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Efficace cura medica laser all’ anidride carbonica per dire stop al russamento

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  • 6 Dicembre 2012

Il russare disturba il riposo notturno, ma disturba anche la salute. Ecco le informazioni necessarie per liberarsi dal russamento e aumentare la qualità della propria vita 24 ore su 24 .

Dormire a fianco di un compagno con il vizio di russare è una tortura subita da moltissime mogli . Anche se non si pensa anche queste ultime sono sovente colpite dal medesimo disturbo . Recenti studi hanno comprovato come poco meno del 50% delle ultra-quarantenni sia affetta da la patologia del russare. A questi numeri deve essere incrementato anche l’alto numero di russatrici croniche più giovani , una variabile che meglio inquadra la portata di tale patologia. Un passo avanti è stato però notato che da quando si è estesa la giusta convinzione che il russare notturno costituisce una vera e propria malattia , con dei sintomi caratteristici che portano a scompensi anche gravi a carico dell’equilibrio psico-fisico della persona . La roncopatia va ad inserirsi nel lungo elenco delle cosiddette “malattie sociali”, ovvero tutte quelle malattie che colpiscono una larga porzione della popolazione. Ne soffre , infatti, circa una persona su due di età superiore ai 40 anni: un valore crescente quando si prendono in considerazione anche le statistiche relative alle fasce di età più giovani, bambini e adolescenti compresi.

Come riconoscere il problema

Molte volte tale disturbo passa inosservato, se chi ne soffre non viene avvertito da qualcuno (chi dorme, infatti, difficilmente si rende conto di russare). In secondo luogo, difficilmente il russare viene considerato un problema da richiedere un attento e tempestivo consulto medico. Il russare non è soltanto una seccatura , ma un disturbo vero e proprio, che deve essere riconosciuto e curato, senza imbarazzi e senza aspettare per il consulto medico.

I rischi per la salute

Gli effetti di questa patologia sono parecchi, molti dei quali anche preoccupanti . Nella maggior parte dei casi è più facile che il paziente arrivi allo studio del medico spinta da quelli che sono i sintomi del disturbo: assopimento diurno, persistenti cefalee , scarsa concentrazione, deambulazione difficoltosa, enuresi, aritmie e alta ed alta pressione . Una volta interpellato , il medico per arrivare ad una diagnosi precisa e approfondita deve necessariamente chiedere la collaborazione del partner e della famiglia per approntare un monitoraggio del malato in modo da ricavare informazioni utili su tipologia, rumorosità e intermittenza del russamento.

Il russamento a cosa è dovuto?

Non va ignorata la natura del russare. Il fenomeno scaturisce da una vibrazione dei tessuti molli del palato, dei pilastri posteriori delle tonsille e della mucosa faringea posteriore. Il disturbo è dovuto alla difficoltà di passaggio dell’aria attraverso le prime vie aeree (naso e bocca) e può avere un’incidenza occasionale, quando si è affetti da rinite o in periodi i picchi allergici , oppure ripetitiva, nel qual caso si può parlare di roncopatia. Ci sono quattro stadi che caratterizzano la roncopatia: il primo stadio , quello semplice, non è dannoso per la salute psico-fisica, si evidenzia dunque in un’inspirazione-espirazione profonda. Il secondo e terzo stadio, presentano una difficile respirazione notturna, con risvegli frequenti, provoca emicranie mattutine, sonnolenza diurna e cali di concentrazione. Quando invece durante il sonno si notano frequenti apnee ostruttive notturne (brevi periodi in cui la respirazione viene interrotta, a danno di una normale ossigenazione del cervello) si va incontro a pressione sanguigna alta (ipertensione), cardiopatie e disturbi cerebrovascolari. Nel quarto stadio, cioè con russamento cronico, i rischi per il malato sono accentuati e l’intervento chirurgico è consigliato per evitare danni maggiori.

La terapia chirurgica laser

Nel caso in cui le difficoltà nella respirazione siano causate da ostacolo nello spazio orofaringeo, la chirurgia tradizionale può essere sostituita dalla chirurgica laser, meno dolorosa e invasiva e sicuramente più efficace. La tecnica usata è l’uvulofaringopalatoplastica per mezzo laser CO2 pulsato, un intervento che si compie in anestesia locale senza necessità di ricovero. L’intervento dura in media una trentina di minuti, si opera direttamente sulla mucosa, con il laser a CO2 pulsato, strumento preciso ed efficace, in grado di eliminare definitivamente (74% dei casi) o comunque di ridurre notevolmente il disturbo del russare (22% dei casi). “La tecnica – spiegano gli specialisti del Medical Laser , centro specializzato in chirurgia laser d’avanguardia – prevede l’ampliamento della superficie orofaringea in modo da eliminare o ridurre l’ostruzione del palato molle verso la mucosa posteriore ed i pilastri tonsillari. Il laser CO2 pulsato permette di operare con miglior accuratezza rispetto al bisturi tradizionale, senza perdita di sangue, grazie alla sua azione fotocoagulante. Riducendo per vaporizzazione alcune bande del palato molle, si incrementa così grazie alla cicatrizzazione la tonicità degli apparati vibranti, facendoli ritirare. Riabilitando il flusso aereo, scompariranno di conseguenza quelle vibrazioni sonore e fastidiose caratteristiche del russamento.

E nella fase post operatoria?

Utilizzando la tecnica a mezzo laser, la roncopatia può essere eliminata con un’unica seduta. Nei casi più accentuati di ostruzione della cavità orofaringea si preferisce tuttavia suddividere l’operazione in due o anche tre sedute, al termine delle quali il paziente potrà tornare subito a casa, senza doversi sottoporre a particolari o fastidiose medicazioni. La fase post operatoria, infatti, è priva particolari problemi. Si avvertirà soltanto una lieve e naturale abbassamento della voce, che sparirà nell’arco di qualche giorno.

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