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Bruno Vandyke in esposizione nella collettiva “Impressioni d’artista” organizzata dal rinomato manager Salvo Nugnes presso alla Milano Art Gallery

Sabato 7 Marzo alle ore 18.00, sarà inaugurata la mostra collettiva intitolata “Impressioni d’artista” allestita nella “Milano Art Gallery” in via Alessi 11, che avrà durata dal 7 al 20 Marzo 2015, con la direzione organizzativa del manager della cultura Salvo Nugnes, presidente dell’associazione “Spoleto Arte”. L’esclusivo vernissage inaugurale, farà da emblema artistico a un’interessante conferenza su “Il dolore e la speranza” con interprete la carismatica attrice e scrittrice Dalila Di Lazzaro. In quest’occasione esporrà anche il talentuoso artista Bruno Vandyke.

Dalle installazioni ai dipinti, dalle opere di pittura e scultura, Vandyke dà ragione di questo slancio vitale, che gli ottiene attraverso lavorazioni rastremate e dinamiche. Il canto e il ruggito percorrono ogni suo lavoro, suadente e terrifico, punto d’incontro tra misteri della vita. Sembrano esserci degli slittamenti semantici, una visione laterale, nella riproposizione dei temi e nell’impiego stesso della materia” scrive Rita Siragusa e continua “Egli sente il bisogno di uno scostamento e quindi la sua riproposizione è differente: la metamorfosi viene ripresa non come spiegazione magica della pulsione del rapimento, ma come omaggio alla bontà della pulsione, alla sua pervasività, al desiderio di liberazione dai legacci troppo stretti del sistema psichico di autocontrollo. Il linguaggio non è aulico bensì ironico, talvolta ammiccante come deve essere una riproposizione inattuale di credenze intorno al cosmo che non appartengono più alla nostra civiltà, o forse no, se rimangono celate nel nostro inconscio, come la psicologia del profondo ha teorizzato”.

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Milano Art Gallery: Associazione Culturale Argonauti partner della mostra collettiva con Dalila Di Lazzaro

L’Associazione Argonauti sr&l – Speranze, Rabbie e Libertà, partner di alcuni rinomati artisti come John Harper Sanders, Davide Foppa, Mauro Bordini, Stefano Bettini e Masì, partecipanti della mostra collettiva “Impressioni D’Artista”, che sarà allestita nel prestigioso spazio artistico espositivo della “Milano Art Gallery” e che avrà durata dal 7 al 20 Marzo. Quest’associazione ha l’intento di proporre eventi e attività culturali, quali workshop, laboratori di espressività, seminari, collaborazioni con artisti e esperti in attività formativa, mostre d’arte, concerti, tavole rotonde, corsi, ma anche visite culturali ai più importanti musei italiani e iniziative per valorizzare giovani talenti dell’arte e della letteratura ed, inoltre, Argonauti sr&l svolge anche un servizio di assistenza psicologica e psichiatrica con personale medico altamente specializzato ed interventi di arte terapia applicata.

 

Argonauti sr&l è un’Associazione Culturale ONLUS con sede a Spoleto, in provincia di Perugia. L’appellativo scelto è stato ripreso dal termine “argonauta”, risalente a una delle più affascinanti narrazioni appartenenti alla mitologia greca, che riconvoca l’immagine del navigatore avventuroso. Gli associati spiegano: “la nostra nave ‘Argo’ è la conoscenza, ciò che ci fa viaggiare e ampliare gli orizzonti ed esplorare mondi sconosciuti, mentre le nostre vele, che permettono di salpare, sono le arti in tutte le loro forme. Così come della narrazione greca, Orfeo, il poeta tracio, è colui che con la sua ira placa gli animi, rendendo possibile l’avventura che rischiava di essere compromessa, ed è colui che nel corso del viaggio salva i compagni dal pericolo, così è per noi la funzione dell’arte e della cultura e lo spirito del nostro operato”.

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Milano Art Gallery: L’artista Mauro Bordini in esposizione nella collettiva “Impressioni d’artista” organizzata dal rinomato manager Salvo Nugnes

Dal 7 al 20 Marzo 2015, con la direzione organizzativa del manager produttore Salvo Nugnes, presidente dell’associazione “Spoleto Arte“, sarà predisposta nell’esclusivo spazio della “Milano Art Gallery, in via Alessi 11 a Milano, la tanto attesa mostra collettiva “Impressioni d’artista”. La cerimonia d’apertura avrà data Sabato 7 Marzo alle ore 18.00 con la partecipazione eccezionale della celebre attrice e scrittrice Dalila Di Lazzaro, protagonista di un’interessante conferenza sulla tematica “Il dolore e la speranza”. Tra i partecipanti anche l’artista spoletino Mauro Bordini.

Di lui, il professor Alberto D’Atanasio scrive : “C’è un fare arte che viene catalogato come “primitivismo” col quale la letteratura specifica tratta essenzialmente due filoni, il primo è quello in cui gli artisti fuggono dal progresso del XIX secolo per rifugiarsi in paradisi naturali, vergini isole lontane, in cui il cosmo dei nativi non era stato ancora contaminato dagli echi progressisti della vecchia Europa. È il caso, ad esempio, di Paul Gauguin che trova rifugio nelle isole Marchesi. Il secondo filone è quello in cui gli artisti si misurarono con i reperti che provenivano dalle nuove esplorazioni nei territori d’Africa. Le maschere guerriere e sciamaniche, le statue tribali esili e minimaliste. L’artista che più si evidenzia in questa seconda branca, è certamente Pablo Picasso. Il fare arte di Mauro Bordini è sintesi mirabile di questi due filoni; romantico il primo, analitico e, per certi versi, più riflessivo il secondo. Per questo motivo posso affermare che c’è una sorta di misticismo nella ricerca estetica di Mauro Bordini.[…]Formidabile è infatti la sua capacità di armonizzare linea, colore e forma. Sembra quasi che dipinga con la stessa ricerca dell’architetto e la sapienza dell’ingegnere per cui ogni figura è in perfetta armonia con il fondo e le zone trattate con le cromie. Sia nei monocromi che nei dipinti, in cui il colore è armonizzato al segno nero rimando evidente al cloisonné, notevole è la genialità con cui struttura lo spazio e distribuisce i toni giustapponendo i colori in modo che l’occhio possa simultaneamente leggere armonia di segno e di tonalità. Non serve che ci sia la perfezione geometrica vitruviana ciò che per Bordini conta è dar figura ai sentimenti, alle speranze, alla voglia di libertà, all’urlo come al canto. L’occhio dapprima riconosce le linee e identifica la forma poi si perde nelle sfumature tonali e finalmente l’icona si rivela. Ecco come si spiega il misticismo e il fare arte di Mauro Bordini. La sua pittura è come il canto dei bardi o dei menestrelli di rinascimentale memoria, l’osservatore guarda le figure e nell’immaginazione che esse evocano riscopre l’origine della propria anima”.

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Milano Art Gallery: Mauro Bordini propone la sua raffinata arte pittorica in mostra collettiva “Impressioni d’artista” organizzata dal manager Salvo Nugnes

Dal 7 al 20 Marzo 2015, con la direzione organizzativa del manager produttore Salvo Nugnes, presidente dell’associazione “Spoleto Arte“, sarà predisposta nell’esclusivo spazio della “Milano Art Gallery, in via Alessi 11 a Milano, la tanto attesa mostra collettiva “Impressioni d’artista”. La cerimonia d’apertura avrà data Sabato 7 Marzo alle ore 18.00 con la partecipazione eccezionale della celebre attrice e scrittrice Dalila Di Lazzaro, protagonista di un’interessante conferenza sulla tematica “Il dolore e la speranza”. Tra i partecipanti anche l’artista spoletino Mauro Bordini.

Di lui, il professor Alberto D’Atanasio scrive : “C’è un fare arte che viene catalogato come “primitivismo” col quale la letteratura specifica tratta essenzialmente due filoni, il primo è quello in cui gli artisti fuggono dal progresso del XIX secolo per rifugiarsi in paradisi naturali, vergini isole lontane, in cui il cosmo dei nativi non era stato ancora contaminato dagli echi progressisti della vecchia Europa. È il caso, ad esempio, di Paul Gauguin che trova rifugio nelle isole Marchesi. Il secondo filone è quello in cui gli artisti si misurarono con i reperti che provenivano dalle nuove esplorazioni nei territori d’Africa. Le maschere guerriere e sciamaniche, le statue tribali esili e minimaliste. L’artista che più si evidenzia in questa seconda branca, è certamente Pablo Picasso. Il fare arte di Mauro Bordini è sintesi mirabile di questi due filoni; romantico il primo, analitico e, per certi versi, più riflessivo il secondo. Per questo motivo posso affermare che c’è una sorta di misticismo nella ricerca estetica di Mauro Bordini.[…]Formidabile è infatti la sua capacità di armonizzare linea, colore e forma. Sembra quasi che dipinga con la stessa ricerca dell’architetto e la sapienza dell’ingegnere per cui ogni figura è in perfetta armonia con il fondo e le zone trattate con le cromie. Sia nei monocromi che nei dipinti, in cui il colore è armonizzato al segno nero rimando evidente al cloisonné, notevole è la genialità con cui struttura lo spazio e distribuisce i toni giustapponendo i colori in modo che l’occhio possa simultaneamente leggere armonia di segno e di tonalità. Non serve che ci sia la perfezione geometrica vitruviana ciò che per Bordini conta è dar figura ai sentimenti, alle speranze, alla voglia di libertà, all’urlo come al canto. L’occhio dapprima riconosce le linee e identifica la forma poi si perde nelle sfumature tonali e finalmente l’icona si rivela. Ecco come si spiega il misticismo e il fare arte di Mauro Bordini. La sua pittura è come il canto dei bardi o dei menestrelli di rinascimentale memoria, l’osservatore guarda le figure e nell’immaginazione che esse evocano riscopre l’origine della propria anima”.

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Milano Art Gallery: Stefano Bettini e le originali opere dal singolare stile inconfondibile in esposizione per la mostra collettiva “Impressioni D’Artista”

Dal 7 al 20 Marzo 2015, con la direzione organizzativa del manager produttore Salvo Nugnes, presidente dell’associazione “Spoleto Arte“, sarà allestita nell’esclusivo spazio della “Milano Art Gallery, in via Alessi 11 a Milano, l’attesissima mostra collettiva “Impressioni d’artista”. L’inaugurazione si svolgerà in data Sabato 7 Marzo alle ore 18.00 con la partecipazione straordinaria della rinomata attrice e scrittrice Dalila Di Lazzaro, protagonista di un’interessante conferenza sulla tematica “Il dolore e la speranza”. Tra i partecipanti anche il talentuoso Stefano Bettini, spesso presente in rassegne artistiche nazionali ed internazionali, che negli anni ha ottenuto prestigiosi riconoscimenti.

Stefano Bettini, poeta e pittore con particolare estro e dallo stile inconfondibile, si è avvicinato alla pittura da alcuni anni per un bisogno interiore di dover mettere su tela i suoi sentimenti e le sue sensazioni. Con le sue originali opere, Bettini crea un’interessante operazione estetica, infatti sembra che tutto venga messo in discussione: i temi, le tecniche e i materiali, perfino l’esito finale, fino alla fine il risultato è incerto. Queste realizzazioni coniugano poesia e disegni molto semplici.

Il Prof. Alberto D’Atanasio dice di lui: “Stefano Bettini possiede la rara capacità di riassumere un animo da poeta e uno da eterno ragazzo, un talento evidente che lo ha portato a unelaborazione scientifico empirica sulle mescole delle tinte e le teorie di Johannes Itten. Le sue opere hanno la freschezza dell’estemporaneità, ma in effetti, Stefano dosa ogni elemento e struttura limmagine in modo che la matita spezzata, il quadrato aggettante, lo spruzzo di colore, e la siluette elegante, femminile di una caviglia che si libera da una scarpa con il tacco, diano all’osservatore lessenza stessa delarmonia. Ogni sua opera offre le stesse emozioni di un brano musicale che comincia o di uno che finisce. Si percepisce che qualcosa è accaduto e qualcos’altro sta accadendo. In ogni suo quadro si rispecchia lanimo di un uomo che ha intrapreso un viaggio e che ad ogni tappa invece di riposare guarda altri orizzonti e altre mete da raggiungere. Un vero esploratore Stefano Bettini, larte per lui è solo un espediente per non rimanere in panne e sentire che il viaggio è terminato”.

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Milano Art Gallery: la sperimentazione di Maty Galafate alla mostra collettiva “Impressioni D’Artista”

Grande prospettiva per la mostra collettiva “Impressioni d’artista” che avrà luogo nell’esclusivo spazio espositivo della “Milano Art Gallery” dal 7 al 20 Marzo 2015, con la direzione organizzativa del manager produttore Salvo Nugnes, presidente dell’associazione “Spoleto Arte“. La cerimonia d’apertura si svolgerà Sabato 7 Marzo alle ore 18.00 e durante il vernissage è previsto l’intervento eccezionale della nota attrice e scrittrice Dalila Di Lazzaro, protagonista di un’interessante conferenza sul tema “Il dolore e la speranza”.

Tra gli artisti partecipanti troviamo Maty Galafate, artista poliedrica e curiosa di sperimentare i vari “materiali artistici” ha esteso la sua ricerca operando attraverso linguaggi avanzati di progettualità e design. Ha partecipato a varie mostre personali e collettive in Italia e all’estero. Attualmente si occupa di fotografia digitale ed elaborazione multimediale computerizzata ovvero video con particolari animati. L’artista focalizza la sua attenzione su contenuti interiori dell’umano vivere, scavando in profondità psicologiche e sociali, evidenziando i tormenti interiori del quotidiano e dell’universale anche attraverso i miti che sono le nostre rappresentazioni interiori.

Maurizio Cesarini scrive sull’artista “Maty Galafate lavora sull’immagine del visibile naturale, accentuando però ciò che la natura non sa mostrare, perché questa dispiega semplicemente il suo esserci, ma l’arte individua là negli interstizi del reale, le possibilità visive che il naturale ignora. Per questo ella adotta il mezzo fotografico, usato non come semplice duplicazione meccanica del percepire, ma come possibilità del vedere oltre le cose. Così l’artista lavora su sovrapposizioni significative, su moltiplicazioni visive adottando l’immagine come una sorta di palinsesto le cui stratificazioni visuali, producono un nuovo vedere, attraverso trasparenze sapientemente equilibrate che elidono e alludono determinando così una nuova visione del reale”. Mentre Alberto D’Atanasio commenta “Nelle immagini di Maty si evidenzia piuttosto il voler costruire un linguaggio che sia voce per quell’universo composto da emozioni, sensazioni e sentimenti che altrimenti resterebbe soffocato dalla banalità delle immagini vacue di questo nuovo millennio……la ricerca che ora compie con la fotografia digitale e la fotocomposizione, è il sapersi stupire davanti a ciò che attraverso la creatività diviene documento dell’anima. Maty come i miti antichi ci rivela significati senza tempo, propone delle visioni che sono come maschere che invece di coprire rivelano il nostro vero volto”.

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La giovane talentuosa artista Chiara Plebani partecipa alla mostra collettiva “Impressioni d’Artista” esibite presso Milano Art Gallery

Sabato 7 Marzo inaugurerà, presso la storica galleria milanese “Milano Art Gallery”, la mostra collettiva intitolata “Impressioni d’artista” con l’organizzazione del manager produttore Salvo Nugnes. Durante il vernissage, la nota attrice Dalila Di Lazzaro terrà una suggestiva conferenza sul tema “Il dolore e la speranza”. La mostra, allestita fino al 20 Marzo, accoglierà, tra le altre, l’opera della talentuosa e giovane artista Chiara Plebani.

Chiara Plebani nasce nel 1993 a Calcinate. Frequenta il liceo Scientifico Federici di Trescore, dopodiché decide di dedicarsi all’arte, iscrivendosi nel 2012 all’Accademia di Belle Arti Santa Giulia di Brescia. Qui, inizia un percorso di ricerca personale che trova l’ispirazione nel surrealismo di Salvador Dalì e nell’iperrealismo di Very Aptiano. L’anno successivo svolge un corso di fotografia in Santa Giulia dove scopre la sua meraviglia nel catturare un attimo perfetto. Nell’estate 2014 fa un viaggio in missione per tre settimane in Malawi, Africa, dove si lascia coinvolgere emotivamente dalla povertà e dallo stile di vita che incontra.

Alberto D’Atanasio, Professore in storia dell’Arte ed Estetica dei linguaggi visivi, su di lei scrive: “Le sue immagini sono estrapolate da reportage che lei ha compiuto come volontaria nei luoghi dove la solidarietà diventa esperienza di vita per chi si dona e per chi riceve, è un’esperienza ovviamente coinvolgente, ma soprattutto cangiante dei colori della libertà e della verità” e continua “Ogni sua immagine è urlo e denuncia, ogni suo quadro è riflessione e meditazione. Mirabile è il suo talento che le permette un fare arte raffinato ed espressivo, come interessante è questa simbiosi tra soggetto e supporto”.

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