TD, TEXTAREA, TFOOT, TH, THEAD, TR, TT, U, UL, VAR, XMP, document

ondragstart – viene generato quando l’utente inizia un’operazione di “drag” col mouse, ovvero trascina il mouse su un oggetto tenendo premuto il pulsante sinistro.

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Che cosa è un sistema event-driven

Sistema event-driven

La pagina Html di per sé è un oggetto statico. Esattamente come accadeva per le prime versioni dei browser qualche anno fa, il caricamento di una pagina Html nel browser è qualcosa di molto simile al caricamento di un documento da parte di un elaboratore testi. Una volta caricata, la pagina non può più essere modificata; si possono creare dei link che se selezionati dall’utente impongono al browser un nuovo collegamento col server web e richiedono il caricamento di un’altra pagina.
Ma allora come viene gestita l’interattività? Al momento del caricamento, se nella pagina è presente un codice script che esegue una determinata funzione, allo stesso modo è possibile indicare all’interno di certi Tag (come ad esempio il Tag che definisce un pulsante oppure le caratteristiche di visualizzazione di un’immagine) la funzione da richiamare al verificarsi di determinati eventi.
Un esempio tipico è l’evento onMouseClick; quando l’utente fa click con il tasto sinistro del mouse su un qualsiasi oggetto della pagina web, il browser genera comunque un evento specifico. Se in corrispondenza del tag che definisce un certo oggetto (un’immagine ad esempio) viene associata una funzione di script – caricata con il resto della pagina Html perché ne è parte integrante – questa viene attivata producendo l’effetto corrispondente. La gestione dell’interattività su queste basi è definita event-driven, ovvero guidata da eventi.

Script ed Applet

Nel prosieguo prenderò in esame le caratteristiche di alcuni componenti e funzionalità particolari delle pagine web ma merita un’attenzione speciale la distinzione fra Script ed Applet.
Va precisato che a differenza dei componenti aggiuntivi, come le animazioni realizzate in Flash piuttosto che la creazione di pagine dinamiche utilizzando DHTML o la realizzazione di applicativi client-server attraverso pagine PHP o ASP, gli Applet sono componenti molto più vicini al linguaggio Java e alla pagina Html. Infatti per inserire un applet nella pagina esiste un apposito Tag (APPLET appunto) che consente di definirne anche le caratteristiche di visualizzazione come dimensione e posizione, allo stesso modo in cui il tag IMG consente di gestire la visualizzazione delle immagini nelle pagine Html.
Mentre lo script è una parte integrante del codice della pagina Html, l’applet è in realtà un vero e proprio programma indipendente, realizzato in linguaggio Java. La differenza fra un applet ed un programma vero e proprio è che, mentre quest’ultimo una volta compilato diventa un’applicazione che può funzionare soltanto sul tipo di sistema operativo per cui è stato creato, l’applet può funzionare invece all’interno di qualsiasi browser, su qualsiasi tipo di computer.
II motivo di questo comportamento particolare dipende dal fatto che un applet è un programma dal punto di vista del funzionamento, in quanto viene scaricato come oggetto esterno alla pagina (al pari di un’immagine) ed eseguito (anzi per essere precisi viene avviato) all’interno di un preciso spazio dentro la finestra del browser, tuttavia sfrutta le funzionalità del browser per comunicare con l’utente e con l’esterno e per funzionare su qualsiasi piattaforma e sistema operativo. Anche l’applet viene avviato dalla Java machine presente sul computer e non ha bisogno di tutta una serie di elementi che lo rendono dipendente da un determinato sistema operativo poiché può soltanto funzionare all’interno della finestra del browser. Quindi potremo far funzionare un applet realizzato con un sistema di sviluppo Java Microsoft anche su macchine Unix e viceversa.

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La sintassi del tag

Descrizione contestuale <Title)>

Su tutti gli oggetti come collegamenti ipertestuali, pulsanti, campi di form ecc. è possibile con il parametro Title indicare un breve testo che sarà visualizzato per qualche secondo quando si passa col mouse sopra il campo. Può
essere molto utile per fornire una breve guida contestuale agli elementi sensibili della pagina.
Linguaggio (Language, Lang)
Abbiamo visto che all’interno della pagine Html possono essere inserite funzioni in linguaggi di script. Ma questo non è l’unico modo in cui si può utilizzare lo script. Le funzioni inserite devono poter essere richiamate in qualsiasi punto della pagina per garantire l’interattività con l’utente, in risposta a specifici eventi.
Poiché le istruzioni di script possono essere scritte in più linguaggi, attraverso il parametro LANGUAGE può essere indicato, contestualmente a i tag che lo prevedono, il linguaggio in cui sarà inserito il testo di script. Attraverso questo parametro possono essere indicati i seguenti linguaggi:
JAVASCRIPT, JSCRIPT, VBSCRIPT, VBS
Il parametro LANGUAGE non è da confondere con LANG, attraverso cui è possibile indicare il linguaggio utilizzato nella pagina secondo lo standard ISO (Europeo, ISO Latin ecc.)

Ordine di tabulazione (Tab Index)

L’ordine di tabulazione specificato attraverso il parametro TABINDEX è un numero intero che consente di indicare, all’interno della definizione di oggetti come link e pulsanti, il numero in sequenza con cui viene indicato
l’oggetto. Indicando ad esempio un numero di sequenza progressivo in base alla loro importanza, negli elementi di un form, è possibile selezionare campi e pulsanti premendo ripetutamente il tasto TAB anziché spostandosi
col mouse. Questo può essere molto utile quando si costruiscono pagine destinate all’inserimento dati.

Nomi e Indicatori (Name, ID)

In molti casi, per Tag che definiscono oggetti come link ipertestuali, pulsanti, campi all’interno di form ecc. è necessario assegnare dei nomi o degli ID, ovvero identificatori univoci dell’oggetto Html che consentono di poterne gestire il riferimento all’interno di funzioni di script. Ad esempio script che servono per effettuare controlli di validità sui campi o che verificano se il pulsante che invia i dati di un form al server può essere premuto in un determinato momento.
A questo scopo ai Tag può essere assegnato un nome attraverso il parametro NAME.
L’identificatore univoco ID invece è una parola senza spazi che deve iniziare per forza con un carattere alfabetico (A-Z, a-z) oppure il carattere underscore‘_’ (sottolineato) che si può utilizzare anche al posto degli spazi all’interno dell’identificatore.
Questo non viene utilizzato dal linguaggio Html ma è esportato ed utilizzabile da parte di funzioni script che si riferiscono all’oggetto definito dal Tag.

Stile (Style, CSS)

Un’importante caratteristica dei browser  è la capacità di supportare fogli di stile (CSS – Cascade Style Sheet). In questo modo è possibile definire all’interno della sezione HEAD stili che possono poi venire applicati attraverso il parametro STYLE a determinati Tag.
Oltre ad essere definiti on line, ovvero all’interno della stessa pagina Html gli stile possono essere applicati a tutto il documento come file esterni; in questo caso i fogli di stile possono utilizzare classi di stili che vengono specificate ad un particolare Tag attraverso il parametro CLASS.

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Che cosa è il linguaggio HTML

Tutto ciò che viene visualizzato da un browser è codificato o richiamato grazie all’HTML.
Ogni pagina web è realizzata tramite un linguaggio che si chiama HTML, ossia Hyper Text Markup Language. In parole povere, ogni file HTML è un file di testo ASCII, all’interno del quale esistono delle stringhe che hanno la funzione di dire al browser come deve essere visualizzato un determinato elemento e altre stringhe che, invece, rappresentano i contenuti. Ogni elemento è contrassegnato da un tag, che può avere funzione strutturale, di presentazione oppure semantica. L’insieme di questi elementi permette di costruire una pagina web.
Poiché l’HTML è semplice testo, si possono realizzare siti web utilizzando, per esempio, il semplice Blocco Note di Windows. Nel prosieguo vedrai come scegliere lo strumento di editing più adatto alle tue esigenze. La versione di riferimento di HTML è la 4.01 il cui standard è pubblicato sul sito del W3 Consortium all ‘indirizzo http://www.w3.org/.
La pagina HTML che viene letta dal browser può essere una normale pagina web come quelle che vedrai all’interno di questo testo, oppure il risultato di una elaborazione di un programma lato server scritto in altri linguaggi come il PHP o 1’ASP.  All’interno del file HTML possono poi essere integrati o richiamati piccoli programmi javascript e tag CSS (fogli di stile).

Scrivere i tag

Come fa il browser a riconoscere i tag all’interno del testo?

All’interno di una pagina HTML il browser sa di dover interpretare come “tag” tutto ciò che è contenuto tra i simboli di minore “<” e maggiore “>”.
Ad esempio, in questo frammento di codice:
<p align=center>
Questo è un paragrafo centrato! </p>

Si può distinguere il tagp” (paragrafo) e i suoi attributi dal testo vero e proprio visualizzato sulla pagina.
Puoi notare anche che esiste un tag di apertura, il primo, e un tag di chiusura, che delimita il paragrafo, in questo caso. I tag di chiusura si distinguono per via dello slash “/I” inserito dopo il segno di minore.

La progettazione
Ogni sito Internet è un ipertesto multimediale ovvero un sistema di documenti, immagini, suoni collegati fra loro. Progettare un sito internet può sembrare un’operazione semplice, che richiede qualche competenza tecnica, un buon programma “che fa tutto da solo” e niente di più.
In realtà per realizzare un buon sito è fondamentale partire da alcune conoscenze di base che non sono solo di carattere tecnico. E importante rendersi conto che, indipendentemente dallo strumento di comunicazione che si sta utilizzando, un sito web è un qualcosa che deve trasmettere informazioni. Un buon punto di partenza per realizzare un sito è quindi sempre quello di realizzare un piccolo progetto, prendendo alcuni appunti su un foglio oppure appoggiarsi a degli strumenti appositi come Microsoft Visio o Smart Draw.
Inoltre realizzare un indice e poi una mappa del sito che si sta per costruire è il modo migliore per organizzarsi il lavoro.
Il soffermarsi a pensare ai propri obiettivi, al modo di strutturare i contenuti, alla logica che seguirà la navigazione interna e la strutturazione delle singole pagine, è un esercizio che ti permetterà di lavorare in modo più veloce, coerente e chiaro e di trasmettere a chi navigherà tra le tue pagine la stessa chiarezza.

Ragionare per ipertesti
In questa fase di progettazione non vanno sottovalutate le caratteristiche specifiche del mezzo. Diceva Mc Luhan “il medium è il messaggio” e mai questa massima è stata tanto vera quanto nel web. Le modalità di fruizione di un sito, infatti, condizionano moltissimo la percezione che l’utente ha dei contenuti, la loro comprensione e la generazione di quell’interesse che lo trattiene.
Devi considerare che stai lavorando su un ipertesto, che non è solo un insieme più o meno organizzato di testi e immagini, ma anche un sistema navigabile di collegamenti e associazioni logiche.

Organizzare le proprie risorse
Questo rigore nella progettazione dovrebbe essere riportato a livello pratico anche nella gestione delle risorse che sono inserite nel sito. Andando avanti vedrai come ogni pagina può essere collegata ad altre pagine, a fogli di stile, a immagini o animazioni. Tutto questo insieme di materiali dovrebbe essere salvato sul proprio disco se-condo una logica evidente, con nomi di file comprensibili.

Scegliere gli strumenti preferiti
Un altro passo importante prima di cominciare è scegliere uno strumento di sviluppo che sia congeniale alle proprie competenze e ai propri obiettivi.
Se hai l’anima del programmatore e vuoi avvicinarti al web editing per poi muoverti verso la programmazione più avanzata, sicuramente preferirai lavorare con un editor testuale che ti permette di controllare al massimo il codice.

Manuale web gratis – Seguimi su questo sito semplicemente cercando tutti gli articoli di #prosperica  🙂

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Le caratteristiche del linguaggio html

Le caratteristiche del linguaggio html

Html sta per Hyper Text Markup Language, ovvero linguaggio ipertestuale basato su Tag (marcatori) ed è il linguaggio utilizzato per realizzare pagine web. La versione di linguaggio che stiamo utilizzando ai nostri giorni è essenzialmente la stessa che funzionava qualche anno fa, agli albori di Internet.
Ciò che è evoluto rendendo sempre più potenti le funzionalità offerte dall’Html sono i browser, i programmi di navigazione. L’evoluzione di questi programmi ha fatto sì che l’interprete delle istruzioni html fosse sempre più preciso e con risultati grafici di elevata qualità. Un altro passo che ha segnato fortemente la storia della comunicazione web è l’omologazione cui si è giunti, che nel corso del tempo (con il rilascio delle varie versioni dei programmi da parte delle case produttrici) ha reso le prestazioni del linguaggio Html pressoché identiche, indipendente mente dalla piattaforma impiegata (Unix, Linux, Microsoft, Mac ecc.) Proprio grazie a questo il linguaggio Html è diventato un linguaggio multipiattaforma (ovvero platform independent)
L’Interprete

II linguaggio Html è un linguaggio interpretato. Ciò significa che le istruzioni della pagina sono contenute all’interno di file in formato testo sul server web e quando vengono inviate al programma di navigazione (il browser), questo le interpreta. In base al significato assegnato a ciascuna istruzione o sequenza di istruzioni viene creata la visualizzazione della pagina in cui saranno collocate le immagini e gli altri oggetti, anch’essi inviati dal server alla pagina in un momento successivo.
La pagina html quindi contiene tutto il testo e le informazioni necessarie a creare la pagina html così come viene visualizzata.
E’ importante avere chiaro il funzionamento dell’interprete (che è un componente del browser), per capire le sequenze della comunicazione fra browser e server web.

  1. Quando l’utente scrive l’indirizzo del sito web (http://www…) il browser, attraverso la connessione Internet individua il server a cui deve essere inviata la richiesta della pagina desiderata. Quando ricercando un sito non indichiamo una specifica pagina, sarà il server web a decidere di inviarci la sua home page, ovvero la pagina predefinita per la navigazione (solitamente si tratta di una pagina con un nome convenzionale come default.htm, index.htm, home.htm ecc.)
  1. II server web su cui risiede fisicamente la pagina viene individuato decodificando il suo indirizzo fisico a partire dall’indirizzo simbolico che abbiamo digitato nel browser (http://www…) ed avvalendosi della rete mondiale dei server dns, appositamente destinata alla risoluzione dei nomi di dominio.
  1. Quando il server web in questione riceve una richiesta da un client remoto (l’utente che naviga connesso a Internet), avvia con questo una connessione, predisponendosi ad iniziare uno specifico scambio di informazioni.
  2. La prima cosa trasmessa al client (il browser con cui stiamo navigando) è l’intero contenuto della pagina html.
  3. II browser client riceve la pagina ed inizia ad interpretarne il contenuto; oltre che predisporre l’impaginazione di testi ed oggetti all’interno della finestra, il browser “sa” anche quanti elementi devono essere inviati dal server web (immagini, applet, componenti ecc.) per completare la pagina.
  4. Quando il server ha completato l’invio della pagina html inizia a trasferire in sequenza tutti gli oggetti restanti che ne fanno parte.
  5. Man mano che il browser client riceve gli oggetti, provvede a posizionarli in base alle istruzioni che ha trovato nella pagina html appena ricevuta

Sarà proprio in base a come sono organizzati i contenuti della pagina, che l’interprete si comporterà di conseguenza.Se ad esempio la pagina utilizza una funzione javascript, destinata ad essere utilizzata durante la fase di caricamento, questa non potrà essere inserita al fondo del codice html — seppure si tratti di un’operazione corretta — perché verrà generato un errore imprevisto; l’interprete cercherà di utilizzare una funzione quando questa non è stata ancora ricevuta. In questo caso potremo ovviare all’inconveniente spostando la funzione javascript nelle prime righe della pagina. La capacità di individuare questo genere di problemi e risolverli è possibile proprio se si conosce la procedura seguita dal server per inviare le pagine al client. Senza dimenticare che tutto ciò naturalmente avviene nel giro di pochissimi secondi.
Una caratteristica essenziale dell’interprete Html è che può contenere non solo istruzioni, ovvero marcatori (Tag) riconosciuti dal linguaggio, ma anche tag sconosciuti.
Ciò consente di gestire facilmente, anche in futuro, aggiunte al linguaggio, garantendo possibilità di espansione praticamente illimitate. Le istruzioni non riconosciute vengono semplicemente ignorate, a meno che nel computer non sia presente un componente in grado di utilizzarle in modo opportuno. In questo modo una pagina Html può contenere qualsiasi Tag che ne espanda le funzionalità.

Un esempio particolarmente interessante è fornito dai motori di ricerca.
Ciascun motore di ricerca è in grado di riconoscere una serie di parole chiave, che saranno utilizzate per creare altrettanti collegamenti ad una determinata pagina web; sarà sufficiente inserirle in un tag particolare all’interno della pagina. Queste informazioni non saranno utilizzate dall’interprete del browser client ma i motori di ricerca che esploreranno automaticamente e periodicamente il nostro sito (una volta che questo sia stato registrato) saranno in grado di utilizzare le parole chiave ed aggiornare gli indici dei propri database.

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Al festival ICT il Web Advisor di Joomla!Festival

 15 Professionisti del Web e del CMS Joomla!®  saranno presenti nell’Arena del festival ICT per fornire consulenza gratuita a chiunque.

Dopo il fantastico successo delle precedenti edizioni, Joomla! Festival 2015 partecipa al festival ICT con un Web Advisor in Arena, l’11 novembre 2015 presso Milano Fiera Congressi.

Il Web Advisor è un evento itinerante, istituito per fornire un costante aggiornamento a chi vuole rimanere ‘vivo’ nel business digitale. Un momento di formazione, di aggregazione, di conoscenza delle pratiche di Web design e Web development, di scambio di informazione, di consulenza gratuita.
Nel contesto professionale del festival ICT, Joomla! Festival sarà presente con un ‘Web Advisor’, saranno allestiti 5 tavoli dove 15 Professionisti del Web e del CMS Joomla!® incontreranno aziende, operatori ed utilizzatori del Web, nonché tutti i visitatori del festival ICT, per veloci consultazioni (max 15 min. sul modello speed date) fornendo consulenza gratuita.

Oggi, investire in risorse è sicuramente più conveniente che investire in licenze: i prodotti software Open Source sono altrettanto performanti e competitivi di quelli proprietari, il web è il loro veicolo principe là dove si manifestano con forza e penetrazione. Il Web Advisor è un programma di condivisione e aggiornamento per tutti, esperti, fornitori e clienti; per restare competitivi nel business digitale, per fare network, per restare informati e vivi! Condividere la conoscenza con i propri clienti e partners è un paradosso commerciale da superare. Scopri le nuove regole del business Open Source!
La vita digitale è paragonabile alla vita di un cane: un anno di vita on line corrisponde a 7 anni di vita reale, sei sicuro di essere sempre al passo con i tempi?

Programma degli incontri

L’11 novembre in Arena, sarà possibile incontrare comunque gli esperti web Advisor che non sono impegnati ai tavoli in quel momento (saranno riconoscibili mediante un badge Web Advisor che riporta il loro nome e competenze)

Tavolo 1- JOOMLA!® & WORDPRESS WEB BUSINESS PLATFORM

  • dalle 10 alle 12 – JOOMLA!® un CMS Open Source per fare web – Lele Flain / Massimo Salvatore
  • dalle 14 alle 16 – WORDPRESS un CMS Open Source per fare web
  • dalle 16 alle 18 – NO NUMBER, JCE – Componenti indispensabili in un sito Joomla! – Fausto Nenci

Tavolo 2- BACK UP/ SICUREZZA / CODICE

  • dalle 10 alle 12 – SICUREZZA & DATABASE – come difendersi dagli attacchi – Maurizio Marzagalli / Mariella Colombo
  • dalle 14 alle 16 – AKEEBA BACKUP un sistema di backup cross platform – Fausto Nenci
  • dalle 16 alle 18 – HTML & CSS – i linguaggi del web

Tavolo 3 – WEB DESIGN & USER EXPERIENCE

  • dalle 10 alle 12 – SCRIVERE PER IL WEB – Bianca Maria Carchidio
  • dalle 14 alle 16 – YOOTHEME template responsive per Joomla!® e WordPress – Scegliere un template adatto al proprio prodotto/servizio – Donato Matturro
  • dalle 16 alle 18 – GRAFICA PER IL WEB – come migliorare l’impatto visivo – Miriam Monza e Donato Matturro

Tavolo 4 – GOOGLE & MOBILE: FARSI VEDERE NEL WEB

  • dalle 10 alle 12 – SH404, JCH, JSITEMAP & GOOGLE WEB MASTER TOOLS – Irene Marone e Stefano Torselli
  • dalle 14 alle 16 – SEMANTICA E MICRODATA – Google è il tuo primo lettore…non trascurarlo! – Irene Marone e Stefano Torselli
  • dalle 16 alle 18 – MOBILE & PERFORMANCE – siti responsive molto performanti – Bruno Grasso

Tavolo 5 –  ESTENSIONI PER IL BUSINESS

  • dalle 10 alle 12 – VIRTUEMART 3 – e-commerce con Joomla! – Claudio Romeo
  • dalle 14 alle 16 – ACY MAILING – inviare DEM dal proprio sito
  • dalle 16 alle 18 – ZOO & WIDGEKIT – cataloghi, directory, gallery, slide show incredibili! – Lele Flain
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Baraclit presenta il nuovo sito web

Inizia così il 2014 dei prefabbricatori toscani. La pubblicazione internet di un sito HTML con numerose immagini di realizzazioni inedite e focus dettagliati dei prodotti Baraclit. Uno spazio-vetrina online in grado di soddisfare il pubblico di progettisti e imprenditori alla ricerca di soluzioni tecniche evolute e strutture architettoniche di qualità anche per i gusti estetici più esigenti.

L’utente, selezionando i diversi menu in homepage (“azienda – projects – soluzioni – fotovoltaico – press – area news e social”), potrà quindi conoscere la filosofia costruttiva che guida Baraclit da oltre 66 anni nel settore dei prefabbricati in cemento per l’edilizia industriale, logistica e commerciale, la tecnologia dei suoi prodotti e lo stile offerto ai propri clienti.

Ogni sezione, attentamente studiata in responsive design, consente la massima fruibilità di news, video, gallery fotografiche, oltre ad approfondimenti tecnici, auto adattandosi su qualunque dispositivo mobile. Tutti i contenuti sono stati pensati per una lettura veloce e userfriendly ma dal forte impatto visivo.

Una veste moderna con grafica minimal e elementi distintivi che rimandano alla mission aziendale ‘crea solidi valori’ e testimoniano la lunga esperienza di Baraclit nel panorama italiano dell’architettura industriale e, dal 2009, nel campo dell’Energy Building.

 

Baraclit dal 1946 è leader nel settore dei prefabbricati in cemento per l’edilizia industriale e commerciale. Con una superficie produttiva di 300.000 mq e oltre 350 dipendenti, l’azienda serve il territorio nazionale e i Paesi esteri limitrofi dallo stabilimento di Bibbiena (AR), il più grande centro di prefabbricazione italiano. Baraclit si è affermata nel panorama dell’architettura industriale lanciando sul mercato strutture rivoluzionarie per innovazione, duttilità applicativa e valore aggiunto. Tra i moltissimi tentavi di imitazione, il sistema Aliant si distingue ancora oggi per l’unicità delle sue caratteristiche costruttive, architettoniche e per l’esclusivo sistema di impermeabilizzazione. Baraclit, in 66 anni di storia, ha all’attivo 15.000 strutture realizzate, oltre 22 milioni di mq coperti con un fatturato annuo di 60 milioni di euro e 2 prestigiosi premi di architettura vinti a livello nazionale, per le sedi di Prada Shoes Factory (Montegranaro, AP) e di Maglificio Gran Sasso (Sant’Egidio alla Vibrata, TE).

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Privacy & legge 196: la soluzione per la tua azienda

Business Competence ha sviluppato per questo un corso di formazione multimediale interattivo ed efficace: “Il nuovo Codice Privacy”.

Oggi infatti la formazione sulla tutela dei dati personali è obbligatoria per tutte le aziende (D.lgs 196/04).

I contenuti riguardano:

  • il codice Privacy e i soggetti previsti dal codice
  • la responsabilità civile ed amministrativa, la responsabilità penale
  • i dati personali e il trattamento dei dati
  • informativa e consenso
  • le misure minime di sicurezza
  • notificazione e autorizzazioni

Learning pills, fiction, spot games e fumetti rendono il corso coinvolgente ed interessante! Una comunicazione semplice e immediata piena di spunti e consigli per il lavoro di tutti i giorni.

 

Il corso si rivolge a tutte le figure incaricate del trattamento dei dati personali e offre numerose parti di approfondimento per i responsabili!

Il nuovo codice Privacy” sviluppato con tecnologia HTML e Macromedia Falsh è erogabile in diverse versioni: Internet, Intranet, Piattaforma AICC compliant e CD ROM.

 

Ecco i principali vantaggi del corso!

  • Conoscenze & capacità. Offre la formazione sul Nuovo Codice Privacy per gli Incaricati al trattamento dei dati personali.
  • È efficace e piacevole! La metodologia didattica adottata garantisce un’esperienza formativa interessante e coinvolgente,
  • Certificato di frequenza. Viene rilasciato al termine del corso.
  • Necessita di un tempo limitato. La fruizione del corso richiede per gli Incaricati del trattamento circa un’ora di tempo.

 

Per saperne di più guarda la Brochure sul corso e visita il nostro sito!

 

A proposito di Business Competence

 

Business Competence è the First Business Analytics Company costituita nel 2007 e specializzata nell’attività di consulenza IT. Grazie a esperienza, passione e a un costante aggiornamento nelle tecnologie e nei metodi, sviluppa soluzioni innovative adatte alle nuove esigenze di mercato.  Per scoprire i diversi servizi Business Competence consulta il sito www.businesscompetence.it o chiedi maggiori informazioni al [email protected].

 

 

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Bancomail – E-mail Marketing a San Valentino: consigli, un template e le ispirazioni

http://www.bancomail.it/blog/index.php/e-mail-marketing-a-san-valentino-consigli-un-template-e-le-ispirazioni/

Che sia un giorno da condividere con il proprio amato o amata, che ci piaccia festeggiarlo o no, San Valentino è certamente un’opportunità per gli operatori del marketing. E’ uno dei periodi dell’anno in cui si alza il potenziale di vendita e occorre dunque adattare la propria strategia di business per non perdere l’occasione.

L’e-mail marketing è uno strumento perfetto per queste occasioni: diretto e personalizzabile, arriva immediatamente al target individuato. Ma come prepararsi a una campagna legata ad una festività più o meno ufficiale?

1. Social Media

Utilizzate i social media per aiutare la vostra campagna e-mail.  Coltivate la vostra presenza nella mente dei vostri clienti dialogando con loro e offrendo il vostro punto di vista, anticipando – ovviamente – promozioni ed eventi. I social media infatti possono essere utili alla preparazione di una festività: potete ad esempio twittare le tradizioni di San Valentino e condividere su Facebook i consigli per usufruire dei vostri prodotti e servizi per questo giorno speciale.

2. Preparate le liste dei destinatari

Controllate la vostra lista, siate certi di inviare la giusta e-mail al giusto destinatario. In alcuni casi potrebbe essere utile suddividere la lista in diversi segmenti: donne/uomini e vecchi/nuovi clienti sono due suddivisioni semplici, ma efficaci. L’occasione sarà buona anche per verificare la correttezza degli indirizzi.

3. Date un valore aggiunto alle comunicazioni

Nelle festività potete assumere un tono più intimo e personale, siete accumunati ai vostri lettori dal significato della sensibilità di S. Valentino piuttosto che di Natale. Osate!

Se volete concentrarvi su una categoria, scegliete gli uomini – secondo una ricerca della National Retail Federation – sono coloro che spendono più tempo nel cercare idee per il V Day. Proponete frasi e biglietti d’augurio e sarete utili in una fase di shopping che potrebbe averli già stressati. Gli uomini sono sempre alla ricerca di ispirazioni e suggerimenti in questo momento dell’anno!

Siate pronti a gestire tutti gli step della campagna: monitorate le statistiche di lettura e preparatevi un paio di modelli per le risposte che più probabilmente riceverete. Se state vendendo un prodotto, è fondamentale garantire la consegna entro il giorno di San Valentino.

Offrite uno sconto e, se li avete raccolti, presentate i feedback di chi ha acquistato lo scorso anno. Se non li avete, raccoglieteli da quest’anno!

4. Combo!

Alcuni regali non vengono mai da soli… unite le forze! Se siete una startup e non siete pronti a un’offerta diretta, trovate un partner che possa renderla unica. Se ad esempio volete vendere una scatola di cioccolatini, provate ad abbinarli a un buon vino, oltre a proporre un pacchetto completo, renderete più facile la vita ai vostri clienti.

Se invece i vostri prodotti non sono specificatamente V Day oriented, cercate un’azienda con cui unire le forze. Poniamo ad esempio che voi possediate un autolavaggio, un’attività apparentemente poco romantica. Cercate allora un fiorista che collabori con voi preparando una composizione da apporre sui pianali delle auto dei vostri clienti. Noi scommettiamo sul successo di un’offerta combinata di questo tipo, d’altra parte, il Maggiolone con i girasoli, piace da più di quarantanni!

Se invece volete delegare il processo di vendita a un intermediario tramite il sistema di coupon oggi molto in voga, non sedetevi semplicemente di fronte al telefono! Informate i vostri clienti abituali dell’offerta speciale tramite un mailing ad hoc!

5. Siate sensibili

Come sempre, comprendete il miglior momento per scrivere ai vostri destinatari. Considerate il periodo dell’anno: è un anno di crisi e San Valentino è ancora troppo vicino agli esborsi del Natale? Tenetene conto e affidatevi alla ricerca.

E siccome San Valentino è la festa dell’amore e non solo degli innamorati, regalate un cuore anche ai vostri clienti dimostrando loro la gratitudine che avete nei loro confronti.

6. Curate il messaggio

Bastano poche parole a San Valentino. Motivate i vostri clienti con anticipo a rendere speciale questo giorno grazie ai vostri prodotti e servizi. Infine, rendete romantici i vostri messaggi utilizzando cuori, cupidi, rose e qualsiasi altro elemento appassionato il vostro cuore vi suggerisca. In questo periodo dell’anno siamo tutti autorizzati!

Di seguito il template che vi proponiamo per la vostra campagna di San Valentino e una raccolta di design a cui ispirarsi. C’è chi osa e chi mantiene una linea più semplice, all’estero ad esempio la creatività sembra più spinta rispetto all’Italia che risulta talvolta ancora intimidita. Come sempre, sono accette le vostre opinioni e i suggerimenti sui migliori design che avete ricevuto o inviato.

Il template di Bancomail per San Valentino

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Comunicati

E’ nato un nuovo blog per Webmaster: MiraloWeb

Ce ne sono moltissimi ormai di questi blog per Webmaster, ma si sa, le risorse per lavorare e imparare cose nuove non sono mai abbastanza: per questo nasce Miraloweb.

In questo blog infatti ci sono diverse sezioni a seconda del tipo di risorsa/informazione che si cercano:

  • In Web Tools possiamo trovare importanti ed utili risorse e strumenti per realizzare siti web o per pubblicare qualsiasi contenuto online;
  • In Web Applications troviamo invece guide all’utilizzo di applicazioni web diffuse in rete;
  • In Social Web troviamo vari spunti su come rendere la nostra esperienza sul web interessante anche per i nostri amici e colleghi;
  • In Plugin Jquery e Javascript invece troviamo script realizzati nei linguaggi lato client in questione, creati per risolvere o semplificare determinate situazioni;
  • Nella nuova sezione CMS poi, verranno catalogati tutti gli esistenti CMS utilizzati per la creazione di determinate tipologie di siti;
  • Prossimamente nella sezione SEO saranno disponibili utili consigli, tools, web applications e soluzioni per chi cerca soluzioni di posizionamento dei siti sui motori di ricerca.

Il blog è ancora giovane, ma promette di crescere per fornire ai giovani webmaster le risorse e gli spunti necessari per affrontare le situazioni che si possono presentare tutti i giorni.

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