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È ONLINE IL NUOVO SITO DI SPC SRL

La soluzione utile nella gestione dei processi di recupero crediti

MILANO, 9 novembre 2015 – SPC srl lancia il nuovo look del sito web, accattivante, responsivo, ricco di contenuti, totalmente rinnovato nella grafica e nei colori. Fortemente intuitivo e di rapida consultazione, la struttura del sito è chiara e si presenta con un menu principale composto da Società, Professionisti, Servizi, News e Contatti.

La personalizzazione, così come l’innovazione, e la genuinità sono sempre state caratteristiche primarie di SPC e questa attitudine si riflette nel nuovo portale che offre immagini di grande creatività, appositamente combinate con contenuti di alta qualità. Il nuovo sito non è solo il canale più adatto per diffondere la nuova immagine corporativa di SPC, completamente rinnovata, ma costituisce anche una fonte di informazioni rivolte a tutti i clienti/utenti che desiderano migliorare il loro processo di gestione del recupero crediti.

L’obiettivo del nuovo “biglietto da visita” per il web, è quello di offrire in pochi passaggi una panoramica chiara sull’identità e l’operatività dell’azienda nel campo del recupero crediti, evidenziando all’utente, già dalla home page quali sono i vantaggi nel gestire i propri crediti attraverso un partner affidabile e con competenze di alto valore aggiunto.

Il sito presenta molte novità rispetto alla versione precedente, in primis include la possibilità di scaricare e visionare tutte le certificazioni acquisite dalla società, in quanto è convinzione di SPC che la diffusione di una cultura aziendale basata su valori positivi e condivisi, favorisca oltre che la conformità alle leggi e agli accordi in essere, un proficuo svolgimento dell’attività d’impresa, nonché un miglior perseguimento degli obiettivi aziendali.

Inseriti nel sito con una grafica moderna i Clienti con cui la società collabora da tempo, le partnership consolidate negli anni, con rinomati Studi Legali e Professionali, e le Associazioni alle quali SPC aderisce.

Un’importante finestra è quella dedicata alla galleria fotografica dei professionisti che da anni ormai collaborano con la società: dare un volto alle persone che ne fanno parte è stata una scelta motivata soprattutto per offrire agli utenti una maggiore affidabilità. Uno spazio ad hoc è riservato alla sezione dei “servizi e tecnologia”, che consente ai visitatori di consultare il vasto portafoglio di tipologie di credito in cui SPC è specializzata e i software a disposizione dei potenziali clienti e di quelli già consolidati per la miglior organizzazione e gestione delle pratiche affidate.

Completa il sito La sezione dedicata alle news, che contiene una finestra Multimedia sui canali istituzionali “social”, Twitter e Linkedin che consente di rimanere costantemente in contatto con i fan e indirizza i visitatori verso le più recenti notizie, articoli, redazionali ed altri interessanti sviluppi all’interno dell’azienda e nel settore.

La versione in inglese del sito sarà disponibile nelle prossime settimane.

Informazioni su SPC srl

SPC Credit Management si occupa di gestione del recupero crediti, dalla fase stragiudiziale a quella giudiziale. Nasce nel 2000 e a sedi operative a Milano e Palermo. Presente su tutto il territorio nazionale, attraverso operatori telefonici specializzati, coadiuvati da una rete esattoriale e un Master Legal interno a capo di una propria rete legale esterna. Per ulteriori informazioni, visitare il sito www.spc-srl.com

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Ballottaggio a Torino: disobbedienza istituzionale

La decisione presa dal Presidente Saitta e dalla sua giunta, in merito allo sforamento del Patto di stabilità ha diverse chiavi di lettura e crea molte perplessità, pur confermando altrettante convinzioni.

La verifica dell’eventuale sforamento del patto di stabilità, peraltro imposto da normative UE e non dal Governo come erroneamente appare citato dal comunicato stampa della Provincia, può avvenire esclusivamente alla chiusura del bilancio annuale con la verifica del rispetto dei rapporti tra le entrate e le uscite dell’anno di riferimento.
Non è pertanto corretto, in corso d’anno, parlare di sforamento del patto ed in particolare parlarne nella prima metà dell’anno.
Tale verifica potrebbe avvenire esclusivamente qualora l’uscita deliberata, unitamente a quelle già effettuate a tale data, superasse ampiamente la previsione di uscite del bilancio previsivo del medesimo anno; in caso contrario anche un’uscita più alta del previsto potrebbe essere compensata da successive contrazioni delle uscite previste per il restante periodo dell’anno, sì da rientrare alla fine nei parametri imposti.

Nel caso specifico, a fronte di uscite previste mediamente dal bilancio della Provincia di Torino per circa 500 milioni di euro, i pagamenti in questione ammonterebbero complessivamente a 28 milioni di euro, pertanto a poco più di un 5%, valore che nei successivi 7 mesi del 2009 potrebbe essere facilmente recuperato con contrazione mensile dei pagamenti di circa 4 milioni.

Questo dato di fatto tuttavia ci tranquillizza, perché, se così non fosse, la scelta volontaria di un’amministrazione di sforare il patto di stabilità dovrebbe essere letta quantomeno come una scelta scellerata ed ignara delle conseguenze immediate che ne seguirebbero.
Il punto G1 della circolare n.2 del 27/01/2009 del Ministero delle Economie e delle Finanze prevede infatti espressamente sanzioni pesantissime nel caso di sforamento del patto di stabilità, da applicarsi nell’anno successivo al mancato rispetto della condizione, senza più la possibilità di recupero prevista precedentemente.
la riduzione automatica dei trasferimenti provenienti dal Ministero degli Interni e che rappresentano le principali entrate dell’ente Provincia, per l’importo stesso dello sforamento;
l’impossibilità al ricorso all’indebitamento anche se finalizzato ad investimenti;
la riduzione della spesa corrente a non più della media dell’ultimo triennio;
divieto di assumere personale;
la riduzione del 30% dei compensi dei consiglieri (che peraltro potrebbe essere vista dai cittadini come la preoccupazione minore).
In pratica una “bravata” del genere ingesserebbe perlomeno per un anno le attività dell’Ente.

E’ pur vero che il punto C7 della medesima circolare prevede particolari condizioni legate allo sforamento del patto su pagamenti per investimenti, che determinerebbero la disapplicazione di tali sanzioni, ma la Provincia di Torino non rispetta tali condizioni, né qualora le rispettasse si sarebbe potuto parlare di “atto di eroismo civico” da parte della giunta Saitta nel non rispettarle.

Non rimane che fare un passo indietro e chiedersi perché la nostra provincia sia nella condizione di dover “sforare il patto di stabilità” per effettuare quello che dovrebbe essere la condizione più naturale di una qualsiasi amministrazione sia pubblica che privata: il rispetto delle “obbligazioni” assunte, il rispetto dei termini di pagamento.
Sorge a questo punto l’ovvio dubbio che diventa la conferma di una convinzione: che la Provincia non sia stata gestita bene.
Il patto di stabilità non è un meccanismo perverso ideato per giustificare quella che nel privato sarebbe definita “inadempienza”, bensì è un meccanismo che dovrebbe indirizzare e limitare le scelte economiche dell’ente pubblico per evitarne l’eccessivo indebitamento; diverse province onorano le proprie obbligazioni ed i propri pagamenti senza dover sforare il patto di stabilità.
In parole povere Saitta e la sua giunta avrebbero dovuto pensarci prima!

Rimane ancora un dubbio, o sarebbe meglio definirla un’ulteriore conferma di un’ennesima convinzione: che dopo anni di “inadempienza” nei pagamenti, l’evento elettorale abbia suggerito la più bieca delle “strumentalizzazioni”, quella di farsi plaudire per un atto di disobbedienza che altro non è che la conseguenza di incapacità, ma che tanto vorrebbe confondersi con un atto di “eroismo” consumato su un terreno creato ad arte, per un finale pirotecnico e di “sacrificio civile”.

L’ennesima umiliazione, o come direbbe un comunista di altri tempi, Giorgio Gaber “…una disgrazia che vorrebbe volare, ma che non ha neanche più l’istinto del volo”.

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